Anno XXIII, n. 20 venerdì, 21 maggio 2021

OSSERVATORIO ANBI SULLE RISORSE IDRICHE

L’ITALIA DELL’ACQUA VISTA DALL’ALTO: ALLARME ROSSO IN ABRUZZO MOLISE E SICILIA. ARANCIONE IN ROMAGNA, PIEMONTE ED ALPI

L’andamento climatico sta spingendo zone interne di Abruzzo e Molise, nonché aree del siracusano in Sicilia, verso la desertificazione: ad indicarle in zona rossa sono le elaborazioni dell’European Drought Observatory (EDO) secondo il parametro CDI ottenuto, combinando tre indicatori di siccità: SPI (confronto tra le precipitazioni attuali e quelle degli anni passati nello stesso periodo), SMA (anomalia di umidità del suolo) e FAPAR (valutazione  dell’impatto della siccità sulla vegetazione); lo stesso indicatore classifica “arancioni” una vasta porzione del Piemonte, la costa romagnola, territori sparsi di Toscana ed Umbria, ma intacca sorprendentemente  anche zone alpine di Val d’Aosta ed Alto Adige, sconfinando pure in Austria Svizzera.
“Queste nuove osservazioni segnalano con forza due elementi:  il fenomeno della siccità è ormai un problema europeo, intaccando anche le zone centrali del Continente; è urgente l’avvio di un Piano Invasi medio-piccoli ad iniziare dalle zone, dove più evidente è il deficit idrico, perché più si aspetta più sarà difficile invertire la tendenza verso l’inaridimento del suolo”: ad evidenziarlo  è stato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI.
Le macrotendenze del parametro  CDI sono confermate dall’andamento settimanale secondo l’analisi dell’Osservatorio ANBI Risorse Idriche. La situazione più preoccupante resta quella della Sicilia, i cui bacini stanno registrando un volume complessivo  pari a  498,99 milioni di metri cubi, cioè il 50,66% della capacità totale (mc. 984,75 milioni), confermando il trend decrescente del decennio, ma soprattutto risultando inferiore al 2020 caratterizzato da una forte siccità nell’Isola (fonte: Dipartimento Regionale dell’Autorità di Bacino del Distretto Idrografico Sicilia).
Anche i fiumi marchigiani sono in calo e con le altezze idrometriche più basse del recente quadriennio, così come i bacini. Iniziata definitivamente la stagione irrigua, è finito il periodo di accumulo idrico per gli invasi della Basilicata (un milione circa di metri cubi in una settimana, ma l’anno scorso, a causa dell’assenza di precipitazioni, furono quasi quattro milioni) e di Puglia (calati di oltre tre milioni di metri cubi in 7 giorni). Nel Lazio cala il Tevere, mentre gli altri fiumi restano stabili; continua a crescere, invece, il lago di Bracciano. In Campania, i dati idrometrici si presentano, per la settima settimana consecutiva, complessivamente con livelli superiori alla media del quadriennio 2017-2020: i fiumi  Sele e Volturno si presentano  stabili, mentre è in lieve calo il Sarno, compensato però dalla crescita del Garigliano; stabile è il lago di Conza della Campania, mentre gli invasi del Cilento segnalano una moderata  diminuzione (elaborazione: ANBI Campania).
Andamento simile si registra per i fiumi della Toscana, dove all’ottima prestazione del Serchio corrispondono l’Arno che, pur crescendo, resta sotto media ed il costante calo dell’Ombrone, che si mantiene ben al di sotto della portata standard del mese. In Emilia-Romagna, ancora una volta, si evidenzia una situazione idricamente differenziata a seconda delle zone: restano sotto media i fiumi Savio (in calo), Reno (stabile) e Secchia (in crescita),mentre tornano a superarla il Trebbia e l’Enza. Grazie alle abbondanti precipitazioni a monte sono  in ripresa le portate del fiume Po, tornando complessivamente in media col periodo in attesa dello scioglimento delle nevi.
Delle piogge hanno abbondantemente beneficiato un po’ tutti i fiumi piemontesi (ad eccezione del Pesio), mentre in calo sono i livelli dei corsi d’acqua valdostani. In salita evidente sono i livelli dei grandi bacini lacustri del Nord: il lago Maggiore guadagna 85 centimetri, Garda ed Iseo sono rispettivamente al 98,6% ed al 93,6% del riempimento, gli apporti del Lario incrementano notevolmente la portata del fiume Adda in Lombardia. In crescita, infine, sono  i fiumi veneti ed in particolare l’Adige, il cui livello è salito di un metro e la Livenza che, tra alti e bassi, supera ora di quasi due metri l’altezza della scorsa settimana.
“La quantità di pioggia è sempre la stessa, il problema è che piove male – ha affermato  il Presidente  ANBI Veneto, Francesco Cazzaro - Le precipitazioni, in termini di volumi d’acqua, sono nella media, ma si concentrano in pochi eventi di forte entità e che interrompono periodi siccitosi talvolta molto lunghi.”
Ne sono esempio gli apporti meteorici di Aprile (cm.95), attestati perfettamente sulla media storica (1994-2020) del mese, ma concentrati  tra i giorni 11 e 13 ed  a fine mese, mentre nulla  o quasi, si è registrato nel resto dei giorni. L’indice SPI, che definisce il livello di siccità nelle campagne, si attesta comunque su valori di normalità, cui si aggiunge ancora uno spessore delle nevi alpine e prealpine, superiore alla media del periodo e che garantisce tranquillità sul progressivo riempimento dei bacini montani. Soddisfacente, infine, è anche la presenza di acqua nelle falde freatiche (elaborazione: ANBI Veneto).
“A fronte di questi dati – ha concluso Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI – si conferma l’obbiettivo ventennale dei 2000 laghetti multifunzionali da Nord a Sud della Penisola, e poi la necessità di finanziare, attraverso il Piano di Ripresa e Resilienza, i 139 progetti definitivi ed esecutivi, interessanti altrettanti bacini da realizzare, completare o bisognosi di manutenzione straordinaria, ricompresi nel Piano ANBI di Efficientamento della Rete Idraulica del Paese.”

