WORKSHOP ANBI A MATERA
Il Villaggio degli Agricoltori Coldiretti arriva a Matera e con esso una nuova tappa dell’Acqua Tour promosso da ANBI, FAI-Cisl, FLAI Cgil, FILBI-Uil! Sabato 30 Novembre p.v., al Tenda Workshop, si terrà il meeting “Dal lavoro al cibo per la bellezza e la sicurezza dei territori”; assieme al Presidente ANBI, Francesco Vincenzi, interverranno: Piegiorgio Quarto, Presidente Commissione Attività Produttive Consiglio Regionale Basilicata; Vera Corbelli, Segretario Generale Autorità Distrettuale Appennino Meridionale; Tina Balì, Segretaria Nazionale FLAI-Cgil; Gabriele De Gasperis, Segretario Generale FILBI-Uil; Raffaella Buonaguro, Segretaria Generale FAI-Cisl; Giuseppe Musacchio, Presidente Consorzio di bonifica Basilicata. Introdurrà Aldo Matia, Direttore Coldiretti Basilicata; a moderare sarà Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI.
VINCENZI: “LA RETE IDRAULICA DEL PAESE NECESSITA DI UN PIANO DI INVESTIMENTI, MA NON È IL MOSE. DA ANNI, I CONSORZI DI BONIFICA HANNO UN PATRIMONIO DI PROGETTI A SERVIZIO DEL TERRITORIO, PRONTI DA ESSERE FINANZIATI”
“La rete idraulica del Paese abbisogna di un piano straordinario di adeguamento alla crisi climatica in atto, ma non è il Mose di Venezia.”
Ad affermarlo con orgoglio è stato il Presidente ANBI, Francesco Vincenzi, intervenuto ad un convegno organizzato da Coldiretti a Rovato, nel bresciano. Ha proseguito:
“Negli anni recenti sono state fatte scelte importanti per migliorare la situazione idrogeologica del Paese e, nonostante indubbi disagi seppur localizzati, il sistema ha sostanzialmente retto alla violenta ondata di maltempo su numerose regioni d’Italia. A chi afferma che ci sono le risorse, ma mancano i progetti, riproponiamo il Piano per la riduzione del rischio idrogeologico, presentato nel 2017: 3709 interventi perlopiù definitivi ed esecutivi, suddivisi per regione e per un importo complessivo di quasi otto miliardi di euro. I cassetti dei Consorzi di bonifica sono pieni di progetti celermente realizzabili che, seppur non risolutivi di un deficit strutturale, contribuirebbero in maniera importante a contrastare le conseguenze di cambiamenti climatici, che vedono l’Italia particolarmente esposta. È un patrimonio progettuale che, ancora una volta, mettiamo disposizione delle Autorità competenti per il necessario finanziamento; la gestione delle acque deve essere al centro degli investimenti del Paese.”
EMILIA ROMAGNA: LA FALLA SUL CANALETTO È CHIUSA
Sono stati giorni di lavoro febbrile per il Consorzio di bonifica Burana (con sede a Modena), impegnato “full time” a chiudere la falla sul canale Diversivo, apertasi in località Canaletto. Ora, al termine delle operazioni idrauliche più complesse, cittadini ed imprese del territorio hanno potuto tirare un sospiro di sollievo.
La tempestività, con cui ci si è accorti della falla, ha infatti permesso di attivare in tempo reale gli interventi di ripristino di venticinque metri circa di argine collassato. I lavori ed una serie di manovre idrauliche tempestive hanno permesso di abbassare la quota del Diversivo, fermare la fuoriuscita di acqua e lasciare che i terreni lentamente venissero drenati dal reticolo dei canali minori. Successivamente, dopo una serie di operazioni indispensabili alla messa in sicurezza del cantiere, si è lavorato incessantemente per chiudere la voragine. I tecnici consortili sono tuttora impegnati in un’azione di monitoraggio, che proseguirà nei prossimi giorni anche per la valutazione della seconda tranche di lavori di consolidamento che, comunque, sarà necessaria. L’ente consorziale ha stanziato 400.000 euro per far fronte ai primi interventi di somma urgenza.
