Anno XXIII, n. 18 venerdì, 7 maggio 2021

OSSERVATORIO ANBI SULL RISORSE IDRICHE

LE PIOGGE RIMPINGUANO I FIUMI, MA NON IL PO. INDICATORI IDRICI IN ALCUNE ZONE D’ITALIA SONO INFERIORI AL 2017, ANNO DI GRANDE SICCITA’

L’ UP AND DOWN DELLE PORTATE INDEBOLISCE GLI  ARGINI ED AUMENTA IL RISCHIO IDROGEOLOGICO

Parafrasando una terminologia climatica, la si potrebbe definire escursione idraulica, indicando un repentino sbalzo nei livelli dei corsi d’acqua; è un fenomeno accentuatosi con la crisi climatica e che indebolisce la tenuta degli argini, aumentando il rischio idrogeologico: a segnalarlo è l’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI)  attraverso i dati del report settimanale dell’Osservatorio sulle Risorse Idriche, che indica una generalizzata ripresa delle portate a seguito di abbondanti precipitazioni.
Una significativa eccezione è però il fiume Po che, segnalato in crescita nel tratto piemontese, è praticamente dimezzato rispetto alla media man mano, che si avvicina al delta, sia in Lombardia che in Emilia Romagna, pur rimanendo al di sopra di conclamati livelli di magra. Un confronto esemplifica la precaria situazione: lo scorso anno, in questo periodo, si evidenziava che, nonostante le piogge, il Po dovesse ancora recuperare, al rilevamento di Pontelagoscuro, 720 metri cubi al secondo rispetto a Maggio 2019; oggi a quel deficit bisogna  aggiungere ulteriori mc. 361! Un po’ di sollievo dovrebbe arrivare dall’innalzamento delle temperature, perchè comporterà la progressiva fusione del manto nevoso, tuttora presente in montagna.
In Aprile, sul Piemonte si è registrato un calo di quasi il 40% nelle piogge (fonte: A.R.P.A. Piemonte); ciò nonostante, l’unico fiume  idricamente deficitario rispetto ad un anno fa è la Dora Baltea, la cui portata, anche nel tratto valdostano, dopo settimane eccezionalmente positive, sta rientrando nella media mensile. Tutte in ripresa sono le portate dei fiumi dell’Emilia Romagna, ma Savio e Reno restano sotto la media storica di Maggio, mentre in pochi giorni l’Enza la supera di quasi cinque volte (mc/sec 36,8 contro una media di mc./sec 7,7). Nella stessa regione restano scarse le piogge sulle pianure costiere: basti pensare che a Nord del fiume Reno, dall’inizio dell’anno idrologico (1 Ottobre) al 2 Maggio, sono caduti mm. 296,1; nello stesso periodo del  siccitoso 2017 ne erano caduti mm. 305,1!
“In questa situazione emerge preponderante l’importanza della funzione stabilizzatrice del Canale Emiliano Romagnolo, che garantisce costanza di apporti irrigui ad uno dei territori più importanti per l’agricoltura italiana” ha commentato  Francesco Vincenzi, Presidente ANBI.
Seppur in crescita restano sotto media i laghi di Como e Maggiore, mentre superano tale limite sia il lago di Garda che l’Iseo, autore di una performance , che lo ha portato a crescere di 46 centimetri in soli 5 giorni e di quasi un metro  in un mese. Crescono su buoni livelli l’Adige e gli altri fiumi veneti , mentre tornano sopra la media i fiumi toscani, ma non l’Ombrone. Ad eccezione del Potenza, i fiumi delle Marche hanno livelli superiori al 2019, ma largamente inferiori al 2018 (l’altezza idrometrica del Tronto è di 44 centimetri, ma erano 198 nel 2018!); la quantità d’acqua trattenuta negli invasi della regione (circa quarantasei milioni di metri cubi) è la più bassa dal 2017.
Nel Lazio, il fiume Tevere sta segnando il record del recente quinquennio; bene anche il  Liri-Garigliano così come il lago di Bracciano. In Campania, il fiume  Sele si presenta in calo uniforme, mentre è costante il Sarno; il Volturno appare nel complesso stazionario, mentre sono in aumento i livelli del Garigliano; i dati idrometrici risultano complessivamente superiori alla media dello scorso quadriennio. Stabile è il lago di Conza della Campania, mentre gli invasi del Cilento si segnalano in lieve diminuzione.
Al Sud, nonostante l’avvio della stagione irrigua e la mancanza di piogge, continuano ad aumentare le disponibilità idriche nei bacini della Basilicata (+111,21 milioni di metri cubi sull’anno scorso), mentre sono in lieve calo quelle pugliesi (diminuiscono di quasi due  milioni di metri cubi, ma restano a Mmc. +116,15 sul 2020). Segnalano, infine, un recupero, le disponibilità idriche negli invasi della Sicilia, dove continuano a mancare, però, circa ottantuno milioni di metri cubi d’acqua rispetto al già siccitoso 2020 (fonte: Dipartimento Regionale Autorità Bacino Distretto Idrografico Sicilia).
“L’andamento pluviometrico sta condizionando un avvio non omogeneo della stagione irrigua; in particolare, destano preoccupazione alcuni confronti negativi con il 2017, anno di siccità con gravi ripercussioni sull’economia agricola” ha concluso Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI.

