Anno XXII, n. 1 venerdì, 10 gennaio 2020

VINCENZI: “LA STRATEGIA NAZIONALE MIPAAF CONFERMA IL RUOLO CENTRALE DEI CONSORZI DI BONIFICA NELL’INTERESSE DEL PAESE. GRAZIE AL MINISTRO, BELLANOVA ED AL SUO DICASTERO”

“Quella odierna è una pagina straordinaria, per la quale ringraziamo il Ministro ed il Dicastero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, a testimonianza  della modernità dei Consorzi di bonifica, capaci non solo di dimostrare efficienza operativa, ma di essere adeguati alle nuove sfide lanciate dall’Unione Europea”:  è stato questo il commento di Francesco Vincenzi, Presidente ANBI alla presentazione della Strategia Nazionale Mi.P.A.A.F. per  risparmio idrico, tutela territoriale, lotta al dissesto idrogeologico, nel cui ambito sono stati finanziati, nel biennio 2018-2019, 67 progetti, presentati perlopiù da Consorzi di bonifica, per complessivi 629 milioni di euro.
“Non è accettabile però – ha proseguito il Presidente ANBI – che siano necessari troppi anni per realizzare opere pubbliche. Dobbiamo lavorare per ridurre il gap infrastrutturale fra regioni, con quelle del Sud, che continuano a pagare decenni di errate politiche: la valorizzazione del territorio è un fondamentale asset per lo sviluppo economico ed occupazionale. Da anni manca, però, una strategia complessiva sul modello di sviluppo più congeniale all’Italia.  Ribadiamo, innanzitutto, la necessità di approvare al più presto la Legge sul Consumo del Suolo, ferma da troppo tempo in Parlamento. Insieme dobbiamo puntare ad un Piano nazionale di manutenzione ed infrastrutturazione del territorio per salvaguardarne la bellezza e le ricchezze agroalimentari. I cambiamenti climatici stanno evidenziando la necessità di adeguare la rete idraulica del Paese, migliorando la capacità di gestire le acque anche attraverso la realizzazione di invasi in una logica di multifunzionalità e sostenibilità. In questo – ha concluso Vincenzi - è necessaria un’azione congiunta con la politica per affermare, in sede europea, l’indispensabile funzione dell’irrigazione per le agricolture del Mediterraneo.”


ANBI PROPONE UNA COALIZIONE PER IL TERRITORIO

GARGANO: “PER SUPERARE LA LOGICA DEGLI STATI D’EMERGENZA SERVE UNA GRANDE AZIONE COLLETTIVA PER SOLLECITARE POLITICHE DI PREVENZIONE DALLE CALAMITA’ NATURALI OGGI ACCENTUATE DAI CAMBIAMENTI CLIMATICI”

All’indomani della presentazione del Piano Strategia nazionale Mi.P.A.A.F. per risparmio idrico, tutela territoriale e lotta al dissesto idrogeologico, l’Associazione Nazionale Consorzi Gestione Tutela Territorio ed Acque Irrigue (ANBI) ha rilanciato la proposta di una coalizione fra tutti i soggetti interessati ad un modello di sviluppo, che abbia la valorizzazione del territorio al centro.
“Dal mondo agricolo a quello ambientalista su tre obiettivi – ha indicato Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI, intervenuto sul tema ad un convegno WWF sulla situazione fluviale italiana – Il primo è la sollecita approvazione della Legge sul Consumo del Suolo, che giace da troppo tempo in Parlamento; la fragilità del nostro territorio, accentuata dai cambiamenti climatici, è figlia anche di una dissennata cementificazione, tuttora inarrestabile. Il secondo obbiettivo, su cui convergere, è un maggiore utilizzo delle acque reflue, oggi limitato soprattutto dall’inadeguatezza delle reti e degli impianti che, salvo in pochi casi, non garantiscono adeguati livelli di salubrità idrica post depurazione; su questo, l’Unione Europea ha ripetutamente richiamato il nostro Paese. Terzo obiettivo deve essere l’avvio di politiche per trattenere la popolazione nelle aree interne del Paese, fermando la costante migrazione verso le zone costiere, la cui fragilità morfologica è aumentata dalla crescente pressione antropica; la prevenzione idrogeologica nasce, infatti, da una corretta gestione delle aree montane, garantita in primis dalla presenza di attività imprenditoriali, prima fra tutte quella agricola, sussistendo però le condizioni per cui essa possa essere reddituale. In Italia – ha proseguito il DG ANBI - l’accresciuta sensibilità politica rende oggi disponibili, importanti risorse grazie soprattutto alla capacità progettuale dei Consorzi di bonifica e di irrigazione; inoltre è chiara la catena di attribuzione delle responsabilità. Di fronte alla crisi climatica abbiamo quindi due scelte: perpetrare la logica degli stati di calamità, che costano in vite umane e ristorano solo una piccola parte dei danni oppure, superando anacronistiche polemiche, sviluppare assieme cultura ed azioni per la prevenzione dalle calamità naturali. Noi ci schieriamo dichiaratamente per la seconda possibilità e lanciamo un appello a tutti i possibili interlocutori.”

