Anno XXI, n. 24 venerdì, 14 giugno 2019

ANBI: ANOMALIE METEO EVIDENZIANO UN’ITALIA “ A CHIAZZE”

Forti fenomeni temporaleschi localizzati e scioglimento delle nevi stanno creando una situazione anomala nelle portate idriche in Nord Italia, con conseguente rischio di criticità idrogeologiche come quelle registrate in Lombardia. I grandi laghi sono tutti sopra la media stagionale: gli invasi Maggiore e di Como  sono a rischio di tracimazione, mentre Iseo e Garda sono quasi al limite della capacità dopo aver sfiorato i massimi storici.
A segnalarlo è stata l’ANBI, indicando come questa situazione comporti uno stato di attenzione idraulica nei territori a valle, obbligando gli enti consortili a complesse manovre idrauliche a salvaguardia di campagne e centri abitati. Il fiume Po, invece, non sembra ancora risentire di forti apporti idrici, nonostante il livello sia cresciuto: analogamente a quanto registrato a monte, i rilevamenti da Cremona a Pontelagoscuro segnalano una portata inferiore sia alla media del periodo che a quella dello scorso anno. In Piemonte anche Dora Baltea, Tanaro e Stura di Lanzo hanno portate inferiori al 2018, mentre gli invasi (Ingagna, Ostola, Ravasanella) registrano performance migliori.
E’ invece al massimo della portata del più recente quinquennio il fiume Adige  che, a Boara Pisani, segna circa 464 metri cubi al secondo. Scendendo verso Sud, la diga di Penne, in Abruzzo, è pressochè  al limite della capacità di invaso, mentre permangono rassicuranti le disponibilità idriche in Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna; al contempo resta deficitaria la situazione in Basilicata, dove mancano circa 69 milioni di metri cubi d’acqua rispetto allo scorso anno.
“Il mantenersi di situazioni disomogenee anche all’interno di aree contermini, conferma la necessità di infrastrutturare il territorio con opere di regolazione idraulica, siano essi nuovi invasi o canali di scolo ed irrigui” ha commentato  Francesco Vincenzi, Presidente ANBI.
 

GARGANO: “LA QUALITA’ DELL’ACQUA IRRIGUA E’ LA SFIDA DEI CONSORZI DI BONIFICA ALLA GESTIONE DELL’AMBIENTE”

“Risparmio ed efficienza nella gestione dell’acqua sono risposte diverse ad una richiesta sociale, sollecitata da più concause: dai cambiamenti climatici alle esigenze economiche delle imprese, perché il costo dei servizi idrici è una posta di bilancio.  Per questo, in occasione dell’Assemblea ANBI del 3 e 4 Luglio a Roma, lanceremo la sfida sulla certificazione della qualità dell’acqua per dare un valore ai servizi ecosistemici assicurati dall’attività dei Consorzi di bonifica ed irrigazione ed oggi non contabilizzati.”
Ad anticiparlo è stato Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI (Associazione Nazionale Consorzi  Gestione Tutela Territorio ed Acque Irrigue), intervenuto, al Palazzo dell’Agricoltura di Roma, al final meeting di SIM  Project, presentato dal Politecnico di Milano insieme alle Università della Tuscia, di Valencia e di Delft  nell'ambito delle attività sul risparmio irriguo, secondo gli indirizzi della Politica Agricola Comunitaria.  Ideato e sviluppato dal gruppo di ricerca e sviluppo, coordinato dal cattedratico,  Marco Mancini, SIM è uno strumento web operativo (sim.polimi.it), integrabile con il sistema Irriframe di ANBI, per monitorare  il fabbisogno irriguo ed erogare, quando la coltura lo richiede, il necessario volume irriguo. Ciò permette di aumentare l'efficienza irrigua, risparmiando acqua, fertilizzanti ed energia in percentuali significative rispetto alle odierne pratiche.
“Accanto al costante sforzo per ottimizzare l’uso dell’acqua in agricoltura, dobbiamo però comunicare all’opinione pubblica – ha proseguito il dg ANBI – che l’acqua consumata è quella per produzioni industriali come jeans o computer, non quella irrigua, che viene restituita all’ambiente, spesso migliore di come è stata prelevata. In questo, il rapporto con il mondo scientifico è fondamentale per continuare a sviluppare la ricerca e contribuire a  trasformare i problemi in opportunità.”
 

