Anno XXVII, n. 23 lunedì, 16 giugno 2025

OSSERVATORIO ANBI RISORSE IDRICHE
L’ITALIA DEL CLIMA CAMPIONE D’EUROPA: IN SARDEGNA LA LOCALITA’ PIU’ CALDA DEL CONTINENTE
VINCENZI: “LA CRISI CLIMATICA MEDITERRANEA DEVE ESSERE UNA PRIORITA’ PER TUTTA L’EUROPA”

In un periodo caratterizzato da dolorose sconfitte sportive è l’Italia climatica a segnare nuovi record con il passaggio del testimone fa grandi isole: dopo la Sicilia, infatti, nel fine settimana un’ampia zona del Sud Sardegna ha toccato i 40 gradi ed il comune di Ottana, nel Nuorese, è stato il più caldo d’Europa, toccando i 41°. Ad indicarlo è l’Osservatorio ANBI Risorse Idriche, che segnala anche come queste anomale temperature africane a Giugno stiano ormai interessando l’intera Penisola fino all’arco alpino dove, attorno ai mille metri, le temperature massime si aggirano oltre i 25° (sulle Grandes Murailles, a 2566 metri in Valle d’Aosta, sono giorni che non si scende sotto zero e le massime superano gli 11°). Permangono le anomalie termiche del mar Mediterraneo, che molto influiscono sulla meteorologia dei Paesi dell’area ed a maggior ragione dell’Italia, “ponte” naturale verso l’Africa: tra Libia e Sicilia così come sul mar Tirreno fra Sicilia e Calabria ed al largo delle perle coste sarde, l’acqua si riscalda fino a toccare i 27° (fonti Meteored-ECMWF).
“La crisi climatica sul bacino del Mediterraneo – ha esortato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI – deve essere prioritaria nell’agenda di tutta l’Europa, perché foriera di profonde trasformazioni sociali oltre che economiche ed ambientali.”
Questa prima fase della stagione calda, con un clima già estremo, si preannuncia prologo ad una lunga estate rovente con alte temperature fino ad Ottobre inoltrato, amplificando le conseguenze sulle regioni maggiormente sottoposte a stress termico e che finora hanno accumulato riserve idriche insufficienti: in Sardegna, regione simbolo delle contraddizioni meteo, nel mese di maggio le riserve idriche si sono ridotte di 12,93 milioni di metri cubi; la Nurra, nel NordOvest dell’isola, assiste impotente alla desertificazione di molte campagne con invasi ai minimi (mln.mc. 19,75 cioè il 18,14% di riempimento), nonchè temperature stabilmente al di sopra dei trenta gradi e che accelerano il fenomeno dell’evapotraspirazione; male anche l’Alto Cixerri, dove i bacini sono pieni al 19,10%. Sul versante opposto i sistemi idrici di Alto Taloro, Posada, Cedrino ed Ogliastra registrano invece straordinari valori di riempimento dei bacini tra il 93% e quasi il 100%; bene anche la Gallura con la diga del Liscia al 74,23% e l’Alto Coghinas, dove i bacini sono al 78% della capacità (fonte: Adb Sardegna).
In Puglia la situazione è drammatica, nonostante le precipitazioni di Maggio (mm. 43,6 in media) siano state superiori del 32% rispetto alla media storica e con una distribuzione piuttosto omogenea, tranne che sul Tavoliere, dove sono state più scarse (circa trenta millimetri in media) e sui monti Dauni, dove sono state invece più abbondanti. La Capitanata combatte da 2 settimane una guerra impari con temperature straordinarie (37°- 38°) e con accumuli d’acqua, che probabilmente non basteranno nemmeno a soddisfare il fabbisogno potabile nei prossimi mesi, senza contare i danni ad un’agricoltura già compromessa da oltre un anno di siccità; gli invasi foggiani trattengono ora volumi idrici, pari a mln.mc. 106,6: oltre sessantaquattro milioni in meno dello scorso anno.
In Basilicata, tra acqua evaporata ed utilizzata per contrastare la calura, gli invasi sono calati di 5,62 milioni di metri cubi in una settimana: i bacini di raccolta ne trattengono ora circa duecentosessantasei milioni, cioè il 14% in meno rispetto al 2024.
In Calabria la diga del Menta, pur trattenendo più acqua rispetto allo scorso anno (+mln. mc. 4,62) registra - 21% sul quantitativo di risorsa invasabile; ancor più grave è la situazione del bacino di Alaco, il cui deficit si attesta al 47,8%.
