L’ESPERIENZA DEI CONSORZI DI BONIFICA ITALIANI, PROTAGONISTA AL MEETING INTERNAZIONALE COWM
“L’accentuarsi di eventi meteorologici estremi obbliga ad aumentare la capacità di resilienza dei territori, per la cui realizzazione è indispensabile il contributo di cittadini attivi, ma anche dotati di conoscenze e senso civico. Dobbiamo tornare a rispettare il territorio ed a non forzarlo; per questo bisogna accettare anche qualche rifiuto dettato dall’esperienza spesso racchiusa negli stessi toponimi locali. I Consorzi di bonifica sono palestre di partecipazione, perché hanno organismi democraticamente eletti, nei quali sono presenti i rappresentanti delle Amministrazioni Locali; sono migliaia gli accordi di programma in essere con i Comuni e le necessità di intervento sono spesso segnalate direttamente da realtà del territorio.”
A presentare l’esperienza dei Consorzi di bonifica italiani al meeting internazionale C.O.W.M. (Citizen Observatories for natural hazards and Water Management), organizzato a Venezia, è stato il Presidente ANBI (Associazione Nazionale Consorzi Gestione e Tutela Territorio ed Acque Irrigue), Francesco Vincenzi.
“La partecipazione comporta conoscenza. L’obbiettivo dei nuovi scenari dati dall’agricoltura 4.0 è la creazione di imprenditori capaci di abbinare l’eccellenza del made in Italy agroalimentare all’ottimizzazione d’uso delle risorse, ad iniziare da quelle idriche, indispensabili per garantire la qualità dei prodotti. In questo, i Consorzi di bonifica rappresentano un’esperienza virtuosa e studiata nel mondo. E’ fondamentale – ha concluso il Presidente ANBI – creare le condizioni, perché venga mantenuto il presidio territoriale rappresentato dalle aziende agricole, il cui lavoro garantisce manutenzione idrogeologica e contrasta l’avanzata dei boschi che, se non gestiti, si trasformano, al pari dell’acqua, da risorsa in minaccia. E questo vuol dire tradire la storia dell’uomo come stanno a dimostrare le emergenze, che si stanno susseguendo a danno del territorio italiano e delle sue comunità.”
L’importante simposio ha goduto anche della partnership di ANBI Veneto, che ha così inteso dare continuità al percorso avviato 2 anni fa con la partecipazione alla prima edizione di C.O.W.M., incrementando la collaborazione con il Distretto di Bacino Idrografico delle Alpi Orientali sulle tematiche legate alla sicurezza idraulica.
VINCENZI:
“DA ANNI I CONSORZI DI BONIFICA DENUNCIANO LA FRAGILITA’ IDROGEOLOGICA DELLA CALABRIA E PROPONGONO SOLUZIONI SOSTENIBILI”
“Si ripetono tragedie legate alla fragile situazione idrogeologica, accentuata da eventi meteorologici sempre più violenti; questo ci obbliga a ribadire la necessità di un grande piano per la manutenzione del territorio, perché la sicurezza da frane, alluvioni e cedimenti del terreno è il primo intervento infrastrutturale, di cui abbiamo bisogno.”
A dirlo stavolta è stato il Presidente Coldiretti Calabria, Franco Aceto, di fronte all’alluvione, che ha colpito centinaia di ettari (perlopiù pregiati agrumeti carichi di frutti) in comune di Corigliano Calabro a seguito della rottura di una cinquantina di metri d’argine del fiume Crati, la cui manutenzione è di competenza della Regione Calabria.
Il Consorzio di bonifica Bacini Jonio Cosentino (con sedea Trebisacce, in provincia di Cosenza) ha coadiuvato, di concerto con la Protezione Civile, l’azione di contrasto alla massa d’acqua fuoriuscita dall’alveo e che ha invaso anche una cinquantina di edifici agricoli, provocando decine di famiglie sfollate; la rete idraulica consortile, pur sotto pressione, sta comunque reggendo. Già nella notte precedente, il sistema della Bonifica aveva provveduto ad invasare 4’milioni di metri cubi d’acqua nel bacino di Farneto del Principe, a Roggiano, per alleggerire la pressione sulle sponde del fiume a seguito delle copiose piogge cadute nel cosentino.
