Anno XXII, n. 31 venerdì, 7 agosto 2020

OSSERVATORIO ANBI SULLE RISORSE IDRICHECALANO DRASTICAMENTE I LAGHI MAGGIORE E LARIO. PROSEGUE LA GRANDE SETE DEL SUD

Calo drastico dei livelli nei grandi bacini settentrionali e portate del fiume Po sotto quelle del 2019, mentre continua la difficile stagione idrica di Puglia e Basilicata: è questa la sintesi del bollettino settimanale dell’Osservatorio ANBI Risorse Idriche. Al Nord, crollano le altezze idrometriche dei laghi Maggiore (e Lario; restano, invece, in media l’Iseo ed il Garda, che continua a godere di ottima salute idrica. Del progressivo deflusso dai grandi invasi beneficiano i fiumi della Lombardia, dove solo l’Oglio è in leggero calo; nel Veneto, tengono le portate dell’Adige e dei principali corsi con il Piave in ottima salute, grazie al ripetersi di copiosi fenomeni temporaleschi sull’area dolomitica. Le portate del fiume Po, da tempo sotto media, sono ora, però, scese sotto quelle registrate un anno fa. “Situazione da tenere sotto controllo” ha commentato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI.
In Piemonte, i principali fiumi (Dora Baltea, Sesia, Stura di Lanzo) sono in ripresa mentre l’ Emilia Romagna si conferma fortemente condizionata dall’andamento pluviometrico territoriale: se sorridono Reno e Trebbia, sono praticamente dimezzate le già sofferenti portate di Secchia e soprattutto Savio. In Centro Italia, in una situazione di sostanziale stabilità idrica, si segnala il trend negativo degli invasi marchigiani, che in una settimana calano di 2 milioni di metri cubi d’acqua, avvicinandosi ai livelli del siccitoso 2017 (40 milioni di metri cubi); nel Lazio, l’altezza idrometrica del  lago di Bracciano scende a quote vicine al 2019 ed il fiume Liri Garigliano segna un altezza idrometrica dimezzata rispetto all’anno scorso. In Campania, è buona la condizione dei fiumi Volturno e Sele, entrambi con livelli superiori allo scorso anno. Al Sud prosegue la discesa delle riserve idriche trattenute negli invasi di Puglia e Basilicata. Nella prima regione il calo è stato di 12 milioni di metri cubi in una settimana, con un prelievo medio quotidiano di 1 milione di metri cubi dal solo bacino di Occhito. Nei 10 giorni scorsi, gli invasi lucani sono calati di 18 milioni di metri cubi, toccando un deficit di 60,72 milioni di metri cubi rispetto al 2019. Infine, rimane confortante la situazione idrica dei bacini calabresi, mentre resta siccitosa la condizione di gran parte delle campagne siciliane.
“In questo quadro di incertezza per il futuro idrico del Paese – ha concluso Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI – arriva quanto mai importante, dalla Ministra Bellanova, la notizia del bando di selezione delle proposte progettuali per interventi, con rilevanza nazionale, nei campi delle infrastrutture idrauliche con finalità economiche ed ambientali.  La dotazione finanziaria è di circa ottantasei milioni di euro, di cui l'80%  per il Sud Italia. I Consorzi di bonifica ed irrigazione sono pronti.”
 

