Anno XXIV, n. 18 venerdì, 13 maggio 2022

SETTIMANA NAZIONALE DELLA BONIFICA E DELL’IRRIGAZIONE

IL VIA E’ A PEDALI

E’ quanto mai su “due ruote ecologiche”, la Settimana Nazionale della Bonifica e dell’Irrigazione, la cui XXI edizione prende il via sabato 14  per concludersi domenica 22 Maggio sotto lo slogan “Dalla bonifica storica ai Comuni dell’Acqua” a testimoniare il percorso, che porterà a celebrare, a fine mese, il Centenario del Congresso, che vide, nel 1922, esperti e politici di ogni estrazione, riunirsi a San Donà di Piave, nel veneziano, per “disegnare” il territorio italiano, così come lo conosciamo ancora oggi.
L’edizione 2022 della Settimana Nazionale della Bonifica e dell’Irrigazione, promossa da ANBI (Associazione Nazionale Consorzi Gestione Tutela Territorio ed Acque Irrigue) con il patrocinio del Ministero della Transizione Ecologica, vede una stretta collaborazione con la FIAB (Federazione Italiana Ambiente Bicicletta) e, non a caso, è sull’asse emiliano-lombardo, culla di campioni del ciclismo, che batte il cuore pulsante del primo week-end di appuntamenti. Capitale di questa virtuale “repubblica del pedale” è Modena, dove il Consorzio di bonifica Burana propone, domenica 15 Maggio, una “sbiciclettata” sugli argini a Concordia sulla Secchia e Bimbinbici a Crevalcore; il tutto accompagnato dalle visite alla scoperta dell’impianto Quingentole a Sabbioncello e del canal Torbido a Savignano (sabato 14).
Ad inaugurare il nutrito programma di ciclopedalate sarà però, sabato 14 Maggio, il Giro bonifica del Centenario a Jesolo nel Veneto Orientale, il cui territorio sarà visitabile anche con proposte in barca, a piedi e perfino in Vespa (15 Maggio); nella stessa regione si pedalerà anche alla scoperta del Menago, nel veronese e dell’impianto idrovoro di Dogaletto, nel veneziano.
A Nordest, questo weekend, sono previste anche una biciclettata al Panperduto, nel varesino e la ciclogita da Novara lungo le strade delle terre del riso; a Cassano d’Adda saranno invece presentati i percorsi ciclabili lungo le alzaie dei canali irrigui. Tra le altre proposte vanno segnalate, in provincia di Mantova, una passeggiata serale tra i palazzi della Bonifica, impreziositi da giochi di luce, nel capoluogo (14 Maggio) ed un concerto presso la botte Villoresi, a Quistello (15 maggio); a proposito di musica, si segnala, sabato 14 Maggio, la proiezione dell’evento “La musica dell’illuminismo” nel museo multimediale a Boretto, in provincia di Reggio Emilia.
Molti, infine, gli impianti idraulici, visitabili in tutta Italia con le “chicche” di “Acqua Campus”, centro di eccellenza internazionale nella ricerca ed innovazione per l’irrigazione a Budrio, nel bolognese e gli itinerari tematici, che da lunedì interesseranno le scuole della provincia di Foggia.
Il calendario della Settimana Nazionale della Bonifica e dell’Irrigazione è consultabile sul sito www.anbi.it.

ANBI: UN GRAZIE PER IL RINVIO NELL’APPLICAZIONE DEL DEFLUSSO ECOLOGICO. ORA AL LAVORO PER INDIVIDUARE L’EQUILIBRIO FRA USI IDRICI NEL RISPETTO DELLE NORME E DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI

