Anno XX, n. 21 venerdì, 1 giugno 2018

FRANCESCO VINCENZI:
“BUON LAVORO AL GOVERNO: DAI CONSORZI DI BONIFICA, PIENA COLLABORAZIONE PER UN GRANDE PROGETTO DI MANUTENZIONE E TUTELA PER I CITTADINI ED IL TERRITORIO“

“Auguriamo buon lavoro al nuovo Governo! Sul tavolo ci sono pronti progetti e risorse per contrastare le conseguenze dei cambiamenti climatici con particolare attenzione alla manutenzione ordinaria e straordinaria del territorio, la cui sicurezza da frane ed alluvioni è elemento fondamentale di sviluppo, da assicurare ai cittadini, così come l’ampliamento della rete irrigua è determinante per la competitività dell’agricoltura italiana, del Made in Italy e la tutela dell’ambiente; ora bisogna recuperare il tempo, l’avvio degli interventi attende spesso una firma per trasformarsi in lavoro, occupazione, economia. Il Piano Nazionale Invasi, il Piano Irriguo Nazionale, il Piano per la Riduzione del Rischio Idrogeologico sono un patrimonio di progetti, che mettiamo al servizio del Paese.”
E’ un augurio nel segno della concretezza, quello che il Presidente ANBI, Francesco Vincenzi rivolge all’Esecutivo del neo-premier, Giuseppe Conte.
“Da chi rappresenta una realtà come i Consorzi di bonifica, capaci di adeguarsi ai cambiamenti in atto nella società dalla autoriforma seguita all’Accordo Stato-Regioni del 2008, il Governo del Cambiamento deve aspettarsi piena collaborazione; quella della crescita è una sfida di modernità, di cui ci sentiamo protagonisti in sintonia con i territori. Un saluto particolare – conclude il Presidente ANBI - va ai Ministri delle Politiche Agricole, Gian Marco Centinaio, dell’Ambiente, Sergio Costa e delle Infrastrutture, Danilo Toninelli; saranno i nostri primi interlocutori e con loro contiamo di procedere assieme per valorizzare quella risorsa originale e distintiva, ammirata nel mondo, rappresentata dal territorio italiano e dalla sua grande bellezza.”


ANBI:
“LA LUNGA INCERTEZZA POLITICA HA BLOCCATO L’ECONOMIA E L’OCCUPAZIONE NEL NOSTRO SETTORE: E’ FERMO UN MILIARDO DI EURO PER INVESTIMENTI”

“C’è un miliardo di euro  per avviare importanti lavori previsti dal Piano di Sviluppo Rurale Nazionale e pianificati dai Consorzi di bonifica –  ha proseguito il Presidente ANBI -  ma, di fronte all’incertezza, il sistema burocratico è bloccato: nulla parte, nonostante i  progetti siano pronti e cantierabili; manca solo la delibera...”
La dichiarazione è stata di Francesco Vincenzi, Presidente ANBI (Associazione Nazionale Consorzi Gestione Tutela Territorio ed Acque Irrigue), intervenuto alla Festa della Bonifica a Latisana, in Friuli Venezia Giulia.
“Nella gestione del territorio e delle sue acque – ha proseguito - è importante trovare sinergie e attuare progettualità; invece continuiamo a rincorrere le emergenze secondo una cadenza ricorrente: 6  mesi all’anno parliamo del rischio siccità, gli altri 6 del rischio alluvioni! C’è anche bisogno – ha insistito Vincenzi – di una forte azione in Europa per salvaguardare le caratteristiche dell’agricoltura mediterranea, minacciata da una visione miope sulle funzioni dell’irrigazione, che non è solo un indispensabile fattore produttivo, ma un determinante elemento di equilibrio ambientale. Per  questo, abbiamo promosso, insieme alle omologhe organizzazioni di Spagna, Portogallo e Francia, Irrigants d’Europe con lo scopo di tutelare gli interessi delle agricolture irrigue del Sud Europa. Noi vogliamo concorrere ai momenti decisionali, perché l’Italia, in sede comunitaria, è troppo spesso distratta.”


