Anno XXIII, n. 33 venerdì, 3 settembre 2021

TORNA IL MACFRUT IN PRESENZA ED ANBI C’E’!

Anche quest’anno ANBI (Associazione Nazionale Consorzi  Gestione Tutela  Territorio ed  Acque Irrigue) sarà presente a “Macfrut – Fruit&Veg Professional Show”, in calendario alla Fiera di Rimini dal 7 al 9 Settembre p.v.; ancora una volta, ANBI, coinvolgendo tutti i suoi associati, le Istituzioni e i soggetti della ricerca, ha individuato tale salone espositivo come luogo deputato per la presentazione delle più recenti innovazioni nella gestione dell’acqua in campo agricolo ed ambientale, allestendo un’area dimostrativa, gestita da “Acqua Campus”, il centro di ricerca del Consorzio di 2° grado C.E.R. – Canale Emiliano Romagnolo (con sede a Bologna).
Il programma completo delle iniziative è consultabile al seguente link: https://www.anbi.it/evn/eventi/2321-programma-iniziative

OSSERVATORIO ANBI SULLE RISORSE IDRICHE

DAL PIEMONTE ALLA SICILIA CRESCONO LE AREE IN DEFICIT D’ACQUA. PESCARA E CHIETI LE PROVINCE IN MAGGIORE DIFFICOLTA’

Secondo i dati dell’European Drought  Observatory (E.D.O.),  sono le province di Pescara e Chieti, quelle maggiormente in sofferenza idrica al termine di un Agosto meteorologicamente “estremo” sull’Italia (dalle temperature tropicali alle disastrose grandinate): oltre che in Abruzzo, grave siccità si registra in Molise e Marche,  ma c’è forte  crisi idrica anche nel Sud del Piemonte fino ad arrivare al crescente rischio desertificazione in alcune zone della Sicilia ed al preoccupante, progressivo inaridimento delle coste di Romagna.
“Il quadro, che si delinea – ha commentato  Francesco Vincenzi, Presidente ANBI – conferma la crescente instabilità climatica sulla Penisola, di cui è prima vittima, l’agricoltura. La risposta sta solo nell’incremento della capacità di resilienza dei  territori, anche adeguando e potenziando la rete idraulica del Paese. È necessario uscire dalla logica dell’emergenza, che costerà anche quest’anno milioni di euro all’economia nazionale. Trascorso il periodo più caldo dell’estate, i Consorzi di bonifica ed Irrigazione riprendono la stagione delle inaugurazioni di nuovi impianti, ma non basta: servono nuovi investimenti, utilizzando anche i fondi del Recovery Plan. ANBI – ha conclude il Presidente, Vincenzi – mette 858 progetti definitivi  a disposizione del Paese: con un investimento di circa quattro miliardi e trecentotrentanove milioni si garantirebbero oltre ventunmila posti di lavoro, oltre a migliorare la gestione idrica lungo l’intera Penisola.”
A “fotografare” le disponibilità d’acqua sui territori italiani è il report dell’Osservatorio ANBI Risorse Idriche, che segnala come i grandi laghi del Nord siano al di sotto dei livelli 2020 e tendano a scendere, ad eccezione del Garda, sotto la media del periodo. Se in Val d'Aosta, pur confermandosi il poco conosciuto andamento siccitoso d’Agosto (caduti circa tenta millimetri di pioggia), i fiumi non paiono risentirne, assai diversa è la situazione nel confinante Piemonte, dove le portate dei fiumi sono inferiori al 2020: le situazioni più evidenti sono quelle di Tanaro, Sesia, Stura di Demonte, Varaita, mentre  nel Cuneese mancano all'appello oltre 300 millimetri di pioggia da inizio anno (caduti finora mm. 328 contro una media di mm. 635). A risentire delle scarse piogge piemontesi è anche il primo tratto del fiume Po, che recupera però in Emilia Romagna, dove registra portate superiori allo scorso anno, attestandosi a livelli di “normale siccità idrologica”, seppur inferiori alla media del periodo.
