G 20 AGRICOLO
ANBI: “L’ACQUA NON VA SOLO RISPARMIATA MA USATA CON LA MASSIMA EFFICIENZA A SERVIZIO DEL TERRITORIO”
“Il primo risparmio idrico in agricoltura è l’efficientamento della rete idraulica, per il quale non solo abbiamo presentato un piano di 858 interventi definitivi da inserire nel P.N.R.R., ma quotidianamente siamo impegnati attraverso la ricerca nel centro sperimentale Acqua Campus del Consorzio C.E.R., nel bolognese. La sola drastica riduzione degli apporti irrigui comporterebbe, infatti, maggiori conseguenze nella produzione di cibo come dimostra l’esperienza olandese, dove -30% nell’apporto d’acqua ha significato -40% nel raccolto”: ad evidenziarlo è stato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI, intervenuto al meeting internazionale “Water in agriculture: a better use for a better world”, organizzato dall’Accademia dei Georgofili a Firenze nell’ambito del G20 agricolo. “Sul futuro delle risorse idriche – ha proseguito il Presidente ANBI – serve una strategia complessa, incentrata anche sulla realizzazione di nuovi invasi multifunzionali per la raccolta delle acque di pioggia, perché non si può dimenticare che l’Italia ha finora ricevuto ben 4 infrazioni comunitarie per la qualità delle acque reflue.”
“Di fronte non più ad un cambiamento, bensì ad una conclamata crisi climatica – ha aggiunto Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI – la sfida è individuare elementi determinanti per incrementare la resilienza dei territori e, per questo, è importante, pur nel disinteresse della politica, il tema del riuso delle acque reflue, che devono però garantire assoluta salubrità e qualità a tutela dell’ eccellenza agricola italiana e della salute delle comunità. La questione idrica è un tema di interesse generale, ma lo è in particolare per la filiera agroalimentare, che segna +81% nell’export e che, per l’economia del Paese, vale 450 miliardi di euro, l’80% dei quali dipendenti dalla disponibilità d’acqua.”
OSSERVATORIO ANBI SULLE RISORSE IDRICHE
EMERGENZA ARIDITA’: SI ALLARGA LA ZONA ROSSA IN EMILIA ROMAGNA
E’ la provincia di Ferrara, la “new entry” nella zona rossa di conclamata aridità (prologo all’emergenza desertificazione) in un anno, che rischia di essere il più siccitoso in tempi recenti, sfiorando ormai i livelli record delle annate idrologiche 1970-1971 e 2011-2012: nei territori a Nord del fiume Reno, dal 1° Ottobre scorso sono caduti solamente poco più di quattrocentosette millimetri di pioggia; è zona rossa idrica, comunque, anche per i territori di pianura a Sud del Reno dove, in quasi dodici mesi, i millimetri di pioggia sono stati circa quattrocentosessanta in un contesto, che vede l’area centro-orientale dell’Emilia Romagna (oltre metà della regione), caratterizzata da forte criticità idrica. A risentirne sono soprattutto i corsi d’acqua con i fiumi Taro, Trebbia (in secca) ed Enza, che permangono sotto i minimi storici, seppur i bacini piacentini di Mignano e Molato siano tornati sui livelli dello scorso anno.
“La mancanza di precipitazioni significative da oltre tre mesi – ha precisato Francesco Vincenzi, imprenditore agricolo locale, nonché Presidente ANBI – sta impedendo i secondi raccolti, pregiudicando le lavorazioni in campagna.”
“Solo l’efficienza irrigua ha finora garantito i raccolti in una stagione siccitosa e che si sta ancora caratterizzando per temperature particolarmente alte – ha aggiunto Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI – Proprio l’Emilia Romagna vanta nella ricerca per l’irrigazione, un centro di eccellenza internazionale come Acqua Campus del Consorzio Canale Emiliano Romagnolo.”