PRONTI? VIAPARTE LA SFIDA PIU’ BELLA DI SEMPRE: QUELLA PER RINNOVARE IL PAESE

“Lo abbiamo sempre detto che i Consorzi di bonifica ed irrigazione hanno i cassetti ricchi di progetti in attesa di finanziamento; ora è il momento di tirarli fuori.”
Ha risposto, con positivo entusiasmo, Francesco Vincenzi, Presidente ANBI, alla notizia dell’approvazione del bando di selezione delle proposte progettuali (a valere sul Fondo Sviluppo e Coesione 2014-2020) di “interventi, con rilevanza nazionale, nei campi delle infrastrutture irrigue, bonifica idraulica, difesa dalle esondazioni, bacini di accumulo e programmi collegati di assistenza tecnica e consulenza”.  La dotazione finanziaria è di circa ottantasei milioni di euro, di cui l'80% in quota Sud e il 20% in quota Centronord.
“E’ una straordinaria opportunità di crescita, soprattutto per il Meridione che, troppe volte, non ha saputo compiutamente  cogliere analoghe occasioni – ha  sottolineato  Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI – Per questo ci appelliamo alle autorità di ogni Regione, affinché mettano i Consorzi di bonifica nelle migliori condizioni per dispiegare le grandi professionalità ed esperienze, che racchiudono.”
Il bando è rivolto agli enti irrigui per interventi , che dovranno riguardare infrastrutture d'irrigazione esclusivamente collettiva, la cui rilevanza strategica sarà valutata in base alle finalità ambientali ed economiche.
“Da tempo – ha proseguito il DG ANBI – siamo impegnati nel coniugare efficienza irrigua e servizi ecosistemici per l'ambiente; un’ulteriore testimonianza si avrà nella giornata inaugurale di “Macfrut Digital” (8 Settembre p.v.), quando nel corso di un webinar presenteremo l’anteprima del progetto Goccia Verde per la certificazione della sostenibilità idrica dei territori agricoli.”
“Ringraziamo la Ministra dell’Agricoltura, Bellanova – ha concluso Vincenzi – perché, con l'approvazione di questo bando, sono state impegnate quasi tutte le risorse dedicate all'irrigazione dal Programma Operativo Agricoltura; l’obbiettivo comune è incrementare la resilienza dei territori di fronte  ai cambiamenti climatici, migliorandone l’infrastrutturazione idraulica e  sostenendo  la competitività del comparto agroalimentare italiano verso un nuovo futuro verde per il Paese.”
 

ANBI: NEL GARGANO C’E’ UNA FORESTA IN ATTESA DI ESSERE PIANTATA
IL CONSORZIO DI BONIFICA PER IL TERRITORIO: INSEGNARE ALLE AZIENDE AGRICOLE COME RENDERE PRODUTTIVO UN BOSCO RISPETTANDO L’AMBIENTE

Ci sono 200.000 piante autoctone nel vivaio forestale del Consorzio di bonifica montana del Gargano (con sede a  Foggia), pronte per essere piantumate sul più grande promontorio italiano, nella cui biodiversità è rappresentato il 30% della flora italiana.
“La sicurezza idrogeologica del Paese è strettamente connessa alla manutenzione dei territori montani, dove è indispensabile creare le condizioni per la permanenza del presidio umano” ha ricordato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI, che ha  proseguito: “Per questo guardiamo con particolare attenzione al progetto pilota Forgargano, che interessa lo sperone d’Italia.”
Ha preso infatti il via, con il posizionamento di trappole a ferormoni soprattutto per gli insetti defogliatori, il progetto pilota Forgargano,  finanziato dalla Regione Puglia nell’ambito del Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020. Ne è soggetto capofila il Consorzio di bonifica montana del Gargano, in partenariato con l’Ente Parco Nazionale del Gargano, l’Università di Foggia (dipartimento di agraria) ed alcuni soggetti privati. L’obbiettivo del progetto, che interessa un’area fra Ischitella e Vico del Gargano, è quello di implementare sistemi e metodi innovativi per migliorare la redditività delle aziende agricole, fornendo loro gli strumenti per rendere più efficienti e remunerative le attività boschive; in tal modo verrà promossa la valorizzazione e la tutela delle risorse forestali, favorendone il mantenimento e la cura, in osservanza del Piano del Parco, delle linee di gestione delle Aree "Natura 2000" e delle linee guida per la Gestione Sostenibile delle Risorse Forestali e Pastorali nei Parchi Nazionali.
In particolare, il progetto perseguirà la tutela delle specie boschive autoctone, idonee ad interventi di restauro del paesaggio; una gestione forestale sostenibile nell'ottica del ripristino e della valorizzazione dei servizi ecosistemici dei boschi; l’implementazione dei sistemi di controllo degli insetti dannosi; la valorizzazione delle biomasse forestali autoctone a fini energetici; la valutazione dei potenziali mercati capaci di valorizzare i prodotti di scarto della gestione forestale. La novità del progetto è il coinvolgimento diretto di aziende agricole, che saranno istruite sulle ricadute anche  economiche di una corretta gestione del patrimonio boschivo: dalla produzione di energia per autoconsumo, alle attività turistiche fino al restauro delle foreste, utilizzando piante ed arbusti locali (roverella, cerro, faggio, pino d’Aleppo, orniello, biancospino), nonché applicando tecniche di ingegneria naturalistica con importanti ricadute sull’equilibrio idrogeologico.
“Se la valorizzazione forestale fa parte degli asset di quei Consorzi di bonifica chiamati a gestire i territori alti anche in Calabria, Sicilia, Toscana, Emilia Romagna, altrettanto deve dirsi per i tanti boschi planiziali, creati da enti consortili nelle aree di pianura – ha commentato Massimo Gargano, Direttore Generale  ANBI - Unitamente alle oasi naturalistiche compongono quella missione ambientale, che ha un’importante complemento nel Piano di Adattamento ai Cambiamenti Climatici, presentato da ANBI con oltre tremilaottocento progetti definitivi ed esecutivi, capaci di creare quasi  cinquantacinquemila posti di lavoro con un investimento di circa undici miliardi di euro.”
“Il progetto Forgargano – ha concluso il Presidente del Consorzio di bonifica montana del Gargano, Eligio Giovan Battista Terrenzio - ben si coniuga con un’altra importante iniziativa dell’ente, ossia il progetto pilota per la valorizzazione della filiera legno-bosco-energia: sono due strumenti, che potranno sinergicamente garantire la tutela dei pregevoli ecosistemi del promontorio in un quadro di sviluppo economico, sostenibile e responsabile.”

