ANBI PRESENTA I DATI: SERVONO PREVENZIONE E DECISIONI PIÙ CELERI DI FRONTE ALLA CRISI CLIMATICA!
“In realtà non creiamo nulla, ma ci limitiamo a mettere in relazione dati, che suffragano quanto andiamo sostenendo da sempre: è necessario investire in prevenzione, non solo perché si risparmiano dolori alle persone, ma perché conviene allo Stato!”
L’affermazione è stata di Francesco Vincenzi, Presidente ANBI che, in occasione della presentazione del libro fotografico “Obiettivo Acqua” tenutasi a Roma, ha diffuso i dati sugli stati di calamità naturale, richiesti da 12 Regioni nel 2017 per siccità, da 11 Regioni nel 2018 per maltempo, da 16 Regioni nel 2019 per siccità (in primavera/estate) e maltempo (in autunno). Secondo le cifre della Protezione Civile, ogni anno mediamente i danni per calamità naturali (frane ed alluvioni) ammontano a 7 miliardi di euro; dal 2013 al 2019, gli stati di emergenza proclamati sono stati 87 (il poco invidiabile “record” è dell’Emilia Romagna con 12), a fronte dei quali sono stati riconosciuti ammissibili risarcimenti per quasi nove miliardi e mezzo (€ 9.406.938.895,00), ma sono stati trasferiti solo poco più di novecento milioni (€ 911.124.108,00), pari a circa il 10%!
“Se consideriamo l’impegno burocratico per veder riconosciuto il diritto al risarcimento, possiamo ben affermare che al danno si aggiunge, in molti casi, la beffa” ha aggiunto il Presidente ANBI.
Serve quindi, secondo ANBI, un grande piano di manutenzione straordinaria del territorio, per il quale i Consorzi di bonifica hanno già pronti 4.300 progetti, in attesa di finanziamento per oltre dieci miliardi di euro (€ 10.276.450.000,00), capaci di attivare oltre cinquantamila posti di lavoro (51.374).
Attualmente è in itinere l’avvio di 75 interventi, per un importo complessivo di 641,765 milioni di euro con una nuova occupazione stimata in 3.208 posti di lavoro.
È poi necessario individuare norme chiare per ridurre i tempi di realizzazione di opere di interesse generale.
La realizzazione di un’opera pubblica di importo superiore ai 10 milioni di euro, in Italia, ricorda ANBI, necessita mediamente di 11 anni: 42 mesi per la progettazione, 60 mesi per la costruzione, 16 mesi per la gara d’appalto, 13 mesi per il collaudo.
“Tempi eccessivamente lunghi di fronte alla velocità della crisi climatica e l’estremizzazione degli eventi atmosferici – ha aggiunto Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI – Nel rispetto dei controlli di legge, va semplificata la macchina burocratica. A ciò si devono, infatti, aggiungere i tempi della politica, di cui è buon esempio la Legge contro l’indiscriminato e continuo Consumo del Suolo, ferma da anni in Parlamento e di cui continuiamo a chiedere l’approvazione, come atto concreto di nuova sensibilità verso i problemi della salvaguardia idrogeologica del Paese. Per questo, avanziamo anche un’altra proposta: l’inserimento della cultura del territorio nei programmi di educazione civica, il cui avvio nei programmi scolastici è previsto nel 2020.”
Alla presentazione del libro “Obiettivo Acqua” erano presenti, a Palazzo Rospigliosi, anche Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti ed Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente di Fondazione Univerde, promotori con ANBI del Concorso Fotografico Nazionale, di cui è stata annunciata l’edizione 2020 sotto gli auspici del Ministero dell’Ambiente.
RAGGIUNTO ACCORDO PER RINNOVO C.C.N.L. CONSORZI DI BONIFICA
Raggiunto, a Roma, l’accordo sul rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale Lavoro per i Consorzi di bonifica del Paese; per la prima volta è bastato un anno di trattativa per addivenire alla firma. Estremamente soddisfatto si è detto Alessandro Folli, Presidente S.N.E.B.I. (Sindacato Nazionale Enti Bonifica e Irrigazione).
