Anno XXI, n. 30 venerdì, 26 luglio 2019

ANBI: “DI FRONTE AL CALDO TORRIDO RISERVE IDRICHE SUFFICIENTI MA VANNO UTILIZZATE CON OCULATEZZA”

Di fronte al caldo torrido di questa settimana, il sistema idrico italiano sta rispondendo in maniera adeguata, esaudendo le richieste per usi umano, agricolo e produttivo (forte innalzamento nei consumi di energia anche idroelettrica per il condizionamento degli ambienti); va, comunque, segnalata la repentina discesa dei livelli dei grandi bacini settentrionali con i laghi di Como e di Iseo, abbondantemente al di sotto della media stagionale.
Analogamente sta succedendo per il lago di Bracciano a servizio della città di Roma così come per gli invasi di Puglia, Calabria e Sicilia, le cui disponibilità idriche sono comunque superiori a quelle dello scorso anno. Diversamente va in Basilicata, dove mancano all’appello oltre 76 milioni di metri cubi ed in Sardegna (– 92 milioni di metri cubi); anche in Emilia Romagna, la situazione idrica  è deficitaria seppur lievemente: nei bacini piacentini mancano un paio di milioni di metri cubi.  
Per quanto riguarda i fiumi: il Po ha una portata inferiore alla media stagionale, ma superiore a quella dello scorso anno; l’Adige è fortemente condizionato dai rilasci da monte, ma la sua portata è largamente superiore a quella delle stagioni siccitose 2015 e 2017. In Piemonte il Tanaro ha più acqua dello scorso anno, diversamente però da Dora Baltea e Stura di Lanzo. In Emilia Romagna sia i fiumi Savio che Secchia sono in linea con la media stagionale e con portate superiori allo scorso anno.
“Sostanzialmente – ha commentato  Francesco Vincenzi, Presidente ANBI (Associazione Nazionale Consorzi Gestione  Tutela  Territorio ed Acque Irrigue) – la situazione, nonostante le precipitazioni violente ma idricamente scarse di questo periodo, è sotto controllo a dimostrazione della necessità di un’attenta regia a contemperare le diverse esigenze, nel rispetto delle priorità di legge, di fronte ai cambiamenti climatici.”
 

LAZIO: CONSUMI IDRICI: IL SISTEMA IDRAULICO SI CONFERMA SOLIDO

"Sta rispondendo al meglio il sistema idrico laziale in questa fase di caldo torrido e di elevato fabbisogno d’acqua; inoltre, anche le sollecitazioni del mondo produttivo agricolo e, più in generale, dei territori sono state finora soddisfatte, tant’è che  non sono arrivate, da alcuna zona della regione, segnalazioni di particolare criticità in materia di disponibilità idrica per l'agricoltura.
L'obbiettivo, comunque, deve essere quello diffondere ulteriormente la cultura della gestione, nonchè dell’uso intelligente e responsabilie delle risorse idriche che, a torto, si pensa, siano infinite. Il monitoraggio sull'andamento dei consumi è costante, soprattutto in questi giorni, perché inevitabilmente la richiesta d’acqua è aumentata ed è destinata a salire. ANBI Lazio sta approfondendo proposte progettuali da presentare in Regione, partendo dalla necessità ormai oggettiva di dotare anche questi territori di bacini di accumulo idrico, strategici per fronteggiare prolungati periodi di siccità che, come accaduto nel recente passato, compromettono i raccolti agricoli, mettendo a repentaglio la continuità delle produzioni agroalimentari di qualità, il reddito e, in qualche caso, la sopravvivenza stessa delle aziende agricole e zootecniche.

