PROMESSA MANTENUTA: PUBBLICATO IL DECRETO DEL GOVERNO CHE FINANZIA ULTERIORI 15 PROGETTI PER LA RETE IRRIGUA DEL PAESE
Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari, Forestali e del Turismo ha pubblicato il Decreto di formalizzazione della decisione assunta dal Comitato di Sorveglianza del 29 Ottobre scorso, con cui si approvava la proposta di utilizzare parte delle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) per lo scorrimento della graduatoria definitiva delle domande di sostegno, presentate a valere sul bando di selezione delle proposte progettuali del Piano Irriguo Nazionale. Risultano così finanziati ulteriori 15 progetti per un investimento complessivo pari a € 147.667.793,00; scendendo nel dettaglio: € 104.489.599,00 sono destinati al Mezzogiorno, mentre € 43.178.194,00 vanno al Centro Nord. Tale provvedimento va ad aggiungersi ai 19 interventi, già finanziati nell’ambito del Piano Nazionale di Sviluppo Rurale. Nei prossimi mesi, dunque, apriranno, lungo l’intera Penisola, 34 cantieri per migliorare ed implementare la rete irrigua, infrastruttura strategica per il Paese e la sua economia agricola, alla luce soprattutto dei cambiamenti climatici in atto. A beneficiarne non sarà solo l’agricoltura del Made in Italy, ma il territorio nel suo complesso grazie anche ad almeno 2000 posti di lavoro, che saranno garantiti dagli interventi e da una innovazione spinta che caratterizza tutti i progetti.
“E’ una promessa mantenuta dal Governo e per la quale ringraziamo, in particolare, il Ministro, Gian Marco Centinaio, la Sottosegretaria, Alessandra Pesce, nonché la struttura tutta del MiPAAFT per l’importante risultato raggiunto nell’interesse del Paese” ha commentato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI.
“E’ una vittoria della politica che sceglie, della conoscenza e concretezza della pubblica amministrazione e della modernità e capacità progettuale dei Consorzi di bonifica, che ha permesso di sbloccare risorse già stanziate, ma in attesa di collocazione. Procedere allo scorrimento della graduatoria di progetti già approvati, ma che non avevano potuto trovare disponibilità nel precedente provvedimento del Piano Irriguo Nazionale, è parsa la decisione più opportuna, e innovativa nella sua semplicità – ha aggiunto Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI - L’Italia del fare e del fare bene non deve, però, fermarsi; i Consorzi di bonifica sono una risorsa determinante per costruire oggi il Paese di domani. I Consorzi, con la forza della partecipazione derivante dall’autogoverno e dalla prossimità ai territori sono pronti per nuove e innovative sfide.”
EMILIA ROMAGNA: NUOVO IMPIANTO IRRIGUO
Il Piano Nazionale Invasi, licenziato dal Governo e declinato sui territori dall’Autorità Distrettuale del Fiume Po, premia anche il progetto del Consorzio di bonifica Parmense (con sede nella “città ducale”), volto a realizzare un nuovo e tecnologicamente avanzato impianto di sollevamento delle acque dal fiume Po, in località Ongina.
L’attuale centrale idrovora, situata nel comune di Polesine Zibello, sarà completamente rifatta a servizio di un comprensorio irriguo per lo più di colture di pregio, esteso su oltre ottomila ettari. Gli interventi progettati dai tecnici dell’ente consortile si rendono assolutamente necessari per il continuo abbassamento del livello idrometrico del Po con conseguente calo delle portate, cui attualmente non corrisponde un proporzionale e adeguato abbassamento delle pompe idrovore.
La scelta progettuale è stata, quindi, quella di realizzare un nuovo impianto di pre-sollevamento (dotato di due innovative elettropompe con portata pari a 1.650 litri al secondo) con condotte di mandata, collegate a quelle esistenti. L’opera ha avuto un iter molto accurato e conferma gli efficienti livelli di capacità progettuale dell’ente consorziale.
