SIGNIFICATIVO COLLOQUIO FRA PRESIDENTE ANBI E MINISTRO DEGLI ESTERI PER CANDIDATURA ITALIA AL WORLD WATER FORUM 2027
A margine di un convegno svoltosi a Vittorio Veneto, in provincia di Treviso, il Presidente ANBI (Associazione Nazionale Consorzi Gestione Tutela Territorio ed Acque Irrigue), Francesco Vincenzi, ha incontrato il VicePremier e Ministro degli Esteri, Antonio Tajani.
“Quando parliamo di cambiamento climatico è necessario distinguere tra mitigazione e adattamento: di fronte alle incertezze ed contraddizioni internazionali ancora una volta evidenziate dai lavori della Cop 28 in corso di svolgimento a Dubai, adattarci ai cambiamenti climatici diventa sempre più un’esigenza esistenziale – ha dichiarato il Presidente ANBI - Il sistema dei Consorzi di bonifica ed irrigazione, in collaborazione con il M.A.S.A.F. ed il M.I.T., sta investendo oltre quattro miliardi di euro per trasformare l’irrigazione ed efficientare la distribuzione della risorsa idrica, perchè la nostra agricoltura dipende per oltre l’85% dalla disponibilità d’acqua, che genera anche servizi ecosistemici, di cui beneficiano i territori, dalle imprese tutte ai cittadini, all’ambiente. In un quadro complessivo, però, la crisi climatica sta compromettendo il 30% della produzione di cibo mondiale a fronte dell’incremento di popolazione, annunciato sul Pianeta. Questi temi – ha concluso Vincenzi - sono parte del percorso avviato col VicePresidente del Consiglio, Tajani, attraverso la candidatura dell’Italia ad ospitare il World Water Forum 2027, un obbiettivo ora ancora più significativo per il Paese.”
TORNA L’ITALIA IDRICAMENTE LEOPARDATA
ANBI: “SERVONO PIU’ INVESTIMENTI PER ADATTARE I TERRITORI ALLA NUOVA REALTA’ DETTATA DALLA CRISI CLIMATICA”
Nell’anno più caldo di sempre a livello globale, certificato dalle rilevazioni di “Copernicus” (finora 6 mesi e 2 stagioni da record assoluto; il 1° Dicembre, temperature fino a ventuno gradi a Roma ed a Firenze addirittura oltre i ventidue gradi!) ricompare l’Italia meteorologicamente a “macchia di leopardo” in un quadro di grande incertezza climatica, evidenziata dall’estremizzazione degli eventi atmosferici.
“Il riproporsi di situazioni marcatamente differenziate fra aree anche vicine del Paese ribadisce l’esigenza di nuove infrastrutture, nonché di schemi idrici, capaci di calmierare i picchi, garantendo sicurezza idrogeologica e certezza di risorsa ai territori” ha dichiarato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI.
“Di fronte ad una COP 28 che, fra innumerevoli difficoltà, conferma tempi lunghi per qualsiasi ipotesi di mitigazione dei cambiamenti climatici è necessario avviare urgenti politiche di adattamento per aumentare la resilienza delle comunità. I nostri interventi sul territorio vanno in questa direzione, ma servono scelte di sistema Paese” ha aggiunto Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI.
Secondo l’Osservatorio ANBI Risorse Idriche, la situazione idrologica appare migliore rispetto alle recenti annate con grandi differenze, però, non solo da regione a regione, ma anche da zona a zona.
In Piemonte, ad esempio, il deficit pluviometrico mensile medio si attesta sul 58%: fino a -89% sui bacini dei fiumi Tanaro e Bormida, ma con un surplus di pioggia invece su quello della Dora Baltea; per quanto riguarda la neve, l’indice SWE (Snow Water Equivalent) di Novembre certifica un ammanco medio del 33%, che arriva al 60% nella fascia settentrionale e addirittura all’80% nel Piemonte meridionale, ma con una sovrabbondanza di neve pari al 29% ancora sul bacino della Dora Baltea.
