Anno XXVI, n. 3 lunedì, 29 gennaio 2024

GIOVEDI’ CONFRONTO ANBI – MASAF A FIERAGRICOLA VERONA

Si terrà giovedì 1 Febbraio p.v., con inizio alle ore 10.30, nel padiglione 8 Arena di Fieragricola a Verona, il convegno “100% coerenti con gli interessi del Paese”, organizzato da ANBI e Ministero Agricoltura,  Sovranità Alimentare e Foreste.
I lavori, che saranno aperti dalle relazioni di Francesco Vincenzi (Presidente ANBI) e Nicola Dell’Acqua (Commissario Straordinario Nazionale Emergenza Idrica), verteranno su 3 relazioni: a) report sui finanziamenti M.A.S.A.F. ai Consorzi di bonifica (relatori: Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI; Andrea Crestani, Direttore ANBI Veneto); b) invasi come strumento di resilienza al cambiamento climatico (relatore: Paolo Tarolli, Professore Ordinario di Idraulica Agraria Università Padova); c) riuso delle acque depurate: l’esperienza di Fregene (relatore: Niccolò Sacchetti, Presidente Consorzio di bonifica Litorale Nord Roma).
I lavori, cui interverranno i vertici ministeriali, faranno il punto sullo stato di avanzamento dei progetti finanziati e saranno conclusi dal Presidente della Commissione Agricoltura del Senato, Luca De Carlo.