Gli altri fiumi emiliani continuano ad essere deficitari, in particolare quelli piacentini (la Trebbia è addirittura in secca), che sprofondano sotto i minimi storici seppur, nella stessa area, il bacino di Mignano registra la migliore performance del recente triennio. Sul fronte pluviometrico, in Agosto, i territori romagnoli a Nord del fiume Reno  hanno visto cadere solo mm. 13,6, sfiorando il minimo storico di precipitazioni, mentre a Sud dell’asta fluviale sono caduti mm. 15,7 di pioggia . In Lombardia, il fiume Adda presenta una portata inferiore di oltre duecento metri cubi al secondo rispetto dell'anno scorso, mentre è buona, seppur inferiore al 2020, la condizione dei corsi d’acqua del Veneto, grazie alle precipitazioni d’Agosto. Le piogge estive hanno beneficato  anche i fiumi della Toscana, tutti in crescita dopo settimane di grande sofferenza e con l’Arno tornato sopra la media mensile.
Restano altresì in grave deficit idrico  i fiumi delle Marche con il Sentino, che ha toccato il minimo storico nell’ altezza idrometrica (cm. -37); altrettanto dicasi per i bacini marchigiani, i cui volumi trattenuti sono la metà della capacità disponibile e  lontanissimi dalle quote degli anni scorsi, complici una temperatura media regionale, superiore di  oltre due  gradi  rispetto al passato e precipitazioni calate del  25,5%. Piogge estive scarse anche sull’Umbria, mentre nel Lazio la situazione delle risorse idriche è complessivamente nella media (fiume Liri in crescita, Sacco in calo, lago di Bracciano in decrescita fisiologica stagionale); buona è la condizione dei corsi d’acqua della Campania con Liri Garigliano e Sele al record di portata del quinquennio.
Al Sud, le disponibilità idriche, accumulate in Basilicata e Puglia durante i mesi scorsi, stanno permettendo una regolare stagione irrigua, nonostante le riserve in Agosto  siano calate di circa 60 milioni di metri cubi in Lucania e di 40 milioni di metri cubi nella confinante regione, pur garantendo ancora un confortante surplus sulle disponibilità dell’anno scorso. Se in Sardegna la situazione è in linea con il positivo 2020, diversa e negativa  è la situazione delle disponibilità idriche in Calabria (territorio di ripetuti contrasti fra necessità agricole ed esigenze idroelettriche) ed in Sicilia, i cui bacini registrano uno dei dati peggiori del recente decennio.
“Queste situazioni diversificate dimostrano che, di fronte ai cambiamenti climatici, non solo è necessario realizzare nuovi  invasi, migliorando anche la capacità di quelli esistenti, ma è necessario completare gli schemi  idrici per portare l’acqua là, dove c’è maggiore bisogno – ha concluso Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI – Contestualmente è necessario attivare strumenti di concertazione che, nel rispetto delle priorità di legge, ricerchino le necessarie compatibilità fra i crescenti interessi sulle risorse idriche, evitando inutili prove di forza a discapito di chi produce cibo.”