Ovviamente anche il bilancio idrologico risente della scarsità di precipitazioni; nei bacini meridionali, le riserve idriche sono inferiori alla media di quasi il 56% ed alcuni fiumi registrano scarti negativi preoccupanti: Varaita e Tanaro, pur in crescita, segnano -23% sulla media, così come sotto media mensile scendono Stura di Lanzo e Toce (fonte: Arpa Piemonte); anche le portate del fiume Po risultano in crescita, ma ancora nettamente inferiori alla media storica mensile (al rilevamento di San Sebastiano: oggi - 51% dopo il -70% di Novembre). Nella confinante Valle d’Aosta, invece, il bilancio pluviometrico è leggermente positivo (mm.115 contro una media di mm. 102), ma con enormi differenze tra il NordOvest, dove le cumulate hanno superato anche i trecento millimetri e la parte SudEst della regione, dove sono caduti meno di cento millimetri di pioggia, raggiungendo a malapena, su alcune località, mm. 30.
A monte, la portata della Dora Baltea si attesta sui 4,60 metri cubi al secondo, inferiore alla media mensile (mc/s 6), ma ben superiore alla media dello scorso biennio, che non raggiungeva i tre metri cubi al secondo. Attualmente i grandi bacini naturali del Nord, ad eccezione del Lario, hanno un riempimento superiore al 90% della capacità. In Lombardia, l’incremento delle riserve idriche nei bacini lacustri non si accompagna ad un regolare innevamento; sono in crescita le portate dei fiumi, che hanno beneficiato di cospicui afflussi dai laghi: il livello dell’Oglio tocca gli 89 centimetri dopo essere cresciuto fino a cm.155,6; l’Adda, in crescita, raggiunge i 237 centimetri con una portata, che si attesta sui 228 metri cubi al secondo contro una media “giornaliera” in anni recenti di mc/s 165. In Veneto, il fiume Adige cala vistosamente, mentre salgono i livelli di Piave, Livenza e Brenta; rimane stabile il Bacchiglione.
In Friuli Venezia Giulia, l’altezza idrometrica del fiume Cellina è in crescita e superiore di circa dieci centimetri rispetto allo stesso periodo dello scorso anno; lo stesso discorso vale per il Tagliamento, il cui livello attuale è circa venticinque centimetri maggiore di quello del 2022, sul cui dato rimane invece la Resia. In Emilia Romagna, l’invaso della diga di Mignano è riempito al 7,3%, mentre l’altro bacino piacentino (Molato) è al 23,9%. In Liguria, abbondanti piogge hanno fatto salire i livelli dei fiumi: rispetto ad una settimana fa. Per la Toscana centro-settentrionale, l’autunno 2023 si conferma una stagione molto “bagnata”: in meno di una settimana, su alcuni comuni montani della Versilia (Vagli di Sotto e Fabbriche Vergemoli), si sono registrate cumulate di pioggia fino a trecentoventi millimetri; piogge abbondanti anche sul Pratese e sul Pistoiese (tra mm. 100 e mm. 200).
In crescita esponenziale sono le portate dei fiumi: in una settimana, il Serchio guadagna il 190% d’acqua (da mc/s 44,80 a mc/s 174,70!), la Sieve cresce di 10 volte (da mc/s 6,91 a mc/s 63.90) e l’Arno passa da mc/s 30,90 a mc/s 258,70. Nel Sud della regione, però, le precipitazioni sono assai inferiori come dimostra la contenuta crescita di portata dell’Ombrone (+20%), che permane sotto media. Nelle Marche, dove sono comparsi i primi fiocchi di neve sui monti Sibillini, si alzano i livelli dei fiumi Esino (+cm. 56), Sentino e Potenza; stabile il Tronto, mentre cala la Nera. Riprendono ad aumentare i volumi invasati nei serbatoi artificiali (+1.300.000 metri cubi). In Umbria, dove a Novembre sono caduti mediamente circa centoventicinque millimetri di pioggia, il lago Trasimeno, dopo la timida crescita registrata la scorsa settimana, rimane stabile sull’altezza idrometrica di -cm.139.
