Anno XXV, n. 34 lunedì, 2 ottobre 2023

OSSERVATORIO ANBI RISORSE IDRICHE

L’ITALIA DEI LAGHI FOTOGRAFA UNA SITUAZIONE DI STASI IDRICA: DALL’EXPLOIT DEL MAGGIORE ALLA CRISI DI TRASIMENO E NEMI

È un tempo climaticamente “sospeso” quello, che sta interessando l’Italia in questo inizio autunnale dalle temperature esageratamente elevate. In una settimana non si sono registrate grandi variazioni, se non quelle positive a Nord-Ovest, in particolar modo sul bacino del fiume Ticino e particolarmente lungo le sponde del lago Maggiore, che hanno beneficiato di grandi afflussi meteorici con cumulate di pioggia che, senza provocare particolari disagi, hanno raggiunto i 338 millimetri in circa trentasei ore a Cursolo, nella provincia di Verbano-Cusio-Ossola.
Grazie ad un afflusso, che ha raggiunto i 2547,4 metri cubi al secondo (valore più alto da Ottobre 2020), il livello del lago Maggiore ha toccato cm. 182,3, crescendo di un metro in 5 giorni per poi ridiscendere ad un livello di circa centocinquantatre centimetri (fonte: Enti Regolatori Grandi Laghi). A beneficiare di tale favorevole evenienza sono stati anche gli alvei fluviali: oltre al Ticino, il cui livello a valle del Verbano è salito di circa un metro e venti centimetri (da -cm. 78 a +cm. 39  per poi tornare però a -cm. 2),  sono cresciute la Toce (con 434 metri cubi al secondo ha segnato il record dal 2021), ma anche la Sesia (mc/s 643 è stato il secondo valore massimo di portata, verificatosi nel più recente biennio).
Tra gli altri fiumi piemontesi si segnala la sola decrescita della Varaita, che comunque mantiene una portata superiore alla media del periodo. Anche gli altri grandi bacini del Nord Italia hanno livelli ampiamente sopra la media del periodo. Il fiume Po, grazie agli importanti apporti sopraggiunti soprattutto dagli affluenti piemontesi e lombardi, è cresciuto in maniera consistente fino al delta, stabilizzandosi su valori di portata ben superiori a quelli medi storici e superando a Pontelagoscuro i duemila metri cubi al secondo per la prima volta dopo il periodo di piene causate dalle alluvioni dello scorso Maggio.
“Non dobbiamo illuderci, però, che la precarietà idrica del Paese sia superata, perché è ormai conclamato l’alternarsi di contenuti periodi piovosi a più lunghi periodi di siccità come dimostrano anche le condizioni diversificate, che si registrano lungo la Penisola. Sono necessarie nuove infrastrutture, che fungano da calmieri, come i Piani da noi presentati stanno ad indicare” ha evidenziato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI.
In Valle d’Aosta, dove le precipitazioni recenti sono state di entità ben diversa rispetto a quelle piemontesi, rimangono invariati i livelli della Dora Baltea, mentre si riduce il flusso in alveo del torrente Lys. In Lombardia, le portate attuali del fiume Adda (mc/s 302) sono superiori a quelle mediamente registrate negli scorsi anni. Nella regione, già prima dei recenti eventi meteo, le riserve idriche erano in grande ripresa  (+7,8% sulla media storica), ma con marcate differenze nei vari bacini: se infatti Ticino, Chiese, Sarca-Mincio godono di buona salute, da segnalare è il grave deficit del Serio, praticamente dimezzato rispetto al minimo storico, ma anche quello del Brembo, che si attesta circa al 35% rispetto alla media (fonte: Arpa Lombardia).
In Liguria, piogge intense hanno interessato principalmente i dintorni di Chiavari, con record a Cogorno, dove in 8 ore sono caduti quasi duecento millimetri di pioggia. Importanti apporti pluviali hanno interessato anche altre zone del Levante ligure; i fiumi che maggiormente ne hanno beneficiato sono stati l’Entella e la Vara.