Folli ha così commentato: “E’ questa una vittoria importante. Con i Sindacati si è lavorato bene; l’intesa raggiunta testimonia come la collaborazione sia determinante per rafforzare e consolidare sempre più l’istituto dei Consorzi di bonifica, chiamati ad affrontare oggi sfide complesse sul territorio sia a favore dello sviluppo agricolo che contro il dissesto idrogeologico. Ringrazio tutti quelli, che hanno contribuito al raggiungimento di un così importante traguardo, frutto di un impegno collettivo dovuto al lavoro di una squadra valida e determinata a far bene; grazie, in particolare, al Segretario Nazionale S.N.E.B.I., Massimo Gargano e a Riccardo Fornelli per la dirigenza.”
VINCENZI:
“LA CULTURA DELL’ACQUA E DEL TERRITORIO ENTRI NEI PROGRAMMI SCOLASTICI DI EDUCAZIONE CIVICA”
“In un momento di crisi climatica e di forti sfide ambientali è fondamentale recuperare la cultura dell’acqua e la conoscenza del territorio, nonché la consapevolezza sull’opera dell’uomo per mantenerne il vitale equilibrio. Per questo, chiediamo al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca di inserire questi temi fra quelli, che saranno insegnati nelle reintrodotte ore di educazione civica, mettendoci nel caso a disposizione per condividere un apposito progetto.”
A proporlo è stato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI, intervenuto a Milano ad un convegno organizzato da ANBI e Regione Lombardia per sostenere la candidatura delle opere idrauliche lombarde a patrimonio UNESCO.
LOMBARDIA: DA LEONARDO A CATTANEO
Le acque lombarde da Leonardo a Cattaneo è il tema del convegno, organizzato da ANBI Lombardia nella sede della Regione, alla presenza di un folto pubblico. I lavori sono stati introdotti da Alessandro Folli, Presidente ANBI Lombardia, che ha sottolineato l’importanza dell’acqua, ma anche la necessità che sia ben gestita. Ciò è tanto più necessario in questa fase di cambiamento climatico, che rischia di comportare costi altissimi sia per il territorio che per l’agricoltura, danneggiando quel magnifico sistema irriguo, così ben descritto da Cattaneo.
A tale proposito, Giorgio Negri di ANBI Lombardia, ha illustrato le finalità del convegno: promuovere, anche dal punto storico e culturale, il tema dell’acqua ed il progetto “La civiltà dell’acqua in Lombardia” per inserire nel patrimonio UNESCO i maggiori impianti di bonifica insieme ai navigli, canali e fontanili più rappresentativi. Nel corso del simposio è stata annunciata, tra l’altro, l’apertura di due nuove sale multimediali nel Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci a completamento di quelle esistenti con le macchine e le invenzioni del genio toscano, i cui disegni attinenti all’acqua (tra cui la conca di San Marco, la Sforzesca edificata da Ludovico il Moro, il castello e l’Adda a Trezzo ecc.) sono elaborati con una tecnica, che farà scuola e sono fondamentali per la conoscenza di luoghi, strutture, tecnologie esistenti sul territorio.
VENETO: DOMENICA SI VOTA PER IL RINNOVO DELLE ASSEMBLEE CONSORZIALI
Oltre un milione e mezzo di cittadini veneti sono chiamati domenica 15 dicembre p.v. alle urne per il rinnovo delle Assemblee dei 10 Consorzi di bonifica della regione. Si presentano agli elettori oltre trecento candidati suddivisi in 49 liste per le 3 fasce di contribuenza, previste per legge.
I seggi saranno aperti dalle ore 8.00 alle ore 20.00. I 5 anni trascorsi sono stati ricchi di soddisfazioni per il sistema veneto della Bonifica sempre più apprezzato dai cittadini e dalle Istituzioni. Le basi poste rappresentano un buon viatico per il futuro.