PIEMONTE: SOPRALLUOGO NELL’EMERGENZA

Nei giorni scorsi, i vertici di ANBI Piemonte hanno visitato le realtà consortili, interessate dalla disastrosa stagione irrigua 2021, causata dalla siccità nel Cuneese; sono: Consorzio di irrigazione Canale Brobbio Pesio (con sede a Mondovì), Consorzio di irrigazione Sinistra Stura (con sede a Cuneo), Consorzio di irrigazione comprensoriale di 2° grado Fossanese Braidese (con sede a Fossano), Consorzio di 2° grado Valle Gesso (con sede a Benevaingenna), Aggregazione dei Consorzi Irrigui Risorgive Mellea Centallese – A.C.I.R.M.C. (con sede a Centallo), Consorzio di irrigazione Bealera Maestra  Destra Stura (con sede a Bene Vaigenna).

TORNA L’ACQUA AD IRRIGARE I CAMPI DEL CATANZARESE

ANBI: “LA FORZA DELL’AUTOGOVERNO HA SCONFITTO LA LOGICA DELLA SPECULAZIONE ECONOMICA”

Attesi i tempi  necessari ad espletare le procedure tecniche in piena sicurezza, l’acqua è tornata ad irrigare i campi del catanzarese, grazie ad una disposizione della Regione Calabria, che ha imposto alla società multiutility A2A il rilascio di 155.000 metri cubi d’acqua al giorno, anche per uso potabile, a valle della centrale idroelettrica di Magisano.
“E’ il quantitativo minimo, sufficiente ad evitare la perdita dei raccolti, già flagellati dalla siccità – ha ricordato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI - Siamo  lontani dai 280.000 metri cubi, previsti dalla locale convenzione, ma è un primo segnale, frutto dell’impegno dell’Assessore all’Ambiente della Calabria, Sergio De Caprio e della mediazione regionale, fortemente sollecitata dall’azione congiunta delle Organizzazioni Professionali Agricole e del Consorzio di bonifica Ionio Catanzarese, costretto addirittura a rivolgersi alla Magistratura per vedere affermato un proprio  diritto. È questo un aspetto fondamentale della vicenda, esempio per superare la logica dei commissariamenti senza fine in atto in Sicilia e Puglia: solo l’autogoverno è in grado di garantire le legittime aspettative dei consorziati, cui bisogna rispondere anche al Sud con crescente efficienza e determinazione.”
“Va sempre ribadito come le normative sull’utilizzo del bene pubblico acqua attribuiscano  priorità all’uso agricolo dopo quello per fini umani – ha aggiunto Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI - Detto ciò, ribadiamo piena disponibilità e consapevolezza a ricercare le necessarie compatibilità fra i crescenti interessi  gravanti sulle risorse idriche. Per questo, già da tempo, le progettualità dei Consorzi di bonifica ed irrigazione rispondono a criteri di multifunzionalità in sintonia con le esigenze del mondo agricolo: dalla produzione idroelettrica alla fruizione ambientale e turistica. È già così per gli 858 progetti definitivi, presentati da ANBI per essere inseriti nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza; al Sud ne sono previsti 277 per un investimento di quasi un miliardo e novecento milioni di euro, capaci di attivare circa novemilacinquecento  posti di lavoro.”

                                                              

EMILIA ROMAGNA: NUOVE CONDOTTE DALLA PROSSIMA STAGIONE IRRIGUA

Dalle prossime stagioni irrigue il comprensorio consortile Sanvitale, che copre una consistente fetta della Food Valley parmense (11.000 ettari, che vantano produzioni agricole di pregio e la presenza di numerose aziende vocate alla produzione del Parmigiano-Reggiano) potrà trovare sollievo durante i periodi siccitosi, grazie alla realizzazione della condotta di alimentazione e scarico dei bacini irrigui di Medesano, curata dal Consorzio di bonifica Parmense (importo complessivo: € 1.858.000,00, di cui € 1.500.000,00 finanziati dalla Regione Emilia-Romagna, attraverso il Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 e la restante cifra investita dall’ente consortile, con sede a Parma) e che garantirà, una volta completati anche i bacini, complessivamente oltre tre milioni di metri cubi di risorsa idrica all’intera area, che si snoda tra i Comuni di Medesano e San Secondo Parmense.
Alla presentazione dei lavori era presente anche il Presidente ANBI, Francesco Vincenzi, che ha dichiarato: “I Consorzi di bonifica continuano a fornire risposte di fronte ai cambiamenti climatici, in particolare nel sostegno al settore agroalimentare, che necessita di utilizzare al meglio la risorsa idrica. Il Recovery Plan è un’opportunità per il Paese, ma occorre vincere le burocrazie, che bloccano le grandi opere: in questo, i Consorzi di bonifica sono al passo con le tempistiche europee, grazie alla loro conoscenza dei territori, alla capacità di progettazione e di esecuzione degli interventi.”

SARDEGNA: TEMPERATURE SOPRA MEDIA, MA APPROVVIGIORNAMENTO IDRICO GARANTITO

Sei milioni di metri cubi in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, ma nulla di preoccupante sul fronte delle riserve idriche del bacino del Liscia per dare pieno sostentamento alle aziende agricole che gravitano attorno al Consorzio di bonifica Gallura (con sede ad Arzachena, in provincia di Oristano).
Nonostante le temperature sopra la media, le risorse disponibili permettono di fare fronte alla notevole richiesta d’acqua di fronte ad una vera e propria emergenza meteorologica. Gli impianti consortili, monitorati costantemente, lavorano a pieno regime per garantire il corretto funzionamento della distribuzione.
Le quantità d’acqua incamerate durante l’inverno e nella primavera garantiscono una stagione irrigua tranquilla ed il progetto per la realizzazione di un nuovo invaso, con l’interconnessione di tutti i sistemi di produzione dei reflui,  potrà permettere anche  il recupero  di quell’acqua, che oggi finisce in mare.

