MACFRUT 2022 A RIMINI. LE INIZIATIVE ANBI
È un articolato programma quello, che anche quest’anno caratterizza la presenza ANBI al Macfrut, importante salone espositivo in calendario nei padiglioni della Fiera di Rimini: dagli appuntamenti istituzionali ai convegni tecnici, dalle dimostrazioni in campo alle iniziative rivolte alle scuole. Si inizierà mercoledì 4 Maggio p.v. quando, subito dopo l’inaugurazione, il Presidente ANBI, Francesco Vincenzi, accoglierà (ore 12.30 ca.), i rappresentanti delle Istituzioni nel “Salotto Blu” (padiglione B5 - 37) per il “world coffee”, in cui saranno illustrate le iniziative dei Consorzi di bonifica ed irrigazione in contrasto ai cambiamenti climatici e per l’utilizzo sostenibile dell’acqua; a seguire sarà firmata la convenzione tra l’Autorità di Bacino Distrettuale del fiume Po, il Consorzio C.E.R. – Canale Emiliano Romagnolo ed ANBI per il progetto “Cognitive Manager per la gestione e pianificazione delle acque irrigue”.
Giovedì 5 Maggio alle ore 10.00, si terrà un workshop di presentazione del progetto di sostenibilità idrica “Goccia Verde”, di cui sarà illustrato, in particolare, il manuale di certificazione; alle ore 11.00 saranno, invece, presentate esperienze e progetti innovativi dei Consorzi di bonifica nella prospettiva della transizione ecologica. Nel pomeriggio, specifici workshop saranno dedicati a “Gestione e pianificazione territoriale delle acque irrigue” e “ I cambiamenti climatici e le strategie per la mitigazione degli effetti sui diversi territori”.
Come consuetudine, la giornata finale di venerdì 6 Maggio, sarà dedicata a focus su iniziative interessanti l’Emilia Romagna. Tutti gli eventi ANBI saranno fruibili anche on-line. Contestualmente agli appuntamenti previsti negli spazi dello stand ANBI, si svolgeranno “dimostrazioni dinamiche” nell’area “Acqua Campus” (padiglione B5) appositamente allestita.
SI È SVOLTO IL 2°INNOVATION HUB:
DRONI, MICROELETTRICO, AMBIENTE E RICERCA NEL DOMANI DEI CONSORZI DI BONIFICA
“L’80% dei milioni di tonnellate di plastiche, che annualmente finiscono in mare, sono trasportate dai corsi d’acqua, che solcano la terraferma, vittime di una società incoerente, ad ogni livello, tra affermazioni di principio e scelte concrete”: ad affermarlo è stato Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI che, intervenuto ad un webinar di ANCI Lazio sullo stato delle acque marine, ha indicato questa come una delle battaglie di civiltà, su cui sono impegnati i Consorzi di bonifica, gestori della rete idraulica minore, lunga oltre duecentomila chilometri.
È stato proprio questo, uno dei problemi, cui sono state proposte soluzioni d’avanguardia nel corso della 2°edizione dell’Innovation Hub, organizzato da ANBI, mutuando l’esperienza dell’Urban Hub e del Consorzio di bonifica Piacenza; l’idea di “Blu Eco Line” si chiama “River Cleaner” ed è un impianto per l’intercettazione di rifiuti flottanti in ambiente fluviale.
Oltre a questa sono state altre 6, le esperienze di start-up, spin-off universitari e progetti di ricerca, selezionate in materie di competenza dei Consorzi di bonifica. Due i droni presentati : “Dart 242”, deputato al sorvolo, nonché al controllo degli argini e “Sinoptic”, originale drone galleggiante per la sorveglianza acquea. Altro tema di grande interesse è la produzione di energia rinnovabile: 2 le proposte innovative: il microeolico di “WindCity” ed i pannelli fotovoltaici galleggianti di “I-pergola”.
