ANBI
DALLE OPERE IDRAULICHE ILLUMINATE ALLA BATTAGLIA PER UN CIBO SANO: C’E’ UN FILO CONDUTTORE NEL NOME DEL TERRITORIO E DEGLI ITALIANI
In ideale “trait d’union” tra la Festa dell’Unità Nazionale e la manifestazione Coldiretti a Parma per la salubrità alimentare, ANBI ha illuminato, martedì 18 Aprile, le più significative opere idrauliche, gestite dai Consorzi di bonifica ed irrigazione in tutto il Paese.
Il messaggio (rafforzato dall’esperienza appena vissuta in Toscana ed Emilia Romagna, dove casse di espansione e scolmatori hanno evitato ben più gravi conseguenze a causa dell’ondata di maltempo) era chiaro: è indispensabile accelerare le procedure di finanziamento per l’efficientamento e la realizzazione di nuove infrastrutture idrauliche (dagli invasi all’adeguamento della rete minore di canali e corsi d’acqua) per aumentare la resilienza dei territori all’estremizzazione degli eventi atmosferici, di cui sono espressione le alluvioni e la siccità.
“C’è un evidente filo conduttore tra il nostro agire e la battaglia portata avanti dagli agricoltori a tutela del cibo sano – ha sottolineato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI - Non può esserci, infatti, il cosiddetto eccezionalismo agricolo italiano, né reddito per i suoi produttori, senza l’adeguato apporto d’acqua di qualità. È un nesso indispensabile soprattutto per i Paesi dell’area mediterranea ed è per questo che, assieme, porteremo a breve le nostre istanze a Bruxelles.”
“Accanto al Piano Bacini Idrici Multifunzionali, presentato da ANBI e Coldiretti, serve un costante impegno in ricerca ed innovazione – ha aggiunto Massimo Gargano, Direttore Generale Associazione Nazionale Consorzi Gestione Tutela Territorio ed Acque Irrigue - Noi stiamo facendo la nostra parte attraverso l’esperienza di Acqua Campus in materia di tecnologie irrigue, nonché le sperimentazioni in atto con aziende del ciclo idrico integrato per l’utilizzo agricolo di acque reflue dalla salubrità certificata. La prossima edizione del salone Macfrut darà grande spazio internazionale a quanto stanno realizzando i Consorzi di bonifica ed irrigazione italiani.”
OSSERVATORIO ANBI RISORSE IDRICHE
ITALIA CON IL NASO ALL’INSU’ PERCHE’ I DATI DIMOSTRANO COSA SI E’ RISCHIATO IN EMILIA-ROMAGNA E TOSCANA
VINCENZI: “L’ESPERIENZA DI QUESTI GIORNI TESTIMONIA L’INDISPENSABILE NECESSITA’ DI AVERE INFRASTRUTTURE IDRAULICHE CAPACI DI RISPONDERE ALLA VIOLENZA ATMOSFERICA”
Il settimanale report dell’Osservatorio ANBI Risorse Idriche segnala come i recenti eventi meteo tra Emilia-Romagna e Toscana abbiano confermato quanto tali regioni siano tra quelle più a rischio idrogeologico a causa della violenza, con cui i fenomeni atmosferici si manifestano su quei territori. Tra venerdì 14 e domenica 16 Marzo scorsi, nelle due regioni si sono contati ben 56 eventi estremi (nubifragi, grandine grossa, tornado), cioè più di quanti (53) ve ne furono sull’intera Penisola in tutto il mese di marzo 2024 (fonte ESWD)! Diversi bacini montani dell’Appennino Tosco-Emiliano hanno dovuto reggere l’urto di piogge violentissime con cumulate superiori a cento millimetri nelle 12 ore e fino a duecento millimetri nelle 48 ore (a Marradi, bacino tosco-emiliano del Lamone). Per comprendere i rischi corsi basta evidenziare che proprio sui bacini montani del Lamone, in occasione delle 2 alluvioni di Maggio 2023, gli accumuli di pioggia furono inferiori a quelli della scorsa settimana; anche la crescita repentina e contemporanea dei livelli idrometrici di tanti fiumi locali ha riportato alla mente la tragedia romagnola di 2 anni fa: Lamone, Bidente, Carza, Era, Sieve, Montone, Santerno, Senio, Reno sono solo alcuni dei corsi d’acqua, che si sono resi minacciosi. Il fiume Arno, a Ponte a Signa, in 12 ore si è alzato di 4 metri e mezzo (!!) ma, come accade spesso in queste occasioni, sono stati i corsi d’acqua minori (torrente Rimaggio a Sesto Fiorentino, torrente Sieci a Pontassieve…) a fare i danni maggiori a causa di precipitazioni violente e localizzate.