VENETO: UN PRIMO BILANCIO IRRIGUO

Superato il periodo più caldo, prosegue l’attività irrigua del Consorzio di bonifica Brenta ( con sede a Cittadella, in provincia di Padova) in una stagione dai tratti imprevedibili.
Si è assistito ad un inizio 2021 caratterizzato da abbondanza d’acqua e da nevicate abbondanti in montagna, ma i periodi di freddo si sono alternati a quelli di caldo, anche anticipato, tanto che le richieste di irrigazione sono partite ancora a fine Marzo; le temperature poi sono diminuite e si sono verificate piogge, per cui la portata del fiume Brenta è stata a lungo molto elevata e l’abbondanza d’acqua nel fiume Cismon ha consentito il riempimento del serbatoio del Corlo. Verso metà Giugno, però,  le portate del Brenta stavano scendendo e si temeva non fossero sufficienti per l’irrigazione; per fortuna, la situazione si è ribaltata e nuovamente si è riscontrata abbondanza.
Per tutto il mese di luglio e finora le portate sono rimaste elevate, tanto da non dover utilizzare per nulla gli invasi montani, cosa mai avvenuta in passato, fatta eccezione per l’anno 2016.
Con un’afa eccezionale l’irrigazione, quindi, è stata ancora una volta fondamentale per lo sviluppo delle colture agrarie e per l’intero territorio, che è particolarmente verde e rigoglioso proprio grazie alla disponibilità idrica garantita dalle acque consorziali.

CON LA MANUTENZIONE GENTILE DEI CORSI D’ACQUA DIMINUISCONO LE EMISSIONI INQUINANTI IN ATMOSFERA

LE RISULTANZE DI UN PROGETTO PILOTA IN TOSCANA E DEL MANUALE VENETO

Con la “manutenzione gentile” dei corsi d’acqua diminuiscono  le emissioni in atmosfera: è quanto emerge dal bilancio ambientale del Consorzio di bonifica 1 Toscana Nord (con sede a Viareggio, in provincia di Lucca), il primo a valorizzare le conseguenze ecosistemiche del nuovo approccio operativo, che sta caratterizzando  gli interventi degli enti consorziali sui corsi d’acqua  e cui sarà dedicato uno specifico panel nell’ambito del prossimo salone Macfrut alla Fiera di Rimini (mercoledi’8 Settembre p.v.); in tale occasione sarà anche presentato l’apposito manuale realizzato da ANBI Veneto in collaborazione con il Centro Italiano Riqualificazione Fluviale (C.I.R.F.).
I dati, infatti, parlano chiaro: le soluzioni per rendere compatibili i lavori per la sicurezza idrogeologica  con le necessità  soprattutto riproduttive  di flora e fauna fluviali  (i tagli selettivi, il mantenimento di isole di vegetazione, ecc.) comportano effetti benefici non solo per la natura, che abita alvei e argini, ma  anche per l’ambiente nel suo complesso: dal confronto dei dati tra il 2019 e il 2020, infatti, emerge che, grazie a queste nuove attenzioni, le emissioni da consumo di gasolio agricolo per  lavori di manutenzione vengono abbattute del 17% per quanto riguarda l’anidride carbonica, il biossido di zolfo, gli ossidi di azoto, mentre il monossido di carbonio segna -16 % e le polveri sottili -13,5 %.  A raggiungere questi risultati positivi concorre anche la scelta di affidare, dove possibile, parte degli interventi in “appalto a chilometro zero”, cioè a ditte soprattutto agricole, che già normalmente operano in prossimità di corsi d’acqua locali.
“In maniera crescente, i  Consorzi di bonifica ed irrigazione vivono, come una priorità, la necessità di coniugare sicurezza idraulica e tutela ambientale – ha sottolineato il Presidente ANBI, Francesco Vincenzi  – Quella del Consorzio di bonifica 1 Toscana Nord è un’esperienza d’avanguardia con l’ambizioso obbiettivo di redigere, per ogni corso d’acqua del comprensorio consortile, una  sorta di carta d’identità, che raccolga tutte le informazioni necessarie a poter individuare il tipo di manutenzione più efficace e puntuale. Tutto ciò, in linea con le nuove sfide, che gli enti consortili hanno di fronte.”
“Quello del bilancio ambientale è uno strumento concreto per prevenire e combattere gli effetti dei cambiamenti climatici – ha evidenziato  Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI - Si tratta di un’opportunità volontaria di rendicontazione e di comunicazione, con cui si vuole coinvolgere tutti i portatori di interesse nell’analisi dei risultati ambientali, raggiunti dall’azione di ciascun Consorzio di bonifica ed irrigazione.”
“Ma non è tutto – ha concluso Ismaele Ridolfi,  Presidente Consorzio di bonifica 1 Toscana Nord – Abbiamo anche approvato, primi In Italia,  la dichiarazione di emergenza climatica, da cui discendono una serie di buone pratiche  quotidiane in materia di sostenibilità del nostro agire sul territorio.”

