Anno XIX, n. 5 venerdì, 3 febbraio 2017

IN LOMBARDIA, CONVOCATO IL TAVOLO DI CONCERTAZIONE IDRICA. AL NORD PERMANE IL  RISCHIO SICCITA’

ANBI: ENTRO FEBBRAIO I BANDI PER IL PIANO IRRIGUO NAZIONALE

Nonostante il cambiamento climatico delle scorse ore, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia permangono a rischio siccità. I livelli dei laghi Maggiore, Iseo, Como sono sotto le medie stagionali e martedì 7 Febbraio p.v. è già stato convocato, in Regione Lombardia, il “tavolo” per il monitoraggio delle riserve idriche  in previsione della primavera e dell'estate. I principali corsi d’acqua della regione, infatti, hanno portate minime. Allo stato attuale, gli apporti idrici appaiono significativamente in deficit sia dalla Lombardia (bacino dell’Adda) che dai bacini di provenienza piemontese e svizzera  (Toce e Ticino). Anche in Veneto, c’è preoccupazione: le falde stanno perdendo 8 centimetri alla settimana, in particolare nel vicentino; a Caldogno, in Gennaio, la falda era registrata 2,4 metri sotto la media degli ultimi 17 anni. 
Il timore è  che a Marzo non ci sia sufficiente acqua per affrontare la stagione irrigua, con conseguenti perdite  fino al 30% del prodotto agricolo; servono almeno 100  millimetri di pioggia e un metro di neve in montagna. In questo atipico inverno è allarme siccità anche in Friuli Venezia Giulia. 
Alla stazione di rilevamento di Enemonzo è stato registrato un -63% nelle precipitazioni, mentre a Gemona tale percentuale è di -46%. Al momento, lo stress idrico per le colture non è ancora sensibilmente preoccupante, essendo  in riposo vegetativo; le attuali esigenze irrigue sono limitate ad alcune produzioni di colture orticole in serra. Non è escluso, però, che repentini aumenti di temperatura possano fare emergere ulteriori esigenze connesse a colture orticole e vernine; nel caso, l’impossibilità di prelievo irriguo arrecherebbe pesanti danni così come forti escursioni nel livello idrico dei canali potrebbero arrecare danni a sponde ed argini, compromettendo la stagione irrigua 2017. In termini previsionali, solo un apporto significativo di precipitazioni, specialmente a carattere nevoso, potrà almeno in parte recuperare il deficit idrologico, che rischia di compromettere la prossima stagione irrigua.
“E’ evidente – ha commentato Francesco Vincenzi, Presidente dell'Associazione Nazionale Consorzi Gestione Tutela Territorio ed Acque Irrigue (ANBI) – che i  cambiamenti climatici obbligano ad un cambio di strategia nell’approvvigionamento delle risorse idriche, rappresentato dal Piano Nazionale degli Invasi, che sollecitiamo da tempo e di cui qualche esempio è già ricompreso fra i progetti al vaglio del prossimo Piano Irriguo Nazionale, i cui bandi saranno emanati entro il mese di Febbraio.”


LOMBARDIA - RISORSE IDRICHE: E’ GIA’ ALLARME PER L’AGRICOLTURA

Il livello del lago Maggiore ha toccato la soglia di allerta, che porta verso la magra; era quasi inevitabile, visto che, a parte la nevicata del giorno 13, complessivamente a Gennaio sono caduti solo 12 millimetri di pioggia. È preoccupato il Consorzio di bonifica Est Ticino Villoresi (con sede a Milano) così come agricoltori e risicoltori dato che le acque del lago Maggiore, attraverso il fiume Ticino, alimentano una vasta rete di canali. 
Se da Marzo il livello del lago non si alzerà di almeno un centinaio di centimetri, la situazione  potrebbe diventare delicata, dato che il settore agricolo inizierà a chiedere ingenti quantità di acqua per le coltivazioni. La scorsa estate il livello del lago Maggiore era sceso a tal punto che l’acqua erogata nel Ticino era cosi poca che, in alcuni punti,  il fiume si poteva attraversare a piedi; il tutto a seguito di un inverno altrettanto siccitoso. E’ probabile, quindi, che a breve possa iniziare il “braccio di ferro” sul livello lacustre.