FRIULI VENEZIA GIULIA - LA GIORNATA DELLA BONIFICA

Sono le “cattedrali dell’acqua” del territorio e la loro funzione è fondamentale: tolgono l’acqua, dove ce n’è in eccesso per distribuirla, dove manca. Con questo cappello ed un suggestivo video sugli impianti del Friuli Venezia Giulia, il Consorzio di bonifica Pianura Friulana (con sede a Udine) ha aperto la “Giornata della bonifica”, evento regionale che si è svolto presso la Conca di Bevazzana, in comune di Latisana, in occasione dell’annuale “Settimana Nazionale della Bonifica e dell’Irrigazione”, organizzata dall'ANBI. Moderato dal Direttore dell’ente consortile, Massimo Canali, l’evento si è concentrato sul fenomeno dei cambiamenti climatici, affrontato da 2 ricercatori: uno  dell'Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica sperimentale di Trieste,l’altro dell’ISMAR-CNR.
Dopo i saluti istituzionali, alla presenza del Presidente ANBI, Francesco Vincenzi, hanno preso la parola i Presidenti dei 3 Consorzi della regione: Ezio Cesaratto (Consorzio di bonifica Cellina Meduna, con sede a Pordenone),â?¨Enzo Lorenzon (Consorzio di bonifica Pianura Isontina, con sede a Ronchi dei Legionari, in provincia di Gorizia)) eâ?¨Rosanna Clocchiatti (Consorzio di bonifica Pianura Friulana e ANBI Fvg); presenti anche diversi consiglieri regionali ed amministratori locali.
“ Senza acqua non si può fare agricoltura”, ha detto Cesaratto.
“Ricordiamo che l’80% del cibo prodotto in Italia è frutto di campagne irrigate – ha aggiunto Lorenzon - Il nostro ente, allargandosi verso Trieste è riuscito ad avviare lavori fermi da 10 anni.”
“Un aspetto che spesso viene messo in secondo piano sono i cambiamenti climatici - ha affermato Clocchiatti -  ANBI Fvg ha creato un documento con prospettive e progetti, che prevede la sinergia dei Consorzi con Enti ed Istituzioni.”
Il neo Assessore alle Risorse Agroalimentari e Forestali della Regione Friuli Venezia Giulia,  Stefano Zannier, ha annunciato un incontro con gli enti consorziali per “riscrivere subito la politica agricola del Friuli Venezia Giulia, fatta di mercato, ma anche di interconnessione col mondo del turismo. La giornata si è chiusa con una simulazione di manovra della conca di navigazione.


EMILIA ROMAGNA - AD UN ANNO DALLA SICCITA’: RAGGIUNTA LA QUOTA MASSIMA ALLA DIGA DI MIGNANO. SI PROCEDE AL COLLAUDO, RILASCIANDO L’ACQUA VERSO VALLE