Crescono le portate dei corsi d’acqua appenninici dell’Emilia Romagna, con la Trebbia che, beneficiando delle abbondanti precipitazioni sull’Appennino ligure, dove il fiume ha origine, è riuscita a raggiungere e, per un breve lasso di tempo anche a superare, il valore medio di portata del mese di settembre; nei bacini montani occidentali va segnalato anche come la piena Taro abbia fatto schizzare la portata del fiume a 120 metri cubi al secondo. Anche in Veneto, i livelli dei fiumi risultano visibilmente migliorati: l’Adige segna la migliore performance in anni recenti, crescendo di m. 1,80 in 7 giorni, così come la Livenza.
Al di sotto della Linea Gotica, però, la situazione appare molto diversa: l’assenza di precipitazioni significative nel mese di settembre comporta uno stallo nei livelli dei corpi idrici fluviali, mentre le temperature ancora elevate sono la causa principale dell’incessante decrescita delle altezze idrometriche dei bacini lacustri nell’Italia centrale. In Toscana è il fiume Serchio, come spesso accade, a registrare il calo più significativo: in una settimana ha perso oltre il 35% di portata in alveo, tornando ai preoccupanti livelli del 2022; anche Sieve, Arno ed Ombrone registrano un lieve calo.
Nelle Marche restano invariati i livelli dei fiumi, mentre i bacini artificiali, nonostante una lieve riduzione dei volumi invasati, mantengono una quantità d’acqua decisamente superiore agli anni passati. In Umbria non migliora la condizione idrometrica del lago Trasimeno (-cm. 145), la cui altezza è solo 9 centimetri maggiore rispetto al siccitosissimo 2022 ed è ancora 25 centimetri al di sotto del livello di criticità; le portate dei fiumi si mantengono sui valori della scorsa settimana. Nel Lazio, i fiumi romani Tevere ed Aniene registrano un lieve incremento, ma è il lago di Nemi a preoccupare. Le temperature estive e l’assenza di piogge sono infatti la causa della continua decrescita del piccolo lago dei Castelli Romani, che questa settimana scende addirittura al di sotto dello zero idrometrico, registrando un valore peggiore perfino al critico 2022, quando il livello era maggiore di ben 16 centimetri! D’altronde, sulla Capitale il mese di settembre è stato particolarmente avaro di pioggia: solo mm. 11, uno dei valori più bassi degli scorsi 20 anni. Non va meglio nel resto della provincia romana, così come in quella pontina, dove le cumulate settembrine, in alcuni casi, non hanno raggiunto neppure la doppia cifra. Nel viterbese resta sostanzialmente invariata la portata della Fiora, mentre si alzano i livelli dei fiumi ciociari Liri e Sacco grazie alle piogge che, sui territori montani del frusinate, sono state leggermente più generose rispetto al resto della regione.
“La grave situazione dei bacini lacustri del Lazio – ha ricordato Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI – è il combinato fra le conseguenze della crisi climatica ed un dissennato sfruttamento del territorio. È l’ulteriore esempio dell’urgente necessità di varare la legge contro l’eccessivo consumo di suolo, ferma nei meandri parlamentari dai tempi del governo Monti!”
In Campania i fiumi Volturno e Sele stanno vivendo un periodo di magra, che invece non tocca il Garigliano. Gli invasi della Basilicata sono calati di ben 24 miliardi di litri d’acqua in un paio di settimane ma mantengo ancora un quantitativo di risorsa stoccata ampiamente sovrabbondante se confrontato con le scorse annualità (+72 miliardi di litri rispetto al 2022).
In Puglia, più contenuta è la discesa delle quantità idriche trattenute negli invasi della Capitanata: in una settimana, 5 miliardi di litri d’acqua in meno. In Sicilia, infine, l’estate calda, gli incendi e l’assenza di piogge sono “costati”, in un mese, 68 miliardi di litri d’acqua, pur rimanendo il volume totale, trattenuto  negli invasi dell’Isola, leggermente superiore alla media settembrina dei recenti 13 anni.