“E’ amarissimo – ha commentato il Presidente ANBI, Francesco Vincenzi – dover ancora una volta contare ingenti danni all’agricoltura ed alle famiglie rurali. Devo ricordare che, in Calabria, la criticità idrogeologica è conclamata e denunciata da tempo dai Consorzi di bonifica, nel disinteresse della Regione; il Piano ANBI per la Riduzione del Rischio Idrogeologico prevede 107 progetti per un fabbisogno di oltre 191 milioni di euro. Il lavoro dei Consorzi di bonifica merita maggiore attenzione.”
GARGANO:
“SULLA GESTIONE DELLE ACQUE E LA SALVAGUARDIA IDROGEOLOGICA NON E’ LA CONOSCENZA CHE MANCA, MA UNA CULTURA DIFFUSA”
“Sulla fragilità idrogeologica del nostro Paese sappiamo tutto e sappiamo anche cosa bisognerebbe fare per prevenire le emergenze; quindi è solo una questione di risorse e di iter burocratici più snelli per utilizzare quelle disponibili. Serve che la cultura dell’acqua entri nel DNA del Paese e della sua classe politica.”
A ricordarlo è stato Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI, intervenuto all’evento inaugurale della mostra documentaria e bibliografica “Bonifiche e Irrigazione”, a Bologna.
“Per questo – ha proseguito il DG ANBI - è importante diffondere la conoscenza sia del contributo storico che delle funzioni attuali dei Consorzi di bonifica a servizio del territorio e della sua economia. Solo aumentando questa consapevolezza, potremo creare un'alternativa alla logica dell'emergenza e del perenne stato di calamità. Come dimostrano i tragici fatti di queste settimane ed ormai ribadito da più parti, manutenzione delle strutture idrauliche e nuove opere di prevenzione del rischio idrogeologico sono il primo intervento infrastrutturale, di cui l’Italia ha bisogno.”
VINCENZI:
“CAMBIAMENTI CLIMATICI ED ANNI DI MANCATI INVESTIMENTI PER LA SALVAGUARDIA IDROGEOLOGICA METTONO IN GRAVE PERICOLO LE COMUNITA’. NON BASTANO LE RISORSE FINORA SBLOCCATE, SERVONO SCELTE CONCRETE PER LA MANUTENZIONE DEL TERRITORIO”
“Il ripetersi di tragedie legate alla fragile situazione idrogeologica del Paese, accentuata da eventi meteorologici sempre più violenti, ci obbliga a ribadire la necessità di un grande piano nazionale per la manutenzione del territorio, perché la sicurezza da frane, alluvioni e cedimenti del terreno è il primo intervento infrastrutturale, di cui il Paese ha bisogno.”
Lo ha ricordato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI, dando testimonianza di un fatto registrato in Toscana, su cui è intervenuto prontamente il locale Consorzio di bonifica per evitare il rischio di un’inondazione per il territorio circostante.
“Questo episodio – ha concluso il Presidente ANBI – è esemplare di una situazione largamente diffusa nel Paese, dove i Consorzi di bonifica, pur fra innumerevoli difficoltà, monitorano la rete idraulica minore, che anche in queste ore sta efficientemente rispondendo ad eccezionali rovesci piovosi, che stanno colpendo numerose zone del Paese. Il lavoro di rinforzo alle arginature, che il Consorzio stava eseguendo, ha consentito di individuare una problematica urgente, che altrimenti rischiava di passare inosservata.”
MARCHE - QUANDO LA CURA DELL’AMBIENTE SPOSA IL REINSERIMENTO SOCIALE E LAVORATIVO
Tutela del territorio, prevenzione del dissesto idrogeologico, manutenzione dei siti archeologici e museali ed ora anche accompagnamento nei luoghi della cultura di Ancona, riaperti al pubblico, come la chiesa di San Gregorio Illuminatore: sono queste le attività di recupero e reinserimento dei giovani con dipendenze patologiche, previste dal programma di interventi ergoterapici a favore di tossicodipendenti in trattamento nelle strutture residenziali e semiresidenziali delle Marche; si tratta di un progetto di successo (finanziato dalla Regione con circa un milione e quattrocentomila euro per il biennio 2019-2020), che ha coinvolto finora oltre centoventi giovani, frutto della collaborazione con il Consorzio di bonifica Marche (con sede a Pesaro) ed il Mi.B.A.C.T. Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche. I programmi di trattamento ergoterapici, fondati su tirocini terapeutici, lavorativied assistiti da tutor, hanno mostrato negli anni molta efficacia, soprattutto se applicati a settori di utilità sociale.
