IL SALUTO DI ANBI AI NEOSOTTOSEGRETARI MiPAAF
“A nome personale e di tutti i Consorzi di bonifica italiani esprimiamo più vivi rallegramenti per la sua nomina a sottosegretario alle politiche agricole. Nel formulare i migliori auguri di buon lavoro confidiamo in una proficua collaborazione con particolare riguardo al tema della prevenzione e manutenzione straordinaria del rischio idrogeologico del nostro paese e gestione della risorsa irrigua per l’agricoltura del made in Italy”: è questo il testo del telegramma che il Presidente, Francesco Vincenzi ed il Direttore Generale ANBI, Massimo Gargano, hanno inviato ai neo Sottosegretari, Alessandra Pesce e Franco Manzato.
IL MIROFILLO ACQUATICO MINACCIA IL LAGO DI PORTA
L’ALLARME DI ANBI:
“DOPO NUTRIE E GAMBERI DELLA LOUISIANA, UN’ALTRA SPECIE ESTRANEA ATTACCA LA BIODIVERSITA’ DEI NOSTRI HABITAT”
Si chiama “mirofillo acquatico” ed è una specie aliena, che ha letteralmente invaso i corsi d’acqua attorno al Lago di Porta, in Toscana, minacciando la biodiversità di questa area naturale protetta di interesse locale (ANPIL), gestita dai Comuni di Montignoso e Pietrasanta, dove sono state censite molte specie vegetali di pregio, alcune delle quali rare. La presenza del “mirofillo acquatico” nel lago di Porta venne individuata nel 2004 e fu la prima “colonia” accertata nella regione. La pianta, riconosciuta a livello internazionale come specie fortemente invasiva degli ambienti acquatici, è compresa in un apposito elenco stilato dall’Unione Europea in un Regolamento recepito dalla normativa italiana lo scorso Dicembre. Della vicenda, assieme alle amministrazioni locali, sono stati investiti il Consorzio di bonifica 1 Toscana Nord (con sede a Viareggio, in provincia di Lucca) per la specifica funzione ambientale ed il Dipartimento di Biologia dell’Università di Firenze, che ha ora presentato il risultato di quattro anni di studio e sperimentazione, condotti sul Lago di Porta.
“E’ importante intervenire in modo organizzato per contrastare lo sviluppo di questa specie aliena per la salvaguardia del patrimonio ambientale italiano – ha commentato il Presidente ANBI, Francesco Vincenzi – Specie estranee ai nostri habitat possono comportare conseguenze inizialmente sottovalutate come la presenza dei siluri sulla fauna ittica dei fiumi o l’attività di nutrie e gamberoni della Louisiana per la staticità degli argini.”
Dopo aver mappato i corsi d’acqua, attorno al Lago di Porta, interessati dalla presenza della pianta, l’Università ha chiesto la collaborazione dell’ente consorziale per le attività mirate e sperimentali condotte sul campo: taglio, eradicazione, estirpazione. Nel fosso Goletta e nella Fossa Fiorentina, ad esempio, sono state tagliate le piante dalle radici, agendo fin sotto lo strato di fango del fondale e coprendo con teli neri le parti tagliate per evitare nuovi butti vegetativi; più complicati sono invece gli interventi, dove la pianta aliena si mischia con le specie pregiate autoctone: in questi casi occorre agire con precisione per togliere solo il mirofillo, senza danneggiare le piante locali.
“Confidiamo nelle professionalità dell’ateneo fiorentino e mettiamo a disposizione la nostra esperienza operativa; auspichiamo che venga trovata una soluzione da applicare in ogni zona del comprensorio, in cui si sta verificando questa autentica invasione, che ci sta seriamente preoccupando” ha concluso il Presidente del Consorzio di bonifica 1 Toscana Nord, Ismaele Ridolfi.
EMILIA ROMAGNA - FABBISOGNO IDRICO E POSSIBILI CRISI: A PARMA, NUOVO SUMMIT
Sé tenuto un nuovo incontro, nella sede del Consorzio di bonifica Parmense (con sede nella “città ducale”) fra i rappresentanti tecnici di Istituzioni ed enti, ideatori e firmatari, nel Marzo scorso, del Protocollo d’Intesa sulle Crisi Idriche, volto ad individuare i nuovi e mutati fabbisogni del territorio in materia di approvvigionamento d’acqua, nonchè le possibili e praticabili soluzioni strategiche per contrastare la siccità. Anche se il 2018 è iniziato meglio, sotto questo profilo, viste le precipitazioni anche nevose dell’inverno scorso, non bisogna abbassare la guardia soprattutto alla luce delle gravi crisi, che si sono manifestate negli ultimi anni, in particolare quella storica del 2017, che ha dimostrato quanto sia necessaria un’azione concertata da parte di chi svolge gestione e governo dei flussi.
