Anno XX, n. 9 venerdì, 9 marzo 2018

ANBI:
SALVAGUARDIA IDROGEOLOGICA E RISERVE D’ACQUA: LA PRIMA SFIDA DEL NUOVO GOVERNO SARA’ CONTRO I RITARDI BUROCRATICI!

Consorzi di bonifica preoccupati, ma già da giorni al lavoro, per l’arrivo di temperature più miti: il timore è che l’innalzamento delle colonnine di mercurio comporti un repentino scioglimento delle abbondanti quantità di neve, cadute questo inverno e che, riversandosi nei corsi d’acqua, aumentino il rischio di tracimazione a valle. Per questo, si sta provvedendo agli interventi ed alle manovre idrauliche, atte a contenere tale pericolo.
“E’ in situazioni come queste – ha commentato Francesco Vincenzi, Presidente  ANBI – che più si avverte la mancanza di un’adeguata rete di invasi, capace di trattenere la risorsa idrica per i periodi di bisogno, riducendo al contempo il pericolo delle piene fluviali. La sfida che la Pubblica Amministrazione deve far propria e vincere nel Paese, è quella di tradurre in cantieri le risorse in bilancio, che inefficienza e ritardi nelle procedure rischiano fortemente di vanificare.”
Il più recente esempio è arrivato dalle Marche dove, nei giorni scorsi, la diga di Mercatale e le aree di esondazione naturale hanno salvato Pesaro dalla tracimazione del fiume Foglia.
“Il paradosso non più sostenibile – ha aggiunto Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI – è che, nonostante il maltempo, il bilancio idrico del Paese resti deficitario e si guardi con preoccupazione all’arrivo della bella stagione. I Consorzi di bonifica, unitamente alle Autorità di Distretto Idrografico ed agli enti territoriali, si stanno adoperando per fare fronte ad una situazione di latente emergenza.”
I dati indicano che, al Nord, tutti i grandi laghi restano sotto la media stagionale con i bacini d’Iseo (cm. -6,0) e di Como (cm. -16,3) addirittura sotto lo zero idrometrico.
Non va meglio al Sud, dove i bacini segnano livelli largamente inferiori a quelli degli anni scorsi. La situazione più preoccupante è in Sicilia, dove i principali invasi contengono poco più di 89 milioni di metri cubi d’acqua contro gli oltre 400 di un anno fa e addirittura i quasi 593 del 2010. In Basilicata ci sono disponibili quasi 296 milioni di metri cubi d’acqua, ma erano circa 390 lo scorso anno ed oltre 711 nel 2010; in Puglia, le  risorse idriche invasate sono  poco più di 206 milioni di metri cubi contro i quasi 344 dello scorso anno e gli oltre 337 del 2010, mentre in Sardegna risultano disponibili circa 713 milioni di metri cubi d’acqua, mentre 12 mesi fa erano più di 1.160 e a fine Febbraio 2010 erano 1.436.
Ha concluso il Presidente ANBI: “Snellire la burocrazia, monitorare le ragioni dei ritardi di pianificazione, programmazione ed operatività: è questo un obbiettivo da raggiungere in fretta ed una sfida da vincere per promuovere lo sviluppo infrastrutturale, dare nuovo dinamismo alla crescita ed impulso all’occupazione. La ripresa economica potrebbe essere più decisa, se le infrastrutture, tra cui quelle in grado di offrire difesa del suolo e disponibilità di risorse idriche, fossero programmate e pianificate con procedure atte a far partire sollecitamente i lavori, coerentemente con lo stanziamento delle risorse da parte delle Istituzioni.”


TOSCANA - UN PATRIMONIO DI PROGETTI CONTRO LA SICCITA’

Nell’ambito della gestione della risorsa irrigua, sono in fase di studio progetti per 147 milioni di euro da parte dei Consorzi di bonifica della Toscana: il 39% (57 milioni di euro) per nuove realizzazioni, il 38% (56 milioni) per 4 nuovi invasi, il 16% (23 milioni) per 5 progetti di miglioramento delle reti, il 7% (circa 11 milioni) per 8 interventi di manutenzione ordinaria: è questo il lavoro e la proposta  portata al tavolo tecnico, voluto dal presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, per combattere la siccità.
Ad annunciarlo, nel corso della giornata di studio su “Siccità e bacini artificiali” voluta a Firenze dall’Accademia de Georgofili, è stata ANBI Toscana, che ha anche indicato come gli enti consortili puntino sul miglioramento e lo sviluppo delle reti esistenti, in particolare nelle aree di Arezzo e Lucca, ma anche sulla nascita di nuovi bacini artificiali, al momento previsti in particolare nella zona grossetana.

