Anno XXII, n. 48 venerdì, 11 dicembre 2020

INTENSA SETTIMANA WEB

Si terrà lunedì 14 Dicembre p.v., alle ore 11.00,la premiazione del concorso fotografico “Obiettivo Acqua”, organizzato da Coldiretti, ANBI, Fondazione Univerde e che ha visto l’adesione di oltre quattrocento partecipanti, nonostante le limitazioni della pandemia. Accanto al Presidente ANBI, Francesco Vincenzi, interverranno, fra gli altri, il Sottosegretario Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Giuseppe L’Abbate; il Sottosegretario Ambiente Tutela Territorio e Mare, Roberto Morassut; il Presidente Coldiretti, Ettore Prandini; il Presidente Fondazione Univerde, Alfonso Pecoraro Scanio; la Direttrice Generale Ufficio Dighe ed Infrastrutture Idriche del MIT, Angelica Catalano e la Dirigente DISR 1 del MIPAAF, Simona Angelini.
Giovedì 17 Dicembre p.v., alle ore 12.00, si terrà invece la conferenza stampa per la presentazione del volume “Indagine conoscitiva sui Consorzi di bonifica, irrigazione e valorizzazione dell’ambiente” a conclusione del lavoro condotto dalla Commissione Agricoltura del Senato. Insieme al Presidente ANBI, Vincenzi ed al Sottosegretario, Giuseppe L’Abbate, hanno già confermato la partecipazione Gianpaolo Vallardi, Presidente Commissione Agricoltura Senato e Filippo Gallinella, Presidente Commissione Agricoltura Camera.
Entrambi gli eventi saranno trasmessi in diretta streaming sulla piattaforma Zoom e sulla pagina Facebook di ANBI.


OSSERVATORIO ANBI SULLE RISORSE IDRICHE

IL PARADOSSO: L’ITALIA CONTA I DANNI MA RIMANE UN TERRITORIO IDRICAMENTE FORTUNATO

È stata un’autentica cascata di pioggia, quella abbattutasi nei giorni scorsi sul territorio, di cui però raccogliamo solo i cocci, nonostante la determinante funzione avuta dagli invasi e dalla rete idraulica minore, appositamente svuotata, nel contenere i danni.”
Ad esprimersi così è stato Francesco Vincenzi, Presidente Associazione Nazionale Consorzi Gestione Tutela Territorio ed Acque Irrigue, commentando i dati dell’Osservatorio ANBI sulle Risorse Idriche.
Eccezionali sono soprattutto le portate registrate dai fiumi in Emilia Romagna: tutti in crescita e largamente sopra i dati storici, hanno l’apice nel Reno (303,26 metri cubi al secondo contro  una media dicembrina di mc/sec  38,4) e nel Secchia (mc/sec 203,7 contro una media di mc/sec 26,5). Meno eclatante, ma altrettanto evidente è l’andamento dei principali fiumi veneti (Piave, Livenza, Brenta, Bacchiglione) con l’Adige, che segna la migliore performance nei 7 anni più recenti. Però, a conferma di un sempre più  marcato andamento pluviometrico “a macchia di leopardo”, cambia lo scenario man mano che ci si sposta verso Ovest ad iniziare dal fiume Po che, pur in costante crescita, solo nel ferrarese segnala una portata superiore al piovoso Dicembre 2019.
È così anche per i grandi laghi: tutti in crescita, ma il Maggiore rimane sotto la media storica del periodo e se, in Lombardia, il fiume Adda è in linea con la portata del 2019, i corsi d’acqua piemontesi  sono largamente al di sotto dello scorso anno con il Tanaro, che ha registrato 68,2 metri cubi al secondo contro i circa 400 di 12 mesi fa.  L’estremizzazione degli eventi atmosferici appare evidente anche nel Lazio, dove ad un contenuto aumento idrico dei laghi e del fiume Tevere (dati: Open Ambiente Regione Lazio) corrisponde l’innalzamento di portate nei corsi d’acqua del bacino Liri-Garigliano con il Sacco, che da un’altezza idrometrica di cm. 2 nel 2019 (era addirittura – 8 nel 2018 e – 21 nel 2017) è salito fino agli attuali  288 centimetri (dati: Centro Funzionale Multirischi della Protezione Civile della Campania)! Tutte in crescita le portate dei fiumi campani (Volturno, Sele) con il Liri-Garigliano, che raggiunge l’altezza idrometrica di 998 centimetri contro i cm. 193 del Dicembre 2019; in crescita anche i livelli degli invasi di Piano della Rocca sul fiume Alento e di Conza della Campania sull’Ofanto.
A godere maggiormente delle piogge è stata la Basilicata, i cui bacini, in deficit idrico da mesi, registrano un’impennata, che li porta ad un surplus di quasi undici milioni di metri cubi sulle disponibilità 2019. Analogo andamento per gli invasi di Puglia, il cui deficit annuale si riduce a circa trentanove milioni di metri cubi, grazie ad un apporto pluviometrico superiore ai trenta milioni di metri cubi. Registrano, infine, una buona percentuale di riempimento i laghi artificiali in Calabria, dove alla diga Sant’Anna sul fiume Tacina si registra il record del recente quadriennio (trattenuti quasi sei milioni di metri cubi d’acqua).
“Questa disamina – ha concluso Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI – conferma l’urgente necessità di un piano nazionale invasi, la cui funzione si rivela indispensabile per contenere le ondate di piena, creando al contempo riserva idrica. E’ in contingenze come l’attuale, che si evidenzia l’utilità di trasformare un problema in risorsa, incrementando la capacità di trattenere le acque di pioggia al suolo, oggi ferma all’11%. E’ del 2017 il nostro Piano Invasi, insieme all’allora Struttura di Missione #italiasicura, per realizzare 2000 bacini in 20 anni, grazie ad un investimento di 20 miliardi di euro; è di pochi mesi fa, invece, il Piano ANBI per l’Efficientamento della Rete Idraulica, redatto in funzione delle scadenze del Recovery Plan, grazie ad 858 progetti definitivi ed esecutivi, capaci di attivare oltre 21.000 posti di lavoro con un investimento  di circa 4 miliardi e 400 milioni. I progetti sono cantierabili; attendiamo risposte.”