VENETO: SI RIDISEGNA L’IRRIGAZIONE
Presenti amministratori locali, il teatro parrocchiale di Cà degli Oppi ha visto il Consorzio di bonifica Veronese (con sede nel capoluogo scaligero) presentare al territorio il “Progetto esecutivo per la conversione irrigua del Bacino di Cà degli Oppi nei comuni di Oppeano, Bovolone e Isola Rizza”. Si tratta di un progetto strategico per le aziende agricole dell’ area e che porterà ad un risparmio della risorsa idrica superiore al 50%, rientrando in un piano complessivo di efficientamento ed ammodernamento degli impianti di irrigazione nella provincia scaligera.
L’intervento prevede l’utilizzo della stazione di sollevamento esistente in località Feniletto, adeguata per ricavare lo spazio sufficiente per l’installazione delle pompe e dei quadri elettrici, nonchè la realizzazione di una nuova rete irrigua “in pressione”, lunga circa quarantadue chilometri; Importante sarà la realizzazione di una vasca dissabbiatrice, che verrà ricavata con il riutilizzo del tratto terminale del canale adduttore esistente e che costituisce il sistema più semplice, affidabile ed economico per ridurre il contenuto di solidi sospesi nell’acqua irrigua.
L’opera è stata finanziata dal Ministero Politiche Agricole Alimentari Forestali eTurismo per un importo di 5.500.000 euro nell’ambito del Piano irriguo Nazionale.
ANBI: AL NORD, LA PIOGGIA ASSICURA RISERVE IDRICHE FINO A MAGGIO
VINCENZI: “IL FUTURO DEVE ESSERE DELLA PROGRAMMAZIONE IDRICA, NON DEGLI SCIAMANI!”
“Con i nostri progetti e la nostra sussidiarietà evitiamo di affidare il futuro dell’agricoltura italiana a sciamani e danze della pioggia!”: è con una battuta che Francesco Vincenzi, Presidente ANBI ha annunciato il via alla “corsa per l’apertura dei cantieri” previsti dal Piano Irriguo Nazionale e dal Piano Nazionale Invasi: oltre ottocento milioni di investimenti pubblici, che garantiscono almeno quattromila posti di lavoro.
“Con la nostra capacità progettuale – ha proseguito Vincenzi, intervenuto all’Assemblea S.N.E.B.I. (Sindacato d’impresa dei Consorzi di bonifica e di irrigazione) – frequentiamo il futuro, ma dobbiamo farlo sempre più soprattutto in alcune Regioni del Sud, dove una cattiva interpretazione della politica limita le potenzialità dell’autogoverno degli enti consortili, costringendoli a commissariamenti senza fine.”
I dati sulle disponibilità idriche confermano il positivo andamento del momento: in soli 3 giorni, il lago Maggiore è cresciuto di 17 centimetri, il livello di quello di Como ha segnato quasi dieci centimetri in più, l’Iseo + 11 centimetri; il lago di Garda è salito addirittura 23 centimetri sopra la media del periodo.
Bene anche i fiumi con il Po, che ha abbandonato la fatidica quota minima dei 600 metri cubi al secondo a Pontelagoscuro per avvicinarsi molto alla media del periodo (mc/sec 1559) e l’Adige.
I fiumi piemontesi (Dora Baltea, Tanaro Stura) sono tornati a regime, così come il Secchia in Emilia Romagna.. E’ migliorata anche la situazione del lago di Bracciano, da cui attinge l’acquedotto di Roma.
“Le piogge di questi giorni – ha concluso Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI – stanno riportando la situazione idrica delle regioni settentrionali del Paese verso la normalità del periodo. Non dobbiamo, però, illuderci perché le scorte idriche accumulate sono sufficienti indicativamente fino a fine Maggio, quando non avremo i consueti apporti idrici dallo scioglimento delle nevi, quest’anno praticamente dimezzate. Questo, nonostante si stia trattenendo la maggior quantità possibile d’acqua nei laghi, nei bacini artificiali e perfino nei canali.”
