Anno XXI, n. 41 venerdì, 1 novembre 2019

ANBI: LA CRISI CLIMATICA ACCENTUA UN’ITALIA IDRICAMENTE A CHIAZZE

Le risorse idriche del Paese sono sempre più condizionate dall’andamento meteorologico, caratterizzato da eventi temporaleschi copiosi, se non violenti, ma localizzati: lo afferma l’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI), analizzando lo stato delle portate di fiumi e bacini.
Al Nord, mentre i grandi laghi (Maggiore, Como, Iseo, Garda) sono tutti sopra la media stagionale, il fiume Po è sotto media; significativo è l’andamento del Grande Fiume, la cui portata è inferiore allo scorso anno nei territori a monte per poi ingrossarsi notevolmente durante il corso grazie ai cospicui apporti degli affluenti. Analogo è l’andamento di Dora Baltea e Stura di Lanzo, mentre restano abbondantemente sopra i livelli di un anno fa i fiumi, protagonisti dell’emergenza idrogeologica della scorsa settimana: Stura di Demonte, Toce e Sesia; emblematico è il caso del fiume Tanaro che a Montecastello segna una portata di 188 metri cubi al secondo (un anno fa: mc/sec 373), ma ad Alessandria raggiunge i 125 metri cubi al secondo contro i 29,6 di un anno fa.
Scendendo verso Sud, mentre restano sostanzialmente nella media gli invasi di Umbria (Maroggia), Abruzzo (Penne) e Calabria (Monte Marello e Sant’Anna), sull’anno scorso segnano un deficit le riserve idriche di Basilicata (-123 milioni di metri cubi), Puglia (-21 milioni di metri cubi), Sardegna (-109 milioni di metri cubi); opposta è invece la condizione della Sicilia, i cui invasi contengono  50 milioni di metri cubi d’acqua in più rispetto a 12 mesi fa.
“Questa situazione a chiazze – ha analizzato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI – conferma la necessità di investire per la realizzazione di nuovi invasi, al fine di stoccare più dell’11% di acqua piovana, che attualmente riusciamo a trattenere; disporremmo così di maggiori riserve idriche da utilizzare nei momenti di bisogno con evidenti vantaggi per l’agricoltura e l’ambiente, ma anche per la sicurezza idrogeologica.”
“Attualmente – ha aggiunto Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI – il Piano Straordinario Invasi ha finanziato 21 progetti in 5 anni  per un importo di 144 milioni di euro, mentre altri 23 progetti sono finanziati dal primo stralcio del Piano Nazionale Invasi per un importo complessivo di 106 milioni di euro; a questi stanziamenti va aggiunto il primo stralcio del Piano Nazionale Mitigazione Rischio Idrogeologico: finanziati 25 progetti per un importo di 44,3 milioni di euro. Sono risorse importanti – ha concluso il Dg ANBI – ma insufficienti rispetto all’evoluzione dei cambiamenti climatici, che espongono il nostro Paese al paradosso del pericolo sia di tragiche alluvioni che di disastrose siccità; per questo, mentre stiamo adoperandoci per aprire al più presto i cantieri, chiediamo di destinare nuovi stanziamenti per il Piano Nazionale Invasi. Gestire efficientemente le acque di superficie, sia quando sono troppe che quando sono poche, è propedeutico a qualsiasi ipotesi di sviluppo economico e territoriale.”

PIEMONTE: DOPO SETTE ANNI, ASSOLTI I VERTICI AIES

A 7 anni dall'avvio dell’inchiesta, che aveva coinvolto i vertici dell'Associazione Irrigazione Est Sesia (A.I.E.S.), il Tribunale di Novara ha assolto, con formula piena, Bruno Bolognino, già direttore generale; Luisa Lazzarini, dirigente amministrativa; Giorgio Massara, dirigente del settore tecnico e la progettista, Francesca Bozzola. Secondo la Procura, tra il 2009 e il 2012, i vertici dell’ente consortile avrebbero “gonfiato” le richieste di rimborso ai danni di vari enti, dai quali avevano ottenuto appalti; i reati contestati, a diverso titolo, erano  associazione a delinquere, truffa, peculato, falso in atto pubblico, turbativa d’asta, abuso d’ufficio. Sono stati assolti per reati minori anche il presidente dell’ente consorziale, Giuseppe Caresana ed i tecnici, Gianfranco Gambirasio e Massimo Belingheri.
L’AIES ( con sede a Novara) ha preso atto con soddisfazione che il Tribunale ha dichiarato "esclusa la contestata responsabilità amministrativa nei confronti dell'Associazione Irrigazione Est Sesia - Consorzio di Irrigazione e Bonifica perché l'illecito amministrativo non sussiste", confermando quanto l'ente ha sostenuto sin dall'inizio dell'indagine. Anche i vertici ANBI, ribadendo costante fiducia nell’operato della magistratura,  esprimono soddisfazione per la fine di una vicenda costata anche ingiusta,  umana sofferenza a quanti terminarono agli arresti domiciliari per accuse infondate.