TOSCANA: MANUTENZIONE GENTILE: DETTO FATTO

Il Consorzio di bonifica 6 Toscana Sud (con sede a Grosseto)è ancora al lavoro sul fiume Albegna, proseguendo  un intervento di pulizia degli argini e delle aree golenali nel territorio comunale di Manciano, in località Quarta Albegna, dove è stata rimossa la vegetazione in eccesso con un intervento di decespugliazione meccanica. L’obbiettivo è che la vegetazione resti ad uno stadio giovanile per consentire il regolare scorrimento delle acque; contestualmente la pulizia degli argini rende più semplice il controllo di fontanazzi, buche e cedimenti arginali.
L’intervento è realizzato rispettando le disposizioni previste dalle direttive regionali, relative alla manutenzione dei corsi d'acqua, nonchè alla protezione e conservazione dell'ecosistema toscano; particolare importanza assume così anche la salvaguardia dei campi  dagli allegamenti: il suolo agricolo è infatti considerato una risorsa non rinnovabile.
Partiranno nei prossimi giorni anche una serie di lavori realizzati dal Consorzio di bonifica 3 Medio Valdarno (con sede a Firenze) lungo il tratto del fiume Arno a Pontassieve. Si tratta di un intervento finalizzato alla sicurezza idraulica e alla maggiore fruibilità di un’area del fiume, lunga circa un chilometro e mezzo e che vedrà l’ente consorziale, impegnato in operazioni di ripulitura dell’argine, con taglio e sfalcio della vegetazione che porteranno vantaggi fin da subito in termini di fruibilità sociale, igiene e decoro ma che soprattutto serviranno ad aumentare il grado di sicurezza idraulica dell’area, in previsione già della prossima stagione autunnale.
Nel dettaglio, l’intervento consiste nel diradamento selettivo della fascia arborea ripariale, cioè l’eliminazione degli alberi che, secondo una serie di valutazioni agronomiche e forestali  (posizionamento, condizioni, specie, etc.) oltre che di carattere idraulico, possono costituire ostacolo al regolare deflusso fluviale. Con questo intervento si punta a ristabilire una riconnessione tra la comunità locale ed il fiume, che diventa meno pericoloso e più accessibile; al termine dei lavori, infatti, oltre ad un incremento in termini di sicurezza, i cittadini potranno godere di una migliore visibilità del corso d’acqua e delle sue risorse naturali.
L’ente consortile sta sempre di più orientandosi ad una gestione della fascia arborea perifluviale, volta non solo alla sicurezza idraulica, ma anche ad una progressiva riqualificazione a vantaggio delle piante migliori, autoctone e paesaggisticamente di maggior pregio.

EMILIA ROMAGNA: LOTTA A DISSESTO E FRANE IN APPENNINO

È al via il primo stralcio di 13 lavori del Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020 (Misura 5.01.01: prevenzione dissesto e frane): sono 42 i progetti totali, di cui si è aggiudicato l’approvazione il Consorzio di bonifica Burana (con sede a Modena), per un totale complessivo di € 4.782.271,00 ,destinati alla risoluzione di un annoso problema dei territori appenninici, quale il dissesto idrogeologico.
Nello specifico, si tratta di investimenti in aziende agricole, tra cui diverse specializzate nella produzione del Parmigiano-Reggiano, per preservarne il potenziale produttivo dai movimenti franosi, tramite progetti  redatti e gestiti dall’ente consortile, ma approvati e finanziati dalla Regione Emilia-Romagna attraverso il Piano Sviluppo Rurale 2014-2020.
I 42 progetti sono così suddivisi:  1° stralcio da 13 progetti  (€ 1.435.462,55) in corso di realizzazione (Pavullo n/F, Lama Mocogno, Zocca, Montese, Sestola, Pievepelago, Fiumalbo); 2° stralcio da 29 progetti (€ 3.346.808,47) in fase di affidamento (Castelvetro, Marano sul Panaro, Guiglia, Zocca, Montese, Castel D’Aiano, Lizzano in Belvedere, Lama Mocogno, Pavullo n/F, Serramazzoni, Fanano, Sestola, Fiumalbo). I primi 13 interventi  sono tutti  sistemi permanenti di drenaggio per rendere più stabili i terreni  tramite la posa di condotte per lo smaltimento delle acque di profondità.

