Anno XXII, n. 41 venerdì, 23 ottobre 2020

CONSORZI DI BONIFICA ED IRRIGAZIONE PROMOSSI ALL’UNANIMITA’ DA COMMISSIONE AGRICOLTURA SENATO

CHIESTA LA FINE DEI COMMISSARIAMENTI ULTRADECENNALI IN SICILIA E PUGLIA

“Non avevamo dubbi, ma il fatto che la Commissione Agricoltura del Senato, dopo un ciclo di 8 audizioni svoltesi tra Marzo 2019 e Luglio 2020, riconosca all’unanimità la funzione, nonchè l’operatività e la strategicità dell’azione dei Consorzi di bonifica ed irrigazione, ci riempie di orgoglio per un sistema studiato all’estero, ma purtroppo ancora poco valorizzato nel nostro Paese”: a dirlo è Francesco Vincenzi, Presidente dell’ANBI dopo la lettura della relazione predisposta dai rappresentanti a Palazzo Madama.
“Per questo – aggiunge Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI – è molto importante che la Commissione abbia scelto di impegnare il Governo a discutere, in sede di Conferenza Stato-Regioni e Province autonome, il nuovo ruolo dei Consorzi di bonifica ed irrigazione nella gestione del territorio, nel contrasto al rischio idrogeologico ed a supporto dell’agricoltura nazionale, ancora più correlato alle azioni di adattamento ai cambiamenti climatici e alla transizione ecologica. Non solo: viene chiesto, nella medesima sede istituzionale, di promuovere il rafforzamento del modello di governance dei Consorzi, mantenendo al centro della loro azione la tutela del territorio e lo sviluppo dell’agricoltura.”
Oltre a ciò, la Commissione chiede all’Esecutivo di disporre provvedimenti volti ad introdurre tecnologie e sistemi di gestione innovativi, che consentano di risparmiare ed ottimizzare la risorsa idrica, tutelare l’ambiente e promuovere il sistema agroecologico nazionale; potenziare il Piano Nazionale Invasi, completando innanzitutto le opere già parzialmente realizzate ed attivare strumenti di programmazione delle manutenzioni straordinarie per l’efficientamento dei sistemi idraulici; predisporre lo studio di un piano di dragaggio degli invasi e di cura dei corsi d'acqua per  recuperare la capacità persa a causa dell’interrimento.
La relazione della Commissione entra anche nel merito del “vulnus” dell’istituzione consortile che, nel corso dei decenni, si è determinato in alcune regioni del Mezzogiorno e più volte denunciato dall’ANBI.
“Esso è costituito”, scrive la Commissione, “dalla degenerazione delle regole e dei principi di buon governo con l’imposizione di commissariamenti ultradecennali, che hanno ingessato i Consorzi interessati, limitando in maniera sensibile la loro attività e la loro capacità di adattamento alle nuove esigenze del territorio. Risultano eclatanti i casi di Sicilia, Puglia e, per ragioni diverse, della Calabria.” Ciò ha penalizzato interi territori regionali e i loro abitanti. “L’auspicio”, prosegue il documento della Commissione, “è quello di un’assunzione di responsabilità da parte di tali Regioni e il rapido ritorno all’autogoverno dei Consorzi e a una consequenziale e auspicata efficienza. Tali obiettivi sono certamente raggiungibili con una rapida adozione dell’Intesa Stato-Regioni, che ha mostrato in tutto il Paese la sua capacità di saper ridurre sensibilmente singoli comportamenti non virtuosi ed, al contrario, esaltare le buone pratiche”.
“Come abbiamo dimostrato, anche in questa occasione – conclude il Presidente di ANBI – i Consorzi di bonifica ed irrigazione sono modello di trasparenza nel segno della sussidiarietà e dell’autogoverno. Restiamo, quindi, a disposizione per ogni ulteriore confronto per dare concretezza alle scelte indicate nel documento della Commissione Agricoltura del Senato.”