 

ANBI LANCIA IL CENSIMENTO DEGLI INVASI PRIVATI ABBANDONATI E DA RECUPERARE

 

 

“In Italia non ci sono solo 35 grandi opere idrauliche incompiute e di cui chiediamo il completamento, ma c’è un patrimonio di invasi privati, oggi abbandonati, che va censito e recuperato per fare fronte agli effetti dei cambiamenti climatici, in primis i lunghi periodi siccitosi.”
Ad indicarlo è stato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI (Associazione Nazionale Consorzi Gestione  Tutela Territorio ed Acque Irrigue), intervenuto ad un convegno dell’Accademia dei Georgofili a Firenze.
“Per aumentare la resilienza del territorio – ha proseguito il Presidente ANBI – va incrementato il reticolo idraulico, di cui i 180.000 chilometri di canali, gestiti dai Consorzi di bonifica, rappresentano un’infrastruttura strategica per il Paese. Per farlo, bisogna dare concreta operatività ai 300 milioni previsti dal Piano Irriguo Nazionale, ai 297 milioni stanziati dal C.I.P.E. per il Fondo Sviluppo e Coesione, ai 5 milioni del primo stralcio del Piano Nazionale Invasi.  A ciò, noi affianchiamo eccellenze nella  gestione della risorsa idrica come il Canale Emiliano Romagnolo, la cui disponibilità d’acqua ha dato valore all’economia di un intero territorio ed il sistema irriguo Irriframe, che fornisce il miglior consiglio  all’agricoltore, permettendogli di risparmiare fino al 25% nel fabbisogno d’acqua per le colture.”
La rete italiana di canali per irrigazione è lunga quasi quarantottomila chilometri, cui ne vanno aggiunti oltre 53.000 di condotte tubate e circa quarantaquattromila  di corsi d’acqua ad uso promiscuo (irrigazione e scolo delle acque di pioggia) a servizio di 3.363.000 ettari di campagne coltivate, dove nasce l’86% del “made in Italy” agroalimentare.
“Inoltre – ha concluso Vincenzi – porteremo la nostra battaglia per lo sviluppo dell’irrigazione anche in sede comunitaria. Il prossimo 20 Marzo presenteremo, a Bruxelles, l’associazione  Irrigants d’Europe, da noi voluta insieme alle omologhe realtà di Spagna, Portogallo e Francia; è un soggetto tecnico, con sede nella capitale del Belgio e di cui le strutture comunitarie potranno avvalersi  nel momento di assumere in materia idrica, scelte, regolamenti, direttive, nonché approvare provvedimenti sul risparmio, sul riutilizzo, sull’uso plurimo delle acque,  incidendo  profondamente sulla qualità dei territori e sullo sviluppo dell’economia agricola. I Consorzi di bonifica – ha terminato il Presidente ANBI - ci sono e sono pronti a fare la loro parte accanto alle Istituzioni ed agli agricoltori.”

EMILIA ROMAGNA - LA MONTAGNA, PRIORITA’ ASSOLUTA

La lotta contro il dissesto idrogeologico in Appennino si traduce in un impegno costante, votato all’operatività quotidiana proprio in quelle aree più fragili, costantemente alle prese con i gravi pericoli di movimenti franosi; oggi le ripercussioni dei cambiamenti climatici sui territori montani non favoriscono le condizioni di uno scenario già fortemente a rischio per la sua formazione morfologica e per il progressivo abbandono delle attività agro-pastorali a presidio  delle terre alte. Per questa ragione e per stare al fianco delle comunità e delle amministrazioni comunali, il Consorzio di bonifica Emilia Centrale (con sede a Reggio Emilia) ha presentato  una dettagliata mappa di opere da realizzare entro il 2018, finanziate coi proventi dei contributi dei consorziati: un’ “operazione trasparenza”, già promossa negli anni scorsi e che indica, in modo preciso, dove le risorse finiscono e come sono impiegate.
Gli interventi  individuati, dopo una fase di studio e monitoraggio delle zone più colpite in collaborazione con gli uffici tecnici dei Comuni interessati ,riguarderanno per lo più: ripristino movimenti franosi, regimazione idrauliche, consolidamento versanti, sistemazione strade di bonifica, messa in sicurezza scarpate, manutenzioni  reticolo rii minori, pulizia alvei, sistemazione e rafforzamento ponti sedi stradali pubbliche; interesseranno i comuni di Castelnuovo Monti, Carpineti, Castellarano, Vezzano sul Crostolo, Baiso, Viano, Ventasso, Veto, Canossa, Scandiano, Toano, Casalgrande, Villa Minozzo, Casina, Palanzano, Tizzano.
Gli importi, che l’ente consortile andrà ad investire sul territorio montano, saranno pari a 1,55 milioni di euro, cui se ne aggiungeranno altri 750.000 per gli interventi finanziati da terzi (Comuni, Regione, Iren, ecc.) per un ammontare complessivo di 2,3 milioni di euro.  Tal lavori andranno a sostenere la vita reale delle zone e l’economia locale, che a volte fa “conti salati” con l’abbandono dei territori.