In Sicilia, pur in una condizione “a macchia di leopardo”, nei volumi invasati si registra un decremento di 1,2% in una ventina di giorni.
In Campania, i volumi idrici trattenuti nel lago di Conza segnano -mln. mc. 3,17 sullo scorso anno e - 25,69% sul potenziale riempimento autorizzato.  Le sorgenti di Cassano Irpino registrano le portate più scarse del recente decennio, mentre quelle del Basso Sele nel 2025 sono state mediamente inferiori del 28,3% a quelle registrate nei primi 5 mesi del 2024 (fonte: AdB Appennino Meridionale).
Nel Lazio continuano a calare i livelli dei laghi Bracciano e Nemi: il primo registra -cm. 107 (un centimetro più basso dello scorso anno); il secondo, decrescendo di ulteriori 2 centimetri in una settimana, registra ormai un livello inferiore di ben 22 centimetri al 2024.
Si riducono le altezze lacustri anche in Umbria: il Trasimeno registra un’ulteriore decrescita di ben 3 centimetri in una settimana, ampliando così il “gap” con l’altezza media storica mensile, fissata a – cm. 87. Nella regione, la cumulata media di pioggia, caduta a Maggio, si attesta a mm. 73,35 cioè un valore tra i più alti in anni recenti.
“Pur in una condizione meteoclimatica diversa registriamo però come, settimana dopo settimana, le preoccupazioni idriche stiano interessando crescenti porzioni dell’Italia centrale. La risposta è sempre una: bisogna investire in manutenzione del territorio, infrastrutturazione idraulica ed innovazione” ha ribadito Massimo Gargano,  Direttore Generale ANBI – La nostra presenza al Villaggio Italia, organizzato a Genova per il ritorno della nave scuola Amerigo Vespucci, ha avuto questo significato.”
Nelle Marche calano i livelli dei fiumi e negli invasi restano 54,36 milioni di metri cubi d’acqua, pari a 83,22% dei volumi invasabili.
In Toscana sono in contrazione le portate dei fiumi Serchio, Ombrone ed Arno, che è l’unico a mantenere flussi superiori alla media dello scorso ventennio (+121%).
In Liguria risultano decrescenti le altezze idrometriche dei fiumi Entella, Vara, Magra ed Argentina.
In Emilia-Romagna restano deficitarie, seppur in ripresa, le portate dei fiumi Savio, Reno e Secchia; in ulteriore calo, invece, sono i livelli di Enza e Taro.
In Veneto, a crescere sono le portate dei fiumi Adige e Livenza, mentre in netto calo sono quelle di Brenta e Bacchiglione. A Maggio le cumulate pluviometriche sono state superiori alla media (+24%), mentre nell’anno idrologico ‘24-’25 si sono registrati tra i 150 ed i 200 centimetri di neve in meno, caduta sulle Prealpi e -cm. 150 sui fondivalle delle Dolomiti (fonte Arpav).
In Lombardia le riserve idriche si attestano a mln. mc.  2229,4 : -4,9% rispetto alla media e -31,3% sul 2024.
I grandi laghi del Nord registrano valori di riempimento tra 85,9% (Lario) ed il 102,3% (Verbano).
In Piemonte, il mese di maggio è stato leggermente meno piovoso della media (-5%), pur rimanendo positivo il bilancio nell’anno idrologico (+26%); i deficit pluviometrici mensili più marcati si sono registrati sui bacini dei fiumi Orba (-48%), Toce (-29%), Bormida (-27%), Orco (-22%). L’indice SWE (Snow Water Equivalent) continua ad essere positivo (+29%) ad eccezione che nel Piemonte Meridionale (-64%). Le portate sono in calo per Tanaro (-48% sulla media mensile), Stura di Demonte e Stura di Lanzo. In crescita è la portata della Toce, quasi in linea con le medie del periodo (fonte: Arpa Piemonte).
I flussi nel fiume Po risultano decrescenti nei rilevamenti piemontesi ed in aumento, invece, tra Cremona ed il delta, dove le portate registrate sono superiori a quelle medie del periodo (+20% ca. a Cremona; +25% a Pontelagoscuro).
Infine, in Valle d’Aosta, il livello della Dora Baltea continua a salire e, nonostante una battuta d’arresto, si mantiene abbondante la portata d’acqua anche nell’alveo del torrente Lys (mc/s 10,20).


