Anno XX, n. 37 venerdì, 12 ottobre 2018

PUBBLICATA LA GRADUATORIA DEL PIANO IRRIGUO NAZIONALE
283 MILIONI A SERVIZIO DEL TERRITORIO, DELL’ECONOMIA E DELL’OCCUPAZIONE PER L’ITALIA DEL FARE BENE

“E’ la conclusione di un iter lungo e complesso che testimonia la capacità progettuale dei Consorzi di bonifica, chiamati ora a realizzare un tassello importante e lungamente atteso a servizio del territorio e della sua economia”: è stato questo il soddisfatto commento del Presidente ANBI (Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue), Francesco Vincenzi, dopo l’annunciata pubblicazione (sul sito del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari Forestali e del Turismo) della graduatoria relativa ai progetti per infrastrutture irrigue, ammessi a finanziamento nell’ambito del Piano Nazionale di Sviluppo Rurale (P.N.S.R.): sono 19 per un importo complessivo, pari a € 283.905.491,00.
“A fronte dello stanziamento disponibile sono però solo 19 i progetti che potranno essere finanziati, ma molti di più quelli ritenuti ammissibili in un parco progetti presentato dai Consorzi di bonifica, per un importo superiore al miliardo di euro – ha proseguito il Presidente ANBI - E’ un patrimonio di idee e progetti concreti definitivi ed esecutivi che affidiamo al Paese perché possano giungere ulteriori finanziamenti a servizio del territorio, dell’ambiente e del “made in Italy” agroalimentare, assi fondamentali per quel nuovo modello di sviluppo cui guardiamo. E’ questa la moderna funzionalità dei Consorzi di bonifica, nel tempo dei cambiamenti climatici, dell’eccessivo consumo del suolo e di un nuovo modello di sviluppo basato sull’identità e distintività dei valori del territorio, cibo e ambiente, per competere sui mercati globali con successo.” Sono state  ammesse al sostegno le domande presentate dai seguenti Consorzi:

1.    Emilia Romagna - Cdb  Renana  € 11.900.000,00

2.    Veneto -  Cdb Veneto Orientale € 13.100.000,00

3.    Veneto - Cdb Piave  € 20.000.000,00

4.    Veneto -  Cdb Delta del Po  € 17.017.580,00 D

5.    Lazio - Cdb Maremma Etrusca  € 8.735.684,00

6.    Emilia Romagna - Cdb  Romagna Occidentale  € 14.998.688,00

7.    Veneto - Cdb Bacchiglione  € 4.550.000,00

8.    Sicilia - Cdb 9 Catania  € 19.999.996,00

9.    Piemonte – Cdb Bealera Maestra – Destra Stura  € 20.000.000,00

10. Emilia Romagna – Cdb  Emilia Centrale  € 19.999.312,00

11. Emilia Romagna – Cdb Piacenza  € 20.000.000,00 E-H

12. Veneto Bonifica – Cdb Veronese  € 20.000.000,00

13. Campania –Cdb Sannio Alifano  € 19.270.267,00

14. Marche – Cdb Marche  € 20.000.000,00

15. Friuli V.G. – Cdb  Cellina - Meduna  € 8.500.000,00

16. Calabria – Cdb Ionio Catanzarese  € 5.205.964,00

17. Lombardia – Cdb Pianura Bergamasca  € 17.400.000,00

18. Veneto – Cdb Acque Risorgive  € 16.228.000,00 E

19. Abruzzo- Cdb  Sud Bacino Moro  € 7.000.000,00

                                   TOTALE € 283.905.491,00

"E' stato un percorso impegnativo –  ha concluso Vincenzi – per la cui conclusione ringraziamo il Ministro, Gian Marco Centinaio e la struttura tutta del Ministero. La sfida ora è di spenderli tutti, bene e subito perché è nell’interesse del nostro Paese.”

ANBI E SINDACATI CONFEDERALI

“NON SI DEVE, NE’ SI PUO’ MORIRE PER LA PIOGGIA. CONTRO I CAMBIAMENTI CLIMATICI BISOGNA FARE MANUTENZIONE A TUTTI I TERRITORI “
IL SOTTOSEGRETARIO DURIGON AFFIANCA LA BATTAGLIA EUROPEA DI ANBI A TUTELA DELL’AGRICOLTURA MEDITERRANEA

