EMILIA-ROMAGNA - NOVITA’ IN CAMPO AGRICOLO: ALIMENTI PIU’ SALUBRI GRAZIE AD ALADIN
E’ stato battezzato “Aladin”, il progetto “idro-intelligente” che, forte dell’utilizzo di una piattaforma tecnologica avanzata e multisensoriale di ultimissima generazione, fornirà in tempo reale una fedele percezione del livello di stress idrico nelle diverse condizioni colturali della Pianura Padana. Colture intensive come pomodoro e mais, infatti, sono assai sensibili allo stress idrico, che può essere causa del “marciume apicale” nel pomodoro e dello sviluppo di tossine nel mais.
Prevenire tali danni è quindi un’operazione vantaggiosa non solo per l’azienda agricola, ma anche per l’industria agroalimentare; per ottenere questo, il progetto Aladin punta a creare un binomio operativo inscindibile con il collaudato sistema Irriframe, ideato dai laboratori scientifici del Consorzio Canale Emiliano Romagnolo - C.E.R. (con sede a Bologna) e che indica all’agricoltore quanto, quando e come irrigare. Sulla base operativa di Irriframe si inseriranno parametri innovativi per garantire una misurazione scientifica dello stress idrico e grazie ai quali sarà più agevole dare indicazioni applicative agli utenti.
Il progetto avrà durata biennale e farà affidamento sull'uso di velivoli, nonchè macchine semoventi e teleguidate. Oltre alle procedure di “calibrazione stanziale a terra” verranno sviluppate nuove applicazioni di tecnologia ad onde elettromagnetiche a bordo di aeromobili a pilotaggio remoto (droni) per misure sulle colture col contemporaneo campionamento del suolo per le analisi di laboratorio. Più in generale, il contesto ambientale, in cui saranno realizzate queste misure, prevede la valutazione dell’influenza di ogni possibile fattore sul livello di stress idrico. Verranno per questo individuati e mantenuti alcuni campi prova, al fine di completare lo sviluppo tecnologico di attrezzature che, a fine progetto, saranno pronte per la produzione industriale: hardware con unità sensibili ai gas ed alle onde elettromagnetiche per la determinazione del contenuto idrico del sistema suolo-pianta-atmosfera; velivoli autonomi (droni) a basso costo, equipaggiati con sensori ad onde elettromagnetiche; sistemi di controllo elettronico per la distribuzione dell’acqua irrigua e che, montati su impianti appositamente prodotti, saranno in grado di recepire in tempo reale le indicazioni di “Irriframe”.
Con “Aladin”, i laboratori di ricerca del Consorzio di 2° grado C.E.R., che hanno ideato il progetto in partnership con il C.I.D.E.A. (Centro Interdipartimentale per l’Energia e l’Ambiente dell’Università degli Studi di Parma) grazie ai fondi comunitari POR FESR, aggiungono un importante tassello al già ricco patrimonio di informazioni e applicazioni sull’irrigazione virtuosa, gettando le basi per un modello replicabile in ogni area del Paese con le medesime vocazioni colturali.
“Il progetto Aladin è la testimonianza dell’attenzione, che i Consorzi di bonifica prestano al tema della salubrità alimentare, veicolata anche attraverso l’irrigazione – ha commentato Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI) - E’ altresì un’ulteriore dimostrazione della quotidiana ricerca applicata, messa in atto dagli enti consorziali con il costante obbiettivo di ottimizzare il servizio al territorio ed ai suoi attori.”
VENETO - CHIAREZZA SUI PFAS
La vicenda dell’inquinamento delle acque con sostanze perfluoro-alchiliche e che sarebbe conseguente agli sversamenti pluridecennali di un’azienda chimica dell’Ovest vicentino sta creando una forte e legittima preoccupazione in molti cittadini anche nella Bassa Veronese. Si tratta però di una contaminazione, che non sembra interessare l’acqua fornita dal Consorzio di bonifica Veronese (con sede nella città scaligera) in quanto riguarderebbe esclusivamente l’acqua fornita dagli acquedotti pubblici, che si approvvigionano in falda. L’ente consortile, invece, preleva risorsa idrica quasi interamente dal fiume Adige, che non rientra tra le acque analizzate e ritenute a rischio. E’ importante, si legge in una nota consorziale, che su questo punto non vi siano fraintendimenti o dubbi.