Nonostante l’imminente arrivederci alla stagione estiva, il settimanale report dell’Osservatorio ANBI sulle Risorse Idriche, segnala una diffusa diminuzione di disponibilità d’acqua dal Nord al Sud della Penisola. Sono in calo, infatti, i livelli dei grandi laghi del Nord (l’artificiale lago d’Idro è “esaurito” e solo il lago di Garda è sopra media), così come le portate dei fiumi Po (ovunque inferiori allo scorso anno e praticamente dimezzate rispetto alla media, man mano che si avvicina alla foce) e Adda, in Lombardia. Resta deficitaria, rispetto allo scorso anno, la condizione idrica dei fiumi a Nord Ovest con il drastico calo di portata del fiume piemontese Pesio e le scarse precipitazioni sulla Val d’Aosta, senza però evidenti conseguenze sulle portate sia della Dora Baltea che del torrente Lys. Non va meglio a Nord Est, dove soprattutto i fiumi Livenza e Brenta hanno portate ridotte; l’Adige registra una sofferenza idrica (-3,59 sullo zero idrometrico) ormai dimenticata e costellata dal crearsi di isole in alveo. I fiumi toscani restano tutti sotto la media mensile ma, a differenza dell’Ombrone, che permane al limite del Minimo Deflusso Vitale, il Serchio torna a rivedere un po’ d’acqua in alveo, mentre l’Arno ha portate in calo.
Nelle Marche, una leggerissima ripresa di portata per i fiumi Tronto, Esino e Sentino (comunque ancora al minimo storico) fa sperare in un’inversione di tendenza idrica, seppur gli invasi restino assai lontani dai livelli del recente passato, trattenendo poco più di ventotto milioni di metri cubi d’acqua su una capacità complessiva di oltre sessantacinque milioni. In Campania, i fiumi Sele, Volturno e Garigliano sono in calo, mentre valori in aumento si registrano per l’ Alento. Diminuiscono i volumi idrici nel lago di Conza, mentre gli invasi del Cilento sono in lieve ripresa. Nel Lazio, in un mese, il lago di Bracciano si è abbassato di 14 centimetri, mentre i bacini di Basilicata e Puglia, in una settimana, hanno ceduto 7 milioni di metri cubi d’ acqua ad uso irriguo.

ANBI RILANCIA CANDIDATURA OPERE IDRAULICHE LOMBARDE A PATRIMONIO UMANITA’
“Abbiamo avuto assicurazioni che, entro la prossima primavera, il Governo formalizzerà, all’Unesco, la candidatura del complesso di opere idrauliche, da cui trae vita l’originale panorama irriguo lombardo, a patrimonio mondiale dell’Umanità”: ad annunciarlo a Milano è stato Sandro Folli, Presidente ANBI Lombardia, in occasione della presentazione del “cartellone” regionale di appuntamenti per la Settimana Nazionale della Bonifica e dell’Irrigazione, presenti gli assessori lombardi Fabio Rolfi (Agricoltura), Pietro Foroni (Territorio), Raffaele Cattaneo (Ambiente) ed il Direttore Generale ANBI, Massimo Gargano.
“I nostri avversari – ha precisato il DG ANBI – sono la retorica ambientale e le lentezze burocratiche, che rischiano di trasformare anche il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza da grande opportunità in solo grande debito per le future generazioni. Per questo – ha proseguito Gargano – serve un’alleanza della concretezza fra Consorzi di bonifica, Enti Locali, Regioni e competenti Ministeri per rendere operativi progetti a servizio del territorio come quelli presenti nel nostro Piano Nazionale di Efficientamento della Rete Idraulica, capaci di attivare oltre 21.000 posti di lavoro o il piano dei 1000 laghetti collinari e di pianura, proposto con Coldiretti.”
Per quanto riguarda la Settimana Nazionale della Bonifica e dell’Irrigazione, si terrà in tutta Italia dal 25 Settembre al 3 Ottobre p.v. e sarà dedicata soprattutto a promuovere le potenzialità di fruizione ciclopedonale delle sponde degli oltre duecentomila chilometri di alvei, gestiti dai Consorzi di bonifica ed irrigazione. Con lo slogan “Ogni giorno pedaliAmo per l’Italia!”, nella sola Lombardia saranno una trentina le iniziative dedicate alla “mobilità dolce” e di cui saranno filo conduttore, le 6 pubblicazioni su “Le vie della Bonifica”, realizzate da ANBI e Regione Lombardia, in collaborazione con il Touring Club Italiano.