I DATI DELL’OSSERVATORIO ANBI SULLE RISORSE IDRICHE

ARRIVA L’AUTUNNO E L’ANDAMENTO METEO RICORDA CHE I PROBLEMI RIMANGONO: IL 10% DEI BACINI È INTERRITO CI SONO 16 INVASI INCOMPIUTI ED ALTRI  23 DA REALIZZARE

“Considerato il periodo, la situazione delle risorse idriche del Paese non è preoccupante, ma induce a riflessione il fatto che, nel 2020, si sia ancora a sperare nella clemenza di Giove Pluvio, perché incapaci di infrastrutturare adeguatamente il territorio di un Paese, che rimane uno dei più ricchi d’acqua al mondo!”: ha presentato così Francesco Vincenzi, Presidente ANBI, il report settimanale dell’Osservatorio associativo sulle Risorse Idriche.
Sembra finalmente essersi fermata  l’emorragia idrica dai bacini di Puglia e Basilicata nell’attesa che le attese piogge autunno-vernine  li rimpinguino: rispetto all’anno scorso, dagli invasi pugliesi mancano ora quasi cinquantadue milioni di metri cubi, mentre in Lucania il deficit è di circa trentotto milioni. Dopo un’estate idricamente sufficiente, la Calabria sta subendo gli effetti della concentrazione localizzata degli eventi meteo: infatti, se la diga Sant’Anna sul fiume Tacina, lungo la costa jonica, segna il record del recente quadriennio ( 4,69 milioni di metri cubi d’acqua), altrettanto, ma in negativo, fa la diga Monte Marello sul fiume Angitola, lungo il versante tirrenico, al minimo dal 2017 (7,33 milioni di metri cubi d’acqua).
Risalendo la Penisola, inferiori agli anni scorsi sono le portate dei fiumi Sele e Volturno, in Campania, mentre il nuovo servizio Open Ambiente di Regione Lazio segnala l’altezza idrometrica record del fiume Tevere dal 2016, così come vale per il fiume Liri; se confortante è anche la condizione idrica del laziale lago di Bracciano, non altrettanto può dirsi dell’invaso di Penne, in Abruzzo, al minimo dal 2017 (0,7 milioni di metri  cubi). Deficitaria rimane  la situazione nei bacini nelle Marche (complessivamente trattengono 32,84 milioni di metri cubi, quantità leggermente superiore in anni recenti solo al siccitoso 2017), così come in calo sono i livelli dell’invaso del Bilancino in Toscana, condizionato da un Settembre meno piovoso della media anche sulla provincia di Firenze (-22% sui capoluoghi della regione).
Analogo è stato l’andamento delle piogge settembrine sul Veneto (-31%), assorbito però senza conseguenze dai fiumi della regione, tutti (Adige, Bacchiglione, Livenza, Brenta, Piave) con altezze idrometriche al top del recente quadriennio. Piogge di Settembre in calo del 46,4% anche in Piemonte,  i cui fiumi (Dora Baltea, Sesia, Stura di Lanzo, Maira, Pesio) hanno portate in discesa; analogo è l’andamento piemontese del fiume Po che, in Emilia Romagna (come in Lombardia) segna altresì livelli superiori alla media storica ed all’anno scorso.
Non altrettanto può dirsi dei fiumi della stessa regione, tutti sotto media (ad eccezione del Savio); il record negativo è del Reno con una portata di 0,4 metri cubi al secondo contro una media di mc/sec  8,4. Infine, sono in calo anche i grandi laghi del Nord (Maggiore, Lario, Iseo, Garda), pur rimanendo superiori alla media del periodo.
“Bisogna pensare – ha concluso Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI – che, in Italia, la potenzialità di accumulo idrico in 90 bacini è limitata, perché il 10,7% della capacità è interrata per la presenza di oltre settantadue  milioni di metri cubi di detriti! Per questo, proponiamo la loro pulizia straordinaria con una spesa di circa duecentonovantuno milioni di euro, capaci di attivare quasi millecinquecento posti di lavoro; non solo: ci sono ben 16 invasi da completare ed i Consorzi di bonifica ed irrigazione hanno progetti definitivi ed esecutivi, cioè cantierabili, per realizzare ulteriori 23 bacini in tutta Italia. È una capacità operativa, che mettiamo al servizio del Paese; l’economia dei territori e l’occupazione attendono risposte concrete.”