Il fabbisogno idrico, anche nella provincia di Parma; nell’estate 2017 anche la Provincia parmense fu tra le prime in Italia a dichiarare lo stato straordinario di emergenza. Le precipitazioni cadute in modo violento e in tempi molto ristretti, a testimonianza di una variabilità idrologica quasi endemica, rischiano di non essere più sufficienti per soddisfare a pieno il fabbisogno idrico complessivo. Partendo da questi dati di fatto, si sono valutate le carenze manifestatesi nell’approvvigionamento idrico dal punto di vista agricolo, civile e industriale. Nell’occasione, sono state presentate, dall’ente consortile, le progettualità ideate: 4 bacini in zona Medesano (2 in fase di progettazione e 2 in fase di realizzazione), candidati a finanziamenti regionali; le condotte di alimentazione e scarico di uno dei bacini di valle; la condotta di distribuzione dei restanti bacini e che partecipa al bando di finanziamento PSR 2014-2020; 3 bacini in zona Noceto (1 in fase di progettazione e 2 in fase di realizzazione); le condotte di adduzione e distribuzione, che partecipano al bando di finanziamento P.S.R. .
Per quanto concerne l’utilizzo irriguo dell’acqua a sostegno indispensabile delle produzioni tipiche del territorio, si è fatta l’analisi delle disponibilità idriche attuali e si sono individuati i criteri per una valutazione più approfondita dei fabbisogni idrici futuri. Uno degli strumenti valutati nell’incontro è il SICC-Idrometro, che è la base conoscitiva necessaria alla scelte: in un unico ambiente sono infatti visualizzati gli impatti sul territorio della riduzione della disponibilità idrica, le possibili misure di mitigazione ed i relativi effetti. Ai primi di Luglio si terrà il prossimo incontro tecnico-operativo con la presentazione di ulteriori ed approfondite analisi di monitoraggio idrico, frutto della ricerca interna dell’ente consorziale e delle collaborazioni con le istituzioni coinvolte: per esempio, verrà illustrata un’ innovativa soluzione progettuale sulla Ricarica Artificiale in Falda.
TOSCANA - SI RINNOVA CONVENZIONE
La prima convenzione tra il Comune di Calci e il Consorzio di bonifica 4 Basso Valdarno (con sede a Pisa) è stata siglata nel 2017 con lo scopo di impiegare le professionalità del personale comunale del cantiere forestale nelle attività di manutenzione dei corsi d’acqua, con particolare riguardo alle opere idrauliche e di bonifica, che ricadono all’interno del territorio comunale e per le quali l’ente consorziale svolge un’attività di sola “sorveglianza”, non rientrando nel reticolo manutentivo, attribuitogli dalla Regione Toscana.
Nel corso dell’anno, numerosi sono stati gli interventi, che hanno riguardato quasi tutte le aste fluviali, fluenti a monte del paese: il Botro Venezia di Rezzano, il Vallino di Nicosia, il Vallino di Crespignano, il Vallino di Val di Rio di Sopra, il Vallino della Sughera, Vallino di Villa, il Botro di Riseccoli, il Botro di S. Donato, il Botro della Fonte del Porco, il Botro degli Omberaldi, il Vallino delle Valli, il Vallino di Fonte a Noce e il Botro S. Pietro, oltre al Rio Calzerone, oggetto di un intervento particolare di prevenzione, anche in relazione alla popolazione potenzialmente interessata.
Visti gli ottimi risultati ottenuti nell’anno passato, il Comune di Calci e l’ente consortile hanno deciso di rinnovare la convezione anche per il 2018; l’intero ammontare stanziato dal Consorzio sarà utilizzato dal Comune per effettuare lavori di manutenzione nel tratto montano mediante l’impiego delle maestranze forestali attualmente in forza all’Amministrazione Comunale; la scelta degli interventi da eseguire, stabiliti congiuntamente dai tecnici dei 2 enti e progettati dal personale del Consorzio, seguirà la falsariga utilizzata nel corso del 2017 e valutata in base alle esigenze o alle segnalazioni dei cittadini.
La soddisfazione è generale, perché è stato dimostrato che la sinergia fra soggetti pubblici può portare ad una gestione ottimale di risorse ed interventi strategici.
VENETO - NONOSTANTE LA SICCITÀ…
Il Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta (con sede a San Bonifacio, in provincia di Verona) ha chiuso positivamente il bilancio 2017, nonostante la siccità abbia comportato costi maggiori per garantire l’acqua ai campi.
Nel 2017 l’ente consortile ha effettuato lo sfalcio dell’erba su una superficie complessiva di mq. 34.413.755 e lavori di espurgo per complessivi mc. 104.394; sono stati eseguiti lavori di ripresa frane e realizzazione di presidi di sponda per complessivi mc. 9.818,5.
TOSCANA - ACCORDO CONTRO I RIFIUTI NEI CORSI D’ACQUA
Ogni anno anche il Consorzio di bonifica 2 Alto Valdarno (con sede ad Arezzo) è costretto a rimuovere quintali di rifiuti dal reticolo idraulico di competenza: materiale edile, pezzi d’arredo, vecchi elettrodomestici, fusti di metallo, penumatici d’automobile e…. montagne di sacchetti di plastica. E’ una battaglia, che si vince prima di tutto con l’educazione e, per questo, l’ente consortile, a partire dal prossimo anno scolastico, rafforzerà la presenza nelle scuole dell’obbligo con un’azione mirata di formazione ambientale.