VENETO: INAUGURATA PRIMA OPERA FINANZIATA DA PSRN
Il Consorzio di bonifica Acque Risorgive (con sede a Venezia Mestre), insieme ad ANBI Veneto, ha inaugurato, presso il Bosco di Mestre, il rifacimento del canale irriguo CUAI, realizzato negli anni ’50 per il soddisfacimento della richiesta di risorsa idrica dalla campagna a Nord di Venezia e che ha visto ampliare le proprie funzioni all’uso civile (alimenta il potabilizzatore, da cui parte l’acquedotto per il centro storico di Venezia) ed all’uso industriale, a favore di Porto Marghera. L’opera versava in cattivo stato a causa dell’usura del tempo.
Grazie alla ristrutturazione saranno risparmiati oltre sei milioni e duecentomila metri cubi d’acqua, cioè quanto consumano in un anno oltre centomila utenti. Il lavoro, finanziato nell’ambito del Programma Sviluppo Rurale Nazionale 2014/2020 per un importo complessivo di € 13.500.000,00 , vanta un primato significativo: è il primo intervento, a livello nazionale, ad essere completato da un ente consorziale con i fondi P.S.R.N. ; a testimoniarlo è stata anche la presenza del Presidente ANBI, Francesco Vincenzi. I lavori, avviati nel Novembre 2020 e conclusi nel Settembre 2021, si sono svolti in tempi record, sfruttando la situazione generata dall’epidemia di Covid: l’assenza di turisti a Venezia e la conseguente diminuzione del fabbisogno d’acqua potabile in città ha, infatti, permesso l’asciutta totale del canale nel periodo tra il 12 Febbraio ed il 7 Aprile 2021 quando, grazie al lavoro di 7 squadre di operai, si è potuto accelerare sul cronoprogramma.
L’efficienza irrigua del canale CUAI è stata ripristinata grazie al rifacimento della canaletta con un nuovo getto in cemento armato sia sul fondo che sulle sponde. Per l’esecuzione dei lavori è stato previsto l’utilizzo della fascia di rispetto idraulico di 4 metri con un consolidamento del suolo per poter operare in sicurezza. L’intervento ha interessato il territorio di 4 comuni: oltre a Venezia, quelli di Mogliano Veneto, Marcon e Quarto d’Altino, dove il canale ha inizio con la derivazione dal fiume Sile.
CAMPANIA: PESENTATI 19 PROGETTI IRRIGUI
ANBI Campania ha trasmesso, ai competenti uffici regionali, l’elenco dei progetti riguardati l’irrigazione, candidabili al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, proponendo il finanziamento di 18 progetti esecutivi, per oltre duecentodiciasette milioni di euro più un progetto definitivo dell’importo di quasi centocinquantanove milioni. Tocca ora a Regione Campania inviare i progetti al Ministero Politiche Agricole Alimentari Forestali entro fine settembre e seguire il processo di selezione.
La provvista finanziaria sulla misura ‘Investimento 4.3” del P.N.R.R.. a regia Mi.P.A.A.F., è di 880 milioni, che andranno spesi per il 40% al Sud: si tratta di un’occasione unica per ampliare le aree di risparmio idrico, dotando gli impianti di adeguati strumenti di misura dell’acqua. Cinque progetti, per oltre centotredici milioni di euro, sono stati proposti da 2 Consorzi di bonifica in provincia di Caserta; In provincia di Salerno, 11 progetti riguardano 5 enti consorziali per un valore complessivo di circa centododici milioni di euro; infine, su Avellino c’è il progetto definitivo da quasi centocinquantanove milioni di euro.
I progetti presentati sono rivolti ad ottimizzare l’utilizzo dell’acqua, anche mediante l’utilizzo di vasche di accumulo temporanee e massima cura è rivolta anche ai quantitativi d’acqua di cui necessitano realmente piante grazie all’utilizzo di tecnologie avanzate, come i sensori di rilevazione dell’umidità e della presenza di clorofilla nelle foglie.