“Premesso che, soprattutto di fronte all’estremizzazione degli eventi atmosferici, il rischio zero non esiste, va però evidenziato che solo l’apertura delle casse di espansione e l’attivazione di scolmatori, unite alla perizia idraulica dei Consorzi di bonifica, ha evitato nuove, tragiche conseguenze per quei territori, limitando i danni”: a precisarlo è stato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI.
“Per questo – ha aggiunto Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI – con l’illuminazione tricolore delle principali opere idrauliche del Paese abbiamo voluto sollecitare il concreto finanziamento dell’efficientamento, nonché la realizzazione di infrastrutture per la gestione idrica. Anche quest’anno ci avviciniamo alla stagione irrigua con molte preoccupazioni: nell’Italia meridionale ed insulare, pur essendoci stato un miglioramento della situazione, non si è riusciti a recuperare gli enormi deficit degli anni scorsi e quindi si partirà in affanno; al Centro-Nord avremo una carenza di riserva nivale e stiamo dissipando in mare l’attuale abbondanza d’acqua. È evidente che servono nuovi invasi multifunzionali per aumentare la capacità complessiva di trattenere acqua sul territorio, riducendo il rischio idrogeologico e creando riserve per i momenti di bisogno.”
L’arco alpino è interessato da abbondanti nevicate anche in quei settori (Alpi Marittime, principalmente), che finora ne avevano visto troppo poche; in Lombardia, ad esempio, il bilancio delle riserve idriche sta risentendo della scarsità nivale in quota (-54,7% rispetto all’anno scorso), segnando -23% sulla media del periodo.
In Valle d’Aosta decrescono le portate della Dora Baltea e del torrente Lys.
In Piemonte, invece, risultano crescenti le portate dei fiumi, fatta eccezione per la Stura di Lanzo.
L’invaso del lago Maggiore è riempito oltre il 90%, mentre quello di Garda ha tracimato allagando le aree più basse e superando il record di altezza idrometrica del periodo; anche i bacini d’Iseo e di Como registrano livelli abbondantemente superiori a quelli tipici del periodo.
Una crescita esponenziale è stata registrata da tutti i corsi d’acqua del Veneto: Bacchiglione, +217%; Brenta, +169%; Adige, + 115%.
Gli extra deflussi dei corpi idrici nell’Italia settentrionale hanno ingrossato il fiume Po, che in una settimana è cresciuto addirittura di oltre il 100% (a Pontelagoscuro, ma anche in altre stazioni di rilevamento, l’incremento è stato ancora maggiore: + 164%a Borgoforte), superando i 3190 metri cubi al secondo in prossimità del delta (fonte: ARPAE).
In Emilia-Romagna, così come in Toscana, tutti i fiumi stanno ancora registrando portate sovrabbondanti.
In Liguria sono in crescita i livelli idrometrici dei fiumi Entella, Magra ed Argentina.
Nelle Marche salgono i livelli dei fiumi Potenza, Esino, Sentino, Tronto e Nera.
Una buona notizia arriva dall’Umbria, dove finalmente il lago Trasimeno ha registrato una crescita settimanale dei livelli tra le più consistenti in anni recenti: +cm. 7; si incrementano anche le portate fluviali di Chiascio, Topino e Paglia.
Nel Lazio, i livelli dei laghi romani d Bracciano, Nemi ed Albano si stanno innalzando di 1 centimetro al giorno. Un incremento di portata del 125% viene registrato dal fiume Tevere, che nella Capitale supera mc/s 315 mc/s (fonte: AUBAC); crescono anche i flussi di Aniene e Velino.
In Abruzzo si registra l’incremento di portata del fiume Sinello.
In Campania, sono in aumento i flussi dei fiumi Volturno, Sele e Garigliano.
