Anno XX, n. 25 venerdì, 29 giugno 2018

CONTRO IL “PAESE LUMACA” ANBI, ANCE, SINDACATI E CREA PROPONGONO UN PATTO PER LE INFRASTRUTTURE UTILI.  IN ITALIA SONO A RISCHIO MILIARDI DI EURO PER RITARDI BUROCRATICI

“Per ridurre i cosiddetti  tempi di attraversamento  dei cantieri, vale a dire l’iter burocratico, che occupa fino al 60% del periodo temporale, necessario alla realizzazione di un’opera pubblica, proponiamo, insieme a costruttori edili, sindacati e mondo della ricerca, un Patto per le Infrastrutture Utili da sottoporre a Governo ed  opinione pubblica nell’interesse dell’economia e dell’occupazione in Italia.” Ad affermarlo è stato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI, promotrice di un inconsueto tavolo di lavoro con A.N.C.E. (Associazione Nazionale Costruttori Edili), FILBI-Uil a nome dei sindacati confederali e C.R.E.A.(Consiglio Ricerca Economia Agraria), preoccupati dal concreto rischio di restituire miliardi di euro all’Unione Europea e destinati alla realizzazione di infrastrutture, i cui cantieri sono altresì fermi per lungaggini burocratiche, mentre si avvicina il termine ultimo per l’ultimazione e la rendicontazione delle opere, fissato al 2023.
“Grazie ad un proficuo lavoro con le Istituzioni ed a progetti esecutivi redatti dai Consorzi – ha proseguito il Presidente ANBI – siamo riusciti ad ottenere finanziamenti  per opere necessarie al territorio, in più capitoli ed in diversi periodi, pari a circa 1 miliardo e 300 milioni di euro. A fronte di ciò, la professionalità dei Consorzi di bonifica ha prodotto, entro i termini prefissati, i succitati progetti definitivi ed esecutivi per una capacità di spesa doppia rispetto a quella disponibile, a testimonianza delle grandi necessità per aumentare soprattutto la resilienza ai cambiamenti climatici, contrastando fenomeni quali alluvioni e siccità. L’iter di tali progetti è rallentato per le lentezze della macchina burocratica.” 
Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, ad esempio, ha approvato il bando di selezione delle proposte progettuali del Piano di Sviluppo Rurale Nazionale (P.S.R.N.) 2014-2020, che prevede un finanziamento destinato ai consorzi di bonifica per infrastrutture irrigue e pari a 291 milioni di euro. Al proposito sono stati presentati 84 progetti esecutivi per oltre un miliardo di euro, ma l’iter per l’individuazione delle opere da finanziare ad oggi non risulta ancora completato. Va inoltre considerato che la demarcazione tra P.S.R.N. e Piani di Sviluppo Regionali (P.S.R.)  prevede espressamente che, soltanto una volta completati gli interventi del P.S.R.N., sarà possibile ottenere ulteriori finanziamenti per opere irrigue nell’ambito dei P.S.R. . Il ritardo nell’utilizzo dei finanziamenti disposti dal P.S.R.N. penalizza pertanto anche l’eventuale realizzazione di infrastrutture irrigue con i fondi dei Piani Regionali. Va inoltre sottolineato come nulla sia stato finora realizzato per attivare le procedure di spesa dei 295 milioni di euro (ormai già ridotti a 245 per altre “emergenze Paese”) previsti dal Fondo Sviluppo e Coesione (F.S.C.)  per altre opere di irrigazione: anche l’utilizzo di tale finanziamento, infatti, è penalizzato dal ritardo dell’attuazione del P.S.R.N. .