EMILIA ROMAGNA: INTERVENTI DI MANUTENZIONE
La stagione irrigua sta giungendo al termine ed il Consorzio di bonifica Piacenza (con sede nella cittàcapoluogo) sta dando corso ad alcuni interventi di manutenzione ordinaria ai canali di pianura.
La finalità è quella di preparare il reticolo a ricevere le piogge autunnali al termine della funzione legata alla distribuzione irrigua ai campi agricoli. In particolare, nella zona del fiume Trebbia a Piacenza, l’ente consortile sta consolidando alcuni tratti del fondo del canale Diversivo di Ovest con soglie di pietrame e getti di calcestruzzo.
E’ in corso anche un intervento nel centro abitato di Tuna, in comune di Gazzola, dove si sta procedendo alla copertura di un tratto del rio Comune di Sinistra, dove la debole pendenza fa sì che proliferino alghe marcescenti.
TOSCANA: OPERAZIONE CASENTINO
Fiumi sicuri: prosegue con ritmo accelerato l’operazione di prevenzione programmata in Casentino dal Consorzio di bonifica 2 Alto Valdarno (con sede ad Arezzo): dopo aver “rimesso in forma” il torrente Soliggine ed il fosso di Campo da Fabre, si sta ultimando la manutenzione del torrente Salutio, nel comune di Castel Focognano. Prima si era intervenuti nel territorio di Ortignano Raggiolo, dove sono stati completati gli interventi sul torrente Teggina, sul fosso delle Motte, sul fosso di Castagnoli e sul fosso della Capraia.
Concluso il restyling del Salutio, toccherà all’Arno: sono 5 i chilometri di asta fluviale, interessati dai lavori tra i comuni di Castel Focognano, Poppi e Bibbiena.
Prosegue quindi la manutenzione dei corsi d’acqua casentinesi: in tutto oltre cinquantadue chilometri di aste, che saranno manutentate con un investimento superiore ai settecentomila euro.
LOMBARDIA: AL VIA LE ASCIUTTE PARZIALI
Il Consorzio di bonifica Est Ticino Villoresi (con sede a Milano) ha effettuato le prime manovre per l’avvio dell’ “asciutta” parziale dei Navigli Grande e Martesana. Ad inizio Novembre, in coincidenza con l’apertura dei cantieri per il recupero spondale tra Albairate e Gaggiano, nel Naviglio Grande sarà effettuata l’asciugatura totale per permettere lo svolgimento delle attività previste nei tratti interessati dai lavori (lunghezza complessiva: circa sette chilometri).
Il 20 Settembre p.v. inizierà l’ “asciutta” parziale anche sul canale Villoresi.
TOSCANA: SOSTITUITE TUBATURE
Un Importante intervento è stato eseguito dal Consorzio di bonifica 1 Toscana Nord (con sede a Viareggio, in provincia di Lucca) sulla canaletta Montebonelli, derivazione del canale di Moriano a Monte San Quirico e che assicura sicurezza idraulica, garantendo anche la distribuzione d’acqua alle colture della zona: la riparazione e la sostituzione di un ampio tratto intubato.
La tubazione presente risultava infatti deteriorata e provocava sia perdite nell’attività irrigua, sia infiltrazioni negli immobili, che si trovano lungo il canale. In quest’area si coltivano ortaggi, frutta, fiori e l’acqua, quindi, è indispensabile per un’agricoltura di qualità. Si è trattato di un cantiere molto articolato, realizzato in stretta collaborazione col Comune di Lucca.
VENETO: DISINQUINARE DALLA PLASTICA
Il Consorzio di bonifica Brenta (con sede a Cittadella, in provincia di Padova) è stato coinvolto in un’interessante sperimentazione con l’obbiettivo di intercettare la plastica, che finisce in mare attraverso fiumi e canali. A tale scopo è stato individuato il sito della roggia Dolfina, in comune di Rosà. Si tratta di un corso d’acqua, derivato dal fiume Brenta e che attraversa centri urbani, collocandosi in un tratto molto frequentato e con una certa velocità idrica.