ANBI: I CONTRATTI DI FIUME SONO ESEMPIO DELL’ALTRA ITALIA DEI CONSORZI DI BONIFICA
GARGANO: “IL FUTURO E’ NELLA PARTECIPAZIONE ALLA COSTRUZIONE DELLE SCELTE. VANNO SUPERATE LE LOGICHE DEGLI SLOGAN”
“I Contratti di Fiume sono esempio di un’altra Italia, quella che ricerca ciò che unisce, invece di esaltare le differenze ed abbiamo l’orgoglio di affermare di essere tra i primi sostenitori di questo nuovo strumento di pianificazione territoriale: laddove c’è un Consorzio di bonifica coinvolto, c’è sicuramente un efficiente processo partecipativo, perché è elemento fondante dell’esperienza consortile. Non è un caso che nessuno dei nostri progetti infrastrutturali, presentati per il Piano Irriguo Nazionale e pari ad 1 miliardo e 300 milioni di euro in investimenti, abbia ricevuto contestazioni da comunità locali, perchè coinvolte nel percorso ideativo.”
Lo ha affermato Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI, intervenuto ad un incontro sul tema, a Roma.
I Contratti di Fiume (declinati anche in contratti di falda, sorgente, laguna, ecc.) si sono diffusi in Italia su precedenti esperienze francesi e prevedono un modello partecipativo “dal basso”, coinvolgendo i “portatori di interesse”, ma anche la comunità nel suo complesso.
“Bisogna privilegiare il confronto fra interessi diversi, abbandonando la logica dei totem indiscutibili, degli slogan e delle tifoserie di parte che, ad esempio, bloccano da anni l’iter parlamentare della legge contro il consumo indiscriminato di suolo, concausa delle emergenze idrogeologiche, che costano annualmente all’ Italia 7 miliardi per riparare i danni – ha concluso il DG ANBI - Bisogna privilegiare la prevenzione, attrezzando il territorio per aumentarne la resilienza ai cambiamenti climatici, incentivando anche la naturalità dei fiumi e migliorando la qualità dello loro acque; allo stesso tempo, dobbiamo vigilare in Europa per contrastare scelte o interpretazioni normative, penalizzanti il nostro Paese, consapevoli, però, che ancora molto c’è da fare come, ad esempio, nel campo della depurazione delle acque reflue, che oggi utilizziamo solo in piccolissima parte. La positiva esperienza dei Contratti di Fiume è la strada da perseguire per uno sviluppo condiviso in un Paese migliore.”
TOSCANA: CONTRATTI DI FIUME: UN CASO DI STUDIO
Il Contratto di Fiume della Val di Cornia è stato eletto caso di studio dal Ministero e, grazie a questo progetto, la Toscana è stata tra le 9 regioni selezionate per presentare un'esperienza maturata sul proprio territorio nell'ambito dell'evento nazionale "La partecipazione pubblica nella gestione dei corpi idrici - Il coinvolgimento dei portatori di interesse nei Contratti di Fiume", organizzato a Roma dall'Osservatorio Nazionale dei Contratti di Fiume del Ministero dell'Ambiente.
Il Contratto di Fiume della Val di Cornia è maturato parallelamente all'attivazione del progetto europeo LIFE REWAT, che ha l'obbiettivo di sviluppare una strategia partecipata per la gestione integrata delle risorse idriche, come modello di governance per lo sviluppo sostenibile locale. Si tratta di una buona pratica da 2 punti di vista: quello dell’innovazione sociale (grazie al coinvolgimento degli attori sul territorio ma anche dei cittadini) e quello della buona pratica tecnologica, che può essere anche trasferita in ambito regionale e nazionale per la prevenzione e il contrasto ai cambiamenti climatici.
