L’OSSERVATORIO ANBI RISORSE IDRICHE METTE IN GUARDIA
QUALCHE PIOGGIA FAVORISCE UNA PERCEZIONE ERRATA: L’ITALIA DELL’ACQUA È ANCORA UNA REALTA’ VIRTUALE
“Abbiamo appena concluso una difficile annata agraria, che già guardiamo con apprensione alla prossima. Non può certo bastare qualche pioggia a risolvere una situazione di deficit idrico, che si protrae da molti mesi e la cui conseguente aridità ci costringe ad irrigare i campi per fare attecchire i semi, mentre le autobotti sono ancora all’opera per portare acqua potabile in alcune comunità. I dati confermano una situazione, che rimane complessa su molte zone del Paese”: ad affermarlo è stato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI, commentando il report settimanale dell’Osservatorio ANBI Risorse Idriche.
Alcuni focus confermano una situazione che permane molto preoccupante perché finora è caduta mediamente la metà della pioggia consueta sull’Italia. Le situazioni più evidenti si palesano nel Nord del Paese, dove umidità, qualche pioggia ed una spruzzata di neve offrono una percezione alterata della realtà, dove invece la portata del fiume Po è in repentina diminuzione (a Pontelagoscuro c’è stato un ulteriore calo di 63 metri cubi al secondo in 5 giorni), di fatto confermandosi sotto media ormai ininterrottamente da Dicembre 2020 e segnando nuovi record negativi per buona parte del 2022!
Anche i grandi bacini settentrionali continuano ad evidenziare segnali di sofferenza : risultano ancora in calo i livelli del lago Maggiore (circa 90 centimetri al di sotto della media), mentre quelli del lago di Como tornano sotto media del periodo; il Garda ha toccato un’altezza di cm. 35,4 sullo zero idrometrico contro una media di cm. 81,3 ,mentre l’Iseo ha una percentuale di riempimento quasi dimezzata rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Queste indicazioni destano forti preoccupazioni, se si considera che, nel 2021, l’autunno era stato l’unico periodo, in cui gli acquiferi avevano avuto modo di ricaricarsi dopo un’estate arida e prima della lunga stagione siccitosa, che ancora perdura.
Stanti le attuali condizioni, il timore è che il 2023 sia un anno ancora più difficile per le maggiori riserve idriche del Paese. In Veneto, il fiume Adige è sceso a m. -3,62, un livello inferiore a quello medio estivo, ma è buona parte dei corpi idrici regionali, sia superficiali che sotterranei, a ristagnare sotto i livelli minimi (quasi tutte le falde toccano il record negativo da 20 anni in qua). Restano a livelli bassi, i fiumi piemontesi: cala ancora la Sesia, che ora è a circa il 25% della portata media mensile. In Valle d’Aosta, nei primi 15 giorni di Novembre, le piogge sono state modeste e la portata della Dora Baltea è in calo.
In Lombardia restano invariate le portate del fiume Adda, ma le riserve idriche segnano -34,3% sulla media del periodo. In Emilia Romagna, il 90% del territorio è ancora in zona rossa per la siccità ed alcuni fiumi hanno portate quasi azzerate (il Reno è al 2% della portata media).
Ad essere colpiti da nubifragi sono stati in questi giorni soprattutto il NordOvest della Toscana (in 24 ore, mm. 130 su Stazzema, mm. 111,6 a Massa) ed il Grossetano (mm. 101,6 a Semproniano), esaltando il pericoloso regime torrentizio ormai assunto da alcuni fiumi, quali Serchio ed Ombrone, i cui livelli sono risaliti repentinamente dai minimi, nei quali albergavano da settimane; tali perturbazioni si collocano in un autunno insolitamente caldo con temperature marine ancora elevate e foriere di eventi meteo estremi. Il Consiglio Nazionale Ricerche (C.N.R.) ha collocato l’Ottobre 2022 al secondo posto tra quelli più caldi dei recenti 200 anni e particolarmente aridi, con anomalie termiche anche di 6 gradi superiori alla media e deficit pluviometrici fino al 100% (ad esempio, Fossacesia in Abruzzo).