Mentre al Centro-Nord imperversava il maltempo, sull’Italia meridionale i venti di scirocco, in risalita dal Nord Africa, hanno portato oltre a nubi di sabbia sahariana anche le alte temperature del deserto, arrivando a sfiorare i trenta gradi di temperatura in Calabria e Sicilia: questo, unitamente ad un ritorno alla stabilità climatica nel mese di marzo, ha fatto sì che il trend di crescita dei volumi idrici nei bacini si sia sostanzialmente arrestato. In Sicilia, comunque, un incremento seppur minimo (circa 4 milioni e mezzo di metri cubi in 7 giorni) ha permesso agli invasi di riempirsi fino al 50% circa dei volumi autorizzati, migliorando rispetto alle disastrose performance del 2024 (+dodici milioni di metri cubi circa).
In Basilicata gli afflussi ai bacini artificiali sono stati quasi nulli: nella stessa settimana di Marzo 2024 si era invece registrato un incremento di oltre dieci milioni di metri cubi, che diventano quasi venti, se si considerano le prime 2 settimane del mese (contro circa due milioni di metri cubi nel Marzo 2025). Ora il deficit idrico sul 2024 è risalito a 91 milioni di metri cubi (fonte: Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Meridionale).
Ancora peggio va in Puglia, dove l’attuale disponibilità idrica della Capitanata si attesta sugli ottanta milioni di metri cubi (il 24% del volume autorizzato), cioè quasi centootto milioni in meno dell’anno scorso; l’invaso di Occhito, tra Molise e Puglia, che potrebbe trattenere 250 milioni di metri cubi, contiene appena mln. mc. 55,26, di cui 40 milioni destinati a “volume morto”. Tutto questo si registra a ridosso dell’inizio della stagione irrigua e con temperature già stabilmente al di sopra dei 20 gradi!

AL VIA IL 6° CONCORSO FOTOGRAFICO NAZIONALE “OBIETTIVO ACQUA”
Salutando l’arrivo della primavera e la festa di San Benedetto, patrono dei bonificatori, si sono ufficialmente aperte le iscrizioni alla 6° edizione del Concorso Fotografico Nazionale “Obiettivo Acqua”, organizzato da ANBI, Fondazione Univerde e Coldiretti. Si vuole così continuare a raccontare come le acque interne rappresentino sia una fonte di bellezza che una sfida da affrontare nel contesto della crisi climatica.
Al concorso si può partecipare, candidando un massimo di 2 foto, che possono essere a colori o in bianco e nero. Il Concorso è aperto a tutti i cittadini italiani e stranieri, residenti o domiciliati in Italia e che abbiano compiuto il 18° anno d’età; le fotografie devono essere scattate in Italia, pena l’esclusione dal Concorso. Non sono ammesse opere interamente realizzate al computer ed il partecipante deve essere unico autore delle immagini candidate. Gli organizzatori mettono in palio 2 premi in denaro da 500 euro cadauno: uno alla miglior foto a colori, l’altro alla miglior foto in bianco e nero. Il termine ultimo per la presentazione delle opere è venerdì 11 Luglio p.v. .
La partecipazione è gratuita; l’iscrizione al Concorso è effettuabile esclusivamente dal sito www.obiettivoacqua.it (cliccando su: PARTECIPA ANCHE TU AL CONCORSO); le fotografie dovranno essere allegate al momento della compilazione della scheda d’iscrizione e non potranno essere ritirate, né sostituite; ogni concorrente dovrà compilare la scheda d’iscrizione con i dati anagrafici (cognome, nome, luogo di nascita, ecc.), almeno un recapito telefonico ed un indirizzo e-mail.
Al momento dell’inserimento delle foto sarà obbligatorio indicare negli appositi spazi: titolo dell’opera, regione e comune, dove lo scatto è stato eseguito. Sono ammesse soltanto foto in formato orizzontale o verticale, con una risoluzione minima di 1600 x 1200 pixel e 1,5 megabyte in formato JPG; non sono ammessi fotomontaggi, foto con scritte sovraimpresse (firme, filigrane, ecc.), bordi, cornici od altri tipi di addizioni od alterazioni. I files contenenti le foto candidate dovranno essere privi di metadati, che possano ricondurre all’identità del partecipante, in quanto gli scatti saranno sottoposti alla valutazione della giuria tecnica del Concorso in forma totalmente anonima. Le opere candidate saranno oggetto di una preselezione da parte degli organizzatori; le opere saranno poi valutate da una giuria tecnica, che sceglierà le foto da sottoporre alla giuria istituzionale, che decreterà i vincitori dei due premi in denaro.