ANBI: DAL VENETO PARTE LA CAMPAGNA #RESPECT

“Il clima sta cambiando inesorabilmente… I grandi della terra non sanno di chi sia la colpa, hanno altro, cui pensare e noi tra inquinamento , riscaldamento globale , incuria e chissenefrega, viviamo i nostri giorni con la speranza che la cosa non ci riguardi, che colpisca sempre altri. Alla luce del verificarsi di questi fenomeni è necessario sedersi ad un tavolo e trovare soluzioni sulle quali lavorare.”
Inizia così, con un linguaggio semplice ed immediato, il manifesto “#Respect”, lanciato a Padova dal locale Consorzio di bonifica Bacchiglione soprattutto verso le giovani generazioni.  Il manifesto prosegue:
#Respect per i fiumi con gli argini corrosi per mancanza di fondi per le manutenzioni;
#Respect per i canali di bonifica e di irrigazione, pieni di plastica galleggiante, soggetti a scarichi incontrollati cui vogliamo dire basta. Basta gettare in acqua rifiuti tanto qualcuno raccoglie , smaltisce e paga, dobbiamo essere tutti responsabili;
#Respect per i fossi privati ormai scomparsi, dove l'acqua non trova più spazio e poi, quando si verificano piogge intense, si cercano i colpevoli per il verificarsi degli allagamenti;
#Respect per il territorio e no all'abbandono dei rifiuti come sport nazionale, perchè facendo una corretta raccolta differenziata si potrebbe davvero fare molto.
“Da anni – commenta Francesco Vincenzi, Presidente ANBI – grazie soprattutto alla Settimana Nazionale della Bonifica e dell’Irrigazione ed alla radicata presenza di progetti scolastici stiamo sperimentando nuovi linguaggi, perché come recita il manifesto #Respect  sono  le nuove generazioni, che dovranno imparare a camminare e vivere su questa terra, dove per crescere avranno bisogno di un ambiente vivibile e di acqua pulita per produrre un cibo sano.”
“I Consorzi di bonifica ed irrigazione –aggiunge Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI – hanno dimostrato, negli anni, una grande capacità di mettersi in sintonia con i tempi, che cambiano. Questo è il tempo della comunicazione e l’esempio   padovano è un esperienza pilota per tutta Italia; lì hanno anche adottato un rap scritto da studenti come inno dell’ente consortile!”
Conclude il manifesto:
#Respect  per i Consorzi di bonifica, per l'autonomia vera che si sono conquistati negli anni, per la loro lunga storia che parte dai monaci benedettini, per  la terra strappata alle paludi e che ancora oggi deve essere gestita con sapienza, per il federalismo locale, per la sussidiarietà orizzontale che li contraddistingue da tutti gli altri enti, dando voce ed ascolto alle richieste del territorio, per la grande disponibilità degli uomini della bonifica che di fatto sono, con il loro lavoro, la prima protezione civile in un territorio fragile e complesso.”
 

TOSCANA: MANUTENZIONE ORDINARIA:  AVANTI TUTTA!

Quarantacinque lotti per un investimento complessivo che sfiora i cinque milioni di euro: così può essere riassunta la strategia, che il Consorzio di bonifica 2 Alto Valdarno (con sede ad Arezzo) è pronto a mettere in campo per ridurre il rischio idraulico sull’ampio, articolato e complesso comprensorio, che abbraccia  54 comuni e si allarga su una superficie di oltre quattrocentoduemila ettari, attraversata da oltre seimiladuecento chilometri di corsi d’acqua.
Il piano riparte con decisione, come sempre, nella stagione estiva, la più indicata per effettuare la manutenzione idraulica  da completare  prima dell’autunno e dell’arrivo dei mesi più piovosi. Nel Casentino la priorità sarà data ai tagli selettivi; in corso sono, invece, gli interventi pianificati per il 2019  su Arezzo città  e in Valdichiana,  mentre partiranno a breve quelli previsti in Valtiberina. Oltre alla manutenzione ordinaria , l’ente consortile  è impegnato nella “cura” dei corsi d’acqua principali: in questo periodo  sta realizzando, su incarico e con risorse di Regione Toscana, lavori per circa un milione di euro.
Altri 2.200.000 euro di interventi, finanziati con  un piano straordinario di contenimento della vegetazione nelle pertinenze fluviali, saranno realizzati entro l’inverno,  in particolare sui fiumi Arno e Tevere. In tutto sono più di otto milioni gli euro destinati a trasformarsi  in riduzione del rischio idraulico, da qui alla fine dell’anno; si tratta di interventi importanti per migliorare la sicurezza del territorio ma, indirettamente, anche per riqualificare l’ambiente fluviale e restituire ai cittadini spazi decorosi e fruibili.

