CABINA DI REGIA SULLA CRISI IDRICA
ANBI: CONDIVIDIAMO LE DECISIONI ASSUNTE ORA PERO’ SI PASSI AD AZIONI CONCRETE ED URGENTI NOI SIAMO PRONTI
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“I provvedimenti adottati dal Governo puntano ad incidere su problemi da noi ripetutamente segnalati: la definizione di un Piano Idrico Nazionale, l’individuazione di un momento di sintesi nazionale per superare la frammentazione decisionale, la semplificazione per accelerare l’iter di interventi ormai improcrastinabili di fronte alla velocità assunta dai cambiamenti climatici. Non possiamo quindi che condividere le odierne conclusioni della Cabina di Regia sulla Crisi Idrica convocata a Palazzo Chigi, ribadendo che è quantomai urgente avviare interventi concreti per contrastare il ripetersi di evenienze climatiche, fortemente penalizzanti l’economia italiana”: a dichiararlo è stato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI.
“Affiancheremo il Governo, laddove richiesto, in questo percorso per aumentare la resilienza e la consapevolezza dei territori di fronte alle conseguenze di una crisi climatica, che sta assumendo caratteri endemici in ampie zone del Nord Italia. Lo facciamo, mettendo subito a disposizione i progetti esecutivi e definitivi del Piano Laghetti proposto con Coldiretti per aumentare la capacità di riserva idrica del Paese che ha fame d’acqua” ha concluìso Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI.
OSSERVATORIO ANBI RISORSE IDRICHE
SICCITA’: PRIME MINACCE ALL’OCCUPAZIONE, ANCHE LA CALABRIA SULL’ORLO DELLA CRISI IDRICA
“L’ipotesi di cassa integrazione per gli operai irrigui, paventata da un Consorzio di bonifica piemontese, è la più plastica dimostrazione dei rischi, che la siccità comporta anche per l’indotto idrico”: a rendere nota l’evenienza è stato il Direttore Generale ANBI, Massimo Gargano, intervenuto ad un webinar organizzato dalla Fondazione Ezio Tarantelli.
Secondo l’Osservatorio ANBI Risorse Idriche, è questa l’immagine di una settimana, dove la siccità continua a persistere sull’Italia settentrionale e, in assenza di serbatoi diffusi, le piogge non riescono più a recuperare un equilibrio idrico largamente deficitario. La grave crisi idrica della Lombardia non dà segnali di miglioramento: decrescono le portate dei fiumi Adda (sceso a 52 metri cubi al secondo), Serio ed Oglio (ora su livelli inferiori anche al 2022), Mincio (penalizzato dalla riduzione di portata erogata dal lago di Garda). L’entità delle riserve idriche risulta in calo, deficitaria rispetto alla media storica, ma superiore allo scorso anno.
Tra i grandi bacini naturali, tutti sotto media, restano invariati i livelli del Verbano, calano quelli del lago di Como , mentre crescono leggermente quelli dell’Iseo e del Benaco, che rimane vicino al minimo storico. In Piemonte, aumenti di portata si registrano per i fiumi Pesio, Stura di Demonte e Tanaro, mentre calano Orco, Sesia e Stura di Lanzo; piogge praticamente assenti nella confinante Valle d’Aosta, dove però è cresciuto il manto nevoso. Per quanto riguarda il fiume Po, si registra una leggera ripresa nell’area deltizia, seppur continui a fluire al di sotto minimi storici in numerose stazioni di rilevamento a monte, scendendo a Piacenza addirittura 100 metri cubi al secondo sotto il precedente record negativo (fonte: ARPAE). Nel resto dell’Emilia-Romagna, dove si sono registrate precipitazioni significative sia sulle pianure costiere a Sud della foce del Reno (mm. 44) che sui rilievi romagnoli (mm. 23), exploit dei corsi d’acqua di origine appenninica ( Savio, Reno, Secchia, Enza).