PUGLIA: PREMIATO L’IMPEGNO PER IL  PROGETTO SIM

Si è svolto, a Roma, l’incontro finale del progetto SIM (Smart Irrigation from soil moisture forecast using satellite and hydro-meteorological Modelling), coordinato  dal Politecnico di Milano con un team internazionale; il progetto sviluppa un sistema operativo per la previsione, in tempo reale, dei fabbisogni irrigui ai fini di una gestione parsimoniosa dell' acqua in agricoltura attraverso il monitoraggio di umidità del suolo con orizzonti temporali fino a 30 giorni.
Il progetto ha visto coinvolto anche il Consorzio di bonifica Capitanata (con sede a Foggia) che, nell’occasione, ha ricevuto una targa di riconoscimento.

VENETO: OASI NATURALISTICA PIU’ GRANDE

Più natura fruibile da parte dei cittadini, maggior controllo e tutela del territorio: sono gli intenti del Protocollo d’Intesa, siglato dalla Lipu (Lega Italiana Protezione Uccelli) e dal Consorzio di bonifica  Acque Risorgive (con sede a Venezia Mestre). Secondo quanto stabilito dall’accordo, siglato nell’ambito del protocollo nazionale tra ANBI e Lipu-BirdLife Italia, l’oasi Cave Gaggio, in provincia di Venezia, si amplia e si annette alcune aree di pertinenza del l’ente consortile, situate nei comuni di Marcon e Quarto d’Altino. Si tratta per l’esattezza dell’argine Sud del fiume Zero, dell’argine Sud del lago Pojan e lo stesso bacino lacustre all’interno dell’area naturalistica che l’associazione gestisce e segue ormai da 30 anni.
L’ente consorziale  si farà carico di realizzare una rampa di accesso pedonale, che colleghi i sentieri dell’oasi Cave Gaggio col lago Pojan e finanzierà la realizzazione, a cura della Lipu, di due bacheche illustrative e descrittive della fauna ittica presente. La manutenzione delle aree rimarrà a carico di “Acque Risorgive”, mentre l’organizzazione ambientalista organizzerà visite guidate ed altre iniziative di fruizione sostenibile. L’accordo ha durata decennale. Come la gran parte degli  interventi dell’ente consorziale sul territorio, anche quello realizzato in questo tratto del fiume Zero, oltre ad aumentare i volumi di invaso  e rallentare il deflusso delle acque, a favore dei processi naturali di fitodepurazione,  è servito ad incrementare la biodiversità come ha dimostrato un campionamento sulla fauna ittica: rilevata la presenza di 2 specie rare come la savetta e il ghiozzetto di laguna.
L’oasi Cave Gaggio è stata istituita nel 1985 dalla Provincia di Venezia  su terreni privati, adibiti all’escavazione di argilla e successivamente gestita dal Comune di Marcon e dalla Lipu. Nel 2012 è diventata una riserva naturale attraverso un Protocollo d’Intesa, coprendo la parte più importante e significativa del sito di rete Natura 2000. In questi 30 anni l’area, che vanta la presenza di oltre duemila  specie animali e vegetali, è stata frequentata da circa centomila visitatori.