I giovani, dopo un percorso di formazione, sono stati impiegati, tra l’altro, nella tutela del territorio (campi agricoli, laghi, dighe) e nella manutenzione dei fossi per la prevenzione del dissesto idrogeologico. Nei giorni scorsi è stato sottoscritto anche un protocollo di collaborazione con il Mi.B.A.C.T. - Polo museale delle Marche (durata biennale, specifico per Ancona) per l’utilizzo di utenti tossicodipendenti in trattamento residenziale, coordinati dai rispettivi enti accreditati, nel favorire l’integrità e la conservazione dell’area verde adiacente al Palazzo Ferretti di Ancona.
Le attività saranno realizzate con il costante monitoraggio dei tutor dell’ente consorziale, della Soprintendenza e del Polo museale delle Marche. Tutti i giovani coinvolti, oltre ai dispositivi di protezione individuale, riceveranno un contributo economico, riconosciuto nell’ambito dei tirocini terapeutici e di inclusione.
LAZIO - MALTEMPO: PRECIPITAZIONI MAI REGISTRATE NELLA PIANURA PONTINA
L’evento meteorologico , verificatosi nei giorni scorsi, va iscritto tra quelli eccezionali come confermato dall’analisi delle registrazioni delle stazioni di monitoraggio. A seguito dell’allerta meteo della Protezione Civile (codice arancione), il Consorzio di bonifica Agro Pontino (con sede a Latina) ha adottato tutte le misure finalizzate al contenimento dell’evento, tra cui l’apertura delle paratoie per consentire il deflusso, l’attivazione degli impianti idrovori e la sorveglianza dei canali.
L’ente consortile ha attivato, da un anno, la collaborazione con il Ce.R.S.I.Te.S. (Centro di Ricerca e Servizi per l’Innovazione Tecnologica Sostenibile) dell’Università “La Sapienza” (sede di Latina) per la realizzazione di un sistema di monitoraggio del reticolo idrografico, attivo durante il recente evento. I dati registrati sono stati integrati anche con quelli relativi alle stazioni di competenza della Regione Lazio (Arsial). Dalla loro analisi è emerso che sull’intera area interessata dai fenomeni di esondazione si sono verificate piogge di intensità variabile; da mm. 82,2 a mm. 137,2 nell’arco di 24 ore; inoltre, come evidenziato dalla stazione pluviometrica installata presso l’impianto idrovoro di Mazzocchio, si è verificato un picco eccezionale di precipitazione di 26 millimetri in un’ora.
Tali precipitazioni sono tra le massime mai registrate nella pianura pontina. In concomitanza delle forti piogge inoltre si è registrato un innalzamento del livello marino, dovuto al vento di scirocco ed all’alta marea, che hanno ulteriormente aggravato le condizioni di deflusso dell’intera rete idraulica, ostacolando il regolare deflusso verso il mare. A fronte dell’eccezionalità dell’evento, i tecnici dell’ente consorziale hanno effettuato le manovre necessarie per contenere i fenomeni di allagamento coordinandosi, sotto la regia della Prefettura, con la Protezione Civile; in particolare, sono intervenuti anche per contenere le tracimazioni del fiume Sisto, benché non di competenza dell’ente di bonifica.
EMILIA ROMAGNA - ESERCITAZIONE DI PROTEZIONE CIVILE
Tutto il personale tecnico e operativo in forza al Consorzio di bonifica Piacenza (con sede nella città capoluogo) ha partecipato all'esercitazione di protezione civile nei bacini dei fiumi Trebbia e Nure. L’iniziativa del Comune di Piacenza mirava a verificare le procedure di allertamento in caso di rischio esondazione. Durante l’esercitazione sono stati simulati bollettini meteo e rilevazioni degli idrometri presenti sui fiumi per valutare i modelli organizzativi, previsti dalle pianificazioni comunali d attivare i presidi territoriali.