VINCENZI: “L’ITALIA È UN HUB CLIMATICO: BISOGNA ACCELERARE SULL’ADATTAMENTO AI CAMBIAMENTI PER CONTENERE LE CONSEGUENZE SULL’ECONOMIA E LA VITA DELLE COMUNITA’”

“Parlare di contrasto ai cambiamenti climatici è un’indispensabile prospettiva planetaria, ma con insufficienti risultati pratici ed immediati, dimostrandosi l’attuale impossibilità di efficaci accordi internazionali, stanti le forti disparità economiche e sociali fra Paesi. E’ fondamentale, quindi, concentrarsi sulle politiche di adattamento, consci che in discussione non è il futuro del Pianeta, ma quello delle prossime generazioni”: ad affermarlo è Francesco Vincenzi, Presidente ANBI, intervenuto al Festival del Pensiero Consapevole, svoltosi a Piacenza.
“Quest’anno – ha confermato il meteorologo, Alessandro Bruscagin, presente al recente salone Remtech di Ferrara – nel NordOvest italiano  si sono registrate temperature superiori di quasi 2 gradi alla media recente, mentre in Emilia Romagna le massime annue segnano +2,3 gradi; il trend dell’aumento termico sull’Italia è di 0,4 gradi ogni 10 anni. Ciò comporta un drastico cambiamento nella distribuzione delle precipitazioni, oggi più irregolari sia nello spazio che nel tempo.”
“Se a questo quadro aggiungiamo le incognite legate alle eccezionali temperature, che ancora si registrano nelle acque del mar Mediterraneo, abbiamo la percezione di un’Italia diventata hub climatico, di cui l’uragano Daniel, che ha sconvolto la Libia, rischia di essere solo il prologo” ha aggiunto Vincenzi.
L’Osservatorio ANBI Risorse Idriche ricorda infatti che,  nei primi 7 mesi del 2023 (terzo anno più caldo dal 1800 e con il mese di luglio più caldo di sempre, grazie a punte di 48 gradi), si sono già verificati 4 uragani mediterranei  ed in Italia si registra una media 11 eventi estremi al giorno.
“I Consorzi di bonifica stanno realizzando, nel rispetto dei cronoprogrammi, opere per circa 2 miliardi, ma è evidente che sono insufficienti e che bisogna accelerare ad iniziare dall’ormai prossimo avvio del Piano Idrico Nazionale – ha proseguito il Presidente ANBI - Sono necessari urgenti investimenti per evitare pesanti conseguenze per l’economia del Paese: dal 2013 al 2021 si sono spesi 20 miliardi di euro per riparare i danni post-emergenze, che sono solo una parte minoritaria delle conseguenze negative per un territorio; nello stesso periodo sono stati spesi però solo 2 miliardi circa, cioè un decimo, per interventi di prevenzione idrogeologica! È necessario invece aumentare la capacità di resilienza delle comunità attraverso infrastrutture ecocompatibili e multifunzionali, consapevoli dei molteplici interessi che, salvaguardando le priorità di legge, gravano sulla risorsa idrica.”
Ha concluso Vincenzi: “Si stima che per mettere in sicurezza il territorio nazionale siano necessari oltre trentatre miliardi di euro: tanti, ma ben 7 volte in meno di quanto, stanti le attuali condizioni, saranno spesi per riparare danni senza dare prospettive di sicurezza, indispensabili per qualsiasi disegno di sviluppo.”