Ma non solo: servono azioni concrete, che non lascino solo l’ente consorziale di fronte alla difficile battaglia contro l’inciviltà di chi scambia gli argini per discariche; da qui la necessità di trovare intese importanti, che facilitino il recupero della spazzatura. Ad Arezzo è stato sottoscritto un accordo operativo tra l’ “Alto Valdarno” ed il Servizio Ambiente del Comune, che definisce, nei dettagli, ruoli, compiti e scadenze: il Consorzio, prima di aprire un cantiere, deve monitorare l’area, individuare i rifiuti presenti e segnalarne la presenza al Comune; contemporaneamente deve indicare il punto, in cui saranno temporaneamente accumulati i materiali recuperati e separati, seppure grossolanamente, per categoria; il compito di individuare l’area, delimitarla, metterla in sicurezza e ripristinarla, ad intervento concluso, spetta all’ente consortile, che la sceglierà in modo da facilitare le operazioni di raccolta da parte del gestore del servizio; questo, a sua volta, dovrà recuperare e portare a destinazione gli oggetti rinvenuti nei fiumi in un tempo massimo di 10 giorni.
EMILIA ROMAGNA - ACQUA CAMPUS: UNA NOVITA’ DOPO L’ALTRA
Arrivato a conclusione delle sue attività “ALADIN – Agroalimentare Idrointelligente”, progetto di ricerca industriale strategica, finanziato dalla Regione Emilia Romagna, ha sviluppato un servizio, che rende possibile un’irrigazione di precisione a rateo variabile. La novità è la semplicità di utilizzo per l'agricoltore, che deve solo registrare campi e colture sul server Aladin e mettere in postazione la macchina irrigatrice da comandare con Aladin Mobile App.
Il resto lo fa Aladin che, a partire dalla misura dello stress idrico delle coltivazioni in atto, con individuazione delle aree omogenee di esigenza idrica entro ogni appezzamento, gestisce automaticamente l’informazione fino alla produzione di una sequenza di comandi per governare l’adacquata di una macchina irrigatrice a rateo variabile. Per informare al meglio agricoltori e tecnici sulle nuove opportunità, i partner di progetto, tra cui il Consorzio di 2° grado C.E.R. – Canale Emiliano Romagnolo (con sede a Bologna) hanno organizzato 2 eventi: un incontro tecnico-dimostrativo si è svolto all’ “Acqua Campus” Budrio, mentre il convegno conclusivo di presentazione dei risultati si terrà il 25 Giugno a Parma.
CALABRIA - CONSEGNATE BORSE DI STUDIO SULLE ENERGIE RINNOVABILI
Nel corso di una significativa cerimonia svoltasi nella Sala Convegni del Consorzio di bonifica Ionio Catanzarese (con sede nella città capoluogo) sono state consegnate, ad alcuni studenti del Liceo Scientifico “Siciliani” (classi V G- VH e III D), le borse di studio, messe a disposizione dalla Società Enrin s.r.l., che collabora con l’ente consortile nella produzione di energia rinnovabile, in particolare idroelettrica.
Il lavori premiati, illustrati dai ragazzi, sono stati: “Formula Verde” della classe 3° D, “GWT- Graphene wind turbing” della classe 5° G e “Acquedotto Lago Passante” della classe 5° H.
VENETO - CONCLUSO IL PROGETTO DIDATTICO “AMA IL TUO FIUME”
Con la fine dell’anno scolastico è arrivato a compimento anche il progetto didattico “Ama il tuo fiume” promosso dal Consorzio di bonifica Acque Risorgive (con sede a Venezia Mestre) e dal Centro Internazionale Civiltà d’Acqua.
Sono stati oltre ottocento gli studenti di 44 classi, appartenenti a 13 scuole di 11 Comuni delle province di Venezia, Padova e Treviso, partecipanti all’iniziativa e che si sono ritrovati al palasport di Salzano per la premiazione finale. “Ama il tuo fiume” si è articolato in lezioni in classe, visite didattiche e laboratori, nei quali sono stati realizzati poster, libri ed altri elaborati. I lavori dei ragazzi sono stati infine esposti alla festa conclusiva.
VINCENZI NEL BRESCIANO E NEL MANTOVANO
Il Presidente ANBI, Francesco Vincenzi, interverrà giovedì 21 Giugno p.v. all’inaugurazione della nuova centrale idroelettrica a Cantrina di Bedizzole, in provincia di Brescia, gestita dal Consorzio di bonifica Chiese (con sede a Calcinato, nel bresciano); la cerimonia è prevista alle ore 10.00 .
Il giorno dopo sarà, invece, a Moglia, in provincia di Mantova, per l’inaugurazione del nuovo nodo idraulico di Mondine, organizzata dal Consorzio di bonifica Emilia Centrale (con sede a Reggio Emilia); l’inizio della cerimonia è previsto alle ore 8.30.