                                                                                                       


SENZA ACQUA NON C’E’ CIBO: ECCO IL VALORE DELL’IRRIGAZIONE
VINCENZI: “DA ROMA A BRUXELLES CHIEDIAMO MAGGIORE ATTENZIONE ALLE ESIGENZE DELL’AGRICOLTURA MEDITERRANEA”
LE INIZIATIVE DI GENOVA E UDINE

In un’estate anticipatamente torrida e già con evidenti emergenze idriche in alcune zone nel Sud del Paese (in primis, Capitanata in Puglia e Nurra in Sardegna) prosegue l’impegno ANBI anche per comunicare l’importanza dell’innovazione tecnologica a servizio dell’irrigazione per l’eccellenza del “made in Italy agroalimentare”, nostro elemento distintivo nel mondo.
Mentre a Genova, 5 ANBI regionali (Liguria, Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana) si sono alternate nella gestione dello spazio (con annessa piccola area dimostrativa “Acqua Campus” del Consorzio di 2° grado C.E.R.-Canale Emiliano Romagnolo) nel Villaggio Italia, allestito dal M.A.S.A.F. per la conclusione del tour mondiale della nava scuola “Amerigo Vespucci”, ad Udine l’Associazione Nazionale Consorzi Gestione Tutela Territorio ed Acque Irrigue è stata presente con uno stand allestito da ANBI Friuli Venezia Giulia all’interno del Villaggio Coldiretti, che ha animato il centro città ; tre gli enti consorziali, operanti a Nord Est: Pianura Friulana (con sede nel capoluogo regionale), Cellina Meduna (con sede a Pordenone), Venezia Giulia (con sede a Ronchi dei Legionari, nel Goriziano).
ANBI ha evidenziato come sia stato uno studio proprio dell’Università di Trieste ad indicare il peso economico dell’irrigazione a partire dall’effetto prodotto sul valore dei suoli agrari, stimando una relazione statisticamente significativa fra il VAM (Valore Agricolo Medio) di una coltura e la possibilità di irrigarla. Dall’analisi emerge che il V.A.M. delle colture economicamente più importanti  (seminativo, frutteto, orto, prato) si aggira sui quarantamila euro ad ettaro, con un massimo al Nord pari a 52.000 euro/ha e il minimo nel Centro, 20.000 euro/ha.
La presenza dell’irrigazione discrimina in modo significativo il valore, introducendo una differenza fra irriguo e non irriguo pari mediamente a 13.500 euro/ha; in termini percentuali tale “forbice” è più elevata al Centro-Sud (60-80%) rispetto al Nord (39%) a causa delle sempre più marcate differenze climatiche. Il beneficio prodotto dall’irrigazione si differenzia, oltre che per latitudine geografica anche per colture praticate: nei seminativi, mediamente, l’incremento di valore riconducibile all’irrigazione è pari a circa il 27%.
Il contributo massimo si registra per i suoli a colture specializzate: frutteto (+35%) e orto (+82%); significativo è pure il contributo fornito al valore dei prati (+48%) che, nel Nord, richiedono elevati volumi d’acqua.
“Bastano questi dati a far capire l’indispensabile funzione produttiva dell’irrigazione per l’agricoltura italiana, nonché l’importanza dell’azione svolta in sede comunitaria, attraverso Irrigants d’Europe, per affermare la specificità dell’ambiente mediterraneo, ormai riconosciuto dalla scienza come un hub della crisi climatica” ha affermato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI.
L’Italia è tra i Paesi europei, che maggiormente fanno ricorso all’irrigazione: è seconda in termini di superficie irrigata solo alla Spagna (circa due milioni e quattrocentomila ettari contro i 3 milioni di ettari iberici, dove si trattiene circa il 35% dell’acqua piovana contro l’11% dell’Italia) e quarta in termini di incidenza della superficie irrigata sulla S.A.U. (Superficie Agricola Utile) con circa il 9%, dopo Malta, Cipro e Grecia, che irriga circa il 20% della S.A.U. .
Per più della metà della S.A.U. irrigata (1.300.000 ettari su 2.400.000) l’irrigazione è gestita in maniera collettiva ad opera di enti irrigui. Lo studio dell’Università di Trieste ha permesso di evidenziare come l’irrigazione, essenziale per la sopravvivenza di sistemi agricoli basati sulle colture specializzate, contribuisca in modo significativo al valore agricolo e quindi al reddito di tutte le principali colture praticate in Italia, determinando non solo l’entità del reddito, ma anche la sua stabilità nel tempo, diminuendo il rischio economico a livello di impresa agricola.
“Per questo – ha concluso Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI – chiediamo che i 142 Consorzi di bonifica ed irrigazione siano messi maggiormente nelle condizioni di rispondere agli interessi del Paese attraverso importanti investimenti nella ricerca e sul territorio: dalle infrastrutture idrauliche ai bacini idrici multifunzionali.”