LOMBARDIA: SCAMBIO DI ESPERIENZE ITALO-SPAGNOLE

Ottenere una maggiore efficienza nell’irrigazione “a scorrimento” è possibile con risultati promettenti in termini di riduzione dei volumi d’acqua impiegati; su questo tema, il Consorzio di bonifica Garda Chiese (con sede a Mantova) è impegnato nel progetto Irrigate, condotto dall’Università di Milano.
Per condividere i risultati e le tecniche messe in campo, i dirigenti dell’ente consortile, insieme ai ricercatori coinvolti, hanno incontrato i tecnici dell’ente spagnolo Comunidad y Sindicato de la Acequia de Pina de Ebro (il canale che scorre nella valle omonima nelle vicinanze di Saragozza), che è un referente a livello europeo in questo tipo di tecnologie applicate ai metodi a gravità.
La visita ha coinvolto anche il centro di ricerca Rama (irrigazione, agronomia e ambiente) ed il Cita (Centro di ricerca e tecnologia agroalimentare) di Regione Lombardia.

TOSCANA: ABITATO IN SICUREZZA

Le gabbionate metalliche danneggiate dal tempo e dalle piene presentavano danni gravi e, in alcuni punti, si erano addirittura ribaltate nell’alveo; paradossalmente con l’andare del tempo quella, che era nata come opera di difesa di sponda, si era via via trasformata in un pericolo  alle porte di Arezzo, contribuendo a moltiplicare il rischio idraulico.
Sul torrente Chiassa, nell’omonima frazione della Chiassa Superiore, la criticità era evidente ed in costante peggioramento:  si era manifestata in sinistra idraulica ed interessava soprattutto la parte terminale del centro abitato. Le caratteristiche dell’area e la consapevolezza del rischio hanno reso necessario un risanamento dell’opera, che il Consorzio di bonifica 2 Alto Valdarno (con sede nella città di Arezzo) ha previsto di sottoporre a manutenzione ordinaria, inserendo l’opera nel Piano delle Attività 2023.
In questi giorni, l’intervento è in fase di completamento; l’operazione ha interessato circa quindici metri di sponda: le gabbionate metalliche, gravemente ammalorate ed in alcune parti scivolate all’interno dell’alveo, sono state sostituite.
Riportare allo stato originario la  difesa di sponda consentirà di evitare nuovi futuri crolli e ribaltamenti locali, permettendo di preservare le opere esistenti e, con esse, le case e i “resedi” presenti nell’area. Particolarmente complesso è stato  raggiungere l’area di intervento per la presenza di fabbricati e relativi annessi in sinistra idraulica, rendendo necessaria la realizzazione di un guado e la successiva canalizzazione delle acque.

VENETO: QUASI AL TERMINE I LAVORI NEL BACINO DI VOLTA VACCARI

Il Consiglio d’Amministrazione del Consorzio di bonifica Delta Po (con sede a Taglio di Po, in provincia di Rovigo) ha recentemente svolto un sopralluogo a Volta Vaccari, nel territorio comunale di Porto Tolle, per visionare lo stato dell’arte riguardante l’intervento di realizzazione della diga in grado di bacinizzare acqua dolce in un ramo morto del fiume Po, a beneficio dell’agricoltura della zona.
L’opera di Volta Vaccari, il cui completamento è previsto per Dicembre, ha carattere straordinario e la sua realizzazione ha un’importanza fondamentale per la salvaguardia del territorio e delle sue risorse ambientali, ma anche socioeconomiche. Tale intervento garantirà infatti, soprattutto al settore primario, una disponibilità d’acqua dolce pari a 1 milione di metri cubi nei periodi di maggior criticità dovuta alla risalita del cuneo salino. Il primo stralcio funzionale è reso possibile grazie ad un finanziamento di € 3.300.000,00, stanziato dalla Regione del Veneto.
Lo staff tecnico dell’ente consorziale ha elaborato il progetto esecutivo, che è stato approvato nel Maggio 2022. I lavori consistono essenzialmente nel completamento di un argine in terra per la separazione del bacino di contenimento d’acqua dolce di Volta Vaccari dal fiume Po (realizzando la nuova sagoma di progetto, che porterà al raggiungimento della quota di +m. 3,20 sul livello medio mare a fronte dell’attuale quota di +m. 1,00  s.m.m.) e nella realizzazione di un manufatto in cemento armato di chiusura e regolazione all’interno dell’argine in terra.