Sui bacini di pianura e di montagna occidentali, la pioggia caduta è inferiore ai dieci millimetri. In Liguria, le piogge sono state abbondanti sull’Appennino (fino a quaranta millimetri) e sul Levante, mentre hanno scarseggiato sulla provincia di Genova e sul Ponente; le nevicate più abbondanti si sono registrate però sui monti del Savonese (ad Osiglia: cm. 48 ). I fiumi non paiono tuttavia avere beneficiato significativamente delle precipitazioni: il livello dell’Entella è più basso di circa ottanta centimetri rispetto alla media, mentre il Magra è oltre mezzo metro sotto il livello consueto di Febbraio; deficitari sono anche i livelli di Vara (cm. 88 contro una media di cm. 93,1) ed Argentina (cm. 104 invece di cm. 132 ca.).
In Veneto, dove le precipitazioni sono state di entità limitata ed il manto nevoso si aggira sui quarantasei centimetri (il record è a Monti Alti di Ornella sulle Dolomiti di Fassa: cm. 104) calano i livelli dei fiumi Piave, Livenza e Brenta; stabile il Bacchiglione, mentre cresce l’Adige, portandosi sopra i livelli del 2022 e del 2017 (fonte: ARPA Veneto). Piogge scarse e nevicate modeste si sono registrate anche nel vicino Friuli Venezia Giulia: a Tarvisio, in 2 giorni, sono caduti 10 centimetri di neve.
“Nonostante le precipitazioni, la situazione idrica dell’Italia settentrionale non migliora sostanzialmente – ha evidenziato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI - E’ necessario realizzare nuove infrastrutture, capaci di capitalizzare le risorse idriche quando arrivano; per questo, sollecitiamo il Governo, di cui apprezziamo l’attenzione al problema, ad intervenire concretamente, destinando adeguate risorse dopo le condivise scelte della cabina di regia sulla siccità.”
La zona, che ha beneficiato maggiormente dell’acqua caduta nei giorni scorsi, è il Centro Italia.
In Toscana, dove le precipitazioni (circa trenta millimetri) si sono concentrate soprattutto sulle aree settentrionali della regione, il fiume Serchio raddoppia finalmente l’esigua portata; ottima è la performance dell’Arno, la cui portata sale abbondantemente sopra la media mensile, così come confortante torna ad essere la condizione di Ombrone e Sieve. Nelle Marche, dove sono piovuti mediamente quasi cinquanta millimetri d’acqua, i fiumi Potenza, Esino, Tronto, Nera e Sentino registrano incoraggianti incrementi di livello e le dighe raccolgono molta più acqua rispetto agli anni passati (+3 milioni di metri cubi rispetto al 2022).
In Abruzzo continua un periodo idrologicamente favorevole con il manto nevoso in aumento: l’incremento maggiore a Fano Adriano (+cm. 23), mentre a Passolanciano ci sono 76 centimetri di neve al suolo. Oltre quaranta millimetri di pioggia sono mediamente caduti sull’Umbria, facendo finalmente crescere il livello del lago Trasimeno seppur di soli 3 centimetri; il livello della diga di Corbara si è innalzato di quasi due metri in un paio di giorni, così come è cresciuto di 300.000 metri cubi, il volume invasato nella diga di Maroggia.
Nel Lazio, dove la provincia più piovosa è stata quella di Rieti, il livello del fiume Tevere è cresciuto di oltre un metro a Roma, raggiungendo un massimo di m. 6,83; un incremento di portata di quasi dieci metri cubi al secondo viene registrato sull’Aniene, mentre aumentano i flussi anche di Liri e Sacco, ma il lago di Nemi, nonostante le piogge, si alza di solo 1 centimetro. I livelli del fiume Volturno sono in crescita sia in Molise che in Campania, dove il livello del Garigliano segna +30 centimetri, rimanendo comunque al di sotto del livello del recente biennio (fonte: Centro Funzionale Multirischi Protezione Civile Campania).
Piogge poco significative in Basilicata, dove i volumi invasati nei bacini artificiali aumentano di circa tre milioni e mezzo di metri cubi, poco più di quanto crescono nella vicina Puglia (+ mln. mc. 3.20), dove si segnalano 8 centimetri di pioggia solo sulle province di Lecce e Taranto. In assenza di piogge o nevicate, in Calabria potrebbe diventare a rischio la stagione irrigua soprattutto per le produzioni orticole: l’invaso di monte Marello sul fiume Angitola contiene meno acqua rispetto al 2022, mentre quello di S. Anna nel Crotonese ha un deficit di acqua stoccata, pari al 60% rispetto al recente quinquennio. La disponibilità idrica dei bacini silani (in particolare: Arvo capace di raccogliere circa ottantaquattro milioni di metri cubi d'acqua; Ampollino con una capacità di 70 milioni di metri cubi; Passante con una capacità di 32 milioni di metri cubi è al 30% della possibilità d’accumulo (a Febbraio 2022 era al 50%).