ANBI

NOI SIAMO PRONTI DA TEMPO: ECCO IL PIANO NAZIONALE DI ADATTAMENTO AI CAMBIAMENTI CLIMATICI

Suddiviso in 4 sezioni, raggruppa 3.869 progetti, perlopiù definitivi ed esecutivi, il Piano Nazionale per la Manutenzione Straordinaria e l’Infrastrutturazione di Opere per la Difesa Idrogeologica e la Raccolta delle Acque, redatto dai Consorzi di bonifica ed Irrigazione e presentato pubblicamente dall’ANBI in occasione dell’Assemblea Nazionale tenuta nel Luglio scorso. L’ammontare complessivo dell’investimento previsto ammonta a quasi undici miliardi di euro, in grado di attivare circa cinquantacinquemila posti di lavoro.
“Ci corre l’obbligo di ricordarlo – ha sottolineato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI  – perché, proprio di fronte alla grave ondata di maltempo che ha colpito l’Italia, sta emergendo chiaramente l’importanza dei bacini di espansione, nonchè della rete idraulica minore, gestita dai Consorzi di bonifica, fondamentali per gestire le ondate di piena e limitare i danni. E’ altresì evidente che tale reticolo infrastrutturale necessita di urgente adeguamento di fronte all’incalzante estremizzazione degli eventi atmosferici.”
“Consci dei rischi derivanti dalla mancata infrastrutturazione del territorio al tempo dei cambiamenti climatici, come stanno drammaticamente evidenziando le cronache di questi giorni  - ha aggiunto il Direttore Generale ANBI, Massimo Gargano -    da tempo chiediamo un vero  Green New Deal per il nostro Paese, più  determinazione nelle attività di contrasto all’estremizzazione degli eventi meteo, procedure esecutive più rapide ma non meno controllate, maggiori  risorse destinate ad incrementare la capacità di resilienza dei territori e delle loro comunità.”
La gran parte del Piano ANBI è dedicato alle Opere di Manutenzione Straordinaria per la Difesa Idrogeologica: sono 3.658 per un investimento di oltre ottomilaquattrocento milioni di euro ed un’occupazione stimata in circa quarantaduemila unità. Il maggior numero di progetti (2015) interessa il Nord (Piemonte Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Emilia Romagna), seguito dal Centro (1.224) e dal Sud (419).
Il Sud Italia (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia) è però primo nella poco invidiabile classifica dei bacini da completare: sono 42, capaci di contenere  103.862.280 metri cubi d’acqua; per ultimarli servono oltre cinquecentosessantacinque milioni di euro con un’occupazione stimata in duemilaottocentoventisei unità. In tutto, le opere incomplete  sono 66 (19 in Centro Italia e 5 al Nord), abbisognano di un investimento complessivo pari a circa 800 milioni di euro, con cui si garantiranno 4.000 posti di lavoro.
Il Meridione è, purtroppo, primo anche nel numero degli invasi, bisognosi di manutenzione straordinaria a causa del progressivo interrimento: sono 45, la cui capacità complessiva (604.470.000 metri cubi) è ridotta dell’11,3% a causa di sedime, pari a 68.636.550 metri cubi; il costo per la rimozione del materiale è quantificato in 274,5 milioni di euro, capaci di garantire 1.372 posti di lavoro. In Italia sono complessivamente 90 i bacini (36 al Centro e 9 al Nord) condizionati dall’interrimento, che  riduce del 10,7% la loro capacità; per ripulirli serviranno quasi duecentonovanta milioni di euro, che garantirebbero però 1.448 posti di lavoro.
Infine, nella sezione interessante i bacini di raccolta delle acque, il maggior numero di progetti (30) interessa il Nord Italia (capacità prevista: 100.345.000 metri cubi; investimento: ca. seicentotrentatre milioni di euro; 3.166 i posti di lavoro stimati); al Centro i progetti sono 17, mentre al Sud ne sono previsti 8. Per realizzare questi 55 interventi servono circa millequattrocentocinquantacinque milioni di euro, da cui dipenderebbero 7.276 posti di lavoro.

