Anno XXI, n. 5 venerdì, 1 febbraio 2019

IN PUGLIA SI STA PERPETRANDO LO SCIPPO DELL’ACQUA AI DANNI DEGLI AGRICOLTORI!

VINCENZI:“RIPERCORRIAMO LA VICENDA, PERCHE’ I CONSORZI DI BONIFICA NON SIANO VITTIME SACRIFICALI DELLA IMPOLITICA  REGIONALE”

<<In Puglia si sta perpetrando lo scippo dell’acqua ai danni degli agricoltori, di fatto privatizzandone la gestione. I Consorzi di bonifica sono vittime, non causa di una situazione di inefficienza, creata dalla “impolitica”, che da una quindicina d’anni li sta privando del principio fondante dell’autogoverno democratico che, dove correttamente applicato, è sinonimo di buon governo della risorsa.>>
A tornare a ribadirlo è stato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI. D’altronde, è la cronistoria degli eventi a giustificare tale affermazione. Fu, infatti, la Giunta di Regione Puglia, guidata da Raffaele Fitto (dal 2000 al 2005), a decidere di sospendere, alla vigilia delle elezioni, la capacità impositiva dei Consorzi di bonifica e di non fare più pagare la contribuenza, commissariando gli enti consortili ed impegnandosi a versare annualmente nelle loro casse i circa quattordici milioni di mancati introiti; in tal modo, il governo regionale cercò inutilmente  di recuperare consensi dopo la pesante riforma della sanità regionale, che comportò chiusure di ospedali e disfunzioni nei servizi. Il nuovo Governatore eletto, Nichi Vendola, spinto anche  dalla magistratura contabile che contestava l’operato del suo predecessore, cambiò la legge, trasformando il finanziamento regionale ai Consorzi di bonifica in semplice “anticipazione” nell’attesa di definire complessivamente  la situazione. Non furono sufficienti, però, due mandati (10 anni!) per risolvere la questione; nel frattempo, la gestione commissariale dei Consorzi di bonifica si limitava a contenere le spese e poiché  le “anticipazioni” della Regione avvenivano sempre in clamoroso ritardo, le risorse, retribuiti gli stipendi , finivano a pagare gli interessi bancari e per i contrasti giudiziari con fornitori. L’attuale Giunta Regionale di Michele Emiliano, adducendo l’obbiettivo di dare soluzione alla vicenda, sta di fatto, privatizzando la gestione della risorsa irrigua, volendone affidare la gestione all’Acquedotto Pugliese, certo non un esempio di efficienza e che, essendo una Società per Azioni, ha come mission anche la remunerazione del capitale.
<<I Consorzi di bonifica – ha commentato  il Presidente ANBI – sono invece strumento di sussidiarietà e permettono la partecipazione diretta degli interessati, non hanno scopo di lucro e limitano le tariffe ai semplici costi di trasporto dell’acqua. Abbiamo voluto ricordare le vicende in questo momento – ha concluso Vincenzi – perché, per un ricorrente paradosso italiano, i Consorzi di bonifica pugliesi da vittime di una “furbetta impolitica” vengono trasformati in colpevoli; sul banco degli imputati, invece, deve andarci una Regione incapace, in tanti anni, di trovare una soluzione  nell’interesse dell’agricoltura e della sua economia, pregiudicandone invece la competitività con pesanti riflessi sulle opportunità occupazionali e sulla gestione del territorio.>>

 

A MATERA, #THINKTANK SULLA BASILICATA

GARGANO:“I CONSORZI DI BONIFICA SI CANDIDANO COME ELEMENTI DI SVILUPPO IN UNA LOGICA DI COMUNITA’ VASTA”

“Il futuro della Basilicata è legato alla valorizzazione delle vocazioni territoriali, tra le quali l’agroalimentare rappresenta un’eccellenza; in questo, la rete idraulica, gestita dai Consorzi di bonifica, rappresenta un’opportunità di tessuto connettivo per la promozione del  SudEst e, più in generale, del Mezzogiorno d’Italia.”
Ad indicarlo è stato  Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI (Associazione Nazionale Consorzi  Gestione Tutela  Territorio ed Acque Irrigue), intervenuto al Think Tank Basilicata, organizzato a Matera dalla Fondazione Ambrosetti.
“Le infrastrutture utili – ha proseguito il DG ANBI - sono fondamentali per dare competitività a territori, ai quali però deve essere assicurata sicurezza idrogeologica, sposando la logica della prevenzione invece di quella delle dichiarazioni di calamità naturale. La classe dirigente lucana deve offrire al territorio un disegno realistico, base per quell’indispensabile cambio di passo che, accompagnato da un sano ottimismo, troverà nel capitale naturale della regione, un inimitabile e distintivo driver di sviluppo.”