In Sicilia, piogge consistenti hanno bagnato soprattutto il NordOvest dell’isola e la fascia centrale (caduti fino a venticinque millimetri d’acqua); precipitazioni quasi assenti invece a SudEst. Infine, la Sardegna, dove nei giorni scorsi sono caduti mediamente 16 millimetri di pioggia; la zona maggiormente interessata è quella interna nella fascia centrale con cumulate fino a quarantacinque millimetri.

TOSCANA: CAUSA SICCITA’ INTERVENTO BIS SULL’ARNO
La siccità ha frenato l’inerbimento della scogliera, realizzato nel comune di San Giovanni Valdarno dal Consorzio di bonifica 2 Alto Valdarno (con sede ad Arezzo) a protezione della sponda del fiume Arno nei pressi dello stadio comunale.
L’opera ha mostrato la sua efficacia in occasione delle importanti precipitazioni che, qualche mese fa, hanno investito il Valdarno: è riuscita infatti a sopportare, senza problemi, piogge concentrate e violente, assicurando piena funzionalità al fiume.
L’opera ha però dovuto pagare il suo scotto ai cambiamenti climatici: la semina, effettuata al termine dei lavori per consolidare il terreno in un’estate prolungata, caratterizzata dalla totale assenza di precipitazioni e da temperature bollenti, non ha prodotto il risultato sperato; le condizioni climatiche poco favorevoli hanno causato una crescita dell’erba stentata ed a “macchia di leopardo”, lasciando alcuni punti privi della vegetazione, che normalmente svolge l’importante funzione di “collante”.
La segnalazione tempestiva ha consentito il pronto intervento dell’ente consortile, che ha ripristinato le piccole criticità. Adesso l’area resta però sotto stretta sorveglianza: il monitoraggio intensificato proseguirà fino al completo inerbimento del tratto.
I CONSORZI DI BONIFICA EFFICIENTANO L’ESISTENTE AD INIZIARE DALLE GRANDI ASTE IRRIGUE
MERCOLEDI’ SARANNO SALVINI E ZAIA AD INAUGURARE LA PRIMA GRANDE OPERA PNRR
ANBI: NON SOLO AUTOSTRADE DELL’ACQUA MA LABORATORI A CIELO APERTO
“Come sempre, il primo intervento necessario è ottimizzare l’esistente. Così, in attesa delle scelte della Cabina di Regia appena insediata dal Governo per nuove opere infrastrutturali indispensabili a contrastare l’emergenza idrica, i Consorzi di bonifica stanno costantemente operando sull’efficientamento della rete idraulica, a partire dalle autostrade dell’acqua, cioè le grandi aste irrigue, indispensabili al made in Italy agroalimentare.”
A ricordarlo è stato il Presidente ANBI, Francesco Vincenzi, a pochi giorni dall’inaugurazione del primo, grande intervento realizzato con i fondi del P.N.R.R. (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza): è il rifacimento di un tratto del canale L.E.B. (Lessinio Euganeo Berico), il cui nastro sarà ufficialmente tagliato mercoledì 8 Marzo p.v. a Belfiore, nel veronese, presenti il Ministro Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini ed il Presidente Regione Veneto, Luca Zaia. L’importo dei lavori è di circa venti milioni di euro.
Lungo 48 chilometri, in parte a cielo aperto ed in parte in condotto sotterraneo, il canale L.E.B. è una delle più importanti infrastrutture irrigue d’Italia. L’arteria, che si snoda tra le province di Verona, Vicenza, Padova ed è alimentata dal fiume Adige, consente di trasportare l’acqua a beneficio di un comprensorio di 350.000 ettari, di cui 90.000 irrigui, vocati ad una produzione agricola d’ eccellenza.