VENETO: MALTEMPO: DANNI CONTENUTI GRAZIE ALLE OPERE IDRAULICHE

Tra sabato 5 e martedì 8 Dicembre il Veneto si è confrontato con una straordinaria ondata di maltempo, che in alcune zone prealpine e alpine ha riportato alla mente le tempeste del 2018 (Vaia) e del 2010, quando diverse aree urbane della regione, a partire da Vicenza, furono pesantemente allagate. La rodata macchina di prevenzione (Regione, Protezione Civile, Consorzi di bonifica, Comuni) e l’articolato piano di opere di prevenzione del rischio idrogeologico, avviato dopo il 2010. hanno limitato in maniera significativa i danni. Le previsioni meteo  hanno inoltre permesso di agire in anticipo, svasando  la rete di canali consortili, pronta ad accogliere le eventuali onde di piena dei fiumi. Tra i comprensori di bonifica più colpiti figurano il Piave, in provincia di Treviso, e l’Alta Pianura Veneta, tra le province di Verona e Vicenza, entrambi ricadenti in zone prealpine, solcate da fiumi a carattere torrentizio.
Nel comprensorio Piave (a causa della tracimazione del fiume Meschio, in gestione al Genio Civile, dovuta  ad un nubifragio di 2 ore, in cui sono caduti 40 millimetri di pioggia in una giornata già piovosa) si è verificato, nella notte tra sabato e domenica, l’allagamento del centro di Cordignano. Il computo dei danni sarebbe potuto essere peggiore, se il Consorzio di bonifica Piave (con sede a Montebelluna, nel trevigiano) non avesse aperto (nel pomeriggio di sabato) lo scolmatore, che dal Meschio riversa le acque nella cava Merotto a Colle Umberto, pochi chilometri a monte di Cordignano. Sempre nella mattinata di domenica il Piave a Nervesa della Battaglia ha raggiunto una portata di 1.500 metri cubi al secondo. Sotto stress anche il comprensorio dell’Alta Pianura Veneta dove, nell’area dei monti Berici (Altavilla Vicentina, Sossano, Arcugnano), tra sabato e domenica sono caduti tra i 40 ed i 60 millimetri di pioggia Situazione più difficile in comune di Torri di Quartesolo, dove l’erosione dell’argine della roggia Caveggiara,  in corrispondenza dello sbarramento con l’idrovora Settecà, ha comportato il deflusso delle acque del Tesina verso le zone abitate più basse.
E’ rimasto sotto attenzione anche il comprensorio Veneto Orientale, colpito da venti forti di scirocco, piogge (accumulo medio da 30 a 100 millimetri in tre giorni) e dove l’alta marea (+130 centimetri) ha eroso le spiagge per chilometri; allagamenti si sono verificati nelle zone di Portogruaro, Pramaggiore, Cintocaomaggiore, Noventa di Piave, dove le idrovore del Consorzio di bonifica Veneto Orientale (con sede a San Donà di Piave, in provincia di Venezia) hanno evitato danni maggiori. Piccoli allagamenti si sono verificati anche nell’Alto Veronese, in zone agricole dove non si sono registrati danni particolari.