Lo spunto di partenza è stato quello dell’alluvione 2015.Per quanto riguarda il Consorzio di Bonifica di Piacenza tutto il personale tecnico e operativo è stato impiegato sul comprensorio e le azioni messe in campo sono state 2: attivazione di presidi lungo la rete idrografica ed impiantistica; verifica, sotto stress, del sistema di comunicazione sia interno che esterno per consolidare i rapporti e l’intera rete.Per l’ente consortile, l’obbiettivo era quello di testare il modello organizzativo al fine di poterlo poi replicare negli altri distretti. La settimana precedente, al fine di approfondire la conoscenza dell’attuale sistema di Protezione Civile, il personale consorziale, aveva partecipato ad un apposito corso.
TOSCANA - SICUREZZA DEL TERRITORIO
Dopo l’accordo del Comune di Montecatini Terme con il Consorzio di bonifica 4 Basso Valdarno (con sede a Pisa) e il successivo sopralluogo sono stati avviati i lavori di manutenzione sul Rio S.Antonio e sul Rio Salsero; entrambi i corsi d’acqua presentano criticità per l’accumulo di sedimenti, che nel corso degli anni hanno sensibilmente ridotto la sezione dell’alveo, impedendo il regolare deflusso delle acque. Sul Rio Salsero, l’intervento prevede anche la sistemazione della sponda nel tratto a valle dell’autostrada A11.
Per quanto riguarda il Rio Sant’Antonio, l’intervento, oltre a ripristinare la naturale e originale pendenza e rimuovere le occlusioni degli scarichi privati, migliorerà il deflusso idraulico dell’intero corso d’acqua. A questo importante risultato, da tempo richiesto da diversi cittadini, si è giunti dopo un lungo percorso partecipativo tra l’ente locale ed il Consorzio di bonifica; l’ intervento di messa in sicurezza degli alvei rientra in un piano più ad ampio respiro per la sicurezza cittadina, completato dal progetto di manutenzione sul patrimonio arboreo cittadino.
Il Comune di Montecatini ricorda anche di essere entrato in graduatoria per un intervento di riqualificazione del corso d’acqua Salsero, nella sua parte tombata.
VENETO - INTERVENTI NEL BACINO COLLI EUGANEI - MONTA' PORTELLO
Il Consorzio di bonifica Bacchiglione (con sede a Padova) è impegnato nel bacino Colli Euganei - Montà Portello per diversi interventi di manutenzione ed implementazione della rete irrigua; nello specifico, gli uomini dell’ente consortile stanno lavorando al ripristino della sponda dello scolo Menona, nel comune di Montegrotto Terme; si stanno inoltre avviando i lavori per la costruzione di una chiavica di ripartizione ad uso irriguo tra il canale L.E.B. e il canale Fossalunga Collegamento, a Cervarese Santa Croce. Verrà anche effettuata la pulizia degli impianti e delle griglie presenti nel bacino.
TOSCANA - MILIONI DI EURO DESTINATI ALLA PREVENZIONE IDROGEOLOGICA
Adottando il Piano delle Attività di Bonifica 2019, il Consorzio di bonifica 1 Toscana Nord (con sede a Viareggio, in provincia di Lucca) progetta di porre in manutenzione, il prossimo anno, quasi ottomiladuecento chilometri di corsi d’acqua per un investimento annuale, che va oltre i quattordici milioni di euro; ora viene inviato a tutti i Comuni del comprensorio, che potranno avanzare proposte di modifiche ed integrazioni prima dell’approvazione definitiva.
Andando nel dettaglio, l’ente consortile conta di investire almeno sette milioni e novecentomila euro per lo sfalcio e il diradamento delle piante negli alvei; quasi ottocentomila euro saranno investiti invece per gli scavi e le risagomature. Due milioni di euro saranno investiti per l’attività di esercizio e vigilanza sulle opere di bonifica (verranno in particolare monitorate le arginature, i manufatti come, ad esempio, gli impianti idrovori).
Infine, poco meno di trecentomila euro serviranno per la gestione delle acque a fini irrigui. Sulla maggior parte dei rii del comprensorio l’ente consortile ha progettato di ripetere la manutenzione in 2 momenti distinti dell’anno, in primis nei centri abitati per garantire maggiore sicurezza idraulica e decoro urbano. Per quanto attiene i lavori, che saranno affidati in appalto, l’ente consorziale continuerà a privilegiare, come permette la legislazione vigente, il rapporto col mondo agricolo.
EMILIA ROMAGNA - APPROVATO BILANCIO CONSORZIALE DI PREVISIONE
Il Consorzio di bonifica Burana (con sede a Modena) ha approvato il bilancio di previsione 2019; gli obbiettivi verteranno su una visione di lungo periodo della gestione e degli investimenti , al fine di calibrarli al meglio su economie di scala ottimali.