 

                                                                     

 

TOSCANA: LAVORI NECESSARI COME DICE LA STORIA

I lavori di risagomatura degli argini del fiume Arno continuano su entrambe le sponde tra Signa e Lastra a Signa, grazie al lavoro del Consorzio di bonifica 3 Medio Valdarno (con sede a Firenze). In particolare, si sta ripulendo dai sedimenti, accumulatisi piena dopo pienai, tutte le cosiddette ‘specchiature’ in cemento sulle scarpate arginali e lungo il muro di sponda.
Si tratta di un’operazione che, oltre a donare maggiore stabilità agli argini e dunque sicurezza idraulica all’intera area delle Signe, contribuisce ad una vera e propria riqualificazione di uno spazio verde inedito, restituendo una lunga passeggiata su entrambe le sponde del fiume.
I lavori hanno acceso la curiosità degli appassionati di foto storiche, recuperando scatti di circa cento anni fa su interventi del tutto simili a quelli di oggi.

VENETO: ACQUA AL TERRITORIO

Con l’aumento delle temperature ed i consueti problemi nel trattenere l’acqua per poterla riutilizzare a fini irrigui mettono, come ogni anno, a dura prova gli impianti del Consorzio di bonifica Veronese (con sede nella città scaligera), che fornisce l’acqua d’irrigazione a settanta comuni della provincia con quasi dodicimila aziende agricole.
Tra gli interventi di manutenzione, realizzati recentemente, va segnalato quello effettuato in comune di Oppeano: nell’impianto di irrigazione strutturata di Cà degli Oppi ha ceduto una canaletta in calcestruzzo, allagando i terreni circostanti; l’ente consortile è intervenuto per ripristinare la condotta e, nello spazio di un paio di giorni, l’irrigazione ha potuto riprendere in maniera regolare.  Un altro intervento è stato realizzato in località Cristo, nella frazione di Calmasino del comune di Bardolino: qui si è reso necessario un intervento urgente per isolare e mettere in sicurezza il tratto di condotta principale dell’impianto a pioggia di Cavaion, SR450 in quanto si era riscontrata una considerevole perdita d’acqua; per ripristinare la sicurezza e la tenuta della condotta sono state posate alcune saracinesche in ghisa flangiate.
Nella stagione irrigua 2019 l’ente consorziale erogò circa trecento milioni di metri cubi d’acqua irrigua, vivificando falde, fontanili e corsi d’acqua del basso veronese: uno sforzo enorme in termini di esercizio, sorveglianza, manutenzione e costi di energia elettrica.

TOSCANA: REINVESTITI AVANZI  DI GESTIONE

Il Consorzio di 1 Toscana Nord  (con sede a Viareggio, in provincia di Lucca) ha reinvestito gli avanzi del Piano di Manutenzione per interventi puntuali, che migliorano da subito il funzionamento della rete dei canali. Così, sono stati decisi lavori aggiuntivi su quasi otto chilometri dei canali principali della bonifica di Orentano, nei comuni di Bientina e Castelfranco di Sotto, per migliorare lo scolo generale della rete idraulica.
In pratica, si è trattato di una revisione dei canali principali del sistema di scolo delle acque della zona (Cavi estorbati, Traversa, Fossetto di Rovine, Fosso Traverso, Fossi al Grugno e altri minori), liberando i fondali dai depositi di detriti terrosi, accumulatisi nel tempo, nonché risagomando alvei e sponde. Si tratta di interventi minuziosi, realizzati in serie e che complessivamente vanno a migliorare il sistema di deflusso dell’area, che viene drenata dall’impianto idrovoro dei Pollini di Orentano.

