Anno XXIII, n. 17 venerdì, 30 aprile 2021

“INVESTIRE NELL’ACQUA PER UN’AGRICOLTURA PIU’ REDDITUALE, TERRITORI PIU’ SOSTENIBILI, PER LA TRANSIZIONE ECOLOGICA”: WEBINAR ANBI, GIOVEDI’ 6 MAGGIO 2021

A  corollario del Protocollo d’Intesa con Banca Progetto, l’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI) organizzerà giovedì 6 Maggio p.v., con inizio alle ore 10.30, il workshop  on-line “Investire nell’acqua per un’agricoltura più reddituale, territori più sostenibili e sicuri, per la transizione ecologica”; insieme al Presidente, Francesco Vincenzi ed al Direttore Generale ANBI, Massimo Gargano, interverranno Giuseppe Pignatelli, Responsabile Divisione Imprese Banca Progetto; Dalila Nesci, Sottosegretaria Presidenza Consiglio Ministri; Francesco Battistoni, Sottosegretario Mi.P.A.A.F.; Claudio Durigon, Sottosegretario M.E.F; Paolo Fiorentino, Ceo Banca Progetto. Coordinerà: Nicola Saldutti, Caporedattore Economia Corriere della Sera.

OSSERVATORIO ANBI SULLE RISORSE IDRICHE

CRESCENTE PREOCCUPAZIONE NEL NORD ITALIA: PO DIMEZZATO E RISAIE ANCORA IN ASCIUTTA NEL PIEMONTE

Permanendo la sofferenza idrica dei corsi d’acqua in Emilia Romagna e Toscana, è il fiume Po ad evidenziare una marcata criticità, arrivando a superare il dimezzamento della portata soprattutto verso la foce: ad evidenziarlo è il report settimanale dell’Osservatorio ANBI Risorse Idriche, che indica come esemplare, è il rilevamento di Isola S.Antonio, dove all’attuale flusso di circa centoquarantacinque metri cubi al secondo corrispondono i mc/sec.  547 dell’anno scorso ed i mc/sec. 588 del 2019.
“Di fronte alla situazione, che si sta evidenziando, è quantomai necessaria una concertazione preventiva fra i soggetti portatori d’interesse per prevenire inutili contrapposizioni; esistono priorità di legge, ma il nostro obbiettivo, qui come per le prossime indispensabili infrastrutture idriche,  è contemperare le esigenze di tutti” ha affermato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI.
E’ allarme ormai anche in Piemonte, dove la stagione irrigua è finora caratterizzata da una contrazione delle disponibilità  delle principali fonti idriche (oltre al Po: Dora Baltea, Tanaro, Sesia) con grande preoccupazione per i mesi più caldi; nei territori del  vercellese e del novarese, l’80% delle risaie non è ancora stata sommersa. La situazione di criticità è conseguenza di 3 fattori: in primis, la mancanza di piogge; quindi, l’irrigidimento del clima, che ha comportato una riduzione nello scioglimento della neve; infine, le operazioni di invaso soprattutto nei serbatoi in montagna, determinando vistose diminuzioni nelle già scarse portate defluenti.
“La difficile situazione idrica piemontese non solo sta pregiudicando il tipico panorama del mare a quadretti, con possibili ricadute anche di carattere ambientale, ma rischia di incentivare le semine in asciutta, procrastinando il problema ai mesi più caldi, quando alle esigenze irrigue del mais si sommeranno quelle del riso, rendendo precario l’equilibrio idrico”: a lanciare l’allarme è stato Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI.
A risentirne è anche il lago Maggiore, repentinamente in discesa verso il livello minimo del periodo; fra i grandi bacini lacustri solo il Garda risulta sopra la media. Risultano in crescita i fiumi valdostani (il livello della Dora Baltea è l’unico con il segno positivo in Piemonte) e l’Adda in Lombardia, che però è al minimo del recente quinquennio. Anche i fiumi veneti segnalano le prime difficoltà con l’Adige, che registra uno dei dati peggiori dal 2014 e le portate del Livenza crollate al minimo dal 2017 (fonte: A.R.P.A.V.). Rimangono largamente deficitari i flussi dei fiumi emiliano-romagnoli con il Secchia e l’Enza al di sotto del minimo storico d’Aprile (fonte: A.R.P.A.E.); restano insufficienti gli apporti pluviometrici sui territori rivieraschi. Non va meglio in Toscana, dove i principali fiumi (Ombrone, Serchio, Sieve) sono sotto media mensile e la portata dell’Arno è calata di altri 25 metri cubi al secondo in una settimana (fonte: Centro Funzionale Regione Toscana).
Nelle Marche solo il Nera ed il Sentino risultano in crescita, mentre  gli invasi, che trattengono complessivamente 45,83 milioni di metri cubi d'acqua, segnano la peggiore performance dello scorso quinquennio (circa ventidue milioni di metri cubi in meno rispetto al 2018). Se nel Lazio i fiumi (Tevere, Liri-Garigliano, Sacco) risultano in decrescita, godono invece di buona salute i laghi con il bacino di Bracciano al top dall’Agosto 2016. In Campania, il fiume Sele si presenta in aumento, calano Sarno e Garigliano, mentre il Volturno appare nel complesso stazionario. Lieve calo per il lago di Conza della Campania mentre gli invasi del Cilento si segnalano in leggero aumento.
Per una sorta di “legge del contrappasso idrico”, è infine felice la situazione delle disponibilità idriche in Basilicata e Puglia, colpite l’anno scorso dalla siccità (fonte: Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale): i bacini lucani sono cresciuti, in una settimana, di oltre sedici milioni di metri cubi (invaso di monte Cotugno: + 9 milioni), segnando oltre centotredici milioni di metri cubi in più rispetto al 2020; le dighe pugliesi indicano maggiori riserve sia sul 2020 (+118,58 milioni di metri cubi) che sul 2019 (+9 milioni). 