I premi delle 2 sezioni principali saranno assegnati dalla giuria istituzionale per valore artistico, qualità ed originalità dell’opera; i vincitori delle targhe premio per le menzioni o per eventuali menzioni speciali saranno selezionati dagli organizzatori o dalle associazioni, partner del concorso: menzione “A due ruote lungo l’argine” in collaborazione con FIAB (Federazione Italiana Ambiente Bicicletta); menzioni speciali “Crisi climatica: difendere l’acqua - difendersi dall’acqua” e “Acqua è… biodiversità”.
A vincere la scorsa edizione del Concorso Fotografico Nazionale Obiettivo Acqua furono la toscana Pamela Doretti con lo scatto “Splash” nella categoria “colore” ed il romano Franco Tulli con lo scatto “L’impero dell’Acqua” nella sezione “bianco e nero”.
EMILIA ROMAGNA
WORKSHOP PER CELEBRARE L’ACQUA E LA BONIFICA
Il Consorzio di bonifica Piacenza (con sede nella città capoluogo), in collaborazione con il locale Comune unitamente ad ANBI Emilia Romagna e Facoltà di Scienze Agrarie Alimentari e Ambientali dell’Università Cattolica (campus di Piacenza), ha celebrato San Benedetto, patrono dei bonificatori, anticipando laGiornata Mondiale dell’Acqua
con un workshop dedicato agli studenti delle scuole superiori e dei licei cittadini. Obbiettivo della mattinata è stato di riflettere, da un lato, sull’uso consapevole dell’acqua e la necessità di adattare i territori alla nuova fase climatica, dall’altro, su cibo, stili alimentari degli adolescenti, tutela della salute e della sicurezza alimentare.
Ad accogliere gli studenti e a dare il via ai lavori, è stato il Sindaco di Piacenza, Katia Tarasconi, mentre a chiudere la mattina, è stato uno spettacolo teatrale sulla bonifica dei territori nei secoli e sulla figura dello scariolante, interpretato dall’ attore ed educatore ambientale, Lorenzo Bonazzi. Al workshop hanno partecipato circa duecentocinquanta studenti appartenenti alle scuole piacentine ITAS Raineri di Piacenza (indirizzo “Gestione Ambiente e Territorio”), Istituto Casali (indirizzo “Servizi per l’assistenza socio sanitaria”), Liceo Respighi (indirizzo “Scienze Applicate”), Istituto Paritario G. Marconi (indirizzo “Tecnico Economico”), ITGC Tramello.
Durante la mattinata si è anche parlato del progetto didattico “Acqua da mangiare”, che ha, come obbiettivo principale, l’approfondimento delle tematiche legate ai concetti di sostenibilità ambientale, alimentare e sociale, partendo dal ruolo fondamentale svolto dall’acqua, dal suo impiego razionale e dal ruolo strategico delle attività svolte dai Consorzi di bonifica ed irrigazione sul territorio.
LOMBARDIA
PRIMA ESPERIENZA PER MISURARE L’IMPRONTA IDRICA A LIVELLO PROVINCIALE
Misurare l'impronta idrica a livello provinciale: con questo ambizioso obiettivo il Dipartimento di Economia dell'Università di Brescia ha presentato i risultati di un primo studio pilota dedicato al comune di Palazzolo sull'Oglio; lo scopo è di mettere a disposizione questo strumento per la pianificazione degli interventi nel settore, orientati a rispondere agli scenari di cambiamento climatico e che emergono con evidenza dalla ricerca scientifica.
Lo studio è stato illustrato in un convegno organizzato dall'Ordine Ingegneri Brescia, dove è stata anche presentata l'attività del Centro Dati Acqua e Territorio Rurale - CeDATeR ideato e realizzato da ANBI Lombardia. Il monitoraggio e l'elaborazione del complesso insieme di dati svolto dal CeDATeR permette di avere un consolidato strumento di analisi e di previsione; un particolare accento è stato posto appunto sull'importanza della raccolta e dell'interpretazione delle informazioni raccolte, che vedono il Centro Dati come attore imprescindibile nella pianificazione a tutti le scale: di bacino (grazie all'interscambio con Autorità distrettuale Bacino Po), regionale (con una collaborazione consolidata a tutti i livelli con Regione Lombardia), di ogni singolo comprensorio di bonifica ed irrigazione.