APERTA LA CORSA DI ROMA E DELL’ITALIA

VERSO IL WORLD WATER FORUM: LA PROPOSTA È DAL 20 AL 26 MARZO 2027

Prevenzione, manutenzione, innovazione, infrastrutturazione e cultura: sono questi i temi indicati da Francesco Vincenzi, Presidente ANBI e E.U.W.M.A. (European Union Water Management Associations), in apertura del “kick off” di avvio della candidatura italiana e di Roma a sede del World Water Forum 2027; la cerimonia, cui sono intervenuti rappresentanti del mondo imprenditoriale e delle organizzazioni professionali agricole, si è svolta nella Capitale in occasione del sopralluogo del World Water Council, il forum che riunisce la politica, le istituzioni multilaterali, il mondo accademico, la società civile ed il settore privato. La missione del Consiglio Mondiale dell'Acqua (W.W.C.), come ha ricordato il Vicepresidente Eric Tardieu, è quella di riunire la comunità internazionale per convincere i responsabili delle decisioni che l'acqua è una priorità politica vitale per lo sviluppo sostenibile ed equo del Pianeta; vi aderiscono circa quattrocento organizzazioni provenienti da 60 Paesi nei 5 continenti.
Il Forum Mondiale dell'Acqua è il più importante evento internazionale nel settore dell'acqua e, ogni 3 anni, si svolge in un Paese diverso, che si candida ad ospitare eventi, dibattiti, mostre, business meeting. Il Forum fornisce una piattaforma unica, dove la comunità internazionale si confronta su programmi, sfide, opportunità, che riguardano il mondo dell’acqua: dal suo uso in agricoltura ai temi della desertificazione, dalla gestione delle acque interne all’innalzamento del livello dei mari, dall’accesso alla risorsa idrica alla sua distribuzione nelle nostre città fino alle questioni globali della “diplomazia blu”. Nel 2024 il X Forum si terrà a Bali in Indonesia con il tema “Acqua per una prosperità condivisa”.
L’Italia ha depositato il 30 Giugno 2023, presso il World Water Council, la candidatura ad ospitare l’11° Forum Mondiale dell’Acqua (Marzo 2027) nella città di Roma, “Regina Aquarum” e primo comune europeo per estensione agricola, come evidenziato dal Presidente della Camera di Commercio capitolina, Lorenzo Tagliavanti . La candidatura è stata presentata dal Comitato Promotore e sostenuta dalla lettera di “endorsement” del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, a firma del Ministro, Antonio Tajani. La proposta completa della candidatura (final bid document) è stata depositata al Council il 31 Dicembre scorso.
La valutazione delle candidature terminerà nella primavera 2024, con formale aggiudicazione nel Maggio 2024 durante il X World Water Forum. L’Italia è il Paese dell’acqua: l’Italia è la nazione con la più alta pluviometria in Europa. La capitale è stata la prima grande città ad essersi dotata di un acquedotto; accoglie la sede dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO), è la città, che ospita più rappresentanze diplomatiche estere al mondo e, non ultimo, racchiude lo Stato della Città del Vaticano, riferimento spirituale per oltre un miliardo e trecento milioni di cattolici nel mondo.
L’11° Forum Mondiale dell’Acqua sarà un’edizione particolarmente importante, perché si terrà a cavallo tra la Conferenza delle Nazioni Unite sull’Acqua del 2026 per accelerare l’attuazione del 6° obiettivo di sviluppo sostenibile sull’acqua e la Conferenza delle Nazioni Unite del 2028, che concluderà il decennio internazionale d’azione “Acqua per lo sviluppo sostenibile”.
Il Forum 2027 si svolgerà inoltre a 30 anni dalla prima edizione, tenutasi a Marrakesh (Marocco) nel 1997 e sarà quindi l’occasione per un bilancio del processo e per il suo rinnovo. Per questo, l’Italia propone di coinvolgere gli organizzatori delle prime 10 edizioni all’interno del Comitato d’Indirizzo Internazionale per Roma e di destinare una parte importante del programma al bilancio dei Forum precedenti ed al loro impatto sull’agenda internazionale per l’acqua. L’11° Forum Mondiale sull’Acqua sarà essenziale per non lasciare nessuno indietro: l’Italia propone di unire le forze con la presidenza del Consiglio Mondiale dell’Acqua e con le Nazioni Unite, perché la piattaforma del Forum di Roma permetta un confronto tra i governi e gli altri attori, che parteciperanno al processo sotto l’egida delle Nazioni Unite.
Il Comitato Organizzatore nazionale proporrà sistematicamente la ricerca di nuovi partenariati, anche tra pubblico e privato, nell’organizzazione delle sessioni, nonché la creazione ed il rafforzamento di reti di attori, soprattutto quelli che possono fare di più per l’acqua, lavorando sia sulla fornitura che sulla domanda di risorse idriche. La candidatura di Roma, infatti, propone di prestare un’attenzione particolare ad alcuni attori, che spesso partecipano meno ai processi delle Nazioni Unite: in particolare, i fornitori di servizi, il settore privato, le istituzioni finanziarie, nonché le città, le Regioni e gli altri enti locali. La parità di genere, la partecipazione di tutte le generazioni e l’organizzazione di un evento dall’impatto positivo per l’ambiente ed il clima sono inoltre valori chiave per la candidatura italiana.