“L’accentuarsi delle conseguenze dei cambiamenti climatici obbliga ad incrementare la resilienza dei territori, ormai minacciati da eventi atmosferici con tempi di ritorno anche di soli 5 anni; quanto drammaticamente accaduto in Calabria testimonia, una volta di più, come la rete di Bonifica abbia tenuto. In diretta collaborazione con i sindaci, i Consorzi di bonifica stanno intensificando  gli interventi post-nubifragio, rimuovendo i materiali, che possano ostruire gli alvei, impedendo il regolare deflusso delle acque. Ciò, nonostante da anni si attenda  il trasferimento delle competenze sui corsi d’acqua calabresi ai Consorzi di bonifica, seppur la legge lo preveda. Bisogna che le normative regionali siano coerenti con l’Accordo Stato-Regioni del 2008, abbandonando le logiche di regimi commissariali in essere anche da oltre 20 anni.”
A dichiararlo è stato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI, all’indomani della tappa romana dell’ “Acqua Tour 2018”.
“I Consorzi di bonifica sono pronti ad avviare un grande progetto di ammodernamento infrastrutturale a salvaguardia di un territorio, dove il  10% degli edifici è in zone a conclamato rischio alluvionale, così come il 13% delle imprese agricole ed il 15% dei beni culturali. L’acqua deve tornare ad essere una risorsa e non un problema!” ha aggiunto il Direttore Generale  ANBI, Massimo Gargano.
In piena sintonia è stato il Sottosegretario al Lavoro ed alle Politiche Sociali, Claudio Durigon, che ha annunciato un impegno comune a far sì che la Direttiva Europea Acque non penalizzi le agricolture mediterranee come quella italiana, fortemente dipendenti dalla disponibilità idrica: il Valore Agricolo Medio di un ettaro irrigato è stato calcolato in 40.000 euro con in incremento di 13.500 euro rispetto ad un ettaro non irrigato, con evidenti benefici occupazionali.
Sulla stessa linea sono anche i sindacati confederali, promotori, assieme ad ANBI dell’ “Acqua Tour”, giudicato un’importante intuizione per promuovere la cultura della manutenzione del territorio.
Onofrio Rota, Segretario Generale FAI-CISL, ha evidenziato come il settore della Bonifica sia strategico per il Paese, perchè  esempio delle forti relazioni, che intercorrono tra risorse ambientali, filiere multifunzionali ed  opportunità di sviluppo. Occorre ripartire, incentivando un modello produttivo, che metta insieme tutela dell’ambiente, sviluppo e  valorizzazione dei territori, sostenendo una maggiore e più continua sinergia tra Stato, Regioni ed Enti Locali.
L’urgenza di approvare la legge contro il consumo del suolo è stata ricordata da Sara Palazzoli, Segretario Nazionale  FLAI-CGIL, che sottolinea anche la necessità di procedere immediatamente a realizzare tutti i progetti finanziabili con i fondi collegati alla PAC 2014-2020, sia per l’importanza nella gestione della risorsa idrica, sia per ribadire la funzione di queste infrastrutture nella costruzione della prossima programmazione europea.
L’urgenza di affiancare, alla quotidiana attività di manutenzione operata  dai Consorzi di bonifica, investimenti sulle infrastrutture idrauliche viene, infine, sottolineata da Gabriele De Gasperis, Segretario Generale FILBI-UIL, che ricorda come i cambiamenti climatici non siano una minaccia solo per l’agricoltura, ma per l’intero sistema Paese, dove paradossalmente si alternano emergenze alluvionali e per la siccità.
“Il mondo ha voglia d’Italia – ha concluso il Presidente  ANBI, Vincenzi – ed i Consorzi di bonifica sono una sfida di futuro attraverso la gestione di oltre 200 milioni chilometri di canali, irrigando circa 3.300.000 ettari e garantendo sicurezza idraulica ad oltre il 50% del Paese. E tutto ciò crea ricchezza, economia e lavoro.”
Al workshop sono intervenuti anche Mauro Buschini, Capogruppo PD Regione Lazio (“Entro il 2019 contiamo che i Consorzi bonifica laziali, oggi commissariati, tornino al regime ordinario”); Sara Paraluppi, Direttore Coldiretti Lazio (“La fragilità idrogeologica del Lazio è la fragilità dell’Italia”); Luigi Salerno, Direttore Gambero Rosso SpA (“I Consorzi di bonifica valorizzano il patrimonio italiano”); 
Maria Spena, Commissione Agricoltura Camera dei Deputati (“In Italia siamo abituati ad interventi straordinari, non all’ordinarietà della manutenzione”); i rappresentanti delle ANBI Lazio ed Umbria che, unitamente ad ANBI Toscana, Abruzzo e Marche hanno provveduto a gestire lo stand visitato, tra gli altri, dal Presidente  Parlamento Europeo, Antonio Tajani e dal Ministro Politiche Agricole Alimentari Forestali e Turismo, Gian Marco Centinaio.