                                                                          


TOSCANA
: UN PERICOLOSO INFESTANTE MINACCIAVA  ECOSISTEMA E CAVI ELETTRICI

Giganteschi, fino al punto di arrivare a toccare il traliccio dell’energia elettrica: ad Arezzo, in località Gragnone,  alcuni esemplari di ailanto avevano raggiunto altezze smisurate e preoccupanti, lungo la strada che costeggia il torrente Vingone; eccessive, come spesso riesce a fare questa pianta esotica, ormai considerata un pericoloso infestante, perché capace di attecchire ovunque, di moltiplicarsi e crescere rapidamente, di modificare pesantemente l’ecosistema per potersi fare spazio. Un sopralluogo ha confermato la  necessità dell’intervento contro il rischio “black out” e la possibile ostruzione del corso d’acqua in caso di caduta o crollo dei fusti.
L’operazione,  sulla sponda destra, è stata eseguita dai tecnici del Consorzio di bonifica 2 Alto Valdarno (con sede ad Arezzo) e del locale Genio Civile con molte precauzioni per evitare di diffondere nell’ambiente elementi capaci di favorire lo sviluppo e la diffusione dell’ “albero del paradiso”. Eliminarlo è difficilissimo; per questo, l’ente consortile terrà sotto controllo l’area, organizzando sopralluoghi trimestrali e prevedendo periodiche manutenzioni  per evitare a questa specie  di svilupparsi in modo eccessivo, minacciando la sicurezza idraulica.

VENETO: SOSTITUITA CONDOTTA

Con la conclusione della stagione irrigua, il Consorzio di bonifica Veronese (con sede nel capoluogo scaligero) ha intensificato gli interventi di manutenzione sugli impianti d’irrigazione, presenti nel comprensorio. Nel comune di Sona hanno preso il via, i lavori di sostituzione di un tratto di condotta di mandata dell’impianto di irrigazione “a pressione” nella frazione di Palazzolo.
L’intervento si è reso necessario in quanto la condotta in acciaio non dava più sufficienti garanzie di tenuta ed efficienza. La nuova tubazione è realizzata in ghisa sferoidale, materiale molto più performante ed assolutamente più resistente alla corrosione.

MARCHE: PULIZIA E RINFORZO DEGLI ARGINI

L’attività di manutenzione del Consorzio di bonifica Marche (con sede a Pesaro) si concretizza anche attraverso la pulizia dei corsi d’acqua come dimostra il lavoro completato a Sant’Elpidio a Mare, in località Luce: qui gli operai sono intervenuti sul fosso Acquarola, oggetto di lavori già negli anni passati e dove vegetazione erbacea ed interrimenti avevano ridotto, in parte, la sezione di deflusso delle acque.
L’ente consortile è intervenuto con la trinciatura del materiale vegetale; fatto questo, sono stati asportati  limo e pietre, accumulati in alveo e sistemandoli sugli argini per rinforzarli.