CAMPANIA: FULMINE DANNEGGIA CABINE CHE ALIMENTANO DUE POZZI

Una scarica atmosferica di notevole intensità ha danneggiato  e messo fuori uso 2 cabine elettriche Enel che alimentano, tra l’altro, anche il funzionamento di 2 importanti pozzi di emungimento di proprietà del Consorzio di bonifica Paestum, siti in località Castrullo al confine tra i comuni di Campagna e Serre, causando una drastica riduzione dell’erogazione acqua potabile (fino a -40 litri al secondo).
La segnalazione di avaria inviata dal sistema di telecontrollo degli impianti al pannello generale centralizzato, ha innescato il tempestivo intervento dell’ente consortile (con sede a Capaccio Scalo, in provincia di Salerno). Dopo una notte di lavoro, in stretta sinergia con i tecnici del gestore elettrico, si è riusciti a risolvere i danni arrecati dal fulmine. Per quanto concerne il pozzo n. 2, in virtù di recenti lavori di manutenzione straordinaria, è stato possibile attivare subito un gruppo di continuità supplementare per ripristinare l’erogazione idrica; situazione decisamente più critica per il pozzo n. 5, che ha riportato danni gravi strutturali, in particolare alle protezioni per quadri elettrici e pompe di sollevamento: qui, le operazioni di riparazione  hanno richiesto più tempo.
Anche se per cause non riconducibili a proprie responsabilità, L’ente consortile si è scusato  con l’utenza per eventuali disservizi registrati in un periodo, in cui le torride temperature estive stanno già notevolmente penalizzando la portata della fornitura idrica.

EMILIA ROMAGNA: “ERBE PRESE AL VOLO”

Con il titolo “Erbe prese al volo”, i Consorzi di bonifica Burana (con sede a Modena) ed Emilia Centrale (con sede a Reggio Emilia), in collaborazione con diverse associazioni del territorio, hanno organizzato, presso l’aeroporto civile statale “Giulio Paolucci” di Pavullo, una giornata all’insegna della conoscenza delle particolarità territoriali dei paesaggi conosciuti come “Piani di Pavullo”.
Il sito dei Piani di Pavullo veniva così descritto in un volume del 1940: “Un lieve dosso longitudinale, sul quale corre la via nazionale Giardini, divide la piana in due bacini: nell'occidentale è stato sistemato l'aeroporto G. Paolucci; nell'orientale si scava anche oggi la torba.”
Ci si  trova dunque in un piano alluvionale, via via antropizzato dall’uomo grazie al lavoro della bonifica idraulica; per questo è importante avere conoscenza  delle opere di salvaguardia idrogeologica del territorio, nonchè del paesaggio e delle sue ricchezze naturali.

MARCHE: CONFERMATO CdA

Si sono svolte ad Ancona le operazioni per il rinnovo degli organi consortili del Consorzio di bonifica Marche (con sede a Pesaro). L’Assemblea degli elettori ha confermato i rappresentanti uscenti, riconoscendo  l’importanza dei risultati raggiunti e rieleggendo Presidente, Claudio Netti, avvocato.
Con il rinnovo del CdA arrivano anche importanti novità organizzative. Con la revisione dello statuto è stata infatti introdotta una nuova struttura che svolgerà un importante ruolo di coordinamento e comunicazione. Si tratta dell’Ufficio di Presidenza, coordinato dal presidente dell’Assemblea regionale, Michele Maiani (anche lui riconfermato), che intratterrà relazioni tra le Presidenze dei vari comprensori, la Regione Marche, i Ministeri e la Commissione Europea.
L’obiettivo di questo nuovo ufficio sarà quello di intercettare fondi e finanziamenti, che si renderanno disponibili, per destinarli alla difesa del suolo e alla valorizzazione dell’acqua come risorsa strategica. Soddisfazione per le conferme del presidente  è stata espressa anche dalle Organizzazioni Professionali Agricole.