EMILIA ROMAGNA: INNOVATIVI INTERVENTI DI EFFICIENZA IDRICA

Un finanziamento di oltre tre milioni di euro consentirà al Consorzio di bonifica Parmense (con sede nella “città ducale”) di effettuare il primo stralcio di importanti interventi di risparmio idrico, adeguamento migliorativo ed efficientamento di sistemi integrati di telecontrollo per il comprensorio irriguo Sanvitale, nel territorio del comune di Medesano: i lavori apporteranno un sensibile miglioramento nell’utilizzo della quantità di risorsa idrica (2 milioni di metri cubi risparmiati), riducendo le dispersioni idriche di oltre il 30%, ma anche maggiore sicurezza in caso di eventi estremi, grazie all’installazione di innovativi dispositivi di telecontrollo.
Gli interventi previsti sono principalmente mirati al ripristino funzionale, strutturale e idraulico di alcuni tratti del canale del Duca e della condotta di Medesano, attraverso migliorie sul rivestimento e sulle opere esistenti; nel dettaglio, il quadro economico complessivo è pari a 3.310.000 euro, finanziato per 2.709.821,03 euro dal Ministero Agricoltura Sovranità Alimentare Foreste (MASAF); per 100.000 euro dalla Regione Emilia-Romagna e per € 500.178,97 dall’ente consortile.
Il progetto verrà realizzato all’interno di un’area estesa 13.622 ettari: un contesto agricolo deputato a colture (foraggi, mais, erba medica) direttamente collegate a produzioni agroalimentari con elevato valore e produzioni di qualità DOP e IGP, come il Parmigiano-Reggiano e i derivati dell’allevamento dei suini, nonché caratterizzato da ampie aree dedicate alla coltivazione del pomodoro.
Per quanto riguarda i lavori, di particolare rilevanza sono l'impermeabilizzazione di tratti del canale del Duca e della condotta di Medesano, le installazioni dei sistemi di telecontrollo, dei misuratori dei volumi d’acqua erogati e delle apparecchiature finalizzate al controllo da remoto.

TOSCANA: TANTI ALL’EVENTO PLASTICFREE

Dopo l’installazione delle barriere “raccogli plastica”, effettuata dal Consorzio di bonifica 4 Basso Valdarno (con sede a Pisa) a seguito di un accordo siglato con Regione Toscana, continua l’impegno per rendere il Padule libero dalle plastiche abbandonate nei fiumi: nei pressi dell'area Le Morette situata all'interno della Riserva Naturale si è svolta una giornata di raccolta straordinaria delle plastiche, aperta alla partecipazione delle comunità locali, organizzata dal Plasticfree e patrocinata da Regione con i Comuni di Larciano, Ponte Buggianese e Fucecchio, oltre che dall’ente consortile; presente anche l’Università di Pisa.
La Regione ha inoltre affidato all’ente consorziale una serie di attività di manutenzione ordinaria; tali attività, per le quali sono stati stanziati 66.000 euro, consentiranno di conservare la valenza naturalistica dell’area delle Morette.
La stipula di un accordo pluriennale risulta fondamentale per la corretta programmazione degli interventi da effettuare. Per l’anno in corso sono in fase di ultimazione lo sfalcio della vegetazione sulle arginature perimetrali, ma anche il ripristino e la rimessa a quota delle arginature interessate da frane: soprattutto sul lato Nord, infatti, nel periodo invernale si verifica il naturale sormonto arginale del Padule di Fucecchio.
Le opere consentiranno, quindi, di rendere completamente percorribili ed esplorabili le arginature perimetrali della Riserva con la possibilità di verificare e di conseguenza intervenire in tutte le situazioni. In dirittura d’arrivo anche l’ampliamento e l’approfondimento del “chiaro” presente di fronte all’osservatorio, con la creazione di aree idonee alla sosta: i lavori effettuati in passato sui “chiari” interni, infatti, hanno dato importanti risultati, favorendo la posa e lo stazionamento di molta avifauna, che ha trovato l’habitat e le condizioni ideali per fermarsi.