UMBRIA - FINANZIAMENTO DAL P.S.R.  2014/2020

Il Consorzio di bonifica Tevere-Nera (con sede a Terni) ha ottenuto, dalla Regione Umbria, il finanziamento di parte di 3 stralci esecutivi, riguardanti altrettanti comizi irrigui per l’ammodernamento dell'impianto di distribuzione nel comprensorio di irrigazione in destra del fiume Nera nei comuni di Terni, Sangemini e Narni: l’ente consortile ha ottenuto un finanziamento di € 2.113.594,88.
Con tale somma si prevede di poter ammodernare solo parte delle condotte di distribuzione. L’intervento proposto consentirà di eliminare sia le carenze di pressione  che le frequenti riparazioni per rotture alle tubazioni ; tutti gli impianti da realizzare prevedono la gestione telecontrollata della rete tubata, compresi i punti di consegna. 

EMILIA ROMAGNA - STRADA RIAPERTA, VERSANTE IN SICUREZZA

La storica lingua di frana sull’arteria viaria, che porta alla frazione di Strognano, limitrofa all’abitato di Mattaleto, ha ampliato negli ultimi anni la sua estensione, provocando un movimento sotterraneo ,che minacciava pericolosamente la comunità sottostante, le case e le aziende agricole, insediate sull’asse pedemontano: carreggiata dissestata, cavità nell’asfalto di oltre cinquanta  centimetri  di profondità lungo il percorso ed impossibilità di circolare ai mezzi sull’unica strada rilevante  di collegamento tra la Val Parma e la Val Baganza, tra i comuni di Langhirano e Calestano. 
Così, per mitigare gli effetti più negativi del progressivo fenomeno di dissesto idrogeologico, che caratterizza la morfologia argillosa dell’Appennino in quest’area, il Consorzio di bonifica Parmense (con sede nella “città ducale”) è intervenuto,  in sinergia programmatica con il Comune di Langhirano, per consolidare il versante e risistemare la via di scorrimento del traffico prima della stagione più piovosa dell’anno. Il fronte, su cui si è intervenuti,  è particolarmente ampio (circa duecentoventi  metri complessivi) ed  il monitoraggio geomorfologico dei tecnici consortili ha dimostrato che era in fase di ulteriore allargamento.
Questo fenomeno di frana a carattere quiescente si attiva, infatti, con modalità lenta ma costante nel tempo a causa dei repentini sbalzi metereologici: sia in periodi di abbondanti precipitazioni, ma anche in contesti di stress idrico e siccità, con il formarsi di improvvisi vuoti e avvallamenti.


TOSCANA - VALDARNO: REALIZZATI PIU’ DEL 70% DEGLI INTERVENTI 2018

Mentre procedono velocemente i lavori di manutenzione ordinaria,  previsti sul reticolo idraulico, il Consorzio  di bonifica Alto Valdarno (con sede ad Arezzo) ha programmato un fitto calendario di incontri con i Sindaci e gli amministratori delle aree, che compongono il comprensorio, per discutere  necessità, urgenze e interventi da programmare per il 2019.
Le “consultazioni” interessano tutti i Comuni del Valdarno, una delle vallate più complesse e delicate dal punto di vista morfologico ed idrogeologico. L’occasione serve, oltre che per raccogliere nuove indicazioni,  a presentare lo stato di attuazione dell’attività pianificata per il 2018: se si escludono 3 lotti ancora in fase di assegnazione o di approvazione, lo stato di attuazione medio ha superato il 71%, con 5 lotti su 15 già completati; tra questi figurano: il piano degli sfalci e dei tagli selettivi che ha interessato, nel Valdarno aretino, Montevarchi, Terranuova, Cavriglia, Bucine, Castelfranco-Piandiscò  e, nel versante fiorentino, Figline-Incisa Valdarno per un importo complessivo che sfiora i 171 mila euro; la rimozione dei sedimenti dal Borro di Spedaluzzo, cofinanziata dal comune di Montevarchi e costata complessivamente circa  151 mila euro; la sistemazione delle opere e gli espurghi dei corsi d’acqua di Figline-Incisa Valdarno, Rignano e Reggello per un investimento che supera i 170 mila euro.  Sono in dirittura d’arrivo gli interventi di diradamento della vegetazione su altri corsi d’acqua di Montevarchi, San Giovanni, Cavriglia e Figline-Incisa Valdarno: operazione da oltre 154 mila euro, completata al 90%.
A buon punto è la manutenzione del fiume Arno nel comune di San Giovanni: il 75% dell’intervento (132.500 euro) è fatto. E’ a metà, invece, la “cura” dei corsi d’acqua della Valdambra, su cui l’ente consortile ha investito circa centotrentamila euro, come realizzato al 50%  è il lavoro di rimessa in forma di alcuni tratti del reticolo idrografico di Terranuova Bracciolini, Loro Ciuffenna e Castelfranco-Piandiscò, cui è stato destinato un importo di oltre 151 mila euro. E’ partito da poco, inoltre, il lotto da 92.000 euro  per il ripristino delle opere e la rimozione dei sedimenti in alcuni punti del territorio di San Giovanni, Terranuova, Castelfanco-Piandiscò. Infine, sono in fase di assegnazione i lavori per contenere la  vegetazione, che invade alvei e sponde nei comuni di Terranuova e Loro Ciuffenna, nonchè i tagli selettivi sull’argine leopoldino dell’Arno tra San Giovanni e Montevarchi. 
Questo bilancio è un ottimo punto di partenza per l’ente consorziale che, da un lato, continuerà a lavorare per dare risposte sempre più rapide ed efficaci, dall’altro si impegnerà in un  confronto costante  con i Comuni, importanti partner per una gestione corretta e attenta del territorio.


