Anno XXII, n. 28 venerdì, 17 luglio 2020

“BOMBA D’ACQUA” SU PALERMO

ANBI: “INDISPENSABILE ACCELERARE L’ITER REALIZZATIVO DI OPERE PUBBLICHE, OGGI 11 ANNI, PER AUMENTARE LA RESILIENZA ALL’ESTREMIZZAZIONE DEGLI EVENTI ATMOSFERICI. IN SICILIA SI PAGA IL CONTO A COMMISSARIAMENTI ULTRAVENTENNALI”

“Il drammatico evento meteo abbattutosi su Palermo con oltre un metro di pioggia in un paio di ore e contro la cui violenza nulla è possibile fare, testimonia l’accentuata fragilità del territorio italiano a causa dell’estremizzazione degli eventi atmosferici, dovuta ai cambiamenti climatici, particolarmente evidenti in Sicilia, dove il 70% del territorio è paradossalmente a rischio desertificazione”: ad evidenziarlo è stato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI.
“In attesa dell’assunzione di azioni di contrasto a livello mondiale – ha aggiunto Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI - è indispensabile aumentare la capacità di resilienza delle comunità. Gli investimenti decisi da Governi e Regioni in anni recenti e la conseguente apertura dei primi cantieri contro il rischio idrogeologico sono una prima risposta, cui si aggiunge il Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti recentemente presentato da ANBI: si tratta di 3.869 progetti esecutivi o definitivi  per un importo complessivo pari a quasi undici miliardi di euro, di cui 514 nel Sud Italia per un importo di oltre tremiladuecento milioni di euro.”
“È indispensabile però – ha concluso Vincenzi  - accelerare l’iter realizzativo per le opere pubbliche, che è mediamente di 11 anni; è un tempo che la velocità dei cambiamenti climatici non ci concede, pena il ripetersi di tragedie idrogeologiche con gravi danni umani ed economici. In Sicilia è poi tempo di porre fine ad un commissariamento ultraventennale, che ha ingessato l’attività dei Consorzi con danni gravissimi alla sicurezza idrogeologica dei cittadini, alle imprese agricole ed al loro reddito, alle competenze dei lavoratori dei Consorzi continuamente modificate, all’economia dell’Isola, che arretra su questioni cruciali: dall’infrastrutturazione idraulica all’innovazione irrigua.

PIANO ANBI DI ADATTAMENTO AI CAMBIAMENTI CLIMATICI: I PROGETTI PER LA SICILIA

VINCENZI: “IN SICILIA BISOGNA VALORIZZARE LE POTENZIALITA’ DEI CONSORZI DI BONIFICA PONENDO FINE AI COMMISSARIAMENTI E RIDANDO LORO DEMOCRAZIA, AUTOGOVERNO ED ECONOMICITA’ GESTIONALE”

Sono 12, per un ammontare complessivo di circa ventitre milioni di euro, i progetti per la salvaguardia idrogeologica, redatti dai Consorzi di bonifica siciliani e ricompresi nel Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici, presentato dall’ANBI.
A questi vanno aggiunti i progetti inerenti la sistemazione di tre dighe: nei comprensori di Caltagirone (importo: 110 milioni di euro), Gela (importo: 3.600.000 euro) e Palermo (diga di Garcia, per un importo di 80 milioni di euro); pur destinati prioritariamente all’irrigazione, tali interventi infrastruttureranno opere importanti anche per trattenere eventuali “bombe d’acqua”.
“Tali progetti capaci anche di garantire centinaia di posti di lavoro – ha concluso Francesco Vincenzi, Presidente ANBI – confermano le capacità progettuali ancora presenti nei Consorzi di bonifica siciliani, annichiliti da commissariamenti  senza fine, conseguenza di una mal interpretata funzione della politica ed a cui è urgente porre fine, restituendo agli enti consorziali le funzioni democratiche di autogoverno e la capacità di essere efficienti soggetti economici a servizio del territorio come avviene nel resto d’Italia.”