FRIULI VENEZIA GIULIA - LAVORI DI SFALCIO

Sono al via i lavori di sfalcio dei canali nei comuni di Aquileia, San Giorgio di Nogaro e Latisana, curati dal Consorzio di bonifica Pianura Friulana (con sede a Udine) per un importo complessivo di 925.000 euro, quasi interamente determinato da stanziamenti della Regione Friuli Venezia Giulia. I lavori comprendono il decespugliamento di scarpate e banchine di canali della bassa pianura, dove spesso si sviluppano piuttosto rapidamente fitte canne palustri; saranno inoltre assicurate la stabilità e l’impermeabilità delle arginature.


TOSCANA - RIPARTONO I LAVORI SU UN’OPERA CHE FA LA STORIA

La sicurezza genera bellezza:, ciò è ancora più vero per l’intervento che il Consorzio di bonifica 1 Toscana Nord (con sede a Viareggio, in provincia di Lucca) sta avviando sul Pubblico Condotto lucchese, un’ arteria idraulica importante e maestosa, da secoli intrinsecamente legata allo sviluppo economico e sociale della città capoluogo, nonché alla sua sicurezza idraulica. Dopo alcune settimane di interruzione è, infatti, ripartito regolarmente il cantiere, per un investimento totale di 580.000 euro, che stanno servendo per la ripresa dei tratti in muratura dei famosi fossi del centro storico  e, subito fuori dalle Mura nel tratto a monte, per la pulizia del fondo.
La sospensione è stata necessaria per consentire che la fornace, incaricata dall’ente consortile, realizzasse appositamente i mattoni, che da tempo non sono più disponibili né sul mercato, né nei magazzini. Le opere sulle spallette dei fossi del Centro proseguiranno ancora per un mese circa; l’ente consorziale sta lavorando in stretta collaborazione con la Soprintendenza, con cui vengono compiuti periodici sopralluoghi e con il Comune di Lucca, che metterà a disposizione il materiale del magazzino comunale  per individuare  parte dei marmi e delle pietre  necessari al recupero dei tratti di particolare pregio storico-artistico. Subito dopo, partirà l’intervento di scavo, che si concluderà comunque entro l’avvio della prossima stagione irrigua. Il Pubblico Condotto è uno degli elementi più caratteristici della Lucchesia.
Di derivazione dal fiume Serchio e realizzato nel 1300, scorre da Ponte a Moriano fino ai margini della città, dopo aver attraversato il Capannorese, San Pietro a Vico, San Marco, il centro storico di Lucca. Per secoli, lungo il suo corso si sono sviluppate attività agricole, produttive ed infine industriali; ancora oggi continua ad essere fondamentale per l’approvvigionamento idrico, ma adesso  anche per lo scolo e l’allontanamento delle acque piovane.

VENETO - UNA CONCRETA RISPOSTA

Il Consorzio di bonifica Veneto Orientale (con sede a San Donà di Piave, in provincia di Venezia) ha provveduto alla sistemazione idraulica della canaletta del Cavrato, in comune di San Michele al Tagliamento, per un tratto di circa tre chilometri dalla presa sul fiume  Tagliamento; tale alveo svolge  l’importante funzione di scolmatore di piena per la difesa idraulica dell’abitato di Cesarolo.
L’intervento, realizzato attraverso l’utilizzo di un escavatore a corde, si è reso necessario a causa dell’interramento del canale, dovuto ai sedimenti trasportati dalle piene fluviali. Grazie all’escavo del letto sarà possibile derivare una maggior quantità d’acqua  dal Tagliamento per l’irrigazione di una superficie complessiva di circa tremilasettecento  ettari;tale  necessità era  emersa in tutta la sua impellenza durante la grave emergenza idrica dell’anno scorso.

