A FEBBRAIO TORNANO GIA’ LE AUTOBOTTI IN 7 COMUNI DEL PIEMONTE
VINCENZI: “RUBINETTI A SECCO E FONTANILI ASCIUTTI SONO ALLARMI CHE NON SI POSSONO DISATTENDERE. CHIEDIAMO AL GOVERNO UN’URGENTE CONVOCAZIONE PER SBLOCCARE IL PIANO LAGHETTI E UN COORDINAMENTO NAZIONALE DELLE COMPETENZE”
“Ma è normale che la notizia di 7 comuni piemontesi, costretti in Febbraio a dissetare i propri cittadini con l’ausilio delle autobotti, passi sotto traccia? Secondo quanto reso noto da Utilitalia alla recente riunione dell’Osservatorio Permanente sugli Utilizzi Idrici presso l’Autorità di Bacino Distrettuale del fiume Po, altre 70 amministrazioni locali sono già in preallarme. E’ la conferma che la crisi idrica sta iniziando a pregiudicare anche l’uso potabile in un sostanziale disinteresse collettivo” ha affermato uno sconcertato Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI.
La conferma di una situazione sempre più grave nel Nord Italia arriva dal report settimanale dell’Osservatorio ANBI Risorse Idriche: la portata del fiume Po continua inesorabilmente a decrescere, aggiungendo i rilevamenti di Boretto e, tra poco, di Mantova ai record storici negativi, già registrati a Piacenza e Cremona. Tra i grandi bacini, emblematica è la condizione del lago Maggiore che, pur essendo risalito al 39% del riempimento, resta abbondantemente sotto la media, al pari degli altri invasi lacustri, tra cui si segnala che la più grande riserva idrica italiana, cioè il lago di Garda, è ormai a pochi centimetri dal minimo storico. A complicare una situazione già gravemente compromessa si aggiunge un repentino aumento delle temperature, che sta pregiudicando lo scarso manto nevoso alpino: in Valle d’Aosta, il fenomeno ha comportato un innalzamento della portata nella Dora Baltea, schizzata da mc/s 18,60 a mc/s 29.90.
“E’ una ricchezza che, pur ristorando beneficamente il territorio, fluisce inutilizzata verso il mare, disperdendo una risorsa, che ci già ci sta mancando – ha ricordato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI – Noi abbiamo pronte soluzioni definitive ed esecutive, cioè immediatamente appaltabili, per aumentare la resilienza dei territori, come i primi 223 progetti del Piano Laghetti, oltre al Piano Invasi ed al Piano per l’Efficientamento della Rete Idraulica. Chiediamo un’urgente convocazione al Governo – ha ribadito Vincenzi - per definire un piano di finanziamenti con risorse già disponibili e che aspettano solo le scelte della politica. I rubinetti di casa a secco, al pari delle risorgive in campagna, sono moniti, che non si possono disattendere e che abbisognano di urgenti interventi per contrastarne il progressivo aggravarsi.”
In Piemonte, regione con aree sorprendentemente a conclamato rischio desertificazione, calano i livelli dei fiumi ed il deficit nel manto nevoso arriva a toccare il 50%. Per quanto riguarda la situazione della falda acquifera, scrive l’ARPA (Agenzia Regionale Protezione Ambientale): “L’analisi dei dati relativi al primo mese del 2023 conferma la situazione registrata durante tutto l’anno 2022, evidenziando scostamenti rispetto alla media storica del mese con valori superiori al 75° percentile”. In Lombardia, dove la riserva nivale è inferiore di quasi il 54% rispetto alla media storica (49,5% il deficit complessivo delle riserve idriche), la portata del fiume Adda scende a 59 metri cubi al secondo, cioè oltre il 21% in meno, rispetto all’anno scorso (fonte: ARPA Lombardia). In Veneto, i principali fiumi (Adige, Bacchiglione, Piave, Livenza) ristagnano ai livelli minimi del decennio.