FRIULI VENEZIA GIULIA: AL VIA LAVORI PER 14 MILIONI

Approvato il progetto definitivo-esecutivo del Consorzio di bonifica Pianura Friulana (con sede ad Udine); l’ente dà ora il via alle procedure di gara per i lavori di ricostruzione del canale Principale Ledra, nel tratto compreso tra il nodo idraulico di Rivotta e la derivazione del canale secondario di S. Gottardo (9° lotto), per un valore complessivo di 14 milioni di euro.
L’opera interessa i comuni di Coseano, San Vito di Fagagna per la posa di apparecchiature elettromeccaniche per la regolazione della portata e, più in particolare, il comune di Martignacco per la ricostruzione del canale in continuità a quanto realizzato con i lotti precedenti. Con questo intervento si potrà disporre di una discreta portata d’acqua derivante dal recupero delle perdite; potenzialmente si potrebbe estendere l’irrigazione su aree non attualmente servite. Attualmente il canale, costruito alla fine del 1800 interamente in terra, si presenta con una sezione legata alle esigenze dell’epoca di costruzione, quando le arginature erano in semplice terra battuta; l’azione combinata della spinta dell’acqua e delle scosse sismiche, però, ha prodotto, nel tempo, lesioni nelle arginature, soprattutto verso la sommità, con fuoriuscita dell’acqua ed inevitabile erosione,nonchè trasporto del materiale terroso. Per ripristinare la canalizzazione verrà adottata una sezione del canale a forma rettangolare con muri verticali per il contenimento delle sponde. 
I lavori verranno svolti in più annualità, prevalentemente nel periodo compreso tra fine Ottobre ed inizio Marzo, per limitare allo stretto indispensabile i periodi di “asciutta” del canale principale, assicurando così l’alimentazione delle condotte di Pantianicco e Basiliano, che servono importanti centrali idroelettriche.


VENETO: VERSO UN NUOVO PONTE

Il Consorzio di bonifica Bacchiglione (con sede a Padova) avvierà il rifacimento del ponte, che collega la frazione di Bojon con Campolongo Maggiore. L’opera andrà a risolvere 2 criticità: infatti, verrà ampliata sia la sezione stradale che quella idraulica. Il progetto è frutto di un accordo di programma tra il Comune di Campolongo Maggiore e l’ente consortile, che cofinanzierà l’intervento. Grazie a questo intervento si migliorerà il deflusso dell’acqua nello scolo Brentella Vecchia Nord.
La spesa complessiva dell’intervento è di 75.000 euro, cofinanziato dal Consorzio Bacchiglione (24.750 euro) e dal Comune di Campolongo Maggiore (59.250 euro). L’inizio dei lavori è previsto per i primi di Novembre.

EMILIA ROMAGNA: BILANCIO DELLA STAGIONE IRRIGUA 2020: GENNAIO-MARZO IL QUADRIMESTRE PIÙ SECCO DAL 1961

Conclusa la stagione irrigua, il Consorzio di bonifica Burana (con sede a Modena) ha avviato il consueto “cambio d’abito” per accogliere le precipitazioni di autunno e inverno. L’inizio d’anno è stato caratterizzato da scarsa piovosità e grave siccità con piogge cadute mediamente sul territorio emiliano-romagnolo, pari a 142 millimetri rispetto ai mm. 287  previsti dalla media climatica del periodo 1961/2018. Dunque, si è trattato tratta del quadrimestre più secco dal 1961.
Per effetto della siccità, da Marzo ad Ottobre, l’impianto Sabbioncello ha pompato oltre centotrentuno milioni di metri cubi d’acqua, a favore dei terreni agricoli della bassa pianura fino a Modena, contro i 123 milioni del 2019 e i 114 milioni del 2018. L’impianto Pilastresi, nello stesso periodo, ha sollevato oltre centosessantuno milioni di metri cubi d’acqua a beneficio del territorio di Ferrara: ben 40 milioni di metri cubi in più dell’anno scorso. Complessivamente, negli ultimi 8 mesi, l’ente consortile ha distribuito oltre 308 milioni di metri cubi di acqua a sostegno di un’economia agricola fatta sia di coltivazioni di pregio che di produzioni zootecniche, dipendenti dall’irrigazione. Senza dimenticare il valore ambientale e paesaggistico dei 2.300 chilometri di canali, che solcano il territorio.