Nell’invaso di Maroggia rimangono 1.900.000 metri cubi d’acqua; tra i fiumi cresce la portata del Chiascio, mentre la Nera resta stabile. Nel Lazio crescono i fiumi Tevere, Fiora e Liri, restano invariati i livelli di Aniene e Sacco, così come l’altezza idrometrica del lago di Nemi. A Roma, la cumulata di pioggia da inizio anno si aggira sui settecentosettanta millimetri ed è già superiore alla media dei recenti 15 anni. Nel resto della regione, la provincia ciociara e l’Alta Sabina risultano le zone più umide con cumulate di pioggia anche superiori ai milleduecento millimetri; poca pioggia invece sulla Tuscia (Viterbo: mm. 447) e lungo la fascia litoranea a Nord di Roma fino al confine con la Toscana: mm. 442 a Ladispoli, mm. 429 a Tarquinia e solo mm. 264 Cerveteri (appena 14 millimetri in più del siccitosissimo 2022!!).
In Abruzzo, i livelli dei fiumi Orta, Sangro e Vomano sono pari a quelli registrati nel 2022 in questo periodo; nel bacino di Penne restano stoccati 930.000 metri cubi d’acqua. In Molise cresce il livello del fiume Volturno, così come all’ingresso in Campania, dove è in aumento anche la portata del Garigliano e resta stabile quella della Sele. Infine, la situazione idrica dell’Italia meridionale certifica la condizione di un’Italia idricamente “a macchia di leopardo”: in Basilicata, l’acqua trattenuta negli invasi cresce di oltre tre milioni di metri cubi, mentre sono 6 i milioni di metri cubi in più nei bacini pugliesi.
Al contempo, in Calabria, nell’invaso di Sant’Anna restano solo poco più di ottocentomila metri cubi d’acqua, assai meno rispetto agli anni scorsi.

NEL NORD SARDEGNA SARA’ RISTRUTTURATA RETE IRRIGUA PER AUMENTARE LA PRODUZIONE DI CARCIOFI E GARANTIRE REDDITO AGLI AGRICOLTORI
GARGANO: “MENTRE ALTROVE SI È PREOCCUPATI DI DOVER RESTITUIRE IMPORTANTI RISORSE ALL’EUROPA IN SARDEGNA SI È SAPUTO FARE SISTEMA”
Quindici milioni di euro nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (P.N.R.R.), 2.200.000 euro da finanziamenti regionali ed un anno di tempo per fornire acqua al comprensorio della Valle dei Giunchi dove, con una programmazione a lungo termine, si potrebbe arrivare a quintuplicare l’area di una delle zone più produttive del NordOvest della Sardegna, oggi estesa su circa centosettanta ettari, conosciuti soprattutto per la coltivazione del carciofo spinoso DOP: è questo l’obbiettivo del Consorzio di bonifica Nurra con il restyling completo della condotta irrigua dall’invaso del Bidighinzu.
“Un’infrastruttura ormai obsoleta - ha spiegato il presidente dell’ente consortile e di ANBI Sardegna, Gavino Zirattu - L’iter è stato lungo e complicato, eppure siamo riusciti a chiudere la pratica, aggiudicando le opere nei tempi stabiliti.”
L’intervento di efficientamento irriguo fornirà l’acqua ad un’area agricola tra Ittiri, Usini, Ossi e Florinas, consentendo di risparmiare circa la metà della risorsa idrica finora utilizzata, vale a dire 700.000 litri sul milione e mezzo attualmente immesso in rete.
“In Sardegna si è saputo fare sistema ed avviare un progetto in tempi brevissimi, rispettando il cronoprogramma del P.N.R.R.” ha sottolineato Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI.
Conclude soddisfatto il Sindaco di Ittiri, Antonio Sau: “Gli agricoltori avranno finalmente la certezza di poter fare programmazione dopo anni davvero difficili.”
LOMBARDIA: FINANZIATE OPERE DIFESA IDRAULICA
Il Consorzio di bonifica Media Pianura Bergamasca (con sede nel capoluogo orobico) potrà contare su ulteriori 1.300.000 euro per rafforzare gli interventi di messa in sicurezza del territorio. Lo stanziamento arriva da Regione Lombardia e si aggiunge ai tre milioni già messi a disposizione per le opere di difesa del torrente Morletta.