EMILIA ROMAGNA: MEETING SUGLI APPROVVIGIONAMENTI DAL FIUME PO

E’ stato un sopralluogo lungo ed  approfondito, quello  di Alessio  Mammi, Assessore Agricoltura  Regione Emilia Romagna, al cantiere della nuova stazione di alimentazione energetica degli impianti del Consorzio C.E.R. - Canale Emiliano Romagnolo a Salvatonica di Bondeno.
L’ente consortile (con sede a  Bologna), grazie alle 4 pompe idrovore, alimentate elettronicamente all’impianto Palantone, riesce a garantire il volume necessario di risorsa idrica per la gran parte dell’agricoltura emiliano-romagnola, assicurando in tal modo un approvvigionamento indispensabile per l’economia e l’occupazione nell’intera area produttiva. Ora, grazie alla nuova ampia struttura (600 metri quadri) in corso di realizzazione (una complessa  cabina elettrica con un innovativo alloggio impiantistico), la continua fornitura energetica di funzionamento (spesa annua, superiore ai  tre milioni di euro) sarà potenziata ed ulteriormente messa in sicurezza in un polo leggermente decentrato.
Tutta l’infrastruttura in costruzione assumerà caratteristiche peculiari, ad impatto ambientale vicino allo zero, tenuto conto che il plesso sarà completamente interrato e coperto da vegetazione arborea.
L’incontro con l’Assessore, Mammi, è stato anche l’opportunità per una disamina approfondita della locale situazione climatica, visto che l’ente consorziale di 2° grado si palesa come il principale strumento per la consegna d’acqua alle colture in tutta l’asta del fiume Po.

