Anno XVIII, n. 23 venerdì, 10 giugno 2016

VINCENZI: “L’EDUCAZIONE AMBIENTALE DEVE ESSERE INSEGNATA NELLE SCUOLE PER AUMENTARE LA RESILIENZA DEI CITTADINI AI CAMBIAMENTI CLIMATICI”

“Di fronte alla velocità dei cambiamenti climatici, ognuno di noi è tassello del mosaico chiamato sicurezza idrogeologica. Per questo, servono comportamenti virtuosi, alimentati dall’educazione ambientale che, nei programmi scolastici, deve occupare gli spazi, che furono dell’educazione civica.”
A chiederlo è stata l’ANBI (Associazione Nazionale Consorzi  Gestione Tutela  Territorio e Acque Irrigue) per bocca del suo Presidente, Francesco Vincenzi, in Veneto per le giornate europee di “COWM 2016” (Citizen Observatories for Water Management).
“D’altronde la politica italiana ci ha messo 16 anni per applicare la Direttiva Europea sulle Acque e solo dal 2014 è stata istituita la Struttura di Missione #italiasicura dopo 50 anni di interventi emergenziali in un Paese capace di impegnare mediamente solo 400 milioni di euro  all’anno in prevenzione, ma di spenderne 3 miliardi e mezzo per riparare i danni da dissesto idrogeologico. Ciò, nonostante fosse stato lo stesso Ministero dell’Ambiente ad indicare, ancora nel 2008, la necessità di investire 40 miliardi, in 15 anni, per mettere in sicurezza idrogeologica le zone a maggior rischio di frane ed alluvioni, cioè 47.747 chilometri quadrati pari al 15,8% del territorio nazionale e su cui vivono oltre 7 milioni di persone in costante pericolo, secondo i dati I.S.P.R.A. . In questo quadro – ha concluso il Presidente ANBI - è evidente la necessità di una vasta azione di educazione alle emergenze, cui i Consorzi di bonifica parteciperanno grazie alla miriade di attività didattiche e di sensibilizzazione dell’opinione pubblica,  già in essere sul territorio. Perché, come diceva Leonardo Da Vinci, bisogna consultare prima l’esperienza e poi la ragione.”


VENETO - RIMETTERE I CITTADINI AL CENTRO DELLA GOVERNANCE TERRITORIALE

Non solo grandi interventi infrastrutturali, la prevenzione passa anche attraverso il monitoraggio della rete idrica per comprenderne lo stato di salute e riuscire a prevenire le emergenze: questo uno dei  temi al centro di “COWM”, convention internazionale organizzata a Venezia  dall’Autorità di Bacino Fiumi Alto Adriatico, sotto l’alto patrocinio della Commissione Europea, del Ministero per l’Ambiente e della Protezione Civile Nazionale, cui hanno partecipato anche i Consorzi di bonifica.  
Secondo ANBI Veneto, “dopo decenni, in cui il cittadino è stato impotente di fronte alla devastazione urbanistica del territorio, oggi le comunità sono rimesse al centro della governance delle acque sia attraverso gli Osservatori dei Cittadini, ma anche con i Contratti di Fiume, strumenti strategici di pianificazione territoriale attraverso la partecipazione dal basso. Si è anche dimostrato come la vicinanza tra Regione Veneto, Consorzi di bonifica, Autorità di Bacino e società private possa produrre, soprattutto in una fase di crisi economica come questa, ottimi risultati sul piano della sicurezza idrogeologica.”