 

                                                                 


EMILIA ROMAGNA: PARTITA LA STAGIONE IRRIGUA CON QUALCHE PREOCCUPAZIONE

C’è preoccupazione per la stagione irrigua in Emilia Romagna, anche se il Consorzio di bonifica Burana  ha reso noto che il reticolo idraulico è stato completamente invasato e gli impianti sono attivi 24x7: piena è quindi la risposta alle richieste di approvvigionamento di acqua ad uso irriguo.
Tutti i principali corsi d’acqua emiliano-romagnoli confermano l’accentuarsi di una tendenza al regime torrentizio, con portate estremamente variabili; per questo è necessario proseguire sulla strada dell’investimento in dotazioni infrastrutturali importanti, in grado di rispondere ad un territorio e ad un contesto ambientale profondamente mutati. Tutte le piante hanno un loro ciclo di vita: la germinazione, la fioritura, la maturazione dei frutti, la senescenza; la continuità nell’apporto idrico è fondamentale alla loro sopravvivenza.
Tanti progetti sono stati attuati dall’ente consorziale modenese in questi anni: dalla costruzione degli impianti sussidiari di Pilastresi per la derivazione dal fiume Po all’efficientamento del sistema Sabbioncello fino ai nuovi progetti per il potenziamento dell’irrigazione in Destra Panaro nella zona tra Nonantola e Castelfranco Emilia.

LA STRATEGIA DELL’ACQUA BENE COMUNE DI ANBI, PROTAGONISTA IN PORTOGALLO

“Mettere al centro il territorio ed i suoi abitanti per mettere al centro gli interessi dell’ambiente e della qualità della vita”: è quanto ha indicato Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI intervenuto via web a “Ovibeja 2021”, importante appuntamento fieristico agricolo portoghese, dove sono stati protagonisti il modello e le strategie idriche dei 141 Consorzi di bonifica ed irrigazione italiani, deputati alla gestione di circa duecentomila chilometri di corsi d’acqua, lungo i quali operano oltre ottocento centrali idrovore e 244 impianti fotovoltaici (produzione annua 495 milioni di kilowattora); non solo: quella risorsa idrica serve ad irrigare 3 milioni e mezzo di ettari, contribuendo in maniera determinante ai 538 miliardi della produzione agroalimentare italiana, che garantisce 3.600.000 posti di lavoro.
“Abbiamo scelto l’innovazione come strumento per passare dal conflitto alla condivisione sulla risorsa idrica, contemperando tutte le esigenze – ha affermato il DG ANBI - E’ la crisi climatica ad evidenziare  il  valore dell’acqua e la necessità  di  infrastrutturare il territorio con nuovi invasi medio-piccoli per aumentare la disponibilità idrica in una logica di multifunzionalità con l’obbiettivo comune  di concorrere alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica. In questo  stiamo facendo la nostra parte con le rappresentanze dei vari interessi, che vanno dal potabile all’idroelettrico, alle attività produttive.”
Italia e Portogallo, sono accomunati dalla medesima visione irrigua, comune ai Paesi del Sud Europa, dove la disponibilità d’acqua è un fattore produttivo, determinante per l’economia agricola. Per questo, suscita molto interesse la nuova strategia di invasi multifunzionali, promossa dall’ANBI, che già nel 2017 aveva lanciato, insieme all’allora Struttura di Missione #italiasicura, l’obbiettivo ventennale di 2000 invasi per rispondere alla crescente estremizzazione degli eventi atmosferici, aumentando la capacità di trattenere l’acqua  al suolo, oggi ferma all’11% della pioggia annualmente caduta.
“La velocità dei cambiamenti climatici – ha concluso Gargano – non permette più  conflittualità fra i soggetti coinvolti, ma obbliga ad un loro, positivo protagonismo.”