La candidatura di Roma è quella di tutto un Paese e di tutto un continente. Nell’ambito del processo di preparazione europeo, il Governo italiano ambisce a coinvolgere non solo Roma, ma ognuna delle 100 città, delle 20 regioni d’Italia e ciascuno dei 27 Stati, fin dal triennio, che precede l’evento. L’auspicio è che la prospettiva del Forum faccia emergere nuove azioni e produca emulazione nei confronti delle tante eccellenze e buone pratiche a Roma, in Italia ed in Europa. L’ambizione del Forum di Roma è quella di avvicinare i diversi settori economici, i vari livelli di governo e i tanti gruppi di attori, che s’interessano all’acqua. Non a caso, il tema proposto sarà “One Water”, come sottolineato da Ornella Segnalini, Assessore Lavori Pubblici ed Infrastrutture Comune Roma.
Ogni sessione sarà organizzata in modo da avvicinare, per esempio, almeno 2 settori oppure altrettanti livelli oppure ancora un gruppo di attori ed un livello di governo, che ancora faticano a dialogare, a cominciare dalla gestione quantitativa e qualitativa dell’acqua. Durante il Forum, un’esposizione ed una fiera forniranno lo spazio, in cui tutte le organizzazioni interessate potranno mettere in mostra il proprio contributo: l’esposizione mondiale dell’acqua darà l’opportunità al settore privato italiano, come di tutto il mondo, di presentare prodotti e servizi innovativi, mentre la Fiera Mondiale dell’Acqua sarà uno spazio aperto alle organizzazioni non a scopo di lucro, inclusi gli enti pubblici. Il programma di convegni, incontri B2B, hackathon, expo e villaggi virtuali sarà integrato da numerosi visite tecniche ed itinerari culturali, distribuiti sul territorio nazionale con eventi tematici dedicati.
Le date proposte per il Forum in Italia sono i giorni dal 20 al 26 Marzo 2027, con lunedì 22 Marzo Giornata Mondiale dell’Acqua. La “venue” del Forum sarà il polo congressuale dell’EUR: l’evento di apertura si terrà nel palazzo dello sport; convegni, eventi, esposizione e fiera si terranno negli spazi de La Nuvola, palazzo dei congressi, Salone delle Fontane, Spazio Novecento e in altre aree e strutture. Inoltre eventi, mostre e spettacoli si terranno in tutta la città.
Il Comitato Promotore, presieduto da Maria Spena, (vicepresidenti: Ornella Segnalini, Massimo Gargano e Marco Rago) è costituito dai delegati di 6 Ministeri competenti (Ministero Affari Esteri e Cooperazione Internazionale; Ministero Ambiente e Sicurezza Energetica; Ministero Agricoltura, Sovranità Alimentare e Foreste; Ministero Infrastrutture e Trasporti; Ministero Protezione Civile e Politiche Mare; Ministero Università e Ricerca), Roma Capitale, Regione Lazio, AICS, ANBI, Fondazione EWA e Utilitalia. Il Comitato Tecnico-Scientifico, in continuo allargamento, è costituito da enti, istituti governativi e di ricerca, università, rappresentanti della società civile, imprese, società di consulenza, associazioni, organizzazioni pubbliche e private.
“Non è certo facile vincere la sfida con la città araba di Riyad, ma ce l’abbiamo messa tutta, offrendo l’immagine compatta di un Paese, che in ogni sua articolazione è coeso per portare a Roma ed in Italia, la sede del World Water Forum del 2027; vogliamo dimostrare e mettere a disposizione del mondo la nostra capacità idraulica, erede di una tradizione millenaria ed oggi all’avanguardia nell’innovazione”: a dichiararlo è stato Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI e VicePresidente Comitato Promotore Roma sede Forum Mondiale Acqua 2027, al termine della visita ispettiva della commissione del World Water Council.
In 3 giorni, gli ospiti internazionali hanno avuto modo di incontrarsi con i vertici della politica (il Ministro, Gilberto Pichetto Fratin e la Sottosegretaria, Vannia Gava, per il Dicastero Ambiente; il Ministro Protezione Civile, Nello Musumeci; la Ministra Università, Anna Maria Bernini, mentre il Ministro Affari Esteri e VicePremier, Antonio Tajani così come il collega dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, impegnati in missioni istituzionali, hanno inviato messaggi di piena adesione alla proposta), degli enti locali (il Presidente, Francesco Rocca ed il Consigliere Delegato Regione Lazio, Daniele Sabatini; i Sindaci di Roma, Roberto Gualtieri e di Venezia, Luigi Brugnaro con quello di Marrakech, Ezzahra El Mansouri), delle articolazioni territoriali (Fabrizio Curcio, Capo Protezione Civile; Francesco Vincenzi, Presidente E.U.W.M.A.), delle varie espressioni della società (tra gli altri, la Presidente, Barbara Marinali e l’Amministratore Delegato ACEA, Fabrizio Palermo; il Presidente Camera di Commercio di Roma, Roberto Tagliavanti; il Premio Nobel, Riccardo Valentini).
“La candidatura della Città di Roma è quella di tutto un Paese e di tutta l’Europa – ha evidenziato in conclusione Maria Spena, Presidente Comitato Promotore candidatura della Capitale a sede Forum Mondiale Acqua 2027 – La nostra proposta coinvolge, fin dal titolo programmatico “Onewater”, tutti gli stakeholders della risorsa idrica: i fornitori pubblici di servizi, il settore privato, i Comuni, le Regioni, le istituzioni finanziarie, oltre che tutti i rappresentanti delle Istituzioni. Un evento come il World Water Forum muove l’attenzione del Pianeta e così, accanto agli aspetti economici, non possono essere trascurate le grandi valenze sociali e culturali: per questo, tematiche come la parità di genere ed il coinvolgimento delle giovani generazioni permeano tutte le iniziative, che attraverseranno l’intera Penisola.”