                                                                  

L’IMPEGNO DEI CONSORZI DI BONIFICA PER  IL PAESE: 858 OPERE IDRAULICHE REALIZZATE ENTRO IL 2026

VINCENZI: “CI VUOLE UNA RESPONSABILITA’ COLLETTIVA PER CONTENERE LE PROCEDURE  D’APPALTO ENTRO UN ANNO”

“Nei mesi scorsi abbiamo aperto cantieri per oltre un miliardo di euro, grazie a fondi del Piano di Sviluppo Rurale Nazionale e del Fondo Sviluppo e Coesione. Abbiamo mutuato quella esperienza, ma soprattutto le procedure burocratiche già esperite, per riproporre, nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, 858 progetti per opere già validate, ma non ancora finanziate. Si tratta di infrastrutture medio-piccole e per questo siamo in grado di concluderle entro il 2026, rispettando il cronoprogramma comunitario, purchè il tempo per le procedure d’appalto dei lavori non superi i 12 mesi. Se il P.N.R.R. deve essere un nuovo piano Marshall, deve esserci un’assunzione di responsabilità collettiva che, nel rispetto delle regole, non rallenti inutilmente la realizzazione degli interventi. Questo è il nostro impegno per il Paese: un Piano Nazionale di Efficientamento della Rete Idraulica che, attraverso investimenti per circa quattro miliardi e trecentoquaranta milioni di euro, garantirà oltre ventunmila posti di lavoro.”
Ad affermarlo è stato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI, audito in Commissione Agricoltura del Senato, dove ha ribadito la necessità di un piano di manutenzione straordinaria per la rete idraulica di un Paese, che spende mediamente oltre un miliardo di euro  all’anno per riparare danni da eventi climatici e la cui agricoltura deve poter contare su regolari approvvigionamenti idrici, sottraendosi  alle conseguenze dell’estremizzazione di fenomeni atmosferici , quali la siccità, che sta accentuando l’aridità di crescenti zone d’Italia.
“E’ necessario – ha proseguito il Presidente ANBI - aumentare la capacità di trattenere l’acqua di pioggia, realizzando nuovi invasi, ma anche efficientando e completando quelli esistenti. Va inoltre digitalizzata la rete idraulica del Paese per migliorarne ulteriormente l’efficienza a servizio della multifunzionalità d’uso della risorsa idrica, come ha dimostrato recentemente anche  l’utilizzo dell’irrigazione per preservare le colture dalle improvvise gelate.”