VINCENZI: “IN SARDEGNA, I CONSORZI DI BONIFICA DEVONO TORNARE PROTAGONISTI NELLA GESTIONE DELLE ACQUE PER IRRIGAZIONE E DIFESA DEL SUOLO!”

“In Sardegna bisogna recuperare la capacità di guardare al futuro, di cui è testimonianza, il sistema di invasi presente sull'isola e che ora consente di affrontare meglio gli effetti dell'emergenza climatica. Ciò nonostante, in anni recenti, è stata fatta una scelta sbagliata, sottraendo la gestione dell’acqua irrigua a chi sa farlo, cioè i Consorzi di bonifica. Non ci stanchiamo di ripeterlo, perchè è un indirizzo, che sta penalizzando l’agricoltura sarda e che ha permesso alla regione di cogliere solo marginalmente le opportunità offerte dallo sblocco dei finanziamenti nazionali per circa un miliardo di euro. È stato fatto da certa politica un cattivo welfare che ha penalizzato moltissimi a favore di pochi. È ora tempo di cambiare!”
A tornare sulla controversa questione è stato Francesco Vincenzi, Presidente dell’ANBI, intervenuto alla Conferenza Irrigua Regionale, promossa da ANBI Sardegna. I Consorzi di bonifica sono in prima fila nell'uso di strategie innovative per favorire il risparmio idrico e, più in generale, assumere un ruolo centrale nel rilancio dell'agricoltura sarda. Le nuove tecnologie, in particolare Internet ed i satelliti, hanno un ruolo centrale nella razionalizzazione del consumo idrico, rendendo facile  agli enti consorziali di verificare, con certezza, quali terreni siano stati irrigati e contrastare i  furti d’acqua.
"L'utilizzo dei contatori idrici può consentire un risparmio d’acqua fino al 30% - ha sottolineato Gavino Zirattu, Presidente ANBI Sardegna - ma per attuare queste soluzioni ci vuole una forte collaborazione tra tutti i soggetti istituzionali. Diversi amministratori regionali restano stupiti quando sanno quello, che facciamo per le campagne sarde; eppure, l'agricoltura dovrebbe avere un ruolo centrale nelle politiche per l'isola e gestire l'acqua per le campagne vuol dire sostenere la vita di un territorio."
“L'acqua è centrale nella definizione di tutte le politiche: economia, opere pubbliche, ambiente, cambiamenti climatici, gestione dei flussi migratori – ha affermato
Massimo Gargano, DG ANBI - Negli anni siamo stati in grado di elaborare pacchetti di progetti esecutivi per i diversi governi, che si sono succeduti. Il nostro sforzo è stato riconosciuto ed oggi abbiamo finanziate opere per 1 miliardo di euro. La grande sfida, che stiamo affrontando, è quella di ridurre il divario tra le varie aree del Paese in un momento storico, in cui l'acqua è elemento cruciale di ogni politica. Ora abbiamo due priorità: a livello europeo, ottenere il riconoscimento dell’irrigazione come indispensabile  asset produttivo ed ambientale per le agricolture mediterranee; sul piano interno, maturare la capacità di certificare il valore ecosistemico dell’efficiente utilizzo delle risorse idriche tramite i Consorzi di bonifica.”
In Sardegna sono attualmente finanziati 5 interventi  per un importo complessivo di quasi 39 milioni di euro per  l’ottimizzazione della rete irrigua e che garantiranno circa 200 nuovi posti di lavoro.