EMILIA ROMAGNA - UNA STIMA CORRISPOSTA

Il servizio idro-climatico della Regione Emilia Romagna rappresenta  uno strumento completo ed efficiente per un monitoraggio periodico del clima ed un'analisi dei suoi mutamenti nel corso del tempo. A Bologna, nella sede di A.R.P.A.E. (Agenzia Regionale Protezione Ambiente Emilia Romagna) e Protezione Civile, nell’ambito dell’incontro dal titolo “Il Pane e la Neve: cambiamenti climatici e agricoltura in Emilia Romagna”, si è fatto il punto sulle prospettive e l'utilità del servizio, alla presenza di tutti i portatori di interesse; un ruolo essenziale è stato riconosciuto anche al lavoro dei Consorzi di bonifica, indicati come “un tassello fondamentale nell'equazione tra mitigazione e adattamento,  un elemento strategico di efficienza".
Una dichiarazione particolarmente apprezzata dall’ANBI Emilia Romagna che, ricordando come tutto il territorio regionale abbia vissuto emergenze naturali molto gravi, ha sottolineato come  il servizio di previsione sia qualcosa di imprescindibile ed il fatto che sia stato ottimizzato, perfezionato e innovato  è assolutamente irrinunciabile.


PUGLIA - PROGETTO LIFE “LAGO SALSO”: DEMOLITI MANUFATTI ABUSIVI

Il Consorzio di bonifica Capitanata (con sede a Foggia) ha provveduto alla  demolizione dei manufatti abusivi nelle aree ex “Valle da Pesca”, in agro di Manfredonia. Come per le precedenti operazioni di accesso ed immissione in possesso, c’è stato il  coordinamento  delle forze dell’ordine da parte della  Prefettura.
È stata un’azione delicata, ma necessaria per permettere  di completare interventi di particolare rilevanza ambientale, previsti nel  progetto LIFE  “Interventi di conservazione degli habitat delle zone umide costiere del SIC Zone umide della Capitanata”, finanziato con fondi comunitari e di cui l’ente consortile è soggetto partner beneficiario.
L’area in questione fa parte di una vasta zona bonificata, che veniva utilizzata come “valle da pesca” e che, alla pari di altre aree nella stessa zona, è stata occupata illegalmente, gravata da costruzioni e coltivazioni abusive,  con grave pregiudizio per il delicato equilibrio  idrogeologico.


EMILIA ROMAGNA - L’AZIONE DELLA BONIFICA GARANTISCE BENEFICIO E VALORE: LO DICE ANCHE  LA CORTE DI CASSAZIONE

La Corte Suprema di Cassazione (Sezione Tributaria Civile)  ha sancito e definito i confini di una capacità di azione dei Consorzi di bonifica, respingendo nettamente il ricorso di un consorziato, che tendeva a ridurre e sminuire l’evidente incidenza delle attività dell’ente negli equilibri complessivi della gestione del territorio. La pronuncia della Corte di Cassazione è particolarmente interessante e significativa in termini giurisprudenziali, perché afferma espressamente che le opere consortili preposte allo scolo delle acque meteoriche di eccedenza e alla difesa dalle acque esterne, non solo arrecano un beneficio specifico agli immobili da esse serviti  (e non generico, cioè al territorio nel suo complesso), ma soprattutto  che la loro presenza assicura di per se’ che detti immobili acquistino “ un maggiore valore”).
Questo costituisce un autorevole precedente del Giudice di legittimità che, in modo chiaro, si pone in contrasto con le tesi della Commissione Tributaria Provinciale di Piacenza. Oggi, la complessità morfologica del territorio, gli improvvisi cambiamenti climatici, le interconnessioni dei reticoli fluviali obbligano ad una visione globale nella gestione dell’ambiente. Il Consorzio di bonifica di Piacenza (con sede in città) ha rimarcato come oggi sia indispensabile agire per tempo, restituendo al territorio servito, quanto nelle sue potenzialità.
La rilevante sentenza della Corte di Cassazione si va ad aggiungere a quanto emanato pochi giorni fa dalla Commissione Tributaria Regionale, che aveva già riformato, in grado di appello, quanto inizialmente emanato dalla Commissione Tributaria Provinciale di Piacenza.