I CANALI IRRIGUI LOMBARDI, BENI COMUNI E GIACIMENTI DI BIODIVERSITA’:

I CONSORZI DI BONIFICA REALIZZANO LE “FROG POOL”

Coniugare esigenze irrigue e miglioramento naturalistico: è questo il progetto “Aretè - Acqua in rete”, interessante l’area della Lomellina in provincia di Pavia, coinvolgendo l’Associazione Irrigazione Est Sesia (con sede a Novara).
Ne sono oggetto 4 alvei per l’irrigazione, qui chiamati cavi o rogge (cavo Fresco a Tromello, roggia Castellana – Lanca Ayala a Vigevano, cavo Magnaghi a San Giorgio Lomellina e la roggia Guida a Zeme), su cui si interverrà per aumentare la “diversificazione fluviale” ed aumentarne la potenziale biodiversità: i corsi d’acqua in aree agricole, infatti, possono ospitare specie di particolare interesse conservazionistico, in particolare gli anfibi. Per loro il progetto prevede la creazione di “frog pool”, cioè aree ricavate attraverso la risagomatura delle sponde e dove l’acqua assume un andamento molto lento, emarginato dalla corrente; grazie alla realizzazione di gradoni per lo sviluppo della vegetazione acquatica, ogni “frog pool” ospiterà una sola specie vegetale, selezionata per dare vita a specifici habitat acquatici, che saranno protetti  attraverso la creazione di palificate opportunamente fessurate, in modo da consentire l’attecchimento di specie vegetali e garantire l’equilibrio dell’ecosistema.
“E’ questa un’ulteriore testimonianza delle articolate professionalità presenti nei Consorzi di bonifica ed irrigazione, dove convivono i sofisticati rilevamenti satellitari, ma anche le più moderne tecniche di ingegneria naturalistica” ha commentato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI.
“Perché la transizione ecologica non sia solo uno slogan – ha aggiunto il DG ANBI, Massimo Gargano - è necessario che ci sia una diffusa cultura ambientale, fatta anche di interventi esemplari come quello in atto in Lombardia, aggiornando antiche sensibilità in una visione multifunzionale della risorsa idrica a servizio del territorio.”

EMILIA ROMAGNA: GELATE TARDIVE:  L’ANTIDOTO DELLA RICERCA CER

Anche quest’anno le gelate hanno colpito severamente il comparto frutticolo, interessando sia le colture pomacee, che drupacee, actinidia e vite; il Consorzio di 2° grado C.E.R. - Canale Emiliano Romagnolo (con sede a Bologna), grazie alle molteplici prove sperimentali realizzate sia nel centro ricerche “Acqua Campus” che in numerose aziende frutticole del territorio, ha presentato le risultanze dei suoi studi, che furono condotti nel progetto DIsGELO in partenariato con ARPAE (Agenzia Prevenzione Ambiente Energia Emilia-Romagna), C.N.R. (Consiglio Nazionale Ricerche), Università Padova e C.R.P.V. (Centro Ricerche Produzioni Vegetali), al fine di diffondere uno strumento utile, frutto di una corretta informazione sulla gestione dell’irrigazione cosiddetta “antibrina” che, se utilizzata in modo preventivo e con la corretta tempistica, risulta un efficace rimedio agli effetti più negativi, causati dal perdurante abbassamento delle temperature e dalle gelate tardive. Un importante passo in avanti per alleviare il fenomeno si ottiene grazie all’impiego delle linee guida approntate dal Consorzio C.E.R., basandosi al contempo sull’uso degli impianti ad aspersione “sopra chioma” o con l’impiego di tecnologia micro-sprinkler “sotto chioma”.
Da quanto emerso da una recente indagine, il 10% degli agricoltori utilizzano sistemi antibrina soprattutto con microsprinkler sottochioma, in particolare su kiwi e drupacee, ottenendo buoni risultati, se utilizzati in modo idoneo. Per poter prevenire o limitare effetti irrimediabili dei danni da freddo: l’ente consorziale  ha messo in campo il suo studio sul sito:
www.consorziocer.it .