SUL LAGO MONTEDOGLIO SI APRE UNA POSITIVA PAGINA NUOVA PER L’AGRICOLTURA TOSCANA ED UMBRA
VINCENZI: “ORA ASSOCIAZIONI AGRICOLE SIANO COINVOLTE NEL TAVOLO TECNICO-ISTITUZIONALE”

E’ stato firmato a Castiglion del Lago dai Presidenti, Eugenio Giani e Stefania Proietti,  l’accordo tra Regioni Toscana ed Umbria per la gestione e l'utilizzo condiviso delle risorse idriche per usi idropotabili ed irrigui dello schema di Montedoglio; presenti anche i rappresentanti delle Autorità di Bacino Distrettuale Appennino Centrale ed Autorità di Bacino Distrettuale Appennino Settentrionale oltre al Commissario Straordinario Nazionale per l’Adozione degli Interventi Urgenti connessi al Fenomeno della Scarsità Idrica, Nicola Dell’Acqua.
L'intesa è importantissima, perché punta a realizzare canalizzazioni a Montedoglio, il lago artificiale più grande della Toscana, costruito per una portata di 168 milioni di metri cubi, ma ridotta nel 2010 a 135 milioni; si tratta di  canalizzazioni, che possono collegare il triangolo Montedoglio-lago Trasimeno-Valdichiana, favorendo l’utilizzo dell’acqua per uso agricolo nell’intero territorio ed allo stesso tempo alleviando le difficoltà idriche del bacino nei momenti critici. In termini di fabbisogno si tratta di volumi d'acqua pari a quasi ottanta milioni di metri cubi all'anno, al netto delle riserve di laminazione e dei rilasci ambientali; già ora l’invaso di Montedoglio serve un bacino toscano di 7000 ettari con la prospettiva di arrivare a 18.000, quando saranno completate tutte le reti.
“L’intesa – ha precisato Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI -  rappresenta un primo passo concreto verso il completamento dei distretti irrigui del Sistema Occidentale di Montedoglio e la piena attuazione di un progetto ambizioso, concepito tra gli anni ’60 e ’70 del secolo scorso, ma interrotto prima di giungere a compimento. In tempo di cambiamenti climatici, senza sicurezza d’approvvigionamento idrico non si fa agricoltura neanche in questi territori, dove in realtà l’acqua non manca.”
“Qui – ha spiegato Serena Stefani, Presidente Consorzio di bonifica 2 Alto Valdarno - c’è l’invaso più importante dell’Italia Centrale e c’è la rete di distribuzione primaria; ci sono inoltre aziende agricole dinamiche, strutturate, innovative, che generano economia, ma che hanno necessità di poter contare sulla risorsa idrica per produrre. Manca però il cosiddetto ultimo miglio: i distretti irrigui, cioè  le condotte necessarie per trasportare l’acqua dai bacini collinari fino ai campi ed è su questo che da tempo abbiamo richiamato l’attenzione delle Istituzioni.”
In particolare, ANBI Toscana, recependo le richieste di disponibilità idrica del tessuto agricolo, ha sensibilizzato la Regione ad attivare un bando riservato ai Consorzi di bonifica per consentire la progettazione di nuove reti irrigue. In seguito al finanziamento ottenuto, il Consorzio di bonifica 2 Alto Valdarno ha realizzato parte di questi progetti e li ha candidati negli strumenti messi a disposizione dal Governo per la lotta contro la siccità (P.N.I.S.S.I. - Piano Nazionale di Interventi Infrastrutturali e per la Sicurezza del Settore Idrico ), nei quali sono inseriti, già validati ed attualmente in attesa di finanziamento. Settantasei milioni di euro sono le risorse necessarie per la realizzazione delle infrastrutture irrigue a Foiano della Chiana (Distretto Irriguo 23) ed a Montepulciano (Distretto 38-39), dando nuove opportunità all’agricoltura della Valdichiana Aretina e Senese: l’accordo sottoscritto fra Toscana ed Umbria sulla ripartizione degli usi idrici apre la strada al finanziamento di questi progetti.
“L’intesa rappresenta un primo, importante passo in questa direzione ma, per assicurare lo sviluppo dell’irrigazione in Toscana e garantire la necessaria attenzione ai bisogni dell’agricoltura, sarà importante assicurare  la presenza dei rappresentanti del mondo agricolo al tavolo tecnico-istituzionale per monitorare risultati ed esigenze” ha evidenziato il Presidente ANBI, Francesco Vincenzi.
L’accordo mette chiarezza sulle modalità, con cui il lago di Montedoglio può essere a servizio delle comunità toscane ed umbre in due regioni così integrate che nella storia si sono trovate spesso ad essere una realtà unica.