Il LIFE ha fornito esempi di buone pratiche attraverso la realizzazione di 5 interventi dimostrativi, che pongono la Val di Cornia come laboratorio di innovazione nel contesto del bacino mediterraneo: 1) impianto di ricarica della falda in condizioni controllate in località Forni nel comune di Suvereto; 2) riqualificazione morfologica di alcuni tratti del fiume Cornia nella zona dei meandri nel comune di Suvereto; 3) tecniche irrigue innovative (sub-irrigazione a goccia) su 4 ettari di carciofo per ridurre il fabbisogno di acqua in agricoltura in località Caldanelle nel comune di Campiglia Marittima; 4) adozione di misure per la riduzione delle perdite dalla rete acquedottistica in un distretto della città di Piombino; 5) impianto di riutilizzo delle acque reflue depurate per l'irrigazione del verde pubblico. La prima tappa, che ha dato avvio alla costruzione del processo di partecipazione attiva delle comunità locali è il documento di intenti, sottoscritto il 4 Maggio scorso dai sindaci del bacino del fiume Cornia e dai partner di progetto: Consorzio di bonifica Toscana Costa (con sede a Venturina Terme, in provincia di Livorno); Regione Toscana; Scuola Sant'Anna di Pisa; Asa Spa.
VENETO: AVVIATA SPERIMENTAZIONE SU MITIGAZIONE SALINIZZAZIONE FALDE
Il Consorzio di bonifica Adige Euganeo (con sede ad Este, in provincia di Padova) ha avviato una ricerca sperimentale per la mitigazione della salinizzazione, causata dall'ingressione di acqua salata nelle falde. Nel corso della sperimentazione, che si svolgerà nel comune di Chioggia, verranno utilizzati i paleolavei sabbiosi come vettori d'acqua dolce, prelevata da un canale consortile, cercando di saturarne le sabbie ed i limi con dreni disperdenti.
Il progetto si avvale del finanziamento CE Interreg Italia-Croazia (partner Regione Veneto, C.N.R., Università di Padova, Università di Spalato). Se funzionerà potrà essere replicato lungo le coste, dove i fiumi antichi abbiano depositato terreni permeabili e dove per cause antropiche e cambiamento climatico vi sia la contaminazione delle falde con acqua salata.
TOSCANA: PIU’ BELLO E SICURO IL QUADRANTE NORDEST DI FIRENZE
Si sta posando in questi giorni la nuova passerella pedonale che, all’interno del nuovo sistema di casse di espansione e futuro parco urbano del torrente Mensola, permetterà di collegare i percorsi pedonali, che si snoderanno lungo tutti i perimetri e all’interno delle 3 aree destinate a contenere le acque di piena del corso d’acqua, che scende da Fiesole.
Dopo la piantumazione di oltre milletrecento piante ed alberi, si tratta di uno degli ultimi passaggi prima della chiusura dei lavori, che da oltre un anno e mezzo, nel pieno rispetto dei tempi, il Consorzio di bonifica Medio Valdarno (con sede a Firenze) porta avanti per un importo complessivo di circa undici milioni di euro (finanziamento statale e regionale con progettazione ed esecuzione a cura dell’ente consortile). A breve, dunque, ci sarà una cerimonia inaugurale in grado di coniugare l’importanza dell’opera per la sicurezza idraulica di una parte rilevante della città con l’attesa fruibilità di quella, che risulta essere la seconda area verde urbana del capoluogo toscano.
UMBRIA: MANUTENZIONI
Sono già in avanzata fase di progettazione le opere di manutenzione sui maggiori corsi d’acqua del territorio gestito dal Consorzio di bonificazione Umbra (con sede a Spoleto, in provincia di Perugia). Grazie ai 2 milioni di euro messi a disposizione dalla Regione Umbria per tutto il territorio regionale sarà possibile intervenire in maniera importante su gran parte del reticolo idraulico, classificato di 3° categoria e che rappresenta l’asse portante del sistema idraulico della Valle Umbra.