                                                                 

TOSCANA: CONTRATTI DI FIUME: SALVAGENTE PER GLI INSETTI IMPOLLINATORI

Apicoltori, Istituzioni e cittadini possono e devono collaborare per salvare gli impollinatori minacciati dai cambiamenti climatici, dalla perdita di habitat naturali, da malattie e da comportamenti poco corretti: l’appello, nella Giornata Mondiale dedicata alle Api, è arrivato da Legambiente Arezzo, che ha lanciato l’idea al Consorzio di bonifica 2 Alto Valdarno (con sede nel capoluogo aretino), impegnato nell’organizzazione di percorsi partecipativi per una programmazione  ed una gestione condivise del territorio fluviale.
La tutela della biodiversità è un tema centrale in tutti i Contratti di Fiume, promossi dall’ente consorziale, che ha aderito con convinzione alla campagna “Salviamo api e agricoltori”; ora anche questo tema sarà portato all’attenzione dei tavoli di lavoro per i necessari approfondimenti sul piano tecnico, sollecitando l’adozione di interventi e politiche volte a favorire misure per frenare il calo delle popolazioni di insetti impollinatori.
I Contratti di Fiume, infatti, possono diventare  incubatori di proposte e di buone pratiche per evitare l’estinzione di animali preziosi, che svolgono un servizio ecosistemico fondamentale.

22 MAGGIO: GIORNATA MONDIALE DELLA BIODIVERSITA’

 ANBI: QUANTO VALGONO LE ATTIVITA’ AGRICOLE PER L’ ECOSISTEMA? SULL’APPENNINO LA PRIMA SPERIMENTAZIONE IN ITALIA

Premi agli agricoltori, che adottano tecniche di agricoltura conservativa, mirate a mantenere la fertilità dei terreni: li propone un progetto emiliano di valore europeo (Life Agricoltura), interessante i terreni di 15 aziende dimostrative nelle province di Reggio Emilia, Parma e Modena.
“L’agricoltore si sentirà così riconosciuto come  custode del suolo, grazie alle buone pratiche agricole”  hanno sottolineato  Marcello Bonvicini, Presidente Consorzio di bonifica Emilia Centrale  e Fausto Giovanelli, Presidente Parco Nazionale dell’Appennino, promotori del progetto.
I suoli sono substrati, che si formano in processi lunghi anche migliaia di anni; hanno molteplici funzioni: gli strati più superficiali sono quelli, in cui si conserva maggiormente la sostanza organica. A certificare la salute dei terreni è la presenza di micro organismi e già ora è dimostrato come l’agricoltura conservativa consenta una maggiore biodiversità.
“Purtroppo, anche l’Italia sta perdendo biodiversità nei terreni. Il suolo è una risorsa non rinnovabile, se non con tempi e costi altissimi – ha concluso Francesco Vincenzi, Presidente ANBI - Per questo, stiamo contribuendo a sperimentare nuove tecniche agronomiche e puntiamo ad avere entro il 2023 le prime risposte in termini di biodiversità e produzione sostenibile.”

TOSCANA: ARGINI FIORITI

Il Consorzio di bonifica 6 Toscana Sud (con sede a Grosseto) ha portato  gli studenti sugli argini del fiume Ombrone a Buonconvento, in occasione della Giornata Mondiale delle Api.
In 2 ore di attività al mattino e altrettante al pomeriggio, gli studenti di 6 classi della scuola primaria dell’Istituto Comprensivo Insieme, accompagnati da docenti  universitari nell’ambito della convenzione dell’ente consortile con gli Atenei toscani, hanno ricevuto nozioni di base, messe poi  in pratica, preparando e lanciando “bombe di semi”.
Nell’immaginario collettivo l’argine è sempre stato elemento di demarcazione  per contenere le acque dei fiumi; con questa iniziativa lo si è voluto riscoprire come habitat per renderlo più fruibile ai cittadini.