CALABRIA - COLDIRETTI ATTACCA  REGIONE, CHE  NON HA ANCORA APPROVATO I PIANI DI CLASSIFICA DEI CONSORZI DI BONIFICA

“Non vorremmo che ad impedire l’approvazione dei Piani di Classifica dei Consorzi di bonifica, ci fossero lobby che speculano sull’ambiente!” : questa la dichiarazione di Coldiretti Calabria, contenuta in una lettera al Governatore della Regione, Oliverio e nella quale sottolinea come è “inspiegabile che dopo 218 giorni dalla dichiarazione ufficiale del 28 giugno 2016, fatta  in Consiglio Regionale e con la quale si impegnava ad approvarli prima della pausa  estiva, questo ancora non sia avvenuto.
La loro approvazione non è una questione corporativa, ma interessa la collettività, poiché intercetta anche vicende di natura ambientale che tanto male hanno fatto e continuano a fare alla Calabria. Gli sversamenti abusivi sono all’ordine del giorno!” A suffragare tutto ciò, è riportato l’esempio concreto di un ente consortile che, su richiesta di ANBI Calabria, ha effettuato, in via sperimentale, un censimento degli scarichi non autorizzati:  il risultato è stato che, su  una lunghezza controllata di circa quaranta chilometri, ha censito e geo referenziato ben 402 scarichi; se si pensa che  gli enti consorziali hanno in gestione circa duemilatrecento chilometri di canali di scolo su una  superficie  di ben 343.489 ettari, il dato che emerge è di massima allerta.


VENETO - LOTTA QUOTIDIANA ALLE MINACCE IDRAULICHE

La forza dell’acqua è tanta e tale, che spesso ci si rende conto dei danni, che può provocare soltanto dinnanzi al fatto compiuto: è il caso degli scoli Biniega e Sarega ad Albaredo d’Adige, dove il Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta (con sede a San Bonifacio, in provincia di Verona)  è prontamente intervenuto per porre rimedio alla frana di una sponda che, in occasione di una piena avrebbe potuto determinare danni significativi alle abitazioni ed alle imprese limitrofe.
Il personale ha consolidato la sponda ceduta, per effetto dell’erosione dell’acqua, con ben 120 tonnellate di pietrame, mentre allo scolo Sarega la messa in sicurezza è avvenuta attraverso l’applicazione di appositi pali. L’erosione dell’acqua non è però  l’unica insidia: infatti, come più volte ribadito dall’ente consortile, la presenza numerosa di nutrie rappresenta una vera e propria minaccia per la sicurezza idraulica.


CALABRIA - CONDOTTE IRRIGUE: REPORT SULLE CRITICITA’ ESTREME

Gli intensi nubifragi, che si sono verificati nei giorni scorsi, hanno arrecato notevoli danni alle strutture consortili, rischiando di compromettere il servizio irriguo per numerose aziende agricole  dell’alta fascia jonica catanzarese.
Il  Consorzio di bonifica Ionio Catanzarese (con sede nella città capoluogo), dopo un primo report, ha fissato un sopralluogo con le Autorità competenti  per giovedì 9 Febbraio p.v. ; nei prossimi giorni è in programma anche un’apposita riunione con i 56 Sindaci dei comuni ricadenti nel comprensorio consortile, enti ed associazioni. 
 Dal report emerge che è compromessa la strada di accesso alla vasca di demodulazione sul torrente Simeri, nonchè quella ad un’opera di presa irrigua più a valle e questo non consente di raggiungere le opere di bonifica per fare le manovre necessarie a convogliare l’acqua nelle condotte irrigue; ancora: la condotta principale dell’adduttore Simeri, nel tratto finale a valle dell’opera di presa, è visibilmente compromessa, in quanto alcune pile di sostegno sono state completamente scalzate dalla piena, mentre una condotta irrigua dell’impianto Alli-Copanello, in località Apostolello nel comune di Simeri Crichi, è stata distrutta a seguito del crollo del muro d’argine del fiume Alli.


MARCHE - I CITTADINI RINGRAZIANO

Il Consorzio di bonifica Marche (con sede a Pesaro), ha ripulito l’alveo e ripristinato il regolare deflusso delle acque nel fiume Candigliano, in località Fratta, a Piobbico. L’intervento è stato molto apprezzato dagli abitanti, che hanno scritto una lettera di ringraziamento.  L’intervento  è stato necessario perché, durante le piene del fiume Candigliano, il materiale, trasportato dalla corrente, veniva fermato e rallentato dalla vegetazione presente in alveo e sulle sponde, causando ostacolo al regolare deflusso idrico. L’intervento di manutenzione idraulica ha interessato  un tratto di circa trecento metri.