Un tema questo ripreso anche dal Consorzio di bonifica Oglio Mella (con sede a Brescia),che ha fornito uno sguardo complessivo sull'attività e sulla pianificazione della gestione dell'acqua nell'Ovest Bresciano: non solo irrigazione, ma anche sicurezza idraulica e tutela del territorio rurale, perchè il sistema consortile garantisce una serie di servizi ecosistemici, connessi al proprio reticolo.
Nello studio dell'Università di Brescia si mette in evidenzia che, per gli usi irrigui, i volumi considerati vanno contestualizzati nel quadro di utilizzi plurimi per garantirne una corretta lettura.
TOSCANA
RINNOVATA CONVENZIONE PER MAESTRANZE FORESTALI
Non ci saranno territori considerati marginali, periferici, lontani dall’attenzione: è questo l’impegno alla base del rinnovo 2025 della convenzione fra il Consorzio di bonifica Toscana Nord (con sede a Viareggio, in provincia di Lucca) e l’Unione Comuni Montana Lunigiana relativa all’utilizzo delle maestranze forestali, che quest’anno saranno implementate con 5 nuove assunzioni da parte dell’ente consortile.
Sul tavolo ci sono le criticità di un territorio estremamente complesso per la sua conformazione, con diverse fragilità che riguardano la gestione del rischio idraulico e idrogeologico, a partire dalle aree e frazioni più montane per arrivare al cuore di Aulla: un fitto reticolo di torrenti, fiumi e canali, bisognoso di tanti interventi non solo di manutenzione ordinaria, ma anche di progettazioni complesse ed articolate, che richiedono una sinergia operativa e di intenti.
La Lunigiana ha bisogno di tantissime opere, così da poter garantire maggiore sicurezza ad un territorio, che ne ha bisogno anche per contrastare lo spopolamento.
L’impegno comune è di lavorare da subito a progetti importanti, pronti ad essere messi in cantiere per ottenere i finanziamenti dalla Regione Toscana come dal Governo.
LAZIO
IMPEGNO SUL TERRITORIO
Il Consorzio di bonifica Valle Liri (con sede a Cassino, in provincia di Frosinone )prosegue i lavori di manutenzione sul proprio reticolo idrografico: oggetto degli interventi, tra gli altri, è il perimetro del comune di Cervaro in sinergia con l'Amministrazione Locale.
In dettaglio, l’ente consortile è intervenuto per il decespugliamento e l’espurgo della rete scolante sinistra Gari nelle località Porchio, Renidio, Marandola, Macerine, Santa Lucia e Fontanarosa, nella parte meridionale del paese. I lavori hanno previsto interventi sul torrente Campolungo e sono in corso di svolgimento sul rio Pisciariello. Oltre a tali lavori di manutenzione, l’ente consorziale sta eseguendo la sistemazione idraulica del fosso Acqua Candida, finanziata dall’Autorità di Distretto dell’Appennino Meridionale per l’importo complessivo di 1 milione di euro; infine, il “Valle Liri” ha approvaoil progetto esecutivo dei lavori di sistemazione idraulica del rio Pisciariello, finanziati per l’importo di € 878.000,00 dalla Regione Lazio con fondi per la mitigazione del rischio idrogeologico.
LOMBARDIA
INTERVENTI PER SICUREZZA IDRAULICA E DEL PERSONALE
A Borgofranco di Borgocarbonara, il Consorzio di bonifica Terre dei Gonzaga in Destra Po (con sede a Mantova) ha concluso i lavori di sostituzione dei vecchi panconi in legno con moderne paratoie in acciaio presso lo sbarramento del Dugale Terzo Redefossi, un canale promiscuo, che svolge funzione irrigua e di scolo.
Questo intervento è stato realizzato per garantire maggiore sicurezza e durabilità alla struttura deteriorata dal tempo e dagli agenti atmosferici. L’opera ha previsto la muratura dei gargami, il montaggio della nuova paratoia in acciaio inox e l’installazione di parapetti e griglie per migliorare le condizioni di sicurezza per il personale. Grazie a questi lavori, la gestione delle acque sarà più sicura ed affidabile, contribuendo ad una migliore regolazione del flusso ed alla salvaguardia delle infrastrutture idrauliche.