LOMBARDIA - RISANARE PER EVITARE DISPERSIONI IDRICHE

Il risparmio idrico, invocato a fronte delle problematiche connesse ai cambiamenti climatici, si attua, tra le varie misure, rendendo più efficiente la rete idrica; da questa consapevolezza viene la  particolare attenzione riposta dal Consorzio di bonifica Est Ticino Villoresi (con sede a Milano) alla manutenzione attuata in modo  costante.
A tal proposito tra Gennaio e Febbraio scorsi sono stati effettuati alcuni lavori di impermeabilizzazione di un sifone sul Canale Villoresi, in comune di Inzago;oltre a mettere in sicurezza il manufatto ammalorato, le opere permetteranno di eliminare le perdite d’acqua.

VENETO - PROTOCOLLO ESEMPLARE PER OPERE DI COMPENSAZIONE IDRAULICA

Il Consorzio di bonifica Piave e Comune di Montebelluna nel trevigiano, dove ha anche sede dell’ente consortile,  hanno sottoscritto un Protocollo d’Intesa per la realizzazione di un progetto di fattibilità tecnico- economica per le opere di compensazione idraulica a seguito dell’urbanizzazione dei quartieri San Gaetano e Sant’Andrea.
Tale atto rappresenta una tappa del percorso avviato nel 2013, quando l’ente consorziale, rispondendo alla necessità di aumentare la sicurezza idraulica dell’area, aveva proposto di valorizzare l’ex cava comunale di Zapparè come bacino di laminazione. Tale soluzione, formalmente accolta nel 2016, fornirà uno sfogo idraulico soprattutto durante eventi meteorici brevi ed intensi.
L’accordo prevede che il Consorzio si faccia carico del progetto di fattibilità tecnico-economica del bacino e delle opere collegate,  passaggio necessario per accedere a finanziamenti regionali e statali.

EMILIA ROMAGNA - TORNA IL LAB PER LE SCUOLE

E’ ripartito dall’Istituto Spallanzani di Vignola il progetto didattico per gli istituti scolastici di agraria e costruzioni ambiente e territorio,  organizzato da ANBI Emilia Romagna. Il progetto è rivolto agli studenti degli istituti superiori, che possono collaborare direttamente con i tecnici specializzati del locale Consorzio di bonifica attraverso un rinnovato percorso formativo (laboratori Irrinet, lezioni multidisciplinari) e venire così a contatto con le più moderne tecnologie, esperienze operative, analisi utilizzate sul territorio. Con l’obbiettivo di essere diretti e incisivi, la seconda edizione di “Acqua e Territorio Lab” prevede lezioni interattive con i ragazzi e gli insegnanti.
Il format si articola in più step: workshop per gli insegnanti e laboratorio per gli studenti Irrinet  (Irrinet è il servizio irrigazione realizzato dal Consorzio di 2° grado C.E.R. – Canale Emiliano Romagnolo). L’incontro con gli studenti e gli insegnanti prevede un’attività formativa divisa per temi: normativa ambientale e territoriale, gestione delle emergenze idrogeologiche in montagna ed in pianura, manutenzione della rete scolante ed irrigua, interventi di difesa ambientale.

LOMBARDIA - TRE INCONTRI PER CONOSCERSI

Avvicinare il Consorzio, nato dalla fusione di pre-esistenti realtà consortili, agli utenti: è stato questo lo spirito dei 3 incontri organizzati dal Consorzio di bonifica Garda Chiese (con sede a Mantova) nei centri di Asola, Castellaro Lagusello e Ceresara. All’ordine del giorno c’erano l’andamento della stagione passata e le prospettive future per creare un dialogo con gli utenti degli ex Consorzi Alta Media Pianura Mantovana e Colli Morenici del Garda, spiegando il lavoro svolto, gli interventi in programma ed ascoltare  eventuali suggerimenti.

VENETO - NUOVO PRESIDENTE AL  LEB

Moreno Cavazza, imprenditore agricolo e Vicepresidente del Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta (con sede a San Bonifacio, nel veronese), è il nuovo Presidente del Consorzio di 2° grado L.E.B. (con sede a Cologna Veneta, in provincia di Verona), che gestisce l’omonimo  canale irriguo Lessinio Euganeo Berico. Fra i temi all’ordine del giorno del mandato  figurano l’efficientamento della distribuzione della risorsa idrica, il consolidamento della azioni di tutela dell’ambiente e del territorio, lo sviluppo delle attività consortili attraverso l’ottimizzazione delle risorse di bilancio.

 
Per maggiori approfondimenti www.anbi.it
SETTIMANALE DELL´ASSOCIAZIONE NAZIONALE CONSORZI DI GESTIONE E TUTELA TERRITORIO E ACQUE IRRIGUE
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