LAZIO: APPROVATO NUOVO STATUTO REGIONALE
Promuovere la piena conoscenza delle attività dei consorzi di bonifica per favorire una maggiore consapevolezza del ruolo, che rivestono e svolgono nelle politiche di governo del territorio: è il passaggio chiave, che caratterizza il nuovo statuto ANBI Lazio, approvato dal Consiglio Nazionale ANBI. Si tratta di uno statuto di 18 articoli, che fissano obiettivi, compiti, funzioni, linee guida e priorità d’azione di un organismo di rappresentanza, proiettato, grazie alle relazioni sempre più intense con enti locali ed istituzioni, a consolidare la crescente operatività multifunzionale dei consorzi, che nel Lazio, come previsto dalla legge di riforma regionale, saranno ridotti da 10 a 4. Il sistema delle Bonifiche rappresenta nel Lazio una realtà ancora poco conosciuta.
I Consorzi gestiscono, grazie ai 400 dipendenti, cui si aggiungono i lavoratori stagionali, una rete di 16.000 chilometri di canali e garantiscono irrigazione su oltre quarantamila ettari destinati alle coltivazioni agricole, che fanno dei prodotti agroalimentari, una delle più importanti voci dell’export laziale.
TOSCANA: INDICATI GLI INDIRIZZI D’INTERVENTO 2020
Il Consorzio di bonifica Medio Valdarno (con sede a Firenze) ha approvato il Piano delle Attività di Bonifica 2020: 19 milioni di euro provenienti dalla contribuzione ordinaria per manutenzioni più 12 milioni di euro, derivanti da finanziamenti pubblici, per manutenzioni straordinarie, nuove sistemazioni ed opere idrauliche.
Un saldo, dunque, in termini di investimenti in sicurezza idraulica, più che positivo rispetto all’ammontare complessivo di 24,5 milioni di euro anno che vengono ripartiti tra i circa cinquecentoventimila consorziati sulla base dei valori immobiliari, nonchè di un indice di beneficio derivante da una serie di indicatori geomorfologici e da una mappatura tecnica del territorio contenuti nel Piano di Classifica elaborato su linee guida omogenee a livello regionale nel 2016.
VENETO: RINNOVATA CONVENZIONE CON VIGILI DEL FUOCO
Il Consorzio di bonifica Piave (con sede a Montebelluna, nel trevigiano) ed i Vigili del Fuoco di Treviso hanno sottoscritto il rinnovo della collaborazione avviata 2 anni fa e che pone al centro la sicurezza idraulica dei cittadini nei casi di emergenza. L’accordo prevede la condivisione, tra i 2 enti, delle segnalazioni di emergenza e delle richieste di pronto intervento, riguardanti problematiche idrauliche all’interno del comprensorio consorziale.
Il sistema di comunicazione si basa su uno standard digitale europeo. L’ente consorziale ha la necessità di acquisire, durante gli eventi critici, ogni informazione utile a conoscere e risolvere i fenomeni di insufficienza o malfunzionamento delle reti idriche gestite. A tal proposito, le richieste, che giungono dai cittadini al centralino del 115, saranno immediatamente condivise con il servizio di reperibilità e pronto intervento del Consorzio.
Allo stesso modo i tecnici consorziali in servizio di reperibilità h24 condivideranno, con la centrale dei Vigili del Fuoco, le anomalie riscontrate sulla propria rete e l’evoluzione dei fenomeni meteorologici.
LAZIO: CONVENZIONE INTEGRATIVA
"Le sinergie tra Consorzi di bonifica e Comuni giovano al territorio, alla tutela dei beni comuni, alla sicurezza delle comunità, alla salvaguardia delle attività produttive”: è il commento ai lavori di manutenzione sulle opere di scolo a servizio della viabilità rurale eseguiti dal Consorzio di bonifica Maremma Etrusca a Tarquinia, dove ha sede in provincia di Viterbo. L’ intervento è stato reso possibile grazie alla convenzione stipulata tra Comune ed ente consortile. I lavori appena conclusi hanno di fatto integrato il programma manutentivo sulla rete scolante già di competenza consortile, migliorando notevolmente la fruibilità delle strade e dei collegamenti viari rurali.