 

                                                                          

 

OSSERVATORIO ANBI SULLO STATO DELLE RISORSE IDRICHE:

IN PUGLIA E BASILICATA OGNI GIORNO 1 MILIONE E MEZZO DI METRI CUBI D’ACQUA IN MENO. PRIMI SEGNALI DI SICCITA’ NEL BACINO DEL PO

E’ ancora lunga la stagione calda in Puglia e Basilicata, dove si guarda con crescente preoccupazione il diminuire delle scorte idriche nei bacini: indicativamente stanno calando di un milione e mezzo di metri cubi al giorno, segnando un deficit, rispetto al 2019, di oltre sessanta milioni in Lucania e di oltre settanta milioni nella regione del Tavoliere; continuando questo trend ed in assenza di piogge significative pare inevitabile una contrazione negli apporti irrigui, ormai indispensabili per produrre agricoltura di qualità in regioni, altrimenti vittime della siccità e, in alcune zone, anche  del  crescente rischio desertificazione come la Sicilia, i cui bacini contengono circa settanta milioni di metri cubi d’acqua in meno rispetto all’anno scorso. Nel Meridione, rimane un’oasi la Calabria (con circa undici milioni di metri cubi, la diga Sant’Anna è al top del recente quadriennio), mentre in Campania sono scesi i livelli dei fiumi Volturno e Sele.
A rendere noti questi trend è stato  l’Osservatorio ANBI sulle Risorse Idriche, che ha indicato anche come le portate del fiume Po siano praticamente dimezzate in una settimana, pur rimanendo ancora superiori allo scorso anno.
“Le criticità più evidenti – ha indicato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI -  si evidenziano nelle zone non beneficiate da recenti piogge, né dall’apporto irriguo del canale C.E.R. come alcune zone della provincia di Bologna, della Romagna e del Delta Po, ormai sulla soglia della siccità.”
“A preoccupare – ha aggiunto Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI - sono soprattutto le repentine escursioni di portata, conseguenza della crescente sete dei territori e dell’estremizzazione degli eventi atmosferici con fenomeni più violenti, ma concentrati nel tempo e nello spazio. Il Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici, presentato da ANBI pochi giorni fa, è una risposta all’esigenza di incrementare la resilienza dei territori.”
Nel Nord Italia, a fungere da calmiere, sono solo i grandi laghi, i cui livelli erano tutti in discesa e solo il Garda rimane superiore alla media del periodo. Restano, per ora, costanti i fiumi lombardi (Adda, Mincio, Brembo, Chiese, Ticino), così come l’Adige, mentre calano gli altri, principali fiumi veneti (Brenta, Piave, Livenza), ad eccezione del Bacchiglione. Rimane “a macchia di leopardo” la situazione dei corsi d’acqua in Emilia Romagna con Savio, Panaro, Reno, Nure, Enza sopra la media del periodo, ma Secchia, Taro e Trebbia largamente deficitari anche rispetto all’anno scorso. Nel Centro Italia, nonostante le cospicue piogge di Giugno sull’Umbria (117 millimetri), il livello della diga Maroggia (3,90 milioni di metri cubi su una capacità di Mmc 5,80) resta inferiore a quello dei 2  anni precedenti. Analogo è il trend degli invasi marchigiani (attualmente trattengono circa quarantasei  milioni di metri cubi su una capacità di oltre sessantacinque milioni) ed anche del bacino del Bilancino, in Toscana, dove Giugno è risultato più piovoso della media, soprattutto su Massa, Pisa e Livorno con precipitazioni addirittura raddoppiate (sul grossetano e sul fiorentino, però, è piovuto meno del solito). In Sardegna, infine, i bacini hanno segnato un confortante 77,68% della capienza, ma era 80,27% un anno fa.