EMILIA ROMAGNA: CONTRASTO ALLA DISPERSIONE IDRICA

Migliorare l’efficienza della rete di distribuzione irrigua ed eliminare le perdite lungo le infrastrutture idrauliche nell’ottica delle azioni volte all’uso oculato della risorsa idrica: con questi 2 principali obbiettivi, il Consorzio di bonifica Emilia Centrale (con sede a Reggio Emilia) ha avviato nello scorso Gennaio l’intervento, che dovrebbe concludersi nel prossimo biennio,  per il tombamento del canale irriguo Santa Maria, nei comuni di Novellara e Cadelbosco Sopra.
L’ente consortile ha ottenuto l’importante finanziamento (15 milioni di euro complessivi) nell’ambito del Programma Nazionale di Sviluppo Rurale (PSRN) 2014-2020, grazie alla stesura di un complesso progetto per l’adeguamento della rete di distribuzione consortile e dei relativi sistemi irrigui, mediante la copertura di alcuni tratti di 5 canali “a cielo aperto” in terra o in canaletta mediante condotte circolari interrate per quasi due chilometri. Il canale Santa Maria, situato nella bassa pianura reggiana al servizio di oltre mille ettari, è alimentato e distribuisce la risorsa idrica prelevata dal fiume Po, mediante la presa di Boretto, alle frazioni di Villa Seta  e di Santa Maria della Fossa.
Si tratta del primo dei 5 interventi, finanziati nell’ambito del P.S.R.N.  su una distanza complessiva di oltre venti  chilometri e che consentiranno  di risparmiare un totale di 4 milioni di metri cubi d’acqua all’anno.

LAZIO: 11 PROGETTI APPROVATI NEL POR FESR

ANBI Lazio ed i Consorzi di bonifica della regione, grazie ad un lavoro sinergico, hanno presentato 26 progetti di coefficientamento energetico, ottenendo, per la prima volta, un finanziamento di oltre cinque milioni del POR FESR Lazio (Azione 4.1.1), nel programma “Lazio Green”.
Il Consorzio di bonifica  Etruria Meridionale e Sabina (con sede ad Acquapendente, in provincia di Viterbo) ha presentato (coadiuvato dalla F.I.R.E. - Federazione Italiana per l’uso Razionale dell’Energia) e visto approvati  11 progetti di riqualificazione energetica di impianti idraulici con sostituzione di motori e pompe a basso rendimento in favore di tecnologie all’avanguardia, che ne abbattono l’impatto energetico e ne migliorano l’efficienza (stimato un risparmio di oltre centosessantanovemila kilowattora annui), il numero (ad esempio, nel progetto per l’impianto irriguo Camporeatino è prevista la sostituzione delle attuali 5 pompe a basso rendimento con 3 ad alto rendimento) ed i costi (stimato un risparmio di oltre quarantaduemila euro annui).
La somma finanziata dal POR FESR per gli 11 progetti è pari a € 1.207.952,50 con un “payback” stimato a 16 anni.

PUGLIA: EFFICIENTAMENTO RETE IRRIGUA

Il Consorzio di bonifica Capitanata (con sede a Foggia) sta ultimando i lavori di ottimizzazione funzionale del sistema di adduzione e  pompaggio dei distretti Irrigui 2A, 2B, 2C del comprensorio irriguo del Fortore  e sarà presto completato il nuovo sistema di alimentazione della rete irrigua, realizzato mediante 2 collegamenti idraulici tra la condotta di by-pass e le aree irrigue.
La nuova soluzione condurrà  alla dismissione di 2 impianti di sollevamento (S. Pietro, Renzulli) ed al potenziamento dell’impianto di sollevamento di Monachelle, con un notevole alleggerimento dei costi di gestione. Inoltre, tra le opere contemplate nel progetto (finanziato nell’ambito  del P.O.R. Puglia – 2014-2020 - Patto per la Puglia F.S.C. 2014 -2020, per l’importo di € 3.000.000,00) è prevista una radicale opera di ammodernamento dell’impianto di sollevamento di Monachelle e che comporterà la diminuzione di circa il 25% dei consumi energetici, in virtù della maggiore efficienza meccanica/elettrica delle nuove  apparecchiature rispetto alle esistenti.
Dal punto di vista prettamente idraulico si avrà una distribuzione delle pressioni di esercizio uniforme e  stabile su tutta la rete asservita.