TOSCANA: MALTEMPO: STASATO TORRENTE

Le immagini parlavano da sole: la spiaggia di Marina coperta di tronchi trasportati dal mare con la forza della mareggiata e la foce del torrente Ricortola, completamente ostruita da rami e legni, materiali provenienti dai bacini imbriferi dei grandi fiumi in piena  (Arno, Serchio e Magra).
E’ stato il Consorzio di bonifica 1 Toscana Nord (con sede a Viareggio, in provincia di Lucca) ad intervenire con un escavatore per liberare il corso d'acqua, perché il materiale  aveva creato un vero e proprio tappo all'uscita del canale, stratificandosi fino sul fondo. Grazie alla collaborazione con il Comune di Massa, il materiale verrà conferito nelle discariche di Asmiu.
L'ondata di maltempo, che ha imperversato sul territorio per diversi giorni, è stata aggravata dalla mareggiata; le idrovore consorziali sono state accese per scolmare le zone interne ed  in particolare il lago di Massaciuccoli a rischio esondazione.

SARDEGNA: MALTEMPO: CANALI SICURI NONOSTANTE PRECIPITAZIONI STRAORDINARIE

Le eccezionali  precipitazioni delle ultime 2 settimane  hanno causato danni e disagi nel mondo agricolo in tutta la Sardegna, con allagamenti dei campi  ed in alcuni casi anche con il dilavamento di quelli coltivati e, nei casi estremi,  la forza dell’acqua si è portata via ponti, strade, recinzioni, allagando strutture e mezzi agricoli. Il territorio del Consorzio di bonifica Nord Sardegna (con sede ad  Ozieri, in provincia di Sassari) non è stato esentato da queste precipitazioni: solo nella settimana scorsa si sono registrati circa novanta millimetri di pioggia, con il picco domenicale di circa trentacinque millimetri. 
Le forti piogge hanno messo a dura prova la rete di scolo; sono state rimosse le ostruzioni in alcune aree e monitorati gli impianti idrovori. L’ente consortile ha messo in atto tutte le iniziative necessarie per far si che nessun canale esondasse e che le pompe delle 2 chiaviche fossero in funzione 24 ore su 24. Domenica mattina, infatti, i canali si presentavano più bassi di circa trenta centimetri. Fondamentale per la tenuta dei canali è stato,in particolare, il lavoro di manutenzione e prevenzione portato avanti dall’ente consorziale, che in meno di sei mesi ha pulito oltre diciasette chilometri di canali (su un totale di km. 22)nella Bassa Valle del Coghinas: lavori, che non avvenivano da 5 anni ed in alcuni tratti addirittura da un decennio. 
I reticoli idrografici minori, però, non contengono solo  canali consortili, ma vi sono anche enti e privati hanno competenze. Il “Nord Sardegna” è da sempre pronto a collaborare con tutti coloro, che potrebbero trarre beneficio dalla struttura consorziale per  attività di  prevenzione e programmazione sul territorio.

ARRIVA DALLE MARCHE LA NUOVA PROPOSTA ANBI

PER LE POLITICHE DI CONTRASTO  ALLE CONSEGUENZE DELLA CRISI CLIMATICA: UN UFFICIO CONSORTILE DI PROGETTAZIONE  A SERVIZIO DEL TERRITORIO

