Anno XX, n. 13 venerdì, 6 aprile 2018

VENETO - SPERIMENTAZIONE DEFLUSSO ECOLOGICO SUL PIAVE: I PRIMI RISULTATI

Grazie alla chiusura delle derivazioni per 10 giorni si è conclusa la sperimentazione sul deflusso ecologico nel fiume Piave: sono stati una decina i punti di misurazione, in cui il Consorzio di bonifica Piave (con sede a Montebelluna, in provincia di Treviso) ha verificato la portata dei corsi d’acqua superficiali nel territorio di propria competenza, mentre  con i droni è stata effettuata la ripresa dei filoni idrici del fiume “sacro alla Patria” e l’A.R.P.A.V. (Agenzia Regionale Protezione Ambiente Veneto) ha prelevato campioni per le analisi microbiologiche, che saranno effettuate nelle prossime settimane.
I risultati propongono dati chiari sulla relazione tra Piave e fiumi di pianura: si è registrata infatti una riduzione del 25% nelle portate del Sile e del 70% in quelle del Botteniga. Le portate misurate sui fiumi di sola risorgiva (Limbraga, Storga, Melma, Nerbon) si sono ridotte tra il 5 ed il 10 % rispetto a prima delle “asciutte”.
L’ente consortile, che ha programmato e gestito la sperimentazione (in coordinamento con Regione Veneto, Autorità di Bacino, A.R.P.A.V. ed  altri enti gestori) sta ora elaborando i dati per condividerli con le realtà del territorio.


EMILIA ROMAGNA - RISCHIO IDRAULICO: RECORD D’ACQUA SOLLEVATA

Un inverno classico: neve e pioggia in quantità come non si vedeva da tempo, ma case e strade della Bassa bolognese non ne hanno risentito, grazie al funzionamento a pieno regime delle pompe idrovore del Consorzio di bonifica Renana ; ben 19 dei 26 impianti di sollevamento meccanico dell’ente consortile (con sede nella città di Bologna) hanno lavorato in questi ultimi 3 mesi più che nelle stagioni piovose del decennio precedente.  Con 6.430 ore di funzionamento, le pompe idrovore hanno sollevato 93,76 milioni di metri cubi d'acqua di pioggia, caduta sulla pianura e giunta nei punti più bassi della pianura felsinea  grazie alla rete consorziale di 2.000 chilometri di canali artificiali; per fare un confronto, basti pensare che nell'intero e siccitoso 2017 gli impianti di scolo meccanico della “Renana” avevano pompato per sole 1.700 ore in 12 mesi.
Nel decennio 2008-2017 le quantità medie di pioggia, passate attraverso il sollevamento artificiale degli impianti consortili, è stata pari a  47,5 milioni di metri cubi all'anno mentre ora in soli 3 mesi, dal 1 Gennaio al 31 Marzo 2018, le quantità idriche, sollevate dalle idrovore, hanno raddoppiato il dato medio annuale. Se le pompe idrovore non lavorassero a pieno ritmo, h24 e 7 giorni su 7, basterebbero 6 mesi, affinché 55.000 ettari di pianura bolognese, abitata e ricca di infrastrutture, tornassero  ad essere una palude.


TOSCANA - UN’ESPERIENZA MODELLO

Ben 129 aziende agricole e cooperative agricolo-forestali , che solo nel 2017 hanno ottenuto, dal Consorzio di bonifica 1 Toscana Nord,  l’affidamento di cantieri di manutenzione sui corsi d’acqua del territorio; quasi un milione e mezzo di euro di opere affidate nell’ultimo anno alle aziende agricole; poco meno di nove milioni di euro di cantieri assegnati alle cooperative agricolo-forestali, tramite gara, nel giro di appena 3 anni: sono i principali numeri emersi durante il convegno “Consorzio e agricoltura, custodi del territorio”, organizzato a Viareggio, sede dell’ente consortile lucchese a cui ha partecipato anche il Presidente ANBI, Francesco Vincenzi.
L’iniziativa era finalizzata a fare il punto sui risultati del Protocollo d’Intesa, siglato nel 2014 tra l’ente consorziale, le Organizzazioni Professionali  Agricole (Coldiretti, CIA, Unione Agricoltori) e le associazioni delle cooperative agricolo-forestali (Legacoop area agroalimentare, Fedagri Confcooperative, UE Coop, Agrital AGCI); considerati i positivi risultati, è stato ora siglato il primo rinnovo del Protocollo, che risulta così potenziato.
“Abbiamo voluto creare un rapporto continuo tra gli agricoltori e il corso d’acqua  affidando, dove possibile, per almeno 3 anni lo stesso rio al medesimo agricoltore: ciò con la doppia finalità di far progressivamente crescere la conoscenza degli operatori e di garantire loro un supporto economico certo, che permette all’imprenditore d’investire per migliorare la propria attività” ha sottolineato Ismaele Ridolfi, Presidente del “Toscana Nord”.
Nel suo intervento, l’Assessore all’Agricoltura della Regione Toscana, Marco Remaschi, ha voluto ribadire come l’ente consortile, oltre a contribuire a risolvere numerose criticità idrauliche, abbia distribuito risorse alle aziende agricole e alle cooperative agricolo-forestali, che hanno realizzatovi lavori, fornendo un valore aggiunto alle opere.
Infine, il Presidente ANBI Toscana, Marco Bottino, ha ricordato come, a fronte delle nuove competenze su un reticolo idraulico triplicato a livello regionale, gli enti consorziali ed il mondo agricolo abbiano saputo far crescere gli standard della sicurezza idraulica.