I cambiamenti climatici in atto, con le ricorrenti problematiche di scarsità idrica, nonché le conseguenti scelte  del Parlamento imporrebbero, invece, un rapido  ammodernamento degli impianti irrigui collettivi, con il duplice obiettivo di preservare la risorsa e razionalizzarne l’uso. L’utilizzo di tali finanziamenti consentirebbe infatti di disporre della risorsa idrica, fondamentale per una agricoltura competitiva, quale quella italiana, motore di sviluppo economico ed occupazionale per molti settori  (produzioni tipiche, agroindustria, made in Italy), nonché per il turismo. Tale situazione di stallo burocratico si registra anche per altri settori; ad esempio: il Piano Nazionale Invasi ed il Fondo per la Protezione del Delta del Po dal fenomeno della subsidenza. La legge di bilancio prevede, per altro, una norma, che potrebbe risolvere in modo definitivo il problema dei “tempi di attraversamento”.
Infatti, con riferimento alle sezioni “invasi” ed “acquedotti” del Piano nazionale di interventi nel settore idrico, nonché al Piano straordinario per invasi multiobiettivo e risparmio acqua, è specificamente previsto che il Ministero Infrastrutture e Trasporti (M.I.T.) e l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente  (A.R.E.R.A.) segnalino i casi di inerzia e di inadempimento degli impegni previsti da parte degli enti di gestione e degli altri soggetti responsabili, proponendo al contempo gli interventi correttivi da adottare per il ripristino, comunicandoli alla Presidenza del Consiglio dei Ministri (P.C.M.) ed ai ministri interessati; il Presidente del Consiglio dei Ministri, previa diffida ad adempiere entro un congruo termine (potrebbero essere 60-90 giorni), su proposta del M.I.T., di concerto con Ministero dell’Ambiente, Tutela Territorio e Mare (M.A.T.T.M.), Ministero dell’ Economia e delle Finanze (M.E.F.) e Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (Mi.P.A.A.F),  nomina un commissario ad acta.
“E’ evidente – ha concluso il Presidente ANBI - l’urgenza di assumere altri atteggiamenti ed altro dinamismo operativo; da qui, la necessità di un Patto tra tutti i soggetti,  che operano e decidono il futuro di infrastrutture strategiche, affinché vengano realizzate; è un grido di allarme ed aiuto, che proviene dal mondo dei consorzi di bonifica, ma oggettivamente è forte anche da ogni settore produttivo  e non può più essere disatteso.”
“Dobbiamo fare in modo che le risorse vengano trasformate velocemente in cantieri: non si possono accettare tempi abnormi e ritardi incalcolabili, che danneggiano i territori e i cittadini. E’ necessario dunque rivedere procedure decisionali e responsabilità della pubblica amministrazione, affinché si metta un freno alla cultura del non fare” ha aggiunto Edoardo Bianchi, Vicepresidente  A.N.C.E. .
A fargli eco è stato Gabriele De Gasperis, Segretario Generale FILBI-Uil,  che, sottolineando la necessità di valorizzare la grande professionalità presente nei consorzi di bonifica, evidenzia come il futuro del territorio sia legato alla sua manutenzione, aspetto spesso trascurato nel nostro Paese.
“Le grandi sfide, che siamo chiamati ad affrontare, dai cambiamenti climatici al consumo ottimale del suolo, dal risparmio idrico al riuso delle materie – ha concluso Salvatore Parlato, presidente C.R.E.A. – sono alla nostra portata, sia come mondo produttivo, sia come enti di ricerca, che rappresento. Tali sfide presuppongono la disponibilità di know how tecnologico ed una capacità di fare innovazione, che il mondo della ricerca deve sempre più condividere con il sistema impresa. Per estrarre tutto il potenziale valore da simili network, occorre che il quadro istituzionale e l’assetto normativo, relativo al finanziamento di investimenti e ricerca, si adeguino alle nuove esigenze, migliorando il grado di semplificazione delle procedure e spingendo verso una sostanziale riduzione dei tempi burocratici, anche attraverso un rinnovo della classe dirigente pubblica.” 
Su questi temi, un primo confronto con il Governo e le forze parlamentari sarà in occasione dell’annuale Assemblea ANBI, in programma a Roma, il 3 e 4 Luglio prossimi.