In Emilia Romagna, le portate dei fiumi sono generalmente in calo ed è impietoso il confronto con le medie storiche del periodo (Secchia: mc/s 2,72 contro mc/s 24,10; Reno: mc/s 5,3 contro mc/s 22.60…). Ad aggravare le preoccupazioni per una situazione idrologica, che già si preannuncia molto complessa per i mesi a venire, si aggiunge il riemergere del rischio siccità anche in alcune zone del Centro Italia, a causa dell’assenza di precipitazioni significative a Febbraio. In Toscana, le piogge delle settimane scorse sono già un lontano ricordo con il fiume Serchio in magra e l’Arno tornato sotto il minimo storico mensile, confermando un ormai acclarato regime torrentizio.
A calare sono anche i livelli dei principali corsi d’acqua nelle Marche mentre, in controtendenza, aumentano di oltre due milioni di metri cubi, i volumi invasati nei principali bacini artificiali, segnando la migliore performance del recente quinquennio. Nel confinante Abruzzo, il mese di gennaio è stato particolarmente generoso di pioggia con record registrati sulla Marsica (mm. 270,2 a Civita d’Antino) e lungo le coste pescarese (mm. 269,4 ad Ortona) e teatina (mm.234 a Vasto). In Molise, l’altezza idrica registrata nel bacino della diga del Liscione (m. 118,23) è in linea con quella positiva dello stesso periodo del 2022.
In Umbria torna a calare l’altezza idrometrica del lago Trasimeno (in crisi da molti mesi) e del fiume Tevere, che altresì permane costante nel Lazio, dove invece scendono le quote dei laghi di Bracciano (-100 centimetri sul 2022) e di Nemi, nonché le portate di Sacco, Liri e soprattutto Aniene, nettamente sotto la media storica del periodo. Calano i livelli dei fiumi in Campania, pur mantenendosi superiori allo scorso anno. In Puglia si registra un ulteriore incremento dei volumi trattenuti negli invasi, il cui surplus sul 2022 sale a 82,49 milioni di metri cubi; resta saldamente in attivo anche il bilancio idrico nei bacini della Basilicata, dove è già iniziata la stagione irrigua come confermato da un calo settimanale di oltre quattro milioni di metri cubi.
Un’osservazione particolare merita, infine, la situazione della Sicilia, caratterizzata da una situazione pluviometrica “a macchia di leopardo” e penalizzata da una deficitaria condizione infrastrutturale. Ad inizio Febbraio, i bacini dell’Isola contenevano complessivamente il 38% di quanto invasabile, mancando all’appello circa duecento milioni di metri cubi rispetto al 2022, nonostante settimane percepite come piovose.
In realtà, le piogge non sono state omogenee, riversando limitati quantitativi, ad esempio, sulle province di Enna (mm.50) e Palermo (mm.100). L’anomalia, accentuata dal cambiamento climatico, si è confermata con i recenti nubifragi, che hanno interessato principalmente la zona Sud-Orientale dell’Isola, allagando le province di Siracusa, Catania e Ragusa, facendo tracimare fiumi (Anapo e Dirillo), causando frane e provocando danni a strutture produttive, fabbricati, infrastrutture, monumenti. Il record di pioggia si è abbattuto sulla provincia siracusana dove, in 48 ore, ne sono caduti 309 millimetri (mm. 223,8 in 24 ore) corrispondenti al 45,61% della media pluviale in 12 mesi (mm. 677,45): è stato il secondo evento per quantità di pioggia caduta sul capoluogo ibleo da 20 anni ad oggi, mentre è stato l’evento più violento registrato sui centri di Ragusa, Modica e Palazzolo Acreide, dove sono caduti oltre duecento millimetri in 24 ore (fonte: SIAS).
“Ciò – ha concluso il Direttore Generale ANBI – evidenzia la necessità di completare gli schemi idrici, creando interconnessioni per poter trasferire acqua da una zona all’altra dell’isola, come anche tra Molise e Puglia dove si continua, e non è davvero comprensibile, a sversare acqua in mare. Il modello della Sardegna deve essere un esempio per l’intero Paese.”