Il prossimo passaggio sarà la definizione dello studio di sottobacino necessario per definire compiutamente le opere da realizzare. Lo studio, che vede coinvolte le Amministrazioni Comunali, riguarda le condizioni idrogeologiche e idrauliche delle aree attraversate da questo corso d’acqua, che dal colatore di Dalcio arriva sino ad Arcene nella porzione meridionale della provincia. L’esigenza di difesa del territorio, dopo le esondazioni registrate nel 2020, vede l’ente consortile impegnato in interventi di diversa natura: dalla risagomatura dell’alveo alla realizzazione di opere di contenimento e rafforzamento spondale.
Il progetto riguarda un tratto di oltre diciassette chilometri e prevede anche la realizzazione di 9 casse d’espansione. Si conta di concludere i lavori in 2 anni così da dare risposte concrete alle criticità della barriera idraulica della Gronda Sud, grazie al controllo delle varie pressioni di piena del Morletta.
TOSCANA: RIDISEGNATI MOLTI CORSI D’ACQUA
Non dal capoluogo ma dalla periferia: quest’anno, il Consorzio di bonifica Alto Valdarno (con sede ad Arezzo) ha voluto illustrare l’attività svolta, partendo da Le Ville, località attraversata dall’omonimo corso d’acqua tutt’altro che facile da gestire in comune di Terranuova Bracciolini.
In tutto è stato investito localmente mezzo milione di euro in interventi su oltre 36 chilometri di aste fluviali: 370.000 per il contenimento della vegetazione, mentre oltre centotrentamila sono andati per movimento terra, risagomature di alvei e ripristino di opere idrauliche.
LAZIO: PROSEGUE PROGRAMMA MANUTENZIONE ORDINARIA
Il Consorzio di bonifica Conca Sora (con sede nel centro frusinate) prosegue con le attività di manutenzione ordinaria, prevista per il 2023 e mirata a garantire il corretto funzionamento degli impianti idraulici, la tutela dell'ambiente circostante, nonché delle aree antropizzate: per il rio Fontechiari è stata effettuata la pulizia spondale e l’espurgo, al fine di preservare la naturale conformazione del corso d'acqua; nel fosso di Magnene, l'intervento è stato focalizzato sul ripristino della sezione di deflusso, assicurando un flusso idrico regolare e sicuro; sul fosso San Ciro Pantano, le operazioni hanno compreso l'espurgo, il ripristino spondale e la rimozione di sedimenti dall'alveo.
Nelle prossime settimane, l’ente consortile estenderà le sue attività di manutenzione ad altri corpi idrici del territorio: a Campovarigno si procederà con trinciatura ed espurgo, mentre alla Forma Taverna sarà eseguito l'espurgo, accompagnato dalla sistemazione spondale dei tratti in frana; il colatore Poggio sarà oggetto di espurgo, il canale Mancini subirà interventi di espurgo e decespugliazione manuale, mentre per la Pescina Passionisti è prevista la sistemazione spondale dei tratti in frana.
La trasparenza e l'ascolto delle esigenze della cittadinanza rimangono al centro delle priorità, confermando l'impegno costante nel raggiungimento di una gestione ottimale delle risorse idriche del territorio.
TOSCANA: TORRENTE IN SICUREZZA
Il torrente Egola (o Evola, come nelle mappe antiche) è tornato in sicurezza: sono stati infatti conclusi i lavori sulla sponda sinistra, in località Alberi nel comune di Montaione: un intervento di manutenzione effettuato dal Consorzio di bonifica 4 Basso Valdarno (con sede a Pisa).
Le opere si sono rese necessarie per riportare in sicurezza l’argine, dissestato dallo scorso inverno.