EMILIA ROMAGNA - INTERVENTI DI DIFESA DEL SUOLO

Si è svolto l’incontro di presentazione e condivisione del progetto finalizzato alla regimazione idraulica ed alla sistemazione del versante a monte di Trevozzo, in comune di Alta Val Tidone. Sono stati i tecnici del Consorzio di bonifica Piacenza (con sede nella città capoluogo), alla presenza del locale Sindaco, ad illustrare gli interventi di miglioramento dell’assetto del territorio, al fine di prevenire fenomeni di dissesto idrogeologico, favorendo lo scolo delle acque meteoriche e la difesa del suolo.
Il 12 aprile 2018, infatti, si è verificato a Verago e Gabbari, a monte dell’abitato di Trevozzo, un evento di straordinaria entità, caratterizzato da forti piogge e grandinate, il cui impatto è stato peggiorato da un sistema idraulico non sufficientemente regimato, evidenziando  la scarsa efficacia di un sistema di drenaggio superficiale, non adeguato a sopportare piogge di particolare intensità. A seguito del sopralluogo è emersa la necessità di migliorare il sistema di scolo superficiale mediante la pulizia, la risagomatura e la regimazione dei canali superficiali; a realizzare gli interventi è stato chiamato l’ente consortile.
Rimarrà a carico dei proprietari dei terreni ed agli utilizzatori delle strade vicinali: la manutenzione delle cunette e delle caditoie, nonché dei coli superficiali dei loro terreni localizzati a monte dell’abitato di Trevozzo, condizione necessaria affinché tutto il sistema scolante del versanti funzioni adeguatamente.


TOSCANA - ANCORA INSIEME PER FAR CONOSCERE LA STORIA DEL TERRITORIO

In queste settimane, il  Consorzio di bonifica 5 Toscana Costa (con sede a Venturina Terme, in provincia di Livorno) ha proseguito con gli interventi di manutenzione ordinaria, nel comune di Massa Marittima, sui corsi d'acqua in gestione ed in particolar modo sulla Gora delle Ferriere, grazie alla convenzione con la Comunità Montana delle Colline Metallifere. Oltre ai lavori sulla Gora, per il secondo anno consecutivo dopo la sperimentazione 2017, in accordo con il Comune di Massa Marittima, l’ente consortile  è intervenuto anche per ripristinare il vecchio percorso della Gora delle Ferriere, con cui si trasportava acqua alla Fonderia in località Valpiana, permettendo lo svolgimento dei processi per la produzione della ghisa.
I lavori eseguiti nel Settembre 2018 sono stati realizzati dall’ente consorziale,  in collaborazione con l’Unione Montana delle Colline Metallifere ed hanno interessato in particolar modo 2 tratti, dove si è effettuato, tra l’altro, il taglio rasoterra della vegetazione infestante; dopo la ripulitura della vegetazione infestante, sono stati ripristinati anche i paramenti murari del percorso storico della Gora.
E’ un lavoro costante ed attento, quello del  “Toscana Costa” e che consente non soltanto di migliorare il deflusso dei corsi d’acqua e presidiare il territorio, ma anche di rendere visibili opere di archeologia idraulica e industriale, riscoprendo la storia delle attività, che hanno portato alla crescita economica del territorio, senza tralasciare la tutela della biodiversità e la fruizione dei  corsi d'acqua.