LOMBARDIA
INAUGURATA TERZA VASCA LAMINAZIONE

Presenti l’Assessore al Territorio di Regione Lombardia, Gianluca Comazzi ed il Presidente Coldiretti, Ettore Prandini, è stata inaugurata a Cavriana la nuova vasca di laminazione del fosso Re, progettata e realizzata dal Consorzio di bonifica Garda Chiese (con sede a Mantova); significativi sono stati anche gli interventi dei Presidenti ANBI, Francesco Vincenzi ed ANBI Lombardia, Alessandro Rota: hanno rimarcato la grande capacità tecnica degli enti consortili, capaci di realizzare in tempi brevi interventi di fondamentale importanza per il territorio.
L’opera è stata realizzata nell'ambito del Programma di interventi di mitigazione del rischio idrogeologico, per un importo complessivo di 2.700.000 euro con fondi statali. La vasca ha una capacità di 70.000 metri cubi e ha lo scopo di trattenere le acque meteoriche, provenienti dall'abitato e dalle colline circostanti, evitando che le onde di piena raggiungano i centri abitati a valle e la nuova tangenziale.
L'opera garantirà anche la gestione del “troppo pieno” della rete fognaria, indirizzando le acque in eccesso nella vasca di laminazione, anziché disperderle tra i campi circostanti. La vasca di Cavriana integra un sistema di difesa idraulica, costituito da altre importanti opere come la vasca di Castiglione delle Stiviere, inaugurata nel 2010 e per la quale è previsto a breve un ampliamento unitamente alla costruzione di un'altra vasca nella zona Est di Castiglione, per un costo complessivo di circa quattro milioni di euro.


VENETO
RIQUALIFICATA STORICA BARRIERA ANTISALE

Alla presenza del Presidente Regione Veneto, Luca Zaia, il Consorzio di bonifica Veneto Orientale (con sede a San Donà di Piave, in provincia di Venezia) ha inaugurato il completamento della ristrutturazione dello sbarramento anti sale sul canale Brian, nell’omonima località del comune di Eraclea.
L’opera ha una forte valenza storico-economica, perché la sua realizzazione nel 1931 ha permesso di rendere coltivabili terre altrimenti soggette alla salinizzazione. Il rifacimento, costato € 2.100.000,00 finanziati grazie ai contributi della Protezione Civile per il post tempesta Vaia, è di fondamentale importanza per la difesa idraulica, la salvaguardia della risorsa idrica ed il contrasto alla risalita del cuneo salino a servizio di un'area di quasi trentamila ettari.
Oltre ai vertici di ANBI Veneto e dell’ente consortile, alla cerimonia hanno partecipato numerosi Sindaci ed Amministratori Locali a testimonianza del fatto che le sfide per la salvaguardia del territorio, poste dalla crisi climatica, possono essere affrontate solamente con spirito di squadra.
In virtù del rifacimento delle paratoie l’opera aumenta la capacità di regolazione dei livelli della locale rete idraulica trasformandola, all’occorrenza, in un enorme bacino d’acqua dolce per i periodi siccitosi.


TOSCANA
PROSEGUE GRANDE PIANO RISANAMENTO MURI SPONDA

Con un sopralluogo si sono ufficialmente conclusi i lavori di risanamento dei muri interni del torrente Bure nel tratto a valle di Pontenuovo, a Pistoia: un lavoro, che si è realizzato mediante due diverse perizie attuative (complessivamente oltre centoquindicimila euro) e  che ha visto la ristuccatura delle parti in pietrame, la chiusura di tane animali e delle numerose brecce esistenti, nonchè la ricostruzione delle parti deteriorate.
L’intervento fa parte di un grande piano di restauro e rafforzamento delle tantissime murature di sponda, presenti lungo i corsi d’acqua del bacino dell’Ombrone Pistoiese e che va avanti, tratto dopo tratto, da molti anni. Ad accorgersi ed apprezzare questo lavoro spesso invisibile  sono stati per primi i soci e frequentatori del locale circolo Arci, dal quale nelle scorse settimane è stata inviata al Consorzio di bonifica Medio Valdarno (con sede a Firenze) una mail tanto inusuale quanto gradita: “Con la presente siamo a complimentarvi per l’ottimo lavoro di ristrutturazione del muro a sassi lungo il torrente Bure, adiacente il Circolo Ricreativo. Grazie a nome del Circolo e di tutti gli abitanti”.
I lavori sono tuttora in corso per l’intervento di risanamento di un tratto del muro interno del torrente Ombrone Pistoiese, sempre in comune di Pistoia, per un’estensione di circa duecentoventi metri: anche in questo caso è prevista la stuccatura di tutto il paramento e la chiusura delle brecce per un importo complessivo di circa sessantamila euro, coperto anche in questo caso dalle risorse derivanti dal contributo consortile.
Un altro cantiere sul corso d’acqua si snoda per circa duecento metri, dove erano presenti grosse brecce, in parte richiuse con procedura d’urgenza già a fine Dicembre scorso.
Questa è anche la stagione delle manutenzioni ordinarie (sfalcio) e delle riparazioni conseguenti agli ultimi eventi meteo: nei recenti 5  anni sono stati investiti sul territorio del solo comune di Pistoia quasi dieci milioni di euro fra interventi ordinari e straordinari di difesa del suolo.