VENETO: PIU’ SICUREZZA IDRAULICA

Il Consorzio di bonifica Bacchiglione (con sede a Padova) ha completato alcuni importanti lavori di sicurezza idraulica sulla rete territoriale di Campolongo Maggiore, mettendo in sicurezza aree più volte soggette ad allagamenti o comunque a rischio idraulico in situazione di forti precipitazioni.
I lavori hanno comportato la sistemazione della rete minore attraverso il risezionamento e la pulizia delle fossature, l'idropulizia e la sostituzione di alcune condotte per una estensione complessiva di circa un chilometro e mezzo. Il progetto è stato il frutto di un Accordo di Programma tra Regione Veneto, Comune ed ente consorziale.
L’importo complessivo degli interventi è stato di 98.300 euro (€ 50.000,00 dalla Regione, mentre i restanti sono stati stanziati dal Comune di Campolongo Maggiore). Le recenti intense precipitazioni sono state il banco di prova di questi interventi: un test superato con successo visto che nelle aree interessate non sono state riscontrate situazioni di criticità e la rete minore ha gestito bene il deflusso delle acque.
Con l’occasione l’ente consortile ha ribadito ancora una volta che pulizia, manutenzione e cura sono azioni che devono essere intraprese ad ogni livello, compresi  i Comuni ed i singoli cittadini per quanto riguarda tombini, caditoie e bocche di leone.

MARCHE: LAVORI TERMINATI

Il Consorzio di bonifica Marche (con sede a Pesaro) ha  terminato lavori importanti in provincia di Ancona per risolvere l’annoso problema dell’erosione spondale del fosso San Sebastiano (anche noto come fosso Percozzone), in località Passo Ripe.
In virtù di un finanziamento di 75.000 euro, ottenuto dalla Regione Marche, il Comune di Trecastelli ha affidato all’ente consortile la progettazione e la direzione dei lavori per il ripristino della funzionalità di una briglia selettiva.
L’intervento è consistito nella realizzazione di gabbionate e scogliere in massi naturali, in grado di mitigare l’azione erosiva dell’acqua; l’opera consente anche di limitare il trasporto di materiale solido a valle.
Contemporaneamente, è stata eseguita anche la pulizia e la manutenzione ordinaria degli argini del fosso per un tratto di circa novecentocinquanta metri.

LOMBARDIA: A CHE PUNTO SIAMO?

Il Consorzio di bonifica Est Ticino Villoresi (con sede a Miano)informa che sta  prendendo forma, presso il cantiere della Chiavica Nuova di Chignolo Po nel Basso Pavese, il passaggio carrabile sul colatore Lambrino, che servirà anche per rimuovere i detriti dalla griglia della nuova idrovora, consegnata poco più di un mese fa.
Una volta terminato lo scavo, si passa al taglio della muratura. Sono stati sostituiti intanto 3 trasformatori  (non più ad olio, ma in resina e quindi maggiormente efficienti e sicuri), in modo da poter riattivare, in caso di necessità, il sistema di pompaggio dell’impianto.