LAZIO: TECNOLOGIA IN PRIMO PIANO

Non può esserci innovazione senza una progettualità, che miri anzitutto a modernizzare le risorse già presenti sul territorio: anche per questo il Consorzio di bonifica  Litorale Nord (con sede a Roma) ha deciso di rendere concreta la collaborazione con la società “Evomatic”, mirando alla realizzazione di un sistema SCADA, che permetta di monitorare e gestire i contatori irrigui in un territorio vasto
L’app consente la gestione e la pianificazione delle richieste di intervento, la raccolta di diverse informazioni relative alle manutenzioni con foto, note e registrazione dei pezzi di ricambio utilizzati. Inoltre consente di segnalare e gestire eventuali abusi o anomalie di funzionamento.
La soluzione si compone di un'applicazione dedicata agli operatori, che effettuano letture e interventi di manutenzione sui contatori, nonchè di un portale per la consultazione e la gestione dei dati. Grazie alla disponibilità ed alla cooperazione di “Evomatic” è stato possibile realizzare un sistema, che permetterà la realizzazione di un catasto irriguo, fondamentale per il futuro dell’ente consorziale.

EMILIA ROMAGNA: I CAMBIAMENTI CLIMATICI ARRIVANO NEL PIATTO

La prima impressione è che si tratti di un paradosso, somigliante più ad uno slogan che ad un tema scientifico da approfondire, ma grazie al progetto “Acqua da Mangiare”, che sta coinvolgendo centinaia di studenti in tutta l’Emilia-Romagna (grazie alla didattica a distanza), gli effetti dei mutamenti climatici, caratterizzati da locali e tangibili ripercussioni, arrivano alle giovani generazioni anche attraverso l’analisi del cibo sostenibile.
Per gli alunni del Parmense l’educazione alimentare ed  ambientale su piattaforma on-line è stata concepita e realizzata da un nutrito gruppo di Istituzioni, enti ed associazioni, che hanno seguito ANBI Emilia-Romagna, capofila dell’iniziativa supportata da Eikon Comunicazione. Il recente periodo, caratterizzato dalle restrizioni causate dalla pandemia, ha spronato ed incentivato i partners di “Acqua da Mangiare” ad identificare un format innovativo, che potesse colpire l’attenzione degli studenti, permettendo loro di misurarsi, insieme ai docenti, con la pubblicazione di contenuti  “ad hoc” sulle pagine ufficiali del progetto sia su Facebook che su Instagram.
La tappa sul territorio parmense ha avuto come protagonisti, il Liceo Scientifico “Guglielmo Marconi” di Parma e l’Istituto di Istruzione Superiore “Zappa-Fermi” di Borgo Val di Taro. Ad introdurre il workshop, tra gli altri, il Presidente ANBI, Francesco Vincenzi.