LOMBARDIA: IN FIERA SI E’ PARLATO DI GESTIONE IDRICA

Nell’ambito delle Fiere zootecniche internazionali di Cremona, si sono tenute 2 sessioni del convegno WATEC Italy, promosse da ANBI Lombardia: “Gestione della risorsa irrigua in agricoltura” e “Salvaguardia idraulica del territorio”. Tema principale della mattinata è stato il cambiamento climatico e l’adattamento dei sistemi irrigui con interventi anche  del Consorzio Naviglio Civico Città di Cremona e del Consorzio di bonifica DUNAS - DUgali, Naviglio, Adda, Serio (entrambi con sede nella “città di Stradivari”) .
Nel pomeriggio il focus si è spostato sulla difesa del suolo e la giornata si è conclusa con una tavola rotonda, cui hanno partecipato le Organizzazioni Professionali Agricole, AIPo (Agenzia Interregionale Po) ed ANBI Lombardia. Durante il confronto è stato sottolineato come la gestione  dell’acqua da parte degli enti consorziali e del mondo agricolo abbia consentito il successo delle produzioni lombarde, formando il paesaggio agricolo regionale con ricadute positive anche sull’ambiente e sulla biodiversità. Oggi con un territorio fortemente antropizzato ed alla luce dei cambiamenti climatici emerge la necessità di fare sistema tra gli enti interessati, primi tra tutti gli enti di bonifica, presidio sul territorio.

TOSCANA: ARNO: RESTYLING A 360°

Nella vallata del fiume Arno sono in corso ed  in molti casi si stanno concludendo  gli interventi di manutenzione ordinaria 2019 del Consorzio di bonifica 2 Alto Valdarno (con sede ad Arezzo). Oltre un milione di euro sono investiti nello sfalcio della vegetazione, nel taglio selettivo delle piante ed in piccoli interventi di ripresa delle opere: suddivisi in una decina di lotti funzionali, ciascuno dei quali di importo superiore ai centomila euro, hanno  interessato e stanno ancora interessando i principali affluenti di destra e di sinistra dell’Arno, con particolare attenzione ai tratti, che attraversano il territorio più intensamente urbanizzato e popolato.
Oltre alla manutenzione consueta, sull’asta principale del fiume sono pronti a decollare gli annunciati interventi straordinari, che interesseranno il tratto  compreso tra i 2 ponti di San Giovanni Valdarno: l’operazione, che supera il milione di euro, è finanziata in gran parte dalla Regione Toscana e serve per sistemare le arginature leopoldine. L’intervento prevede il consolidamento della sponda destra e i lavori in alveo per rettificare il corso d’acqua e frenare i fenomeni di erosione, che interessano le sponde.  Il 2019 sarà anche l’anno degli interventi “eccezionali”: l’ente consortile  realizzerà tagli selettivi in aree, dove la vegetazione non veniva toccata da oltre mezzo secolo; i lavori, in gran parte finanziati dalla Regione Toscana, interesseranno, oltre al fiume Tevere, tutta l’asta dell’Arno, dal Casentino al confine con Firenze.
In Valdarno il cosiddetto “piano tagli” coinvolgerà il fiume nei  comuni di Laterina Pergine Valdarno, Montevarchi, San Giovanni Valdarno, Terranuova Bracciolini, nel versante aretino; Figline Incisa Valdarno, Reggello, Rignano sull’Arno, nell’area fiorentina. L’obbiettivo è di mitigare il rischio, salvaguardando la biodiversità dell’habitat fluviale, un patrimonio da difendere con grande attenzione. 

EMILIA ROMAGNA: TERMINATI  LAVORI DI REGIMAZIONE STRADALE

Un fondamentale contributo per la prevenzione di possibili criticità idrauliche, per la riduzione del rischio idrogeologico e la messa in sicurezza dei territori montani, in particolare della Val Parma: sono terminati infatti i lavori, realizzati dal Consorzio di bonifica Parmense (con sede nella “città ducale”), per la regimazione del reticolo idraulico minore lungo la strada di bonifica Sarignana-Rusino, nel comune di Neviano degli Arduini, il cui Sindaco, Alessandro Garbasi, ha effettuato un sopralluogo all’area lavori; l’intervento è stato realizzato  nell’ambito del progetto ‘S.O.S. Bonifica’, attraverso cui l’ente consortile mette a disposizione mezzi d’opera e risorse umane per il territorio collinare e montano della provincia di Parma.