“Fin dalla scorsa primavera, in tempi assai diversi dagli attuali, avevamo richiamato l’attenzione sulla necessità di rinviare l’applicazione della normativa comunitaria sul Deflusso Ecologico, perché i parametri previsti, limitando le disponibilità idriche sul territorio, avrebbero pregiudicato l’equilibrio agricolo ed ambientale di ampie zone del Paese; poi l’emergenza bellica e la necessità di incrementare l’autosufficienza alimentare in una difficile contingenza climatica ne hanno esaltato l’urgenza, cui le forze politiche hanno saputo rispondere in maniera unitaria. Per questo, esprimiamo un sentito ringraziamento al Presidente della Commissione Agricoltura del Senato, Gianpaolo Vallardi ed a tutti i Componenti della stessa che molto si sono spesi per ottenere l’importante risultato nell’ interesse complessivo del Paese”:
a dichiararlo è stato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI, dopo l’approvazione dell’emendamento sul Deflusso Ecologico in occasione del Decreto Legge Ucraina.
“E’ stato raggiunto un obbiettivo importante, grazie alla collaborazione di molti, ma di cui possiamo vantare la primogenitura nell’aver segnalato le gravi conseguenze che , anche in campo idroelettrico, avrebbe comportato l’attuazione di provvedimenti attualmente tarati su realtà idriche e territoriali assai diverse delle nostre; questo, pur nel comune interesse per il benessere dei corsi d’acqua – ha aggiunto Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI – Entro Dicembre 2024 le Autorità di Distretto dovranno completare le sperimentazioni sul Deflusso Ecologico nel rispetto degli obbiettivi fissati dai relativi Piani di Gestione. I Consorzi di bonifica ed irrigazione continueranno ad offrire piena collaborazione, impegnandosi al contempo nel proseguire l’applicazione e la ricerca di soluzioni per l’ottimizzazione d’uso dell’acqua a servizio dell’agricoltura, che produce cibo: dall’evoluzione del sistema di consiglio irriguo Irriframe al Piano Laghetti di prossima presentazione. Auspichiamo che le nostre proposte possano trovare l’adeguata attenzione delle forze politiche come dimostrato nel caso del Deflusso Ecologico.”

OSSERVATORIO ANBI SULLE RISORSE IDRICHE

SICCITA’, UN’EMERGENZA DIMENTICATA: NONOSTANTE LE PIOGGE NON SI INVERTE IL TREND NEGATIVO. GRAVE DEFICIT IDRICO IN VENETO DOVE SI E’ RASCHIATO IL FONDO DEL BARILE