UN’ECCELLENZA ITALIANA RICONOSCIUTA NEL MONDO
IL CONSORZIO CER ED ACQUA CAMPUS PROTAGONISTI A CAPO VERDE AL FORUM FAO SULLA SCARSITA’ D’ACQUA IN AGRICOLTURA
Centro di ricerca internazionalmente riconosciuto per gli studi sull’irrigazione in agricoltura, grazie al polo tecnico-scientifico “Acqua Campus” targato ANBI, il Consorzio di 2° grado C.E.R. – Canale Emiliano Romagnolo, uno dei più importanti esempi di pratiche sostenibili in Italia, è stato protagonista al Forum Internazionale sulla Scarsità d'Acqua in Agricoltura (WASAG), organizzato dalla FAO nella sede dell’Università di Capo Verde. Si è trattato di un importante riconoscimento agli oltre sessanta anni d’esperienza nella ricerca di soluzioni praticabili verso l’obbiettivo del Forum: “Rendere l'agricoltura resiliente ai cambiamenti climatici”.
A portare il contributo dell’ente sono stati la Direttrice Generale del Consorzio C.E.R., Raffaella Zucaro, che ha presentato uno studio sulla progettazione e valutazione economica dei sistemi irrigui in pressione e Francesco Cavazza, agronomo e ricercatore di “Acqua Campus”, che ha illustrato l’esperienza del Canale Emiliano Romagnolo, quale esempio virtuoso per la gestione della siccità in sistemi idrici multifunzionali, evidenziando alcune, efficienti soluzioni per far fronte ai cambiamenti climatici, basate sul monitoraggio delle risorse idriche e su IRRIFRAME, sistema irriguo di precisione voluto dall’ANBI.
“Le sfide socioeconomiche ed ambientali emergenti, legate ai prezzi dell'energia ed ai mutamenti del clima, richiedono azioni sostenibili e di immediata attuazione – ha commentato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI – Da anni i Consorzi di bonifica ed irrigazione ricercano ed applicano soluzioni d’efficienza, esemplari in un mondo sempre più assetato.”
Il Forum WASAG supporta i Paesi nella ricerca di soluzioni in agricoltura per far fronte ai cambiamenti climatici: con il contributo dei suoi 70 partner, WASAG ha sviluppato una strategia di adattamento e mitigazione da attuare nel triennio 2021-2024 ed è destinato a svolgere un ruolo sempre maggiore nella ricerca di azioni collaborative per rispondere alle crescenti sfide poste dai cambiamenti climatici e dalla conseguente scarsità d'acqua.
“L’esigenza di ottimizzare l’uso dell’acqua accomuna ormai l’intero Pianeta e vede anche ampie zone dell’Italia, minacciate da una persistente siccità – ha concluso Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI - Il Piano Laghetti, il Piano Invasi ed il Piano di Efficientamento della Rete Idraulica sono tasselli della proposta, che offriamo al Paese per aumentare la resilienza dei territori, trattenendo maggiore acqua al suolo. Ora, però, sono necessarie urgenti scelte della politica.”
SI PUO’ FARE: INAUGURATA OASI MULTIFUNZIONALE NELLA GRONDA LAGUNARE DI VENEZIA
VINCENZI: “LA DIRETTIVA QUADRO ACQUE VA TARATA SULLA REALTA’ DEL TERRITORIO ITALIANO SENZA PREGIUDICARE GLI ECOSISTEMI”
Un sistema di bacini, in grado di invasare fino a trecentotrentamila metri cubi d’acqua, funzionali a contenere le piene del rio Draganziolo (un fiume di risorgiva), alla fitodepurazione delle acque sversanti nella laguna di Venezia (abbattendo fino a 4 tonnellate d’azoto all’anno), a preservare e rigenerare la biodiversità: sono i 43 ettari dell’Oasi di Noale, un’ex cava d’argilla, il cui completamento è stato inaugurato dal Consorzio di bonifica Acque Risorgive, grazie ad un finanziamento regionale di 2.300.000 euro stanziati attraverso la Legge Speciale per la Salvaguardia di Venezia e della sua Laguna.