“Finora, l’attuale stagione sta deludendo le speranze di recupero per una situazione idrologica gravemente compromessa e del cui cambiamento si fa fatica a prendere atto, assumendo decisioni conseguenti – ha evidenziato Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI - L’estate 2022 rappresenta una linea di confine per l’Italia davanti ad una crisi climatica, cui si deve rispondere anche con nuove infrastrutture multifunzionali, capaci di trattenere le acque, aumentando la resilienza di comunità e territori. Il Piano Laghetti, il Piano Invasi, il Piano di Efficientamento della Rete Idrica sono strumenti, in gran parte cantierabili, che mettiamo a servizio del Paese e del suo Governo.”
Il Lazio, come certifica la cartina dell’European Drought Observatory, è la regione dell’Italia centrale, che maggiormente sta soffrendo per la siccità ed in cui alcune precipitazioni, localizzate soprattutto a Nord, hanno ristorato territori da tempo in crisi idrica come dimostrano i dati sulle piogge da inizio anno: Montalto di Castro, mm. 219 millimetri, di cui 107 solo a Settembre; Cerveteri, mm. 140 (fonte: ARSIAL). I fiumi Liri e Sacco segnano la peggiore performance dei recenti 6 anni. Impressionante è il confronto tra le portate attuali del fiume Aniene e quelle “storiche”: -70%! Perfino i livelli degli invasi regionali testimoniano la penuria di piogge autunnali: sono quasi tutti al di sotto dei livelli registrati in estate (in controtendenza solo il lago di San Casciano, tra Lazio e Toscana, cresciuto in un mese di circa un metro e mezzo).
Nelle Marche, i livelli idrometrici non crescono e gli invasi regionali trattengono poco più di trenta milioni di metri cubi d’acqua. In Umbria, dove ad Ottobre non è quasi mai piovuto, le recenti perturbazioni non hanno arrecato significativo beneficio ad un territorio in grave difficoltà idrica con il lago Trasimeno largamente sotto media e le portate del fiume Tevere in calo.
In Abruzzo, ad Ottobre si segnala un bilancio idroclimatico negativo con un deficit pluviometrico, che in moltissime località si aggira tra l’80 ed il 100% (fonte: Regione)! Le temperature di fine Ottobre sono state tra le più alte mai registrate nel periodo (il record è di Sulmona). La situazione idrologica migliora scendendo verso Sud, confermando l’immagine di un’Italia idricamente rovesciata. In Campania crescono i livelli dei fiumi Sele, Volturno e Garigliano.
La “lunga estate meridionale” e le necessità delle campagne fanno sì che i volumi invasati nelle dighe della Basilicata si riducano di oltre tre milioni di metri cubi in una settimana, mentre in Puglia tale contrazione si limita a poco più di un milione di metri cubi, confermando il trend positivo sulle disponibilità d’acqua ancora presenti nei bacini regionali: + 30 milioni di metri cubi sul 2021, oltre il doppio sul 2020.

CRISI CLIMATICA: INTENSA ATTIVITA’ INTERNAZIONALE DI ANBI PER PUNTARE ALLA MODIFICA DELLA LEGGE QUADRO ACQUE
Mentre a Madrid si è appena tenuto un meeting di Irrigants d’Europe (l’associazione promossa da ANBI insieme alle omologhe organizzazioni di Portogallo, Francia e Spagna) con all’ordine del giorno le conseguenze della crisi climatica nel Sud del Vecchio Continente e gli indirizzi in discussione alla Commissione UE, aumenta l’attenzione internazionale verso l’operato dei Consorzi di bonifica italiani.
“In sede comunitaria – ha affermato Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI – è necessaria una maggiore attenzione alle esigenze dei territori mediterranei e delle loro economie agricole, per le quali è indispensabile l’apporto irriguo, senza il quale si peggiora l’ecosistema ed è impossibile puntare alla necessaria autosufficienza alimentare. Siamo impegnati a presentare proposte per un giusto equilibrio con le esigenze ambientali a partire, però, dal contesto climatico e idrico.”
“Serve un serrato dialogo, innanzitutto culturale, con i Paesi del Nord Europa per arrivare ad un modifica della Direttiva Quadro Acque prima della scadenza del 2026 – ha aggiunto Francesco Vincenzi, Presidente ANBI - Ne va del futuro dell’eccellenza agricola italiana e comunitaria, ma anche della qualità dei nostri territori”.