MARCHE - INAUGURATO IMPIANTO IRRIGUO
Il Consorzio di bonifica Marche (con sede a Pesaro) ha dato il via ufficiale all’impianto irriguo Val Musone, nonché all’attività di pesca sportiva al lago della Merla, nel comune di Castelfidardo. Il lago è stato costruito quale serbatoio di compenso del settore irriguo “M” della valle del Musone e, in base ad una convenzione con il Comune e l’associazione “Pescatori Castelfidardo”, può essere utilizzato anche per iniziative ludico-sportive; alla cerimonia inaugurale hanno partecipato il sindaco, Mirco Soprani, unitamente alla giunta comunale, nonché esponenti dell’associazionismo locale oltre ai rappresentanti delle federazioni sportive regionali e del settore pesca. Dopo il saluto delle autorità e la benedizione del parroco è stato aperto il canale di alimentazione del lago e dato ufficialmente il “via” alla stagione irrigua e sportiva; la giornata inaugurale si è conclusa con una gara simbolica di pesca per bambini, salutata da una nutrita partecipazione di cittadini.
TOSCANA - DA MAGGIO SI INTENSIFICANO I LAVORI DI MANUTENZIONE
Parte a Maggio la manutenzione di tutti i corsi d'acqua più importanti della Toscana che, in base ad un'innovativa convenzione attivata fra Consorzi di bonifica e Regione Toscana, prevede quest'anno un incremento notevole degli interventi. Proprio la Regione ha deciso infatti di investire 5.850.000 euro nel 2016 per incrementare i lavori effettuati già negli anni passati dalle Province, cui spettava la competenza sui principali corsi d'acqua. Le novità, rese note da ANBI Toscana, sono 2: tutti i lavori verranno effettuati dagli enti consorziali toscani ed i finanziamenti regionali consentiranno di intervenire su tutto il reticolo, che nel frattempo è passato di competenza dalle Province alla Regione. Dello stanziamento regionale, 3.100.000 euro saranno subito destinati al primo lotto di interventi. Queste importanti risorse si uniranno a quelle derivanti dal contributo di bonifica, con il quale gli enti consortili intervengono da anni per mantenere il reticolo minore.
Gli interventi sui corsi d’acqua principali sono elencati nelle convenzioni firmate tra i 6 Consorzi di bonifica e la Regione, dove vengono stabiliti anche i tempi ed i costi delle operazioni. Queste, grazie alla riforma regionale, che individua gli enti consorziali quali unità idrauliche omogenee, saranno eseguite in modo uniforme in modo da consentire risultati simili e una gestione più efficace nell'ottica della economicità e funzionalità operativa. In particolare, al Consorzio di bonifica Toscana Nord (con sede a Viareggio, in provincia di Lucca) andranno 380.000 euro per il primo lotto e 282.000 per il secondo; al Consorzio di bonifica Medio Valdarno (con sede a Firenze) 1.058.000 euro per il primo lotto e 796.000 per il secondo; al Consorzio di bonifica Alto Valdarno (con sede ad Arezzo) 757.000 per il primo lotto e 760.000 per il secondo; al Consorzio di bonifica Basso Valdarno (con sede a Pisa) 513.000 euro per il primo lotto e 513.000 per il secondo; al Consorzio di bonifica Toscana Costa (con sede a Venturina, in provincia di Livorno) 137.000 euro per il primo lotto e 119.000 euro per il secondo; al Consorzio di bonifica Toscana Sud (con sede a Grosseto) 234.000 euro per il primo lotto e 220.000 per il secondo.