GIORNATA MONDIALE DEL SUOLO 2023
NEL VENETO INTESA TRA CONSORZI DI BONIFICA ED AGRONOMI
Un Protocollo d’Intesa, che mette al centro le buone pratiche in ambito irriguo ed agronomico, fondamentali per l’adattamento al cambiamento climatico, mentre il rischio desertificazione è ormai conclamato in crescenti aree del territorio: in occasione della Giornata Mondiale del Suolo, F.O.D.A.F. (Federazione degli Ordini dei Dottori Agronomi e Forestali) ed ANBI Veneto hanno annunciato l’avvio di un percorso comune, rivolto a cittadini, Istituzioni e mondo dell’agricoltura.
Obbiettivo è la gestione attenta del territorio ed il contrasto alla desertificazione attraverso pratiche agronomiche ad alta sostenibilità ambientale, che puntino a recuperare la capacità naturale del terreno nell’assorbire e trattenere l’acqua, avendo evidente valenza anche per la prevenzione del rischio idrogeologico. Il percorso previsto dalla nuova intesa prevede la condivisione di conoscenze e buone pratiche, iniziative di formazione ed informazione, coerenti con gli obbiettivi dell’Agenda 2030, nonchè della Direttiva Quadro Acque.
“L’iniziativa veneta è esemplare della preoccupata attenzione dei Consorzi di bonifica verso il progressivo depauperamento organico dei suoli: un problema che ha conseguenze non solo sulla produzione agricola, ma su molteplici aspetti quali la sicurezza idraulica e la perdita di biodiversità” ha commentato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI.
La firma del Protocollo d’Intesa è avvenuta a San Donà di Piave, dove il locale Consorzio di bonifica Veneto Orientale conduce da tempo, in località Fiorentina, un’attività agronomica sperimentale, mirata ad individuare le migliori pratiche di sistemazione dei terreni per ripristinare il contenuto organico dei suoli. La semplice cerimonia è stata introdotta dal convegno “Esperienze di mitigazione del cambiamento climatico in agricoltura”, che ha visto la presenza di docenti Università Padova, agronomi e tecnici consorziali: si è parlato di gestione attenta della risorsa e del contrasto alla desertificazione attraverso pratiche agronomiche ad alta sostenibilità ambientale, che puntino a recuperare la capacità naturale del terreno di assorbire e trattenere l’acqua, avendo dunque anche valenza di prevenzione del rischio idraulico.
A seguire, i Presidenti ANBI Veneto, Francesco Cazzaro e FODAF, Renzo Trevisin, hanno formalizzato l’avvio di un percorso virtuoso di promozione e diffusione della cultura sull’utilizzo della risorsa irrigua attraverso la condivisione di conoscenze, buone pratiche, iniziative di formazione ed informazione, coerenti con gli obbiettivi dell’Agenda 2030 e della Direttiva Quadro Acque.
“La figura dell’agronomo sta acquisendo sempre maggiore importanza tra le professionalità interne al sistema consortile, affiancando così la figura dell’ingegnere, storicamente predominante” ha spiegato Cazzaro.
“In questa giornata, infarcita di liturgiche dichiarazioni sulla necessità di tutelare la terra, non possiamo evitare di ricordare che, da 10 anni, giace in Parlamento la legge contro l’indiscriminato consumo di suolo; la sua mancata approvazione ci è costata, nel solo 2022, la cementificazione o l’abbandono di 77 chilometri quadrati con un aggravio di 9 miliardi di euro per i conti dello Stato” ha concluso il Direttore Generale ANBI, Massimo Gargano.
EMILIA ROMAGNA: BILANCIO 2024: NESSUN AUMENTO PER CITTADINI ED IMPRESE
Il Consorzio di bonifica Pianura Ferrara (con sede nella “città estense) ha approvato il bilancio di previsione 2024, che ammonta a € 39.800.00 e non prevede alcun aumento degli oneri consortili a carico di cittadini e imprese.
Si tratta di una cifra realistica, ma che potrebbe subire fluttuazioni, soprattutto a causa dell’incognita dei costi energetici ancora instabili e delle emergenze dovute ad eventi climatici estremi. In particolare, sono stati assorbiti l’aumento dei costi del personale, previsto dal rinnovo del contratto nazionale ed il picco dei costi energetici di Maggio, durante il grave e noto eccesso di pioggia che ha portato disagi sul comprensorio ferrarese. Nel 2024 ci sarà, inoltre, la completa ricostituzione del patrimonio dell’ente (fondi di accantonamento, che erano stati utilizzati per fronteggiare l’esplosione delle spese energetiche nel 2022, ripristinando una solidità finanziaria, che risulta essenziale soprattutto nei momenti d’emergenza.