E’ in corso la tracimazione controllata delle acque dall’invaso di Mignano, nel comune di Vernasca: così, la procedura di collaudo della diga, gestita dal Consorzio di bonifica di Piacenza (con sede in città), è entrata nella fase cruciale. Le acque infatti, dopo aver gradualmente riempito l’invaso, sono arrivate ad una quota tale da aver generato, come voluto dalla procedura, l’inizio dello “sfioro”.
“E’ fondamentale poter gestire il collaudo dell’opera in condizioni ordinarie e non durante eventi di piena. Solo un anno fa – ha evidenziato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI  -  sarebbe stato impensabile avviare una simile procedura, perché stavamo vivendo un momento di grave siccità in Emilia Romagna. Le aumentate potenzialità dell’opera incrementeranno la capacità di resilienza del territorio ai cambiamenti climatici.”
 Raggiunta la quota di 337,80 metri sul livello del mare (vale a dire un volume di poco più di 11 milioni e mezzo di metri cubi, cioè oltre 11 miliardi di litri!), l’acqua verrà mantenuta a tale altezza per un periodo di stazionamento; in seguito, il livello verrà abbassato gradualmente di 2 metri per tornare alla quota attualmente autorizzata.
“Finalmente restituiamo l’invaso, nella sua massima efficienza, ad un territorio che ha cambiato volto dopo la realizzazione della diga – ha affermato Fausto Zermani, Presidente dell’ente consortile gestore -  E’ stata gestita bene per quasi un secolo ed oggi siamo nelle condizioni di mantenerla con moderna efficienza. L’attuale collaudo è il risultato dello sforzo di tanti soggetti in oltre un decennio di opere di ristrutturazione.”
“Ottenuto un esito positivo dal collaudo, le potenzialità della diga segneranno un’importante tappa nella vita della Val d’Arda: da una parte, maggior forza alla funzione irrigua e dunque allo sviluppo dell’economia,  mentre dall’altra, l’aumento delle capacità di contenimento delle piene a difesa del  territorio – ha concluso il Presidente ANBI.
La diga di Mignano venne inaugurata il 24 maggio del 1934. In seguito, negli anni ‘69-’70, il suo utilizzo subì limitazioni, da parte dell’allora Genio Civile, per l’inadeguatezza della capacità di deflusso del torrente Arda nel tratto a valle dello sbarramento. Negli anni ‘80 del secolo scorso subentrarono ulteriori limiti di invaso, dovuti alla necessità di adeguare la diga alla normativa vigente. Si resero così necessari significativi lavori di ristrutturazione, iniziati negli anni ‘90 e finanziati dal Ministero dell’Agricoltura; al termine è stata avanzata, da parte del Consorzio di bonifica di Piacenza, la richiesta di autorizzazione al collaudo, ora avviato.


PUGLIA - CONGRESSO FILBI: PER UN PERCORSO COMUNE LAVORATORI – CONSORZI DI BONIFICA

Un percorso comune tra lavoratori e Consorzi di bonifica per restituire al settore concrete opportunità di sviluppo e crescita è possibile: la strada è stata segnata nel corso della tavola rotonda “Salvaguardia e sviluppo del territorio: il nuovo ruolo della Bonifica”, svoltasi in occasione del XI congresso nazionale Filbi, a Carovigno, nl brindisino; un dibattito vivace ed animato, che ha visto la partecipazione del Direttore Generale ANBI, Massimo Gargano e gli interventi dei presidenti regionali ANBI Lombardia (Alessandro Folli), Toscana (Marco Bottino), Calabria (Marsio Blaiotta) e del commissario straordinario del Consorzio di Bonifica Sicilia Occidentale, Vincenzo Pernice. 
Proprio da Gargano è arrivata un’apertura positiva sulla possibilità di costruire un’alleanza con il sindacato per il rilancio della Bonifica. Il Segretario Generale Filbi, Gabriele De Gasperis  ha lanciato alcune proposte per sostenere l’attività della Bonifica nel nostro Paese: tra queste, un impegno comune perché i benefici, che gli enti consortili garantiscono alla collettività, vengano opportunamente riconosciuti per far sì che la politica assicuri le risorse necessarie per il loro corretto funzionamento, la valorizzazione dei lavoratori e delle competenze.

CALABRIA - CONFRONTO CON TRE REGIONI

Si è svolta, a Lamezia Terme, la  Conferenza Territoriale delle ANBI Calabria, Basilicata e Sicilia, alla presenza del Presidente, Francesco Vincenzi e del Direttore Generale ANBI, Massimo Gargano. Innovazione di sistema nei Consorzi di bonifica fra prospettive ed opportunità: questo è stato il tema al centro del confronto. Marsio Blaiotta (Presidente ANBI Calabria), Giuseppe Musacchio (Presidente ANBI Basilicata) e Vincenzo Pernice (Commissario Consorzio di bonifica Sicilia Occidentale, con sede ad Agrigento) hanno aperto i lavori incentrati sulla sfida dell’innovazione istituzionale, che passa inevitabilmente attraverso la piena attuazione dei Piani di Classifica, una capacità progettuale in grado di intercettare le opportunità in essere a livello nazionale, ma anche europeo in sinergia con le Regioni.
La sfida, è stato sottolineato, è importante così come la rinnovata ricerca di unità negli intenti e negli obbiettivi. 