SERVE UN SISTEMA DECISIONALE RAPIDO PER L’ITALIA CHE VUOLE RIPARTIRE

IL PROTOCOLLO ANBI - BANCA PROGETTO INDICA UNA STRADA INNOVATIVA

 Se il tempo è denaro, lo è ancor di più davanti alle scadenze del Recovery Fund: è questa la premessa  all’innovativo Protocollo d’Intesa ANBI-Banca Progetto, costruito attorno alla necessità di tempi certi per le scelte decisionali ed ora presentato ufficialmente.
“Alla vigilia di una stagione di cambiamento epocale, ANBI si attrezza per rispondere alle sfide, cui ci chiama la fiducia accordataci dall’Unione Europea con il Next Generation EU. La pronta capacità progettuale, che dimostrano i Consorzi di bonifica ed irrigazione, necessita di stanziamenti pubblici, ma anche di essere accompagnata da partner finanziari, che ne sposino l’approccio mirato alla sostenibilità ambientale, economica e sociale. Il Protocollo d’Intesa con Banca Progetto è imperniato sull’impegno dell’istituto di credito nel dare risposte alle esigenze degli enti consorziali entro 3 settimane: un tassello esemplare per contribuire ad accelerare gli iter procedurali, che vedono in 15 anni, il tempo medio per realizzare un’opera pubblica in Italia. E’ una scommessa da vincere per essere pronti a gestire l’acqua del futuro, perché l’incedere della crisi climatica non concede ulteriori  ritardi.”
Ad evidenziarlo è stato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI, promotrice del confronto on-line sul tema “Investire nell’acqua per un’agricoltura più reddituale, territori più sostenibili e sicuri, per la transizione ecologica”.
“Aree di espansione delle piene a difesa dei centri urbani, realizzazione del cosiddetto piano laghetti per invasi medio-piccoli, completamento dei bacini incompiuti soprattutto nel Sud Italia: sono questi tre obbiettivi, su cui stiamo lavorando e che dimostrano come l’azione dei Consorzi di bonifica ed irrigazione non sia a servizio solo dell’agricoltura, bensì del territorio – ha aggiunto Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI – C’è poi il maxi progetto per utilizzare i big data a servizio della gestione dei circa 200.000 chilometri della rete idraulica del Paese, confermando quanto l’acqua sia anche  strumento d’innovazione e marker della società. Per realizzare tutto ciò serve un accompagnamento finanziario, ma soprattutto un fronte comune fra Consorzi di bonifica, cittadini e portatori d’interesse sul territorio; quanto in corso a Firenze per la gestione urbana del fiume Arno è un positivo  esempio da prendere a modello.”
Ai lavori del webinar sono intervenuti anche la Sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio, Dalila Nesci (“I Consorzi di bonifica sono un attore importante per ridurre il divario fra Nord e Sud del Paese”): il Sottosegretario alle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Francesco Battistoni (“L’Italia deve affermare la propria leadership mondiale nella gestione idrica”); Paolo Fiorentino e Giuseppe Pignatelli, rispettivamente Ceo e Responsabile Imprese di Banca Progetto (“Siamo un player innovativo nel campo del credito alle piccole-medie imprese ed ai Consorzi di bonifica ci avvicina l’agilità decisionale. Iniziamo, quindi, un percorso di responsabilità comune”).