VENETO
UN TERRITORIO CHE RIPENSA IL SUO FUTURO

Compie 100 anni la storica idrovora Barbegara di Correzzola, realizzata per garantire la sicurezza idraulica su un territorio di 8.000 ettari nella Bassa Padovana, non distante dalla Laguna Veneta.
Per celebrare questo manufatto di pregio architettonico oltre che ingegneristico, il Consorzio di bonifica Adige Euganeo (con sede a Este, in provincia di Padova) ha organizzato un convegno, nel quale fare il punto sulla situazione dell’infrastruttura idraulica in epoca di cambiamenti climatici.
Infatti, l’idrovora, che è in grado di sollevare fino a dodicimila metri cubi d’acqua al secondo con un salto di 3 metri a servizio di oltre venticinquemila persone, riesce oggi a malapena a far fronte alle precipitazioni intense, che caratterizzano quest’epoca.
Di fronte a un pubblico nutrito, presente anche l’Assessore Agricoltura Regione Veneto, Federico Caner, l’ente consortile ha esposto le progettualità necessarie ad adeguare la rete idraulica del territorio alle nuove emergenze: nello specifico si tratta della costruzione di una nuova idrovora da mc/s 15 accanto a quella esistente (costo stimato di 10 milioni di euro) e di una diversione idraulica per alleggerire la botte delle Trezze (valore stimato di circa sette milioni di euro).


PUGLIA
LAVORI

Il Consorzio di bonifica Capitanata (con sede a Foggia) prosegue l’intervento di "Miglioramento della funzionalità idraulica ed ambientale del Vallone Maddalena e del collettore Pisciarella dall'abitato di Serracapriola al fiume Fortore ". Gli interventi sono stati finanziati da Regione Puglia nell'ambito del Programma Operativo Regionale 2014-2020.


TOSCANA
CONFRONTO CONTINUO COL TERRITORIO

Interessamento alle criticità idrauliche del paese ed un sopralluogo dei tecnici per individuare possibili soluzioni: è ciò, che il Consorzio di bonifica 6 Toscana Sud (con sede a Grosseto, ha assicurato al Sindaco di Semproniano; in particolare, è stata posta attenzione al torrente Le Caese ed alla manutenzione dei 2 punti di raccolta acque a protezione degli abitati di Petricci e Cellena.
Altro problema è rappresentato dalla frana sulla strada, che costeggia il fiume Albegna e che il Comune sta ripristinando con l’installazione di micropali.
Tali criticità non sono di competenza dell’ente consortile, ma è stato comunque assicurato un supporto diretto da parte dei tecnici consorziai per individuare possibili soluzioni.


LOMBARDIA
OTTIMI RISCONTRI PER SETTIMANA NAZIONALE BONIFICA ED IRRIGAZIONE

Hanno registrato grande partecipazione, le manifestazioni promosse da ANBI Lombardia nell’ambito della 25° edizione della Settimana Nazionale Bonifica ed Irrigazione, che quest’anno aveva per tema: "Il cerchio dell'acqua”; le iniziative messe in campo dagli enti consorziali hanno posto l'accento sul ruolo multifunzionale di una risorsa indispensabile per l’agricoltura, ma anche elemento chiave per la tutela ambientale, la sicurezza del territorio e lo sviluppo sostenibile delle comunità.
Si è tenuto, nel giardino del Dogarolo, l’AperiYoga con visita alla storica Presa del Canale San Pietro gestita dal Consorzio della bonifica Burana; presso l’ecomuseo Terre d’acqua fra Oglio e Po, a San Matteo delle Chiaviche, la band “Marlene Kuntz” ha realizzato la performance live “Dove comincia il mare”, un progetto sperimentale, ispirato da 7 giorni lungo il fiume Po.
Numerose sono state le iniziative alla scoperta del territorio, al significato dell’acqua, ai progetti degli enti consorziali per la modernizzazione e l’efficientamento delle reti idriche, ai prodotti agricoli d’eccellenza garantiti dalle buone pratiche irrigue. Si ricordano, in particolare, “I 500 anni dalla Battaglia di Pavia tra le storie e le memorie del nostro fiume”, organizzata dall’Associazione Irrigazione Est Sesia (con sede a Novara), che ha unito una rievocazione storica alla scoperta del valore naturalistico ed ambientale del territorio lungo il fiume Ticino; la giornata alla scoperta delle acque del Mincio e dei prati stabili, organizzata dal Consorzio di bonifica Territori Mincio (con sede a Mantova), che ha legato il sistema delle acque consortili, i prati stabili e la produzione del Grana Padano.
Da ricordare ancora ci sono la presentazione dello studio di Inglante Rossi, "Evoluzione della gestione pubblica dei canali nel comprensorio", che ripercorre la storia del Consorzio di bonifica Terre dei Gonzaga in destra Po (con sede a Mantova) e l’attività consortile per la valorizzazione del territorio gestito. Il Consorzio di bonifica Muzza Bassa Lodigiana (con sede nella città di Lodi) ha organizzato l’incontro “La gestione idraulica delle isole golenali per la salvaguardia del territorio” al fine d’illustrare l’importanza del lavoro consortile nel garantire la difesa idraulica di un territorio sempre più minacciato da eventi estremi.
Durante la settimana i Consorzi hanno organizzato incontri per le scuole di ogni ordine e grado: i Consorzi di bonifica Oglio Mella (con sede a Brescia) e Garda Chiese (con sede a Mantova), in collaborazione con l’Università di Milano, hanno avuto l’opportunità di presentare i progetti e le innovazioni in atto, dimostrando come sia possibile coniugare produttività agricola ed efficienza nell’uso delle risorse.


