Anno XX, n. 47 venerdì, 21 dicembre 2018

IN AGRICOLTURA: +4,2% DI ORE LAVORATE; +8,32% NELLE COMPRAVENDITE DI TERRENI

VINCENZI“DI FRONTE A QUESTI DATI BISOGNA CLASSIFICARE LA PREVENZIONE IDROGEOLOGICA NON PIU’ COME SEMPLICE  DIFESA DEL SUOLO MA COME INVESTIMENTO PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO E BISOGNA APPROVARE URGENTEMENTE LA LEGGE CONTRO L’ECCESSIVO CONSUMO DI SUOLO”

“Se, come attestano le consuete analisi di fine anno, l’agricoltura è il settore che più aumenta l’occupazione ed i terreni rurali sono i più ambiti sul mercato immobiliare, cosa si aspetta ad approvare la legge contro l’indiscriminato consumo di suolo, vale a dire contro la cementificazione selvaggia, che si continua quotidianamente a perpetrare nel nostro Paese? Il provvedimento giace dal 2012 nei meandri parlamentari… .”
A tornare a chiederlo, davanti ai dati resi noti dall’ISTAT, è stato
Francesco Vincenzi, Presidente ANBI (Associazione Nazionale dei COnsorzi per la Gestione e Tutela Territorio ed Acque Irrigue)che preannuncia anche una prossima iniziativa per chiedere l’approvazione del provvedimento, aperta a quanti sono sensibili ai temi legati alla salvaguardia del territorio.
“Se ancora qualcuno aveva dubbi, i dati dimostrano come investire in infrastrutture per la sicurezza del territorio sia un grande asset in termini economici ed occupazionali per il nuovo modello di sviluppo, di cui il Paese ha bisogno – ha proseguito Vincenzi- Non solo: le cifre attestano come, dal 2007 ad oggi, siano cresciuti di valore i terreni, che ospitano colture specializzate, vale a dire quelle del made in Italy agroalimentare, che necessitano di un sicuro apporto irriguo, per la cui affermazione in sede comunitaria ci stiamo impegnando  attraverso l’azione di Irrigants d’Europe”.
“A questo punto – ha concluso Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI- se le parole rappresentano concetti e considerato il valore riconosciuto dal mercato, propongo di classificare la gestione idrogeologica non più come difesa del suolo, ma come investimenti per lo sviluppo!”

GARGANO“IN SARDEGNA,  LO SCIPPO NELLA GESTIONE DELLE DIGHE COSTA 17 MILIARDI ANNUI AI CITTADINI SARDI ED ACQUA PIU’ CARA ALL’AGRICOLTURA. COSI’ SI AUMENTA IL DISTACCO DELL’ISOLA DAL  RESTO D’ITALIA”

“E’ grave che, in 10 anni, la politica locale non abbia voluto porre rimedio all’errore di aver trasferito alla Regione Sardegna la gestione delle dighe, ma soprattutto dell’acqua trattenuta nei bacini, sottraendola ai Consorzi di bonifica; i risultati sono sotto gli occhi di tutti: costi più alti, penalizzando l’agricoltura isolana, fondamentale per  l'occupazione e l'economia, ma anche per la gestione del  territorio e dei suoi paesaggi.”
A sottolinearlo è stato Massimo Gargano, Direttore Generale ANBIche ha insistito: “Dispiace che la proposta di legge, da noi sostenuta per rimediare ad una scelta sbagliata,  non abbia nemmeno iniziato il suo iter; recuperare quello scippo, valorizzando la capacità di ordinario autofinanziamento dei Consorzi di bonifica, consentirebbe di risparmiare i 17 milioni di euro, che la Regione Sardegna  annualmente destina al sistema della Bonifica. Ricordiamo alla Regione che i Consorzi di bonifica sono rimasti l’ultimo ente intermedio di area vasta,  ambito determinante soprattutto nella salvaguardia idrogeologica; non valorizzarne il ruolo  vuol dire condannare un territorio. È inconcepibile – ha evidenziato il dg ANBI- che in Sardegna, dopo tutte le sentenze della Corte di Cassazione ed i chiarimenti arrivati nel resto d'Italia, la burocrazia regionale ci chieda ancora periodicamente lumi sulla natura giuridica dei Consorzi di bonifica! Ciò, nonostante ci sia l’Accordo Stato-Regioni del 2008! Questa sordità verso le esigenze del territorio- ha concluso Gargano - aumenta la distanza tra la Sardegna ed il resto d'Italia ed è un peccato, considerate le risorse, le intelligenze e le ricchezze presenti nell’Isola.”