MARCHE: I NUMERI DI UN’INTENSA ATTIVITA’ ANNUALE

Segnalazioni, sopralluoghi e lavori: ecco i 3 passaggi chiave dell’attività del Consorzio di bonifica Marche (con sede a Pesaro) nel 2019: prevenzione è la parola d’ordine insieme a corretta gestione del suolo e delle acque. Dai 4 comprensori l’ente consortile ha ricevuto 1.041 segnalazioni (228 dai 61 Comuni del comprensorio del Foglia, Metauro, Cesano; 257 dai 47 Comuni di Misa ed Esino; ben 347 dai 61 Comuni del comprensorio del Musone, Potenza, Chienti, Asola e Alto Nera; altri 209 dai 70 Comuni di Aso, Tenna e Tronto) e ha eseguito 1.190 sopralluoghi su tutto il territorio regionale, realizzando 555 interventi per un valore di 2.600.000 euro: una media di oltre quattro sopralluoghi e più di due lavori portati a termine in ogni giornata!
Un’attività senza sosta che si somma ai lavori in corso d'opera: 501 interventi pari ad altri 2 milioni di euro; tra i lavori eseguiti e quelli in corso d'opera si parla quindi di 1.056 interventi per un totale di € 4.670.631,18 equamente distribuiti nei 4 comprensori. In programma, già definite e prossime ad essere avviate, ci sono le azioni successive ai sopralluoghi degli scorsi mesi: sono 442 (35 nel comprensorio più a Nord, 188 nel B, 104 nel C e altri 115 in quello più a Sud) per un valore di 850.000 euro.
A tutto questo si aggiunge il capitolo delle opere pubbliche con il 2020, che si apre con 15 cantieri avviati ed una massa di investimenti che supera i quaranta milioni di euro. Per quanto concerne le opere pubbliche, i lavori simbolo del 2019 sono quelli all’aeroporto di Falconara ed a Senigallia, concernenti la lotta al dissesto idrogeologico per il quale, in tutta la regione, l'impegno in opere da realizzare, considerando anche gli anni a venire, è prossimo ai cento milioni di euro. Il 2019 è stato anche segnato, nelle sue ultime settimane, dall’ingresso dell’ente consorziale nella “post terremoto” con l’obbiettivo di accelerare la ricostruzione post sisma: sta intervenendo, con la speranza di agevolare la rinascita di questi territori, a Castelsantangelo, Visso ed Ussita.

VENETO: AL VIA LA REALIZZAZIONE DI DUE SCOLMATORI

Il Consorzio di bonifica Veronese (con sede nel capoluogo scaligero) realizzerà 2 scolmatori sul torrente Novare per evitare gli allagamenti, che hanno interessato le campagne e gli abitati del comune di Arbizzano, dove si sono registrate situazioni di particolare criticità nel settembre 2018.
I lavori sono iniziati con la posa di una condotta interrata in località Terminon per deviare le piene negli alvei del torrente Novare e del Vaio del Ghetto verso il Progno di Negrar, alleggerendone così gli alvei naturali. Il secondo scolmatore verrà invece realizzato in località Novare, area caratterizzata da numerose abitazioni più volte soggette ad allagamenti. Contestualmente sono previsti la risistemazione dell’alveo torrentizio in pietra, il posizionamento di una griglia di raccolta e di una tubazione, che raccolga e faccia confluire le acque piovane verso il torrente. Il costo complessivo degli interventi è pari a 4 milioni e mezzo di euro.