LAZIO
IMPIANTI APERTI A STUDENTI UNIVERSITARI

In occasione della Settimana Nazionale Bonifica ed Irrigazione 2025, promossa da ANBI, il Consorzio di bonifica Valle Liri (con sede a Cassino, in provincia di Frosinone) ha aperto le porte degli impianti irrigui nei comprensori “Destra Gari” e “Sinistra Gari” agli studenti del corso di laurea magistrale in Ingegneria Civile, Ambiente e Territorio dell’Università Cassino e Lazio Meridionale.
Accolti nella sede dell'ente consortile, gli studenti si sono poi spostati presso la sede operativa ed hanno avuto l’opportunità di approfondire, attraverso un confronto diretto con il personale tecnico, le modalità di progettazione, gestione ed innovazione degli impianti irrigui, con particolare attenzione alle tecnologie  per l’efficienza nell’uso della risorsa idrica.
L’iniziativa ha rappresentato un ulteriore tassello della collaborazione ormai consolidata tra Università ed ente consorziale, che da oltre vent’anni promuove attività congiunte di studio, ricerca e formazione.
Al termine della visita è stato ribadito l’impegno comune nel favorire percorsi di tirocinio ed approfondimento tecnico in una prospettiva concreta di collegamento tra formazione accademica e mondo del lavoro.


TOSCANA
DAL MUSEO DELLA BONIFICA AI PATTI DI ADOZIONE PROGETTI CON GLI STUDENTI

Dai patti di adozione alle visite guidate al Museo della Bonifica per arrivare fino alle uscite in dragon boat: sono tantissime le iniziative organizzate dal Consorzio di bonifica Toscana Nord (con  sede a  Viareggio, in provincia di Lucca), che hanno visto protagonisti bambini e ragazzi delle scuole del territorio, senza dimenticare “Cronisti in Classe”, il progetto di cui l’ente consortile è partner e sponsor attraverso ANBI Toscana.
È stato un anno davvero intenso ed impegnativo, che ora va  in pausa per riprendere a Settembre con altre iniziative e novità in fase di elaborazione: una fra tutte sarà la ripartenza del Progetto Didattico, che negli anni ha coinvolto un numero crescente di studenti negli istituti scolastici di tutto il comprensorio attraverso proposte educative e formative in classe.
Ora, però, è tempo di bilanci a partire dalle visite al Museo della Bonifica, a Viareggio: nato intorno all’anno 2000, il “Mubi” raccoglie una serie di manufatti ed attrezzature storiche, consentendo di fare un vero viaggio nel tempo, dalla fine dell’800 fino ai tempi più moderni, per comprendere l’evoluzione della tecnologia nel campo dell’idraulica al servizio di territori, che da paludosi sono divenuti abitabili.
L’iniziativa dell’ente consorziale ha coinvolto 200 alunni di 5 istituti in altrettanti Patti di Adozione per collaborare a monitorare i corsi d’acqua ed a rimuovere i rifiuti. Cinque i Patti di Adozione per contribuire a monitorare i corsi d’acqua ed a rimuovere i rifiuti (rio Caprio, canale Rogio, fosso di Botria, fiume Serchio, torrente Verde); sono stati coinvolti circa duecentotrenta studenti.
Nel corso del 2024 sono state organizzate anche diverse uscite in dragon boat sul lago di Massaciuccoli, in collaborazione con Canoa Kayak Versilia e che hanno coinvolto 116 studenti di Istituto Comprensivo “Massa 3” di Marina di Massa, Liceo Scientifico Sportivo “Fermi” di Lucca, Istituto Comprensivo “Fossa Gentili” di Carrara ed Istituto Comprensivo di Coreglia.
Infine, il Consorzio di bonifica Toscana Nord ha partecipato al progetto “Cronisti in Classe”: i tecnici hanno partecipato a lezioni in classe, diventate poi articoli pubblicati sul quotidiano “La Nazione”; 4 le classi premiate a Lucca, Massa Carrara ed in Versilia.