Intanto, 2 delegazioni dei Governi turco e spagnolo hanno visitato la sistemazione irrigua del distretto Angeli, in comune di Mantova, dove, mutuando l’esperienza di precedenti impianti pilota, si raggiunge, grazie al telecontrollo ed all’automazione del sistema di distribuzione idrica, un risparmio pari a quasi 4 milioni di metri cubi d’acqua per stagione irrigua.
“Sono molto orgogliosa che il nostro progetto, unico in Europa, sia oggetto di attenzione e di studio da parte di altri Paesi” ha dichiarato la Presidente del locale Consorzio di bonifica Territori del Mincio, Elide Stancari.
Il canale Angeli-Cerese e l’impianto idrovoro di derivazione dal lago Superiore, che insiste sui comuni di Mantova, Curtatone e Borgo Virgilio, sono stati riqualificati con un budget di 4 milioni di euro erogati dall’allora Mi.P.A.A.F.( Ministero per le Politiche Ambientali, Agricole e Forestali).
Il progetto prevede il controllo del canale Angeli-Cerese per limitare l’uso della risorsa idrica, ottenendo sia un risparmio consistente d’acqua che un miglioramento del livello ecologico del lago Superiore di Mantova. Per questo, sono state sostituite le pompe, al fine di renderle dialoganti con il nuovo sistema di bacinizzazione.
“L’obiettivo è quello di implementare un autocontrollo di rete con un insieme di componenti, che lavorano congiuntamente per controllare livelli e portate del canale – ha spiegato Massimo Galli, Direttore dell’ente consorziale - Rilevando i livelli idrici in determinati punti dell’alveo, è possibile determinare, dove l’acqua è necessaria ed inviare automaticamente le relative istruzioni alle paratoie di monte ed alle pompe per fornire risorsa limitatamente alla domanda irrigua. La bacinizzazione consente quindi di invasare volumi idrici, in modo da averli disponibili nel momento di bisogno, evitando il rilascio di risorsa non richiesta dagli utilizzatori.”
Lo schema progettuale è simile a quanto già realizzato in altri bacini irrigui mantovani, dove la migliore gestione della distribuzione irrigua ha comportato un risparmio idrico, quantificato in 37,5 milioni di metri cubi in 10 anni.
FRIULI VENEZIA GIULIA: FINANZIATI TUTTI I PROGETTI PRESENTATI
Il MiPAAF (Ministero Politiche Agricole, Alimentari Forestali) ha finanziato, con 35,2 milioni di euro, tutti progetti presentati dal Consorzio di bonifica Pianura Friulana (con sede a Udine) per la resilienza del sistema irriguo e per una migliore gestione della risorsa idrica. Il bando, che prevedeva una prima ripartizione delle risorse su base regionale da un minimo di 8,8 milioni ad un massimo di 35,2 milioni per ogni regione, era scaduto nel Giugno scorso.
L’ente consortile, unico richiedente nel territorio regionale, aveva presentato 5 progetti per un totale di 35.360.000 euro, che sono stati finanziati con il massimo delle risorse previste. Con il Friuli Venezia Giulia soltanto le regioni Veneto e Lombardia hanno visto riconosciuto lo stesso importo, ma con più enti beneficiari dei finanziamenti.
Con i progetti già finanziati con i fondi Piano Nazionale Ripresa e Resilienza, nell’arco di poche settimane, l’ente consortile ha ottenuto oltre cinquantasei milioni di euro per la realizzazione di opere irrigue, che andranno a migliorare il sistema consortile in moltissimi comuni del comprensorio. I lavori consistono nel ripristino dell’integrità strutturale dei canali nel rispetto del principio della massima tutela ambientale; l’ammodernamento della rete di canali di distribuzione irrigua permetterà la riduzione delle perdite idriche, il risparmio della risorsa, l’efficientamento del servizio ed una significativa riduzione di costi di manutenzione.
L’aggiudicazione degli appalti sarà effettuata entro il 2023 e le opere ultimate entro il 2026. I risultati ottenuti premiano la tenacia, l’impegno e la forte determinazione di tutte le componenti consortili che hanno lavorato in sinergia per un comune obiettivo.