Nel frattempo, le favorevoli condizioni meteo stanno agevolando il prosieguo dei lavori per la realizzazione delle opere di stabilizzazione ed il ripristino dell’efficienza lungo il primo tronco dell’adduttore principale del Canale Emiliano-Romagnolo (C.E.R.) lungo il tratto “Reno– Crevenzosa”, nel territorio del comune bolognese di Galliera; si tratta della seconda fase del maxi-intervento, denominato “Lastre 1”, finanziato dal Ministero dell'Economia e delle Finanze (M.E.F.) e che vede l’efficientamento dell’alveo di un importante corridoio idrico, in grado di assicurare l’approvvigionamento d’acqua ad una superficie di 336.000 ettari, di cui 227.000 a vocazione agricola, interessante le province di Bologna e Modena, nonché la Romagna. Il lungo e complesso intervento, il cui cantiere può essere portato avanti solo durante la stagione invernale ad invaso vuoto, coinvolge il tratto bolognese del C.E.R., un segmento lungo 3 chilometri.
“Grazie all’utilizzo di lastre in calcestruzzo additivato con fibre polimeriche, che consente un miglioramento delle performance di resistenza e permeabilità – ha illustrato Raffaella Zucaro, Direttrice Generale Consorzio C.E.R. - puntiamo a risolvere le criticità derivanti dal fisiologico deterioramento del materiale di rivestimento delle sponde del canale, causa del franamento di alcune arginature.”
Il cantiere (importo: quasi quattro milioni di euro) procede a ritmo intenso, in vista della pausa primaverile-estiva, necessaria per consentire il regolare svolgimento delle attività di irrigazione, tra Marzo e Settembre.
“A breve i lavori dovranno fermarsi per invasare il canale ed iniziare la stagione irrigua – ha ricordato il Presidente del Consorzio C.E.R., Nicola Dalmonte – Riprenderanno nel tardo autunno e confidiamo che l’intervento possa completarsi definitivamente nella primavera del 2024.”
“Va infine evidenziato – ha concluso Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI – che entrambi i canali, C.E.R. e L.E.B., assolvono anche alla determinante funzione di ‘laboratori a cielo aperto’ per l’innovazione e la sperimentazione delle più moderne tecniche irrigue, la cui applicazione ha fortemente ridotto il fabbisogno idrico dell’agricoltura: il primo attraverso la pluriennale esperienza di ‘Acqua Campus’ a Budrio nel bolognese, il secondo attraverso il centro di ricerca, che sta nascendo in collaborazione con la Regione, a Cologna Veneta, nel veronese.”
LOMBARDIA REGIONE-PILOTA DI RESILIENZA
ACQUA E VINO ALLEATI CONTRO LA CRISI CLIMATICA: LA LUNGIMIRANTE ESPERIENZA DELLA FRANCIACORTA
Dopo l’inaugurazione della prima ex cava trasformata in bacino di raccolta idrica a Castrezzato, la Lombardia si conferma regione-pilota negli interventi di contrasto alla crisi climatica: ANBI Lombardia, Consorzio di bonifica Oglio Mella e Consorzio Franciacorta hanno, infatti, concordato un protocollo d’intesa con l’obbiettivo di migliorare l’efficienza e l’estensione del servizio irriguo nel territorio delle eccellenze enoiche bresciane e per individuare soluzioni in grado di gestire le emergenze.
“Grazie a questa intesa ed al finanziamento regionale, che copre in parte i costi – ha spiegato Gladys Lucchelli, Direttrice ANBI Lombardia - si è avviato uno studio per verificare la fattibilità tecnico-economica dell’ampliamento dell’attuale reticolo irriguo, gestito dal Consorzio di bonifica Oglio Mella; inoltre sarà valutata la fattibilità tecnico-economica di nuovi pozzi consortili ed invasi per lo stoccaggio d’acqua, nonché per la realizzazione della relativa rete distributiva”.
In particolare, la ricerca punta ad individuare le migliori soluzioni per lo stoccaggio e la distribuzione dell’acqua, in modo da renderla disponibile per l’irrigazione delle superfici agricole franciacortine. La stima dei fabbisogni irrigui si articolerà in diverse fasi per arrivare ad una proiezione, che consideri le variabili meteorologiche fino al 2050.