“E’ la dimostrazione della capacità, che i Consorzi di bonifica hanno di curare le ferite derivanti da uno sfruttamento del suolo troppo spesso irrispettoso dell'ambiente – ha commentato Francesco Cazzaro, Presidente ANBI Veneto – Questo ente consortile, ad esempio, ha già realizzato 190 ettari di aree umide, 68 ettari di boschi igrofili, 27 chilometri di fasce tampone, oltre alla riqualificazione ambientale di 53 chilometri di canali.”
“In Italia, a fronte della crisi climatica in atto, la pedissequa applicazione della Direttiva Quadro Acque, pur condivisibile negli obbiettivi, rischia paradossalmente di pregiudicare il delicato ecosistema, di cui siamo gestori – ha aggiunto Francesco Vincenzi, Presidente ANBI – L’Oasi di Noale è una bella dimostrazione della molteplicità di funzioni, che possono essere assolte dai bacini, scrigni di biodiversità e casseforti di una risorsa quantomai preziosa.”
L’Assessore Regione Veneto con delega alla Legge Speciale per Venezia, Roberto Marcato, ha lanciato infine un appello al Governo: "La Legge Speciale è in attesa di essere rifinanziata dal 2011: servono almeno duecento milioni di euro per tutelare un territorio unico nel mondo."
TOSCANA: INVESTIRE IN TRANSIZIONE ECOLOGICA CONVIENE E FA BENE AL PIANETA
Si confermano incoraggianti i risultati relativi alla gestione ambientale del Consorzio di bonifica 1 Toscana Nord (con sede a Viareggio, in provincia di Lucca) durante il 2022. Dall’analisi dei primi dati, che andranno a comporre il bilancio ambientale, già soltanto i settori della produzione di energia elettrica, generata dagli impianti fotovoltaici e della conversione in elettrico del parco mezzi aziendale, fanno registrare segnali positivi in tema di risparmi, guadagni e decisa diminuzione delle emissioni di CO2 in atmosfera.
I 9 impianti fotovoltaici, che l’ente consortile ha installato sui tetti di sedi e impianti idrovori, hanno prodotto, lo scorso anno, energia elettrica rinnovabile per 190.439 chilowattora destinati all’autoconsumo sul posto e alla vendita per la parte eccedente non utilizzata. Il risparmio immediato è pari a € 32.831,00 l’equivalente dell’energia elettrica derivata dal sole e quindi non acquistata per alimentare uffici e locali tecnici; altri 34.800 euro sono il guadagno netto, derivante dalla vendita, al Gestore dei Servizi Energetici, dell'energia prodotta dai pannelli (immessa direttamente nella rete nazionale) e dalla parte di energia, che eccede il consumo diretto.
Le 6 auto elettriche del parco mezzi aziendale hanno viaggiato in un anno per 66.364 chilometri, consentendo un risparmio di quasi ottomila euro nell'acquisto di carburanti fossili. Le auto elettriche sono totalmente sostenibili, perchè vengono ricaricate in stazioni di pannelli solari di proprietà consortile.
Tutti i processi aziendali vengono analizzati sotto la lente della sostenibilità e la quantità di anidride carbonica complessivamente prodotta dall’ente consorziale è diminuita, in soli 3 anni, di 517,47 tonnellate, che non vengono più immesse in atmosfera. I risultati ottenuti confermano anche che investire nell’ambiente produce risparmi e riduce i costi di gestione, rendendo la transizione ecologica, anche conveniente dal punto di vista economico oltre che positiva per il bene del pianeta.