LAZIO: 5 PROGETTI DI EFFICIENTAMENTO ENERGETICO FINANZIATI DAL POR NEL FRUSINATE

“I 5 progetti finanzianti dal POR-FESR (Piano Operativo Regionale – Fondo Europeo Sviluppo Regionale)  Lazio avranno un impatto non indifferente sul territorio  del Consorzio di bonifica Conca di Sora (con sede a Sora, in provincia di Frosinone), sui consorziati, sugli imprenditori agricoli e sul clima, grazie alla mancata immissione nell'atmosfera di circa 14 tonnellate di CO2 annue”: è con queste parole che i Consorzi di bonifica del frusinate hanno accolto la notizia dell'approvazione dei 26 progetti di efficientamento energetico, presentati al POR FESR Lazio (Azione 4.1.1), nel programma Lazio Green e finanziati per un importo totale di 5 milioni di euro.
Dopo aver accettato la “sfida” lanciata dalla Regione, l’ente consortile, di concerto con ANBI Lazio, ha goduto dell’aiuto della FIRE (Federazione Italiana per l'uso Razionale dell’Energia) per  vagliare tutte le possibili aree d’intervento, tenendo conto anche dell'analisi costi benefici (la media del “payback” dei 5 progetti è di circa sei anni).
I lavori, che avranno un costo di 266.000 euro, garantiranno un risparmio energetico ed economico annuo, rispettivamente peri a 31.000 kilowattora e 32.000 euro. Nell'impianto di Felci verranno installate 2 nuove pompe corredate di telecontrollo e misuratore di portata, insieme ad un impianto fotovoltaico; anche l'impianto Fontechiari vedrà l'installazione di un impianto fotovoltaico e di una pompa con rispettivo telecontrollo e misuratore di portata.
Negli impianti di S. Altissimo, Valfrancesca e Incoronata verranno installate 3 nuove pompe (1 per impianto) comprensive di telecontrollo e misuratore di portata.

FRIULI VENEZIA GIULIA: ESPROPRI: ACCORDO PER RIDURRE I CONTENZIOSI

È stato rinnovato ed aggiornato rispetto alla nuova normativa ed alle situazioni, che si sono venute a creare nel territorio, l’accordo con le Organizzazioni Professionali Agricole sulle procedure espropriative per i lavori del Consorzio di bonifica Pianura Friulana (con sede a Udine).
L’obbiettivo è di giungere ad una positiva e tempestiva conclusione dei procedimenti di acquisizione degli immobili, secondo criteri di equità e trasparenza, riducendo  l’eventuale contenzioso tra espropriante ed espropriato, grazie alla mediazione ed al confronto fra le parti. Il documento, che scadrà a fine 2023, è firmato da ente consortile, Federazione Coldiretti Udine, Confederazione Italiana Agricoltori Udine, Confagricoltura Udine; oltre a favorire un proficuo rapporto di collaborazione, stabilisce criteri unitari da applicare per ogni tipologia di opera infrastrutturale da realizzare: dalle procedure per la definizione dell’acquisizione in via bonaria degli immobili alla valutazione degli indennizzi.

EMILIA ROMAGNA: AZIONI SOLIDALI A SOSTEGNO DELLA CITTADINANZA IN DIFFICOLTA’

I dipendenti del Consorzio di bonifica Pianura di Ferrara (con sede nella città estense) hanno avuto la fortuna di non doversi fermare durante questo anno e mezzo di emergenza sanitaria, perché le attività dell’ente devono essere garantite alla comunità; una fortuna, che hanno voluto trasferire a quelle famiglie che, a causa della pandemia, hanno pagato un prezzo altissimo: questo lo spirito solidale, spiegato in apertura della cerimonia di consegna delle donazioni a 2 importanti associazioni ferraresi: Centro Solidarietà Carità, che gestisce il Banco alimentare di Ferrara e  ASP Emporio Solidale "Il Mantello".
A queste realtà, che si occupano, in particolare, di garantire cibo ed attrezzature scolastiche ai nuclei familiari in difficoltà, sono stati donati 5.700 euro, raccolti grazie all’iniziativa di solidarietà, promossa dalle Rappresentanze Sindacali Unitarie e che ha visto l’adesione di 199 lavoratori (56 dei quali stagionali), che hanno donato un’ora di lavoro; tale importo è stato quindi raddoppiato dal Comitato Amministrativo dell’ente consorziale. Un grazie sentito è stato rivolto anche ai cittadini ferraresi che, nonostante le difficoltà, continuano ad onorare l’ impegno nei confronti della Bonifica, consentendo all’ente di continuare a lavorare e a dare qualcosa a chi sta peggio.
Si tratta per altro dell’inizio di un progetto di sostegno più ampio, che continuerà con la promozione di altre onlus durante le aperture del sabato di Palazzo Naselli Crispi, storica sede dell’ente consortile.
L’obbiettivo è dichiarato: in futuro, l’unica cosa contagiosa dovrà essere la solidarietà!