 

EMILIA ROMAGNA - INTENSA ATTIVITA’ DI PROGRAMMAZIONE

A Bologna, nella sede di ANBI Emilia Romagna, si è tenuta l'Assemblea dei Consorzi di bonifica della regione con focus mirati sui nuovi progetti, Piano Sviluppo Rurale  e Piano Invasi nonché, più in generale, su tutte le attività di difesa e sviluppo del territorio, calendarizzate dagli enti consortili; nel corso della seduta è stato anche approvato il bilancio annuale di previsione. Inoltre, con la tappa modenese all'Istituto Calvi di Finale Emilia, è stato inaugurato il nuovo anno del progetto educativo  Acqua e Territorio Lab, promosso da ANBI ER ed itinerante negli istituti superiori emiliano-romagnoli.

 

MARCHE - SVILUPPO, INNOVAZIONE E RISANAMENTO DEI CONTI

Innovazione e sviluppo nell’ottica del risanamento dei conti. Il Consorzio di bonifica Marche (con sede a Pesaro) si è mosso lungo le direttrici dell’innovazione e dello sviluppo, a partire da Gennaio 2014, data che segna il passaggio da 3 ad 1 Consorzio con un’importante novità organizzativa: la struttura  non è più suddivisa per aree territoriali, mantenute solo per le assemblee consultive.
L’ente consortile, inoltre, non ha gravato di un euro sulla contribuenza pubblica e non ha voluto nemmeno emettere i ruoli suppletivi a copertura dei vecchi debiti, seppur questa misura fosse prevista dalla legge. I 3 Consorzi, prima della fusione, erano essenzialmente irrigui: il fatturato complessivo ammontava a malapena a 5 milioni; oggi è cresciuto del 100%, arrivando a 10 milioni.
Capitolo a parte merita  la questione relativa alla progettazione ed esecuzione di opere di mitigazione del dissesto idrogeologico  per conto degli enti pubblici; oggi ha un portafoglio di 60 milioni e conta su una forza lavoro costituita da 11 tra ingegneri, geologi, pianificatori: è il team di Bonifica Marche Service, società controllata al 100% dall’ente consorziale. E’ una struttura, che sta portando avanti progettazioni per Stato, Regione Marche e Comuni, secondo principi di imprenditorialità.

 

TOSCANA - NUOVA “PRIMAVERA” PER LE OPERE DI DIFESA STORICHE

Con la loro presenza per secoli hanno difeso la sicurezza di un vasto e popolato territorio, caratterizzandone il paesaggio; poi, complice il tempo e l’usura, hanno cominciato a mostrare segni di degrado evidenti, profondi e irreversibili. E’ nata così la terapia d’urto, realizzata con finanziamenti regionali. Nel comune di Sinalunga, il Consorzio di bonifica  2 Alto Valdarno (con sede ad Arezzo) ha messo mano al restauro della Botte dell’Esse Secco: un manufatto del 1878,  voluto e realizzato, insieme ad altre opere, dal Granducato di Toscana per la Bonifica della Valdichiana.
Da oltre centoquaranta anni, con la sua struttura voltata a botte, incanala le acque del torrente Baregno. La pioggia battente, la risalita dell’acqua per capillarità, l’aggressione biologica provocata da muschi, licheni e radici, insieme al continuo passaggio dei mezzi agricoli avevano però finito per lesionare la sua antica parete. Così, con i fondi messi a disposizione dalla Regione Toscana, si è aperto il cantiere, che ha consentito di coniugare passato e presente, di salvaguardare  storia ed efficienza. L’intervento ha puntato a “riciclare” i materiali antichi, smontati con attenzione, custoditi, ripuliti e successivamente rimontati, sotto la stretta sorveglianza della Soprintendenza Archeologica, insieme a quelli nuovi.
Dopo la demolizione del vecchio paramento murario, ormai marcescente, l’ente consortile ha provveduto ad inserire quello nuovo con fondazioni più efficienti ed a porre  in opera  un parapetto in ferro verniciato, restaurando, consolidando e pulendo le porzioni da recuperare. Gli interventi conservativi, realizzati dall’ente consorziale, tendono a migliorare ed a  valorizzare  il ruolo svolto dal Canale Maestro e dai suoi affluenti; un’opera di straordinario pregio storico, che va ad ampliare l’offerta integrata di fruizione del territorio.

