Anno XIX, n. 17 venerdì, 28 aprile 2017

VINCENZI: “LE PIOGGE AL NORD  NON SONO RISOLUTIVE DELLA SITUAZIONE DI GRAVE CARENZA IDRICA  E DIMOSTRANO LA NECESSITA’ DI UN PIANO NAZIONALE DEGLI INVASI. LA GESTIONE DELL’ACQUA IN CAPITANATA NE E’ UN ESEMPIO”

“Le piogge delle scorse ore sul Nord Italia hanno lenito, ma certo non risolto, le criticità idriche, con le quali l’agricoltura padana si appresta ad affrontare i mesi più caldi e determinanti per i raccolti”: ad affermarlo è stato Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI), intervenuto ad un convegno organizzato a Foggia dal locale Consorzio di bonifica Capitanata.
“In Capitanata – ha proseguito il Presidente ANBI - l’economia è basata sulla disponibilità della risorsa idrica e pertanto la gestione  delle infrastrutture di raccolta e distribuzione dell’acqua  è un elemento di primaria importanza. Anche in questa stagione particolarmente piovosa in Puglia, la gestione pluriennale delle riserve idriche deve essere necessariamente posta all’attenzione  delle Istituzioni  accanto all’esigenza  di ulteriori infrastrutture per la raccolta delle acque. E’ questo un indirizzo che, di fronte alle preoccupanti conseguenze dei  cambiamenti climatici, deve essere comune dal Nord al Sud e che la politica deve fare proprio attraverso la “scelta” di un Piano Nazionale degli Invasi che i Consorzi di bonifica hanno già in gran parte predisposto per trattenere le acque di pioggia quando arrivano, abbinando, alle funzioni ambientali, quelle di difesa idrogeologica. Accanto a ciò – ha concluso Vincenzi - serve un costante monitoraggio per ottimizzare l’uso della risorsa idrica non solo nei tempi d’emergenza, integrando i diversi interessi nel rispetto delle priorità normative: dopo quello umano, viene l’utilizzo per le produzioni agricole.”


LOMBARDIA - LETTERA ALLA REGIONE

Dinnanzi al perdurare di uno stato di emergenza idrica, ANBI Lombardia ha chiesto che vengano investiti del problema gli organi competenti al più alto livello, in primis i Ministeri e le Autorità di bacino. Con una nota, a firma del Presidente Alessandro Folli, inviata all'attenzione degli Assessori regionali Viviana Beccalossi (Territorio), Gianni Fava (Agricoltura) e Claudia Terzi (Ambiente), nel dare atto che Regione Lombardia ha affrontato tempestivamente la situazione, i Consorzi richiedono misure concrete da adottare con urgenza, qualora l'attuale situazione dovesse perdurare.
Si legge nella missiva: "Ovunque in Lombardia si registra una significativa carenza idrica rispetto ai fabbisogni irrigui, in molte aree l'irrigazione è stata avviata con largo anticipo, in altre, come nei territori del Garda Chiese e del Mincio, si è addirittura sospesa l'erogazione di risorsa irrigua. Siamo pronti, come Consorzi, a prestare il nostro contributo ma è necessario fare qualcosa subito".


TOSCANA - TASK FORCE PER GESTIRE LA PROBABILE SICCITA’

Le scarse piogge degli ultimi mesi e le previsioni per quelli a venire annunciano una delle stagione più siccitose da 50 anni a questa parte. Con l’obbiettivo di prevenire per quanto possibile e di fronteggiare le problematiche e le criticità, che rischiano di presentarsi già a partire dalle prossime settimane per gli agricoltori della Lucchesia, è nata una task-force, coordinata dal Consorzio di bonifica 1 Toscana Nord (con sede a Lucca) e dalle Organizzazioni Professionali Agricole.
L’ente consortile ha infatti convocato un incontro finalizzato ad individuare tutte le azioni possibili per affrontare l’emergenza che si annuncia ed insieme si è deciso di dar vita a un tavolo di lavoro permanente, con contatti e incontri periodici e continui. Le prime decisioni sono state già assunte: l’ente consorziale ha annunciato la volontà di anticipare l’avvio dei lavori di manutenzione sui canali irrigui della Piana Lucchese per garantire l’approvvigionamento idrico alle colture già da metà Maggio; le organizzazioni agricole hanno altresì chiesto ufficialmente un incontro con l’Autorità di Bacino del Serchio e il Genio Civile Toscana Nord per un confronto sulla migliore gestione della risorsa acqua fin dalla presa del fiume Serchio, che alimenta l’intero reticolo irriguo lucchese.
E’ stato inoltre chiesto alla Regione Toscana di riconoscere, anche a livello legislativo, che i canali irrigui svolgono pure una funzione colatoria; l’obbiettivo è investire più risorse nella manutenzione del reticolo irriguo della pianura lucchese.