TOSCANA: NUOVI LAVORI PER SICUREZZA IDROEOLOGICA IN VALFREDDANA

Lavori completati, lavori in partenza, lavori in programma: aumenta la sicurezza idraulica in Valfreddana, nell’area  che nel 2014 fu colpita da un violento evento alluvionale e dove il Consorzio di bonifica 1 Toscana Nord (grazie a finanziamenti regionali, ministeriali ed europei) ha già potuto realizzare oltre tre milioni e trecentomila  euro di lavori per il ripristino e la prevenzione del rischio idrogeologico.
L’ente consortile è ora pronto per far partire il nuovo intervento di sistemazione del Rio del Fondo di Metaccio e del Solco di Buricchio, in località Torre, nel comune di Lucca. Si tratta di un investimento di 450.000 euro, possibile grazie ad un finanziamento ministeriale  ed al cofinanziamento dell’ente consorziale per 135.000 euro. Sono  in fase conclusiva  le procedure per l’affidamento  e gli operai entreranno in azione intorno alla fine di Maggio; in programma la c’è realizzazione di scogliere, il recupero di opere idrauliche e la sistemazione del fondo alveo.
L’intervento completa quel cantiere che, a ridosso proprio dall’evento alluvionale, fu realizzato in somma urgenza dal Genio Civile. Inoltre, il “Toscana Nord” ha già approvato il progetto esecutivo (importo lavori: 350.000 euro) anche per la sistemazione del Solco dei Colli e del Solco di Cerreto, sempre a Torre; tale  progettazione  è stata possibile, grazie alle risorse che il Ministero dell’Ambiente aveva messo a disposizione e, anche in questo caso, grazie al cofinanziamento del Consorzio di bonifica (con sede a Viareggio, in provincia di Lucca).
Il piano degli interventi è stato inviato in questi giorni agli uffici regionali, con la richiesta dei finanziamenti necessari per mettere poi in programma il cantiere. E’ quindi pronto anche il progetto per un terzo lotto, che potrà essere cantierato, se arriveranno le risorse dalla Regione Toscana  o dallo Stato.

SARDEGNA: ENTRO L’ANNO PARTIRANNO IMPORTANTI LAVORI RIASSETTO IDRAULICO

È arrivato il parere positivo sulla Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.) per i lavori di riassetto idraulico della Bassa Valle del Coghinas e che entro l’anno vedranno avviati gli interventi per la messa in sicurezza del centro abitato di Santa Maria Coghinas.
A darne notizia è il Consorzio di bonifica Nord Sardegna (con sede ad Ozieri, in provincia di Sassari). Si tratta di un progetto complesso di circa trenta milioni di euro, di cui 5 già finanziati  per il sopralzo degli argini del Coghinas, la messa in sicurezza del complesso residenziale di Baia delle Mimose a Badesi e tutte le opere accessorie alla viabilità locale. Per questo stesso progetto è in fase di definizione anche la procedura, che vedrà assegnati all’ente consortile ulteriori 800.000 euro per completare la progettazione esecutiva di tutti i lavori. Il superamento dello scoglio della V.I.A. permette la possibilità di veder presto l’avvio dell’opera, che si attende da almeno 7sette anni.
Il lavoro di progettazione, partito nel 2014, ha dovuto subire modifiche, blocchi e ripartenze, data la complessità dell’intervento e gli aggiornamenti delle norme di riferimento. Ora si partirà entro quest’anno con i lavori all’argine sinistro, per il sopralzo del quale sono già disponibili i fondi. Inizialmente le previsioni del Piano Generale Rischio Alluvioni, ossia lo strumento di pianificazione regionale, prevedeva una forte penalizzazione del territorio del comune di Badesi, destinato a divenire vasca di laminazione nel caso di eventuale piena del fiume.
Il paziente lavoro di concertazione, portato avanti dall’ente consortile nel corso dell'anno, ha consentito di superare questa ipotesi:  tutto il territorio sarà messo in sicurezza rispetto all’evento critico, che ha una frequenza di 200 anni (limite fissato per legge), grazie al sopralzo anche dell’argine destro ed è stata prevista pure la messa in sicurezza del complesso dunale di Baia delle Mimose”. Per questo grande soddisfazione è stata espressa dall’ente consorziale.