EMILIA ROMAGNA - IL CASO DMV

Quattro Atenei (Università di Parma, Cattolica Sacro Cuore di Piacenza, Politecnico di Torino e Piemonte Orientale Alessandria) si sono incontrati e confrontati insieme ad ARPAE (Agenzia Regionale Protezione Ambientale Emilia Romagna), ANBI, Coldiretti, Confagricoltura, CIA e Legambiente Emilia Romagna sul tema: “Valore e Tutela dell’Acqua: il Caso DMV”. Il convegno, organizzato dal Consorzio di bonifica Parmense (con sede nella “città ducale”) ed inserito nel calendario di eventi del “Maggio 2018 con la Bonifica”, si è tenuto nel nuovo plesso scolastico Magnaghi-Solari di Fidenza. In periodi siccitosi o di vera e grave emergenza idrica,  la quantità di risorsa idrica, che per legge è fissata proprio dal DMV (secondo una normativa ormai datata risalente agli anni ’90), ha il compito di consentire il mantenimento e la conservazione delle caratteristiche chimico-fisiche dell’acqua presente, degli habitat e più in generale della biodiversità; è un equilibrio delicato, che proprio nell’ultimo decennio si è dimostrato non più adeguato ai nuovi mutamenti: i fiumi ed i torrenti della destra idrografica del Po (Piemonte ed Emilia-Romagna) stanno assumendo stabilmente un carattere intermittente, la frequenza di eventi estremi è sempre più elevata e le secche prolungate sono seguite da piene improvvise di breve durata, ma che causano spesso ingenti danni alle colture.  La necessità, che si è manifestata, è quella di operare in modo concertato su un territorio più esteso rispetto a quello odierno, in cui siano le singole Regioni a decidere sui provvedimenti di deroga allo stesso DMV (Deflusso Minimo Vitale); tali provvedimenti dovrebbero tenere in considerazione il mantenimento essenziale dell’habitat, aggiornate politiche di riqualificazione fluviale, attenzione alla qualità della risorsa idrica ed alla ricarica delle falde, nonchè azioni concrete, anche di tipo infrastrutturale, per favorire la presenza costante dell’acqua necessaria per il sostegno al comparto agroalimentare, in modo da non penalizzare i valori produttivi dal “made in Italy” della pianura Padana. In più, un dato emerso non di secondaria importanza, è quello che da un ettaro di superficie “acquatica” della rete di canali artificiali di bonifica si ottiene un effetto fitodepurante, che sottrae al terreno un quantitativo di azoto, pari a kg. 300,  con una diminuzione ed un maggior controllo sui nitrati.
Negli equilibri idrologici territoriali, negli ultimi 20 anni, il sistema Emilia Romagna si è guadagnato un alto livello di capacità di risparmio ed impiego consapevole della risorsa anche mediante gli strumenti di programmazione come il P.S.R. (Piano Sviluppo Rurale) o le tecnologie digitali avanzate come Irrinet-Irriframe, che consentono di impiegare l’acqua quando e dove serve, diminuendo notevolmente gli sprechi. Oltre a questo, va considerato che la cementificazione eccessiva degli ultimi decenni, con conseguente impermeabilizzazione dei terreni, non ha certo favorito la conservazione dell’acqua e la speranza è che la nuova Legge sul Consumo di Suolo Zero della Regione Emilia Romagna ne diminuisca l’impatto negativo. In alcuni anni, le temperature registrate hanno superato le medie del periodo e in alcune aree le precipitazioni sono drasticamente calate: in quest’ottica sarebbe fondamentale trattenere l’acqua piovana con invasi adeguati alle esigenze, limitare le perdite della rete ed incrementare la conoscenza pratica dell’utilizzo dei sistemi d’irrigazione di precisione.
L’incontro si è concluso con un monito condiviso dai presenti come percorso comune: “quello, di cui abbiamo necessità ora, non è di ricreare gli ecosistemi, che esistevano 200 o 300 anni fa, ma piuttosto di creare nuovi sistemi, che crediamo possano essere più adatti per una certa area nei prossimi 100-200 anni di cambiamento climatico.”