VINCENZI:

“CAMBIAMENTI CLIMATICI, OGNUNO FACCIA LA PROPRIA PARTE. ALLA POLITICA CHIEDIAMO PIU’ CORAGGIO, PIU’ LUNGIMIRANZA E MENO MIOPIA”

“Per rispondere alle conseguenze dei cambiamenti climatici, ognuno è chiamato a fare la propria parte; al Governo, che verrà, chiediamo di proseguire nel solco tracciato dall’esperienza della Struttura di Missione #italiasicura che, per la prima volta, ha affrontato il tema del dissesto idrogeologico in un’ottica nazionale; senza sicurezza territoriale, il nostro Paese non potrà mai essere competitivo. Occorre che territorio, turismo, agricoltura siano al centro del nuovo modello di sviluppo.”Ad affermarlo è stato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI (Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue), intervenuto ad un convegno organizzato a Viareggio dal Consorzio di bonifica 1 Toscana Nord che, nel solo 2017, ha coinvolto ben 129 aziende agricole e cooperative agricolo-forestali nell’affidamento di cantieri per la manutenzione dei corsi d’acqua; l’importo complessivo delle opere è stato di quasi un milione e mezzo di euro. In appena 3 anni è stato così poco meno di 9 milioni di euro l’ammontare di lavori assegnati a tali aziende nel solco della cosiddetta Legge di Orientamento e di un Protocollo del 2014 ora rinnovato.
“I cittadini devono essere coscienti – ha proseguito il Presidente ANBI – che raggiungere standard di sicurezza su un territorio, per troppi anni oggetto di urbanizzazioni non di rado scriteriate se non addirittura abusive, è operazione complicata e difficile. Sul tema del dissesto idrogeologico e del consumo di suolo, oggi sono Comuni e Consorzi di bonifica, i veri interlocutori del rapporto tra cittadini e Regione. Quella della manutenzione è l’attività più importante per garantire prevenzione ed è proprio per questo che gli agricoltori devono esserne al centro, perché sono loro che da sempre la svolgono. Maggiore è il protagonismo del mondo agricolo, più efficace è l’attività di manutenzione. Il ruolo dei Consorzi di bonifica, insieme alle associazioni agricole, è un punto di partenza e di crescita culturale, perchè l’acqua rimanga una risorsa, senza trasformarsi, invece, in costante minaccia. Per far ciò, occorre più lungimiranza e meno miopia.”


PUGLIA - DECISA LA STAGIONE IRRIGUA 2018

Il Consorzio di bonifica Capitanata (con sede a Foggia) darà corso, dal 20 Aprile 2018, alla distribuzione di acqua per uso irriguo nei distretti irrigui del comprensorio Fortore e, dal 30 aprile 2018, in quelli del comprensorio Ofanto.
La dotazione  prevista è di 2050 metri cubi ad ettaro per i distretti irrigui  Fortore  e Ofanto, tranne una minima parte di territorio, in cui la risorsa sarà distribuita a turni e nei limiti della disponibilità di acque reflue. Dunque i timori  manifestati nella stagione invernale appena trascorsa,  caratterizzata da una preoccupante scarsità di precipitazioni, sono stati  fugati  con  le abbondanti  piogge e la neve caduta negli ultimi 2 mesi, che hanno fatto recuperare risorsa idrica, soprattutto negli invasi di Occhito e Capaccio,  che oggi fanno registrare livelli nella norma.
Gli invasi, che alimentano la Sinistra Ofanto (Capacciotti ed Osento), presentano accumuli inferiori rispetto all’anno passato e, per questo motivo, l’inizio della stagione irrigua è stato ritardato, ma non vi sono pesanti preoccupazioni dal momento, che si continua ad invasare.


FRIULI VENEZIA GIULIA - MANUTENZIONE IRRIGUA

Proseguono gli interventi di manutenzione delle opere di bonifica e irrigazione a cura del Consorzio di bonifica Pianura Friulana (con sede a Udine). Entro breve partiranno i lavori sugli impianti e sulle reti di distribuzione irrigua nella zona operativa di Grions.
L’intervento (costo: 480.000 euro) prevede la pulizia dei canali per consentire il libero deflusso dell'acqua, il decespugliamento, lo sfalcio delle sponde laterali e delle banchine. Si provvederà inoltre ad eseguire interventi ordinari su impianti ed opere di distribuzione irrigua.