CAMPANIA: INVASO CAMPOLATTARO: SODDIFAZIONE PER VOLONTA’ REGIONE

ANBI Campania ha preso positivamente atto della volontà del Governatore, Vincenzo De Luca, di finanziare le opere acquedottistiche ed irrigue, sottese all’invaso di Campolattaro (così da rendere finalmente la risorsa dell’invaso, strategica per il Mezzogiorno e per la regione), anche con risorse regionali e comunque con una prospettiva di certo impiego della programmazione nazionale e comunitaria 2021 – 2027.
“E’ la prima volta dopo 20 anni”, viene sottolineato in un comunicato, “che Regione Campania torna in campo nelle infrastrutture acquedottistiche ed irrigue con un progetto di tale portata, un segnale di inversione di tendenza verso uno sviluppo centrato sulle risorse ambientali e che combacia con quanto, come ANBI Campania, da anni andiamo dicendo”.
Regione Campania ha presentato, a Benevento, il progetto di fattibilità (valore: 480 milioni di euro) per la costruzione della galleria di derivazione delle acque dall’invaso formato dallo sbarramento del fiume Tammaro, in agro di Campolattaro. “Grazie alla risorsa idrica che si renderà disponibile attraverso la Diga di Campolattaro, pari a circa 48 milioni di metri cubi per il solo utilizzo irriguo”, evidenzia il Consorzio di bonifica Sannio Alifano (con sede a Piedimonte Matese, in provincia di Caserta), “sarà possibile irrigare a gravità le aree già attrezzate ed estendere l’irrigazione ad un territorio di circa undicimila ettari per un totale di oltre quindicimila ettari; sarà così possibile per l’ente consortile irrigare gran parte delle aree coltivabili del comprensorio nella Valle Telesina e nella provincia di Benevento, inclusi i terroir dei vitigni sanniti anche con funzione antibrina per prevenire i danni delle gelate primaverili”.
L’impegno economico per il finanziamento delle opere irrigue, di cui oggi è impostata la progettazione solo per la condotta adduttrice primaria, è molto grande (centinaia di milioni di euro), per cui l’intervento irriguo si completerà in un orizzonte temporale di medio termine, ma l’ente consortile si è dichiarato sin d’ora pronto a concorrere attraverso la progettazione dei nuovi impianti irrigui.

LAZIO: SCHIUMA FIUME LIRI: ANALISI NEGATIVE

I risultati delle analisi commissionate dal Consorzio di bonifica Conca di Sora (con nel comune della provincia di Frosinone) sono negativi; l’acqua del fiume Liri può quindi essere utilizzata ai fini irrigui senza timori sulla salubrità della risorsa idrica e, conseguentemente, delle coltivazioni. Per garantire la massima trasparenza a beneficio dei Consorziati e dell’opinione pubblica, i risultati dei campionamenti sono consultabili sul sito istituzionale dell’ente consortile. Il “Conca di Sora” hanno operato per riattivare gli impianti irrigui, che servono le località penalizzate dalla inevitabile interruzione del servizio. Sull’esito delle analisi e sulla conseguente riattivazione degli impianti sono stati informati gli organi competenti.
L’ente consorziale ha inoltre chiesto alle Autorità locali di attivare un tavolo di confronto collegiale, dove affrontare la problematica e, intervenendo per la definitiva soluzione, evitando così  il rischio di dover nuovamente sospendere il servizio irriguo, che in questa stagione è fondamentale per i processi colturali. 

CAMPANIA: PROBLEMA IDRICO RISOLTO

A seguito di un persistente problema di carenza d’acqua potabile, dovuta alla rottura delle pompe di sollevamento nel bacino in località Matinella, il Comune di Albanella ha chiesto aiuto al Consorzio di bonifica Paestum (con sede a Capaccio Scalo, in provincia di Salerno), in quanto fornitore diretto in altre aree del territorio albanellese.
L’ente consortile si è immediatamente attivato per prestare assistenza:  tramite un bypass, ha avviato una fornitura d’acqua pari a 50 litri al secondo; ciò ha consentito di riempire gli appositi serbatoi al fine di riprendere l’erogazione idrica. L’ente consorziale ha proseguito  tale fornitura fino alla riparazione delle pompe danneggiate ed al ripristino dell’erogazione da parte della società, che gestisce la relativa rete idrica.