A METAPONTO, E’ NATO “ACQUA CAMPUS MED”

VINCENZI: “E’ UN’ULTERIORE RISPOSTA AL PARADOSSO EUROPEO, CHE NON RICONOSCE I BENEFICI DELL’IRRIGAZIONE ED ACCUSA GLI AGRICOLTORI DI DANNO AMBIENTALE!”

“La sistemazione del territorio è la più grande opera pubblica del Paese sia in termini economici che occupazionali, ma non è possibile che, nella realizzazione di un’opera, oltre il 60% del tempo sia occupato da oneri d’ufficio. Oggi ci sono a disposizione 1 miliardo e 300 milioni per migliorare le infrastrutture a servizio dell’agricoltura e dell’ambiente; eppure, superata la metà del periodo di programmazione comunitaria, i progetti collegati non sono stati ancora approvati con il serio rischio di dover restituire centinaia di milioni di euro non utilizzati a Bruxelles.” 
Francesco Vincenzi, Presidente ANBI, è tornato così sullo “stallo burocratico” del Paese, in occasione dell’inaugurazione di “Acqua Campus Med”, area di sperimentazione irrigua realizzata a Metaponto, in Basilicata, sul modello di quanto già esistente a Budrio, in provincia di Bologna.
“L’Europa –  ha proseguito il Presidente ANBI – è una grande opportunità, ma va meglio frequentata nei momenti decisionali per affermare una diversa cultura dell’acqua; sarà questo il tema centrale dell’imminente Assemblea ANBI, in calendario a Roma il 3-4 Luglio prossimi. Con le organizzazioni omologhe di Francia, Spagna e Portogallo, l’ANBI ha inoltre creato l’associazione “Irrigants d’Europe”, affinchè vengano riconosciute le esternalità positive dell’irrigazione e gli agricoltori del Sud Europa non siano paradossalmente chiamati invece a rispondere di danno ambientale! L’uso dell’acqua è un fattore fondamentale per la competitività economica del nostro Paese, il cui settore agroalimentare vale 267 miliardi e 3.300.000 posti di lavoro. L’utilizzo sostenibile della risorsa idrica è nel DNA dell’agricoltore, come le esperienze di Acqua Campus stanno a dimostrare. Dobbiamo continuare a costruire percorsi di futuro compatibili –  ha concluso Vincenzi - perché il futuro del cibo è irriguo!”.
Al convegno inaugurale, presente l’Assessore alle Politiche Agricole e Forestali di Regione Basilicata, Luca Braia, sono  intervenuti anche Giuseppe Musacchio, Presidente ANBI Basilicata e Paolo Mannini, Direttore Consorzio 2° grado C.E.R. – Canale Emiliano Romagnolo (con sede a Bologna).

LOMBARDIA - ASSESSORE REGIONALE  AGRICOLTURA, OSPITE DI ANBI

Presente, fra gli altri, il Presidente regionale di Confagricoltura, Antonio Boselli, nella sede operativa di ANBI Lombardia, a Milano, si è tenuto un incontro tra i presidenti  dei Consorzi di bonifica della regione e Fabio Rolfi, Assessore Agricoltura, Alimentazione e Sistemi Verdi Regione Lombardia.
Diversi i temi posti all’attenzione dell’Assessore, quali la gestione del deflusso ecologico, la necessità di garantire alle aziende le risorse idriche essenziali per mantenere competitiva l’agricoltura lombarda, il rinnovo delle concessioni, il recupero delle cave dismesse per la mitigazione degli effetti delle crisi idriche, il contenimento dei danni ai canali ed al territorio, causati dalle nutrie. Rolfi ha ricordato che l’acqua è un tema strategico per la Lombardia e che  è sua intenzione proseguire nel proficuo lavoro svolto dalla Regione con gli enti consorziali nell’ultima legislatura; sulle nutrie è intenzione dell’Assessore di definire  un piano regionale di contenimento, che possa essere utilizzato anche a livello nazionale come modello operativo.
Durante l'incontro si è parlato anche delle risorse in ambito irriguo e l’Assessore si  è dichiarato disponibile ad impegnarsi, affinché sia rivisto il Programma Nazionale di Sviluppo Rurale, che attualmente  penalizza  le regioni del Nord.  Molto soddisfatto per gli esiti dell’incontro si è detto il Presidente ANBI Lombardia, Alessandro Folli.