Dopo 3 giorni ininterrotti di lavoro e la posa di 2.000 tonnellate di sasso è stata data continuità all’argine, ma sarà necessaria un’operazione di rinforzo ulteriore. Occorre pertanto, oggi più di ieri, che gli enti preposti si attivino per accelerare tutte le procedure che, a fronte dei mutamenti climatici in atto, consentano di realizzare le opere di difesa in tempo utile per preservare il tessuto sociale ed economico del sistema produttivo agroalimentare.
Gli investimenti non possono essere procrastinati perché le ripetute emergenze, a Modena come nelle altre aree fragili del paese, non mettano a rischio la qualità della vita e la vivibilità del territorio.
L’ESEMPIO DI BUONCONVENTO, COMUNE TOSCANO SALVATO DALLA TERZA ALLUVIONE IN 7 ANNI
ANBI: I CONTRATTI DI FIUME SONO UN “SALVAGENTE” CONTRO IL RISCHIO IDROGEOLOGICO
È stato il Contratto di Fiume Ombrone a creare i presupposti per evitare che una comunità toscana subisse la terza alluvione dal 2013; il positivo esempio arriva da Buonconvento, comune delle Crete Senesi alla confluenza tra due fiumi, uscito indenne dall’ondata di maltempo, che ha investito la Toscana come numerose regioni d’Italia.
A renderlo noto è stata l’ANBI, riportando le dichiarazioni del sindaco.
“Per contrastare il pericolo alluvione si è rivelata strategica la collaborazione con il Genio Civile e con il Consorzio di bonifica 6 Toscana Sud: il collante è il Contratto di Fiume, grazie al quale abbiamo approfondito i rapporti con tanti enti, associazioni, istituzioni; questo ha permesso di fronteggiare l’allerta meteo, attivando in modo tempestivo la macchina operativa - afferma il Primo Cittadino, Riccardo Conti - Di diverso, rispetto al passato, ci sono le opere realizzate, ma anche la consapevolezza della fragilità del territorio e la conoscenza di tutti gli strumenti disponibili.”
“Quanto registrato a Buonconvento – commenta Francesco Vincenzi, Presidente ANBI– dimostra come i Contratti di Fiume siano un meccanismo indispensabile non solo per promuovere e rendere vivibili i corsi d’acqua, ma ancora di più per migliorarne la sicurezza idraulica.”
“Per questo – ha chiosato Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI – i Consorzi di bonifica ed Irrigazione sono promotori di numerosi Contratti di Fiume e delle loro derivazioni quali i Contratti di Foce, di Costa, di Falda, ecc.”
Nati come strumento di gestione partecipata del territorio, i Contratti di Fiume si stanno rivelando un importante ausilio nella messa in sicurezza del territorio da pericoli idrogeologici. Introdotti in Italia, su base volontaria, una decina di anni fa nella pianificazione urbanistica, i Contratti di Fiume sono attualmente circa 190.
L’esperienza del processo partecipativo “OSIAMO! Verso il contratto di fiume Ombrone” è stata scelta come “case history” dall’ Osservatorio Nazionale dei Contratti di Fiume.
TOSCANA: UN PROGRAMMA DI INTERVENTI PER LA SICUREZZA DELL’ARNO
Al convegno “La manutenzione dei corpi idrici e delle sponde”, tenutosi a Firenze, il Consorzio di bonifica 2 Alto Valdarno (con sede ad Arezzo) ha riepilogato il proprio impegno per il fiume Arno: tanti gli interventi per la mitigazione del rischio, programmati e realizzati dall’ente, con più fonti di finanziamento, nel corso del 2019.
Base di partenza è stata la manutenzione ordinaria, cui l’ente consortile ha destinato 250.000 euro investiti, in Valdarno, per lo sfalcio della vegetazione erbacea ed arbustiva e, in Casentino, per eseguire lavori programmati nei comuni di Pratovecchio Stia, Poppi e Castel San Niccolò. Con risorse regionali (quasi un milione e centomila euro) è stata invece finanziata la sistemazione delle arginature leopoldine a San Giovanni Valdarno. Il 2019 è anche l’anno della realizzazione del piano straordinario di interventi per la mitigazione del rischio idraulico, finanziato con risorse del Ministero dell’Ambiente attraverso il quarto atto integrativo e che prevede il taglio elettivo di una parte della vegetazione a rischio.