 

VENETO - IMPIANTI IRRIGUI IN MANUTENZIONE

Durante il periodo invernale prosegue la profonda e capillare azione di manutenzione del Consorzio di bonifica Veronese (con sede nella “città dell’Arena”) in ogni area del comprensorio; scopo dei numerosi interventi è di riportare l’intera rete di distribuzione dell’acqua alla massima efficienza e funzionalità in previsione della stagione irrigua 2019, che si aprirà nel prossimo Aprile.
In particolare, si è provveduto ad intubare alcuni canali in terra: a Villafranca e nella frazione di Dossobuono, così come a  San Vito al Mantico, in comune di Bussolengo. Il personale consortile sta inoltre provvedendo ad una profonda opera di pulizia e sistemazione delle canalette presenti nelle aree del comprensorio, dove l’irrigazione viene fornita “a pelo libero”.

 

TOSCANA - MIGLIORA LA SICUREZZA IDRAULICA A SUD DI LUCCA

Un taglio selettivo delle piante, rispettando l’ambiente, per  garantire una maggior sicurezza dell’area a Sud della città di Lucca, abbattendo il rischio idraulico:  è questo l’obbiettivo  del cantiere del Consorzio di bonifica 1 Toscana Nord (con sede a Viareggio, in Lucchesia)  per la manutenzione dei Bottacci del Guappero (spesa: oltre settantaquattromila euro).
I lavori, richiesti dalla Regione Toscana, riguardano anche i corsi d’acqua, che fanno riferimento ai bacini idrici di Vorno e Coselli. In questo modo, sarà più al sicuro il Canale Ozzeri: le casse dei Bottacci sono, infatti, a monte e l’intervento consentirà di avere una maggiore capacità d’invaso, al fine di trattenere una significa quantità di acqua. I lavori verranno eseguiti nel pieno rispetto dell’ambiente, senza interferire sugli equilibri ecosistemici dell’area,  tenendo conto della zona di notevole interesse naturalistico e paesaggistico, in cui ricadono: la Zsc (Zona speciale di conservazione) del Monte Pisano.
Si tratta di un’opera importante per la sicurezza della zona; l’intervento verrà effettuato con la massima attenzione al rispetto della flora e della fauna  presente. Inoltre, l’accordo con la ditta incaricata dei lavori permette di finanziare una parte del lavoro  attraverso il legname prodotto dal disboscamento selezionato.

 

EMILIA ROMAGNA - NUOVE FORZE PER RISPONDERE  ALLE CRESCENTI ESIGENZE DEI TERRITORI

Rispondere al meglio alle esigenze di un territorio, che deve essere costantemente monitorato: con questo obbiettivo, il Consorzio di bonifica Parmense (con sede nella “città del Teatro Regio”) ha presentato i suoi nuovi 10 dipendenti, ufficialmente ricevuti alla Casa dell’Acqua. Sono diverse le competenze e gli ambiti d’azione delle nuove risorse: ingegneri idrici e ambientali, operai manutentori, elettricisti ed impiantisti; l’ età oscilla tra i 35 e i 40 anni e saranno dislocati in differenti punti dei comprensori: pianura, territorio Enza/Parma, territorio Parma/Taro, territorio Stirone/Ongina, territorio destra Stirone.
Questo, perché la mission e l’attività dell’ente consortile, al servizio di 170.000 consorziati, si fondano sui capisaldi di prevenzione, protezione, irrigazione e progettazione su 330.000 ettari di territorio, 2/3 dei quali appartenenti alla fascia collinare e montana.