“Le conseguenze dei cambiamenti climatici si stanno evidenziando con velocità imprevista e, in attesa di cospicui investimenti statali per indispensabili interventi infrastrutturali, i territori si stanno attrezzando per aumentare la propria resilienza. Grazie alla consolidata sinergia fra Regione e Consorzi di bonifica, la Lombardia si conferma un punto di riferimento nazionale” ha commentato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI.
La Franciacorta è un’area di grande pregio: 3500 ettari di superfici vitate, dove si coltivano le uve, da cui si producono i rinomati vini D.O.C.G. (Denominazione d’Origine Certificata e Garantita).
“E’ un territorio da tutelare – ha aggiunto il Presidente ANBI - soprattutto alla luce di cambiamenti climatici, che provocano eventi meteo estremi: dalle gelate tardive ai lunghi periodi siccitosi, accompagnati da temperature elevate, come lo scorso anno.”
Negli anni, il distretto della Franciacorta ha visto un numero crescente di vigneti ed attualmente la superficie vitata occupa circa il 18% delle superfici agricole; di queste, però, solo una piccola parte è servita da impianti irrigui. Lo studio lombardo si avvarrà della consulenza scientifica del Dipartimento di Scienze Agrarie ed Ambientali dell’Università Statale di Milano, che ha sviluppato in questi anni una ricca attività di ricerca, mettendo a punto strumenti di indagine, sistemi di monitoraggio e modelli di simulazione, che permettono di stimare con buona approssimazione i fabbisogni irrigui della vite.
Obiettivo della ricerca è di quantificare i fabbisogni irrigui del territorio del Franciacorta nelle attuali condizioni agroclimatiche ed in quelle prevedibili sulla base delle proiezioni di cambiamento climatico. In questo modo sarà possibile valutare la possibilità di estendere la copertura del servizio irriguo all’intero territorio consortile, con sempre maggiore efficienza orientata al risparmio idrico.
“Alla luce di queste indicazioni – ha evidenziato Cesare Dioni, Direttore Consorzio di bonifica Oglio Mella - potremo attuare, insieme al Consorzio Franciacorta, risposte concrete per rispondere agli effetti della crisi climatica, puntando sull'innovazione nella gestione ottimale delle risorse idriche.”
“L’adozione di una rete funzionale unitamente all’impiego di efficienti tecniche irrigue è diventata una necessità impellente” ha aggiunto Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI - Quanto allo studio in Lombardia è anche in piena sintonia con la strategia del Piano Laghetti proposto a livello nazionale con Coldiretti e che prevede 10.000 bacini medio-piccoli e multifunzionali da realizzarsi entro il 2030 in sintonia con l’ambiente e le comunità locali.”
“L’innovazione irrigua è fondamentale in epoca di cambiamenti climatici, così come l’utilizzo dei dati scientifici per la programmazione agricola. Efficientare la rete irrigua significa dare ulteriore valore al lavoro delle aziende ed avere uno strumento in più per vincere sui mercati” ha concluso Fabio Rolfi, Assessore Agricoltura Regione Lombardia.
UMBRIA: UN TERRITORIO DI ECCELLENZE E DI VALORI LA SFIDA DELLA SICUREZZA IDROGEOLOGICA E DELLA DISPONIBILITA’ D’ACQUA
Un convegno a Terni per celebrare la chiusura di un anno celebrativo per i Consorzi di bonifica: 100 anni fa nasceva la moderna Bonifica a San Donà di Piave. ANBI ha spento le 100 candeline anche a Terni, “città delle acque”, con una cerimonia, cui hanno partecipato non solo i vertici nazionali, ma anche le più importanti autorità regionali, provinciali e locali, tra cui il produttore discografico, Giulio Rapetti Mogol, che ha reso omaggio all'acqua, protagonista della sua storia personale e musicale con "Acqua azzurra, acqua chiara". Sicurezza idrogeologica, nuovi e moderni impianti di irrigazione, Piano Laghetti ed invasi: su queste direttrici, ANBI Umbria intende proseguire i suoi interventi.
Nella crisi climatica emergenziale tra siccità, alluvioni ed eventi estremi, i Consorzi di bonifica umbri hanno progetti per la salvaguardia idrogeologica, pari a 115 milioni di euro; sul fronte irrigazione, altri 80 milioni di euro di investimenti.