TOSCANA: UNA STAGIONE DI PICCOLI, GRANDI LAVORI

Il Consorzio di bonifica Medio Valdarno (con sede a Firenze) ha fatto il punto sulla situazione degli ultimi interventi di sistemazione idraulica sui corsi d’acqua di Quarrata. E’ ormai praticamente ultimato l’intervento sul torrente Fermulla, dove  resta però da intervenire nuovamente per chiudere alcune tane di animali; sullo stesso corso d’acqua l’ente consortile sta dialogando con Regione Toscana per la progettazione di un intervento strutturale di sistemazione di un tratto dell’arginatura sinistra.
La stagione di riqualificazione dei tratti urbani dei corsi d’acqua di Quarrata ha interessato anche il rio Falchereto, dove è in corso un intervento di rifacimento di un tratto arginale in prossimità della confluenza col torrente Stella. Nel prossimo futuro, l’ente consorziale ha in programma interventi sul Fosso di Lucciano, mentre  proseguono, secondo i tempi stabiliti, i più grandi cantieri sui corsi d’acqua Senice (potenziamento del sistema di pompe idrovore) ed Ombroncello (allargamento della sezione d’alveo e realizzazione di una nuova area di espansione).

VENETO: UN EVENTO SULLA MECCANIZZAZIONE  DEI CORSI D’ACQUA

Il Consorzio di bonifica Acque Risorgive (con sede a Venezia Mestre) ha organizzato con l’agenzia regionale Veneto Agricoltura, presso l’azienda agricola dimostrativa “Diana” di Bonisiolo a Mogliano Veneto,  una giornata dedicata alla meccanizzazione per la gestione di corsi d’acqua in aree rurali. L’iniziativa, cui ha partecipato anche ANBI Veneto, è stata occasione per  vedere in azione le più moderne macchine ed attrezzature necessarie ad una gestione ecologicamente compatibile della vegetazione lungo le rive.
Le motivazioni alla base dell’incontro sono fornite dall’attualità: il verificarsi sempre più frequente di eventi climatici estremi (precipitazioni di forte intensità, periodi di caldo e siccità prolungati) ha posto all’attenzione del mondo agricolo, ma non solo, il tema della gestione delle aste idriche. La manutenzione dei corsi d’acqua, finalizzata al drenaggio dei terreni ed al deflusso delle portate di piena, va svolta, facendo attenzione all’efficienza dell’ecosistema agrario anche attraverso il mantenimento, nonchè lo sviluppo di vegetazione  lungo le rive.
La giornata è stata suddivisa in 2 momenti: al mattino, lungo il canale Carmason si è potuto assistere alla dimostrazione dinamica di macchine per la gestione delle siepi mentre, lungo il fiume Zero, alla dimostrazione di macchine ed attrezzature per la manutenzione della riva.Nel pomeriggio, si è svolta la visita guidata all’area di infiltrazione forestale “Nicolas” e alle rive del fiume Zero.

EMILIA ROMAGNA: IO NON RISCHIO

Anche il Consorzio di bonifica Piacenza (con sede nella città capoluogo) è stato a Bobbio a supporto della campagna informativa di “Io non rischio” 2019, poiché quelli, che un tempo erano eventi eccezionali, ora sono sempre più frequenti e toccano tutto il territorio; per questo acquista sempre più importanza la sinergia tra Protezione Civile, enti e strutture territoriali, senza tralasciare la cittadinanza, che deve acquisire maggior consapevolezza, sapendo conoscere ed affrontare i rischi del territorio. “Io non rischio” è la campagna nazionale della Protezione Civile che allestisce  punti informativi per diffondere la cultura della prevenzione.