LOMBARDIA: NAVIGLIO GRANDE: PREVISTI NUOVI INTERVENTI

Sono in programma nuovi interventi sul Naviglio Grande: non solo riqualificazione spondale a Turbigo e tra Abbiategrasso e Gaggiano, ma presto anche recuperi dell’alzaia nella tratta tra Albairate ed  Abbiategrasso per assicurarne la riapertura e la fruizione in sicurezza.
Gran parte delle risorse, che renderanno possibili i lavori, proviene da Regione Lombardia, anche nell’ambito del Programma degli interventi per la ripresa economica (in risposta alla crisi derivante dall’emergenza sanitaria in corso) ed a seguito della formalizzazione di una convenzione con il Consorzio di bonifica Est Ticino Villoresi (con sede a Milano).

EMILIA ROMAGNA: DIECIMILA ETTARI AGRICOLI MESSI IN SICUREZZA IDRAULICA

Un articolato ripristino delle difese idrauliche a tutela e difesa di un comprensorio, quello della Bassa Reggiana, dall’elevata densità e dalla forte vocazione agricola: la messa in sicurezza del canale Derivatore e delle sue principali arterie, operata dal Consorzio di bonifica Emilia Centrale (con sede a Reggio Emilia) lungo un’area vasta oltre diecimila ettari compresa tra i torrenti Enza e Crostolo (comuni di Poviglio, Castelnovo Sotto, Campegine, Reggio Emilia e Cadelbosco di Sopra), è stata brillantemente portata a termine grazie a fondi della Regione Emilia-Romagna (150.000 euro, che comprendono, oltre al ripristino delle sponde interne del canale Derivatore, anche quello dei cavi Naviglia, Dugara Scaloppia e dei collettori di Bonifica Meccanica, danneggiati durante l’emergenza idrogeologica, verificatasi tra Febbraio e Marzo 2018.
Nello specifico, l’operato sulle sponde interne dei canali di scolo ha permesso di risolvere due situazioni di criticità causate dalle piene; i lavori di ricostruzione hanno visto l’utilizzo di terreno costipato a strati ed è stata infine realizzata, dopo la rimozione di tutti i sedimenti, anche un’ulteriore difesa in pietrame.

LOMBARDIA: CONSOLIDATO PONTE STORICO

Il Consorzio di bonifica Terre dei Gonzaga in Destra Po (con sede a  Mantova)  è stato impegnato nella realizzazione del progetto di consolidamento statico del ponte Mirasole  sul canale Collettore Principale, nel comune di San Benedetto Po; il finanziamento (485.000 euro) è stato stanziato dalla Struttura Commissariale di Regione Lombardia a seguito dei danni causati  dal sisma 2012.
La chiusura del ponte è stata una decisione difficile, ma necessaria per la sicurezza di tutti; inoltre, il manufatto  è un’opera vincolata e la Soprintendenza ha richiesto le garanzie del caso, affinché il progetto fosse realizzato nel rispetto della struttura originaria.

TOSCANA: RIPARATO ANTICO CANALE SOTTERRANEO

D’improvviso, un avvallamento e poi una voragine di quasi un metro nel terreno di una proprietà privata nell’antico borgo di Valmaggiore ad Abbadia Isola nel  comune di Monteriggioni; da qui la segnalazione al Comune, che a sua volta si è rivolto  al Consorzio di bonifica Medio Valdarno (con sede a Firenze), perché di lì passa un canale sotterraneo, che serve a  far defluire le acque dal piano campagna di quell’abitato rurale.
Sotto l’apertura la mancanza di terra è apparsa subito molto ampia (circa otto metri quadri) con il rischio che sopra vi fossero solo poche decine di centimetri di terra trattenuta dalle radici di un albero. L’ente consortile, fatti i dovuti sopralluoghi, si è reso disponibile ad effettuare prima una videoispezione su tutta la lunghezza del tunnel per verificare eventuali ostruzioni al regolare deflusso delle acque e poi il necessario intervento di ripristino.
Dapprima si è provveduto al taglio della vegetazione nell’area oggetto dei lavori e allo sfalcio dei 4 pozzi di ispezione presenti lungo il tratto tombato; poi, grazie alla videoispezione, si è verificata la presenza di ostruzioni e dunque si è passati allo scavo della zona interessata dal cedimento con la rimozione del materiale escavato e presente sul fondo; infine si è passati alla fase di chiusura della voragine con nuovi elementi scatolari in cemento armato oltre a vari interventi di manutenzione alle altre camere di ispezione presenti su tutto il tracciato.
Si è trattato di un lavoro di grande valore sia dal punto di vista della sicurezza del borgo abitato, sia dal punto di vista storico-culturale, perché ha permesso di riscoprire un cunicolo scavato nella roccia, con volte in mattoni, testimonianza dell’antica opera di bonifica.