Per la Presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, “l’Umbria si caratterizza per le sue sorgenti importanti e c’è la possibilità di rinnovare, attraverso un intervento straordinario, la rete di adduzione dell’acqua. La vetustà di queste reti porta ad una perdita d’acqua rilevante. Occorre poi effettuare importanti lavori per garantire la messa in sicurezza dei nostri territori, utilizzando le risorse del Piano Nazionale Ripresa Resilienza”.
“I cambiamenti climatici repentini fanno scarseggiare l’acqua in periodi clou per l’agricoltura e ne fanno arrivare tanta, quando non ne abbiamo bisogno”: queste le parole di Paolo Montioni, Presidente ANBI Umbria, che prosegue affermando che “dopo tre anni abbiamo messo in sicurezza diverse aree industriali per creare posti di lavoro. Abbiamo siglato il patto del P.N.R.R. e presentato progetti, che uniscono più comuni del territorio per salvaguardare il dissesto idrogeologico. L’Umbria insomma c’è”.
Secondo il Direttore Generale ANBI, Massimo Gargano, “i cambiamenti climatici sono ormai consolidati. La risposta non può che essere infrastrutturale. Dobbiamo raccogliere tutta l’acqua, che cade per averla a disposizione, quando manca. Questa è una grande sfida di modernità. I Consorzi di bonifica, ANBI e Coldiretti hanno predisposto il Piano Laghetti: si tratta di 10.000 vasche a realizzare entro il 2030; oltre 200 progetti sono già cantierabili”.
Infine, per il Presidente ANBI, Francesco Vincenzi, “l’Umbria è consapevole di quanto è stato importante il lavoro dei Consorzi. Di fronte alla crisi climatica, che stiamo vivendo, bisogna reagire in fretta. Basta un dato semplice: un ettaro irrigato produce 14 volte più di un ettaro non irrigato. Le risorse ci sono; hanno solo bisogno di essere indirizzate verso le priorità e l’acqua è una priorità per tutti”.
LAZIO: CONTINUA LA MANUTENZIONE DEL RETICOLO IDROGRAFICO
Procede il programma degli interventi manutentivi 2023 del Consorzio di bonifica a Sud di Anagni (con sede nell’omonimo comune del frusinate).
Sono in corso lavori di ripristino delle sezioni di deflusso nel fosso di Via Mola e nel fosso Canei, a ridosso di due strade provinciali molto trafficate, alle porte dei comuni Segni e Colleferro. Sono invece in fase di ultimazione gli interventi nel torrente Rio, in comune Montelanico, dove sono stati realizzati interventi di risagomatura e riprofilatura oltre alla trinciatura della vegetazione ed alla rimozione dei sedimenti.
TOSCANA: UN ALBERO IN PIU’
Prima dell’inizio della bella stagione riprendono i lavori di plantumazione degli alberi, da parte del Consorzio di bonifica 1 Toscana Nord (con sede a Viareggio, in provincia di Lucca) che, con il progetto "Un albero in più, più ossigeno per tutti", mette annualmente a dimora 1.000 piante, coinvolgendo i Sindaci del comprensorio.
Il primo cantiere 2023, ultimato da pochi giorni, ha riguardato una plantumazione promossa direttamente da alcuni dipendenti, che hanno vinto un concorso di idee aziendale: 102 nuovi arbusti, che vanno a tutelare ed accrescere la biodiversità dei giardini.
Le piante selezionate nel progetto, autoctone e tipiche della macchia mediterranea, sono andate a formare boschetti e siepi miste nelle zone verdi delle sedi consortili di Viareggio e Capannori; oltre ad arricchire la varietà del patrimonio vegetale, queste nuove piante svolgeranno tantissime funzioni ecologiche: sono specie mellifere in grado di alimentare e sostenere le popolazioni di api ed altri insetti impollinatori per lunghi periodi, grazie alle fioriture a scalare, distribuite nell’arco di più stagioni; come tutte le siepi, mitigheranno fin da subito il microclima con la loro funzione di frangivento naturale per frenare l’aria e proteggere i terreni, che le circondano; infine, sono straordinari filtri per le sostanze inquinanti presenti nell’aria (soprattutto quelle disposte nei pressi delle strade) e hanno la capacità di catturare le polveri sottili.