Particolare attenzione verrà data alla gestione del personale ed all’efficientamento d’utilizzo delle macchine operatrici nelle attività di manutenzione.
Continuerà inoltre l’attività post sisma e la progettazione di interventi strutturali, importanti per la salvaguardia del territorio; maggiori risorse verranno destinate alla manutenzione ordinaria , cercando di soddisfare sempre più le esigenze dei territori e dei consorziati.
LOMBARDIA - OASI TRIGOLARO, ESEMPIO MONDIALE DI FORESTA URBANA
Nell'ambito del Forum Mondiale sulle Foreste Urbane, svoltosi a Mantova, si è tenuto un convegno relativo alle foreste di pianura, gestite da volontari ed all'esperienza del WWF in provincia di Mantova. Sono intervenuti attivisti WWF che, tra gli esempi di aree di recupero ambientale in contesti urbani, hanno citato anche il caso dell'Oasi Trigolaro, realizzata a Suzzara dal Consorzio di bonifica Terre dei Gonzaga in Destra Po (con sede nella “città di Virgilio”) come vasca di laminazione con il compito di scolare una parte delle acque in eccesso e che è divenuta una vera e propria oasi faunistica.
Si tratta di un bell’esempio di recupero di un’area, che nasce con altra finalità ma che, opportunamente valorizzata, diventa fruibile anche dal punto di vista ambientale. L’oasi coniuga perfettamente opera dell’uomo e natura, rispondendo esattamente a ciò che il Forum FAO voleva focalizzare: come rendere le città, luoghi più verdi, salutari e felici.
SARDEGNA - UNA SCOMMESSA (PER ORA) PERSA
Sono stati celebrati con un convegno, ad Olbia, i 25 anni del Consorzio di bonifica Gallura (con sede ad Arzachena, in provincia di Olbia Tempio); presenti il Presidente, Francesco Vincenzi (“È un'occasione importante, perché ci consente di fare il bilancio sull'esperienza degli enti consortili”) ed il Direttore Generale ANBI, Massimo Gargano.
Nel suo intervento, il Presidente ANBI Sardegna, Gavino Zirattu, ha ricordato l’improvvida decisione della Regione, maturata tra nel biennio 2006-2008, di ridimensionare il ruolo dei Consorzi di bonifica, altresì cruciali per le attività agricole dell’Isola. Tra le conseguenze vanno registrate finanziamenti nazionali, persi nel campo delle energie rinnovabili (idroelettrico) e l’impossibilità di utilizzare, a causa di nuovi indirizzi politici, opere idrauliche già realizzate.
In Sardegna, l’agricoltura vanta 170.000 ettari attrezzati, ma solo il 25% è realmente raggiunto dal servizio irriguo.
VENETO - A LEZIONE DI MONITORAGGIO CON I DRONI
Nell’ambito del corso “Formazione all’avanguardia per la gestione del rischio idrogeologico”, promosso da ANBI Veneto, è iniziato il modulo di “rilievo plano altimetrico del territorio”, basato sull’utilizzo di droni per monitorare, con riprese anche in 3D, zone altrimenti di difficile accesso. Tecnici dei Consorzi di bonifica si sono dati appuntamento ad Este nel punto, in cui il fiume Frassine scarica nel fiume Bisatto: si tratta di uno snodo idraulico importante per la Bonifica del territorio, caratterizzato peraltro dallo scorrimento, sotto il canale di scarico, grazie ad una botte a sifone, del canale Lozzo.
UNA CONFERMA ED UNA NOMINA
Si è riunita l’Assemblea di U.R.B.I.M.- ANBI Lombardia, che ha provveduto alla nomina del Presidente, riconfermando, per la seconda volta, Alessandro Folli, che presiede anche il Consorzio di bonifica Est Ticino Villoresi (con sede a Milano).
Si è tenuta invece, nella sede di Reggio Emilia, la prima seduta del Consiglio di Amministrazione del Consorzio di bonifica Emilia Centrale, eletto dopo 3 anni di commissariamento straordinario regionale; nel ringraziare il Commissario, Franco Zambelli, si è provveduto anche all’elezione del nuovo Presidente: è l’imprenditore, Matteo Catellani.