MARCHE - PARTE IL PROGETTO DIFFUSO PER LA SISTEMAZIONE IDROGEOLOGICA REGIONALE

Sono ormai operativi i cantieri per la messa in sicurezza del fiume Misa, a Senigallia. A 4 anni di distanza dall’esondazione, che fece 3 vittime tra la popolazione e danni per oltre centosettantanove milioni di euro, il Consorzio di bonifica Marche (con sede a Pesaro), su delega della Regione, ha dato il via ai lavori, che si occuperanno della sistemazione di oltre 4 chilometri di sponde  in quello, che è stato definito il più grande intervento contro il dissesto idrogeologico marchigiano: interventi per oltre due milioni di euro, affidati ad aziende locali.
E’ stato fatto un sopralluogo nei cantieri della frazione di Bettolelle, al quale hanno partecipato anche il Presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli. L’obbiettivo è quello di operare il meno possibile in emergenza, programmando adeguatamente gli interventi di prevenzione, affinché le emergenze siano ridotte al minimo. Nell’occasione sono stati presentati anche i lavori per 8 milioni di euro, oggetto della delega all’ente consorziale per interventi di mitigazione del rischio idrogeologico e che coinvolgeranno le provincie di Ancona, Macerata, Pesaro Urbino, mentre seguiranno presto interventi per le province di Fermo ed Ascoli Piceno con i fondi per il terremoto.
Infine il Governatore ha anticipato il progetto di potenziamento e connessione, a livello regionale, delle fonti idropotabili, da inserire nell’Accordo di Programma con il Governo nazionale per il rilancio post sisma.


VENETO - IMPORTANTE INVESTIMENTO  CONTRO GLI ALLAGAMENTI NEL MONTELLO

Il Consorzio di bonifica Piave (con sede a Montebelluna, in provincia di Treviso) stanzierà 470.000 euro per opere contro gli allagamenti nei comuni prossimi al Montello: Giavera, Nervesa, Volpago e Povegliano, nel cuore della Marca Trivigiana.
L’obbiettivo è evitare che si ripetano le problematiche dello scorso Maggio, quando violente precipitazioni fecero ipotizzare addirittura lo stato di calamità. L’investimento migliorerà strutturalmente le reti in gestione che, nate come canali irrigui, oggi si trovano a dover convogliare gli apporti meteorici di una vasta zona urbana.


TOSCANA - CINQUE ANNI DI MANUTENZIONE CONTROLLATA

Sono 5 anni che il Fosso Cervia,  attraversante  i comuni di Follonica e Piombino, viene “trattato” come un prezioso habitat naturale da mantenere e proteggere grazie all'accordo tra l’odierno  Consorzio di bonifica 5 Toscana Costa (con sede a Venturina Terme, in provincia di Livorno), il settore ambiente del Comune di Piombino, il WWF della Val di Cornia e la Società Parchi Val di Cornia.
Nel 2013 si gettarono nel le basi per una gestione condivisa che assicuri contemporaneamente diverse esigenze: la necessaria manutenzione del corso d'acqua, ma anche la salvaguardia delle specie animali che vi abitano e vi nidificano; tra queste, 25 specie ornitiche, 4 delle quali ad oggi ancora nidificanti sull’argine del Cervia, quali l'allodola, il beccamoschino, il cannareccione, lo strillozzo ed alcune altre importanti specie censite quali anfibi (rospo smeraldino) e testuggine palustre (rettili).
In quest’ottica si è deciso di portare avanti una manutenzione controllata del corso d’acqua che anche questo anno è stata effettuata dall’ente consortile, che è intervenuto sulle sommità arginali, garantendo  la fruizione degli spazi da parte dei turisti, ma anche un’azione “taglia fuoco” per impedire l’espandersi di eventuali incendi, sempre non dimenticando la priorità della salvaguardia vegetale a  tutela dell'importante biodiversità presente nell'area.