L’Arno sarà poi protagonista di 2 interventi attualmente in fase di progettazione: interessano Arezzo ed alcune aree del Casentino e prevedono la sistemazione di opere esistenti e la sistemazione idraulica dell’alveo. Progettato nel 2018, è stato altresì completato da qualche mese, con finanziamenti provenienti dal Piano Sviluppo Rurale, il consolidamento e il ripristino della difesa spondale dell’Arno, in località Rassina, nel comune di Castel Focognano. Infine, sul fiume che scorre all’interno del comprensorio consorziale, è stata anche dirottata parte significativa dei cinque milioni e mezzo di euro messi a disposizione dall’accordo tra Regione Toscana e Autorità di bacino distrettuale dell'Appennino settentrionale per l’erogazione di risorse stanziate dal Ministero dell'Ambiente: all’ “Alto Valdarno” è stato assegnato più di un milione e mezzo di euro; di questi, 900.000 euro saranno investiti sull’Arno (300.000 euro per la sistemazione idraulico forestale del fiume nei comuni di Pratovecchio-Stia, Poppi, Castel San Niccolò, Bibbiena e 600.000 euro per il ripristino di una erosione spondale nel comune di Montevarchi).
VENETO: PRESENTATO NUOVO INGRESSO A MARE PER IL POLESINE
Il Consorzio di bonifica Delta Po (con sede a Taglio di Po, in provincia di Rovigo) ha presentato il progetto del ponte sul fiume Adige per collegare Isola Verde e Chioggia con le spiagge polesane, fungendo da percorso alternativo alla Strada Statale Romea. L’importanza dell’infrastruttura è duplice: non solo renderà più scorrevole il traffico, ma costituirà anche una barriera contro la risalita del cuneo salino, in virtù delle necessarie paratie e delle migliori tecnologie disponibili; il ponte ospiterà anche una pista ciclabile.
La struttura, lunga 116 metri, dovrebbe essere realizzata in zona Rosolina Mare. Sott’acqua verranno alloggiate delle paratoie metalliche mobili, abbassate solamente nel caso di magra del fiume e risalita del cuneo salino. Complessivamente sono stati stanziati 20 milioni di euro per realizzare una diga-antisale alla foce dell’Adige ed il ponte verso Sant’Anna di Chioggia. Lo stanziamento arriverà dal Ministero Infrastrutture; inizio lavori nel 2022, taglio del nastro nel 2025.
EMILIA ROMAGNA: LAVORI DI SISTEMAZIONE IDROGEOLOGICA
Il Consorzio di bonifica Parmense (con sede nella “città ducale”) ha portato a termine i lavori di sistemazione idrogeologica a protezione della strada comunale per Strognano, nel comune di Langhirano. L’intervento è un contributo fondamentale per la messa in sicurezza del territorio tra la Val Parma e la Val Baganza, realizzato in sinergia programmatica con il Comune di Langhirano.
L’ente consortile, impegnato nelle azioni di tutela del territorio montano, seguita così nel portare avanti una serie di interventi concordati con le Amministrazioni Comunali dei territori montani e collinari del parmense per la prevenzione del dissesto idrogeologico.
MARCHE: RIPRISTINO FUNZIONALITA’ IDRAULICA
Il Consorzio di bonifica Marche (con sede a Pesaro) è nuovamente intervenuto sul torrente Arzilla per ripristinare la funzionalità idraulica di un tratto di 450 metri lineari in località M. Monnacelli a Fano. L’ente consortile aveva ricevuto una segnalazione di intervento, perché il tratto in oggetto aveva diverse ostruzioni causate dall’accumulo in alveo di tronchi e ramaglie.