Sono 2 i dati, che caratterizzano il report settimanale dell’Osservatorio ANBI Risorse Idriche in un periodo di evidente distrazione dell’opinione pubblica, giustificata dalla contingenza bellica, rispetto ad elementi, che consolidano, rendendola quasi strutturale e perciò più grave, la condizione di crisi idrica nel Nord Italia.
In linea con il tema della Giornata Mondiale dell’Acqua 2022 (“Rendere visibile l’invisibile”), il primo “alert” riguarda la condizione di grave criticità toccata dai livelli di falda in Veneto, le cui riserve idriche sotterranee, in Aprile, hanno registrato valori pari ed in alcuni casi inferiori al minimo storico. Le situazioni più gravi sono state rilevate nell’alta pianura tra i fiumi Brenta e Piave e nel settore centrale della regione dove, in località Schiavon, è stato verificato un livello inferiore di ben 14 centimetri al minimo storico, toccando quasi il “fondo del pozzo”; il mese scorso, sul Veneto, il deficit pluviometrico si è mediamente attestato sul 33% (- 41% nel bacino Brenta-Tartaro-Canal Bianco), mentre manca il 40% della neve sulle Dolomiti (-246 centimetri) ed il 51% sulle Prealpi (-202 centimetri). Tra i fiumi cresce l’Adige, ma resta quasi un metro sotto il livello del 2021, rimanendo al livello più basso dal 2014; anche Piave, Livenza. Brenta e Bacchiglione si attestano su altezze idrometriche da record negativo (fonte: ARPAV).
“Questa fotografia idrica del Veneto conferma l’opportunità, da noi ripetutamente sollecitata ed ora approvata unitariamente dalle forze politiche, di rinviare l’applicazione dei nuovi parametri di Deflusso Ecologico, la cui attuazione avrebbe prioritariamente colpito proprio territori già in crisi” ha ribadito Francesco Vincenzi, Presidente ANBI.
“Come indicato nell’emendamento al Decreto Legge Ucraina, occorre urgentemente affiancare ad interventi strutturali, come il Piano Laghetti, una diffusa azione per ottimizzare l’utilizzo della risorsa idrica attraverso l’innovazione come dimostra, ad esempio, il sistema esperto Irriframe. L’obbiettivo – ha aggiunto Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI - è rendere compatibili, nel rispetto delle norme esistenti, i diversi interessi, che oggi gravano sulle disponibilità d’acqua, ad iniziare da quelli prioritari per l’autosufficienza alimentare ed energetica.”
L’incapacità di uscire da una condizione di crisi, nonostante le piogge, è ancora più evidente per il fiume Po, le cui portate, pur raddoppiate o addirittura triplicate rispetto a 15 giorni fa, restano, però, molto lontane dai valori medi del periodo (fonte: ARPAE). Ad accentuare questa tendenza alla cronicizzazione dello stato di emergenza  idrica è la politica di contenimento dei deflussi dai grandi laghi, privilegiando l’incremento  dei volumi invasati, ma penalizzando i territori a valle tant’è che, ad esempio, l’Adda non riesce ad uscire dalla condizione di criticità, nonostante i livelli del lago di Como, di cui è emissario, siano cresciuti del 10% in 7 giorni, così come quelli del Sebino; i bacini lacustri Maggiore e Benaco registrano performances inferiori, seppur in crescita.
Ciò nonostante, in Lombardia cresce in maniera preoccupante il divario tra le risorse idriche stoccate nel 2022 e quelle degli anni precedenti (in una settimana si è passati da -51% a -55% sulla media storica). Sono invece incoraggianti i dati dei corsi d’acqua a Nord-Ovest, dove crescono le portate sia in Piemonte, che in Valle d’Aosta. Analogo trend si registra in Emilia Romagna, dove le portate di tutti i fiumi sono in crescita e Savio, Lamone, Panaro, Secchia segnano valori superiori alla media dopo mesi di prolungata sofferenza; gli invasi piacentini (Molato e Mignano) non riescono invece a sfruttare il periodo favorevole ed è esigua la crescita dei volumi d’acqua trattenuti, rimanendo ai livelli più bassi dal 2017.
Un deficitario andamento pluviometrico continua invece a condizionare la situazione idrologica della Toscana, dove i livelli dei corsi d’acqua sono in calo (solo la Sieve è sopra media): ad Aprile è piovuto il 7% in meno sulla media regionale (mm.77); i deficit più importanti si registrano sulle isole e sulla costa meridionale (punte di -45%) con il record sull’Argentario con soli 19 millimetri di pioggia. Ad eccezione del Tronto, anche nelle Marche si registrano cali nei livelli dei corsi d’acqua, seppur i bacini si mantengano su livelli inferiori solo al 2018 in anni recenti.
Cambia nuovamente l’andamento idrologico, trasferendosi in Umbria, dove la media delle precipitazioni in aprile (mm.64,9) è stata superiore agli anni scorsi; il lago Trasimeno, però, è al livello più basso dal 2003, mentre il fiume Tevere registra andamento migliore del triennio precedente, pur restando sotto media. Nello stesso alveo, però, scorrono portate in calo nel Lazio, così come per l’altro, principale corsa d’acqua regionale, l’Aniene, la cui portata è più che dimezzata rispetto alla media del periodo; pur in leggera crescita, restano a livelli minimi anche Sacco e Liri. In Campania, i livelli idrometrici dei fiumi Sele e Volturno si presentano in aumento, mentre risultano stabili il Garigliano ed il Sarno; inoltre, si segnalano in lieve calo i volumi nei bacini del Cilento, mentre si registra un deciso aumento per quelli del lago di Conza.
Il rischio di siccità resta comunque presente nella Campania settentrionale. Restano stabili le disponibilità idriche negli invasi della Basilicata, mentre crescono quelle pugliesi (circa un milione e mezzo di metri cubi in più), avvicinandosi a quelle dello scorso anno (-3,82 milioni di metri cubi): una tendenza importante, poiché in Aprile, sui territori agricoli della Capitanata sono caduti solo 15 millimetri di pioggia, cioè una quantità largamente inferiore a quella degli anni scorsi.
In Calabria, i livelli del bacino Sant’Anna sul fiume Tacina continuano a diminuire e a discostarsi dalle medie degli anni recenti, mentre le disponibilità idriche nell’invaso di monte Marello sul fiume Angitola restano in linea con gli anni scorsi. Infine, forte maltempo si è registrato in Sardegna con pesanti conseguenze per l’agricoltura; ne è esempio la zona di Sorso, dove in poche ore sono caduti oltre sessantatré millimetri di pioggia.

