Anno XXII, n. 2 venerdì, 17 gennaio 2020

ANBI: I PRIMI DATI DELL’ANNO CONFERMANO LA CRISI IDRICA DI PUGLIA E BASILICATA REGIONI A RISCHIO DESERTIFICAZIONE

I bacini idrici della Puglia trattengono attualmente circa 104 milioni di metri cubi in meno rispetto all’anno scorso; analogamente gli invasi della Basilicata segnalano un calo di oltre 87 milioni di metri cubi: sono questi i dati più significativi diffusi, in avvio del 2020, dal periodico Osservatorio ANBI sullo Stato delle Risorse Idriche del Paese.
“Sono dati, che devono indurre ad avviare un confronto  fra tutti i soggetti interessati  su scelte operative necessarie sia in funzione della prossima stagione irrigua che in un arco temporale più ampio, perché l’attuale contingenza è la conseguenza di un trend idrico deficitario, in atto da molti mesi. Ciò è particolarmente significativo, perché oltre il 50% del territorio di Puglia e Basilicata, al pari della Sicilia, è a rischio  di desertificazione“ ha commentato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI (Associazione  Nazionale Consorzi  Gestione Tutela Territorio ed  Acque Irrigue). 
Decisamente diversa si presenta quest’anno la situazione di Gennaio nelle regioni settentrionali, dove la gran parte dei fiumi (Po compreso) ha portate superiori alla media storica e, comunque, maggiori dello scorso anno; anche i laghi hanno confortanti livelli delle acque: il Maggiore è al 90% della capacità di riempimento, il Garda all’86% ca., il Como al 53% ca.,Iseo all’82% ca. .
“I primi dati dell’anno – ha concluso  il Direttore Generale ANBI, Massimo Gargano – confermano come la crisi climatica disegni un’Italia idricamente a macchia di leopardo, accentuando il paradosso di emergenze idrogeologiche, che seguono periodi di siccità. Ciò evidenzia la necessità di adeguare, incrementandola, la rete idraulica alle mutate condizioni meteo, gestendo e trattenendo l’acqua, quando arriva per utilizzarla nei momenti di bisogno in una logica di multifunzionalità. L’esperienza dei Consorzi di bonifica rappresenta un presidio di innovazione al servizio del Paese.”
 

ANBI ADERISCE AD ALLEANZA PER SVILUPPO SOSTENIBILE

L’Assemblea degli Aderenti all’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) ha accettato la domanda di adesione, presentata dall’ANBI, ritenendone l’attività importante per conseguire gli obbiettivi condivisi.
L’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) è nata il 3 febbraio del 2016, su iniziativa della Fondazione Unipolis e dell’Università di Roma “Tor Vergata”, per far crescere nella società italiana, nei soggetti economici e nelle istituzioni, la consapevolezza dell’importanza dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e per mobilitarli allo scopo di realizzarne gli scopi.
L’ASviS riunisce attualmente oltre 220 tra le principali organizzazioni della società civile italiana.
“E’ questo un ulteriore tassello della nuova dimensione operativa, in cui si colloca l’attività dei Consorzi di bonifica, sempre più attenta alle istanze ambientali ed alla multifunzionalità degli interventi realizzati” commenta Francesco Vincenzi, Presidente di ANBI.
“L’impegno per la sostenibilità – aggiunge Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI – è fatto di grandi progetti, ma anche di buone pratiche. Per questo, ANBI ha in fase di studio un’innovativa “certificazione blu” per i territori, cui sta lavorando di concerto con il mondo accademico ed il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari Forestali; contestualmente sta trasformandosi , come molti Consorzi di bonifica ed irrigazione,  in un ente “plastic free”, di cui è simbolo la borraccia recentemente distribuita a dipendenti ed opinion leaders.
 