TOSCANA: SICUREZZA IDROGEOLOGICA ED AMBIENTE IN UNA CORNICE DI STORIA

Riqualificazione, recupero della funzionalità idraulica e anche della memoria storica: sono queste le parole chiave alla base dei 2 interventi in corso, da parte del Consorzio di bonifica 3 Medio Valdarno (con sede a Firenze), sul torrente Acqualunga e sul fiume Ombrone, nei comuni di Agliana e Pistoia, oggetto di un sopralluogo da parte dell’Assessore Protezione Civile di Regione Toscana, Federica Fratoni.
I 2 cantieri prevedono, nel primo caso, il rafforzamento delle sponde del corso d’acqua, in seguito al verificarsi di numerosi fenomeni di erosione, attraverso interventi di ingegneria naturalistica; nel secondo caso, nella zona di Ponte alla Pergola sull’Ombrone pistoiese, lavori su oltre un chilometro di murature interne ed esterne per una sempre maggiore sicurezza idraulica dell’intera area, mantenendo ed accrescendo anche il valore ambientale dell’opera. Sul luogo, infatti, sono state rinvenute, incise sulle vecchie stuccature, le seguenti date: MDCCCX (presunta data di realizzazione del muro) e 1893: testimonianze preziose del passato pistoiese e del complesso, ma fruttuoso rapporto tra la città, il territorio e le sue acque, così come raccontato anche dalla mostra allestita presso la Fortezza di Santa Barbara (www.fortezzadacqua.it).
I comuni di Agliana e Quarrata sono stati oggetto di grande attenzione in questi anni; in particolare, nel comune di Agliana, il torrente Acqualunga e il torrente Settola, durante gli eventi meteorologici avversi, ingrossano rapidamente, causando varie criticità soprattutto alla vicina zona industriale. Si stanno, quindi, approntando una serie di interventi, tra cui anche la prossima realizzazione di una cassa di espansione, per la quale sono già state destinate le necessarie risorse e sono già iniziati i lavori, che saranno ultimati entro la stagione autunnale. L’obbiettivo è la prevenzione del rischio idraulico in questa porzione del territorio pistoiese, per il quale, in questi anni,  Regione Toscana ha investito 30 milioni di euro tra opere pubbliche e manutenzioni straordinarie.

VENETO: COMPLETATO TUNNEL PER UNA BOTTE A SIFONE DI 80 METRI

Il Consorzio di bonifica Veneto Orientale (con sede a San Donà di Piave, in provincia di Venezia) è impegnato, in queste settimane, nella realizzazione di una “botte a sifone”, che permetterà il collegamento dei bacini di S. Osvaldo e Lison, tra i comuni di Portogruaro ed Annone Veneto. In particolare, è stato completato lo scavo del condotto, che sottopassando il fiume arginato Loncon, a 10 metri sotto il piano campagna, collega il canale Est con il canale Lison.
Le spettacolari immagini della fuoriuscita della trivella nel pozzo di arrivo, dopo 80 metri percorsi sottoterra, sono state pubblicate nella pagina Facebook dell’ente consortile, che riporta quotidianamente gli aggiornamenti sui lavori. La botte, il cui diametro esterno è di 2 metri, ha valenza irrigua, consentendo la condivisione dell’acqua tra i due bacini, ma anche di sicurezza idraulica.
Il costo dell’opera è pari a 2.300.000 euro e si inserisce in un progetto irriguo più ampio, realizzato in 6 lotti, il cui valore complessivo è di circa tredici milioni di euro finanziati tramite P.S.R.N. (Piano Sviluppo Rurale Nazionale).