VENETO: EFFICIENTAMENTO DELLA RETE IRRIGUA, AI CONSORZI IL PLAUSO DI CITTADINI E AGRICOLTORI
I Consorzi di bonifica Alta Pianura Veneta (con sede a San Bonifacio, in provincia di Verona), Adige Euganeo (con sede ad Este, in provincia di Padova) e Lessinio Euganeo Berico – L.E.B. (con sede a Cologna Veneta nel veronese) hanno presentato a Lonigo il piano di interventi finalizzati all’efficientamento, alla riqualificazione ed all’ampliamento della rete irrigua nel territorio di confine tra le province di Verona, Vicenza e Padova, caratterizzato dalla presenza, nei corsi d’acqua, di sostanze inquinanti d’origine industriale.
Le associazioni di cittadini ed agricole intervenute hanno espresso il loro plauso per un lavoro fondamentale ai fini della vivificazione del territorio. Complessivamente si tratta di opere per oltre settanta milioni di euro, i cui cantieri apriranno agli inizi del 2020. Sono state presentate anche progettualità per altri 341,1 milioni di euro, in attesa di finanziamento. Nello specifico, i cantieri riguardano la riconversione da irrigazione “a scorrimento” a irrigazione “a pressione” ad opera dell’ “Alta Pianura Veneta” nell’area rossa dei Pfas, il rifacimento di una porzione di fondale del canale L.E.B., che porta acqua pulita del fiume Adige nei territori inquinati e la realizzazione di un condotto interrato di 19 chilometri, da parte dell’ “Adige Euganeo”, per permettere di irrigare le campagne con acqua pulita. All’incontro ha partecipato anche l’Assessore Agricoltura Regione Veneto, Giuseppe Pan.
FRIULI-VENEZIA GIULIA: INCONTRO COMUNE-CONSORZIO
Difesa idraulica del territorio, irrigazione, viabilità sono stati gli argomenti al centro dell’incontro tra il Consorzio di bonifica Pianura Friulana (con sede ad Udine) e l’Amministrazione Comunale di Carlino. Questo comune, come altri della bassa friulana, è situato sotto il livello del medio mare e la sua sicurezza idrogeologica è affidata ad un sistema di opere di bonifica e di drenaggio urbano, che devono essere costantemente monitorate e mantenute. Ai 1.500 consorziati idraulici si è aggiunto un centinaio di consorziati irrigui, che testimoniano come la necessità di acqua ad uso agricolo sia sempre più avvertita anche in questi territori per un’agricoltura efficiente e moderna.
Dal 2015 è entrato in funzione l’impianto pluvirriguo, denominato “del Cormor”, che copre una superficie di circa mille ettari, con un costo di oltre quattro milioni e mezzo di euro finanziati dall’Assessorato Risorse Agricole Regione Friuli-Venezia Giulia. Sono in corso di realizzazione i lavori per l’ampliamento e l’ammodernamento dell’idrovora Colomba, che ha già visto ultimati i primi 2 lotti, per circa un milione e seicentomila euro finanziati dalla Protezione Civile e dall’Assessorato Regionale Ambiente. Sono in corso anche ulteriori lavori per circa duecentomila euro per la realizzazione di una nuova cabina elettrica. Questi interventi hanno contribuito a mitigare in misura sostanziale il rischio idraulico, in particolare nella zona di Maranutto, tra le più esposte al pericolo di esondazione. Infine, gli interventi di manutenzione straordinaria del fiume Zellina sono stati inseriti in un più ampio intervento di opere di pulizia di rogge e fiumi della bassa pianura friulana, per le quali è stato richiesto uno specifico finanziamento all’amministrazione regionale.
È stata inoltre evidenziata la possibilità di realizzare interventi di manutenzione delle strade vicinali e interpoderali ad utilizzo agricolo attraverso la stipula di apposite convenzioni, che prevedano anche la ripartizione dei relativi oneri fra ente consortile e Comune.