LAZIO: UN DRAGAGGIO “CIRCOLARE”

A seguito del Protocollo d’Intesa per il lago di Paola con il Comune di Sabaudia, l’Ente Parco del Circeo, il Consorzio “Mare Pontino” e la Comunione Eredi Scalfati, sono stati affidati al Consorzio di bonifica Agro Pontino (con sede a Latina) i lavori di dragaggio e di ripascimento morbido presso la foce del canale di Caterattino.
Tali lavori si sono resi necessari per eliminare l’ostruzione di sabbia e di poseidonia depositata dalle forti mareggiate di inizio anno, ripristinando quindi il regolare deflusso delle acque ed il ricambio idrico tra il Canale Caterattino e il Lago di Paola. Gli interventi eseguiti hanno portato anche, di comune accordo con l’Ente Parco Nazionale del Circeo ,  al consolidamento della duna presente, mediante il posizionamento dei resti della poseidonia.
Tale pianta vive tra 1 e 30 metri di profondità e necessita di valori di salinità relativamente costanti, per cui difficilmente si trova nei pressi di foci di fiumi o nelle lagune; ha bisogno di molta luce e colonizza i fondali sabbiosi o detritici, ai quali aderisce formando vaste praterie. Per gli esperti, la presenza di resti di poseidonia sulla spiaggia è indice di alta qualità ambientale.
La degradazione delle foglie è alla base delle catene alimentari costiere, garantendo così una pesca abbondante ed i cordoni, che si spiaggiano, sono un formidabile strumento per smorzare la forza delle onde e consentire alla sabbia di  essere trattenuta, depositandosi.

FRIULI VENEZIA GIULIA: NASCE OASI FELINA

Un’oasi felina sorgerà a Gemona del Friuli, lungo le sponde del fiume Tagliamento su un terreno concesso in comodato d’uso gratuito dal Consorzio di bonifica Pianura Friulana (con sede ad Udine) al Comune, che  gestirà le attività all’interno della struttura eseguendo gli interventi di ordinaria manutenzione e pulizia; era stato proprio il Sindaco a manifestare l’urgenza di realizzare un’oasi felina, al fine di trasferire alcune delle attuali colonie in un’area più adeguata, sia per esigenze di pubblico decoro che igienico-sanitarie.
Il luogo individuato dal Comune per la colonia felina, d'intesa con il Servizio Veterinario dell'Azienda per i Servizi Sanitari, consentirà il ricovero di  una decina di gatti sterilizzati e identificati tramite microchip; l’oasi sarà costituita da strutture in legno di limitate dimensioni, rimovibili e che fungeranno da riparo in caso di intemperie.
Volontari si occuperanno della distribuzione di cibo e acqua, mentre l’ente consortile garantirà il diritto di accesso. Prosegue e si intensifica così la collaborazione dell’ente consortile con l’Amministrazione locale; la convenzione, infatti,  si inserisce in un quadro di iniziative intraprese  negli anni a tutela, in particolare, dell’avifauna e dei pesci presenti nelle rogge e nei canali.