LA GIORNATA INTERNAZIONALE DEI MUSEI

C’E’ ANCHE IL MUSEO DEL TRUCIOLO NELLA RETE MUSEALE DEI CONSORZI DI BONIFICA

Si chiamano ecomusei, musei del territorio, musei dell’acqua, ma anche musei delle idrovore: sono la variegata rete museale, afferente ai Consorzi di bonifica ed irrigazione italiani; sono oltre un centinaio le proposte (espositive, interattive, didattiche) allestite generalmente in manufatti idraulici e visitate ogni anno da migliaia di persone, soprattutto studenti, pandemia permettendo. Sono luoghi ricchi di suggestione e narrazioni come nel caso del Museo della roggia Mora, nella periferia di Vigevano in Lombardia, ubicato all’interno del Mulino di Mora Bassa, dove si dice che Ludovico Maria Sforza incontrasse la sua giovane amante, Cecilia Gallerani, la famosa dama con l’ermellino.
Sono spesso l’anello di divulgazione fra il territorio e lo straordinario patrimonio di storia locale, conservato negli archivi degli enti consorziali” ha commentato  Francesco Vincenzi, Presidente ANBI.
In questo panorama è stato  il Museo del Truciolo (http://www.museodeltruciolo.it/), il simbolo scelto in occasione della Giornata Internazionale dei Musei, che dedica quest’anno particolare attenzione alle piccole strutture locali.
Nato nel 2009 è ubicato nella chiavica sul canale Tagliata Guastallese, a Villarotta di Luzzara, in provincia di Reggio Emilia. Il manufatto idraulico, costruito nel XV secolo, è stato ristrutturato dal mantovano Consorzio di bonifica Terre dei Gonzaga in Destra Po (con sede a  Mantova), con  la volontà di riscoperta e valorizzazione della memoria del territorio; all’interno dello storico immobile, il gruppo fotografico La Treccia, che ha in gestione il museo, ha ottenuto di collocare le attrezzature, donate dai Fratelli Ruina e che sono il nucleo della raccolta. Fin dal 1600, a Villarotta si producevano trucioli e trecce, con relativi cappelli, tanto che nel  ‘700 le mappe del territorio e i documenti vedono la scritta “Villa de’ Cappelli” a segnalare una delle principali attività della località.
L’origine di tale produzione viene fatta risalire a tal Nicolò Biondo (1456-1516), al servizio dei frati di un convento di Carpi: prendendo un ramo di salice e liberandolo della scorza, si accorse che, procedendo al taglio di lunghe strisce con la roncola, le si poteva intrecciare come il gambo dei cereali (riso o grano), con i quali solitamente venivano fatti i cappelli di paglia in varie parti d’Italia.
“I musei locali, dislocati dal Nord al Sud del Paese – ha concluso Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI – sono un ulteriore dimostrazione del ruolo, che i Consorzi di bonifica ed irrigazione hanno per le comunità, preservandone non solo il territorio, ma la storia.”

LOMBARDIA: TABELLAZIONE RINNOVATA

Nell’ambito del calendario di iniziative “Mio e di tutti. L’Ecomuseo come bene comune” si è tenuta a Vaprio d’Adda la presentazione della nuova segnaletica con struttura lignea, destinata ad una collocazione lungo la strada alzaia tra i centri di Imbersago e Cassano.
In quest’operazione di revisione dei pannelli informativi esistenti è stato richiesto al Consorzio di bonifica Est Ticino Villoresi (con sede a Milano) di procedere alla revisione ed all’attualizzazione della tavola riferita al Salto del Gatto, manufatto idraulico attraverso cui il Canale Villoresi termina nel fiume Adda. Contestualmente è stato  inaugurato il primo nucleo del Centro d’Interpretazione e Documentazione, sezione dell’Ecomuseo, dedicata alla ricerca ed alla conservazione della memoria.

VENETO: I TRIBUTI CONSORTILI SI PAGANO DA CASA

Dal computer di casa o direttamente con lo smartphone: il pagamento del tributo annuale al Consorzio di bonifica Brenta (con sede a Cittadella, in provincia di Padova) non è mai stato così agevole.
L’emergenza sanitaria ha infatti  accelerato il cambiamento per lasciare alle spalle le file ed il dover recarsi in Posta o in banca per pagare il bollettino di contributo consortile, che ora potrà essere corrisposto anche da casa: accanto al bonifico bancario (con dati disponibili on-line o nel QR code del bollettino) tramite il proprio “home banking”, per i possessori di carta di credito è adesso possibile utilizzare il pratico pagamento elettronico, seguendo la semplice procedura disponibile nella sezione “Pagamento tributi” del sito www.consorziobrenta.it.
È possibile infine attivare, per i tributi del 2022, il servizio di addebito diretto sul proprio conto corrente bancario (SEPA), che avvierà il pagamento automatico alla data di scadenza delle singole rate. Il sito Internet potrà essere  utilizzato per verificare il corretto pagamento dei tributi, stampare la certificazione dei versamenti per la denuncia dei redditi, ristampare direttamente il proprio avviso di pagamento ed il proprio biglietto d’irrigazione, aggiornare il proprio indirizzo di recapito ed attivare il recapito dell’avviso di pagamento per posta elettronica.