FRIULI-VENEZIA GIULIA: INCONTRO COL COMUNE

Difesa idraulica del territorio e manutenzione della viabilità interpoderale: sono stati i temi al centro dell’incontro tra il Consorzio di bonifica Pianura Friulana (con sede a Udine) e l’Amministrazione Comunale di Terzo di Aquileia; si è trattato di un primo scambio di vedute con la nuova Giunta, insediatasi a maggio e che ha confermato gli ottimi rapporti esistenti. I rappresentanti del Comune hanno riconosciuto all’ente di aver assicurato un efficace servizio di mitigazione del rischio idraulico nello scorso novembre, quando si sono registrate precipitazioni intense, che hanno colpito anche il territorio locale.
Nel corso dell’incontro, l’ente consortile ha illustrato le opere in fase di realizzazione e gli interventi conclusi di manutenzione e di ripristino funzionale degli argini a difesa dei territori depressi in località Salmastro e la progettazione della sistemazione idraulica del fiume Terzo fino alla confluenza con il fiume Natissa. Il Comune ha richiesto collaborazione anche nella manutenzione delle strade vicinali e interpoderali; a tale riguardo si è condivisa la necessità di rendere operativa la convenzione esistente, individuando le priorità e stanziando le relative risorse.
Il comune di Terzo di Aquileia, come altri comuni della Bassa Friulana, è situato sotto il livello del medio mare; la sua sicurezza idraulica e idrogeologica è così affidata ad un sistema di opere di bonifica e di drenaggio urbano, costantemente monitorate e mantenute.

TOSCANA: I RISPARMI SI REINVESTONO SUL TERRITORIO

Oculato e risparmioso: è il ritratto del Consorzio di bonifica 2 Alto Valdarno (con sede ad Arezzo), che emerge dal bilancio di previsione 2020. Lo confermano molti dati riportati sul prospetto, tra cui spicca la cifra totale destinata alla realizzazione degli interventi programmati nel piano delle attività 2020: per la manutenzione ordinaria del reticolo e delle opere di competenza, infatti, l’ente conta di spendere poco più di sei milioni e duecentomila euro. Si tratta di un dato significativo: è infatti indice di una gestione parsimoniosa ed attenta del contributo di bonifica. Di fatto, l’ente consortile sarà in grado di investire quasi quattro milioni di risorse in più sul territorio per: migliorare la riduzione del rischio idraulico, la sicurezza dei cittadini ed il valore degli immobili, ma anche per approfondire lo studio di alcune problematiche; affrontare gli interventi in modo ancora più mirato e integrato, nel pieno rispetto dell’ecosistema fluviale; contrastare i problemi ambientali, creati dall’abbandono dei rifiuti, in particolare delle plastiche, lungo i corsi d’acqua; la progettazione di nuove opere e di manutenzioni idrauliche straordinarie. Tra i dati interessanti, che emergono dal documento previsionale, risulta evidente la volontà di superare le convenzioni con le Unioni dei Comuni per la gestione della Bonifica montana: un elemento che conferma il percorso avviato e destinato ad accentrare sull’ente l’attività dell’intero comprensorio. Oltre alla manutenzione ordinaria, svolta con il contributo di bonifica, l’ente consorziale ha previsto trasferimenti regionali per 55.000 euro da destinare alla progettazione del nuovo distretto irriguo n. 23 e per 70.000 euro da utilizzare per eventuali interventi di somma urgenza. Sul fronte dei ricavi, oltre a quelli derivanti dal contributo di bonifica, sono previsti circa duecentottantamila euro di introiti dalla distribuzione dell’acqua attraverso i distretti irrigui e circa trecentomila euro per la gestione del Canale Battagli, arrivata sulla scorta della modifica della legge regionale e dell’accordo siglato dall’ente con i Comuni di San Giovanni Valdarno e Montevarchi.