PUGLIA: DALL’EGITTO IN VISITA AL CONSORZIO DI BONIFICA

Nell'ambito della consolidata collaborazione tra l'Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari ed il Consorzio di bonifica Capitanata (con sede a Foggia), una delegazione di 12 funzionari ministeriali egiziani, coinvolti nel progetto “ Water Knowledge” (Egyptian-Italian Training Programme) finanziato dall’AICS Cairo ed accompagnati dai tecnici del CIHEAM, ha visitato l’impianto consortile di San Samuele, in agro di San Ferdinando. Agli ospiti sono state illustrate la storia e la struttura dell’ente consorziale ed il funzionamento degli impianti pubblici irrigui.

OSSERVATORIO ANBI RISORSE IDRICHE

CRISI CLIMATICA: QUASI 15 MILIONI D’ITALIANI TOCCATI DALLO STRESS IDRICO IN SEI MESI

COME VAIA L’ALLUVIONE IN EMILIA ROMAGNA E’ STATA UN PUNTO DI SVOLTA

E’ in Emilia Romagna, la linea di demarcazione climatica della Penisola e l’alluvione dello scorso Maggio è stato il “big bang”, che ha avviato una “normalizzazione” atmosferica sull’Italia: quell’evento ha infatti segnato, da allora fino ad oggi, la fine della siccità, che assetava le regioni settentrionali e lo spostamento del fronte della scarsità idrica verso i territori meridionali dello Stivale e sulle isole maggiori; ad indicarlo, analizzando i “trend”, è stato l’Osservatorio ANBI Risorse Idriche nel suo report settimanale.
“Come precedentemente la tempesta Vaia, l’alluvione in Emilia Romagna ha rivestito caratteri di eccezionale violenza finora sconosciuti in Italia. Lo dimostrano le analisi e tale presa di coscienza deve aprire una pagina nuova nelle politiche di adattamento alla crescente estremizzazione degli eventi atmosferici” ha evidenziato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI (Associazione Nazionale Consorzi Gestione Tutela Territorio ed Acque Irrigue).
“Deve crescere nel Paese la cultura dell’acqua ad ogni livello e la candidatura di Roma e dell’Italia a sede del World Water Forum 2027 vorremmo fosse un acceleratore, perché il rischio è che a costringerci a farlo siano gli eventi naturali” ha chiosato Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI e VicePresidente Comitato Promotore Forum Mondiale Acqua nella Capitale.
Da allora il Mezzogiorno ha ricominciato a soffrire: l’assenza di pioggia e temperature costantemente primaverili stanno pregiudicando l’ecosistema dei territori meridionali; dopo un’estate torrida, al Sud non solo non è ancora arrivato l’inverno, ma è mancato anche l’autunno. La “fotografia” dell’European Drought Observatory (E.D.O.), riguardante la prima decade di Gennaio, evidenzia come, da settimane, un’ampia fascia di territorio mediterraneo sia oggetto di grave siccità, che sulla zona del Maghreb e su buona parte della Sicilia raggiunge caratteri estremi.
Dalle mappe del Consiglio Nazionale delle Ricerche (C.N.R.) si evince come la percentuale di territorio italiano, colpito da siccità severo-estrema negli ultimi 6 mesi (quindi estate-autunno 2023), si attesti in Sicilia al 93%, mentre in Calabria raggiunge l’85%. Un altro dato interessante, evidenziato dal C.N.R., riguarda la popolazione italiana: considerando l’indice SPI (Standardized Precipitation Index) a 6 mesi, la percentuale di abitanti, che vivono in territori colpiti da siccità estrema, raggiunge il 12%, cui va aggiunta analoga percentuale di cittadini, che vive in condizioni di siccità severa; si può quindi indicare in quasi quindici milioni, il numero di persone che, in modalità diverse, dalla scorsa estate sono toccate da una condizione di stress idrico. Esemplare è la situazione pluviometrica sulle province di Siracusa e Ragusa: nella prima, da Settembre ad oggi è piovuto il 61% in meno rispetto alla media; nella seconda, - 41% . Nelle dighe palermitane, gestite dall’Azienda Municipalizzata dell’Acquedotto di Palermo (Piana degli Albanesi, Scanzano, Poma e Rosamarina), sono presenti attualmente 71.700.000 metri cubi d’acqua, corrispondenti al 40% del volume massimo invasabile ed al 67% di quanto registrato un anno fa.
Complessivamente gli invasi siciliani stanno trattenendo quasi duecentonovantasette milioni di metri cubi, cioè -18% rispetto al 2023. Il report dell’Osservatorio ANBI Risorse Idriche indica, questa settimana, i livelli dei grandi laghi del Nord  in calo ma, tranne che per il Sebino, i volumi invasati restano superiori alla media mensile. In Valle d’Aosta si accresce lo spessore del manto nevoso, raggiungendo oltre tre metri a Morgex-Lavancher; restano invariati i livelli idrici negli alvei di Dora Baltea e torrente Lys.