 

VENETO - ENCOMIO

In occasione di una recente cerimonia, il Consorzio di bonifica Brenta (con sede a Cittadella, in provincia di Padova)  ha ricevuto un attestato di benemerenza da parte del Comune di Carmignano di Brenta per l’azione di tutela dei prati permanenti del destra Brenta: è il territorio delle risorgive e nel quale l’irrigazione svolge storicamente un ruolo fondamentale non solo per l’agricoltura, ma per la vivificazione ambientale e la ricarica delle falde.
La necessità di ricaricare le falde e tentare di salvare le risorgive, proprio nei luoghi ove sono previsti ulteriori prelievi idrici acquedottistici , è stata ribadita con forza e al proposito l’ente consortile ha avanzato precise proposte (progetto Democrito, aree forestali di infiltrazione, serbatoio del Vanoi).Trattenere l’acqua, quando c’è in abbondanza e rilasciarla con gradualità nei momenti di siccità è l’unica ricetta, che possa assicurare equilibri e garantire un futuro.

 

LOMBARDIA - CIBO, AGRICOLTURA, ACQUA, AMBIENTE: LA MULTINFUNZIONALITA’ DEL CONSORZIO

Prosegue “Siamo ciò che mangiamo”, l’iniziativa promossa da Coldiretti Milano Lodi e Monza Brianza nelle scuole che, per l’anno 2018-2019, vede il coinvolgimento del Consorzio di bonifica  Est Ticino Villoresi (con sede a Milano). Gli “esperti dell’acqua” consortili, dopo le trasferte nelle scuole primarie di Cassano d’Adda nello scorso Novembre, hanno fatto tappa all’Istituto Comprensivo “Edmondo De Amicis” di Mesero, nell’Altomilanese, dove hanno incontrato le classi quarte. Il  cibo irriguo è il tema, che ha ispirato la “lezione” con i più piccoli, attenti ed interessati in particolare all’esperienza di lavoro sul territorio ed alla ricchezza di specie animali, che proliferano dentro e attorno ai canali.
Il progetto  rappresenta  una bella occasione per diffondere tra i giovani il fondamentale ruolo dei Consorzi di bonifica ed il loro sempre più marcato orientamento alla multifunzionalità. Per i ragazzi, l’iniziativa proseguirà, oltre il momento d’aula, con la produzione di un elaborato, dove raccogliere le conoscenze acquisite sui corsi d’acqua artificiali, sulla loro gestione e, in generale, sulle attività dell’ente consorziale. L’obbiettivo? Vincere il concorso tra scuole indetto da Coldiretti, che premierà, a fine anno scolastico, i lavori migliori.

 

EMILIA ROMAGNA - REPORTER D'ACQUE 2019

Il Consorzio di bonifica Renana (con sede a Bologna) propone percorsi divulgativi gratuiti per le scuole felsinee ed imolesi: un'attività ultradecennale, che  coinvolge migliaia di studenti  dalle elementari all'università. Il percorso è articolato in 3 fasi: ai ragazzi viene illustrato il funzionamento del delicato e millenario rapporto tra la terra e l'acqua, dall'Appennino all'Adriatico, attraverso la divertente performance teatrale del tecnico/attore Lorenzo Bonazzi. 
A studenti ed insegnanti viene poi consegnato il Quaderno “Acqua e Territorio”, utile strumento per fissare successivamente, in classe, i concetti presentati. Segue  la possibilità di una visita guidata ai Musei dell’Acqua  per completare il percorso con un'esperienza diretta nei paesaggi, che l'acqua ha creato sul territorio.
La visita guidata  può articolarsi in un'intera giornata, tra Museo della Bonifica ed escursione all'Oasi di Val Campotto, ad Argenta  oppure impegnare solo una mezza giornata, se la meta è l'impianto storico museale di Bagnetto  a Castello d'Argile,  dove il torrente Samoggia si getta ne fiume Reno.

 
Per maggiori approfondimenti www.anbi.it
SETTIMANALE DELL´ASSOCIAZIONE NAZIONALE CONSORZI DI GESTIONE E TUTELA TERRITORIO E ACQUE IRRIGUE
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