LAZIO: IMPORTANTE INTERVENTO IDRAULICO

Si sono tenuti i lavori del consiglio di ANBI Lazio; alla riunione ha preso parte Esterino Montino, Sindaco di Fiumicino, già Senatore e Vicepresidente della Regione Lazio. Sarà infatti il Consorzio di bonifica Litorale Nord – Tevere Agro Romano (con sede nella Capitale) a gestire una nuova opera idraulica, che segnerà una svolta nella gestione delle acque ad uso irriguo a servizio delle migliaia di aziende agricole insediate sul territorio comunale. Grazie al finanziamento di 300.000 euro concesso dalla Regione Lazio sarà possibile completare la condotta di 5 chilometri e che da Focene porterà l’acqua delle falde a confluire direttamente nel canale delle Acque Alte. L’ intervento eviterà la dispersione di importanti volumi di risorsa idrica. In virtù di questa nuova opera, l’acqua, invece di finire a mare, sarà messa a disposizione delle imprese agricole del vasto comprensorio produttivo di Maccarese, contribuendo così a fornire una fonte di approvvigionamento preziosa nei mesi estivi e soprattutto in caso di prolungati periodi di siccità. Sarà l’ente consortile, grazie alla convenzione sottoscritta con il Comune di Fiumicino, a gestire l’infrastruttura, che sarà dotata di un impianto per il sollevamento dell’acqua. I Consorzi di bonifica hanno competenze, professionalità ed un’operatività capillare sui territori, che li mette nelle condizioni di rispondere, come già fatto in decine di casi, alle richieste di aiuto e di collaborazione da parte dei Comuni. Per questo, ANBI Lazio è disponibile a sottoscrivere convenzioni con qualunque Comune della regione, che voglia affidare ai Consorzi di bonifica le attività di cura, gestione e manutenzione della rete idrografica e delle opere idrauliche, ma anche le attività di manutenzione nei luoghi dove sia conclamato il rischio di dissesto idrogeologico.

VENETO: INIZIATI LAVORI PER NUOVA SEDE

Sono stati avviati, con la demolizione di alcuni vecchi edifici, i lavori per la realizzazione della nuova sede del Consorzio di bonifica Acque Risorgive (oggi a Venezia Mestre), che sorgerà a Noale nell’area dell’ex Consorzio Agrario. Nella nuova sede si trasferiranno gli uffici ed i circa settanta dipendenti oggi distribuiti tra la sede centrale e quella nel comune di Mirano; la convenzione siglata tra ente consorziale e Comune prevede anche la realizzazione di una sala polifunzionale da 200 posti a sedere, utilizzabile gratuitamente anche dall’Amministrazione Civica.
Tra i motivi, per cui è stata scelta la città di Noale, figura la posizione centrale rispetto al comprensorio consortile, che si estende tra le province di Venezia, Padova e Treviso. Il completamento dei lavori è previsto per la fine del 2022.

TOSCANA: NUOVA LUCE AL CONSORZIO DI BONIFICA

La sostenibilità ambientale è tema caro al Consorzio di bonifica 1 Toscana Nord (con sede a Viareggio, in provincia di Lucca) ed è uno degli argomenti chiave del bilancio preventivo 2020. La prima rivoluzione in questo senso è già avvenuta all’interno delle sedi di Viareggio Capannori e Buti e nell’officina centralizzata: gli immobili, infatti, mostrano una nuova impronta ecologica con la sostituzione di oltre quattrocentododici punti luce di vecchia generazione (ad incandescenza, alogeni e a neon), con la nuovissima tecnologia a led (il costo dell’investimento è di circa sessantacinquemila euro, destinato a ripagarsi, in termini di minor consumo, in soli 6 anni, tempo che si è ridotto a 4 anni, grazie all’incentivo concesso dal Gestore dei Servizi Energetici).
A parlare sono dati oggettivi in termini di risparmio energetico, di minori costi di manutenzione dei nuovi apparati, di miglioramento dei luoghi di lavoro. La luce a led irradia gli ambienti dove serve, evitando l’inquinamento ottico e la luce intrusiva, rendendo quindi più confortevoli gli spazi. Nel bilancio consortile i consumi elettrici sfiorano i settecentomila euro ogni anno.
I led, a parità di efficienza energetica, utilizzano il 75% in meno di energia rispetto alle lampade ad incandescenza e diminuiscono la produzione di anidride carbonica. La prima fase già conclusa ha riguardato tutti gli uffici di proprietà dell’ente consorziale e le pertinenze esterne. Il prossimo passo sarà quello di procedere all’utilizzo dei led anche per gli ambienti esterni ed interni degli impianti idrovori.