EMILIA ROMAGNA: TRATTO DI CONDOTTA IN SICUREZZA

Si sono conclusi i lavori per la  messa in sicurezza della condotta irrigua Agazzano- Battibò (adduttore principale del distretto destra Tidone) in località Casa Roveda, in comune di Pianello Val Tidone. 
Grazie agli interventi di consolidamento è stata realizzata un’opera di difesa a protezione della condotta irrigua, messa a nudo a seguito degli eventi alluvionali del Marzo 2016, per i quali il Consorzio di bonifica Piacenza (con sede nella città capoluogo) aveva inviato segnalazione e richiesta di finanziamento alla Regione Emilia Romagna dopo aver operato un primo intervento d’urgenza.
La condotta Agazzano Battibò, ultimata nel 2013, è una tubazione in pressione lunga 23 chilometri e fondamentale per la distribuzione irrigua nei comuni di Pianello, Borgonovo e Agazzano.

TOSCANA: TEMPO DI SFALCI

Con il bel tempo sono cominciati gli interventi stagionali di manutenzione programmata sui corsi d’acqua della Valdelsa fiorentina e senese tra Castelfiorentino, Certaldo, Poggibonsi e San Gimignano: è una delle principali attività, cui il Consorzio di bonifica 3 Medio Valdarno (con sede a Firenze) è chiamato durante la stagione compresa fra la primavera e l’autunno di ogni anno.
In Val d’Elsa, dopo le copiose piogge di Maggio, si sta procedendo con il primo passaggio sui tratti arginati, all’interno dei centri abitati, in prossimità di casse di espansione e altre importanti opere idrauliche.
Si tratta di un’operazione all’apparenza semplice, ma che in realtà necessita di un iter di programmazione, preparazione ed affidamento che prende avvio già molti mesi prima: dal punto di vista organizzativo bisogna garantire l’esecuzione dei lavori simultaneamente su oltre duemila chilometri di corsi d’acqua in un comprensorio di oltre tremilacinquecento chilometri quadrati; dal punto di vista esecutivo, invece, è fondamentale attendere che gli argini siano asciutti e praticabili, rispettando anche le tempistiche dell’habitat; infine, obbiettivo strategico è verificare che manufatti, sistemazioni ed opere idrauliche siano ben funzionanti, approfittando eventualmente  dei bassi livelli idrometrici estivi per eseguire meglio le riparazioni come, ad esempio, quelle necessarie nei confronti delle  numerose tane di nutrie ed altri animali selvatici.

EMILIA ROMAGNA: LAVORI CONCLUSI

Ripristino delle scarpate arginali e di un tratto del muro di sponda: questo è quanto realizzato nel canale scolmatore San Pellegrino, in comune di Spilamberto,  dal Consorzio di bonifica Burana (con sede a Modena). I  lavori hanno permesso di ristabilire, con tecniche di ingegneria naturalistica, le condizioni originali dell’alveo, che riveste un importante ruolo nell’allontanamento delle acque dal territorio di Vignola e parte di Spilamberto per riversarle nel fiume Panaro.
L’intensità e la frequenza degli eventi di piena, che si sono verificati nella zona, hanno contribuito al deterioramento delle sponde del canale. I periodi di forte siccità, alternati a piogge intense e localizzate, mettono nella condizione di dover monitorare e manutentare sempre meglio le opere idrauliche e, nello stesso tempo, di progettare per adeguare il sistema idrografico alle nuove esigenze.

LAZIO: MANUTENZIONE DEL TERRITORIO: VIA AL DIRETTO COINVOLGIMENTO DELLE AZIENDE AGRICOLE

Pulizia dei canali e via libera al coinvolgimento diretto delle aziende agricole: la proposta dei Consorzi di bonifica Agro Pontino (con sede a Latina) e Pontino Sud (con sede a Fondi, in provincia di Latina) è stata formalizzata in un Protocollo d’Intesa già sottoscritto da CIA, Coldiretti e Confagricoltura. Tali enti consortili operano su un territorio di oltre duecentomila  ettari con una rete di canali, che si estende per oltre cinquemila chilometri; hanno già pubblicato il bando per istituire l’albo delle imprese agricole consorziate, cui affidare, tramite la stipula di convenzioni e la previsione di un corrispettivo, lavori ed  attività di manutenzione del territorio, pulizia del reticolo idrografico, riduzione del rischio idraulico e salvaguardia del paesaggio.
La proposta, condivisa dalle Organizzazioni Professionali Agricole, mette nelle condizioni di incrementare le attività di manutenzione del territorio e di pulizia dei canali; con l’ausilio degli imprenditori, che risponderanno al bando, si potrà  predisporre un piano straordinario di interventi finalizzati ad elevare gli standard di sicurezza idrogeologica a beneficio della intera collettività, salvaguardare più efficacemente le produzioni agricole, soprattutto quelle insediate nelle aree a più elevato rischio di allagamento ed offrire alle imprese locali una opportunità aggiuntiva di reddito. Il bando è consultabile sul sito Internet dei 2 Consorzi di bonifica.