VENETO: APPROVATO  BILANCIO CONSORTILE 2019

Il Consorzio di bonifica Brenta (con sede a Cittadella, in provincia di Padova) ha approvato il bilancio consuntivo 2019. Le entrate consuntive nel 2019 hanno segnato 17.037.237 euro; i contributi ordinari nel 2019 sono stati pari a 11.591.000 euro di cui 5.703.875 euro (contributo di bonifica), 4.127.908 euro (contributo irriguo), 1.690.775 euro (contributi vari) e 68.442 euro (contributo manutentorio regionale).
Nel corso dell’anno sono stati 1.104 gli interventi ordinari ai quali vanno aggiunti i 263 interventi di riparazione e ripristino. Va ricordato che l’ente consortile opera tramite una rete di canali di 2.400 chilometri e relativi manufatti ed impianti, su un’area di oltre settantamila ettari nelle province di Padova, Vicenza e Treviso, interessando 53 comuni. Centosessantadue sono stati, invece, i lavori straordinari, realizzati spesso in collaborazione con gli Enti Locali, che hanno portato al rifacimento di manufatti idraulici, alla riapertura di fossi, alla sistemazione di manufatti, all’ampliamento di sezioni di ponti.
Sono stati inoltre realizzati alcuni interventi di opere in concessione con finanziamento pubblico ottenuto dallo Stato e dalla Regione, su progetti presentati dal Consorzio; tra i principali vanno ricordati: la sistemazione di canali consorziali, in comune di Rosà (1.284.000 euro); il risezionamento dell'alveo dello scolo Torresina nei comuni di Nove e Marostica (550.000 euro); l’espurgo straordinario del bacino di monte dell'impianto idrovoro di Brentelle in comune di Padova ed il consolidamenti della sponda  lungo il canale d’arrivo (616.000 euro).
Tra le nuove opere che hanno ottenuto il necessario finanziamento, vanno evidenziate: la trasformazione irrigua di 260 ettari in comune di Sandrigo (1.900.000 euro); la sistemazione e ricalibratura dello scolo Settimo nei comuni di Montegalda e Grisignano di Zocco (1.000.000 euro); lo scolmatore di piena dei canali Piazzola, Marina, Porretta e Barcarolo in comune di Piazzola sul Brenta (1.700.000 euro). L’ente consorziale ha infine predisposto un’ulteriore serie di progetti per opere necessarie sia per la bonifica che per l’irrigazione e per le quali è stato avviato l’iter per il finanziamento; vanno evidenziati: interventi per la prevenzione del rischio idraulico nel bacino idrografico, interessante i comuni di Campodoro, Limena, Piazzola sul Brenta e Villafranca Padovana (13.000.000 euro); cassa di espansione sui corsi d’acqua Tesinella e Ceresone tra Veggiano e Mestrino (12.500.000 euro); ricarica dell'acquifero in fascia pedemontana tramite impianto pluvirriguo nei comuni di Molvena, Mason, Breganze, Schiavon e Sandrigo (16.950.000 euro). Con riferimento alla produzione di energia elettrica, proveniente dalle 8 centrali idroelettriche attive nel territorio di competenza, nel 2019 sono stati prodotti kwh 11.707.097 per una produzione inferiore al 2018, ma in linea con l’andamento generale.
Negli ultimi 5 anni, infine, non sono stati aumentati i contributi consortili, migliorando comunque  i servizi.

PUGLIA: RINVIATE ELEZIONI CONSORTILI

Il Consorzio di bonifica Capitanata (con sede a Foggia) ha reso noto che i termini di durata del Consiglio di Amministrazione, del Presidente, del Vicepresidente e del Revisore Unico, in scadenza nel 2020,  sono stati prorogati di 12 mesi, a causa dello stato di emergenza sanitaria Covid-19. La proroga, da considerarsi eccezionale e limitata alla situazione di emergenza epidemiologica, è prevista dalla Legge  Regionale 1 agosto 2020, n. 26 (“Disposizioni varie urgenti”), pubblicata sul B.U.R.P. (Bollettino Ufficiale Regione Puglia) n. 111 suppl. del 3 Agosto u.s. .


                                                              
                       BUONE VACANZE E APPUNTAMENTO AL 28 AGOSTO 2020!!! 

 
Per maggiori approfondimenti www.anbi.it
SETTIMANALE DELL´ASSOCIAZIONE NAZIONALE CONSORZI DI GESTIONE E TUTELA TERRITORIO E ACQUE IRRIGUE
Direttore Responsabile: Massimo Gargano - Registrazione Tribunale di Roma n. 559/98 del 25 novembre 1998
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