LOMBARDIA - PARTE LA SPERIMENTAZIONE SUI LIVELLI DEL MAGGIORE

E’ del 7 Giugno u.s. la nota ufficiale del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare inviata ai Consigli di differenti Comuni che, nei primi mesi del 2016, avevano chiesto  di garantire un positivo riscontro all’istanza relativa all’elevamento dell’attuale limite di regolazione dei livelli estivi del Lago Maggiore da m. +1 a m. +1.50 sul livello idrometrico , avanzata in primis dal Consorzio Ticino (con sede a Milano) nel corso del 2012 e a seguire da altri numerosi enti.
Nella nota ministeriale si fa riferimento ai lavori della Conferenza di Servizi, coordinata dall’Autorità di Bacino del Fiume Po, convocata per approfondire i potenziali effetti del nuovo livello di regolazione estiva sulle condizioni di sicurezza idraulica dei territori circostanti al lago e di quelli a valle. In base all’istruttoria condotta ed al modello di simulazione idraulico sviluppato, sono risultate le condizioni di fattibilità per poter avviare la richiesta sperimentazione.
L’innalzamento sarà dapprima limitato a m. +1.25 (almeno sino al 2018) e in seguito a m. +1.30, subordinando  il raggiungimento del valore di m. +1.50 ad una successiva fase nelle stagioni estive 2019 e 2020.


TOSCANA - FIRMATA CONVENZIONE PER ACQUA DI QUALITA’

Il Consorzio di bonifica 2 Alto Valdarno (con sede ad Arezzo) gestirà l'acqua dell'invaso di Montedoglio per l'irrigazione in agricoltura: lo stabilisce la convenzione firmata nei giorni scorsi con la Regione Toscana ed interesserà 5 distretti irrigui nelle province aretina e senese. L’intesa prevede che l’ente consortile provveda alla distribuzione dell'acqua ed alla manutenzione ordinaria delle strutture irrigue affidate in gestione.
Per la gestione dell'acqua, l’ente consorziale si avvale di tecnologie all’avanguardia con sistemi di telecontrollo, che consentono di monitorare “da remoto” (quindi  con smartphone, tablet e pc) il funzionamento della rete ed i prelievi irrigui, nonché di comandare a distanza le valvole sezionatrici delle condotte principali. L'acqua dell'invaso di Montedoglio, la cui distribuzione è ora affidata all’ “Alto Valdarno”, rappresenta  un elemento fondamentale della “green economy”, vera scommessa per il futuro dell'agricoltura; usare l'acqua di Montedoglio, infatti, è un vantaggio sia in termini di qualità, sia in termini di difesa ambientale dal momento che non saranno più utilizzati i numerosi pozzi presenti, specialmente in Valdichiana dove ne sono stati contati più di trentamila.


LOMBARDIA - RETI DA AMMODERNARE

Rinnovamento degli impianti e approccio al mercato:  il mondo del Parmigiano Reggiano mantovano approfitta dell’avviata campagna irrigua 2016 per avanzare 2 grandi richieste. Sono 350 le aziende agricole del Mantovano, coinvolte nella filiera del rinomato formaggio e sono 21 i caseifici che lo producono. Al lavoro oltre mille persone per un indotto, al consumo, superiore ai duecento milioni di euro . E’ chiaro che per garantire continuità a questo sistema c’è l’esigenza di un potenziamento della rete sia irrigua che di scolo, ancora ferma nei nodi nevralgici all’impiantistica originale di 100 anni fa.
 “Essere a servizio delle più grandi imprese agricole italiane – ha osservato Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI  – dimostra che i Consorzi di bonifica sono sistemi capaci di rispondere anche alle più avanzate esigenze del mondo rurale. Siamo alla vigilia di una fase determinante per l’attuazione della Politica Agricola Comune (P.A.C.) 2014 – 2020, in cui ricadono investimenti importanti per un settore fondamentale per il futuro dell’agricoltura italiana. E’ dimostrato che l’irrigazione, nel mondo del latte e dei formaggi D.O.P., incrementa il valore agricolo medio di 13.500 euro ad ettaro: +48% per il reddito da prati, ancora di più se utilizzati per il Parmigiano Reggiano”.
“La stagione irrigua avviata – ha spiegato Ada Giorgi, Presidente del Consorzio di bonifica Terre dei Gonzaga in Destra Po (con sede a Mantova) – nel mondo del Parmigiano Reggiano riguarda i nuovi medicai, prati stabili ed erbai. Nel 2016 rispetto all’anno prima, quando dal fiume Po derivammo 65 milioni di metri cubi d’acqua (ben il 30% in più della media storica), alle 3.000 aziende complessivamente servite dovremmo contenere la distribuzione. Per il futuro – ha concluso la Presidente –  crediamo nel potenziamento del sistema “esperto” Irriframe e porremo l’attenzione sull’ammodernamento della rete irrigua, forte di quasi mille chilometri di canali, nonché di 3 grandi impianti.”