LAZIO: OK AL BILANCIO CONSUNTIVO

ANBI  Lazio ha approvato il proprio bilancio consuntivo. Oltre a ciò si è provveduto ad analizzare le opportunità di accentrare servizi per tutti i Consorzi di bonifica laziali, così come avvenuto con successo per la piattaforma telematica unica e la comunicazione. Lavorando insieme sui temi comuni , è stato evidenziato, si rafforza  il ruolo nei confronti degli enti decisori, inaugurando quelle intese, che rappresentano la svolta per raggiungere risultati nel settore della salvaguardia idrogeologica, sfruttando anche  assi e misure a vantaggio del settore irriguo.

EMILIA ROMAGNA: UNA GESTIONE OCULATA IN TEMPO DI PANDEMIA PERMETTE ORA IMPORTANTI INVESTIMENTI

Il Consorzio di bonifica Pianura di Ferrara (con sede nella “città estense”) ha approvato il bilancio consuntivo 2020, anno  caratterizzato dalla pandemia da COVID-19, che ha modificato in modo significativo la vita delle persone, nonchè l’operatività degli enti e delle imprese.
L’adozione di una politica prudenziale ed un andamento climatico particolarmente siccitoso hanno permesso all’ente consortile di conseguire significative economie: nel 2020 ci sono stati, infatti, maggiori ricavi per circa quattrocentomila euro, derivanti dalla maggiore richiesta di irrigazione e minori costi per circa un milione di euro, dovuti in gran parte alla contrazione dei consumi di energia elettrica.
Il saldo è stato quindi ampiamente positivo, con un risultato di esercizio di 1.480 milioni di euro che saranno destinati, in primo luogo, a potenziare l’investimento nella manutenzione straordinaria delle reti di distribuzione del comparto irriguo; in secondo luogo, una parte delle risorse verrà destinata al risparmio energetico: adeguamenti impiantistici, investimenti in energie rinnovabili ed in soluzioni innovative, che permettano di contrarre i costi energetici e di ridurre l’impatto ambientale; infine, risorse saranno investite per il completamento di interventi sul patrimonio edilizio dell’ente, per la manutenzione straordinaria e la valorizzazione delle sedi principali, dell’archivio storico e della biblioteca di Sant’Antonino, nonché  dei centri operativi.

VENETO: RIPARTE PROGETTO SCOLASTICO

Dopo un periodo di pausa dovuto alla situazione sanitaria è ripartito il progetto didattico “Acqua, Ambiente e Territorio”, organizzato da ANBI Veneto  e rivolto alle scuole primarie e secondarie della regione.
I primi enti consortili ad aver incontrato gli studenti in questa ripartenza sono stati il Consorzio L.E.B.- Lessinio Euganeo Berico (con sede a Cologna Veneta, in provincia di Verona) ed il Consorzio di bonifica Veneto Orientale (con sede a San Donà di Piave, in provincia di Venezia). Obbiettivo del progetto, che quest’anno per ovvi motivi ha dovuto fare a meno delle visite guidate e concentrarsi sugli incontri in classe e sui laboratori multidisciplinari, è quello di raccontare a giovani e giovanissimi le peculiarità idrogeologiche dei rispettivi territori, con attenzione particolare alla gestione delle acque.
Il progetto, che include anche laboratori tenuti da formatori professionisti  e dove i ragazzi producono contenuti editoriali  (video, riviste, manifesti informativi), è anche un’occasione per sensibilizzazione  sul rispetto per l’ambiente e l’importanza di una gestione responsabile della risorsa idrica, che tenga conto degli equilibri tra ecosistema ed esigenze produttive dell’uomo, con occhio particolare all’agricoltura.

LOMBARDIA: LA CIVILTA’ DELL’ACQUA IN LOMBARDIA: LA NUOVA PUBBLICAZIONE

È uscito il volume 4 “Caratteristiche primati e opere della bonifica lombarda” della collana "La civiltà dell’acqua in Lombardia”. Il volume descrive i numerosi primati della regione nel campo della bonifica: i primi navigli e canali costruiti in Europa, l’invenzione benedettina delle marcite e l’utilizzo dei fontanili, i monumentali impianti idraulici di grande bellezza architettonica, la prima conca di navigazione a porte mobili (Viarenna a Milano), le scuole idrauliche di altissimo livello a Milano, Mantova e Pavia (presente, tra gli altri, Leonardo da Vinci!), ecc. .
A corredo sono state elaborate schede ed indicazioni dettagliate dei luoghi e manufatti compresi nel progetto; completa il volume un cd contenente le schede dei siti, predisposte, secondo le indicazioni UNESCO,  dai componenti del Comitato Tecnico-Operativo e sistematizzate da ANBI Lombardia.