LOMBARDIA - L’IMPORTANZA DI CONOSCERE L’ACQUA

A fine secolo vi sarà ancor meno acqua, soprattutto durante la stagione estiva: uno scenario estremo, cui però U.R.B.I.M.- ANBI Lombardia, in collaborazione con la Regione, si sta già preparando con il progetto ISIL, un’indagine-descrizione dai risvolti predittivi, condotta sui sistemi irrigui della Lombardia.
Gli esiti del progetto sono stati recentemente illustrati a Milano. Lo studio intende raccogliere informazioni omogenee sulle risorse idriche regionali per costruire un sistema informativo centralizzato del patrimonio irriguo lombardo. Questi dati, trasmessi al C.R.E.A. (Consiglio per la Ricerca in agricoltura e l’analisi dell’Economia Agraria), serviranno per utilizzare al meglio l’acqua.
In sostanza, dalle informazioni ricavate si potrà creare un modello in grado di indicare di quanta acqua hanno bisogno stagionalmente le colture e quali tecniche irrigue adottare in base alla conformazione dei territori. Il progetto, avviato nel 2014, ha però raccolto i dati relativi solo al 60% della superficie irrigata nella pianura lombarda; i tecnici di ANBI Lombardia hanno infatti confermato alcune criticità riscontrate: la difficoltà maggiore nel reperire dati si è avuta con i privati, per cui è stato chiesto a Regione Lombardia di  intervenire per facilitare la raccolta delle preziose informazioni.

VENETO - FIRMATO IL DECRETO PER RIQUALIFICAZIONE OSELLINO

E’ stato firmato nei giorni scorsi il decreto, con cui si approva il progetto definitivo (generale e del primo lotto), relativo agli interventi di riqualificazione del basso corso del fiume Marzenego-Osellino. Lo stralcio iniziale, per un importo finanziato di 5 milioni di euro, comprende lavori, che saranno avviati nel corso del 2019 e che consistono anche nella realizzazione di un’ampia ansa.
Il progetto esecutivo dei lotti successivi sarà pronto tra il 2019 e il 2020; il decreto dichiara anche la pubblica utilità, delegando il Consorzio di bonifica Acque Risorgive (con sede a Venezia Mestre) a procedere con gli espropri delle aree interessate per poter dare inizio ai lavori.