Attualmente sono in corso 14 interventi, alcuni dei quali relativi ai bandi del P.N.R.R. per un valore di quasi settantasei milioni di euro ed altri 8 interventi, ancora da appaltare, per un valore di 16.500.000 euro. In contemporanea c’è il ripristino dei danni ai canali provocati dagli eventi di Maggio e previsti dal Piano Alluvione, che riguarda un’ampia parte del territorio e prevede 28 interventi per un valore di 14 milioni di euro.
Poi ci sono altri 7 progetti ancora non finanziati per un valore di oltre cinquantasette milioni e questo porta la cifra complessiva a 57 interventi e ad un totale economico di quasi centosessantaquattro milioni di euro.
LOMBARDIA: LA PREVENZIONE DEL RISCHIO IDRAULICO: INCONTRO CON I CITTADINI
La prevenzione da possibili emergenze dovute a forti precipitazioni è un tema, che investe molte aree della Lombardia.
Nell’alta pianura orientale bresciana, il Consorzio di bonifica Chiese (con sede a Calcinato, in provincia di Brescia) è stato protagonista di molti interventi per la messa in sicurezza di interi comuni: tra le opere più recenti c’è la realizzazione delle vasche di laminazione delle acque di piena sui torrenti Rino e Rino Musia nel territorio di Rezzato, già entrate in funzione la scorsa estate. In occasione della presentazione dell’aggiornamento del Piano di Protezione Civile di questo comune, in un’assemblea pubblica si è parlato delle opere di prevenzione del rischio idraulico.
EMILIA ROMAGNA: GEVI VINCE STARTUP COMPETITION “IL VALORE DELL’ACQUA 4.0”
E’ terminata la quarta edizione della Startup Competition “Il Valore dell’Acqua 4.0”, un’iniziativa di Urban Hub Piacenza, cui hanno partecipato il Consorzio di bonifica Piacenza (con sede in città) insieme alla Facoltà di Scienze Agrarie Alimentari e Ambientali Università Cattolica Sacro Cuore campus Piacenza con il supporto di Startupiacenza (incubatore ed acceleratore di startup), ART-ER (società consortile dell’Emilia Romagna per lo sviluppo dell’innovazione) e IN-ER (Incubators Network of Emilia-Romagna).
A sfidarsi sono state 9 “startup” provenienti da tutta Italia con alto profilo e idee innovative, attuabili sul territorio locale e replicabili in altri contesti; ambiti di applicazione: monitoraggio dei fenomeni naturali, energie rinnovabili, sostenibilità ambientale, ottimizzazione della distribuzione della risorsa idrica, difesa del suolo e sistemi per l’agricoltura di precisione. Vincitrice è GEVI, una “startup” di Pisa e che ha presentato un progetto legato al mini eolico con turbine dotate di intelligenza artificiale, adattabili in ogni luogo, anche in campo agri voltaico, con la missione di creare nuove fonti di energia pulita.
Hanno concorso anche: FINAPP, “startup” innovativa e “spinoff” Università Padova, che ha presentato una soluzione per il rilevamento dell’umidità del suolo attraverso sensori di raggi cosmici, applicabile sia per l’irrigazione di precisione sia per la difesa idraulica e del suolo;
PIPE-IN, startup di Torino con una sonda robotizzata, dotata di sensori e di una piattaforma software che, grazie ad un modello predittivo per l’analisi delle condutture, mira all’ottimizzazione della distribuzione dell’acqua;
VAIA, “startup” di Trento e che coinvolge le comunità locali, i partner privati e pubblici per affrontare le sfide dovute a calamità naturali e dissesto idrogeologico con una visione di impatto ambientale e sociale;
MICROX, “startup” siciliana, che ha sviluppato una tecnologia utile all’analisi fatta in tempo reale sugli inquinanti presenti nelle acque;
WATERJADE, “startup” trentina che tramite dati satellitari, modelli fisici e previsioni meteorologiche, può supportare le “utilities” ed i gestori di bacini artificiali, fornendo loro informazioni sul monitoraggio e l’approvvigionamento idrico;
LUALTEK, “startup” siciliana, che fornisce supporto agli agricoltori nel monitoraggio da remoto delle coltivazioni, mediante sensori, che non necessitano di copertura Internet ed energia elettrica;
LATITUDO 40 con una soluzione di “precision farming”, supportata da dati satellitari e l’impiego dell’intelligenza artificiale;
A GREEN SERVICE con una piattaforma per la gestione e la previsione dello sviluppo delle colture, mediante intelligenza artificiale.