CAMPANIA: LAVORI ALLA DIGA DI PERSANO: FORNITURA IDRICA RIDOTTA E TURNAZIONI  IRRIGUE

A seguito di importanti lavori di sistemazione e potenziamento della diga di Persano, dalla quale il Consorzio di bonifica Paestum (con sede a Capaccio Scalo, in provincia di Salerno) attinge gran parte della risorsa idrica, destinata al proprio bacino, si riscontrerà, nei prossimi giorni, una  riduzione della fornitura irrigua.
Per tale motivo, scusandosi con i Consorziati per i disagi, è stato comunicato che i reparti irrigui subiranno una turnazione dell’erogazione idrica fino al 30 Giugno p.v. L’erogazione tornerà regolare nel più breve tempo possibile.

TOSCANA: LA GOVERNANCE? DEVE ESSERE PARTECIPATA

Territorio protagonista per il Consorzio di bonifica 2 Alto Valdarno (con sede ad Arezzo):  punto cardine del programma è di puntare su un’organizzazione  di governo dell’ente democratica e plurale e che passi attraverso l’individuazione di referenti territoriali, nonchè la creazione di commissioni tematiche.
Si sta, infatti,  predisponendo una bozza di regolamento dell’Assemblea, che tenga  conto del nuovo format di lavoro, incentrato sulla presenza di “antenne” capaci di monitorare  ogni area dell’ampio comprensorio consortile e su una governance partecipata per  recepire i bisogni diversificati del territorio.
Spinto dal progetto di un coinvolgimento attivo  del territorio, l’Ufficio di Presidenza dell’ente consorziale ha avviato un tour, che toccherà tutti i 54 Comuni del comprensorio per conoscere i bisogni delle comunità locali, attraverso un confronto diretto con gli amministratori.

VENETO: MAGLIA IDRAULICA TERRITORIALE

Presente il Sindaco, il Consorzio di bonifica Brenta (con sede a Cittadella, in provincia di Padova) ha tenuto, nella sede municipale di Gazzo, una riunione per  illustrare i lavori di sistemazione della rete scolante privata in varie zone del territorio comunale. Le opere consisteranno nella ricalibratura ed espurgo di 4 scoline.
Analoghi lavori sono previsti in altri comuni del comprensorio (Carmignano di Brenta, Campodoro, Grumolo delle Abbadesse, Marostica, Mestrino, Piazzola sul Brenta, Torri di Quartesolo ,Veggiano) a seguito di un bando regionale, che ha voluto valorizzare la rete di fossi minori non in gestione ai Consorzi di bonifica e solitamente in condizioni di precarietà. La Regione Veneto ha richiesto il cofinanziamento dei Comuni, in modo da stimolare  l’impegno ad investire sulla cura e manutenzione dei reticoli idrografici; requisito per accedere al finanziamento, inoltre, era che fosse adottato il Piano Comunale delle Acque.