EMILIA ROMAGNA: GREEN4BLUE: UN “LIFE” PER MIGLIORARE LA SICUREZZA DEGLI ARGINI

Ha preso via ufficialmente il programma LIFE GREEN4BLUE: Università di Bologna, Legambiente Emilia-Romagna e Consorzio di bonifica Renana (con sede a Bologna) hanno presentato un progetto sperimentale per il riequilibrio faunistico delle specie alloctone infestanti, che stanno compromettendo la stabilità degli argini dei principali corsi d’acqua di pianura. Questo è l’obbiettivo del progetto di gestione ambientale (con l’ente consorziale capofila), risultato vincente su oltre mille candidature provenienti dai 28 Paesi dell’Unione Europea.
Si tratta di una sperimentazione quinquennale su 9 aree pilota, mirata alla riqualificazione ecologica tramite rinaturalizzazione dei principali canali di scolo ed al controllo diretto delle specie alloctone invasive, nutria in primis. Le aree pilota si concentrano sui canali della Botte e Lorgana, principali scoli di bonifica della pianura ed  interessa i comuni di Budrio, Minerbio, Baricella, Medicina e Molinella. La parte innovativa del progetto  sarà la sperimentazione di un vaccino sterilizzante , curata dal Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Bologna, da applicare ai maschi di nutria per limitarne la riproduzione. È la prima volta che questo metodo statunitense viene testato in Italia. A ciò si abbina il controllo fisico diretto sulle popolazioni di roditori presenti in aree idrauliche particolarmente a rischio, eseguito secondo le norme vigenti.
Nelle aree pilota, gli argini saranno risezionati in modo da renderli inospitali per le nutrie. Inoltre, sarà sperimentato un modulo di sfalcio sostenibile  con preservazione della vegetazione acquatica e dei suoi effetti fitodepuranti. Questo aspetto sarà seguito dal Dipartimento di Scienze Agrarie, sempre dell’Ateneo felsineo. Il budget totale del progetto ammonta a 2.400.000 euro, di cui il 55% finanziato dalla U.E. e la parte restante dai partner del programma sperimentale LIFE.

VENETO: RIPRISTINO SPONDE

Il Consorzio di bonifica Piave (con sede a Montebelluna, in provincia di Treviso) ha dato il via ai lavori di manutenzione straordinaria del canale irriguo Emanuele Filiberto nel tratto, che attraversa il comune di Santa Lucia di Piave. Il cantiere, che si inserisce in un più ampio progetto di sistemazione idraulica, si estende per un centinaio di metri,  che per l’occasione sono stati prosciugati al fine di demolire le sponde in cemento armato del canale e sostituirle con strutture nuove.

TOSCANA: TORRENTE MENSOLA: SISTEMATO IL TRATTO FINALE

Il torrente Mensola torna di nuovo al centro delle attenzioni di manutenzione e sistemazione idraulica a cura del Consorzio di bonifica Medio Valdarno (con sede a Firenze); dopo il consolidamento dello sbocco nel fiume Arno e la grande opera idraulica delle 3 casse di espansione a Coverciano, adesso è tutto il tratto finale ad essere stato completamente ripulito, risistemato e dunque riqualificato per un investimento complessivo di circa centoventimila euro.
I lavori, anche in questo caso, hanno previsto tecniche e tipologie d’intervento a basso impatto ambientale. Si tratta di opere importanti per la comunità locale come si è visto in occasione dell’ultima piena dell’Arno, quando le casse di espansione del Mensola sono entrate per la prima volta in funzione, permettendo di arginare il rischio idraulico. L’assessore del Comune di Firenze, Cecilia Del Re, ha effettuato un sopralluogo sull’affluente di destra dell’Arno, completamente riqualificato nel tratto terminale, grazie ad un intervento dell’ente consortile in accordo con il Genio Civile.

MARCHE: INTERVENTI SUI FOSSI ED ORA L’ACQUA TORNA A SCORRERE

Il 2019 si è chiuso con diversi interventi sul territorio da parte del Consorzio di bonifica Marche (con sede a Pesaro): in particolare, nella provincia maceratese, l’attenzione si è concentrata su alcuni corsi d’acqua, dove era emersa la necessità di garantire un regolare deflusso e di eliminare la vegetazione  accumulata.
A Tolentino, in località Case Mori, sono stati visionati alcuni tratti del fosso Rotondo e del fosso Salcito: è stata rilevata la presenza di tronchi in alveo e di materiale vegetale, che ostacolava il deflusso. L’ente consortile è quindi intervenuto, pulendo sia le sponde sia l’alveo  per un tratto di 300 metri di lunghezza. Anche a Recanati c’è stato bisogno dell’intervento dell’ente consorziale  su un tratto del fosso Musone, in località Morresi: qui sono stati rilevati depositi terrosi e frane oltre a rifiuti, in alveo.  Il fosso era stato già oggetto di un intervento del Consorzio, che ora è tornato a sistemare la situazione su un tratto di 970 metri che presentavano, in alcuni punti, vegetazione e materiale litoide.