Ad esprimere soddisfazione è stato anche il Sindaco di Tarquinia, Alessandro Giulivi, che ha anche confermato la volontà di replicare la collaborazione anche per il prossimo anno ampliando, se possibile, il numero e l’importanza degli interventi oggetto dell'accordo.
EMILIA ROMAGNA: STRADE COMUNALI IN SICUREZZA
Un contributo fondamentale per la messa in sicurezza del territorio montano della Val Ceno: il Consorzio di bonifica Parmense (con sede nella “città ducale”) ha infatti portato a termine i lavori di regimazione del reticolo idraulico minore lungo le strade comunali Monte Ralli-Franchi, Ralli-Pereto-Metti, Cà Mortarelli, Salvi e Zani-Orsi-Zermani, nel comune di Bore.
Tutti gli interventi sono stati messi in atto nell’ambito del progetto ‘S.O.S. Bonifica’, attraverso il quale l’ente consortile mette a disposizione mezzi d’opera e risorse umane per provvedere ad una costante manutenzione della corretta regimazione dell’acqua nelle cunette, nonchè nei fossi adiacenti alle strade comunali e vicinali ad uso pubblico.
TOSCANA: PIANTA MESSA IN SICUREZZA: IL GRAZIE DI UN CITTADINO
“Pianta messa in sicurezza. Grazie e complimenti per l'efficienza. Un piccolo esempio di collaborazione tra cittadini e istituzioni: continuiamo così”: poche parole di ringraziamento per un piccolo, ma importante intervento, realizzato dal Consorzio di bonifica 2 Alto Valdarno (con sede ad Arezzo), al quale un cittadino aveva segnalato la presenza di una pianta spezzata lungo il sentiero della bonifica. I tecnici si sono attivati in modo tempestivo per risolvere il problema ed eliminare un potenziale pericolo per quanti utilizzano il tracciato e per il regolare deflusso dell’acqua del vicino canale.
“Una dimostrazione di quanto sia utile e importante la collaborazione tra cittadini, amministrazioni e consorzio, per una corretta e puntuale gestione del reticolo e di conseguenza per una maggiore sicurezza del territorio” è stato il commento dall’ente consortile.
EMILIA ROMAGNA: SIGNIFICATIVO FINANZIAMENTO REGIONALE
Tra gli interventi finanziati dalla Regione Emilia-Romagna (2 milioni di euro in favore di nuove aree di pregio ambientale) 2 sono nel ferrarese: il più consistente è il progetto presentato dal Consorzio di bonifica Pianura di Ferrara (con sede nella “città degli Estensi”); si tratta del ripristino di ecosistemi naturali col completamento dell’Ecomuseo di Marozzo a Lagosanto per il quale sono stati assegnati 179.000 euro. Il finanziamento permetterà di completare le aree esterne dell’ecomuseo, un patrimonio naturalistico e storico-artistico particolarmente rilevante, degno di tutela e valorizzazione.
Il progetto prevede la creazione di un’area protetta rinaturalizzata e boschiva, dotata anche di una superficie umida, un laghetto, una torre di avvistamento come osservatorio ornitologico, un percorso vita e tutti gli elementi fondamentali per l’ecomuseo; vicino all’area vi sarà lo spazio per consentire la possibilità di dar vita ad un campo scout; inseriti pienamente in un contesto decisamente suggestivo, il punto centrale della base sarà la capanna adibita a magazzino e cambusa. La progettazione è affidata ad un bando che l’ente consorziale ha rivolto alla facoltà di architettura di Ferrara. Lo stabilimento idrovoro di Marozzo fu uno dei primi impianti costruiti in provincia di Ferrara nell’immediato periodo post-unitario del Regno d’Italia consentendo, le Bonifiche delle Valli Gallare, Trebba e Ponti, con l’acquisizione di oltre diciasettemila ettari di terreno, interamente posti sotto il livello del mare.