EMILIA ROMAGNA: PIU’ SICUREZZA IDRAULICA
Un’altra area del territorio a rischio idraulico messa in sicurezza grazie all’intervento del Consorzio di bonifica Pianura di Ferrara (con sede nella città estense), che ha terminato i lavori di tombinamento di un tronco del canale Lovaro nei pressi del depuratore e del centro raccolta rifiuti a Migliaro.
L’intervento ha risolto definitivamente il problema di allagamento delle zone con bassa altimetria del centro abitato (in particolare nella zona della stazione ferroviaria( e fa parte della fase conclusiva del progetto di realizzazione e adeguamento dei collegamenti funzionali tra i vari bacini afferenti all’impianto idrovoro Mazzore, nel comune di Fiscaglia I lavori, per un valore di 126.000 euro, sono stati eseguiti co-finanziati in parti uguali dall’ente consortile, dal Comune di Fiscaglia e da CADF - La Fabbrica dell’Acqua, grazie ad una convenzione ad hoc sottoscritta tra i 3 soggetti.
Tale sistema funziona perché, unendo le forze, si può garantire alle comunità interessate da problematiche, soprattutto legate alla sicurezza idraulica, una risposta altrimenti difficile da offrire in tempi ragionevoli. L'opera era attesa da diversi anni: l'intervento era necessario e strategico, soprattutto in un momento come questo, caratterizzato da cambiamenti climatici, che portano ad una maggiore frequenza di fenomeni atmosferici di forte intensità. Il lavoro appena concluso permetterà di migliorare nettamente la sicurezza idraulica di due comparti residenziali di Migliaro.
VENETO: DOCENTI A SCUOLA ANBI
Centoventi docenti, in rappresentanza di altrettante classi di scuole primarie e secondarie del Veneto, si sono collegati per la presentazione del progetto scuola “Acqua, ambiente, territorio: bonifica è sostenibilità” promosso ed organizzato per l’anno scolastico 2022-2023 da ANBI Veneto, Regione Veneto , Ufficio Scolastico Regionale.
Nel corso dell’incontro sono state illustrate le 3 articolazioni del progetto. “Il mio amico canale”, che si rivolge alle classi primarie, rappresenta un percorso di conoscenza sulle diverse funzionalità e tipologie di fiumi e canali, partendo dal corso d’acqua più vicino alla scuola; prevede, in collaborazione con il personale del locale Consorzio di bonifica, progettazioni ed attività di manutenzione e si conclude con una “cerimonia”, nella quale i bambini danno un nome al tratto di corso d’alveo, oggetto del laboratorio. “Le stagioni della sostenibilità”, rivolto alle scuole secondarie, è un concorso, nel quale le classi partecipanti devono illustrare attraverso disegni, foto, mosaici, grafica, il rapporto tra uomo, acqua ambiente e sostenibilità.
Infine, i PCTO (alternanza scuola-lavoro) prevedono attività laboratoriali, quali ricerche digitali, nonché realizzazione di video sui temi e le azioni previste dai Consorzi di bonifica. I lavori più significativi varranno premiati in un grande evento finale, che si terrà a Maggio. Ad integrazione del progetto, ANBI Veneto prevede inoltre incontri con i docenti, finalizzati alla conoscenza dei Consorzi di bonifica e del loro lavoro.
TOSCANA: CITTADINI-CONSORZIO DI BONIFICA UNA TASK FORCE CHE FUNZIONA
La stretta collaborazione tra amministratori-cittadini-Consorzio di bonifica contribuisce a migliorare la sicurezza idraulica del territorio: ne è convinto l’ente consortile 2 Alto Valdarno (con sede ad Arezzo), che raccoglie ed esamina tutte le segnalazioni provenienti da Comuni e consorziati, utilizzando le indicazioni di chi il territorio lo conosce da vicino e lo vive tutti i giorni per arricchire il piano annuale delle attività consorziali.
È per alimentare questa collaborazione che il Consorzio di bonifica incontra ogni anno gli amministratori locali per far comprendere le modalità e le finalità degli interventi.