TOSCANA - SINERGIA PER UN TERRITORIO PIU’ SICURO

Un investimento da 130.000 euro  per gli interventi strutturali, che serviranno al ripristino in sicurezza del corso d’acqua: il beneficiario è un tratto del Rio Leccio, una delle arterie idrauliche più importanti della zona Nord del Capannorese. Buona parte delle risorse arrivano dalla Regione Toscana, attivata grazie alla richiesta avanzata congiuntamente dall’Amministrazione  Comunale  di Capannori e dal Consorzio di bonifica 1 Toscana Nord (con sede a Viareggio, in provincia di Lucca), che provvede a garantire anche il cofinanziamento necessario (pari al 30%) ed a realizzare i lavori. In questo modo, sarà abbattuto  il rischio idraulico di una vasta area, che arriva fino al centro abitato di Porcari.
I lavori, che l’ente consortile conta di concludere entro l’autunno, riguarderanno  la sistemazione idraulica e la pulizia dell’alveo, la realizzazione di una scogliera, il taglio delle piante pericolanti.


ABRUZZO - MANUTENZIONE IDROGEOLOGICA CONTINUA

Continua la costante manutenzione idrogeologica operata dal Consorzio di bonifica Nord (con sede a Teramo), che  nell'ultimo anno ha investito maggiori risorse sul reticolo idraulico minore; infatti sono stati effettuati interventi di ripulitura dei canali di scolo nei  comuni di Ancarano, Atri, Basciano, Campli, Castel Castagna, Castellalto, Cellino, Colledara, Colonnella, Controguerra, Crognaleto, Giulianova, Martinsicuro , Montorio, Morro D'Oro, Mosciano, Pineto,  Roseto, Sant'Omero, Teramo , Torano Nuovo , Tossicia.
Altri interventi di manutenzione sono stati programmati per il prossimo periodo estivo.


VENETO - NUTRIE, CRESCENTE PERICOLO

Un problema sempre più grave  è quello dei danni causati dall’insediamento delle nutrie  lungo i corsi d’acqua ed i canali del territorio del Consorzio di bonifica Veronese (con sede nel capoluogo scaligero). E’ un’emergenza,  con cui si scontra quotidianamente l’ente consortile, chiamato a fronteggiare un fenomeno, che va a colpire soprattutto la stabilità di argini e di sponde. Il più recente intervento  ha interessato il corso d’acqua Bussè Vecchio in comune di Palù, dove si è dovuto ripristinare integralmente l’argine, che ormai si trovava in una situazione di grave instabilità proprio a causa delle tane scavate dalla nutrie.


MOLISE - UNA STORIA NUOVA

Volta pagina, avviando il confronto con i consorziati, il Consorzio di bonifica Integrale Larinese (con sede a Larino, in provincia di Campobasso), promotore di una  serie di incontri sul territorio per verificare il consenso al proprio operato. Tema centrale dei confronti è il nuovo Piano di Classifica, entrato in vigore per garantire equità nel pagamentio degli oneri  legati al contributo di Bonifica. 