TOSCANA: IN ARRIVO INTERVENTI STRAORDINARI

Non solo manutenzione ordinaria dei corsi d’acqua finanziata con il contributo dei consorziati: il Consorzio di bonifica 2 Alto Valdarno (con sede ad Arezzo), nel 2022, è riuscito ad intercettare finanziamenti preziosi per contribuire alla mitigazione del rischio idraulico nel comprensorio.
In particolare, 3.600.000 euro arrivano a seguito degli eventi alluvionali del Luglio 2019: serviranno per realizzare 5 distinti interventi nei comuni di Arezzo, Monte San Savino e Marciano della Chiana. E’ di 1.700.000 euro, invece, la “dote” messa a disposizione dopo gli eventi atmosferici eccezionali, che si sono registrati nel Novembre 2019: interesserà interventi di sistemazione idraulica nei comuni di San Giovanni Valdarno, Laterina Pergine Valdarno, Monterchi, Chiusi della Verna.
Altri interventi straordinari risultano finanziati per oltre un milione e mezzo di euro dal Piano Stralcio dell'Autorità di Bacino Distrettuale Appennino Settentrionale: le risorse serviranno per lavori sul fiume Arno nel Casentinese ed a Montevarchi, sui torrenti Vingone e Cilone a Castiglion Fiorentino, sui corsi d’acqua Rigo della Peschiera nel comune di Monte San Savino e Fosso del Reggiaio, a Lucignano.
Più di un milione e duecentomila euro, infine, derivano dal DPCM (Decreto Presidenza Consiglio Ministri) 18 giugno 2021, con cui vengono finanziati lavori volti alla messa in sicurezza del Paese, in relazione al rischio idrogeologico; è previsto un poker di interventi nei comuni di Montevarchi, Chianciano Terme, Arezzo, San Giovanni Valdarno e Castelfranco Piandiscò.

MARCHE: PULITO TORRENTE

Nuovi interventi sono stati conclusi dal Consorzio di bonifica Marche (con sede a Pesaro) nel Piceno: ad Acquaviva Picena sono stati ultimati i lavori di ripristino della sezione idraulica di deflusso e la pulizia delle sponde di un tratto del torrente “Albula”.
Secondo i rilievi effettuati, il tratto presentava una grande quantità di materiale vegetale (arbustivo ed erbaceo) lungo le sponde e nell’alveo ad ostacolare il regolare deflusso delle acque; erano presenti anche piante secche cadute, per le quali è stata necessari l'Asportazione, al fine di ripristinare la funzionalità idraulica del torrente e di permettere la regolare esecuzione dei lavori.

TOSCANA: STATUTO CONSORTILE PIU’ GREEN

E’ una piccola “rivoluzione” quella, che vive il Consorzio di bonifica 1 Toscana Nord (con sede a Viareggio, in provincia di Lucca), che ha approvato il nuovo Statuto consortile, ricco di risposte inedite a sfide sempre più articolate.
L’elemento più significativo è la forte connotazione ambientale con la tutela e la valorizzazione delle risorse naturali, che entrano a pieno titolo tra le finalità e le attività codificate nel documento fondativo dell’ente; vi si sancisce che la prevenzione dal rischio idrogeologico inizia con la cura dell’ambiente e rimuovendo le cause dei cambiamenti climatici ma, soprattutto, si definisce che queste sono attività proprie del Consorzio di bonifica e si aggiungono a quelle istitutive come la manutenzione dei corsi d’acqua. Il percorso di revisione dello Statuto dell’ente consorziale è iniziato nel 2019; il lavoro istruttorio è stato svolto con diverse sedute di un apposito gruppo di lavoro.
L’impegno “green”, oltre ad esser sancito nelle finalità dell’ente consortile, connota gran parte delle novità del nuovo Statuto: viene stabilita, ad esempio, la possibilità di realizzare e gestire impianti di proprietà per la produzione di energia da fonti rinnovabili, con finalità di ridurre i costi di gestione dell’attività consortile; inoltre, è previsto che l'ente possa dotarsi di un bilancio sociale ed ambientale, nonché possa progettare e realizzare impianti d’irrigazione, che prevedano anche il riutilizzo di acque reflue ai soli fini irrigui. Sono altresì possibili azioni, unitamente ad altri soggetti competenti, volte alla realizzazione di programmi di tutela, nonché alla gestione e conservazione di aree di particolare pregio ambientale o di riserve naturali, ricadenti nel comprensorio.
Un’altra novità dello Statuto, appena approvato dalla Giunta di Regione Toscana, è l’estensione dell’informazione ai consorziati sia attraverso gli U.R.P. (Uffici Relazioni Pubblico) degli Enti Locali che mediante un proprio servizio.