VENETO: SI CONFERMA IL RAPPORTO FRA CONSORZI DI BONIFICA E GIORNALISTI AGROAMBIENTALI

Dalla manutenzione gentile alle nuove infrastrutture necessarie per trattenere la risorsa, dagli effetti del mutamento climatico nelle campagne alla prevenzione del rischio idraulico: il presidente ANBI Veneto, Francesco Cazzaro, è così intervenuto all'Assemblea A.R.G.A.V. (Associazione Regionale Giornalisti Agroambientali di Veneto e Trentino Alto Adige) per un aggiornamento formativo ai rappresentanti dell’informazione veneta.
L’incontro si è svolto nella storica idrovora di Santa Margherita a Codevigo, gestita dal Consorzio di bonifica Bacchiglione (con sede a Padova), presente il Presidente, Paolo Ferraresso. Il rapporto tra A.R.G.A.V. (gruppo di specializzazione riconosciuto dal Sindacato dei Giornalisti del Veneto) ed i Consorzi di bonifica prosegue nel solco tracciato dal riconoscimento conferito al sistema della bonifica, quale vincitore del premio A.R.G.A.V. 2022 per l’importante funzione svolta dalle donne e dagli uomini della Bonifica nell’anno della grande siccità.

LOMBARDIA: PANPERDUTO IN FESTA

Grazie al progetto MuLM  (Museo più Lungo del Mondo), il sito del Panperduto a Somma Lombardo è stato al centro di una serie di iniziative, che hanno contribuito ancor più alla sua valorizzazione.
Il MuLM costituisce un'operazione cofinanziata dall’Unione Europea (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale), dallo Stato italiano, dalla Confederazione elvetica e dai Cantoni nell’ambito del Programma di Cooperazione Interreg V-A Italia-Svizzera che, prendendo spunto dall’inaugurazione (2016) della Galleria del San Gottardo, intende creare una connessione culturale tra i territori italiani e svizzeri.
Il Consorzio di bonifica Est Ticino Villoresi (con sede a Milano) è capofila del progetto per la parte italiana ed organizzatore dell’iniziativa “Panperduto in festa”, cioè 4 “open day” promozionali, tenutisi negli scorsi mesi, facendo registrare numerose adesioni di pubblico.
Inoltre, in occasione poi della Giornata Europea della Cooperazione Transfrontaliera, l’ente consortile ha organizzato l’inaugurazione dei nuovi percorsi fruitivo- culturali e delle installazioni didattiche del Museo delle Acque Italo-Svizzere, realizzati per meglio accompagnare i visitatori alla scoperta di luoghi di grande valore storico ed ambientalistico.

LIGURIA: ALLA SCOPERTA DEI SAPORI DELL'ACQUA

"Agricoltori ed imprenditori della Val di Magra a fine Ottocento compresero l'importanza dell'acqua per rendere floride le coltivazioni; da questa storia di passione e ingegno è nato il Consorzio di bonifica Canale Lunense nel 1923": a spiegarlo è stata la Presidente dell’ente consortile, Francesca Tonelli, nel corso della visita degli Accademici del Gusto alla storica sede consorziale, in via Agostino Paci a Sarzana (in provincia della Spezia).
I numerosi convenuti hanno così potuto rendersi conto dell'importanza del canale Lunense, una grande opera ingegneristica, ancora oggi essenziale al comparto agricolo, che unisce 15.000 consorziati; attraverso una rete di canali permette l'irrigazione della Piana per una lunghezza di 23 chilometri grazie ad  una rete di distribuzione delle acque irrigue di oltre centoquaranta chilometri.
La serata è proseguita successivamente con una conviviale dedicata ai "sapori dell'acqua" con prodotti a Km 0 della piana della Val di Magra.