LOMBARDIA - L’ACQUA VALE

A Milano, presso i depuratori di Nosedo e di San Rocco, il Festival Internazionale dei Depuratori ha riattivato l’attenzione generale sul valore dell’acqua, ispiratrice della depurazione, dell’economia circolare e del risparmio energetico a partire dall’arte, che contamina la tecnica. L’evento è stato promosso dall’Associazione “Arte da Mangiare Mangiare Arte”, in collaborazione con diversi soggetti, tra cui il Consorzio di bonifica Est Ticino Villoresi (con sede nel capoluogo lombardo).
Il Festival ha registrato una larga affluenza, creando un dialogo diretto tra cittadinanza, tecnici ed artisti. Il Museo Acqua Franca e la Depurart Lab Gallery, presenti in loco, sono visitabili gratuitamente tutto l’anno come anche i due depuratori dove si è svolto il Festival, aperti al pubblico su prenotazione.

VENETO - FESTIVAL DELLA BONIFICA: DOPO IL SUCCESSO, SI GUARDA GIA’ ALLA PROSSIMA EDIZIONE

Si è chiuso, con un successo di pubblico ed organizzativo, “Terrevolute”, il Festival della Bonifica, allestito dai Consorzi di bonifica del Veneto, attraverso l’articolazione regionale di ANBI e dall’Università di Padova. L’iniziativa ha animato per 4 giorni con spettacoli, incontri letterari e convegni, il centro di San Donà di Piave, nel veneziano, portando in primo piano il dibattito sul rapporto tra uomo e territori di pianura, fortemente caratterizzati dal plurisecolare lavoro di bonifica. I 4 spettacoli serali (3 in Piazza Indipendenza e l’ultimo al teatro Astra) hanno registrato il pienone. 
Molto frequentati anche i 5 simposi scientifici al Centro Leonardo Da Vinci (oltre 30 relatori da tutta Italia, ma anche da Spagna e Marocco), dedicati a tematiche ambientali, ai mutamenti climatici e al patrimonio culturale della Bonifica; buona partecipazione ha riscosso anche il Corso di Formazione per Giornalisti, organizzato in collaborazione con l’Ordine profesionale del Veneto e promosso dall’ARGAV (Associazione Regionale Giornalisti Agroambientali di Veneto e Trentino Alto Adige). In particolare, ha colpito la vasta presenza di semplici cittadini a fianco di professionisti, tecnici, studenti, rappresentanti delle istituzioni e del mondo accademico.
Tutto esaurito anche per gli incontri al Caffè Letterario con gli scrittori Antonio Pennacchi, Ulderico Bernardi e Giuseppe Vazza. Ottima affluenza si è inoltre registrata di sera nella corte della sede del  Consorzio di bonifica Veneto Orientale, dove sono stati allestiti 2 punti ristoro ed un palco, che ha visto avvicendarsi diversi complessi di blues e rock. Grande successo, infine, per i tour nei luoghi della bonifica (oltre trenta nel weekend), che hanno coinvolto un migliaio di persone da tutto il Veneto (e anche da fuori) in biciclettate ed  escursioni in autobus. I tour sono stati occasione per visite guidate a idrovore (Torre di Fine, Termine, Valle Tagli, Cittanova, Sindacale, Macchina Fissa), aziende agricole storiche (La Fagiana, Ca’ Corniani) ed altri luoghi legati alla Bonifica del Veneto Orientale (come il Bosco delle Lame o le porte vinciane di Brian). Ben frequentati anche i tour a bordo di barche elettriche ed i voli, partiti dal litorale di Caorle, sui luoghi della Bonifica.
Alla luce di questo successo è confermata la volontà di proseguire nel percorso di iniziative verso il centenario, nel 2022, del Congresso regionale della Bonifica, che proprio a San Donà di Piave ebbe luogo e lanciò a livello nazionale la Bonifica integrale.