MOLISE - BILANCIO DI UN QUINQUENNIO

In una “lettera aperta” , il Consorzio di bonifica Piana di Venafro (con sede nella città in provincia di Isernia), ha indicato i principali obbiettivi raggiunti dal 2012 ad oggi: sono stati ampliati i limiti consortili da 6.000 a 10.000 ettari e l’ente si  è dotato di  un nuovo Statuto; sono stati approvati  il Piano di Classifica, il Piano di Organizzazione Variabile, il Piano Generale di bonifica;  sono state sviluppate collaborazioni con tutti gli Enti Locali del comprensorio di bonifica, che insiste su 10 comuni; particolare cura è stata dedicata al potenziamento del servizio irriguo; è stato potenziato il parco attrezzature e mezzi meccanici dell’ente; sono state messe in sicurezza le strade più pericolose; è stato varato il Regolamento Anticorruzione ed il Codice Etico di comportamento sia per gli amministratori sia per i dipendenti. Importanti  progetti strategici sono  in corso di esecuzione ad iniziare dal rafforzamento della produzione idroelettrica al completamento e la messa  in  sicurezza delle vasche di laminazione di Ripaspaccata, a Montaquila e di Fossatella, a Macchia di Isernia fino alla realizzazione del “percorso della salute” nella Piana di Venafro. 
Di particolare rilievo sono state anche le attività di studio e di progettazione della fattibilità di particolari iniziative finanziabili con appositi provvedimenti della Regione Molise e della Regione Campania:  il progetto per la realizzazione del Centro Agroalimentare a Venafro presso lo stabile dell’ex Conservificio ed il progetto di collegamento viario con l'Alto Casertano, finalizzato a rendere irrigui ben 5.000 ettari tra la piana di Capriati al Volturno e le piane di Fontegreca, Ciorlano, Prata e Pratella.


EMILIA ROMAGNA - SI CONFERMA UN’ALLEANZA COL TERRITORIO

Periodo di sopralluoghi e monitoraggi per il sistema dei Consorzi di bonifica in Emilia Romagna. Lo staff, che si occupa della salvaguardia delle aree montane sta concertando, con le Amministrazioni Locali, le priorità d’intervento per i prossimi mesi nelle zone più fragili dell’ Appennino. Il Consorzio di bonifica Parmense (con sede nella “città ducale”)  riproporrà, anche per quest'anno, il progetto Difesa Attiva dell'Appennino, in cui gli imprenditori agricoli giocano un ruolo determinante come presidio costante contro il dissesto idrogeologico.


FRIULI VENEZIA GIULIA - UN CRESCENTE, RILEVANTE IMPEGNO

Grazie anche alla proficua collaborazione con i 3 Consorzi di bonifica di ANBI Friuli Venezia Giulia, sono le risorse regionali contro il rischio idrogeologico csono cresciute in maniera esponenziale nel recente triennio raggiungendo, nel 2016, la cifra di quasi ventotto milioni di euro. In questo ambito, termineranno prima dell'arrivo dell'estate i lavori di difesa delle sponde sul lato sinistro del fiume Isonzo, nei pressi di Turriaco, come testimoniato  dal sopralluogo compiuto dall'Assessore all'Ambiente della Regione  Friuli Venezia Giulia, Sara Vito.
Lo stanziamento complessivo è pari a 480.000 euro, finalizzati ad un intervento strutturale sulle sponde del corso d'acqua e che hanno subito, nel tempo, una significativa erosione spontanea. Nel dettaglio, verrà realizzata una scogliera, che avrà la duplice funzione di protezione contro le erosioni  e di sostegno ad un regolare flusso dell'acqua,  perseguendo anche un preciso fine ambientale, in un’area particolarmente suggestiva, grazie  alla piantumazione di alcune specie arboree come le talee di salice piangente.


TOSCANA - SICUREZZA IDRAULICA, OCCASIONE DI SVILUPPO PER IL TERRITORIO

Erano più di cento i professionisti, che si sono ritrovati, nella sede del Consorzio di bonifica 1 Toscana Nord, a Santa Margherita Capannori (in provincia di Lucca), per la riunione introduttiva sul piano degli 88 cantieri, che stanno per partire sul territorio, grazie ai finanziamenti ottenuti dall’Unione Europea, sulla linea di stanziamento del Piano di Sviluppo Rurale. Gli ingegneri, gli architetti, i dottori forestali, gli agronomi e i geologhi presenti erano quelli, che hanno ottenuto l’incarico per la progettazione e gli studi tecnici; l’assemblea si è confrontata sulle modalità operative comuni per la redazione dei progetti, cosicchè l’approvazione potrà  avvenire nei  tempi più spediti possibili. L’abbattimento del rischio idraulico diventa così un motore importante di sviluppo economico e di rilancio del territorio. L’intero iter degli 88 progetti in partenza richiederà, in totale, il supporto di almeno duecentocinquanta professionisti tecnici .