Tra i fiumi del Piemonte si registra un aumento di portata per il Tanaro, il cui deficit però rimane importante; scarti negativi si segnalano anche per la Toce e per la Stura di Lanzo, mentre resta notevole l’incremento  della Varaita. In Lombardia cresce la portata del fiume Adda, mentre le riserve idriche sono tornate in linea con le medie del periodo e superiori all’anno scorso di oltre il 73%; il quantitativo di neve risulta in crescita, ma inferiore alla media di quasi il 18% (fonte: ARPA Lombardia).
In Veneto: sulle Dolomiti settentrionali sono presenti mediamente 63 centimetri di neve; in quelle meridionali, cm. 67; sulle Prealpi, circa cm. 26. Buone notizie per il fiume Adige, il cui livello, guadagnando ulteriori 15 centimetri, è il più alto del decennio a Gennaio; sopra media anche le portate di Piave, Brenta e Cordevole mentre la Livenza, pur decrescendo si mantiene in linea con gli anni scorsi. In deficit idrico rispetto sono invece il Muson dei Sassi, ma soprattutto il Bacchiglione.
In Emilia Romagna si registra un’evidente fase di crescita per il fiume Secchia, che in una settimana segna +428% di acqua in alveo e si avvicina ai valori tipici del periodo; incrementi più modesti si segnalano per la Trebbia, il Taro e l’Enza. Diversa è la situazione nei bacini più orientali, dove resta gravissimo il deficit idrico  sia per il Reno che per il Savio. Sono proprio i territori di pianura tra Savio e Lamone che, con un marcato deficit pluviometrico, rappresentano il territorio di confine tra il Nord in ripresa idrica ed il resto della Penisola in crescente difficoltà. Il fiume Po torna sotto media lungo tutta l’asta con deficit più accentuati a monte.
In Liguria sono crescenti i livelli dei fiumi, così come il manto nevoso su diverse stazioni dell’Appennino. Altro territorio di confine è la Toscana, dove sulle province montane settentrionali continua a piovere molto: sui rilievi del Massese e della Lucchesìa, le cumulate di pioggia degli scorsi 30 giorni vanno da mm. 250 fino a 460 millimetri registrati a Stazzema, mentre sul resto della regione nello stesso periodo ne sono caduti mediamente una trentina. Le portate dei fiumi crescono con l’eccezione dell’Ombrone; a parte la Sieve, però, rimangono tutte al di sotto della media mensile (fonte: Centro Funzionale Regione Toscana).
Anche i fiumi della Marche registrano livelli di magra, ma il confronto con lo scorso anno risulta falsato dai 2 giorni di intenso maltempo registrato 12 mesi fa; rassicurano i volumi trattenuti dalle dighe, che si mantengono superiori al consueto. In Umbria è ancora crisi nera per i livelli del lago Trasimeno, ben lontano non solo dalla media mensile, ma soprattutto dal minimo livello vitale; le portate dei fiumi Nera e Chiascio si mantengono stabili.
Nel Lazio è negativa è la situazione dei laghi di Albano, Nemi e Bracciano, i cui livelli sono distanti da quelli dello scorso anno; in aumento è la portata dei fiumi Aniene, Liri e Tevere, che rimane però abbondantemente sotto la media.
In Abruzzo, il mese di dicembre è stato più caldo e siccitoso del normale con anomalie termiche sui valori massimi (+5,3° a Lanciano) e con deficit pluviometrici marcati su tutte le province (Pescara -76%, Chieti -72%, L’Aquila -60%, Teramo -44%). I fiumi Orta e Sangro hanno portate inferiori all’anno scorso. Anche in Molise l’inizio dell’inverno è risultato particolarmente siccitoso: secondo il C.N.R., in Dicembre il 93% del territorio è stato interessato da siccità severo-estrema; di questa condizione ha iniziato a risentirne il principale invaso regionale (il bacino del Liscione), che presenta un livello idrometrico di m.1,20 inferiore al 2023 (fonte: Molise Acque).
In Campania, oltre alle condizioni deficitarie dei fiumi Volturno e Garigliano, si segnala la scarsità dei volumi stoccati nei bacini di alcune dighe: Fabbrica, -38% rispetto al 2023 e -23% sulla media dell’ultimo quinquennio; Carmine, -29% e -21%; Alento, -51% e -35%. Da sei mesi la Basilicata è una delle regioni più sofferenti per scarsità di pioggia ed è stata finora salvaguardata dalla siccità, grazie alle importanti infrastrutture idrauliche; oggi, però, le dighe trattengono ben 216 milioni di metri cubi d’acqua in meno rispetto all’anno scorso (fonte: Autorità Bacino Distrettuale Appennino Meridionale)! Lo stesso discorso vale in Puglia per gli invasi del Tavoliere: rispetto all’anno scorso il deficit sale a 80 milioni di metri cubi.
In Sardegna, infine, continuano a soffrire soprattutto i territori nordoccidentali ed il comprensorio dell’Ogliastra: scarse piogge ed alte temperature stanno stressando il sistema degli invasi, così come in altre zone dell’Isola, con valori di riempimento, che scendono anche al 13% (Maccheronis a Nord-Est e Punta Gennarta a Sud, nel Sulcis Iglesiente), se non addirittura al 5% (invaso di Bidighinzu a Nord-Ovest).