VENETO - SICCITA’: LA SITUAZIONE E’ GRAVE, MA SI STA FACENDO IL POSSIBILE

Il Consorzio di bonifica Veronese (con sede nella città scaligera) ha scritto agli utenti per spiegare la situazione dovuta alla criticità idrica, che colpisce il Nord Italia. “Si tratta di una situazione talmente grave – si legge nella missiva - da aver costretto il Presidente della Regione Veneto, Zaia, ad emettere, il 18 aprile scorso, un’ordinanza, con la quale viene dichiarato lo stato di crisi idrica su tutto il territorio, limitando drasticamente le portate derivate dai corsi d’acqua.
In forza di questa ordinanza il Consorzio di Bonifica Veronese ha già dovuto ridurre le proprie derivazioni irrigue dal fiume Adige del 50% rispetto a quanto previsto dai decreti di concessione. La grave circostanza riporta in primissimo piano il tema dei mancati finanziamenti per la realizzazione delle infrastrutture irrigue. Il Consorzio possiede un parco di progetti per oltre cento milioni di euro, in attesa di finanziamento da alcuni anni e che consentirebbero di ridurre il fabbisogno idrico di almeno il 60%.
In alcune zone del comprensorio, specialmente nei comuni di Pescantina, Bussolengo, Sona, Castelnuovo, Valeggio e Villafranca, in gran parte irrigati ancora a scorrimento, la situazione è molto difficile; a breve si dovranno riempire le risaie e si porranno quindi ulteriori problemi legati all’attingimento dai corsi d’acqua di pianura”. La lettera conclude, augurando che ” nei prossimi giorni arrivino buone notizie dal cielo”!


CALABRIA - DIGA SUL MELITO: PROPOSTA DELIBERA  AI CONSIGLI COMUNALI

Dalla convention, che il locale Consorzio di bonifica Ionio Catanzarese ha tenuto nella città  capoluogo, era stato proposto che, per il finanziamento e la realizzazione della diga sul fiume Melito, ci fosse un’espressione corale di tutto il territorio della provincia: una delibera dei Consigli Municipali di tutti gli 80 comuni, che ribadisse l’indispensabilità di questa infrastruttura strategica, che modifica totalmente il volto della Calabria centrale. In questi giorni è stata così inviata, ai Sindaci, una bozza di delibera da far discutere e adottare da parte della massima assise comunale, a testimonianza della volontà delle popolazioni.
La diga è ubicata a pochi minuti da Catanzaro  ed è una delle più grandi d’Europa in “materiali sciolti”; ha il grande pregio di essere interconnessa con altri acquedotti e sbarramenti e permetterebbe, una volta realizzata, l’irrigazione di 16.000 ettari con circa 40 milioni di metri cubi d’acqua da destinare all’uso potabile, sostituendo gli attuali prelievi da falda, nonché risolvendo tutti i problemi potabili dei comuni del comprensorio, tra cui le città di Catanzaro , Lamezia. Non realizzarla significherebbe altresì lasciare sventrato un territorio di circa quattrocento ettari compreso tra i comuni di Gimigliano, Sorbo San Basile e Fossato Serralta, nonché aver buttato al vento i circa 90 milioni di euro già spesi. Già il 3 giugno 2014, 52 Sindaci avevano controfirmato una lettera inviata all’allora Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, chiedendo di inserire la diga nel pacchetto denominato “Sblocca Italia”.
La deliberazione comunale ora proposta, una volta assunta e trasmessa, chiede che il Presidente della Regione Calabria, la Giunta ed il Consiglio Regionale dichiarino l’opera prioritaria ed assolutamente strategica, cosicchè il Governo provveda a rifinanziare la diga sul Melito.


VENETO - NON SOLO SICCITA’

Prosegue il “tour” del Consorzio di bonifica Brenta (con sede a Cittadella, PD) per l’ informazione ai consorziati sulle attività svolte e su quelle in programma: a Sandrigo, incontro con i consorziati locali, di Bolzano Vicentino, Bressanvido, Schiavon e Pozzoleone. Tema centrale è stata la preoccupazione  la siccità e la crisi profonda del sistema delle risorgive, da cui si attinge per gli usi irrigui Sono stati  poi ricordati i lavori eseguiti nel recente passato, tra cui il progetto pilota su un tratto della roggia Moneghina, a Bolzano Vicentino, per la compatibilità delle funzioni irrigue con gli habitat ittici.
L’ente consortile è inoltre  impegnato a presentare, entro il 30 Giugno p.v.,  2 progetti “esecutivi” (ammontare complessivo: 20 milioni di euro) per l’eventuale inserimento nel Piano Irriguo Nazionale: uno riguarda la realizzazione di un impianto pluvirriguo su 1.550 ettari nei comuni di Molvena, Mason Vicentino, Breganze, Schiavon e Sandrigo (importo: circa dodici milioni di euro);  l’altro (importo: circa otto milioni di euro) riguarda la trasformazione pluvirrigua di 1.200 ettari nella zona delle Carpelline a Bassano del Grappa, Rosà e Cartigliano.