L’impianto pilota, denominato “river cleaning”, è stato temporaneamente installato attraverso una barriera modulare, mobile e galleggiante, che non impatta negativamente sulla fauna. Tale barriera devia le plastiche ed eventuali altri detriti galleggianti verso un punto di raccolta automatizzato. In sostanza, il sistema è costituito da boe intelligenti e da un sistema di ingranaggi, che si autoalimentano, ruotando grazie alla corrente dell’acqua.
Durante la sperimentazione fatta a Rosà, si è riscontrato che in 2 giorni il sacco si riempie: quindi, la quantità di rifiuti è superiore a quanto si potesse pensare, visto che il Brenta è considerato uno dei fiumi di buona qualità. Intanto, la sperimentazione con la barriera modulare h dato ottimi risultati e buone prospettive, anche se rimane il problema economico dello smaltimento.
LAZIO: IN ATTESA DEL NUOVO PIANO DI CLASSIFICA
Con Legge della Regione Lazio, tutti gli immobili ricadenti in area urbana ed allacciati al servizio di pubblica fognatura, se dapprima esentati, ora sono obbligati al pagamento dei contributi di bonifica. Di conseguenza, i Consorzi di bonifica laziali dovranno procedere all’aggiornamento dei Piani di Classifica.
Mentre è in corso la redazione del nuovo Piano, i Consorzi di bonifica Agro Pontino (con sede a Latina) e Sud Pontino (con sede a Fondi, nel latinate), che si uniranno nel costituendo Consorzio di bonifica Lazio Sud Ovest, hanno deciso di realizzare, mediante l’acquisizione e l’analisi di immagini satellitari ad altissima risoluzione, una carta aggiornata degli “apprestamenti” protetti nel territorio di operatività dei 2 enti consortili. Le immagini acquisite saranno elaborate con dati ed informazioni, che saranno consolidati mediante l’utilizzo del layer “Fabbricati”, derivato dal WMS dell’Agenzia delle Entrate, al fine di dividere le serre stabili dai fabbricati.
L’incarico è stato affidato alla società Ariespace, spin off dell’Università Federico II di Napoli, che sviluppa soluzioni ed applicativi tramite l’utilizzo di tecniche di rilevamento satellitare.
EMILIA ROMAGNA: APERTURA SOLIDALE
Con un’apertura dedicata ad ADMO (Associazione Donatori Midollo Osseo) sono tornate le visite guidate a Palazzo Naselli-Crispi, splendida sede cinquecentesca del Consorzio di bonifica Pianura di Ferrara, ubicata nel capoluogo estense.
Cittadini e turisti hanno così potuto nuovamente attraversare uno dei cortili più belli della città con la sua sinfonia di arcate, che ricordano l’antico teatro Marcello di Roma ed ammirare l’affresco originale di Girolamo da Carpi, che raffigura la Madonna con Bambino. Aprire la sede consorziale significa rendere fruibile la sua bellezza al maggior numero di persone possibile, ma anche aprirle alle diverse realtà ferraresi, che sostengono iniziative solidali per il bene della comunità.
Le aperture straordinarie di Palazzo Naselli-Crispi continueranno anche nei prossimi mesi, sempre di sabato.
GARGANO NEL BERGAMASCO, VINCENZI NEL MANTOVANO
Il Direttore Generale ANBI, Massimo Gargano, interverrà nella mattinata di giovedì 23 Settembre p.v. all’inaugurazione del campus Cascina San Leonardo, che il Consorzio di bonifica Media Pianura Bergamasca ha organizzato a Medolago, in provincia di Bergamo. La mattina di sabato 25 Settembre p.v., il Presidente ANBI, Francesco Vincenzi, sarà invece a Canneto sull’Oglio, in provincia di Mantova, dove il Consorzio di bonifica Garda Chiese inaugurerà l’impianto idroelettrico “Mulino San Giuseppe”.
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