Guardano, infine, al territorio le soluzioni ideate nel mondo universitario: “E3”, spin-off dell’Ateneo della Calabria, ha ideato un software per monitorare la produzione di sedimenti all’interno di un bacino; il progetto “Soil Bank”, nato dalla collaborazione fra Ateneo di Padova e Consorzio di bonifica Veneto Orientale, punta sperimentalmente ad individuare le opportune pratiche agronomiche per migliorare la qualità organica dei terreni.
“L’Innovation Hub – ha concluso il DG ANBI – è un tassello della vocazione alla ricerca applicata, presente nei Consorzi di bonifica, capaci di adattarsi alle trasformazioni della società, cavalcando soluzioni d’avanguardia. Quanto presentato oggi anticipa due proposte innovative, che illustreremo entro breve: l’avvio della certificazione “Goccia Verde” per la sostenibilità idrica ed i primi progetti del Piano Laghetti che, redatto con Coldiretti, punta a realizzare 10.000 bacini medio-piccoli entro il 2030.”
OSSERVATORIO ANBI RISORSE IDRICHE
E’ TORRENTE ITALIA: LE ACQUE DI PIOGGIA SCORRONO INUTILIZZATE VERSO IL MARE
Se le piogge recenti hanno apportato un beneficio acclarato ai corpi idrici del Centro-Nord Italia, appare altrettanto evidente che non siano state dappertutto risolutive per appianare l’enorme deficit idrico, conseguente ad un inverno particolarmente arido; un altro elemento, che si evidenzia, è come quasi tutti i corsi d’acqua siano suscettibili di una variabilità idrometrica, tipica dei torrenti: a rappresentarlo è il settimanale report dell’Osservatorio ANBI Risorse Idriche.
Pur rimanendo abbondantemente sotto media, tutti i grandi laghi del Nord hanno livelli idrici in crescita. In Valle d’Aosta, dove le precipitazioni sono valutate intorno ai sessanta millimetri, segnando un incremento anche di quelle nevose (almeno al di sopra dei 2000 metri), si registra un aumento di portata della Dora Baltea, ma soprattutto del torrente Lys.
In Piemonte, piogge significative sono cadute solo su Biella e Cuneo (sessanta millimetri circa); la portata della Stura di Demonte è cresciuta di 5,5 metri cubi al secondo, mentre il resto dei corsi d’acqua non segnala scostamenti di rilievo. In Lombardia, i fenomeni piovosi più consistenti si sono registrati in provincia di Varese (oltre quaranta millimetri) e Sondrio (quaranta millimetri circa), Mantova (mm.32), Como e Lecco (circa ventisette millimetri). Il fiume Adda permane in grande difficoltà, registrando ancora una volta un dato di portata pressochè dimezzato rispetto al siccitosissimo 2017.
Le riserve idriche confermano un grave deficit di risorsa stoccata sotto forma di neve e di acqua nei bacini soprattutto se confrontato con lo scorso anno. Analizzando la situazione del fiume Po, che aveva registrato, nelle prime 3 stazioni di rilevamento lombardo- emiliane, flussi inferiori al minimo storico, si rileva un picco di piena, che raddoppia i valori di portata, consentendo di uscire, almeno momentaneamente, da una condizione critica, che si protraeva da diversi mesi. Restando in Emilia Romagna, sul fronte pluviometrico si registra finalmente una cospicua quantità di pioggia caduta su quelle macroaree in zona rossa di siccità estrema: nei bacini montani tra i fiumi Parma e Trebbia, in 5 giorni sono caduti 67 millimetri di pioggia, garantendo ai corsi d’acqua portate superiori alla media storica; la stessa condizione si nota per tutti gli altri fiumi appenninici della regione, fatta eccezione per il Reno. Abbondanti precipitazioni (circa cnquanta millimetri) si sono registrate anche sull’altra area critica, il ferrarese, uscita anch’essa dalla zona rossa della siccità. Va però osservato che, a causa del sostanziale carattere torrentizio ormai assunto, i corsi d’acqua stanno ritornando con grande rapidità in fascia di criticità arancione, indice di un’ evidente deficit idrologico.