TOSCANA: RESTYLING D’ALVEO PER MAGGIORE SICUREZZA IDRAULICA

Terminato ormai da tempo e collaudato con le ultime piene di fine 2023, il lavoro di ripristino della massima efficienza idraulica nel fosso dell’Anciolina: il Consorzio di bonifica Medio Valdarno (con sede a Firenze) è intervenuto in alveo ed in sinistra idraulica del fosso di Rovezzano nel capoluogo della Toscana, laddove prima si era andati a ripristinare il regolare deflusso a seguito del crollo del muro di sponda sinistro.
Si è tornati nuovamente ad operare un rifacimento del piano d’alveo, come già fatto nel Maggio 2012 nel tratto più a monte, per impedire l’erosione del fondo, mettendo in crisi le strutture murarie laterali; con l’occasione ovviamente si è stato rifatto anche il pezzo di muro crollato e subito rimosso ad Ottobre 2023.
Piccoli, ma costanti interventi di manutenzione, secondo un necessario ordine di priorità, contribuiscono a far stare più sicuri tutti; tuttavia, l’estremizzazione di recenti eventi meteo ha testimoniato che il solo lavoro ordinario, finanziato dai contributi ed attuato dall’ente consorziale non basta: servono cospicui investimenti pubblici per contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici.