Fu costruito nel 1872 secondo tecniche olandesi, considerate già allora all’avanguardia per la bonifica di fondi vallivi con macchine a vapore. Dopo un’ininterrotta attività durata ben 115 anni, nel 1986 lo stabilimento ottocentesco è stato sostituito da un nuovo impianto idrovoro ed oggi è sede di un museo della bonifica – Casa della memoria.
CALABRIA: RINNOVATI ORGANISMI CONSORZIALI
Il Consiglio dei Delegati del Consorzio ha proceduto alla elezione del Presidente del Consorzio di bonifica Tirreno Catanzarese (con sede a Lamezia Terme, in provincia di Catanzaro) nella persona dell’imprenditore agricolo lametino, Francesco Arcuri. L’ente consortile ha così concluso il previsto iter di rinnovo dei suoi Organi Amministrativi; si tratta di un atto, che porta in sé il valore aggiunto dell’autogoverno, che camminerà in parallelo con il necessario rilancio della programmazione degli interventi, che dovranno essere indirizzati al potenziamento dei servizi alle aziende agricole, a sostenere e rilanciare la difesa del suolo, la prevenzione dai fenomeni di dissesto del territorio.
E’ un programma di impegni e di azioni, che sarà indispensabile attuare in stretta concertazione con tutti i soggetti portatori di interessi comuni, operanti sul territorio: Regione, Provincia ed Amministrazioni Comunali.
TOSCANA: PRESIDENTE CONFERMATO
A seguito delle elezioni per il rinnovo degli Organi Consortili si è insediato il nuovo Consiglio di Amministrazione del Consorzio di bonifica Val di Chiana Romana e Val di Paglia (con sede a Chiusi Scalo, in provincia di Siena); è stato confermato Presidente, il dott. Mario Mori.
EMILIA ROMAGNA: ACQUA & TERRITORIO: VISITA I MUSEI DELL’ACQUA E PARTECIPA AL CONCORSO!
Il Consorzio di bonifica Renana (con sede a Bologna) propone percorsi divulgativi gratuiti per le scuole bolognesi ed imolesi: un'attività ultradecennale, che coinvolge migliaia di studenti ogni anno, dalle elementari all'Università. Il percorso didattico è articolato in 3 fasi. Dapprima ai ragazzi viene illustrato il funzionamento del delicato e millenario rapporto tra la terra e l'acqua, dall'Appennino all'Adriatico: un tema complesso, che la divertente performance teatrale del tecnico/attore Lorenzo Bonazzi, rende chiaro e comprensibile anche ai più piccoli (l'attività è possibile dalla 3° elementare in poi).
A studenti ed insegnanti viene poi consegnato il quaderno “Acqua e Territorio”, utile strumento per fissare successivamente, in classe, i concetti presentati. Segue per tutti la possibilità di una visita guidata ai Musei dell’Acqua per completare il percorso con un'esperienza diretta nei paesaggi, che l'acqua ha creato nel nostro territorio. La visita guidata può articolarsi in un'intera giornata, tra Museo della Bonifica ed escursione all'Oasi di Val Campotto oppure impegnare solo una mezza giornata, se la meta è l'impianto storico museale di Bagnetto, dove il torrente Samoggia si getta nel fiume Reno.
L'intero modulo è gratuito (tranne i 6 euro del ticket d'ingresso al Museo della Bonifica e all'Oasi di Val Campotto); tutte le classi richiedenti saranno accettate fino ad esaurimento del budget annuale. Unica condizione per la partecipazione è essere in almeno 2 classi e partecipare al concorso regionale annuale 2020 “Acqua&Territorio”.