“Di fronte a questo quadro, è palese la fondamentale funzione calmieratrice, che andrebbe ad assumere una rete di invasi medio-piccoli, capace di trattenere le acque di pioggia per poi utilizzarle in base alle necessità” ha sottolineato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI.
“Entro breve – ha annunciato Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI – presenteremo le prime mappe operative del cosiddetto Piano Laghetti, proposto con Coldiretti.”
Passando al Veneto, è da segnalare la crescita considerevole dei livelli del fiume Brenta (quasi 1 metro in più) e del Piave (mezzo metro), mentre resta in grave deficit idrico l’Adige, la cui altezza idrometrica è superiore soltanto al 2017. Ottime le performance dei fiumi toscani, risaliti tutti sopra media (l’Arno è schizzato da mc./sec. 31,40 a mc./sec. 154,20), mentre i livelli di corsi d’acqua e bacini marchigiani tornano in linea con i valori degli anni scorsi.
Nel resto del Centro-Sud non si sono registrate piogge consistenti. Nel Lazio, su Roma sono caduti circa venti millimetri di pioggia: la portata del fiume Tevere è incostante, mentre l’Aniene, seppur in crescita, è praticamente dimezzato rispetto alla media; in linea con gli anni scorsi sono gli andamenti di Liri e Sacco. In Campania, i livelli idrometrici dei fiumi Sarno, Sele, Volturno e Garigliano si presentano in diminuzione; pertanto, il rischio siccità non può dirsi ancora rientrato, soprattutto nelle zone settentrionali della regione, nonostante siano in lieve ripresa, i volumi dei bacini del Cilento, così come quelli del lago di Conza.
In Basilicata, le esigue precipitazioni ed il conseguente ricorso all’irrigazione fanno diminuire di oltre quattro milioni di metri cubi, i volumi trattenuti dalle dighe (in questo periodo del 2021 crescevano di oltre quattordici milioni di metri cubi; il deficit sull’anno sorso è ora di quasi ventidue milioni di metri cubi). Analogo discorso va fatto per la Puglia, dove il calo delle disponibilità idriche sfiora i due milioni di metri cubi (complessivamente sono circa sette milioni di metri cubi in meno rispetto al 2021).
In Calabria, i dati degli invasi di Monte Marello e Sant’Anna indicano una tendenza a volumi inferiori a quelli di 2020 e 2021; sulla regione, le precipitazioni dei giorni scorsi sono state irrilevanti, così come in Sicilia dove, però, la settimana prima si erano registrate piogge consistenti, seppur “a macchia di leopardo” (a Palermo, nel giorno di Pasqua, sono caduti 53,6 millimetri di pioggia), garantendo la presenza di circa novantadue milioni di metri cubi d’acqua in più nei bacini dell’Isola (fonte: Dipartimento Regionale dell’Autorità di Bacino del Distretto Idrografico Sicilia). In Sardegna, infine, la piovosità media sui capoluoghi è stata intorno ai quindici millimetri.

PIEMONTE: LE PRIME PIOGGE NON RISTORANO LE PREOCCUPAZIONI PER L’IRRIGAZIONE
Con le prime risaie allagate da “agricoltori pionieri”, utilizzando le poche acque disponibili su consiglio dei Consorzi irrigui e di bonifica piemontesi e lombardi, sono arrivate le prime scarse precipitazioni sui terreni assetati da oltre 3 mesi di completa siccità. I dati idrologici, forniti dalle stazioni di monitoraggio degli enti consortili e dall’ARPA (Agenzia Regionale Protezione Ambientale)Piemonte e Lombardia, non offrono però grandi rassicurazioni per la stagione irrigua appena iniziata.
Così, nella sede dell’Associazione Irrigazione Est Sesia a Novara, è stato convocato un incontro urgente per affrontare la grave crisi idrica, che ancora può mettere a rischio i raccolti nei futuri mesi estivi. All’incontro promosso, oltre che dall’ente consortile ospite, da Associazione Irrigazione Ovest Sesia e Consorzio di bonifica Baraggia Biellese e Vercellese (entrambi con sede a Vercelli) hanno aderito i principali rappresentanti politici e delle Istituzioni, che hanno ascoltato il grido di allarme dei consorzi irrigui e delle associazioni agricole. Dall’incontro è emerso uno spirito di coesione per cercare soluzioni a lungo termine, condivise anche con le esigenze idroelettriche, per fare tesoro delle criticità dei mesi passati.