In questi giorni stanno inoltre partendo numerosi cantieri per mettere a dimora centinaia di nuovi alberi nei parchi urbani e nelle scuole insieme ai Comuni di Borgo a Mozzano, Buti, Barga, Massarosa, Tresana.
Sono già stati piantati 2.121 alberi ed arbusti, ma l’obbiettivo del “Toscana Nord” è arrivare a 3.000 alberi entro la fine del 2023.
VENETO: TRA LAGUNA E RISORGIVE
“Tra laguna e risorgive”: è questo il titolo della mostra fotografica aperta fino al 23 Marzo p.v. negli spazi del teatro Quirino De Giorgio a Vigonza.
Si tratta dell’esposizione delle opere che hanno partecipato al primo concorso fotografico, indetto dal Consorzio di bonifica Acque Risorgive (con sede a Venezia Mestre). La mostra presenta una trentina di scatti d’autore che hanno, come soggetto, fiumi, oasi, flora e fauna, che si trovano all’interno delle aree fluviali e delle oasi naturalistiche presenti sul territorio gestito dall’ente consorziale: un’occasione per conoscere meglio un patrimonio ambientale, che spesso è a pochi passi da casa.
L’ingresso alla mostra è libero.
LAZIO: CONCERTAZIONE ED ASCOLTO PER UN PERCORSO COMUNE
Nello spirito di concertazione presente nel Protocollo d’Intesa siglato tra ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) Lazio ed ANBI regionale, si è tenuto, convocato dal Consorzio di bonifica Valle Liri nel municipio di Cassino (comune, sede dell’ente consortile, in provincia di Frosinone), un incontro con i Sindaci del comprensorio consorziale.
I “primi cittadini” presenti hanno apprezzato la disponibilità manifestata, facendosi portavoce delle istanze dei propri concittadini. Purtroppo, secondo le stime, nel 2023 si registrerà un -40% di risorsa idrica a disposizione per usi irrigui e con costi di gestione più che triplicati per la componente relativa all’energia. Lo scenario futuro delle tariffe irrigue, il piano programmatico dei lavori, il servizio d’irrigazione ed il nuovo Piano di Classifica saranno gli argomenti, che verranno affrontati prossimamente.
I Sindaci rappresentano le sentinelle del territorio e sono fondamentali per condividere la programmazione degli interventi, non solo attraverso i lavori di manutenzione finanziati, ma anche attivando eventuali nuovi progetti, attingendo alle progettualità ministeriali presenti per consentire attività utili a fronteggiare il caro energia e la carenza idrica.
LOMBARDIA: APPROVATA RELAZIONE INIZIO MANDATO CONSORTILE
Il nuovo Consiglio di Amministrazione del Consorzio di bonifica Est Ticino Villoresi (con sede a Milano), nella relazione programmatica di inizio mandato ha definito alcune fondamentali linee di azioni da declinare in obbiettivi strategici ed operativi.
Alla luce degli scenari, che caratterizzeranno i prossimi anni all’insegna dei cambiamenti climatici e dei loro effetti, urge l’adozione di misure strutturali, finalizzate a potenziare la resilienza del sistema irriguo consortile alle sempre più significative riduzioni delle disponibilità idriche, quali la tutela dei serbatoi d’acqua naturali (come la falda), il recupero ed il riutilizzo delle acque piovane e reflue depurate. Il contrasto ai cambiamenti climatici passa attraverso la conservazione dell’uso agricolo dei suoli, degli ambienti naturali e degli ecosistemi connessi.
Per raggiungere questi obbiettivi sarà determinante l’efficientamento della rete idraulica, grazie al reperimento di adeguate risorse economiche attraverso l’accesso a fonti di finanziamento pubblico, ma anche grazie allo sviluppo delle attività consortili di servizio al territorio.
Rispetto a quest’ultima partita, gli ambiti di riferimento sono quelli della difesa idraulica del territorio, della valorizzazione paesaggistica anche a fini fruitivi, della conservazione della rete irrigua, dello sviluppo del patrimonio immobiliare consortile, della produzione di energia rinnovabile e del riutilizzo dei rifiuti vegetali.