EMILIA ROMAGNA: PARTE PROGETTO NUOVA CASSA D’ESPANSIONE

Può avere inizio l’iter, che porterà alla realizzazione della cassa d’espansione San Polo Sud (investimento complessivo di circa due milioni e trecentomila euro),  grazie alla quale sarà possibile aumentare la sicurezza idraulica del centro abitato di San Polo colpito da un’alluvione il 20 Aprile 2013 e di Colorno, con specifico riferimento al nodo idraulico del Travacone.
Il progetto, illustrato in Municipio a Torrile dal Consorzio di bonifica Parmense (con sede nella “città ducale”) e dall’Amministrazione Comunale, prevede la realizzazione di una cassa di espansione sul canale Fossetta Alta, in un’area a Sud del paese. L’investimento è possibile grazie ad un contributo definito tramite il Decreto Presidenza Consiglio Ministri “Casa Italia” che, attraverso la Regione Emilia-Romagna, ha messo a disposizione 1.700.000 euro, cui si aggiungono € 660.000,00 del Comune di Torrile, cioè il valore del terreno. Sarà così data attuazione al progetto, grazie al fatto che le imprese continuano ad investire sul territorio, garantendo così risorse al Comune tramite opere compensative, che permettono, ad esempio, di mettere a disposizione il terreno su cui costruire la nuova opera idraulica.
Sul piano delle tempistiche la progettazione dovrà ottenere la Via (Valutazione Impatto Ambientale) entro i primi mesi 2025 dopo di che potranno iniziare la progettazione esecutiva e la realizzazione dei lavori.

LOMBARDIA: EFFICIENTAMENTO IDRAULICO

Il Consorzio di bonifica Chiese (con sede a Calcinato, in provincia di Brescia) ha consegnato i lavori del “Progetto di bacinizzazione e riqualificazione idraulica dei canali adduttori principali Roggia Lonata Promiscua e Roggia Lonata nei comuni di Bedizzole e Lonato del Garda”, finanziato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per un importo di € 26.500.000,00.
Si tratta di un intervento di manutenzione straordinaria su alvei della lunghezza complessiva di circa dodici chilometri e realizzati all’inizio degli anni ’60 del secolo scorso; l’obiettivo è eliminare la perdita di risorsa idrica, ripristinando il rivestimento della sezione idraulica ed automatizzando le derivazioni.

LAZIO: BENNE IN AZIONE

Escavatori sono all’opera lungo il comprensorio del Consorzio di bonifica Lazio Sud Ovest  (con  sede a Latina) su fossi, canali ed affluenti per proteggere il territorio: sono stati recentemente ultimati gli interventi di trinciatura della vegetazione, di profilatura delle sponde e di riescavo dell’alveo sul fosso Bottagone nel comune di Cisterna di Latina, sul fosso Lentrisco nel comune di San Felice Circeo e sul fosso Fontana delle Rose nel comune di Sabaudia; anche Terracina con il fosso Mortacino è stata interessata dalle attività di trinciatura delle sponde.
Analoghi interventi di manutenzione sono stati eseguiti anche sul canale Sant’Antonio nel comune di Monte San Biagio e sul canale Sant’Andrea nel comune di Fondi; in questo comune è stata anche ultimata l’attività di trinciatura delle sponde e lo sfalcio dell’alveo sui 2 collettori della centrale idrovora di Sant’Anastasia, uno dei 32 impianti consortili e che con le 2 pompe (portata massima: 4.400 litri al secondo drena una superficie di 296 ettari.