EMILIA ROMAGNA: PER LA SCUOLA

Per far meglio comprendere il valore dell’acqua e l’importanza nel saperla gestire in maniera attenta, bisogna iniziare dalle giovani generazioni per far crescere la consapevolezza ambientale e la sensibilità verso la tutela di un territorio, che è stato creato grazie all’opera dell’uomo, ma che fa sempre di più i conti con subsidenza, cambiamenti climatici ed anche con la scarsa educazione per la presenza crescente di abbandoni  di rifiuti nei canali, potenziale causa di danni agli impianti ed anche di allagamenti. Incontrare i giovani e coinvolgere le scuole è fondamentale quindi per formare adulti consapevoli del territorio in cui vivono. Con questo progetto articolato da più iniziative, così da coinvolgere le scuole primarie e secondarie di primo grado della provincia, il Consorzio di bonifica Pianura di Ferrara (con sede nella città estense) prevede la distribuzione, in tutte le scuole, del ‘calendario dell’acqua’, che ogni mese tocca una tematica diversa per riflettere su un bene così importante, accompagnati da massime di grandi firme. Al suo fianco, vi è anche ‘Bonifè’, il quaderno ludico didattico, che accompagna alla scoperta della Bonifica e dei servizi utili alla comunità svolti dall’ente consortile, utilizzando un linguaggio semplice, comprensibile e reso accattivante dalla presenza di Bonifè, mascotte dalle sembianze di elefantino. Con il progetto formativo “Conoscere il Territorio attraverso il Consorzio di bonifica”, per le classi 3°, 4°, 5° delle scuole primarie e per le secondarie di 1° e 2° grado, saranno organizzate lezioni in classe per spiegare la Bonifica, approfondire temi come la Bonifica idraulica, l'irrigazione, la difesa, la sicurezza e l'ambiente; in collaborazione con ANBI Emilia Romagna verrà proposta l’animazione teatrale “Per l’acqua che scende o che sale c’è sempre un canale. Racconti di ponti e storielle di ombrelli” a cura di Lorenzo Bonazzi. Il progetto termina con la visita guidata ad un impianto e manufatto idraulici. A stuzzicare la creatività dei ragazzi c’è anche la XII edizione del concorso regionale a premi “Acqua e Territorio” rivolto alle scuole primarie e secondarie di primo grado, in collaborazione con ANBI Emilia-Romagna. I dati di partecipazione del 2019 sono molto positivi e in linea con gli anni precedenti: si parla del coinvolgimento di 41 istituti di scuola primaria e secondaria, comprendendo 40 classi e circa un migliaio di studenti; 7 spettacoli teatrali per 17 classi; 17 visite guidate ad impianti consorziali. A questi numeri si aggiungono quelli del concorso ANBI e la Corsa della Bonifica, che vede una sezione speciale per i bambini.

LOMBARDIA: LA CAMERA PICTA RACCONTA LA SUA STORIA

La sala, che un tempo ospitava le riunioni del Consiglio dei Delegati ed ubicata nella palazzina stile liberty nel centro cittadino di Cremona (attualmente in uso come ufficio tecnico del Consorzio di bonifica Terre dei Gonzaga in Destra Po), presenta un soffitto interamente decorato. Il soprintendente, Gabriele Barucca, in visita al termine del restauro, ha evidenziato che si tratta di un chiaro omaggio al cielo, dipinto da Mantegna nella Camera Picta del Castello di San Giorgio nella seconda metà del XV° secolo: Le decorazioni risalgono ai primi del ‘900, periodo in cui fu costruito l’edificio, sede del consorzio, progettato da Pietro Ploner nel 1912. Il soffitto necessitava di restauro e l’ente consortile si è attivato per salvaguardare questa importante traccia artistica. Il recupero si è reso necessario per non compromettere ulteriormente lo stato di conservazione del soffitto. Le decorazioni presentavano crepe, porzioni di intonaco staccato, infiltrazioni di umidità, efflorescenze saline e ridipinture poco accurate risalenti al 1949. L’ente consorziale ha anche intrapreso ricerche per conoscere l’identità dell’artista che ha realizzato le decorazioni”. Il “Terre dei Gonzaga in Destra Po” si rende disponibile per visite della sala con gruppi organizzati di turisti, che volessero apprezzare l’opera e la stessa palazzina, al cui interno si trova una scala a giorno in marmo botticino con balaustra in ferro battuto di rara eleganza, oltre ad una scenografica biblioteca fornita di boiserie in legno con parquet galleggiante a spina pesce e soffittatura a cassettoni.

PIEMONTE: RINNOVO CARICHE CONSORZIALI 2020-2024

L'Associazione Irrigazione Est Sesia (con sede a Novara) ha tenuto l'assemblea dei delegati, durante la quale si sono svolte le elezioni per il rinnovo delle cariche consorziali per il quadriennio 2020-2024. Il nuovo consiglio ha visto confermato Presidente, Giuseppe Caresana. 

 
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SETTIMANALE DELL´ASSOCIAZIONE NAZIONALE CONSORZI DI GESTIONE E TUTELA TERRITORIO E ACQUE IRRIGUE
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