EMILIA ROMAGNA: FORMAZIONE E SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO: FOCUS UTILIZZO MEZZI OPERATIVI
Giornata dedicata alla formazione ed alla sicurezza del personale consortile, quella che si è svolta al Centro Operativo dell’impianto di Bonifica “Le Rotte”, nel territorio del comune di Bagnolo in Piano, grazie ad un importante focus sull’attività legata all’utilizzo delle macchine trattrici ed escavatrici, organizzato dal Consorzio di bonifica Emilia Centrale (con sede a Reggio Emilia).
Il corso, al quale hanno partecipato 30 operai, è stato tenuto con l’obbiettivo di fornire al personale, che opera sul campo, le nozioni necessarie in materia di organizzazione e controllo, fornendo gli strumenti utili dal punto di vista della prevenzione e della sicurezza sul luogo di lavoro.
Durante il corso i partecipanti hanno anche effettuato alcune prove pratiche in condizioni di criticità, grazie all’innovativo simulatore di una macchina trattrice: il personale ha così potuto imparare le corrette metodologie di azione e pronta reazione in caso di ribaltamento del mezzo.
La giornata si è svolta in conformità agli adempimenti del Testo Unico sulla Sicurezza (D.lgs. 81/2008) e all’Accordo Stato-Regioni “Lavoratori” del 21 Dicembre 2011.
FIRMATO CONTRATTO NAZIONALE DIRIGENTI CONSORZI BONIFICA
E’ con viva soddisfazione che i vertici S.N.E.B.I. (Sindacato Nazionale Enti Bonifica Irrigazione), SINDICOB e FEDERMANAGER hanno comunicato la sottoscrizione del Contratto Collettivo Nazionale Lavoro (C.C.N.L.) per i dirigenti dei Consorzi di bonifica e di Miglioramento Fondiario e che prevede un riconoscimento del 4,5% di aumento per il biennio 2021/2022, con decorrenza Gennaio 2023.
A copertura dello stesso biennio viene riconosciuta una somma pari a €. 2.350,00, rapportata al periodo di servizio. Tale accordo, che contiene elementi innovativi nella direzione del riconoscimento delle alte qualità dei dirigenti dei Consorzi di bonifica, costituisce anche lo strumento per un sistema consortile maggiormente performante nella direzione della sfida ai cambiamenti climatici e alla siccità.
LOMBARDIA: NUOVO PRESIDENTE CONSORTILE
Da qualche settimana, il Consorzio di bonifica Oglio Mella (con sede a Brescia) ha un nuovo Presidente: è Renato Facchetti, cinquantanovenne imprenditore agricolo di Chiari; sarà affiancato nel Comitato Esecutivo dal Vicepresidente Ferdinando Platto e da Carlo Invernizzi.
Nel Consiglio dell’ente consorziale siedono, tra gli altri, anche Luca Colosio, Assessore del Comune di Travagliato, in rappresentanza dei 72 Comuni del comprensorio di bonifica ed il Vicesindaco di Manerbio, Giandomenico Preti, per la Provincia di Brescia.
L’ente consortile è al lavoro per mettere in campo le azioni necessarie in vista della prossima stagione irrigua e per assicurare le indispensabili funzioni di difesa idraulica del territorio nella pianura occidentale bresciana; prioritarie restano le strategie per affrontare le criticità del lungo periodo di siccità, che continua a protrarsi con le riserve idriche del bacino dell’Oglio praticamente dimezzate rispetto alla media del periodo 2006-2020.
AGENDA
Il Presidente, Francesco Vincenzi ed il Direttore Generale ANBI, Massimo Gargano, interverranno mercoledì 8 Marzo p.v., dalle ore 9.00 a Belfiore nel veronese, all’inaugurazione del primo tratto del canale Lessinio Euganeo Berico, ristrutturato dal Consorzio di 2° grado L.E.B. (con sede a Cologna Veneta, in provincia di Vdrona), grazie a fondi P.N.R.R. .
Vincenzi sarà inoltre, nella mattinata di sabato 11 Marzo p.v., al convegno “Marche, un territorio di eccellenze e valori. La sfida della sicurezza idrogeologica e della disponibilità di acqua”, che inaugurerà l’evento “Tipicità 2023”, in calendario al Forum di Fermo. |