MARCHE: DALLE TANTE PROGETTAZIONI AI CANTIERI

Lavori appaltati e primi cantieri a Settembre: partono i lavori di regimazione idraulica e di riduzione delle criticità lungo i fossi San Sebastiano, Rigatta e Cannetacci, nel comune di Falconara Marittima. Gli interventi, che coinvolgono il bacino del fiume Esino, riguardano anche Chiaravalle, che nel maggio 2014 subì gli effetti dell’esondazione del Triponzio. Il punto è stato fatto ad Ancona,  nella sede di Regione Marche, alla presenza dei Sindaci e del Consorzio di bonifica Marche (con sede a Pesaro), che ha curato i progetti.
Gli interventi sono 2, distinti e con criticità diverse: quello di Falconara è centrale, perché mette in sicurezza un’opera strategica (l’aeroporto) e l’abitato cittadino. L’importanza dei progetti è quella di avere una visione omogenea di tutto il bacino. Si procederà per lotti, sulla base dei finanziamenti già disponibili e altri da intercettare tra quelli messi a disposizione dal Ministero  Ambiente per la lotta ai dissesti. Parliamo complessivamente di circa dieci milioni, dei quali 7 già a disposizione”. I fondi sono quelli dell’Accordo di Programma Quadro e del POR FESR. I lavori interesseranno la parte terminale del bacino idrografico, per migliorare la capacità di captazione, mentre a monte si interverrà con casse di espansione, seguite dall’ex Genio Civile.
“Grazie al fatto che il Consorzio ha già predisposto i progetti relativi all’area centrale dell’intervento complessivo, ad Ottobre potremo attingere ai fondi stanziati dal Piano Operativo Nazionale e ricercare i finanziamenti mancanti” ha detto il Presidente della Regione, Luca Ceriscioli.
 

TOSCANA: NON SOLO ARNO

Il Consorzio di bonifica 3 Medio Valdarno (con sede a Firenze) è tornato al lavoro sul torrente Mugnone, dove l’ente consortile è già intervenuto in più fasi per riqualificare il primo tratto urbano fiorentino del corso d’acqua, che scende da Fiesole.
Dopo la sistemazione della golena con creazione di un percorso di servizio ed  il restauro filologico e attento della antica briglia con rivestimento in mattoni, si interviene per la formazione di una seconda briglia in scogliera a valle di quella appena restaurata. Su questo tratto del corso d’acqua, l’ente consortile ha ricevuto molte richieste e segnalazioni, che hanno contribuito a riqualificare la zona, rendendola una piccola oasi verde del quartiere, ricca di animali e di cittadini frequentatori.


LAZIO: RIMOSSI ARBUSTI, ALGHE E RIFIUTI INGOMBRANTI

È stato necessario un intero fine settimana agli operai del Consorzio di bonifica Agro Pontino (con sede a Latina) per liberare lo sgrigliatore, in località Passerelle a Terracina, dalle alghe, dalle erbacce, dalle bottiglie di plastica e persino dai rifiuti ingombranti, di cui qualcuno ha pensato di liberarsi, gettandoli nei canali. Il quantitativo raccolto supera due tonnellate. Lo sgrigliatore è strategico per l’economia locale, agricola e turistica. È proprio lì che si depositano vegetazione e detriti sospinti dalle correnti dei fiumi Cavata, Amaseno ed Ufente. Senza la protezione della griglia tutto finirebbe a mare per essere poi risospinto dalle correnti fin sulle spiagge del litorale terracinese, che invece, anche questa estate, si presenta ai bagnanti pulito e fruibile.
La sinergia tra Comune Terracina ed ente consorziale è il frutto della pianificazione dei frequenti tavoli di confronto e che presto permetterà di conseguire ulteriori vantaggi per le attività produttive locali. L’obbiettivo è costruire, con i Sindaci del territorio,  un percorso di operatività condivisa per programmare le attività di manutenzione, ma soprattutto per cogliere le tante opportunità offerte dai bandi statali ed europei. La sfida è riuscire ad intercettare finanziamenti  per investire nell’ammodernamento degli impianti irrigui, per una più consapevole gestione delle risorse idriche e per dotare la provincia pontina di nuovi presìdi funzionali alle attività di prevenzione del dissesto idrogeologico.