EMILIA-ROMAGNA - INAUGURATA NUOVA SEDE
E’ stata inaugurata la “Casa dell’Acqua”, nuova sede del Consorzio di bonifica Parmense nella “città ducale”: una struttura più fruibile per i consorziati, dotata di numerosi posti auto e raggiungibile con i mezzi pubblici; un plesso moderno e polifunzionale, che consente l’accorpamento di tutti gli uffici consortili con un front-office d’avanguardia ed un ufficio catastale informatizzato per consentire il rapido accesso ai dati storici dell’archivio immobili e terreni. Una sala di telecontrollo effettua un costante monitoraggio dei livelli di flusso delle acque nella rete di bonifica, verificando e sovrintendendo sulle numerose postazioni dislocate nei vari impianti idrovori di sollevamento.
La più rilevante, tra le novità presentate in occasione dell’inaugurazione della sede, è quella di un ulteriore servizio tecnologicamente avanzato, che consentirà di ottenere, in tempo reale, una fedele percezione della qualità della risorsa idrica presente nella rete idrica consorziale. “Bonifica Parmense Lab” (questo il nome scelto) conterà su uno staff qualificato di ricercatori, che opererà a bordo di un pick-up itinerante per la provincia, dotato di strumentazione idonea al prelievo, alla campionatura, alla conservazione ed all’analisi di alcuni parametri statistici, volti a identificare, nell’immediato, particolari presenze microbiologiche nelle acque.
Il Consorzio di bonifica Parmense arricchirà così le consolidate attività con una nuova struttura operativa sul fronte della tutela ambientale, che monitorerà costantemente la risorsa idrica proveniente anche dai 27 depuratori delle società, che gestiscono il servizio idropotabile. All’inaugurazione della sede, oltre a numerose Istituzioni, autorità ed amministratori locali erano presenti Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI e Massimiliano Pederzoli, Presidente di ANBI Emilia Romagna, nonchè del Consorzio di 2°grado Canale Emiliano Romagnolo (con sede a Bologna)..
GARGANO: “IL CONSORZIO DI BONIFICA E’ UNA CASA TRASPARENTE A SERVIZIO DEL TERRITORIO”
“I Consorzi di bonifica, quando sono valorizzati come in Emilia Romagna, non solo sono esempio di efficienza operativa, ma sono portatori di valori e buone pratiche a servizio del territorio.”
Lo ha affermato Massimo Gargano, Direttore Generale dell' Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e della Acque Irrigue (ANBI), intervenendo all’inaugurazione della nuova sede del Consorzio di bonifica Parmense, ubicata nella “città ducale e del Teatro Regio”.
“Troppo spesso – ha evidenziato Gargano – sfugge che i Consorzi di bonifica sono l’unica esperienza concreta di federalismo fiscale perché, attraverso il contributo di bonifica, ricevono risorse dai consorziati, destinate ad essere reinvestite nel territorio per l’ordinaria attività di manutenzione idrogeologica; per questo, non ricadono nella spesa pubblica, ma anzi apportano risorse aggiuntive. Sono una realtà operante nel segno del principio europeo e costituzionale della sussidiarietà, cioè privati cittadini, nel caso i proprietari di immobili urbani ed extraurbani, uniti per gestire interessi comuni, quali la salvaguardia da frane ed alluvioni, la gestione delle acque irrigue, la tutela ambientale. In altri termini, uomini e donne a diretto servizio di una comunità, applicando un democratico sistema elettorale ogni 5 anni. Perciò, la nuova sede del Consorzio di bonifica Parmense non può che nascere nel segno dell’apertura al territorio ed alle sue attività, che troveranno nell’ente consortile un partner di quello sviluppo, di cui la sicurezza idrogeologica è condizione primaria.”
LOMBARDIA - SORPRENDENTI RISCONTRI PER “IMPIANTI APERTI”
Si è conclusa anche in Lombardia la Settimana Nazionale della Bonifica e dell’Irrigazione, nel cui contesto il Consorzio di bonifica Est Ticino Villoresi (con sede a Milano) ha proposto l’iniziativa “Impianti Aperti”, garantendo al pubblico l’accesso a 3 fra i principali siti idraulici e di interesse, ricompresi nel suo vasto comprensorio: l’opera di presa presso Panperduto (a Somma Lombardo), dove è stata allestita altresì la mostra consortile “Acquachefà – Una storia che scorre da secoli”; il Museo della Bonifica di Chignolo Po e, quest’anno, anche il Museo Emeroteca delle Acque Villoresi a Castano Primo, realizzato grazie a significativi finanziamenti comunitari nel contesto dell’Accordo di Programma PIA Navigli.