LIGURIA: MENZIONE SPECIALE AD “OBIETTIVO ACQUA”

ANBI Liguria, in accordo con gli organizzatori del concorso fotografico “Obiettivo Acqua”, ha istituito la menzione speciale “Acqua e canali: il senso di una vita e di un’epoca”: sarà premiato con una targa lo scatto, che meglio riuscirà a rappresentare il potere evocativo, che l’acqua ha tracciato nella storia dell’irrigazione e della bonifica in Liguria, connubio di ingegno, innovazione tecnologica, aspetti paesaggistici e che ha reso possibile vivere il  territorio.
Il contest ‘Obbiettivo Acqua’, organizzato da Coldiretti, ANBI, Fondazione Univerde, è alla terza edizione; Le iscrizioni sono aperte fino al prossimo 26 Ottobre sul sito www.obiettivoacqua.it .

VENETO: CONCORSO FOTOGRAFICO

Il Consorzio di bonifica Acque Risorgive (con sede a Venezia  Mestre) ha lanciato il concorso fotografico “Tra laguna e risorgive”, incentrato sui tesori naturalistici del comprensorio e, in particolar modo, sui paesaggi d’acqua, generati dai numerosi fiumi, che lo attraversano verso la laguna veneta. Il concorso è gratuito e nel regolamento, consultabile sul sito web dell’ente consortile, si legge che le fotografie dovranno essere scattate lungo i corsi d’acqua, che si trovano nel comprensorio consorziale, compreso tra le province di Padova (Alta Padovana), Treviso (l’area Sud, da Castelfranco Veneto a Casale su Sile) e Venezia (Miranese, Noalese e Altinate). Due le sezioni, nelle quali si articola il concorso: “La bellezza dei fiumi” e “Florafauna”. La data ultima per aderire all’iniziativa, inviando le proprie foto, è il 30 Novembre 2021.

CCNL DIRIGENTI DEI CONSORZI DI BONIFICA:  IN VISTA IL RINNOVO TRIENNALE

Prosegue il confronto sulla piattaforma per il rinnovo triennale (2021-2023) del Contratto Colletivo Nazionale di Lavoro (C.C.N.L.) dei dirigenti in servizio nei Consorzi di bonifica.
La Commissione Trattative di S.N.E.B.I. (Sindacato Nazionale Enti di Bonifica e Irrigazione) si è infatti riunita in videocall con le delegazioni SI.N.DI.CO.B. (Sindacato Nazionale Dirigenti e quadri Consorzi di Bonifica) e Federmanager, il sistema di rappresentanza del management industriale.
Nel contesto della grave crisi globale in corso si tratta per fornire risposte adeguate in termini di tutela e valorizzazione del ruolo della dirigenza nei Consorzi di bonifica, in considerazione dell'evoluzione delle funzioni e delle responsabilità degli enti consortili in merito  alla distribuzione ad uso plurimo dell'acqua.

 
Per maggiori approfondimenti www.anbi.it
SETTIMANALE DELL´ASSOCIAZIONE NAZIONALE CONSORZI DI GESTIONE E TUTELA TERRITORIO E ACQUE IRRIGUE
Direttore Responsabile: Massimo Gargano - Registrazione Tribunale di Roma n. 559/98 del 25 novembre 1998
Redazione: Via S.Teresa, 23 - 00198 Roma - Tel. 06/844321 - Fax 06/85863616
Sito internet: anbi.it - eMail: anbimail@tin.it

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