VENETO - APPROVATO BILANCIO AMBIENTALE

Per il settimo anno il Consorzio di bonifica Brenta (con sede a Cittadella, in provincia di Padova) arriva al traguardo dell’approvazione del bilancio ambientale, redatto “al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile e valorizzare la valenza ambientale delle attività di bonifica”.
Il documento fornisce dati ed informazioni sulle politiche, sul costo, sulle priorità e le strategie, con riferimento alle problematiche ambientali del comprensorio. La struttura di rendicontazione è strutturata sulle aree di competenza che rappresentano i “grandi temi” ambientali: acqua, suolo, aria, energia, residui vegetali e rifiuti, biodiversità; per ognuna si valuta quale sia l’incidenza delle varie attività, che l’ente consortile svolge.
L’attenzione e l’impegno a tutto campo dell’ente consorziale per la tutela dell’ambiente e della risorsa idrica hanno consentito di ottenere alcuni anni fa e mantenere (con un recente rinnovo) il Certificato di Qualità Ambientale ISO-14001.


CALABRIA - SIGLATO ACCORDO DI PROGRAMMA 

Si consolida sempre di più il rapporto tra il Comune di Montauro ed il Consorzio di bonifica Ionio Catanzarese (con sede a Catanzaro) e che in questi anni ha già prodotto buoni risultati, grazie ad interventi continui di manutenzione preventiva  sul territorio comunale.
Un significativo Accordo di Programma è stato siglato nella sede consortile;  rafforza una collaborazione con l’obbiettivo è di definire una strategia più coordinata e condivisa per potenziare l’efficacia del sistema di difesa del suolo, pianificando politiche territoriali puntuali in materia di rischio idraulico. L’intendimento è di fare  fronte comune per affrontare una delle sfide più difficili: la tutela e la manutenzione di un territorio fragile, dove il 98% dei comuni calabresi è considerato a rischio idrogeologico.


VENETO - NELLE SCUOLE PER PROMUOVERE LA CONOSCENZA DEI FIUMI

“Acqua, ambiente e territorio – Ama il tuo fiume” è il denominatore comune delle lezioni , che gli esperti del Centro Internazionale  Civiltà dell’Acqua terranno nelle classi, che parteciperanno al progetto didattico del Consorzio di bonifica Acque Risorgive (con sede a Venezia Mestre) giunto, con l’anno scolastico 2018/2019, all’ottava edizione.
Il progetto propone, agli studenti delle scuole primarie e secondarie di 1° grado del comprensorio, l’apprendimento delle buone pratiche di riqualificazione fluviale e di sviluppo eco-sostenibile delle aree situate lungo alcuni corsi d’acqua del territorio come il Tergola, il Muson Vecchio ed il Marzenego.  Il progetto si sviluppa in un ciclo di 3 laboratori didattici per ogni classe, cioè 2 lezioni in classe su temi vari (quest’anno anche il Contratto di Fiume avviato sul fiume Marzenego) ed  un’uscita sul territorio, spesso indirizzata verso le oasi e le aree naturalistiche come la palude di Onara, i mulini dell’alta padovana, gli argini del Tergola, le oasi di Noale e Salzano, gli impianti idrovori del bacino lagunare (il programma è consultabile sul sito
www.civiltacqua.org).
Tutte le 44 classi aderenti al progetto parteciperanno  ad un concorso a premi attraverso la realizzazione di un elaborato, che verrà  premiato nel corso della festa conclusiva a Maggio 2019; con le foto degli elaborati, l’ente consortile realizza da qualche anno un apprezzato calendario, che viene donato agli studenti,  in occasione delle festività natalizie.


VINCENZI AL CONVEGNO ASSOIDROELETTRICA A ROMA

Il Presidente ANBI, Francesco Vincenzi, interverrà nella mattinata di martedì 16 Ottobre p.v.  al dibattito previsto nell’ambito del convegno “Energia idroelettrica patrimonio di sviluppo per ambiente. Territorio e occupazione. Quale futuro?” organizzato a Roma da Assoidroelettrica; ne sarà sede il Montecitorio Meeting Centre.

 
Per maggiori approfondimenti www.anbi.it
SETTIMANALE DELL´ASSOCIAZIONE NAZIONALE CONSORZI DI GESTIONE E TUTELA TERRITORIO E ACQUE IRRIGUE
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