EMILIA ROMAGNA - AL VIA L’ATTIVITÀ DI BONIFICA LAB

E’ iniziata l’attività operativa di “Bonifica LAB”, il laboratorio di analisi scientifiche sullo stato delle acque della rete consortile, che il Consorzio di bonifica Parmense (con sede nella “città ducale”) ha ideato e realizzato, utilizzando, come base tecnico-logistica, l’impianto idrovoro del Travacone poco fuori dell’abitato di Colorno. Ubicato in un’area geografica strategica per gli equilibri idraulici di un’estesa fetta della Bassa e snodo cruciale dei flussi delle acque della provincia prima del naturale sbocco nel fiume Po, dal Travacone partirà una stazione itinerante della Bonifica, allestita per effettuare direttamente, lungo le aste dei canali fino ai fossi interpoderali, le analisi delle acque prelevate per la rilevazione di possibili agenti inquinanti o peggiorativi delle normali condizioni di sicurezza per i diversi utilizzi a supporto dell’attività agricola.
I Consorzi di bonifica non hanno, in generale, competenza diretta sulla qualità delle acque del loro articolato sistema di canalizzazione, ma l’apporto innovativo di “Bonifica LAB” sarà essenziale per un primo ed immediato screening idrologico, che potrebbe risultare fondamentale per anticipare, prevenire ed individuare singole criticità, velocizzando soprattutto le soluzioni più idonee, caso per caso. “Bonifica LAB” è uno dei primi esempi del genere nel settore.
Tra i diversi parametri analizzati figurano il PH, la conducibilità, la salinità, la concentrazione di ossigeno disciolto ed altri; con questi parametri si riesce ad avere un quadro complessivo della situazione, affidando poi le indagini più approfondite ai laboratori esterni di competenza.


TOSCANA - RIPRENDONO I LAVORI SU CASSA DI ESPANSIONE

Il Consorzio di bonifica Medio Valdarno (con sede a Firenze) ha riavviato i lavori alla cassa di espansione di Ponte a Tigliano sul torrente Ombrone, ricadente in comune di Prato, ma a vantaggio di tutto il sistema idraulico di valle tra Poggio a Caiano e Signa.
La realizzazione dell’opera, sostanzialmente già realizzata e funzionante in caso di necessità, esige ancora alcune sistemazioni per arrivare al definitivo completamento: in particolare, si tratta di realizzare lo “sfioratore” in pietra  per un importo complessivo di poco inferiore al milione di euro. Con questi lavori si completerà un’opera strategica che, oltre a fondamentali funzioni idrauliche, potrà servire anche da area naturalistica, fruibile dagli abitanti della zona.


LOMBARDIA - PULIZIA ALL’IDROSCALO

Continua l’attività del Consorzio di bonifica Est Ticino Villoresi (con sede a Milano) per la  pulizia dell’Idroscalo meneghino per quanto riguarda il taglio e la rimozione delle alghe, il cui proliferare è sicuramente favorito dalle condizioni climatiche particolarmente calde rispetto alle medie stagionali.
L'intervento è stato richiesto dalla Città Metropolitana direttamente all’ente consortile, che in accordo con il Comune di Milano  (il mezzo utilizzato è quello realizzato per la manutenzione della Darsena) ha pianificato una serie di attività almeno sino all’8 maggio p.v. .


PUGLIA - SI STUDIANO I NUOVI MODELLI RETRIBUTIVI

Si è svolto a Bari, nella sede di ANBI Puglia, un incontro fra  Consorzi di bonifica, sindacati dei lavoratori e consulenti della società Close 2U sul tema: “Premi di Risultato, Welfare Aziendale e  Flexible Benefits.”
Nell’incontro sono state illustrate le normative previste dalle ultime due leggi di stabilità (2016/2017), da cui discendono i nuovi modelli retributivi, tesi ad ottimizzare la portata economica, organizzativa  ed allo stesso tempo fiscalmente efficace degli incentivi e delle agevolazioni introdotte dalle recenti normative.


VINCENZI A JESI

Il Presidente ANBI, Francesco Vincenzi, concluderà, nella mattinata di venerdì 5 Maggio p.v., i lavori della Giornata della Legalità e della Trasparenza, organizzata a Jesi dal Consorzio di bonifica Marche (con sede a Pesaro). L’incontro si terrà nell’Auditorium dell’Hotel Federico II.

 
Per maggiori approfondimenti www.anbi.it
SETTIMANALE DELL´ASSOCIAZIONE NAZIONALE CONSORZI DI GESTIONE E TUTELA TERRITORIO E ACQUE IRRIGUE
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