LOMBARDIA: PER VALORIZZARE L’OLONA

Si è svolta l’escursione “Marnate: dal mulino al bunker” nel contesto del progetto “Interreg V-A MuLM, il Museo più lungo del mondo”, che mira alla creazione di un collegamento culturale tra Italia e Svizzera e di cui il Consorzio di bonifica Est Ticino Villoresi (con sede a Milano) è capofila per la parte italiana.
Il percorso ha preso avvio dall’ex mulino Balbi lungo il fiume Olona per raggiungere il lazzaretto, la chiesa dedicata ai Santi Rocco e Sebastiano (prima ospedale per i malati di colera e poi magazzino durante il secondo conflitto mondiale) e proseguire sino al bunker risalente al 1944.
L’escursione si inseriva in una proposta di divulgazione e di valorizzazione culturale dell’alto-medio corso del fiume Olona. È previsto un lungo calendario di visite guidate e che ha come tema portante, il fiume ed il rapporto, che si è instaurato con gli uomini, che nel corso dei secoli si sono relazionati con esso.

VENETO: CLASSE ADOTTA CANALE E LO CHIAMA QUATTRALI

Hanno scelto la libellula (insetto dotato di quattro ali indipendenti e quindi una vera e propria acrobata dell’aria), i ragazzi della classe IV A della primaria “Pascoli” di Peseggia di Scorzè per raccontare la loro esperienza nell’ambito del progetto didattico “Il mio amico canale”.
Alla presenza del locale Sindaco, Nais Marcon e del Presidente ANBI Veneto, Francesco Cazzaro, gli alunni hanno illustrato il lavoro svolto durante l’anno scolastico, seguendo idealmente il volo di una libellula partita dalla scuola e giunta fino alle vasche di laminazione, realizzate dal Consorzio di bonifica Acque Risorgive (con sede a Venezia Mestre), dove finalmente ritrova un habitat accogliente per costruire la propria casa. La storia è stata raccontata dagli alunni attraverso alcuni disegni e la registrazione della propria voce per comporre un video.
Lì dove avrebbe dovuto tenersi la cerimonia conclusiva, spostata all’interno della scuola a causa del maltempo, è stata installata una targa, che riporta il nome del canale, ribattezzato dai ragazzi “Quattrali”. Il progetto aveva infatti lo scopo di invitare gli alunni ad adottare un canale che scorre nei pressi della scuola. Ma questa classe ha fatto di più: ciascun ragazzo ha infatti proposto la propria idea di progettazione della sponda Sud delle vasche attraverso un disegno. In seguito, durante un’uscita didattica, con l'aiuto del personale del Consorzio i bambini hanno tracciato sul suolo la nuova forma e hanno potuto vedere l'inizio dei lavori; ora potranno seguire gli sviluppi, che la natura vorrà riservare alle sponde del canale “Quattrali”.
Tutti i progetti elaborati durante i laboratori didattici, promossi da ANBI Veneto, saranno presentati, mercoledì 25 Maggio p.v. a San Donà di Piave, in occasione di “Terrevolute - Festival della bonifica 2022”.

COME IN TOURNEE

Sono tanti gli appuntamenti lungo la Penisola, in occasione della Settimana Nazionale della Bonifica e dell’Irrigazione. Il Presidente ANBI, Francesco Vincenzi, concluderà, martedì 17 Maggio, il 1° Meeting sull’Acqua “Obiettivo Transizione Irrigua”, organizzato dal Consorzio di bonifica Renana (con sede a Bologna) a Saiarino di Argenta, nel ferrarese; nella stessa mattinata, Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI, parteciperà al simposio “Nuovi spazi per l’acqua –Ridisegnare il territorio in risposta ai cambiamenti climatici” organizzato nell’auditorium dell’Orto Botanico di Padova dal locale Consorzio di bonifica Bacchiglione.
Il giorno dopo, mercoledì 18 Maggio, i vertici ANBI saranno al Palazzo della Borsa di Napoli per il convegno “Il dovere di praticare la sostenibilità - I Consorzi di bonifica e la sfida della transizione ecologica per superare la crisi climatica” organizzato da ANBI Campania. Nel pomeriggio di venerdì 20 Maggio, Vincenzi e Gargano sono infine annunciati al VCR Research Center Rauscedo a San Giorgio della Richinvelda, in provincia di Pordenone, per la conferenza “L’irrigazione sostenibile” promossa da ANBI Friuli Venezia Giulia. 

 
Per maggiori approfondimenti www.anbi.it
SETTIMANALE DELL´ASSOCIAZIONE NAZIONALE CONSORZI DI GESTIONE E TUTELA TERRITORIO E ACQUE IRRIGUE
Direttore Responsabile: Massimo Gargano - Registrazione Tribunale di Roma n. 559/98 del 25 novembre 1998
Redazione: Via S.Teresa, 23 - 00198 Roma - Tel. 06/844321 - Fax 06/85863616
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