Oltre ai settori dell'energia e del parco auto, il bilancio ambientale analizza anche tutte le altre principali attività svolte dal “Toscana Nord” come le manutenzioni dei corsi d’acqua, la gestione degli impianti idrovori, l'efficientamento energetico delle sedi e le attività svolte dagli uffici, la gestione dei rifiuti e tutte le attività che il Consorzio di bonifica svolge per combattere i cambiamenti climatici, come la plantumazione di alberi e la rimozione dei rifiuti abbandonati nei corsi d'acqua in collaborazione con le associazioni di volontariato.
EMILIA ROMAGNA: INTERVENTI PER LA SICUREZZA DELLA BASSA
Due chilometri di sponde consortili saranno, entro la fine della prossima primavera, definitivamente consolidati dal Consorzio di bonifica Parmense (con sede nella “città ducale”) che, grazie al finanziamento di 1.300.000 euro proveniente da “Casa Italia” (Dipartimento della Presidenza del Consiglio), ha già avviato i lavori su alcune tra le più importanti arginature del sistema consortile nei comuni di Busseto, Sorbolo Mezzani e Sissa Trecasali, provvedendo a ripristinarne la corretta stabilità ed efficienza.
Questa serie di interventi, che mira alla ricostruzione di alcuni tra i più importanti tasselli arginali del locale sistema di bonifica, consentirà una maggiore protezione degli abitati e degli areali agricoli.
I 5 interventi riguardano, nello specifico, gli argini di fosso Chiodinello, canale Naviglia, cavo Milanino – Cavo Valdrighetta – Cavo Lella, fossa Parmigiana, scolo Fontana; complessivamente l’intervento prevede l’utilizzo di 25.000 tonnellate di massi trachitici. Gli interventi dovrebbero terminare, salvo condizioni meteo avverse, entro la fine della prossima primavera.
CAMPANIA: RIPARATO URGENTEMENTE ARGINE
Il Consorzio di bonifica Bacino Inferiore Volturno (con sede a Caserta) è stato in prima linea per fronteggiare l’emergenza determinata dalla piena fluviale di Gennaio e ha già ripristinato l’argine violato dalle acque in comune di Cancello ed Arnone: l’ente consortile ha annunciato così l’avvenuta riparazione della rotta arginale di 15 metri, prodottasi in località Masseria Caianello, causando l’allagamento di oltre ottocento ettari di terreni coltivati in sinistra idrografica del fiume Volturno.
La rete di canalizzazioni, presente nei territori di Grazzanise, Cancello ed Arnone, Castel Volturno, aveva infatti potuto assorbire solo in parte la grande quantità d’acqua, che si era riversata nelle aree retro-arginali del fiume Volturno. Il danno arginale è stato quantificato in 150.000 euro, subito finanziati dalla Protezione Civile di Regione Campania.
TOSCANA: CHIUSE LE FERITE, TORRENTE TORNA IN FORMA
Il Consorzio di bonifica 2 Alto Valdarno (con sede ad Arezzo) ha ultimato i lavori di ripristino degli argini rotti a Monterchi dall’ondata di maltempo, che ha investito il bacino del torrente Cerfone nel Gennaio scorso con oltre cento millimetri di pioggia, caduti in poche ore. Nonostante la manutenzione idraulica, che ha permesso di evitare il peggio, il reticolo ha subito qualche contraccolpo.
A distanza di un mese, però, le criticità risultano completamente sanate ed il corso d’acqua ha ritrovato forma e funzionalità.
Due gli interventi più significativi: in un punto si è provveduto alla ricostruzione dell’argine con ripristino della protezione in massi; in un altro, il ripristino dell’argine si è accompagnato alla sistemazione della pista ciclabile adiacente.
LOMBARDIA: PULIZIA DEI NAVIGLI
Proseguono gli interventi di pulizia straordinaria dei Navigli ad opera del Consorzio di bonifica Est Ticino Villoresi (con sede a Milano), che è recentemente intervenuto sul Naviglio Martesana nel capoluogo lombardo.