TOSCANA: APERTI TUTTI I CANTIERI  PER RIMETTERE IN FORMA I CORSI D’ACQUA

Allo scadere dell’altolà ai tagli della vegetazione per la tutela della fauna nidificante è  immediatamente scattato il gong, che ha fatto decollare i cantieri per la manutenzione ordinaria dei corsi d’acqua, presenti nel territorio comunale di Figline e Incisa Valdarno. Il Consorzio di bonifica 2 Alto Valdarno (con sede ad Arezzo)  si è messo all’opera  sul  Borro del Valico che attraversa l’abitato di Ponte agli Stolli, sul Borro di Sant’Andrea in località Lo Stecco, sul Fosso della Granchia e sull’arginatura sinistra del fiume Arno.
Attualmente  è  al lavoro sul Borro di Ponterosso; poi proseguirà  con il Borro di Fracassi, il torrente del Cesto, il Borro della Fornacina, il Borro di Moriano ed il Borro dei Bagnoli. Tutto il territorio è insomma interessato dagli interventi di sfalcio dell’erba e di contenimento della vegetazione, indispensabili per verificare lo stato delle opere sottostanti, individuare eventuali criticità da sanare ed eliminare eventuali ostacoli, che riducano la funzionalità del corpo idrico. Gli interventi, che interessano il comune di Figline e Incisa Valdarno, si articolano in 2 lotti, ciascuno dei quali comprende lavori per 150.000 euro.

VENETO: INTERVENTI IRRIGUI E PER LA SICUREZZA IDRAULICA

Il Consorzio di bonifica Veronese (con sede nel capoluogo scaligero) è impegnato in una capillare opera di manutenzione degli impianti e di pulizia dei corsi d’acqua per assicurare al territorio sia la migliore distribuzione possibile della risorsa acqua, sia la necessaria sicurezza idraulica ai centri urbani e alle vie di comunicazione.
Tra gli interventi di manutenzione realizzati negli scorsi giorni, va segnalato quello effettuato in comune di Oppeano:  nell’impianto d’irrigazione strutturata di Cà degli Oppi ha ceduto una canaletta, allagando i terreni circostanti; l’ente consortile è intervenuto e, nello spazio di un paio di giorni, l’irrigazione ha potuto riprendere in maniera regolare. Un altro intervento è stato realizzato in località Cristo della frazione di Calmasino nel comune di Bardolino: qui si è reso necessario un intervento urgente per isolare e mettere in sicurezza il tratto di condotta principale dell’impianto “a pioggia” di Cavaion, in quanto si era riscontrata una considerevole perdita d’acqua sulla sottostante Strada Regionale; per ripristinare la sicurezza e la tenuta della condotta, il personale consorziale ha posato alcune saracinesche in ghisa flangiate.
Inoltre, in accordo con l’Amministrazione Comunale di Zevio, personale e mezzi del “Veronese” sono  al lavoro per la riapertura del canale demaniale, adduttore della fossa Meia.

EMILIA ROMAGNA: IN SOLE 72 ORE POSTA IN SICUREZZA STRADA TURISTICA

Il Consorzio di bonifica Parmense (con sede nella “città del Teatro Regio”) ha posto in sicurezza la strada Schia-Pian della Giara, nel comune di Tizzano Val Parma: l’intervento di manutenzione  ha visto concludersi positivamente i lavori di asfaltatura dell’importante arteria viaria in appena 72 ore, fattore non secondario in un momento di alta stagione per il turismo locale; i lavori nella frazione di Schia proseguiranno con la sistemazione di un altro tratto della strada, finanziata interamente dal l’ente consortile.
Questo è solo il più recente lavoro, che l’ente consorziale ha realizzato a tutela dei centri abitati e della viabilità locali, tra cui la manutenzione sulla strada “Fontanafredda-Treviglio”; i lavori per la sistemazione idraulica a protezione dell’abitato di Cozzo; gli interventi di regimazione del reticolo idraulico minore sulle strade comunali grazie al progetto consortile “S.O.S. Bonifica”; oltre a ciò, vanno ricordate le azioni di prevenzione nell’ambito del Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020, finanziate dalla Regione Emilia-Romagna per oltre trecentomila euro; fra queste è imminente l’inizio dell’intervento inerente la difesa da fenomeni franosi, in località Boceto.
L’attenzione del “Parmense” verso i territori montani è confermata anche dai previsti interventi di sistemazione idrogeologica sul versante Albazzano, finanziati dall’Amministrazione Comunale di Tizzano.