Arriva da Macerata, un nuovo tassello della “cultura del fare”, testimonianza dell’impegno dei Consorzi di bonifica e irrigazione per aumentare la resilienza dei territori alla crisi climatica, che in questi giorni ha dato ulteriore dimostrazione dell’estremizzazione degli eventi atmosferici.
Si chiama “Bonifica Marche Engineering” ed è dotato di professionalità giovani e preparate in vari settori (dall’ingegneria all’architettura, passando per la geologia e l’agronomia) con un solo scopo: combattere su tutti i fronti la complessa battaglia contro il dissesto idrogeologico.
"Dotare il territorio di una struttura pubblica di progettazione e direzione dei lavori per la realizzazione, in tempi brevi, di opere pubbliche è un’opportunità per essere in sintonia con i tempi  imposti dall'Unione Europea per l'utilizzo dei fondi del Next Generation EU": a spiegare le ragioni del nuovo “concept” di ufficio progettazione del Consorzio di bonifica Marche, è stato il Presidente dell’ente consortile, Claudio Netti.
“Come diciamo da tempo – ha aggiunto Francesco Vincenzi, Presidente ANBI – oggi il principale problema non è la disponibilità di risorse per la prevenzione idrogeologica, ma la possibilità di spenderle a causa di quella cattiva burocrazia, nemica degli interessi del Paese. Con l’iniziativa marchigiana, i Consorzi di bonifica e di irrigazione confermano la caratteristica di essere rimasti gli unici enti territoriali di progettazione."
Il Presidente Bme (Bonifica Marche Engineering), Michele Maiani, ha aggiunto: "Il Consorzio di bonifica si è voluto dotare di una struttura ad hoc per farsi trovare pronto di fronte alle opportunità dei programmi europei: da un lato, si tratta di una realtà  in grado di assumersi la responsabilità di progetti per il territorio marchigiano; dall’altro, di uno strumento competente  a disposizione di enti pubblici come la Regione ed i Comuni.”
"I piani di intervento periodicamente presentati – ha affermato  Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI – dimostrano l’azione costante dei Consorzi di bonifica ed irrigazione a servizio del territorio.  Abbiamo già fatto molto e siamo pronti a progettare tanto altro, perché gli eventi di questi giorni hanno confermato l’importanza fondamentale degli invasi e della rete idraulica minore nel contenere le ondate di piena a seguito di piogge particolarmente copiose e prolungate, riducendo  le già pesanti conseguenze  per le comunità e l’economia.   La risposta di prospettiva non può essere la proclamazione degli stati di calamità, che ristora solo il 10% dei danni, ma opere di prevenzione, che costerebbero 7 volte meno dall’intervenire post evento. Ricordo che il Piano per l’Efficientamento della Rete Idraulica del Paese, presentato da ANBI proprio in funzione del Recovery Plan, è composto da 858 progetti definitivi ed esecutivi, cioè cantierabili, per un importo complessivo di circa quattro  miliardi e treentotrentanove milioni  di euro,  capaci di attivare oltre ventunmila posti di lavoro.”
A guidare la squadra di professionisti del “Bonifica Marche Engineering”  è l’ingegnere, Nafez Saqer. In tanti hanno salutato con interesse l’avvio della nuova struttura: dagli Enti Locali alle Organizzazioni Professionali Agricole fino all’Ufficio Speciale Ricostruzione Marche.

 

                                                                                  


TOSCANA: IN CASENTINO , CAMBIO DI PASSO PER LA BONIFICA MONTANA

Cantieri chiusi ad inizio Dicembre e tutta l’attività, programmata dal Consorzio di bonifica 2 Alto Valdarno (con sede ad Arezzo) sui corsi d’acqua per il  2020, ultimata a regola d’arte.
L’ assunzione diretta delle competenze sulla Bonifica montana, decollata  un anno fa in Casentino, ha prodotto un autentico cambio di passo. È nato così l’iter, che ha portato al superamento del vecchio sistema della convenzione, con cui erano regolati i rapporti con l’Unione dei Comuni Montani  del Casentino.
Gli interventi realizzati nel rispetto del cronoprogramma, nonostante i rallentamenti dovuti all’emergenza sanitaria da Covid-19, dimostrano che l’ operazione  era davvero  necessaria per creare un sistema operativo più efficace ed efficiente. Si è sviluppata, infatti, una  nuova  importante  sinergia tra ente consortile ed Unione dei Comuni Montani: un rapporto di collaborazione strategico, che ha permesso di completare in tempi record gli interventi di manutenzione ordinaria, grazie ai quali la vallata ha potuto affrontare, con maggiore serenità  e sicurezza, l’ondata di maltempo che, proprio in questi giorni, ha colpito anche  il Casentino.