Si sta completando la redazione dell’importante e strategico “Piano degli interventi per il ripristino dell’officiosità idraulica del reticolo idrografico di competenza regionale nel Comprensorio di Bonifica Topino- Marroggia – anno 2019” per un importo complessivo di € 530.000,00. Nella redazione dei 3 interventi, programmati in funzione dei bacini idraulici e della connessione fra i vari corsi d’acqua, si è tenuto conto delle indicazioni della Regione e delle segnalazioni pervenute da Amministrazioni Comunali, da aziende e cittadini; le progettazioni hanno anche tenuto conto delle interferenze dei corsi d’acqua con le aree di pericolosità idraulica, recepite dagli strumenti urbanistici vigenti, prevedendo la manutenzione di alcune casse di laminazione. Gli interventi sono stati raggruppati in 3 progetti, che riguarderanno tutto il bacino del comprensorio idraulico Topino-Marroggia.
Un’opera riguarderà il fiume Topino e suoi affluenti in destra idraulica (torrenti Chiona ed Ose) per un importo di € 115.000,00 e verrà realizzato nei comuni di Bettona, Cannara, Spello, Foligno, Valtopina, Nocera Umbra e Bevagna; un altro progetto verrà realizzato sull’asta Teverone-Timia ed affluenti (Fiumicella dei Prati, Fosso Malcompare, Alveo di Montefalco) per un importo pari a € 214.500,00 e riguarderà i comuni Bevagna, Montefalco, Foligno e Trevi; con il terzo progetto si interverrà sulle aste Marroggia–Tatarena e affluenti (Ruicciano, Cocugno, Spina, Cortaccione, Tessino, Fossato Gallo, Alveo di San Lorenzo) per € 200.796,44 interessando i comuni di Montefalco, Foligno, Trevi, Castel Ritaldi, Spoleto e Campello sul Clitunno. Gli interventi verranno tutti completati entro il prossimo mese di ottobre.
MARCHE: TORNA A SCORRERE L’ACQUA
Agronomi e tecnici del Consorzio di bonifica Marche (con sede a Pesaro) hanno recentemente concentrato i loro sforzi sul fosso dei Galli di Monteprandone, in località Centobuchi. Già oggetto di un intervento mesi fa, l’alveo da diverse settimane era tornato a riempirsi di terra e materiale vegetale di vario tipo. Il ripristino della sezione idraulica di deflusso dell’acqua e la pulizia degli argini sono state effettuate nel tratto di competenza dell’ente, lungo circa quattrocentocnquanta metri, che è stato riportato alla sua migliore funzionalità.
PUGLIA: RAPINA A MANO ARMATA: RITROVATA PARTE DEI MEZZI RUBATI
E’ stata pronta ed efficace la risposta delle forze dell’ordine all’ennesimo atto criminoso ai danni del Consorzio di bonifica Capitanata (con sede a Foggia), perpetrato all’impianto pubblico di “Montagna Spaccata” in agro di Cerignola: aggressione del guardiano per il furto di 9 mezzi ed attrezzature varie. Il rafforzamento della rete di controllo su tutto il circondario ha consentito di ritrovare parte consistente dei mezzi trafugati. In particolare, sono stati recuperati dai Carabinieri dalla Compagnia di Cerignola, nella notte stessa del furto, un'autovettura, un furgone e l'eurocargo, mentre 2 autocarri e un furgone sono stati rinvenuti dagli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di P.S. di Cerignola.
Le attività predatorie ai danni dell’ente consortile interessano varie aree del comprensorio, ma finora non avevano raggiunto l’efferatezza di questo episodio con l’aggressione di un dipendente, cui va tutta solidarietà di tutto il mondo della Bonifica. L’ente consorziale, ringraziando le forze dell’ordine per l’ottimo lavoro auspica che le attività di contrasto in essere nelle aree rurali vengano consolidate per consentire un miglioramento delle condizioni di vivibilità delle campagne foggiane.
VINCENZI, NOMINATO ACCADEMICO DEI GEORGOFILI
Il Presidente ANBI, Francesco Vincenzi, è stato nominato Accademico Corrispondente dell’Accademia dei Georgofili con una breve cerimonia, prologo all’inaugurazione del 266° Anno di attività del prestigioso ente. Francesco Vincenzi, 41 anni, è perito agrario ed imprenditore agricolo a Mirandola; dal 2012 al 2018 è stato Presidente di Coldiretti Modena ed attualmente è anche Presidente del Consorzio Energia Ambiente (C.E.A.).