TOSCANA - INSEGNARE LA SOSTENIBILITA’

Nell'ambito della 47^ Fiera Mostra Economica a Venturina Terme, il Consorzio di bonifica 5 Toscana Costa (con sede nello stesso comune livornese) ed Asa Spa hanno organizzato un’iniziativa, nell'ambito del progetto Life Rewat, per fare insieme il bilancio del lavoro di formazione dei docenti, portato avanti nelle scuole primarie e secondarie di primo grado della Val di Cornia; ancora una volta, protagoniste sono state le scuole che, attraverso i loro rappresentanti, hanno descritto l'importante lavoro fatto sui temi della sostenibilità e dell'utilizzo della risorsa idrica nei diversi ambiti della vita quotidiana.
Nell'occasione sono state ufficialmente consegnate alle scuole, che hanno partecipato al progetto, le LIM, lavagne interattive multimediali, quali supporti innovativi di trasmissione dei contenuti di “Life Rewat”.


VENETO - PROTAGONISTI PER UN GIORNO

Erano più di cinquecento gli alunni all’idrovora di Santa Margherita di Codevigo per la premiazione del concorso “AMA le acque del tuo Consorzio”, indetto dal Consorzio di bonifica Bacchiglione (con sede a Padova) in collaborazione con il Centro Internazionale Civiltà dell’Acqua per l’anno scolastico 2017/2018. Venticinque sono le classi che hanno partecipato al progetto, tra primarie e secondarie, di 9 comuni della provincia di Padova (Arzergrande, Bovolenta, Casalserugo, Codevigo, Legnaro, Maserà, Piove di Sacco, Polverara e Rovolon).
Il lavoro, a partire da inizio anno, ha coinvolto i ragazzi attraverso 2 laboratori in aula sulle tematiche della sicurezza idraulica e l’utilizzo razionale della risorsa idrica, declinati negli ambiti storico, artistico, geografico ed ecologico, conclusosi con la visita agli impianti idrovori di Santa Margherita di Codevigo e Bovolenta.
A conclusione del percorso, ogni classe ha realizzato un elaborato. Investire sui giovani è fondamentale in quanto saranno loro i cittadini di domani; l’acqua è un bene di tutti e deve essere rispettata. Per questo, l’ente consorziale vuole lavorare sempre più assieme agli insegnanti, ai Dirigenti Scolastici e alle Amministrazioni Comunali per far crescere il senso di appartenenza ed il rispetto verso il territorio in cui si vive, educando tutti ad averne cura.

TOSCANA - APPRODO SUI SOCIAL

Anche  il Consorzio di bonifica 2 Alto Valdarno (con sede ad Arezzo) è approdato sui principali social media. Su “Facebook” e su “youtube”, i "navigatori" potranno trovare, in tempo reale, le notizie e le immagini relative all’ente consortile, all'attività svolta, ai progetti in cantiere, alle iniziative ed agli eventi promossi: insomma, tutto ciò che riguarda gli interventi sul territorio.
La scelta di essere presenti sui più popolari strumenti di comunicazione è nata per essere alla portata dei cittadini: chi vuole può usare la pagina Fb per inviare messaggi, suggerimenti e richieste; le risposte saranno tempestive.

VINCENZI A BRESCIA

Il Presidente ANBI, Francesco Vincenzi, concluderà, nella mattinata di mercoledì 6 Giugno p.v., il convegno sul tema “Il progetto ACQUAPLUSS: Acqua Plurima per lo Sviluppo Sostenibile”, che si terrà a Brescia nella Sala conferenze dell’Ufficio Territoriale Regionale, organizzato da Regione ed ANBI Lombardia. L’inizio è previsto alle ore 9.00.

 
Per maggiori approfondimenti www.anbi.it
SETTIMANALE DELL´ASSOCIAZIONE NAZIONALE CONSORZI DI GESTIONE E TUTELA TERRITORIO E ACQUE IRRIGUE
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