Grazie al personale consortile, a guide specializzate ed all’associazionismo locale, questi luoghi sono diventati teatro di conoscenze qualificate e curiosità a disposizione dei numerosi visitatori. Domande e richieste di approfondimento hanno animato le giornate di “Impianti Aperti”, rivelando l’utilità di un evento, che richiama pubblico attorno a siti di grande suggestione: natura, tecnica idraulica e storia caratterizzano sia Panperduto che Chignolo Po, già al centro di analoghe iniziative.
CALABRIA - SI E’ FATTO IL PUNTO
E’ stata molto partecipata la giornata dedicata alla celebrazione della Settimana Nazionale della Bonifica e dell’Irrigazione 2016 per il Consorzio di bonifica Ionio Crotonese (con sede nella città capoluogo).
Sono stati presentati progetti concreti, l’area ricerca e sviluppo, la digitalizzazione e l’informatizzazione dei servizi con un titolo che ha motivato tutti: “Con le alleanze mai più emergenze: programmare per tutelare”. Sono ben 13 i progetti cantierabili, messi a punto dall’ufficio tecnico consortile, arricchitosi della consolidata esperienza della convenzione con l’Università della Calabria per gli stage di neo ingegneri.
UMBRIA - UN ARTICOLATO PROGRAMMA
Il Consorzio di bonifica Tevere Nera (con sede a Terni), per la Settimana Nazionale della Bonifica e della Irrigazione 2016, ha organizzato una serie di eventi per comunicare le attività svolte e come queste siano motore di sviluppo per l’economia locale. Si è iniziato con l’inaugurazione della mostra riguardante i lavori delle scuole partecipanti al progetto “ Sorella Acqua”: oltre tremila gli studenti coinvolti nei corsi di educazione ambientale tenuti dai tecnici consortili.
L’ente consorziale è quindi stato presente alla manifestazione “Agricollina”, tenutasi a Montecastrilli. Durante tutta la Settimana sono state effettuate visite guidate di alunni delle scuole materne e primarie sul fiume Nera ed a Molino Silla. Non è mancato un convegno sul tema “ Acqua & Territorio ”, dove si sono confrontati amministratori e tecnici, ma soprattutto i ragazzi dell’Itis e del Liceo scientifico hanno presentato i loro lavori, in collaborazione con il polo Universitario di Terni, riscuotendo un unanime apprezzamento. Nell’ultimo giorno della Settimana, il Museo Diocesano di Terni ha ospitato la premiazione dei lavori, realizzati dalle scuole, “laureando” le nuove “Sentinelle dell’Ambiente”. Primi classificati sono stati la Scuola infanzia “ G.Rodari” di Narni Scalo (materne) e la Scuola XX Settembre di Terni (primarie).
E’ stato infine annunciato che, tra i progetti del Consorzio, ci sono la realizzazione di un nuovo impianto di irrigazione, l'attivazione del sistema irriguo “esperto” Irriframe già da questa stagione, la ricerca della massima efficienze energetica con una particolare attenzione al settore delle rinnovabili grazie al progetto minihydro da realizzarsi sui canali del consorzio. Una programmazione, è stato sttolineato, da fare insieme ai Comuni, alle università, ai domini collettivi, per gestire il territorio nel suo complesso.
PUGLIA - SINERGIE FRA ENTI E GENERAZIONI
Il Consorzio di bonifica montana Gargano (con sede a Foggia) ha celebrato la Settimana Nazionale della Bonifica e dell’Irrigazione, ospitando numerose scolaresche nel proprio stand allestito alla Fieragricola nel capoluogo dauno, dove si è tenuto anche un convegno sul tema “Sistemazioni idrauliche: collaborazioni istituzionali ed esempi di buone pratiche”. L’incontro ha offerto un interessante confronto sulla sinergie tra enti diversi, impegnati sul territorio .