PUGLIA: FORGARGANO, PROGETTO PILOTA PER LE ATTIVITA’ SELVICOLTURALI

Ha preso il via il progetto pilota Forgargano, finanziato dalla Regione Puglia con circa quattrocentocinquantamila euro nell’ambito del Piano Sviluppo Regionale  2014-2020 (sottomisura “Sostegno a progetti pilota e allo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie”). “Forgargano”  vede quale soggetto capofila, il Consorzio di bonifica montana Gargano (con sede a Foggia) in partenariato con l’Ente Parco Nazionale del Gargano, l’Università di Foggia (Dipartimento di Agraria) ed alcuni soggetti privati.
Il progetto pilota si prefigge di implementare sistemi e metodi innovativi per migliorare la redditività delle aziende agricole, che operano nell'area del Gargano, fornendo loro gli strumenti per rendere più efficienti e remunerative le diverse  attività selvicolturali. A tal fine, attraverso il rafforzamento dell'attività delle aziende agrosilvopastorali, “Forgargano” promuoverà anche la valorizzazione e la tutela delle risorse forestali, favorendone il mantenimento e la cura in osservanza del Piano del Parco, delle linee di gestione delle Aree "Natura 2000" e delle linee guida per la Gestione Sostenibile delle Risorse Forestali e Pastorali nei Parchi Nazionali.
In particolare, il progetto perseguirà i seguenti obbiettivi operativi: valutazione e tutela di specie boschive autoctone con spiccate caratteristiche di idoneità all'utilizzo in interventi di restauro del paesaggio; implementazione di una gestione attiva delle risorse boschive mediante interventi di gestione forestale sostenibile per il recupero di aree danneggiate, in un'ottica di ripristino e valorizzazione dei servizi ecosistemici dei boschi; implementazione di sistemi di monitoraggio e controllo dei fitofagi dannosi; valorizzazione delle biomasse forestali autoctone a fini energetici per autoconsumo a scala aziendale; valutazione dell'impatto ambientale ed economico delle innovazioni introdotte; valutazione dei potenziali mercati capaci di valorizzare i prodotti di scarto delle gestione forestale in sostituzione dei combustibili fossili.
Le attività hanno appena avuto inizio con il posizionamento dei sistemi di monitoraggio e controllo dei fitofagi dannosi agli habitat forestali. Questo progetto ben si coniuga con un’altra iniziativa dell’ente consortile: il progetto pilota per la valorizzazione della filiera legno-bosco-energia. Si tratta di 2 strumenti importanti per la tutela dei pregevoli ecosistemi del Gargano atraverso  uno sviluppo economico sostenibile e responsabile.

LOMBARDIA: EDUCARE AL RISPETTO AMBIENTALE

Per il quarto anno consecutivo si rinnova la convenzione di collaborazione, siglata dal Consorzio di bonifica Terre dei Gonzaga in Destra Po (con sede a Mantova) e dal WWF mantovano per la gestione dell’oasi del Trigolaro. Il cavo Trigolaro scola le acque in eccesso dell’abitato di Suzzara in una vasca di laminazione, che col tempo si è trasformata in un’oasi faunistica ricca di canneti, piante acquatiche e fauna anche migratoria, tra cui aironi, anatidi, rapaci e passeriformi.
Per questo, l’area è stata valorizzata, rendendola fruibile al pubblico, data l’unicità dell’ecosistema che si è creato; in particolare, si punta sulle scuole, che possono contare su visite guidate .
Purtroppo, quest’anno, le attività hanno subito un arresto forzato, ma vi sono già in programma alcune visite estive e, in occasione della Settimana Nazionale della Bonifica e dell’Irrigazione, spostata a Settembre, c’è in serbo una giornata aperta a tutti alla scoperta di un lembo del territorio poco conosciuto.