LIGURIA: LAVORI DI PROTEZIONE CIVILE: INCONTRO PER LIMITARE I DISAGI

L’Assessore alla Regione Liguria, Giacomo  Giampedrone, ha incontrato i vertici del Consorzio di bonifica Canale Lunense (con sede a  Sarzana, in provincia di La Spezia) per fare il punto sui piani di protezione civile in atto con l'ente consortile e decidere la condotta da seguire a breve termine.
Sotto la lente di ingrandimento è finito, in particolare, lo sviluppo del progetto di messa in sicurezza della piana di Marinella, Luni e Fiumaretta; si tratta di un'opera, che comporta il più importante finanziamento per l’ente consortile nei recenti 15 anni, partendo con iniziali  2 milioni e mezzo di euro, cui ne seguiranno altrettanti per il decollo del secondo lotto.
Nei prossimi giorni sarà individuata, insieme al Comune di Sarzana, la fase di accompagnamento del cantiere di Marinella nei mesi estivi, in modo da impattare il meno possibile sulla vita dei cittadini.

EMILIA ROMAGNA: SI RINNOVA POSITIVA SINERGIA  A BENEFICIO DEI TERRITORI

È stato un summit proficuo, quello tra il Consorzio di bonifica Parmense (con sede nella “città ducale”) e la Provincia di Parma ed il cui positivo esito finale vede rinnovarsi la sinergia tra i 2 enti a beneficio dei territori.
Nella sede dell’ente intermedio, la delegazione consortile è stata ricevuta per un incontro con i membri del Consiglio Provinciale, che hanno condiviso le priorità sulle opere del Recovery Plan e del Piano Invasi 2020-2029, oltre alla necessità di un monitoraggio delle arginature consortili e di una maggior tutela per i canali artificiali con la possibilità, previa disponibilità della risorsa idrica, di poter garantire la presenza d’acqua al loro interno nel corso dell’intero anno e non soltanto durante la stagione irrigua, assicurando di fatto una maggior efficienza idraulica e scongiurando ulteriori collassi arginali, subiti a causa della fauna infestante.
Il Presidente della Provincia di Parma, Diego Rossi ed il Consiglio hanno ribadito l’esito del monitoraggio sui comprensori, effettuato d’intesa con le Amministrazioni Comunali e che ha evidenziato come l’operato dell’ente consortile sia virtuoso e capillare, in particolare grazie  ai progetti “S.O.S. Bonifica” e “Difesa Attiva Appennino” in favore dei territori locali.

LOMBARDIA: “RIVOLUZIONE” IDRAULICA

Il Consorzio di bonifica Media Pianura Bergamasca (con sede nel capoluogo orobico) ha eseguito lavori finalizzati all’adeguamento ed al ripristino della Roggia Martinenga, in un tratto ricompreso tra il Comune di Cavernago ed il Comune di Romano di Lombardia: un'operazione da 4 milioni di euro per una quindicina di chilometri di canale, realizzata con l’obbiettivo di adeguare l’attuale reticolo idrico superficiale.
Nel comune di Martinengo è stato realizzato un nuovo canale di collegamento al Vallo Colleonesco, costruito tra la fine del XII e l'inizio del XIII secolo a difesa delle mura del centro storico; si tratta di una “rivoluzione idraulica”, che dovrebbe riportare stabilmente l'acqua nel fossato, favorendo il ripristino paesaggistico e l'igiene nell'alveo.