TOSCANA
TORRENTE ATTENZIONATO
Prosegue il piano di lavori del Consorzio di bonifica 6 Toscana Sud (con sede a Grosseto) sul torrente Tressa, sempre molto attenzionato soprattutto nella città di Siena.
Gli operatori di “Cb6” sono intervenuti nell'area artigianale di Cerchiaia e nella locale area commerciale, particolarmente colpite dagli eventi alluvionali dello scorso Novembre.
Oltre alla consueta manutenzione ordinaria con la rimozione della vegetazione infestante in eccesso sulle sponde, sono state rimosse le piante pericolanti, cadute nell’alveo e che avrebbero potuto creare criticità in caso di nuove piene.
LAZIO
NUOVO SLANCIO TECNOLOGICO
Il Consorzio di bonifica Conca di Sora (con sede nella cittadina del Frusinate) è impegnato per garantire la sicurezza idraulica nelle aree a maggiore rischio: grazie alla recente dotazione di escavatori di ultima generazione, equipaggiati con prolunghe e trincee forestali, sta procedendo, secondo i programmi, alla manutenzione del reticolo idraulico consortile attraverso interventi mirati di trinciatura, espurgo e rafforzamento degli argini.
Le operazioni interessano diverse aree del territorio: la zona di Campopiano, nel comune di Sora; la Forma Taverna ed il rio Martino, nel comune di Castelliri; il fosso Zamponette, in località Granciara, al confine tra i comuni di Isola del Liri e Castelliri. Inoltre, si sta operando all’interno della Riserva Naturale di Posta Fibreno, concentrandosi sull’area di Schito/Carpello con interventi sui fossi Schito, Fontana Romella, Monacesco e Torretta.
VENETO
CONFRONTO TECNICO SU AGRICOLTURA E SERVIZI ECOSISTEMICI
Tecnici dei Consorzi di bonifica del Veneto, studenti universitari ed agricoltori si sono incontrati a Legnaro, in occasione del workshop "Affrontare il clima che cambia: il contributo della pratica irrigua agli ecosistemi del Veneto": un confronto sul tema delle “soluzioni-basate-sulla-natura” per fronteggiare il cambiamento climatico attraverso l'irrigazione.
L'iniziativa si inserisce nel contesto del protocollo tra ANBI Veneto, TESAF Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali Università Padova ed Etifor, società di consulenza ambientale, spin off dell'Ateneo patavino, dove ha preso il via anche un progetto di dottorato di ricerca sugli effetti ecosistemici, derivanti dall’irrigazione in relazione al cambiamento climatico: il workshop ha generato un confronto di idee e fornito elementi di ricerca e analisi per la tesi di dottorato.
L'iniziativa, molto partecipata in maniera attiva, ha visto l'intervento di una trentina di tecnici, agricoltori, agronomi, rappresentanti istituzionali.
PUGLIA
DIGA OCCHITO PROTAGONISTA
La diga di Occhito è stata protagonista nell’ambito del Festival della Scienza di Foggia; il Consorzio di bonifica Capitanata (con sede nel capoluogo dauno) ha così ospitato, presso lo sbarramento, circa duecentocinquanta appassionati di trekking, che hanno avuto modo di visitare l’impianto accompagnati dai tecnici consortili.
AGENDA
Il Presidente ANBI, Francesco Vincenzi, interverrà nel pomeriggio di lunedì 24 Marzo p.v. al talk “Una difesa comune per salvaguardare l’agricoltura UE” nell’ambito della manifestazione “Agricoltura e’”, in piazza della Repubblica, a Roma; il giorno dopo, sempre a Roma, in palazzo Rospigliosi, parteciperà in tarda mattinata alla convention “Acqua e Agricoltura. Politiche e strumenti per innovazione ed efficienza” organizzata da Fondazione Univerde e Coldiretti. Vincenzi è annunciato relatore anche a Verona per l’incontro “Cambiamento climatico e scenari futuri”, che si terrà giovedì 27 Marzo, per iniziativa della locale Coldiretti, nella sede del Consorzio Agrario del Nordest. |