Come ormai consuetudine, le migliori idee innovative saranno oggetto di un “web hub”, organizzato da ANBI in occasione della Giornata Internazionale dell’innovazione.
VENETO: NUOVA APP
Il Consorzio di bonifica Adige Po (con sede a Rovigo) ha lanciato una nuova app scaricabile gratuitamente da Apple App Store e Google Play; è uno strumento digitale di comunicazione ed interazione tra l’ente consortile e l’intera comunità, dalle Istituzioni ai cittadini.
Preziosa ed immediata, l’app, attraverso un semplice click e un’interfaccia grafica molto intuitiva, permette ai consorziati di accedere a molteplici servizi: tenersi informati sull’attività, leggendo le news; consultare le previsioni meteo aggiornate, i livelli dei pluviometri ed i risultati dei monitoraggi sulla salinità; conoscere costantemente lo stato di avanzamento dei lavori nei cantieri aperti; aver notizia di eventuali interruzioni dell’irrigazione per lavori o guasti della rete; effettuare pagamenti on-line senza doversi recare agli sportelli.
Permetterà inoltre di scaricare la propria posizione contributiva e stampare la certificazione tributi da allegare alla denuncia dei redditi, consultare i bollettini siccità, scaricare la modulistica necessaria per domande e richieste varie, reperire informazioni su regolamenti di Polizia Idraulica od altra normativa d’interesse ed avere “a portata di click” tutti i contatti utili ed il riferimento dei tecnici responsabili di ogni zona.
Lo scopo dell’ente consorziale nell’implementazione di quest’app è, da una parte, fornire informazioni ed aggiornamenti, promuovere la conoscenza del territorio e sviluppare la possibilità di una fruizione dei servizi più “smart” da parte della collettività; dall’altra, consentire all’ utente/cittadino di godere di un’informata ed attiva partecipazione alle dinamiche territoriali dei luoghi, che vive quotidianamente, il tutto a portata di smartphone.
Lo strumento è versatile perché implementabile e potrà essere aggiornato con nuove sezioni e contenuti, in base alle necessità.
LAZIO: ESPRESSO APPREZZAMENTO
“Esprimiamo grande apprezzamento per l'iniziativa della Cooperativa Ricerca del Territorio nel promuovere e preservare i ricordi storici, legati alla fondamentale Bonifica del litorale romano, avvenuta 139 anni fa”: così il Consorzio di bonifica Litorale Nord (con sede nella Capitale) ha commentato l’edizione di "Il Litorale incontra la sua Storia", calendario di manifestazioni celebrative tra Maccarese e ad Ostia Antica, dove la Cooperativa gestisce l’Ecomuseo del Litorale Romano.
L’ente consortile, oltre a patrocinare la manifestazione, è stato presente alle manifestazioni più importanti; il sacrificio, la passione e l’intuizione della prima cooperativa bracciantile di valorosi operai ravennati, infatti, rappresenta un capitolo fondamentale nella storia di questo territorio.
VINCENZI A BERGAMO
Il Presidente ANBI, Francesco Vincenzi, interverrà nella mattinata di martedì 12 Dicembre p.v. al convegno “Bergamo e Brescia, capitali dell’acqua”, organizzato da ANBI Lombardia a conclusione dell’anno, in cui le due città sono state “capitali italiane della cultura”; il simposio si terrà nel Palazzo dei Contratti e delle Manifestazioni. |