LOMBARDIA: NEWSLETTER IN RETE

E’ on-line il n.2 della newsletter di ANBI Lombardia “Di acqua in acqua”; questo ed il prossimo numero sono in prevalenza dedicati  al P.N.R.R. (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) per richiamare, attraverso contributi tecnico-scientifici, i punti principali riguardanti il settore ed avviare un dibattito sulla situazione, i problemi, le proposte, in breve “le cose da fare” nella regione.

VENETO: TORNA TERREVOLUTE | FESTIVAL DELLA BONIFICA

Ritorna “Terrevolute, Festival della Bonifica” promosso da ANBI Veneto e dall’Università  di Padova per raccontare il rapporto tra uomo, acqua e territorio.
La 4° edizione si terrà dal 3 al 6 Giugno p.v. a San Donà di Piave, sede del  congresso, da cui nacque nel 1922 la moderna Bonifica. La manifestazione ed il prefestival, che inizierà il 29 Maggio prossimo con valenza più locale, proseguono nell’impegno di raccontare il legame tra uomo, acqua e territorio, partendo dall’assunto, che gran parte del paesaggio del nostro Paese e del Veneto, in particolare, è il frutto di un plurisecolare lavoro di regimazione delle acque per riscattare le campagne dalle paludi, rendere fertili terre altrimenti improduttive e ridurre il più possibile il rischio idraulico.
In ragione della valenza culturale, economica e sociale il Festival ha visto confermati  i patrocini, tra gli altri, del Ministero della Transizione Ecologica e del Ministero dell’Agricoltura, nonché della Regione Veneto, che l’ha inserito nel programma dei Grandi Eventi.
Forte anche quest’anno la partecipazione attiva di ANBI, presente con il Presidente, Francesco Vincenzi ed il Direttore Generale, Massimo Gargano. Sul palco serale saranno  protagonisti del Festival, tra gli altri: l’attore, Andrea Pennacchi; il concertista, Mario Brunello; il divulgatore, Mario Tozzi; il cantautore, Lorenzo Baglioni; la compagnia teatrale, Pantakin.

VINCENZI A MEDOLLA, GARGANO ANCHE SUL WEB

Il Presidente, Francesco Vincenzi ed il Direttore Generale ANBI, Massimo Gargano, interverranno lunedì 24 Maggio p.v. alla cerimonia di avvio dei lavori all’impianto pluvirriguo Staggia, organizzata dal Consorzio di bonifica Burana (con sede a Modena); l’appuntamento è alle ore 10.30 presso la Cantina VentiVenti a Medolla, nel modenese.
Il Dg ANBI parteciperà nel pomeriggio, dalle ore 16.30, anche alla tavola rotonda in streaming, organizzata dal sindacato Filbi-Uil, sul tema “Sentinelle del territorio. La riforma dei Consorzi di bonifica siciliani per rilanciare occupazione e servizi”.
Sempre Gargano interverrà, via web, giovedì 27 Maggio p.v. alla tavola rotonda sulla proposta di legge per misure di potenziamento e razionalizzazione delle attività di contrasto al dissesto idrogeologico, presentata dal Partito Democratico; l’evento sarà trasmesso, alle ore 18.00, sulla pagina FB del Pd Lazio.

 
Per maggiori approfondimenti www.anbi.it
SETTIMANALE DELL´ASSOCIAZIONE NAZIONALE CONSORZI DI GESTIONE E TUTELA TERRITORIO E ACQUE IRRIGUE
Direttore Responsabile: Massimo Gargano - Registrazione Tribunale di Roma n. 559/98 del 25 novembre 1998
Redazione: Via S.Teresa, 23 - 00198 Roma - Tel. 06/844321 - Fax 06/85863616
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