TOSCANA: UN ANNO IN UN CALENDARIO

Il 2023 è stato  un anno intenso e impegnativo per il Consorzio di bonifica 2 Alto Valdarno (con sede ad Arezzo) che, oltre ad eseguire la manutenzione ordinaria dei corsi d’acqua, ha progettato, avviato e realizzato  interventi straordinari, finanziati con risorse pubbliche e centrato obbiettivi fondamentali sul fronte della distribuzione dell’acqua alle imprese agricole. Si sono conclusi 12 mesi eccezionali,  che l’ente consortile ha voluto riepilogare per immagini in un calendario.
Si parte da Gennaio con lo studio attento degli interventi di bonifica da realizzare in area montana: il primo “sorvegliato speciale” è il cosiddetto fosso delle Cento Briglie, la cui “cura” è stata avviata e proseguirà nel 2024. Il mese di febbraio viene ricordato per l’inaugurazione del nuovo sito istituzionale. A Marzo l’attività di vigilanza interessa tutto il territorio e viene approfondita nelle aree protette, dove è più delicato coniugare la prevenzione del rischio idraulico con la difesa degli habitat naturali. Ad Aprile, ancora una volta, i cambiamenti climatici “regalano” imprevisti fuori stagione e che mettono a dura prova la frutticoltura della Valdichiana; quindi, si è reso necessario azionare i distretti irrigui in modo anticipato per fornire il servizio antibrina.
Maggio è il mese della Settimana Nazionale della Bonifica e dell’Irrigazione, che l’ente consortile ha declinato sul territorio con diverse attività, tra cui “Navigare per tutelare”, cioè un’ispezione delle sponde del fiume Arno da Arezzo a Pontassieve in canoa. Giugno è stato il mese della didattica: si sono conclusi gli incontri con le scuole con la Festa di Primavera sul torrente Chiassa nella cornice del contratto di fiume Abbraccio d’Arno.
A Luglio, come ogni anno, è scattato il “cantiere day” nel rispetto delle normative a tutela della fauna nidificante: in tutto il comprensorio si sono aperti cantieri su decine di corsi d’acqua. Il mese di agosto sarà ricordato per l’arrivo della prima tranche di finanziamenti (7 milioni di euro) per avviare il primo stralcio funzionale del primo lotto del Distretto Irriguo 23 nel comune di Foiano della Chiana, finalizzato a portare l’acqua del Sistema Occidentale di Montedoglio alle imprese agricole della Valdichiana. In Settembre proseguono cantieri e lavori per la rimessa in forma dei corsi d’acqua. Il mese di ottobre, come di rito, è dedicato all’ascolto del territorio: 54 Comuni del comprensorio per mettere a fuoco criticità specifiche e condividere il programma degli interventi da proporre alla Regione Toscana.
Nel mese di novembre è stato presentato il Piano delle Attività di Bonifica 2024, che comprende lavori per 12 milioni di euro: sono circa duemila i chilometri di corsi d’acqua da sottoporre a manutenzione ed oltre seimiladuecento quelli, su cui continuare a svolgere la vigilanza ed il monitoraggio.
Il mese di dicembre, infine, ha visto la conclusione di tutti gli interventi programmati nel 2023: sono state eseguite anche le lavorazioni sui tratti interessati dal Poligono del Giappone, la pianta infestante che viene sottoposta a taglio solo a fine della stagione vegetativa per contenerne la diffusione.

MARCHE: MENZIONE D’ONORE PER CONCORSO OBIETTIVO ACQUA

Il rapporto dell’uomo con l’acqua dolce è il “fil rouge” del contest fotografico Obiettivo Aacqua, organizzato da ANBI in collaborazione con Coldiretti e Fondazione Univerde.
Il Consorzio di bonifica Marche (con sede a Pesaro) ed ANBI Marche propongono una “menzione d’onore”, dedicata al fotografo/fotoamatore, che meglio sappia raccontare visivamente il tema “MYacqua”, che intende premiare gli “scatti” marchigiani, che meglio rappresentano il rapporto, che ognuno ha con l’elemento vitale, “grazie al quale ci dissetiamo, laviamo, annaffiamo i giardini e coltiviamo i campi”. Il premio, per il primo selezionato, è di 500 euro per categoria.
Il vincitore della menzione d’onore marchigiana parteciperà alla premiazione nazionale e riceverà copia della foto su stampa fine art, nonché la possibilità che la foto venga pubblicata su un quotidiano.

VINCENZI A FIERAGRICOLA

Il Presidente ANBI, Francesco Vincenzi, nell’ambito di Fieragricola a Verona, interverrà anche alla tavola rotonda del convegno “Acqua, agronomia, allevamento animale: scenari di adattamento al cambiamento climatico”; l’appuntamento è per venerdì 2 Febbraio p.v. dalle ore 10.30.

 
Per maggiori approfondimenti www.anbi.it
SETTIMANALE DELL´ASSOCIAZIONE NAZIONALE CONSORZI DI GESTIONE E TUTELA TERRITORIO E ACQUE IRRIGUE
Direttore Responsabile: Massimo Gargano - Registrazione Tribunale di Roma n. 559/98 del 25 novembre 1998
Redazione: Via S.Teresa, 23 - 00198 Roma - Tel. 06/844321 - Fax 06/85863616
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