MARCHE:NUOVO SERVIZIO ON-LINE

Il Consorzio di bonifica Marche (con sede a Pesaro) prosegue l’impegno  per migliorare il rapporto con contribuenti e dare una mano all’ambiente: ora è infatti possibile richiedere l’invio dell’avviso di pagamento di bonifica o della fattura per l’irrigazione direttamente via e-mail; in questo modo, non solo si potrà risparmiare sui costi di spedizione, ma anche evitare lo spreco di carta, contribuendo a salvare alberi ed a ridurre i rifiuti.
Per fare questo, però, l’ente consortile ha bisogno della collaborazione degli utenti. Al proposito sono state attivate, sul sito consorziale, 2 aree dedicate: una relativa ai contribuenti per la bonifica (areacontribuenti.bonificamarche.it) ed una per chi utilizza l’irrigazione (areaclienti.bonificamarche.it); ognuno può registrarsi ed indicare l’indirizzo e-mail, a cui ricevere l’avviso di pagamento o la fattura.
Questo servizio sarà presto ampliato con una serie di funzionalità, tra cui quella di effettuare direttamente i pagamenti dall’area riservata e quella di segnalare on-line eventuali criticità idrauliche e dare il via all’iter per gli interventi di manutenzione.

È RIPARTITO  IL CONCORSO OBIETTIVO ACQUA

Con la fine del lockdown ed il progressivo riprendere delle normali attività,  anche  il Concorso Fotografico Nazionale “Obiettivo Acqua”, organizzato da Coldiretti, ANBI e Fondazione Univerde, riprende le iscrizioni.
“Tema centrale – ha ricordato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI - è quello della risorsa idrica nell’era dei cambiamenti climatici: l’acqua è “sorgente esistenziale”, ma può rappresentare, se non governata, anche un costante pericolo.”
Scopo della seconda edizione del  contest, riservato solo ad opere a colori, è quindi rappresentare, attraverso le immagini, l’evidente dicotomia tra “acqua fonte di vita e di bellezza” e acqua come “forza distruttiva” in relazione all’agire dell’uomo ed allo sfruttamento non equilibrato delle risorse naturali.
Il concorso prevede due sezioni, ciascuna dotata di un primo premio pari a € 500,00: “Cambiamenti climatici, difendere l’acqua–difendersi dall’acqua” e “Acqua, eterno scorrere”; quest’ultima prevede anche 4 sottosezioni: “Acqua è…agricoltura”; “Acqua è…arte”; “Acqua è…paesaggio”; “Acqua è…città”, ai cui vincitori sarà assegnata una targa premio nel corso della cerimonia conclusiva. Le iscrizioni devono essere effettuate sul sito www.obiettivoacqua.it, dove è possibile anche consultare il regolamento.
“L’Italia, caratterizzata da una morfologia molto complessa, grazie ad una continua opera di gestione idraulica ha visto il fiorire di società evolute, la creazione di un incomparabile patrimonio culturale ed artistico, lo sviluppo di un’agricoltura e di un settore agroalimentare famosi nel mondo – ha aggiunto Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI - Oggi questi inestimabili tesori, inseriti in ambienti e paesaggi unici,  sono seriamente minacciati dal cambiamento climatico, ponendo tutti di fronte a complesse sfide da affrontare con coraggio e determinazione.”

 
Per maggiori approfondimenti www.anbi.it
SETTIMANALE DELL´ASSOCIAZIONE NAZIONALE CONSORZI DI GESTIONE E TUTELA TERRITORIO E ACQUE IRRIGUE
Direttore Responsabile: Massimo Gargano - Registrazione Tribunale di Roma n. 559/98 del 25 novembre 1998
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