PUGLIA: CONSORZI A CONFRONTO

“Il Consorzio per la bonifica della Capitanata, che ha sede a Foggia, è il nostro modello di riferimento, perché rappresenta una delle eccellenze del Centro-Sud Italia nel settore della distribuzione irrigua” così si è espressa la delegazione del Consorzio di bonifica  Ovest Bacino  Liri Garigliano (con sede ad  Avezzano, in provincia de L’Aquila),  che ha richiesto di conoscere la realtà pugliese  per assimilare esperienze e “best practices” in vista di un ampliamento del proprio comprensorio irriguo per la realizzazione del progetto,  finanziato nell’ambito del Masterplan Abruzzo, destinato al potenziamento del sistema idrico nella piana del Fucino con la costruzione di una rete irrigua a pressione.
La tariffazione binomia e la metodologia adottata per la riscossione dei contributi sono stati 2 degli argomenti trattati, ma tanti sono stati i quesiti procedurali sia tecnici che amministrativi. Per dare conto praticamente della gestione, la  visita è continuata nel pomeriggio presso alcune infrastrutture rappresentative: la diga di Capaccio, la torre piezometrica P3, la vasca di accumulo del Celone e il distretto irriguo n.12 del comprensorio Fortore. 
Alla fine è stato espresso l’auspicio di una collaborazione ed uno scambio continuo di esperienze tra i 2 enti consorziali accomunati dall’esistenza di coltivazioni intensive nel comprensorio.

VENETO: APPROVATO BILANCIO AMBIENTALE

Per l’ottavo anno il Consorzio di bonifica Brenta (con sede a Cittadella, in provincia di Padova) ha approvato anche il bilancio ambientale. Esso è strutturato su 6 macro-aree ambientali: acqua, suolo, aria, energia, residui vegetali e rifiuti, biodiversità; per ognuna si valuta l’incidenza delle varie attività che l’ente consortile svolge, sia a livello qualitativo  che con parametri monetari.
L’attenzione e l’impegno dell’ente consorziale per la tutela dell’ambiente e della risorsa idrica hanno consentito di ottenere, mantenendolo nel tempo, il Certificato di Qualità Ambientale ISO-14001.

EMILIA ROMAGNA: OCULATA GESTIONE ED EFFICIENZA ORGANIZZATIVA A SERVIZIO DEL TERRITORIO

Un ente in salute, operativo in forma continuativa e strategica, dall’elevato grado di efficienza e affidabilità: è la fotografia del Consorzio di bonifica Parmense (con sede nella “città del Teatro Regio”) emersa dopo l’approvazione del bilancio consuntivo 2018.
Le azioni operate dalla governance consortile consentono di poter contare su un bilancio in linea con i precedenti, per quanto concerne l’ammontare dei contributi dei consorziati, con 13 milioni euro. Al netto dei finanziamenti destinati ad investimenti in manutenzioni ordinarie e straordinarie programmate o di emergenza, progettazioni dirette o svolte per conto di altri enti con competenza territoriale e dei relativi costi di esercizio per la realizzazione degli interventi di quotidiana operatività, l’ente consortile ha generato un avanzo virtuoso di esercizio di 1 milione di euro, che saranno subito destinati ad interventi in pianura e montagna.
Nell’ambito dell’approvazione del bilancio consortile è stata anche sottolineata l’altissima percentuale di contribuenza sul territorio (oltre 90%); questo aspetto, unito all’assunzione di 10 nuove unità lavorative lo scorso Febbraio, consente all’ente un ulteriore innalzamento qualitativo dei molteplici servizi forniti ai cittadini.