Gli intervenuti sono stati concordi nell’attivare subito un “tavolo tecnico comune”, che monitori la situazione periodicamente al fine di gestire l’irrigazione nei prossimi mesi estivi, superando le soluzioni emergenziali. Ma non solo: i rappresentanti del mondo politico hanno assicurato piena disponibilità’ ad attivare i necessari sostegni pubblici per avviare un piano di nuove infrastrutture idrauliche ed invasi per trattenere le acque di pioggia, onde evitare le carenze del passato e per meglio sfruttare il grande invaso della falda freatica, con opportune ricariche estive e jemali.
TOSCANA: ANTICIPO LAVORI, CAUSA RISCHIO SICCITA’
Si è tenuta una riunione dell’Osservatorio degli utilizzi idrici del Distretto dell’Appennino Settentrionale, nella quale è stato valutato lo stato delle disponibilità idriche anche nella Piana di Lucca.
È emerso che le precipitazioni, i livelli degli invasi ed i livelli delle falde sono, già in questo periodo, inferiori ai valori medi, nonostante le piogge più recenti abbiano un po’ migliorato la situazione generale. Tuttavia, pur essendo ancora lontani gli anni più siccitosi, nel periodo estivo è facile prevedere il manifestarsi di importanti criticità. Il Consorzio di bonifica 1 Toscana Nord (con sede a Viareggio, in provincia di Lucca), sulla base di queste previsioni ha deciso di anticipare le manutenzioni sul Pubblico Condotto, che normalmente sono effettuate a fine anno, al fine di ottimizzare il funzionamento del reticolo prima della stagione irrigua.
Pertanto, quest’anno verranno effettuati, a pochi mesi di distanza 2 interventi di manutenzione: il primo è stato effettuato ad inizio anno e ha permesso di risolvere alcune criticità per un importo complessivo di lavori, superiore ai duecentoquarantamila euro; il secondo, appena partito, prevede interventi (circa duecentomila euro) interessanti soprattutto la manutenzione delle sponde, nonché la rimozione di detriti, fanghi e rifiuti accumulati in alveo.
A tale scopo, la portata del corso d’acqua è stata ridotta al minimo, in modo da consentire le lavorazioni in alveo, lasciando tuttavia un minimo di deflusso per garantire la sopravvivenza della fauna ittica.
LOMBARDIA: INTESA PER LA REGOLATORIA IDRAULICA
È prevista a breve la sottoscrizione di una convenzione tra il Consorzio di bonifica Est Ticino Villoresi (con sede a Milano) e quello del Cavo Taverna, nel Pavese, che gestisce e distribuisce l’acqua dell’omonimo corso d’acqua nei comuni di Landriano, Locate Triulzi, Carpiano e Torrevecchia Pia.
Il cavo in questione ricade nel comprensorio consortile, derivando le acque irrigue dal Naviglio Martesana, dalla Roggia Vettabbia e prelevando altresì dal depuratore di Nosedo.
In considerazione dell’esperienza e della professionalità del personale di “ETVilloresi”, il l’ente gestore ne ha così richiesto un supporto nelle attività di regolatoria idraulica e che verrà disciplinato dall’intesa raggiunta.
VENETO: CUNEO SALINO, TREND TOPIC
Un breve video, che riprende la spinta del mare Adriatico alla foce del fiume Adige ed il flusso di marea, che copioso aggira la barriera antisale, invadendo l’alveo, hanno segnato il record di visualizzazioni sulla pagina Facebook ANBI Veneto.