LOMBARDIA - MANUTENZIONE SULLA RETE

Le “asciutte”, in corso  ancora per pochi giorni sul Canale Villoresi e sui Navigli Bereguardo, Pavese e Martesana,  hanno consentito al Consorzio di bonifica Est Ticino Villoresi (con sede a Milano) di intervenire anche sui manufatti per la navigazione. Sul Canale Villoresi, in un paio di giorni, sono stati riparate e, in qualche caso, sostituite le strutture di appoggio del pontile di Nosate.
Per quanto riguarda il recupero della fauna ittica, sono disponibili i dati complessivi di quanto fatto: si tratta di oltre duemila  chili di pesce raccolto  tra Naviglio Pavese e Bereguardo e di oltre quattromilacinquecento chili sul Canale Villoresi . Con cura e scrupolo, in alcuni casi anche con l’ausilio di ditte esterne specializzate, il personale consortile si è attivato per lo svolgimento delle attività nel pieno rispetto degli equilibri ecosistemici a riprova del fatto che le “asciutte”, indispensabili per svolgere manutenzioni assolutamente necessarie, sono possibili senza impatti dannosi sul fronte ambientale.


TOSCANA - VIA A NUOVI LAVORI

Il Consorzio di bonifica Toscana Costa (con sede a Venturina Terme, in provincia di Livorno) ha concluso il percorso di progettazione e affidamento del progetto “Torrente Tripesce - I stralcio funzionale cassa in sinistra idraulica e opere accessorie” nell’ambito degli “Interventi globali sul Torrente Tripesce per la messa in sicurezza idraulica delle aree a valle del ponte della ferrovia Pisa-Roma”.
Questo primo stralcio prevede la realizzazione di una cassa di espansione in sinistra idraulica ed il rialzamento degli argini nel medesimo tratto per un importo complessivo pari a € 1.530.302,00 comprensivo delle opere accessorie. Con la realizzazione di queste prime opere viene garantita la sicurezza idraulica delle aree circostanti per eventi con tempo di ritorno cinquantennale. I lavori inizieranno a metà Aprile e si protrarranno per circa sei mesi.
Il progetto dovrà essere completato da un secondo stralcio, che prevede la realizzazione di una cassa di espansione in destra idraulica e di un’altra sul Fosso dei Fichi, affluente del Tripesce.


VENETO - VIA AI TAVOLI PER IL CONTRATTO DI FIUME ADIGE - PO

Si sono aperti  i tavoli tematici verso il  Contratto di fiume fra l'Adige e il Po per i territori polesani. Il primo appuntamento, tenutosi nella sede del  Consorzio di bonifica Adige Po a Rovigo, ha avuto come tema: “Difesa e adattamento: il rischio e la sicurezza idraulica in Polesine”. I prossimi, in Aprile, si incentreranno su “Acqua e agricoltura” e “Acqua e territorio: ambiente, paesaggio, turismo e cultura”. Tali incontri rientrano nella fase di preparazione  dedicata all'attività di ascolto del territorio.
Gli argomenti proposti sono stati condivisi nell'ambito dell'assemblea plenaria, in cui è stato deciso di dare l'avvio operativo al processo, che porterà alla sottoscrizione del Contratto di Fiume.


EMILIA ROMAGNA - SCOPRIRE UN PALAZZO PER CONOSCERE UN CONSORZIO

Sono state quasi duemila  le persone  che, nell’ambito delle Giornate FAI di Primavera, hanno visitato le sale di rappresentanza di Palazzo Borsari, sede del Consorzio di bonifica Burana a Modena, conoscendo così lo stretto legame storico, che la città ha con l’acqua e potendo porre domande ai tecnici presenti per comprendere le diverse competenze sui  corsi d’acqua, che dall’Appennino alla Bassa pianura modenese attraversano il comprensorio consortile, delimitandolo (i fiumi Secchia e Po, il torrente Samoggia).
E’ stato così evidenziato che all’ente consorziale spettano gestione, manutenzione e salvaguardia di ben 2.200 chilometri di canali e decine di impianti idraulici, utilizzati principalmente per lo scolo delle acque, ma anche per l’irrigazione e la tutela ambientale.
Il Consorzio di bonifica ha infine ringraziato il FAI (Fondo Ambiente Italiano), i suoi volontari e gli “apprendisti cicerone” (studenti degli istituti superiori della provincia) per l’opportunità offerta: la conoscenza di quello, che quotidianamente la “Burana” fa, è stato infatti il valore aggiunto della pregevole visita a palazzo Borsari.

 
Per maggiori approfondimenti www.anbi.it
SETTIMANALE DELL´ASSOCIAZIONE NAZIONALE CONSORZI DI GESTIONE E TUTELA TERRITORIO E ACQUE IRRIGUE
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