FRIULI VENEZIA GIULIA: REGIONE APPROVA BILANCIO

Con l’approvazione da parte della Giunta Regione Friuli Venezia Giulia, il bilancio consuntivo 2018 del Consorzio di bonifica Pianura Friulana (con sede ad Udine) è diventato operativo. Il bilancio  si suddivide in 17 milioni di euro per l’attività corrente e 21milioni di euro per l’attività di investimento, legata alla realizzazione di nuove opere di bonifica (delegate dallo Stato e dalla Regione) o di interventi per l’ammodernamento e l’incremento del patrimonio consortile, che per l’anno 2018 hanno riguardato prevalentemente l’acquisto di nuove macchine operatrici, nonchè la manutenzione dei magazzini e delle sedi operative consorziali.
L’avanzo di amministrazione dell’esercizio, pari a 47.000 euro, verrà utilizzato per la ricostituzione e la manutenzione delle opere di bonifica, incrementando anche le spese per la prevenzione e la sicurezza. Continua e si consolida, dunque, il processo di razionalizzazione ed efficientamento  delle attività consortili, senza toccare i canoni di bonifica, invariati dal 2013. Un contributo importante proviene dalla produzione di energia elettrica, nel 2018 pari a circa  21/milioni di kilowattora, prodotta attraverso 6 centrali idroelettriche ed alcuni impianti fotovoltaici, che hanno determinato entrate per 2,5 milioni di euro. Inoltre, con la produzione di energia rinnovabile si compensano i consumi energetici necessari per le attività consortili, senza determinare, per i propri fabbisogni energetici, un consumo di risorse e distruzione di materie prime del territorio.
Per quanto riguarda l’attività tecnico-progettuale è stato sottolineato come, nell’anno 2018, abbiano trovato attuazione gli interventi previsti nel programma annuale e triennale dei lavori; in particolare: 47 progetti e perizie suppletive e di variante per un importo complessivo di circa trentasette  milioni, 24 appalti conclusi (21 milioni), 23 opere in corso di esecuzione (€ 16.200.000,00), 11 rendicontazioni finali (€ 4.200.000,00). Un particolare impegno operativo ed economico è stato, infine, rivolto anche alle manutenzioni dei corsi d’acqua da eseguire con fondi di bilancio, mediante finanziamento regionale o con la sottoscrizione di apposite convenzioni con le Amministrazioni Comunali interessate.

VENETO: SINERGIA POLESANA

I Consorzi di bonifica Delta Po (con sede a Taglio di Po) e Adige Po (con sede a Rovigo) hanno avviato una sinergia con i Lanciatori del Polesine, associazione di pesca sportiva, sostenibile con esche artificiali ed attiva nella salvaguardia delle acque, indirizzata a favore della fauna ittica e terricola del Polesine. Nello specifico, il Protocollo prevede l’individuazione di zone idonee, nelle quali sviluppare progetti di ripopolamento e mantenimento della qualità delle acque e della fauna.
Particolare attenzione è rivolta all’indagine su tratti e bacini, nei quali i livelli idrici possono rimanere costanti tutto l’anno, in modo da garantire la sopravvivenza delle specie ittiche immesse. Gli enti consorziali hanno messo a disposizione le mappature dei corsi d’acqua e dei manufatti in gestione, stabilendo anche una procedura di comunicazione veloce sui lavori, che interesseranno tali corsi d’acqua.

EMILIA ROMAGNA: IN MOTO  ALLA DIGA

Continuano le visite guidate agli impianti del Consorzio di bonifica Piacenza (con sede in città) e la diga del Molato rimane la meta preferita di piacentini e lombardi. Recentemente è stato in visita anche  il BMW Club Motorrad di Como e Varese, nato nel 2017 e che conta un centinaio di iscritti. Nessuno aveva mai visto una diga nella sua parte interna ed è stata un’esperienza interessante, resa piacevole dai tecnici dell’ente consortile, sempre disponibile ad accompagnare chi ne faccia richiesta.

 
Per maggiori approfondimenti www.anbi.it
SETTIMANALE DELL´ASSOCIAZIONE NAZIONALE CONSORZI DI GESTIONE E TUTELA TERRITORIO E ACQUE IRRIGUE
Direttore Responsabile: Massimo Gargano - Registrazione Tribunale di Roma n. 559/98 del 25 novembre 1998
Redazione: Via S.Teresa, 23 - 00198 Roma - Tel. 06/844321 - Fax 06/85863616
Sito internet: anbi.it - eMail: anbimail@tin.it