Proprio a seguito di segnalazione, tecnici e operai sono intervenuti di recente sul torrente Rifiglio a Battifolle per allontanare dall’alveo le piante cadute in seguito ad un evento meteorologico particolarmente violento.
EMILIA ROMAGNA: REPORT CONSORTILE 2022
È stata pubblicata l'edizione 2022 del “report” annuale del Consorzio di bonifica della Renana (con sede a Bologna), già on-line e scaricabile dal sito www.bonificarenana.it; giunto all’XI° edizione, è la vera e propria “carta d'identità” dell’ente consortile, rispondente all' obbiettivo strategico di fornire completa trasparenza a contribuenti e cittadinanza, in merito ad attività e funzioni svolte.
Significativi risultano soprattutto alcuni dati, basati sul bilancio d'esercizio 2021 approvato a Giugno: innanzitutto, il numero di contribuenti (oltre duecentosessantamila in 63 comuni e 7 province), la quantità di opere realizzate sia pianura che in Appennino, i progetti cantierabili già pronti per le prossime annualità; tra questi, il programma di rigenerazione idraulica del principale nodo di sistema consorziale tra Saiarino e Valle Santa di Argenta, per il quale sono stati assegnati, alla “Renana”, 40 milioni di euro nell'ambito del P.N.R.R., al fine di aumentare la capacità di scolo e la disponibilità irrigua della pianura bolognese per incrementare la resilienza e la sicurezza del territorio, a fronte dei cambiamenti climatici in atto.
TOSCANA: COSE “PERSE” LUNGO I FIUMI
Il Consorzio di bonifica 6 Toscana Sud (con sede a Grosseto) è impegnato non solo nella tutela del rischio idraulico, ma anche nella salvaguardia dell’ambiente: “Cose perse lungo il Merse”, il primo appuntamento organizzato dall’ente consortile assieme a “The Ploggers”, il gruppo diventato simbolo della lotta all’abbandono selvaggio di rifiuti in Toscana, ha unito tanti sorrisi a momento di riflessione: lungo il corso d’acqua, purtroppo, è stato ritrovato di tutto: Eternit, plastica, carta, tantissime bottiglie e lattine.
Erano una trentina i partecipanti alla manifestazione, per buona parte bambini, che sono stati guidati nel percorso trekking e nella seconda parte della manifestazione, quando le emozioni della giornata sono state affidate ai disegni. Prima, durante e dopo la camminata di circa tre ore in località Brenna, nel comune di Sovicille, c’è stato modo di parlare dell’ente consorziale, del sistema di canalizzazione realizzato dai monaci sul fiume Merse, del progetto sulla derivazione a fini irrigui e dighe mobili sul Serpenna.
Questa iniziativa ha dimostrato che c’è ancora molto da fare per sensibilizzare la popolazione e per questo il “Toscana Sud” organizzerà altre iniziative lungo i corsi d’acqua del reticolo in gestione.
CALABRIA: PIU’ VICINO AI CONSORZIATI
Il Consorzio di bonifica Ionio Catanzarese (con sede nella città capoluogo) prosegue una puntuale assistenza ai consorziati, recandosi con proprio personale nei comprensori comunali per consentire ai consorziati di avere tutti gli elementi, che concorrono a determinare il contributo consortile: esaminare i parametri delle modalità di calcolo, segnalare eventuali richieste(per esempio: una vendita, un cambio di indirizzo, un decesso), chiedere verifiche e così via per avere, insomma, tutte le informazioni sull’avviso di pagamento in modo chiaro nel rispetto dl Piano di Classifica.
Il più recente appuntamento si è tenuto nella sede consortile di Sellia Marina (località Uria), dove l’attività di sportello era abilitata anche alla riscossione dei ruoli tramite moneta elettronica.
Questa attività , insieme agli interventi sul territorio, sarà una costante per venire incontro alle necessità di tutti i consorziati.
VINCENZI AD ANCONA
Il Presidente ANBI, Francesco Vincenzi, interverrà nella mattinata di martedi’ 22 Novembre p.v. al convegno “Quale futuro per il comparto agroalimentare tra politiche europee, cambiamenti climatici e cibo sintetico”, organizzato ad Ancona da Coldiretti Marche; la sede sarà l’auditorium Tamburi nella Mole Vanvitelliana. |