LOMBARDIA: LA REGIONE E LA NUOVA PAC
ANBI Lombardia ha informato che si è svolto a Milano il convegno di Regione Lombardia sulla nuova PAC 2021-2027 e sul lavoro svolto dalla Direzione Generale Agricoltura per la preparazione delle nuove misure, i cui tempi saranno definiti non prima della fine del 2020, stante il perdurante problema brexit. Regione Lombardia ha presentato i risultati di un questionario (hanno risposto oltre cinquecento tra enti, associazioni, aziende agricole e cittadini) e dei 4 “tavoli tematici a supporto della programmazione 2021-2027”, istituiti con la partecipazione di tutte le forze interessate per analizzare i problemi e formulare proposte relativi a: “Competitività e innovazione”; “Tutela dell’ambiente, cambiamenti climatici, paesaggio”; “Boschi e foreste”; “Territorio e sviluppo delle aree rurali”.
Sia dai questionari che dai tavoli è emerso, tra le primissime priorità da affrontare, il tema dell’acqua. Gli obbiettivi di un uso sostenibile ed efficiente della risorsa idrica a livello aziendale e di sistema, riduzione dell’inquinamento e maggiore capacità dell’acqua irrigua di competere con gli altri settori saranno posti tra quelli prioritari del prossimo P.S.R. (Piano Sviluppo Rurale) della Lombardia.
PUGLIA: GIORNATA NAZIONALE DELL’ALBERO: AL VIA UN PERCORSO DI SENSIBILIZZAZIONE AMBIENTALE
Si è celebrata, nel “bosco didattico” di Occhito in agro di Carlantino, la Giornata nazionale degli alberi, istituita dal Ministero dell'Ambiente ed inserita tra le “Giornate in bosco” indicate dalla Regione Puglia con l’obbiettivo di avviare o rilanciare piccole azioni, che diffondano la cultura della sostenibilità, ma soprattutto creino nelle giovani generazioni una coscienza ecologica.
È stata anche l’occasione per avviare un percorso di sensibilizzazione ambientale sul ruolo fondamentale degli alberi nella prevenzione del dissesto idrogeologico. L’appuntamento, cofinanziato da Regione Puglia, ha ricevuto l’adesione di Legambiente e FAI (Fondo Ambiente Italiano) e ha previsto laboratori e plantumazione di nuovi alberi di specie autoctone per circa novanta studenti dell’Istituto Comprensivo dei Monti Dauni dei plessi di Carlantino, Celenza Valfortore, San Marco la Catola e Motta Montecorvino. L’iniziativa si affianca alle altre giornate di comunicazione e divulgazione, realizzate dal Consorzio di bonifica Capitanata (con sede a Foggia).
EMILIA ROMAGNA: FESTIVAL “ULTIMO ALBERO”
Il 21 Novembre scorso in tutta Italia si è festeggiata la Giornata degli Alberi e le loro indispensabili capacità, che permettono la proliferazione della vita: assorbire l’anidride carbonica e rilasciare ossigeno, prevenire il dissesto idrogeologico, proteggere la biodiversità. Il Consorzio di bonifica Piacenza (con sede nella città capoluogo) era presente nella scuola primaria di Calendasco per proporre 2 laboratori didattico- creativi, legati al territorio ed all’ambiente. In tutto sono stati un centinaio gli studenti coinvolti dall’associazione culturale Arti e Pensieri ed impiegati sia nella realizzazione di un albero con elementi vegetali di recupero, sia nella pittura di un dipinto ad acquerelli.
L’iniziativa di Calendasco rientrava all’interno del festival “L’ultimo albero”, nella cui partnership figurano anche l’ente consorziale ed il Comune, che ha inaugurato una mostra sugli alberi nella biblioteca di Calendasco; il festival è iniziato ad Ottobre e terminerà a Giugno del prossimo anno, proponendo mostre ed eventi con l’obbiettivo di far riflettere sull’etica del vivere tra natura e disincanto, per una maggiore consapevolezza nei confronti di un patrimonio, che tutti siamo chiamati a custodire.
Tra le iniziative già svolte e curate dall’ente consortile vanno segnalate anche un laboratorio di pittura su cavalletti con i bambini della Scuola Primaria Alberoni di Piacenza, mentre per la prossima primavera è in proramma uno spettacolo teatrale per gli studenti della primaria di Castell’Arquato.