PUGLIA - PRIORITARIA E’ LA LOTTA ALL’ABUSIVISMO EDILIZIO

Il Consorzio di bonifica montana Gargano (con sede a Foggia) ha ultimato i lavori di mitigazione del rischio idraulico sul torrente Ulse (in agro di Peschici), il cui alveo era stato gravemente danneggiato dalle alluvioni del settembre 2014. L’intervento (sistemazione idraulica di un tratto lungo circa duemilatrecento metri) assicurerà il normale deflusso delle acque e quindi una migliore protezione delle sponde in corrispondenza di insediamenti abitativi e del “Villaggio Moresco”, insediamento turistico ad elevata ricettività.
Restano fondamentali tutte le azioni atte a prevenire il rischio idraulico; per questo, l’ente consortile si è già fatto più volte promotore di iniziative per un coordinamento di attività e competenze, quanto meno in ambito di comprensorio di bonifica, senza però ricevere significativi riscontri.
Un altro problema è  rappresentato dagli impatti dell’abusivismo edilizio, che l’ente consorziale ha da più parti rilevato a seguito della sua attività di presidio del territorio, segnalandoli poi in ogni sede, anche giudiziaria, al fine di sollecitare le autorità locali ad attuare i provvedimenti di propria competenza. Il perpetuarsi di una mancata attenzione su tali questioni, oltre a creare le condizioni per possibili nuove tragedie, incrina anche il rapporto con le comunità locali, ingiustamente destinate a subire, non solo economicamente, le conseguenze derivanti da attività antropiche illegittime.
Tali attività, infatti,  amplificano le conseguenze dei cosiddetti eventi atmosferici eccezionali, i cui effetti, invece, potrebbero esser mitigati con la pianificazione territoriale unita ad un’efficace e coerente lotta all’abusivismo edilizio, specialmente in prossimità di corsi d’acqua talvolta arbitrariamente e pericolosamente deviati.

TOSCANA - AUMENTA LA SICUREZZA IDRAULICA

Cresce il presidio, il controllo, la prevenzione del rischio idraulico, la tutela della biodiversità sul torrente Dezza e sul torrente Segone di Ghivizzano a Coreglia, grazie alla collaborazione tra il Consorzio di bonifica 1 Toscana Nord (con sede a Viareggio, in Lucchesia ) e l’Associazione Nazionale Carabinieri del nucleo provinciale protezione civile Anc Lucca.
La convenzione prevede “l’adozione” dei corsi d’acqua da parte dell’associazione che, d’ora in avanti, effettuerà un’attività di monitoraggio periodico con cadenza mensile per verificare che sui 2 torrenti della Valle del Serchio non ci siano sbarramenti, cedimenti di sponde, rifiuti, opere abusive o qualsiasi altro fenomeno, che rischi di minacciare la funzionalità idraulica e la piena sicurezza ambientale. Ogni mese verrà redatto un report, che verrà prontamente inviato agli uffici tecnici dell’ente consortile. La convenzione servirà anche per la promozione della conoscenza e della fruibilità dei corsi d’acqua attraverso iniziative, che aiuteranno i cittadini ad acquisire maggiore consapevolezza sul patrimonio ambientale e storico, che li circonda. Inoltre, l’associazione collaborerà  per prevenire e combattere l’abbandono dei rifiuti.
L’idea rientra, infatti, nel progetto dell’ente consorziale “Salviamo le tartarughe marine, salviamo il Mediterraneo”: fare in modo che i rifiuti non vengano gettati nei fiumi è il gesto più concreto per evitare la presenza della microplastiche in mare.

EMILIA ROMAGNA -NUOVA DIFESA SPONDALE

E’ prevista entro la primavera prossima una difesa spondale in massi in località Case Buschi di Rivergaro. Il progetto, che prevede un intervento di prolungamento dell’opera esistente, è stato presentato dai tecnici del Consorzio di bonifica Piacenza (con sede nella città capoluogo).
L’opera risponde ad una serie di richieste di messa in sicurezza, formalizzate da parte di alcuni proprietari di immobili, in accordo con l’Amministrazione Comunale di Rivergaro. L’intervento ha il duplice scopo di proteggere le opere idrauliche di presa delle acque irrigue a Case Buschi e gli edifici storici del borgo.
L’opera in progetto prevede di prolungare, verso monte, il tratto di difesa spondale esistente con la costruzione di ulteriori 140 metri di scogliera; è prevista anche la messa a dimora di piante arbustive e arboree autoctone.