FRIULI VENEZIA GIULIA: MESSA IN ASCIUTTA: ANCHE PAPERE ED ANATRE AL SICURO

Come programmato dal Consorzio di bonifica Pianura Friulana (con sede ad Udine), fino all’11 Marzo 2020 si procede alla messa in asciutta della Roggia di Palma nella tratta, che scorre lungo il perimetro del capoluogo regionale, per eseguire indispensabili lavori di manutenzione idraulica.
Come sempre, si provvede a pulire dai rifiuti le rogge “troppo spesso considerate discariche da cittadini poco dotati di senso civico”; come sempre l’ente consortile ha recuperato la fauna ittica, insediata in alcuni tratti assieme a quella anatide, con l’ausilio ed il supporto dell’Ente Tutela Patrimonio Ittico, raccogliendo il pesce grazie a personale dipendente, adeguatamente formato.
La gestione della fauna anatide, invece, non compete all’ente consorziale: da quest’anno, però, si è deciso di avviare una collaborazione con l’associazione ambientalista ed animalista “Vittoria for Animal rights”, autorizzando l’accesso dei suoi incaricati nell’alveo a tutela degli esemplari presenti. E’ stata così individuata una colonia stanziale, composta da alcune decine di germani reali e 3 volontarie dell’associazione stanno provvedendo al loro approvvigionamento idrico ed alimentare.

VENETO: CENTRALINA IDROELETTRICA IN COSTRUZIONE

Il Consorzio di bonifica Veronese (con sede nel capoluogo scaligero) sta ultimando i lavori per la realizzazione di una mini centrale idroelettrica sul fiume Tartaro, nel comune di Vigasio. L’impianto utilizzerà l’energia sprigionata dal fiume in un punto, in cui l’acqua affronta un salto già esistente di m. 1,60.
L’energia dell’acqua sarà convertita in energia elettrica da una coclea del diametro di 3 metri in grado di arrivare fino a 27 giri al minuto. In questi giorni si sta provvedendo alla posa dei macchinari, mentre nelle prossime settimane ci sarà la posa dei quadri elettrici di controllo. Il collaudo avverrà nel mese di febbraio. L’energia generata dalla centrale sarà impiegata per il funzionamento dei  locali impianti consortili.

TOSCANA: PREPARARE LA SQUADRA!

Originale giornata di formazione per tutti i lavoratori del Consorzio di bonifica 2 Alto Valdarno (con sede ad Arezzo), compresa la squadra della Bonifica, proveniente dall’Unione dei Comuni Montani del Casentino: uffici chiusi e dipendenti alle Officine Capodarno, nel cuore del Casentino, dove ha sede il centro di formazione per l’imprenditoria montana, per un incontro-confronto-scambio, organizzato con un format  innovativo, interattivo e partecipato.
Ecco, in sintesi, gli obbiettivi 2020, che sono stati presentati: valorizzare le professionalità tecniche ed amministrative, disponibili all’interno dell’ente consortile e con cui gestire direttamente la progettazione delle manutenzioni, la direzione dei lavori, gli atti amministrativo-contabili e finanziari;  organizzare   il lavoro in modo da riuscire a completare gli affidamenti   entro il mese di Luglio p.v. per accelerare  la realizzazione degli interventi ed affrontare il periodo autunnale con maggiore serenità; procedere con lo sviluppo della rete irrigua, completando la progettazione degli interventi.
Si tratta di obbiettivi ambiziosi,  ma alla portata dell’ente consorziale che, seppure dotato di una struttura snella, ha dato prova di efficienza, capacità e tempismo, anche nei momenti più difficili come quelli seguiti all’alluvione del mese di luglio. Se il 2019 è stato l’anno delle novità, il 2020 sarà l’anno della crescita!

EMILIA ROMAGNA: SEMPRE PIU’SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO

Cresce la sicurezza al Consorzio di bonifica Burana (con sede a Modena); tra le novità, l’introduzione dei defibrillatori in luoghi di lavoro, deputati anche al ricevimento del pubblico: le sedi di Modena, Mirandola, Bondeno, San Giovanni in Persiceto e le strutture di Pilastresi, Concordia Sud, Sabbioncello e Modena Sud (Corlo e Spilamberto/Vignola). Le squadre di emergenza sono state addestrate e sono stati scelti gli apparecchi più innovativi per semplicità d’uso e per caratteristiche tecniche, soggetti anche ad un continuo controllo di efficienza da remoto.
Questo ed una crescente attenzione ai rischi, in ragione del continuo sviluppo della struttura organizzativa e funzionale dell’ente consortile, sono contenuti nell’ultimo documento di valutazione dei rischi aziendali e attuazione del programma di adeguamento e miglioramento delle condizioni di sicurezza e salute per la prevenzione dei rischi e dei danni alle persone nell’ambiente di lavoro. Come ogni anno, infatti, viene tracciato lo stato di salute dei lavoratori, in particolare per chi è addetto al sollevamento carichi, esposto a vibrazioni o per rilevare l’esposizione ad agenti chimici.
Sebbene il numero di infortuni occorsi al personale dell’ente consorziale  nell’ultimo quinquennio sia nettamente inferiore alla media regionale e nazionale, si è  ritenuto doveroso attuare specifici investimenti per l’acquisto di nuove tecnologie per un minore impatto sui lavoratori, accompagnati da ore di formazione specifica in particolare per chi svolge attività usuranti.