PIEMONTE: A PIEDI NEL TERRITORIO

Il canale Cavour, il parco del Bricel e del Sabiuné sono stati teatro della camminata organizzata dagli Amici del Po di Chivasso, animata lungo il percorso da “pillole” di storia e di ecologia: al termine, i partecipanti sono stati accompagnati alla scoperta dell'imbocco del canale Cavour ed in barca lungo il fiume Po, a cura dell’Associazione Irrigazione Est Sesia (con sede a Novara).

ANCORA DUE MESI DI SCATTI  PER IL CONCORSO FOTOGRAFICO “OBIETTIVO ACQUA”

Con l’arrivo di Settembre riprende vigore la caccia all’immagine per la 3° edizione del concorso fotografico “Obiettivo Acqua”, organizzato da Coldiretti, ANBI, Fondazione Univerde: le iscrizioni, infatti, sono aperte fino al 26 Ottobre p.v. sul sito www.obiettivoacqua.it, dove è consultabile il regolamento completo del concorso. Soggetti deputati del contest sono l’acqua dolce ed i suoi vettori: fiumi, laghi, corsi d’acqua minori, zone paludose,  delta, estuari,  risorgive e tutti gli ambienti ricchi di biodiversità, dove l’uomo è impegnato da secoli a gestire delicati equilibri idraulici.
Oltre ai premi per le tre opere vincitrici  sono previste 4 menzioni legate alle sottosezioni (“Acqua è…lavoro”; “Acqua è…paesaggio”; “Acqua è…città”; “Cambiamenti climatici: difendere l’acqua – difendersi dall’acqua”) più 2 menzioni speciali (“A due ruote lungo l’argine”, dedicata al connubio tra bicicletta e corsi d’acqua, che sarà tema anche dell’ormai prossima Settimana Nazionale della Bonifica e dell’Irrigazione; ”Il cibo è irriguo” incentrata sul binomio acqua-agricoltura per la produzione del “made in Italy” agroalimentare).
La partecipazione al contest è gratuita, riservata a cittadini maggiorenni, italiani e stranieri, residenti o domiciliati nel nostro Paese; le fotografie devono essere scattate in Italia.
È prevista una prima selezione delle fotografie da parte dell’organizzazione, cui seguiranno le scelte finali ad opera di una giuria tecnica. Compatibilmente con l’evolversi della situazione pandemica sono previste una cerimonia finale di premiazione e l’esposizione delle opere più meritevoli.
Il concorso gode quest’anno anche di un’ulteriore menzione istituita da ANBI Liguria: “Acqua e canali: il senso di una vita e di un’epoca”;  lo scopo è quello di raccontare la storia della regione attraverso immagini dei percorsi segnati dall’ acqua, sia nella bonifica che nell’irrigazione, per la salvaguardia idrogeologica del territorio, la tutela dell’ambiente, il sostegno all’economia.
“Ciò che vogliamo rappresentare grazie alle fotografie  – ha dichiarato  Francesco Vincenzi, Presidente ANBI - è il potere evocativo dell’acqua, attraverso la sintesi di ingegno, innovazione tecnologica ed aspetti paesaggistici.”
“La questione idrica in Italia è soprattutto un problema di cultura – ha concluso Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI – Per questo “Obiettivo Acqua” è parte di una strategia divulgativa,  che vede un altro importante appuntamento nella Settimana Nazionale della Bonifica e dell’Irrigazione, che si terrà dal 25 Settembre al 3 Ottobre p.v.;  auspichiamo inoltre  che il completo ritorno alle  attività didattiche in presenza permetta anche la piena ripresa delle molteplici iniziative scolastiche, svolte dai Consorzi di bonifica ed irrigazione per avvicinare i più giovani alla conoscenza del territorio attraverso la gestione delle acque, che lo attraversano.” 

 
Per maggiori approfondimenti www.anbi.it
SETTIMANALE DELL´ASSOCIAZIONE NAZIONALE CONSORZI DI GESTIONE E TUTELA TERRITORIO E ACQUE IRRIGUE
Direttore Responsabile: Massimo Gargano - Registrazione Tribunale di Roma n. 559/98 del 25 novembre 1998
Redazione: Via S.Teresa, 23 - 00198 Roma - Tel. 06/844321 - Fax 06/85863616
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