VENETO: VISIONATA BOTTE A SIFONE RESTAURATA

Si avviano a conclusione gli interventi del Consorzio di bonifica Bacchiglione (con sede a Padova) per l’ispezione ed il  ripristino della botte a sifone a Corte di Piove di Sacco: un grande tunnel lungo 160 metri, mediante il quale le acque del canale Fiumicello sottopassano il fiume Brenta per defluire verso la laguna veneta mediante il canale Fiumazzo.
Dopo aver rimosso circa duemila metri cubi di fango, l’ente consortile ha riattivato il flusso delle acque all’interno della botte, che era stata messa “in asciutta” per verificare lo stato di salute delle canne in muratura, risalenti all’epoca della Repubblica Serenissima di Venezia. Le condizioni della struttura, ispezionata l’ultima volta 30 anni fa, si sono confermate buone.
Nei prossimi giorni saranno ripristinate le porzioni superiori delle facciate esterne in muratura e saranno riposizionate le paratoie metalliche, oggetto di un intervento di manutenzione straordinaria.

FRIULI VENEZIA GIULIA: ULTIMATI LAVORI DI PULIZIA  BACINO

Sono stati ultimati i lavori di pulizia del bacino, presso l’opera di imbocco del canale scolmatore Corno-Tagliamento, con l’asporto dei sedimenti, che si erano depositati  in occasione degli scorsi eventi alluvionali.
L’attività di manutenzione è stata realizzata dal Consorzio di bonifica Pianura Friulana (con sede ad Udine) nell’ambito della convenzione sottoscritta con la Regione Friuli Venezia Giulia per la gestione  dell’importante opera idraulica, entrata in funzione a fine 2002.
Negli ultimi anni l’opera ha garantito la sicurezza idraulica a vaste aree del Medio Friuli, attraversate dal torrente Corno: in primis ai territori nei comuni di Rive d’Arcano, Mereto di Tomba, Codroipo. Lo scolmatore Corno - Tagliamento, mediante l’opera di imbocco a Rive d’Arcano e la galleria lunga 5.300 metri con diametro di m.5, è in grado di convogliare una portata di 100 metri cubi al secondo nel fiume Tagliamento, limitando la portata a valle a meno di venti metri cubi al secondo.

LOMBARDIA: AVANTI CON LA PULIZIA

Parallelamente al progressivo aumento delle portate del Canale Villoresi sono proseguiti gli interventi di pulizia per rimuovere ramaglie e detriti, accumulatisi lungo l’asta in prossimità delle griglie e delle ture. Dopo Arconate e Garbagnate Milanese, si è operato a Paderno Dugnano ed a Nova Milanese, dove è stato recuperato molto materiale.
Il Consorzio di bonifica Est Ticino Villoresi (con sede a Milano) ha costantemente monitorato lo stato del canale per verificare anche la presenza di rifiuti, rinvenuti però in percentuali minime rispetto ai quantitativi registrati lo scorso anno oltre che consistenti per la quasi totalità in materiale vegetale.
A Garbagnate Milanese, oltre alla solita pulizia effettuata pre-ritorno dell’acqua, è stato svolto, anche su indicazione dell’Amministrazione Comunale nei pressi dell’accampamento nomade, un intervento puntuale, durante il quale sono stati recuperati numerosi rifiuti, tra cui diversi ingombranti (carrelli, valigie, copertoni, ecc.).

TOSCANA: ARRIVA IL BILANCIO AMBIENTALE

L’impegno del Consorzio di bonifica  1 Toscana Nord (con sede a Viareggio, in provincia di Lucca) nel campo dell’ambiente e nel contrasto ai cambiamenti climatici si arricchisce di un nuovo strumento: il bilancio ambientale, che sarà proposto all’Assemblea Consortile per l’approvazione contestualmente alla discussione per il bilancio consuntivo.
Con questo importante strumento volontario di rendicontazione e comunicazione si intende coinvolgere tutti i portatori di interesse nell’analisi dei risultati ambientali, raggiunti dall’ente consorziale; saranno così misurati l impronta ambientale, cioè l'incidenza ecologica delle attività istituzionali e le ricadute positive di buone pratiche quali la plantumazione degli alberi, la manutenzione gentile, la produzione di energie rinnovabili, le macchine elettriche, l'installazione delle luci a led, ecc. .
Le aree di impatto, nelle quali l’ente consortile ha diviso la batteria di indicatori, che in modo oggettivo misureranno le sue performance ambientali, sono la manutenzione dei corsi d’acqua, l’energia, la gestione delle sedi e delle attività degli uffici, gli automezzi e la mobilità, la gestione rifiuti, l’educazione ambientale ed altre attività a favore dell’ambiente, la conformità normativa. Il bilancio ambientale verrà pubblicato ogni anno, a partire dal 2021, contestualmente all’approvazione del bilancio di esercizio, facendo riferimento ai dati dell’anno precedente e verrà standardizzato come procedura all’interno del sistema di gestione Qualità, Ambiente e Sicurezza.