LOMBARDIA: LA SITUAZIONE DEI RINNOVI E DELLE DISPENSE IDRICHE

Ad Inveruno, nell’Altomilanese, si è tenuto un incontro pubblico, rivolto agli agricoltori ed organizzato da Coldiretti Milano Lodi Monza Brianza, con l’intervento dei vertici del Consorzio di bonifica Est Ticino Villoresi (con sede a Milano). La riunione è ruotata attorno alla sempre più pressante esigenza di risparmio idrico, a fronte dei cambiamenti climatici in corso; al centro dell’incontro  anche tutte le modalità operative per la presentazione, all’ente consortile, delle istanze di rinnovo quinquennale delle dispense idriche; il termine è fissato al 20 Gennaio 2020 per le estive o annuali e sino al 30 Giugno 2020 per quelle iemali.
Diverse misure sono state  pensate per razionalizzare e quindi agevolare la procedura di rinnovo a fronte dall’evoluzione in corso, anche a livello comunitario, della normativa in materia di acque. Nel corso della riunione, si è tenuto anche a precisare come l’adozione di un Regolamento della Gestione della Rete si sia reso necessario, quale azione prioritaria per la tutela del mondo agricolo e non come inutile incombenza burocratica per far fronte agli adempimenti di legge sui volumi irrigui derivati e sull’implementazione dei dati richiesti a livello regionale e nazionale.
Si cerca così di ottimizzare  l’utilizzo della risorsa idrica; è in gioco l’accesso ai finanziamenti, essenziale per garantire efficienza ad un reticolo vasto e multifunzionale, ma ancor più la salvaguardia di un sistema irriguo, ingiustamente additato come responsabile di sprechi d’acqua e sminuito a fronte della mancata considerazione del suo insostituibile valore ambientale. L’ente consortile, in questi mesi, ha cercato di agevolare il più possibile gli adempimenti, fornendo agli utenti moduli precompilati riportanti i dati a disposizione, relativi alle precedenti sottoscrizioni. L’ente consorziale sta inoltre studiando modalità per facilitare ulteriormente la compilazione dei modelli relativi ai mappali, oggetto di irrigazione, con la collaborazione delle Organizzazioni Professionali Agricole.

EMILIA ROMAGNA: SFIDE: CONTEST FRA SCUOLE PER LA MIGLIOR CONOSCENZA DI ACQUA E CIBO

Rivisitare i piatti tipici della tradizione regionale, con uno sguardo alle nonne ed uno rivolto al futuro, tra sostenibilità alimentare e comunicazione, nel rispetto della stagionalità e di metodi di produzione meno invasivi, maggiormente sostenibili, ma soprattutto con un’attenzione particolare all’utilizzo razionale della risorsa acqua. ANBI Emilia-Romagna sostiene, anche quest’anno, il web social contest SFIDE, giunto  alla VI edizione e che coinvolgerà numerosi istituti superiori della regione.
Il focus caratterizzante del progetto, che riguarderà una ventina di scuole superiori di tutta la regione Emilia Romagna, sarà la lotta contro gli sprechi, la conoscenza sull’acqua ed il rispetto della sostenibilità ambientale. Gli studenti coinvolti del progetto partiranno dalla propria regione per approfondirne le tradizioni e le eccellenze, viaggiando poi tra i sapori dell’Italia per conoscere i prodotti di qualità. Protagoniste anche le tradizioni culinarie dei compagni di classe provenienti da tutto il mondo, magari in formato finger food.
I ragazzi, che scenderanno in campo indossando il cappello da chef, mentre genitori ed insegnanti li sosterranno a colpi di “like”, proporranno una vera e propria strategia comunicativa, utilizzando i video e le stories di Facebook ed Instagram  per far conoscere il proprio piatto. Le loro creazioni verranno pubblicate, il 26 Febbraio p.v., sulla pagina Facebook e sul profilo Instagram di SFIDE, dando avvio al contest social, che si concluderà l’11 Marzo p.v. .

 
Per maggiori approfondimenti www.anbi.it
SETTIMANALE DELL´ASSOCIAZIONE NAZIONALE CONSORZI DI GESTIONE E TUTELA TERRITORIO E ACQUE IRRIGUE
Direttore Responsabile: Massimo Gargano - Registrazione Tribunale di Roma n. 559/98 del 25 novembre 1998
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