L’Accademia dei Georgofili, fondata a Firenze nel 1753, è la più antica Istituzione al mondo ad occuparsi di agricoltura, ambiente, alimenti. Il Governo Granducale Lorenese le conferì carattere di Istituzione pubblica (prima nel mondo); con l’Unità d’Italia, l’Accademia dei Georgofili divenne formalmente nazionale e nel 1897 fu riconosciuta come Istituzione Statale. Nel 1932 fu eretta in “ente morale”.
L’Accademia ha accompagnato lo sviluppo delle scienze agrarie, nella loro accezione più ampia: seguendo l’evolversi dei tempi, continua ad affrontare le nuove problematiche, che investono l’agricoltura e tutti i rapporti dell’uomo con l’ambiente naturale. La biblioteca, la fototeca e l’archivio offrono un patrimonio documentario tematico di ineguagliabile valore. I Georgofili hanno rappresentato e rappresentano uno strumento per confrontare e far circolare le idee, contribuendo a mantenere alto il prestigio della cultura italiana, sempre nel pieno rispetto del proprio motto “Prosperitati Publicae Augendae”.
ALESSANDRO FOLLI, ELETTO PRESIDENTE SNEBI
Il milanese, Alessandro Folli, Presidente del Consorzio di bonifica Est Ticino Villoresi (con sede a Milano) e di ANBI Lombardia, è stato eletto al vertice dello S.N.E.B.I., il Sindacato d’impresa cui fanno riferimento i Consorzi di bonifica ed irrigazione aderenti ad ANBI; l’elezione è avvenuta all’interno del rinnovato Consiglio Nazionale emerso dall’Assemblea del Sindacato, svoltasi a Roma. Folli, che ha una lunga esperienza come dirigente ed amministratore pubblico, subentra a Massimiliano Pederzoli, che lascia la carica dopo 14 anni e cui l’odierna Assemblea ha rivolto un sentito ringraziamento per il lungo e gravoso impegno.
Presenti: il Sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon; il Presidente ENPAIA, Giorgio Piazza con il Vicepresidente, Pier Paolo Baretta ed il Direttore Generale, Roberto Diacetti; il Presidente ANBI, Francesco Vincenzi; i Segretari Nazionali di FLAI-CGIL, FAI-CISL e FILBI-UIL.
Il Sindacato Nazionale degli Enti di Bonifica e di Irrigazione (S.N.E.B.I.) è nato nel 1950, su approvazione del Consiglio Nazionale ANBI, per rappresentare gli interessi dei Consorzi nei settori sindacale e della disciplina contrattuale collettiva, nella regolamentazione dei rapporti di lavoro, nonché in materia di legislazione sociale. Lo S.N.E.B.I. stipula contratti e accordi collettivi per la disciplina dei rapporti di lavoro; provvede allo studio dei problemi di carattere generale, attinenti all’organizzazione dei servizi e degli uffici dei Consorzi; effettua ricerche e studi nel campo del diritto del lavoro, del diritto sindacale e delle assicurazioni sociali; assicura uniformità di orientamenti in tema di interpretazione ed applicazione dei contratti collettivi, dei provvedimenti legislativi e regolamentari; provvede alla consulenza legale in materia di disciplina dei rapporti di lavoro, di organizzazione dei servizi e degli uffici consorziali; entra a far parte di enti, istituzioni ed associazioni, i cui compiti siano rilevanti per l'attività dei Consorzi associati.
GARGANO A TAVOLO TES
Il Direttore Generale ANBI, Massimo Gargano, interverrà nel pomeriggio di lunedì 15 Aprile p.v. al tavolo su “Dissesto Idrogeologico e Riqualificazione Fluviale”, organizzato da “TES-Transizione Ecologica Solidale”; l’incontro si terrà all’hotel Cicerone, a Roma.