LOMBARDIA: LE VIE DELLA BONIFICA: I FONTANILI TRA OGLIO E MELLA

Con l’apporto di Regione, Touring Club Italiano e Fondazione Cariplo, ANBI Lombardia ha avviato la pubblicazione di una serie di guide cicloturistiche di lunga percorrenza, intitolate “Le vie della bonifica” per far conoscere, utilizzando la “mobilità dolce”, le grandi opere idrauliche, inserite nei paesaggi tipici della pianura locale.
Dopo la prima guida “Nella Valle del Ticino e Lomellina”, pubblicata la scorsa estate, è ora disponibile la seconda: “I Fontanili tra Oglio e Mella”; descrive l’itinerario nella Bassa Bresciana, con partenza e arrivo a Castel Mella, indicando i luoghi più significativi.
La guida illustra anche gli interventi di conservazione e valorizzazione dei fontanili, attuati dal Consorzio di bonifica Oglio-Mella (con sede a Travagliato, in provincia di Brescia), grazie al progetto “AcquaPluSS - Acqua Plurima per lo Sviluppo Sostenibile”, promosso in collaborazione con Regione Lombardia.
Oltre ai video “Il Progetto AcquaPluSS” e “Sulla via del Naviglio”, nel sito di ANBI Lombardia è ora disponibile anche il video “I Fontanili tra Oglio e Mella”, realizzato per la conoscenza e promozione dell’itinerario, che si sviluppa nella pianura a Sud-Ovest di Brescia, in corrispondenza della fascia di territorio che, correndo da Est ad  Ovest, divide l’alta dalla bassa pianura.

EMILIA ROMAGNA: NUOVO PRESIDENTE CONSORTILE

All’indomani della comunicazione riguardante la scelta di Matteo Catellani di dedicarsi interamente all’ambizioso progetto volto ad infrastrutturare la Val d’Enza, il Consorzio di bonifica Emilia Centrale (con sede a Reggio Emilia) ha riunito il Consiglio d’Amministrazione per provvedere all’elezione del nuovo Presidente, che guiderà l’ente fino al termine della legislatura.
E’ stato eletto l’imprenditore agricolo, Marcello Bonvicini (già Vicepresidente); al suo fianco: Arianna Alberici, confermata alla Vicepresidenza e lo stesso Catellani nel ruolo di Vicepresidente vicario con delega a seguire il progetto dell’invaso in Val d’Enza e delle relative azioni accessorie.

VENETO: PRIMO WEBINANBI REGIONALE SULLA COMUNICAZIONE IN RETE

In continuità con le attività associative nazionali, ANBI Veneto ha dato il via ad un ciclo di webinar (webinAnbi) di formazione rivolti ai comunicatori ed a coloro, che all’interno dei Consorzi di bonifica della regione svolgono attività di comunicazione. Il primo incontro ha avuto come titolo “Dal sito ai social” ed è nato sulla base dall’esigenza di un aggiornamento sulla comunicazione digitale.
Il webinar pertanto si è concentrato sulla “net semiology”, cioè sugli elementi strutturali e grafici, che permettono ad un sito di essere chiaro e di facile consultazione, ma al contempo comunicativo ed accattivante, secondo gli attuali standard.
L’obbiettivo di ANBI Veneto è ora di realizzare un calendario di appuntamenti bimestrali che, oltre ad aggiornamenti su tematiche tecniche, fornisca anche stimoli per aumentare le occasioni di comunicazione  nei comprensori consorziali.

 
Per maggiori approfondimenti www.anbi.it
SETTIMANALE DELL´ASSOCIAZIONE NAZIONALE CONSORZI DI GESTIONE E TUTELA TERRITORIO E ACQUE IRRIGUE
Direttore Responsabile: Massimo Gargano - Registrazione Tribunale di Roma n. 559/98 del 25 novembre 1998
Redazione: Via S.Teresa, 23 - 00198 Roma - Tel. 06/844321 - Fax 06/85863616
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