PIEMONTE - FIRMATO ACCORDO DI PROGRAMMA PER  CICLOVIA CANALE CAVOUR

E’ stato siglato nei giorni scorsi, a Torino, l’Accordo di Programma per la realizzazione della ciclovia “Canale Cavour”. Il documento  è stato siglato tra Regione Piemonte, Città Metropolitana di Torino e Province di Vercelli e Novara; ad aderire all’accordo sono stati anche l’Ente Parco del Po e della Collina Torinese, l’Ente Parco del Ticino e del Lago Maggiore, l’Associazione Irrigazione Ovest Sesia e la Coutenza Canali Cavour (entrambi con sede a Vercelli) , l’Associazione Irrigazione Est Sesia (con sede a Novara).


ABRUZZO - IMPORTANTE PROTOCOLLO

Tra l’Università dell’Aquila (Facoltà di Ingegneria Civile, Edile, Architettura, Ambiente) ed il  Consorzio di Bonifica Nord (con sede a Teramo) è stata stipulata una convenzione per lo svolgimento di attività di tirocinio ed orientamento per studenti e laureati dell’Ateneo. Scopo è quello di agevolare le scelte professionali mediante la conoscenza diretta del mondo del lavoro e realizzare momenti di alternanza tra scuola e lavoro nell’ambito dei processi formativi. Con tale intesa, l’ente consortile si impegna ad accogliere soggetti in tirocinio di formazione (neolaureati, neodiplomati, frequentanti dottorati di ricerca o corsi di specializzazione), mettendo a disposizione le proprie strutture (centrali elettriche, impianti irrigui, invasi, catasto consortile, uffici amministrativi, ecc.) e personale specializzato. La durata sarà di 12 mesi per gli studenti e di 6 mesi per i neolaureati, ma potrà essere prorogata.


VENETO - A LEZIONE DI RIQUALIFICAZIONE FLUVIALE

Buone pratiche di riqualificazione fluviale e di sviluppo ecosostenibile delle aree situate lungo i corsi d’acqua, che attraversano la terraferma veneziana: sono quelle che il Consorzio di bonifica Acque Risorgive (con sede a Venezia Mestre), in collaborazione con il Centro Internazionale Civiltà dell’Acqua, intende promuovere tra gli alunni delle 24 classi della provincia di Venezia, che hanno aderito al progetto “Ama il tuo fiume”. Giunto alla sesta edizione, il progetto didattico coinvolge un migliaio di ragazzi a partire dalla classe IV delle scuole primarie, che ricadono nel comprensorio consortile; si articola in un ciclo di 3 laboratori didattici per ogni classe (2 lezioni frontali ed un’uscita sul territorio). Il progetto  rientra tra le finalità degli enti consortili, impegnati anche nella tutela dei corsi d’acqua e nel ripristino del paesaggio agrario tradizionale, allo scopo di preservare fauna e flora tipici. Le lezioni sono già iniziate e coinvolgono le scuole di Rio San Martino, Peseggia, Salzano, Mirano, Dolo, Noale, Spinea, Zianigo e Santa Maria di Sala. Agli alunni partecipanti sarà richiesto di realizzare, al termine dell’attività didattica, elaborati che saranno premiati durante la cerimonia finale, che si svolgerà nel mese di Maggio.


TOSCANA - CONOSCERE IL  RISCHIO IDROGEOLOGICO

E’ stata una settimana all’insegna della prevenzione contro i rischi idrogeologici alla scuola media Granacci di Bagno a Ripoli. Grazie all’interessamento dell’Istituto Comprensivo “Teresa Mattei” e del l’Amministrazione Comunale si è tenuto, infatti, il progetto didattico di educazione ambientale FLUMINA – I LOVE CBMV, promosso dal Consorzio di bonifica 3 Medio Valdarno (con sede a Firenze) in collaborazione con l’associazione Eta Beta onlus.
Le attività di progetto hanno ruotato intorno al laboratorio “Flumina”, un sistema di simulazione fluviale, capace di riprodurre un bacino idrografico evidenziando, in maniera coinvolgente, fenomeni fisici complessi (la dinamica della formazione di un’asta fluviale, l’erosione planiziale, il trasporto dei sedimenti, etc.) accanto a fattori  umani come il popolamento e l’espansione urbana.

 
Per maggiori approfondimenti www.anbi.it
SETTIMANALE DELL´ASSOCIAZIONE NAZIONALE CONSORZI DI GESTIONE E TUTELA TERRITORIO E ACQUE IRRIGUE
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