PUGLIA: RINNOVATO L’APPUNTAMENTO CON LA FESTA DELL’ALBERO
Si è tenuta, presso il Vivaio della Biodiversità Forestale del Gargano e Bosco Didattico di Borgo Celano (San Marco in Lamis), l’edizione 2019 della Festa dell’Albero. Promossa ed organizzata dal Consorzio di bonifica montana del Gargano (con sede a Foggia) con il patrocinio dell’Ente Parco Nazionale del Gargano e sotto l’egida della Regione Puglia - Boschi Didattici, l’iniziativa ha visto coinvolte alcune scuole elementari del comprensorio, protagoniste di un interessante percorso didattico-informativo.
Con l’ausilio di esperti dei diversi enti promotori, si è parlato dell’importanza dell’albero nella storia, nella cultura, nella religione e nelle tradizioni locali, ma soprattutto delle sue relazioni con l’ambiente e con gli altri esseri viventi. Il programma per le scolaresche, inoltre, ha previsto lo svolgimento di esperienze manuali di semina di specie arboree, attività scientifiche nell’orto botanico delle specie rare, laboratori sensoriali per disabili, una visita al Vivaio ed anche la messa a dimora di alberi per celebrare l’evento.
Il Vivaio della Biodiversità Forestale del Gargano e Bosco Didattico di Borgo Celano si è così confermato importante sito formativo, nonchè prezioso crocevia per la diffusione di valori e concetti, che guardano all’ambiente come una risorsa preziosa da preservare e allo stesso tempo da tramandare alle generazioni future.
LOMBARDIA: PREMIATI I VINCITORI DEL CONCORSO FOTOGRAFICO CAMPAGNE
Il giorno di S. Martino, data che segna il passaggio dell’annata agraria, si è conclusa, all’agriturismo Costavecchia (comune di S. Giorgio Bigarello), la XIV° edizione del “Concorso Fotografico Campagne”. Il concorso è organizzato dal Consorzio agrituristico mantovano in collaborazione con ANBI Lombardia e la partecipazione di Coop Alleanza 3.0, Touring Club Italiano (TCI) e Fondo Ambiente Italiano (FAI).
Finalizzato alla conoscenza del territorio e dell’ambiente mantovani, tra i temi individuati dal concorso risulta rilevante la rappresentazione del sistema idraulico gestito dai Consorzi di bonifica: dalle rogge e canali, che fanno sì che l’agricoltura mantovana risulti tra le più produttive in Italia e in Europa con numerosi prodotti di eccellenza, ai grandi impianti di bonifica, che storicamente proteggono il suolo dalle esondazioni dei fiumi e dalle piogge eccessive. A conclusione della serata, ad assegnare il premio al vincitore, Pietro Bianchi, è stata la Presidente del Consorzio di bonifica Territori del Mincio (con sede a Mantova), Elide Stancari.
CALABRIA: LA STORIA CONSORTILE VOLTA PAGINA
Il Consiglio dei Delegati del Consorzio di bonifica Ionio Catanzarese (con sede nella città capoluogo) ha eletto all’unanimità l’avv. Fabio Borrello, Presidente dell’ente consortile per il prossimo quinquennio 2019-2024. Borrello è un imprenditore agricolo, che conduce una azienda di circa ottanta ettari, tra seminativi e uliveti ed è presidente della Federazione Interprovinciale Coldiretti Catanzaro - Crotone e Vibo Valentia.
Al Presidente uscente, Grazioso Manno, non ricandidatosi, è stata consegnata una targa a testimonianza del suo impegno ultratrentennale per il mondo della Bonifica.
GARGANO A CONVEGNO MINISTERO AMBIENTE
Il Direttore Generale ANBI, Massino Gargano, parteciperà nel pomeriggio di mercoledì 27 Novembre p.v. alla tavola rotonda su “Criticità e prospettive” prevista nell’ambito del convegno “Legge 183 sulla Difesa del Suolo. A 30 anni dalla sua promulgazione: processi attuativi realizzati e sviluppi possibili”, organizzato dal Ministero dell’Ambiente a Roma; ne sarà sede l’Aula dei Gruppi Parlamentari alla Camera dei deputati.