LIGURIA: OK COLDIRETTI A PIANO POTENZIAMENTO IRRIGUO

Il Consorzio di bonifica Canale Lunense (con sede a Sarzana, in provincia di La Spezia), in vista dei progetti di potenziamento dei rami irrigui, ha avviato una consultazione con le associazioni di categoria per comprendere il fabbisogno idrico delle imprese agricole.
Coldiretti ha risposto a breve giro, segnalando anzitutto la tipologia imprenditoriale nella piana del Magra, un territorio vocato alla coltivazione orticola con aziende, per lo più micro aziende, che producono sia in pieno campo sia in serra e dove sta prendendo piede la produzione di piante aromatiche, in particolar modo di basilico genovese D.O.P. .
Entrando nel dettaglio, l’Organizzazione Professionale Agricola ha segnalato l’esigenza di un servizio irriguo più capillare ed il bisogno di risorsa idrica da parte di imprese interessate ad investire e ampliare l’attività.

TOSCANA: BLANCIO POSITIVO

Crescono di oltre trecentomila euro, rispetto all’anno scorso, le risorse per i lavori di manutenzione su tutti i territori, senza alcun aumento complessivo del contributo di bonifica, richiesto ai consorziati. Aumentano, addirittura di quasi tre milioni di euro, i finanziamenti intercettati  per la realizzazione di opere strutturali e straordinarie per la sicurezza idraulica.
Si evidenziano risparmi significativi, grazie ad un’oculata gestione, creando un “tesoretto” di oltre quattrocentomila euro, che potrà essere completamente reinvestito sul territorio, tra l’altro per interventi sulla rete irrigua della Lunigiana. Sono quindi positivi i dati, che emergono dal bilancio consuntivo 2019 del Consorzio di bonifica 1 Toscana Nord (con sede a Viareggio, in provincia di Lucca).

LOMBARDIA: ALLA SCOPERTA DEI MUSEI APERTI

Si è conclusa anche in Lombardia l’edizione 2020 della Settimana Nazionale della Bonifica e dell’Irrigazione, eccezionalmente organizzata in autunno, invece che nel mese di maggio, per via della pandemia da Covid-19. Il Consorzio di bonifica Est Ticino Villoresi (con sede a Milano) si è concentrato sull’organizzazione dell’iniziativa “Musei Aperti”, invitando il pubblico alla scoperta di 2 dei 4 poli culturali dell’ente consortile.
Il Museo Emeroteca delle Acque Villoresi di Castano Primo, nel milanese, ed il Museo della Bonifica di Chignolo Po, nel Basso Pavese, sono stati raccontati ai visitatori da personale consorziale, resosi disponibile a spiegare “da dentro” la Bonifica e la gestione irrigua; allestimenti multimediali ed infografiche hanno contribuito a rendere più evidente  la centralità, che il lavoro quotidiano degli enti di bonifica sta assumendo rispetto ai propri territori.

CAMPANIA: NASCE IL BOLLETTINO ACQUE DI ANBI REGIONALE

I dati sui livelli delle acque rilevati da 28 dei tanti idrometri posti lungo 12 fiumi della Campania, ma anche i volumi d’acqua, contenuti in 10 bacini variamente interessati all’irrigazione, ma anche alla produzione di energia elettrica: è questo il nuovo Bollettino delle Acque di ANBI Campania. Inizialmente nato come strumento di comunicazione interno ai Consorzi di bonifica della regione  per un confronto su dati tecnici, il bollettino ha assunto un rilievo di servizio verso il mondo dell’informazione, che ha sempre più bisogno di avere sotto mano fonti primarie, affidabili per un corretto servizio ai cittadini.

 
Per maggiori approfondimenti www.anbi.it
SETTIMANALE DELL´ASSOCIAZIONE NAZIONALE CONSORZI DI GESTIONE E TUTELA TERRITORIO E ACQUE IRRIGUE
Direttore Responsabile: Massimo Gargano - Registrazione Tribunale di Roma n. 559/98 del 25 novembre 1998
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