EMILIA-ROMAGNA - AVVISI DI PAGAMENTO SULLA BASE DEL NUOVO PIANO DI CLASSIFICA

Un’articolata azione informativa è sviluppata dal Consorzio di bonifica Burana (con sede a Modena) per informare i consorziati sugli avvisi di pagamento del contributo di Bonifica sulla base del nuovo Piano di Classifica, varato dopo un complesso iter.
Il Piano di classifica è il documento attraverso cui vengono calcolati tutti gli indici tecnici ed economici, che determinano chi trae vantaggio dall’attività di bonifica e in che misura: nel caso, beneficio che può essere sinteticamente di 2 tipi: in pianura (difesa idraulica, scolo e/o irrigazione) e di difesa idrogeologica in montagna. Il Piano di Classifica ora applicato dall’ente consortile modenese non aumenta l’importo complessivo della contribuenza  rispetto agli anni precedenti.


MARCHE - UN MAGGIO A TUTTE VISITE!

Sono tanti gli istituti, che nell’ultimo mese di scuola,  hanno fatto visita alla diga di Casteccioni, ma anche a Mercatale e a quella di San Ruffino, gestite dal Consorzio di bonifica Marche (con sede a Pesaro): elementari, medie e superiori, che hanno affollato gli impianti e il territorio, che li circonda; gli studenti dell’Istituto Agrario Cecchi di Pesaro hanno visitato la diga di Cingoli, mentre i ragazzi dell’Istituto Comprensivo Bramante di Fermignano sono stati alla diga di Mercatale a Sassocorvaro e numerose classi delle primarie hanno ammirato il lago di San Ruffino con la vicina antica Abbazia. 
Tra queste, la prima è stata la primaria “F. Conti” di Jesi, che proprio in quei giorni stava affrontando, in classe, l’importante tematica delle acque dolci; gli insegnanti, durante la visita alla diga, hanno spiegato che solo il 2,5 % delle acque mondiali sono dolci e quindi utilizzabili, il restante  97,5 % è acqua salata degli oceani.
L’ultima scuola che ha visitato il lago e il bosco di Smerillo è stata la “De Amicis” di Ancona, i cui studenti  ed insegnanti hanno voluto lasciare uno scritto, in cui raccontano le loro emozioni durante la visita.



LOMBARDIA - ALLA SCOPERTA DELLA STORIA LOCALE DELL’ACQUA

Ennesimo successo per l’apertura gratuita  del Museo Emeroteca delle Acque Villoresi di Castano Primo, questa volta in coincidenza delle manifestazioni  per la Festa della Repubblica Italiana; a volerlo la locale Amministrazione Comunale e quella di Turbigo in collaborazione con il Consorzio di bonifica Est Ticino Villoresi (con sede a Milano).
I visitatori sono stati accompagnati alla scoperta del luogo, che raccoglie le memorie dell’ente consortile sulla sua origine oltre che sulla costruzione del Canale Villoresi e delle Dighe del Panperduto, arricchendo il racconto con aneddoti storici e svelando curiosità tecnico-idrauliche.


PIEMONTE – STRISCIA LA NOTIZIA, “PAESI E PAESAGGI” IN VISITA AL CANALE CAVOUR

Venerdì 3 giugno u.s., Davide Rampello, inviato di Striscia la notizia, in onda su Canale 5, per la rubrica “Paesi e Paesaggi”, si è recato a Vercelli per visitare il Canale Cavour, gestito dall’Associazione Irrigazione Ovest Sesia.
Nel servizio, l’inviato di Striscia la notizia, ci parla della meravigliosa storia del Canale e delle sue funzioni, partendo da una delle eccellenze italiane nell’agroalimentare, la produzione di riso. Di seguito il link: http://www.video.mediaset.it/video/striscialanotizia/servizio/paesi-e-paesaggi_624215.html .

 
Per maggiori approfondimenti www.anbi.it
SETTIMANALE DELL´ASSOCIAZIONE NAZIONALE CONSORZI DI GESTIONE E TUTELA TERRITORIO E ACQUE IRRIGUE
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