MARCHE: ACQUA CHE TORNA A SCORRERE IN SICUREZZA

Il fosso Santo a Venarotta, in provincia di Ascoli, era diventato una sorta di selva: la vegetazione viva e morta aveva invaso l’alveo e, insieme alla terra, ostacolava il passaggio dell’acqua. Il Consorzio di bonifica Marche (con sede a Pesaro), sulla base di una segnalazione, nei giorni scorsi ha portato a termine un intervento risolutivo, liberando l’intero tratto.
La rimozione del materiale, per circa trecento metri, è stata eseguita con l’aiuto di mezzi meccanici: ripulito dalle erbacce e dai rovi, è tornato percorribile anche un attraversamento altrimenti inutilizzabile. Ora l’acqua scorre senza ostacoli e in sicurezza.

VENETO: ALLO STUDIO NUOVE SINERGIE CON L’ESERCITO

I Consorzi di bonifica, che operano in provincia di Verona (“Veronese”, con sede nel capoluogo; “Alta Pianura Veneta”, con sede a San Bonifacio); “L.E.B. – Lessinio Euganeo Berico”, con sede a Cologna Veneta)  hanno incontrato alcuni ufficiali dell’Esercito Italiano e loro collaboratori, tra cui il comandante del 4° Reggimento Alpini Paracadutisti Ranger e il comandante dell’85° Reggimento Addestramento Volontari “Verona” di stanza presso la caserma “Del Duca” di Montorio.
L’incontro è nato dalla volontà dei graduati di migliorare la loro conoscenza del territorio rurale e della rete idraulica, gestiti dagli enti consortili, nell’ottica di diversificare gli scenari per i loro addestramenti utili non solo in ambito strettamente militare, ma anche per operazioni di Protezione Civile. L’auspicio è che da questo incontro possano nascere collaborazioni importanti in un’ottica di far rete con tutte le realtà, che operano sul territorio.

LOMBARDIA: APPROVATO BILANCIO CONSORTILE

Il Consorzio di bonifica Est Ticino Villoresi (con sede a Milano) ha approvato il bilancio preventivo  2021; L’ente proseguirà ad operare nel solco di quanto già intrapreso, confermando le scelte strategiche, compiute negli ultimi anni all’insegna del potenziamento della rete idraulica, della valorizzazione del proprio patrimonio e dello sviluppo delle attività per conto di altre Amministrazioni, in primis Regione Lombardia.
In fase di formazione del budget 2021 non è venuto meno lo sforzo di mantenere in equilibrio le partite correnti (entrate e uscite), in continuità con l’andamento fin qui seguito. Nel corso del 2020 si è proceduto ad un’ulteriore operazione di recupero dell’evasione contributiva e ad una parallela cancellazione dei crediti inesigibili, determinando un deciso miglioramento della situazione complessiva dell’ente consortile; nel nuovo anno verranno incrementate ulteriormente queste attività di recupero crediti e saranno anche implementate nuove procedure per agevolare il tutto.
Tutte le azioni di affinamento dell’organizzazione interna e di adeguamento alle nuove normative nazionali e comunitarie, avviate negli anni scorsi, continueranno anche nel corso del 2021 al fine di efficientare ulteriormente la gestione e migliorare i servizi offerti ai consorziati e agli enti territoriali. Avviata ormai da tempo una politica di progressivo miglioramento e adeguamento delle sedi consortili, delle quali è stato incrementato il valore patrimoniale mediante interventi di valorizzazione mirati; particolare attenzione sarà dedicata alla storica sede milanese, recentemente ritornata interamente di proprietà del Consorzio. Nella definizione delle previsioni del budget commerciale 2021 ci si è attenuti al criterio della massima prudenza in ordine alle principali fonti di entrate, rappresentate dai ricavi generati dalle centrali idroelettriche, in ragione della prevista prolungata messa fuori servizio del Canale Villoresi per i programmati lavori di impermeabilizzazione.