OBIETTIVO ACQUA: AVVIATA LA QUINTA EDIZIONE DEL CONCORSO FOTOGRAFICO NAZIONALE A PROMUOVERLO COLDIRETTI, ANBI, FONDAZIONE UNIVERDE

Si è aperta da pochi giorni la quinta edizione del concorso fotografico nazionale “Obiettivo Acqua”, organizzato da Coldiretti, ANBI e Fondazione Univerde per documentare il rapporto dell’uomo con l’acqua dolce, nonché i meravigliosi paesaggi da essa modellati. Attorno a questa risorsa di vita sono cresciute le civiltà, eppure la nostra società l’ha marginalizzata e solamente oggi, indotti dalla crisi climatica, cominciamo a recuperarne coscienza del valore. Il concorso fotografico Obiettivo Acqua vuole essere tassello di un percorso indispensabile a tramandare attimi di storia, ma soprattutto a sperare in un futuro più consapevole.
“Siamo convinti che le immagini siano lo strumento più immediato per comunicare la bellezza disegnata dall’acqua, una risorsa senza tempo, che va preservata e che l’insipienza umana riesce perfino a trasformare da madre in matrigna” ha commentato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI.
Al concorso si può partecipare, candidando un massimo di 2 foto, che possono essere a colori od in bianco e nero; il contest è aperto a tutti i cittadini italiani e stranieri, residenti o domiciliati in Italia e che abbiano compiuto il 18° anno di età entro il 22 Settembre 2023. La partecipazione è gratuita ed è effettuabile esclusivamente attraverso il sito www.obiettivoacqua.it (cliccando su “Partecipa anche tu al concorso”); le fotografie devono essere allegate al momento della compilazione della scheda d’iscrizione e non potranno essere ritirate, né sostituite. Sono ammesse soltanto foto scattate in Italia, in formato orizzontale o verticale, con una risoluzione minima di 1600 x 1200 pixel e 1,5 megabyte in formato JPG; non sono ammesse opere interamente realizzate al computer ed il partecipante deve essere unico autore delle immagini candidate.
Il concorso Obiettivo Acqua è un contributo importante al nostro impegno per incrementare la cultura delle risorse idriche; con la Settimana Nazionale della Bonifica e dell’Irrigazione e le tante iniziative svolte costantemente sul territorio vogliamo far crescere la consapevolezza nell’opinione pubblica su temi di vitale importanza per il territorio e la vita delle comunità; il crescente numero di partecipanti dice che siamo sulla strada giusta e ci dà forza per continuare a sollecitare la politica verso responsabili scelte di futuro” ha chiosato Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI.
I due premi in denaro, per un valore complessivo di 1000 euro, sono equamente ripartiti tra le sezioni “a colori” (€ 500,00) e “in bianco e nero” (€ 500,00). Il termine ultimo per la presentazione delle foto è mercoledì 31 Gennaio 2024. Le opere candidate saranno oggetto di una preselezione da parte degli organizzatori; successivamente le opere ammesse saranno valutate da una giuria tecnica, che selezionerà le foto da sottoporre alla giuria istituzionale, che avrà il compito di decretare i vincitori dei due premi in denaro; gli organizzatori si riservano di istituire anche menzioni speciali o premi intermedi, così come sono possibili specifici riconoscimenti da parte delle ANBI regionali.
Nel corso della cerimonia di premiazione verranno consegnate delle targhe-premio agli autori di quelle foto che si siano contraddistinte per aver rappresentato al meglio alcune tematiche inerenti la risorsa acqua, individuate dagli organizzatori in accordo con i partner del concorso.

 
Per maggiori approfondimenti www.anbi.it
SETTIMANALE DELL´ASSOCIAZIONE NAZIONALE CONSORZI DI GESTIONE E TUTELA TERRITORIO E ACQUE IRRIGUE
Direttore Responsabile: Massimo Gargano - Registrazione Tribunale di Roma n. 559/98 del 25 novembre 1998
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