Le immagini, riprese da personale del Consorzio di bonifica Delta Po (con sede a Taglio di Po, in provincia di Rovigo) e rilanciate sui social, sono state viste in appena 2 giorni da quasi diciottomila persone. Il piccolo “boom” ha riscosso l’attenzione dei quotidiani veneti: “La Nuova Venezia” ha rimbalzato il video nel proprio sito e sulla propria pagina Facebook; lo stesso quotidiano, ma anche “La Tribuna di Treviso”, ha dedicato spazio pure sull’edizione cartacea. Il filmato è visibile all’indirizzo web https://fb.watch/cy5Xq_BxJx/.
EMILIA ROMAGNA: PER UNA NUOVA AGRICOLTURA IN APPENNINO
Buone notizie anche per le 15 aziende emiliane che, nelle province di Parma, Modena e Reggio Emilia, hanno aderito su base volontaria al progetto Life AgriCOlture: aderire a questa nuova pratica agro-ecologica per la sostenibilità ambientale, finanziata dall’Unione Europea, consentirà agli agricoltori di accedere a maggiori risorse del Piano di Sviluppo Rurale della Regione Emilia Romagna.
Il progetto Life AgriCOlture sta fattivamente indagando il fatto che è possibile attuare un nuovo modo di fare agricoltura in modo ancora più rispettoso dell’ambiente, contrastando l’accumulo di anidride carbonica in atmosfera e favorendo lo stoccaggio nei terreni con tecniche di agricoltura conservativa. Il progetto europeo Life AgriCOlture è promosso dai Consorzi di bonifica Emilia Centrale (con sede a Reggio Emilia) e Burana (con sede a Modena), Parco Nazionale Appennino Tosco Emiliano, C.R.P.A. (Centro Ricerche Produzioni Animali).
Nella nuova programmazione P.A.C. 2023-27, da cui derivano i Piani Sviluppo Rurale regionali, l’Italia ha proposto sia alcuni eco-schemi, sia alcuni interventi agro-climatici-ambientali (ACA), che intendono valorizzare i vantaggi delle leguminose e delle foraggere ai fini degli obiettivi ambientali e climatici.
Questi 2 strumenti proposti dall’Italia rientrano tra le buone pratiche agricole adottate per le aziende dimostrative di Life AgriCOlture, quale l’introduzione di leguminose diverse dall’erba medica attraverso la trasemina su sodo di prati degradati; l’obbiettivo è quello di realizzare prati con cotici più robusti, migliore valore nutritivo della biomassa e contrasto all’erosione.
CALABRIA: IMPORTANTE FINANZIAMENTO
Il Ministero Politiche Agricole Alimentari Forestali ha comunicato al Consorzio di bonifica Ionio Cosentino (con sede a Trebisacce, in provincia di Cosenza), il finanziamento (fondi Piano Nazionale Ripresa Resilienza) del progetto sul fiume Trionto, che nasce dalle montagne della Sila ed interessa gli impianti d'irrigazione nel comune di Corigliano-Rossano.
Sono 10 milioni di euro per ammodernare la distribuzione dell'acqua su circa quattromila ettari, che saranno irrigati a gravità, dimezzando i costi per gli agricoltori ed ampliando la disponibilità d'acqua a tutela dell'agroalimentare “made in Calabria”.
EMILIA ROMAGNA: FOCUS SU TURISMO, SOSTENIBILITÀ E MOBILITÀ DOLCE
Promozione del territorio di bonifica, valorizzazione della mobilità sostenibile, consapevolezza del rispetto dell’ambiente: sono le azioni programmatiche, che il Consorzio di bonifica Parmense (con sede nella “città ducale”) metterà al centro degli eventi di “Maggio con la Bonifica”, il mese dedicato alla divulgazione ed alla comunicazione delle iniziative operative degli enti consorziali di tutta Italia.
Proprio nell’anno del centenario della Bonifica moderna, l’ente consortile, insieme all’associazione Bicinsieme che rappresenta in loco la Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, ha presentato il calendario degli eventi cicloturistici, che accompagneranno gli amanti della natura e delle “due ruote” attraverso i comprensori consortili del Parmense, a Maggio e ad Ottobre.