Il Comune ha assicurato la disponibilità di AMSA, nella rimozione dei cumuli di rifiuti raccolti, dopo un preventivo sopralluogo congiunto, durante il quale si sono individuati alcuni punti, dove concentrare quanto raccolto, in corrispondenza degli scivoli di accesso all’alveo; per quanto riguarda i rifiuti più ingombranti, il ritiro è avvenuto nella giornata successiva con un autocarro munito di sistema ragno. Nel corso delle attività sono stati riempiti dal personale consortile 10 sacchi di bottiglie di vetro e 25 sacchi di spazzatura varia; recuperati anche tubi di gomma, ferro, copricerchi.
Anche i navigli Grande e Pavese sono stati ripuliti: le attività si sono svolte, per quanto riguarda il naviglio Grande, a Milano, a Corsico ed a Trezzano mentre, sul Naviglio Pavese, tra Casarile e Giussago, oltre che a Zibido San Giacomo ed alla Certosa di Pavia; pure qui, significativi i quantitativi di rifiuti raccolti.
Sono in corso, inoltre, interlocuzioni tra l’ente consortile ed il Comune Milano per arginare il fenomeno dei bivacchi dei senza fissa dimora e delle occupazioni abusive lungo il canale.
LAZIO: CONSEGNATA LA PRIMA DI TRE NUOVE MACCHINE OPERATRICI
Nell’ambito del progetto di rinnovamento e potenziamento del proprio parco macchine, il Consorzio di bonifica Litorale Nord (con sede a Roma) ha acquistato 3 nuove macchine decespugliatrici.
Presso la sede consortile di Casalpalocco è stata consegnata la prima macchina specifica per la manutenzione dei corsi d’acqua, dotata di trasmissione totalmente idrostatica e di specifici pneumatici ad alta galleggiabilità. Questo specifico modello da 12 metri è già presente in circa sessanta Consorzi di bonifica italiani per un totale di oltre duecento unità complessive.
Entro il mese di giugno saranno messe in servizio ulteriori 2 unità’ dotate anch’esse di cabina girevole per consentire all’operatore la massima visibilità e sicurezza operativa, consentendo di tagliare erba ed arbusti in entrambi i sensi di marcia, riducendo al massimo i tempi di esecuzione.
PUGLIA: VISITA DI STUDENTI STRANIERI
Una delegazione di studenti stranieri del master “Susteinable Water and Land Management in Agriculture” (da Algeria, Libano, Marocco, Tunisia, Egitto, Siria e Congo) è stata ospitata presso l'impianto consortile di San Samuele, in agro di San Ferdinando, per acquisire conoscenze ed esperienze sulla gestione efficiente della distribuzione irrigua; l’iniziativa rientra nell'ambito della consolidata collaborazione tra l'Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari ed il Consorzio di bonifica Capitanata (con sede a Foggia).
CALABRIA: PCTO IN CONSORZIO
Dopo la firma della convenzione tra il Consorzio di bonifica Ionio Catanzarese (con sede nel capoluogo provinciale) e l’Istituto Tecnico Economico Grimaldi-Pacioli di Catanzaro per lo svolgimento dei percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (PCTO) nell’anno scolastico 2022/2023, un gruppo di studenti di classe 4° ha iniziato negli uffici consorziali questa esperienza, che costituisce una modalità per l’acquisizione di competenze e di orientamento anche per le scelte universitarie e lavorative.
I ragazzi, all’interno dell’organigramma consortile, hanno potuto acquisire alcun certificate e competenze trasversali, di cui hanno bisogno: lavoro di gruppo, studio, progettazione, processi decisionali, organizzazione del lavoro, sviluppo di un percorso formativo coerente con il profilo educativo, culturale e professionale dell’indirizzo di studi.