EMILIA ROMAGNA: AL VOTO

Il Consorzio di bonifica Parmense (con sede nella “città ducale”) ha indetto, per la sola giornata domenica 13 Dicembre p.v., le elezioni per il rinnovo degli organi amministrativi dell’ente per il quinquennio 2020-2025. Si vota dalle ore 9.00 alle ore 19.00 nei seggi  organizzati nei comuni di Bardi, Bedonia, Berceto, Borgo Val di Taro, Busseto, Collecchio, Colorno, Corniglio, Felino, Fidenza, Fontanellato, Fornovo, Langhirano, Montechiarugolo Noceto, Parma, Pellegrino Parmense, Salsomaggiore Terme, San Secondo Parmense, Sissa Trecasali, Sorbolo Mezzani, Solignano, Traversetolo. In caso di stato di isolamento certificato, connesso a Covid-19, è ammessa la delega a famigliare maggiorenne anche non convivente, purché a sua volta non in isolamento fiduciario. Il regolamento consortile è scaricabile integralmente al seguente link: http://www.bonifica.pr.it/wp-content/uploads/moduli_elezioni/Regolamento-elettorale.pdf.
Sabato e domenica prossimi, più di centocinquantamila contribuenti saranno chiamati ad esprimere il proprio voto per il rinnovo anche delle cariche del Consorzio di bonifica Pianura di Ferrara (con sede nella città estense). Si vota sabato dalle ore 9.00 alle ore 19.00 e domenica dalle ore 9.00 alle ore 17.00, seguendo tutte le normative sanitarie anti Covid.
I seggi saranno 15, suddivisi sul territorio presso sedi dell’ente o luoghi messi a disposizione dai comuni: a Ferrara nella sede di via Borgo Leoni e al Centro Sociale Rivana Garden, ad Argenta al Centro Culturale “Il Mercato”, Bondeno al Consorzio di Ponte Rodoni, a Cento in Partecipanza Agraria, a Codigoro alla sede del Consorzio, a Comacchio alle ex Scuole elementari di piazza XXV Aprile, a Copparo nella Sala convegni del Comune in zona artigianale, a Fiscaglia al Teatro Comunale Severi, a Jolanda e Mesola nelle rispettive sedi del Consorzio, a Portomaggiore al ridotto del Teatro Concordia.
Tutte le indicazioni sui luoghi, orari, modalità e nomi dei candidati si possono trovare sul sito istituzionale www.bonificaferrara.it nella parte dedicata alle elezioni.


LIGURIA: IL RICEVIMENTO AL TEMPO DEL COVID

Il Consorzio di bonifica Canale Lunense (con sede a Sarzana, in provincia di La Spezia) ha deciso di avviare un servizio di filo diretto con i cittadini e le aziende del comprensorio, esteso attualmente in Val di Magra e parzialmente a Lerici con piccole porzioni di territorio anche ad Aulla, Fosdinovo e Carrara.
Nel rispetto delle norme anti  Covid, accanto agli orari di apertura, regolati ora da appuntamento, il sabato dalle ore 9 alle ore 12 è possibile chiedere un colloquio con il Presidente dell’ente consortile. E’ sempre consigliabile, nel caso di pratiche che lo richiedano, inviare in anticipo una bozza del contratto. Il sito Internet è consultabile all’indirizzo www.canalelunense.it

CONFERME

Ambrogio Guiso, 55 anni, di Lula è stato rieletto Presidente Consorzio di bonifica Sardegna Centrale (con sede a Nuoro); nel suo primo intervento  ha voluto fare  riferimento  al fatto che le recenti elezioni hanno visto la presentazione di una sola lista, frutto di accordo tra le principali associazioni di categoria, segnale di unità e collaborazione, nonché di  giudizio positivo per le attività svolte.
L’avv. Domenico Turazza è stato, invece,  confermato alla Direzione Generale del Consorzio di bonifica Emilia Centrale (con sede a Reggio Emilia) fino alla primavera del 2024, termine dell’attuale legislatura. Arrivato all’allora Consorzio di bonifica Parmigiana Moglia-Secchia nel 1996, Turazza è stato prima dirigente e successivamente Direttore dell’attuale ente consorziale, il cui comprensorio si estende , oltre che nel reggiano, nelle province di Modena, Parma e Mantova. 

 
Per maggiori approfondimenti www.anbi.it
SETTIMANALE DELL´ASSOCIAZIONE NAZIONALE CONSORZI DI GESTIONE E TUTELA TERRITORIO E ACQUE IRRIGUE
Direttore Responsabile: Massimo Gargano - Registrazione Tribunale di Roma n. 559/98 del 25 novembre 1998
Redazione: Via S.Teresa, 23 - 00198 Roma - Tel. 06/844321 - Fax 06/85863616
Sito internet: anbi.it - eMail: anbimail@tin.it

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