Tre le “pedalate”, che si snoderanno su altrettanti significativi itinerari, il cui “filo rosso” sarà il paesaggio della Bonifica con le sue suggestive infrastrutture perfettamente inserite nel contesto geografico: si parte il 22 Maggio p.v. con “Verdi e la sua Terra”, nell’area cittadina servita dall’impianto di Foce Abbeveratoia; si proseguirà il 29 Maggio con “Lungo l’Enza fra Natura e Storia”, nei pressi del torrente Spelta; infine, si chiuderà il 9 Ottobre con “L’acquario di Mezzani”, un suggestivo itinerario attraverso la riserva naturale orientata Parma Morta.
Si tratta di attività dalla duplice valenza turistica e divulgativa, che consentirà di avvicinare ulteriormente famiglie e comunità per sensibilizzarle sulle tematiche legate alla sostenibilità ed all’utilizzo virtuoso dell’acqua.
TOSCANA: SPONDE A MISURA DI… SPINNING
Sponde in forma, giusto in tempo per ospitare i migliori pescatori di spinning torrente della provincia: la manutenzione ordinaria del tratto del fiume Tevere nel comune di Sansepolcro, eseguita dal Consorzio di bonifica 2 Alto Valdarno (con sede ad Arezzo) e prevista dal piano delle attività 2023, ha facilitato l’accesso all’area e reso possibile il corretto svolgimento della gara.
Lo hanno sottolineato gli organizzatori: il lavoro eseguito ha messo a disposizione dei pescatori della Valtiberina un tratto di fiume più accessibile, dove trascorrere il loro tempo libero.
È finalizzato ad una migliore gestione dell’ambiente fluviale, attraverso una visione condivisa, anche il percorso partecipativo “Tevere in Toscana”, vale a dire il Contratto di Fiume, promosso dall’ente consortile e che, dopo il rallentamento causato dalla pandemia, è pronto a riprendere il suo iter.
VENETO: STUDENTI SUL TERRITORIO
Il Consorzio di bonifica Veronese (con sede nel capoluogo scaligero)) ha tenuto una mattinata di formazione per gli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore “Stefani – Bentegodi” di San Floriano a San Pietro in Cariano.
La classe 4° dell’Istituto di Agraria è stata guidata alla visita di alcune infrastrutture idrauliche di grande interesse tecnico, posizionate nel territorio della scuola. Prima tappa è stata la storica presa di Sciorne: costruita con il lavoro di 700 operai fra il 1912 e il 1915, il manufatto si chiama “presa”, proprio perché da li, dal 15 Aprile al 30 Settembre di ogni anno, si prende l’acqua del fiume Adige per irrigare i campi dell’Alto Agro Veronese. L’acqua entra da dieci aperture, che possono essere chiuse con altrettante paratie tramite un sistema di ingranaggi e manovelle.
Dalla presa di Sciorne, presso la chiusa di Ceraino, l’acqua scorre nel canale Principale ed arriva nei pressi del Chievo. Successivamente, gli studenti sono stati accompagnati alla visita della centrale di Gaium e, quindi, della centrale di Ponton a Sant’Ambrogio di Valpolicella, snodo idraulico di grande importanza e che fornisce l’acqua d’irrigazione a 600 ettari di vigneti della Valpolicella.
Ad accogliere gli studenti in ogni tappa erano presenti ingegneri e tecnici dell’ente consorziale per illustrare le caratteristiche tecniche ed il funzionamento degli impianti.
LAZIO: NUOVO PRESIDENTE CONSORZIALE
Lino Conti è stato eletto Presidente Consorzio di bonifica Lazio Sud Ovest (con sede a Latina), nato dalla fusione de 3 preesistenti enti consortili.
All’indomani dell’insediamento del nuovo Consiglio di Amministrazione, ANBI Lazio ha espresso la convinzione che l’amministrazione ordinaria potrà rappresentare un’ulteriore spinta per concretizzare al meglio quel Patto per il Suolo con cittadini, imprese ed Istituzioni, diventato ancor più importante come strumento di contrasto a tutti questi fattori, che penalizzano le attività, quali cambiamento climatico, aumento delle materie prime, crisi del potere d’acquisto e, soprattutto, raddoppio dei costi energetici.
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