LAZIO: ENTE STRATEGICO PER LA DIFESA DEL SUOLO

Il Consorzio di bonifica Pratica di Mare (con sede ad Ardea, in provincia di Roma) ha un ruolo  fondamentale di tutela e protezione del suolo e dell’ambiente; oggi la Bonifica è chiamata non solo a garantire la sicurezza idraulica del territorio, ma anche e soprattutto a svolgere azioni di tutela delle risorse naturali. L'attuale comprensorio è attraversato da una serie di corsi d'acqua, che nascono nella parte montuosa e collinare e solcano il territorio per circa seicentoventi chilometri.
Notevole e complesso è il sistema idraulico: il territorio comprende una parte collinare-montuosa dei Colli Albani, un’area paesaggistica di grande importanza, caratterizzata da una particolare morfologia a doppia cinta concentrica di rilievi ed a quote che raggiungono i 934 metri sul livello del mare. Lungo la parte prospicente il mare Tirreno, sono presenti i bacini, che fanno capo a 4 impianti idrovori, che provvedono al sollevamento meccanico delle acque con una portata di 4,7 metri cubi al secondo. Le canalizzazioni artificiali si sviluppano per circa ottanta chilometri ed i tratti di monte dei principali corsi d'acqua presentano notevoli pendenze, anche superiori al 16%: preminente sono quindi il carattere torrentizio e frequenti i rischi di esondazione.

VENETO: GIORNALISTI A LEZIONE DI BONIFICA

Sono stati oltre una ventina i giornalisti, che hanno partecipato al corso di formazione “Il cibo è irriguo: stato e prospettive dell’acqua, risorsa vitale”, organizzato dall’Ordine professionale in collaborazione con A.R.G.A.V. (Associazione Regionale Giornalisti Agroambientali Veneto Trentino Alto Adige) e con il supporto di ANBI Veneto.
La giornata di studio si è articolata in una mattinata di lezioni “frontali” nella sala riunioni della centrale di derivazione irrigua a Nervesa della Battaglia, cui è seguita, nel pomeriggio, una visita ad alcune strutture irrigue del territorio, curata dal Consorzio di bonifica Piave (con sede a Montebelluna, in provincia di Treviso).  Pochi giorni prima, ANBI Veneto era stata anche fra i relatori ad un altro corso formativo per giornalisti, promosso dalla multiutility Etra: “Quanto incidono i cambiamenti climatici sulla disponibilità dell’acqua destinata al consumo umano ed all’utilizzo in agricoltura”.

MARCHE: GRAN PREMIO DEMETRA: PREMIATA ANCHE CLASSE ELEMENTARE

Il concorso Demetra  premia i migliori progetti delle scuole superiori, dedicati ad “ambiente e innovazione”. L’edizione 2019, dal titolo “Un territorio sano per una crescita sana”, è stata caratterizzata da un piacevole imprevisto: tra i progetti presentati ce ne era, infatti, anche uno di una scuola elementare: la  “Allegretto Di Nuzio” di Fabriano. La classe 3^A ha partecipato al concorso, concentrandosi sull’ambiente del corso d’acqua Giano di Fabriano.
L’elaborato premiato è consistito nella realizzazione di un cartellone molto particolare: apparentemente era il classico cartellone con disegni ed oggetti di carta attaccati con la colla, ma in realtà al suo interno è stato  inserito un modellino di diga, perfettamente funzionante, con motore e sensore ottico. Non solo: è stata anche trasformata la carta in realtà aumentata: si vede la creazione della diga e le zone di prossimità, in cui è possibile praticare l’agricoltura.
Il Consorzio di bonifica Marche (con sede a Pesaro), promotore del concorso, ha premiato la classe con una gita alla diga di Cingoli ed una giornata al parco avventura.  

LAZIO: NUOVO DIRETTORE ANBI REGIONALE

ANBI Lazio ha un nuovo Direttore Generale: è Andrea Renna,  che ricopre la stessa carica anche nei  2 Consorzi di bonifica romani; 53 anni, ha svolto, tra l'altro, diversi incarichi in enti pubblici e di rappresentanza.

 
Per maggiori approfondimenti www.anbi.it
SETTIMANALE DELL´ASSOCIAZIONE NAZIONALE CONSORZI DI GESTIONE E TUTELA TERRITORIO E ACQUE IRRIGUE
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