L’ITE Grimaldi-Pacioli ha inserito organicamente, all’interno del piano triennale dell’offerta formativa, questi percorsi, che integrano quelli d’istruzione: l’esperienza coinvolgente e motivazionale ha generato interesse negli studenti e ha offerto spunti innovativi da approfondire in aula.
EMILIA ROMAGNA: PROGETTO DIDATTICO CONGIUNTO
Associazione Sentiero del Tidone, Consorzio di bonifica Piacenza (con sede in città), Progetto Vita ed Eduiren insieme in un progetto didattico, ricco d’iniziative d’educazione civica ed ambientale: 4 gli Istituti Comprensivi, che hanno già aderito con 36 classi e circa settecento studenti (“Cardinale Agostino Casaroli” con le scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di 1° grado di Castel San Giovanni e le scuole primaria e secondaria di 1°grado di Sarmato; “M. K. Gandhi” con le scuole primaria e secondaria di 1° grado di Gragnano; I.C. di Pianello Val Tidone con le scuole primarie di Nibbiano, Agazzano e Pianello; I. C. di Borgonovo Val Tidone e Ziano Piacentino con la scuola primaria di Borgonovo).
Le scuole hanno potuto scegliere tra 6 percorsi formativi principali ed altri di approfondimento. In particolare, l’ente consortile offre la possibilità di partecipare ad una didattica in presenza o via web, utile all’approfondimento di tematiche legate alla difesa idraulica, alla distribuzione irrigua, alla prevenzione del dissesto idrogeologico; scoprire il progetto europeo LIFE CLAW (sostenuto dall’Unione Europea attraverso lo strumento finanziario LIFE), i cui obbiettivi sono la conservazione del gambero di fiume e la tutela della biodiversità; visitare la diga del Molato (Nibbiano in Alta Val Tidone) e simularne il funzionamento con uno strumento didattico web, creato ad hoc ed utilizzabile in classe.
“Sentiero del Tidone”, Progetto Vita ed ente consorziale hanno in corso anche un altro importante progetto, che mira a favorire l’accesso, attraverso opportuna segnaletica, ai DAE (Defibrillatori semiAutomatici Esterni) presenti lungo il sentiero e nelle vicinanze (entro i 2 chilometri): un’esperienza pilota a livello nazionale per la sicurezza degli escursionisti e che vuole stimolare altri percorsi ad adottare una specifica segnaletica per indicare i DAE più vicini.
VENETO: UN DOCUMENTARIO DA UNA SINGOLARE ESPERIENZA
Il Consorzio di bonifica Bacchiglione (con sede a Padova) ha realizzato il documentario “Serenissime Botti- Botte a sifone di Conche di Codevigo”, che illustra gli interventi di ristrutturazione sul manufatto risalente al 1600 ca., grazie ad immagini inedite, realizzate durante le operazioni di verifica delle condizioni strutturali della botte a sifone, a distanza di 91 anni dalla precedente messa in asciutta delle canne. Nell’allegato fascicolo sono illustrati anche i progetti, che l’ente consortile sta realizzando per aumentare la sicurezza idraulica della particolare area, servita dal nodo idraulico nel bacino del fiume Brenta.
EVENTI A TERNI E BOLOGNA
Il Presidente, Francesco Vincenzi ed il Direttore Generale ANBI, Massimo Gargano, saranno mercoledì 22 Febbraio p.v. a Terni (Hotel Michelangelo, dalle ore 9.15) per partecipare al convegno “Umbria, un territorio di eccellenze e di valori, la sfida della sicurezza idrogeologica e della disponibilità di acqua. La proposta dei Consorzi di bonifica umbri”, organizzato dall’ANBI regionale. Il giorno successivo, Vincenzi interverrà a Bologna (Oratorio San Filippo Neri, dalle ore 9.00) alla sessione “Politiche per migliorare il futuro climatico” nell’ambito del convegno “Cambiamenti climatici: il suolo e la rigenerazione urbana” organizzato dalla Città Metropolitana felsinea. |