MARCHE: AAA CERCASI  PROFESSIONISTI

Il Consorzio di bonifica Marche (con sede a Pesaro) cerca ingegneri, geologi ed agronomi da assumere nelle sedi di Pesaro, Macerata e Pedaso; saranno impiegati nella progettazione e direzione lavori di realizzazione di opere pubbliche affidate all’ente. In particolare si stanno cercando ingegneri e geologi con competenze idrauliche e di gestione del sistema Gis, così come dei moderni programmi informatici utili alla progettazione.
Per garantire la massima trasparenza del percorso di assunzione saranno considerate solo le proposte inviate esclusivamente via mail a segreteria@bonificamarche.it corredate da un curriculum in formato europeo. L’inserimento definitivo sarà preceduto da un contratto a tempo determinato di 6 mesi, cui seguirà l’assunzione a tempo indeterminato nell’organico consortile.
Prosegue così l’impegno dell’ente consortile nel dare nuove opportunità di lavoro a giovani laureati e non solo; negli ultimi tempi, l’ente si è dotato di oltre 20 neoassunti, la quasi totalità con competenze tecniche nel settore della progettazione e direzione dei lavori di opere pubbliche.

VENETO: PROGETTI DI RICONVERSIONE IRRIGUA

Il Consorzio di bonifica Piave (con sede a Montebelluna, in provincia di Treviso) ha organizzato ad Arcade  un incontro pubblico per la presentazione del Programma Nazionale Sviluppo Rurale 2014-2020 - Riconversione irrigua nei comuni di Nervesa e Arcade.
All’iniziativa hanno partecipato i proprietari agricoli ed i Sindaci dei comuni coinvolti nel progetto; con l’iniziativa ha preso il via un ciclo di incontri di informazione, rivolti ai proprietari interessati dai progetti di riconversione irrigua in diversi comuni della provincia di Treviso: oltre a Nervesa e Arcade, infatti, l’ente consorziale sta avviando la riconversione irrigua nei comuni di Istrana, Paese, Quinto, Crocetta del Montello e Montebelluna. I progetti permetteranno nei prossimi mesi la riconversione irrigua di 3.060 ettari di terreno agricolo tramite la posa di oltre duecentosettanta chilometri di condotte e la fornitura d’acqua in media pressione alle aziende. La trasformazione consentirà una riduzione del prelievo d’acqua dal fiume Piave di circa milleduecento litri al secondo, conseguente alla maggiore efficienza del sistema per “aspersione” rispetto all’attuale sistema “a scorrimento”.
Costo dei  progetti è di 20 milioni di euro, finanziati dal Ministero Politiche Agricole Alimentari e Forestali su fondi PSR 2014-2020.

LAZIO: NUOVA ISCRIZIONE AD ENPAIA

Anche il Consorzio di bonifica Conca di Sora (con sede nel comune frusinate) è stato iscritto alla fondazione Enpaia, ente di previdenza per impiegati e addetti del settore agricolo, che associa in Italia oltre ottomila aziende con oltre trentottomila assicurati tra dirigenti, impiegati e quadri; la deliberazione è stata approvata con voto unanime durante i lavori del Comitato Fondi di Quiescenza Dipendenti Consorziali. È questo un passo avanti nella gestione dei servizi ai dipendenti dell’ente consortile, che potranno ora godere di assistenza previdenziale più qualificata oltre ad  accedere a prestazioni aggiuntive ed a servizi innovativi. L’ente consorziale ha potuto procedere alla definizione e presentazione della pratica grazie alla riapertura dei termini di iscrizione alla Fondazione; la sinergia con ANBI  ha permesso la predisposizione di tutto il necessario. Nei mesi scorsi ad aderire ad Enpaia, grazie alla riapertura dei termini, era stato il Consorzio di bonifica Pratica di Mare (con sede ad Ardea, in provincia di Roma).

VINCENZI E GARGANO  IN POLESINE

Il Presidente, Francesco Vincenzi ed il Direttore Generale ANBI, Massimo Gargano, accompagneranno il Presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, Filippo Gallinella, nella visita ai comprensori dei Consorzi di bonifica Adige Po (con sede a Rovigo) e Delta Po (con sede a Taglio di Po, nel rodigino), in calendario lunedì 4 Novembre p.v. . Un incontro con le 2 Amministrazioni consortili e con gli organi di informazione è previsto alle ore 10.30 nel Museo Regionale della Bonifica a Ca’ Vendramin.

 
Per maggiori approfondimenti www.anbi.it
SETTIMANALE DELL´ASSOCIAZIONE NAZIONALE CONSORZI DI GESTIONE E TUTELA TERRITORIO E ACQUE IRRIGUE
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