EMILIA ROMAGNA
PREMIAZIONI ACQUA & TERRITORIO 2025

Al termine di un’annata scolastica, che ancora una volta ha visto coinvolgere migliaia di studenti di ogni ordine e grado in tutta la regione, grazie a progetti mirati sia di tipo tecnico-scientifico che divulgativo, ANBI Emilia Romagna ha premiato, presso l’impianto di Bagnetto nel comune di Castello d’Argile, i migliori progetti di comunicazione del concorso “Acqua & Territorio 2024-25”.
Inserito a pieno titolo nel contesto più ampio della Settimana Nazionale Bonifica ed Irrigazione, l’epilogo delle attività scolastiche ha palesato concretamente una maturata consapevolezza delle giovani generazioni nei confronti della risorsa acqua, del suo valore e dei comportamenti da adottare per averne massima cura e considerazione. I riconoscimenti nelle categorie “Migliori fotografie” e “Migliori video” sono andati a 4° A Scuola Primaria Villa Minozzo Reggio Emilia (“L’anima dell’acqua“), 2° D Scuola Secondaria di Primo grado I.C. Borgonovo Val Tidone Piacenza (“Molino Ceppetto”), Khosla Triya della classe 2° C Scuola Secondaria di primo grado I.C Borgonovo Val Tidone Piacenza, Classe 4 A Scuola Primaria Villa Minozzo Reggio Emilia (“Nel viaggio di una goccia: dall’Appennino al mare”) e 1° E Scuola Secondaria di primo grado San Lazzaro di Savena Bologna (“Water on Emilia-Romagna”); una menzione speciale per il progetto innovativo è stata assegnata alla scuola “Cecrope Barilli” di Montechiarugolo Parma per il progetto “ Le Vie d’Acqua”.
“L’esperienza maturata in questi anni di attività nelle scuole, grazie ai progetti ideati in collaborazione con gli Istituti – ha evidenziato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI ed ANBI Emilia Romagna - ha contribuito ad incrementare notevolmente la consapevolezza, nelle giovani generazioni, del valore inestimabile della risorsa idrica. Proprio i giovanissimi, infatti, sono chiamati fin d’ora ad essere protagonisti e, in epoca di mutamento globale del clima, la conoscenza è il primo passo per acquisire coscienza nei comportamenti propri ed altrui.”
I Consorzi di bonifica, che partecipano  al concorso, sono:  Piacenza (con sede nella città capoluogo), Parmense (con sede nella “città ducale”), Emilia Centrale (con sede a Reggio Emilia), Burana (con ede a Modena), Renana (con sede a Bologna), Pianura Ferrara (con sede nella “città estense”), Romagna (con sede a Ravenna), Romagna Occidentale (con sede a Lugo, nel Ravennate), C.E.R.- Canale Emiliano Romagnolo (con sede a Bologna).


AGENDA

Il Presidente ANBI, Francesco Vincenzi, interverrà all’inaugurazione degli interventi di efficientamento idrico sostenibile sul canale Ottomulini, organizzata dal Consorzio di bonifica Parmense nella mattinata di mercoledì 18 Giugno p.v. all’impianto consortile Borgonovo di Sissa Trecasali.
Nella tarda mattinata del giorno dopo, Vincenzi sarà a Milano per concludere l’ “Acqua Summit 2025”, organizzato dal quotidiano “Il Sole 24 Ore” nel Centro Congressi dell’hotel NH Nhow. Infine, venerdì 20 Giugno, Vincenzi parteciperà all’inaugurazione degli impianti d’irrigazione, realizzati dal Consorzio di bonifica Media Pianura Bergamasca (con sede nel capoluogo orobico) in località Podere Montizzolo, a Caravaggio.

 
Per maggiori approfondimenti www.anbi.it
SETTIMANALE DELL´ASSOCIAZIONE NAZIONALE CONSORZI DI GESTIONE E TUTELA TERRITORIO E ACQUE IRRIGUE
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