LOMBARDIA - BILANCIO: PROGRAMMI E PROGETTI

Il Consorzio di bonifica Terre dei Gonzaga in Destra Po (con sede a Mantova) ha approvato il bilancio di previsione 2019. Il consolidamento dell’attività di manutenzione ordinaria sulla rete scolante è il principale intento per il nuovo anno; da più parti, infatti, si sono avuti riscontri positivi per l’azione svolta con migliaia di ore di mezzi d’opera lungo la rete dei canali consortili.
Per contrastare le modifiche climatiche è necessario mettere in campo opere di prevenzione come l’automazione dei principali sbarramenti sottesi alla rete fognaria dei centri abitati, incrementando nel contempo la rete di telecontrollo dei livelli idrici.  Inoltre, si proseguirà con l’azione di contenimento delle nutrie, che causano la sistematica devastazione delle sponde dei canali, la cui stabilità risulta in molti tratti compromessa; l’ente consorziale mantovano  è stato tra i primi a destinare risorse specifiche a questo problema. Vi è inoltre la necessità di sistemare, anche dal punto di vista logistico, il cospicuo archivio risalente alla fine dell’Ottocento per tramandarlo nelle migliori condizioni e renderlo fruibile a tutta la comunità.
Nel corso del prossimo anno sarà particolarmente intensa anche l’attività progettuale per continuare nell’azione di ripristino dei danni cagionati dal terremoto, come quelli su alcuni manufatti di attraversamento stradale particolarmente lesionati, nonchè la delocalizzazione dei due impianti idrovori.  Si sta, infine, procedendo con la costruzione della nuova controchiavica a Moglia di Sermide: i lavori stanno proseguendo dopo l’interruzione causata dall’allagamento del cantiere a seguito della piena del fiume Po; la conclusione dell’opera è prevista entro i primi mesi del nuovo anno.

VENETO - AMPLIATO VILLAGGIO PREISTORICO

Nel Parco Valle del Menago a Bovolone è stata inaugurata la terza capanna del villaggio preistorico; come le prime 2, la capanna è stata realizzata, con metodi e materiali in uso 6.000 anni fa, dagli archeologi dell’associazione Tramedistoria in base alle dimensioni ricavate dai calchi dei pali rinvenuti negli scavi archeologici in località Muraiola di Povegliano Veronese.
Rispetto alle precedenti, la nuova capanna è stata realizzata con una tipologia costruttiva differente: sono stati utilizzati pali in legno di nocciolo, impasto di fango argilloso e fieno per chiudere eventuali fessure, canne lacustri per il tetto, legacci in fibre vegetali. Il villaggio realizzato presso il Parco Valle del Menago, che comprende anche una fornace in terra, è meta di un crescente pubblico incuriosito dalle attività di “living history”, inscenate sull’isolotto, che ospita il villaggio.
A contribuire alla realizzazione dell’opera, assieme al Comune, anche il Consorzio di bonifica Veronese (con sede nel capoluogo scaligero), che già era stato tra i promotori della costruzione delle precedenti capanne, confermandosi attore nella promozione del territorio.

EMILIA ROMAGNA - SI PARTE!

Battesimo stagionale per il nuovo Comitato Esecutivo del Consorzio di bonifica Emilia Centrale (con sede a Reggio Emilia) che, dopo la seduta d’insediamento, si è ritrovato per individuare ed accelerare tutte le azioni tecnico-progettuali, che riguardino la gestione della risorsa idrica nel comprensorio di bonifica, che tocca ben 4 province: Parma, Modena, Reggio Emilia e Mantova.
Al centro della programmazione c’è il piano strategico triennale di bilancio, che sostiene una pianificazione mirata degli interventi e dei lavori sul territorio, consentendo una gestione oculata della macchina tecnico-amministrativa; fra gli altri temi affrontati anche il fabbisogno di acqua in Val d’Enza: si è ribadita l’urgenza di un’azione, che consenta al più presto una programmazione mirata da parte di tutte le Istituzioni ed amministrazioni.



                                                                                                     
                                                                       APPUNTAMENTO A GENNAIO 2018 

 
Per maggiori approfondimenti www.anbi.it
SETTIMANALE DELL´ASSOCIAZIONE NAZIONALE CONSORZI DI GESTIONE E TUTELA TERRITORIO E ACQUE IRRIGUE
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