VENETO - FINANZIATO PROGETTO ANTI SICCITA’

E’ stato approvato, dalla Giunta Regionale del  Veneto, il finanziamento al Consorzio di bonifica Bacchiglione (con sede a Padova) per l’ammodernamento delle canalette a Conche di Codevigo e Valli di Chioggia. Lo stanziamento complessivo previsto è di 135.000 euro: 120.000 euro dall’esecutivo di Palazzo Balbi ed il restante dall’ente consortile. Con la legge di bilancio 2018, la Regione Veneto si è dotata di un programma di opere ed interventi per mitigare i danni provocati dai cambiamenti climatici, potenziando le infrastrutture idriche, nonché  predisponendo  un piano straordinario delle priorità, grazie alla banca dati dei progetti infrastrutturali degli enti consorziali del Veneto, che hanno mappato le necessità del territorio con gli interventi più urgenti da realizzare. Ora, con un primo stanziamento di 1 milione di euro, la Regione fa da ‘starter’ agli investimenti consortili.
La funzionalità delle canaletteconsorziali in cemento, che risalgono agli anni 30, è ridotta a causa del deterioramento nel tempo e che provoca dispersioni d’acqua, nonchè difficoltà nel raggiungimento di tutte le utenze. Così, nel corso del 2017 il “Bacchiglione” ha effettuato una sperimentazione con nuovi materiali, come le malte fibrorinforzate, per il ripristino delle strutture ammalorate. L’obbiettivo è quello di effettuare un intervento, che garantisca il risparmio idrico e l’efficienza anche nel lungo tempo. Visti gli esiti positivi dell’analisi, il Consorzio di bonifica ha presentato il progetto alla Regione Veneto, prevedendo la sostituzione dei tratti di canaletta maggiormente deteriorati, per una lunghezza complessiva di 997 metri  e l’allargamento di un ponte-canale.


TOSCANA - NUOVI INTERVENTI PER CARRARA

Una buona notizia, per la messa in sicurezza di una porzione del territorio, arriva con l'annuncio, da parte della Regione Toscana, dello stanziamento di ulteriori fondi destinati al Torrente Gragnana: 380.000 euro per eseguire una serie di nuovi interventi nella zona di Carrara; prosegue quindi l'impegno del Consorzio di bonifica 1 Toscana Nord (con sede a Viareggio, in provincia di Lucca) su questo corso d'acqua  dopo i lavori, già completati nel 2016.
L’intervento pone le basi per la soluzione di 2 criticità particolarmente importanti: con la stabilizzazione del versante Gragnana, vicino alla città di Carrara, sarà bloccato lo scivolamento che da anni sta colpendo un parcheggio dell’area; inoltre, un’abitazione adiacente l’area in frana, che già ha registrato crepe sui muri, vedrà finalmente finire le proprie preoccupazioni. Una volta espletate le procedure della gara di appalto, i lavori prenderanno il via e riguarderanno sia le sponde che il letto del torrente.
Coi suoi finanziamenti, la Regione Toscana sta dimostrando  particolare attenzione alle criticità idrauliche del territorio di Massa e Carrara: solo pochi mesi fa, infatti, era arrivato 1 milione di euro per l’escavazione del Fosso Lavello.



UMBRIA - IN ARRIVO LE CARTELLE CONSORTILI

Sono consegnate in questi giorni le richieste di contributo per il Consorzio di bonificazione Umbra (con sede a Spoleto, in provincia di Perugia) per l’anno 2018 e quelle relative agli impianti di irrigazione a scorrimento, inerenti la stagione irrigua 2017. Gli avvisi possono essere così pagati: addebito diretto in conto corrente, bollettino di conto corrente postale, bancomat o carta di credito presso le sedi consortili, sul sito http://www.poste.it, presso tutti i punti Lottomatica, con il servizio PagaComodo di Paytipper,  tramite l'app per smartphone HypeWallet , con PayPal (anche senza avere un conto), tramite bonifico bancario. Per evitare disguidi postali e ridurre il consumo di carta è possibile richiedere l’invio dell’avviso tramite e-mail e domiciliare l’avviso di pagamento. Inoltre, fino alla data di scadenza degli avvisi, saranno garantite aperture straordinarie delle sedi consorziali di Spoleto e Foligno.

 
Per maggiori approfondimenti www.anbi.it
SETTIMANALE DELL´ASSOCIAZIONE NAZIONALE CONSORZI DI GESTIONE E TUTELA TERRITORIO E ACQUE IRRIGUE
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