Gli Accordi di Programma, i Protocolli d’Intesa e le convenzioni, sottoscritte dall’ente consortile con realtà diverse, sono strumenti importanti, perché consentono di superare i limiti di un quadro legislativo ed attuativo, che spesso non contribuisce ad una corretta mitigazione del rischio, in quanto i dissesti idraulici o idrogeologici non possono essere affrontati nei limiti territoriali del singolo ente locale. Da qui, l’importanza delle intese istituzionali (ispirate ad alcuni principi fondamentali quali lo sviluppo sostenibile fondato sulle risorse agricole, zootecniche, turistiche, forestali ed ambientali; il coinvolgimento di professionalità e maestranze locali, nonché il perseguimento del principio sussidiarietà), perché consentono di conseguire concretamente gli obbiettivi di efficacia, efficienza ed economicità, tanto auspicati nella Pubblica Amministrazione.
Nel corso del convegno, i rappresentanti istituzionali hanno anche ribadito la particolare valenza degli enti consortili foggiani e le peculiari attività del Consorzio di bonifica montana Gargano. Di notevole interesse è stata anche la parte tecnica del convegno relativa all’intervento di messa in sicurezza del centro abitato di San Marco in Lamis (periodicamente interessato dalle esondazioni del torrente Iana) attraverso la realizzazione di vasche di laminazione, infrastrutture di contenimento per i materiali solidi trasportati dalle acque, ricostituzione e ripristino di tratti dell’alveo: un lavoro realizzato dall’ente consorziale in collaborazione con l’Autorità di Bacino della Puglia (AdBP) attraverso l’adozione di tecniche di ingegneria naturalistica.
CALABRIA - ACQUA, TERRITORIO E CIBO
Si sono svolte anche nel comprensorio del Consorzio di bonifica Tirreno Catanzarese (con sede a Lamezia Terme, in provincia di Catanzaro) le giornate nell’ambito della Settimana Nazionale della Bonifica e delle Irrigazioni, promossa dall’ANBI. Nell’incantevole scenario offerto dall’oasi naturalistica del Lago Angitola, l’ente consortile, in collaborazione con Coldiretti e WWF, ha incontrato gli alunni delle scuole secondarie di primo grado, che hanno partecipato al concorso fotografico “Coltiviamo la bellezza dei territori”, promosso per l’occasione. Gli studenti e i docenti, provenienti dagli istituti IC “Perri-Pitagora” di Lamezia Terme, IC di Nocera Terinese, IC “S. Gatti” di Pianopoli, hanno mostrato grande interesse per i temi incentrati su ambiente, qualità dell’acqua e del cibo.
Particolare attenzione è stata posta sulla cura del territorio rurale e sull’uso sapiente delle acque per irrigazione; c’è stato anche modo di visitare l’oasi naturalistica lungo percorsi mirati così come è stato spiegato il funzionamento della Diga Angitola, la cui gestione garantisce acqua a gran parte dei campi della Piana di S. Eufemia. Alle scuole intervenute sono stati anche consegnati alcuni testi “con l’auspicio che possano contribuire a sensibilizzare ancor di più le nuove generazioni sulla tutela dell’ambiente e sull’importanza della gestione idrica per un’agricoltura più sana e sostenibile”.
UMBRIA - UNA SETTIMANA DA RIPETERE
Si è conclusa, con grande partecipazione, la Settimana Nazionale della Bonifica e dell’Irrigazione, cofinanziata quest’anno dalla Commissione Europea. Per il quinto anno consecutivo, il Consorzio di Bonificazione Umbra (con sede a Spoleto, in provincia di Perugia) ha coinvolto gli alunni delle scuole primarie e secondarie per avvicinarli alla conoscenza delle opere idrauliche e dei corsi d’acqua, che numerosi scorrono nel comprensorio. Circa cento studenti della scuola primaria di Sant’Eraclio e della scuola di Sterpete hanno partecipato alle uscite didattiche organizzate presso le Fonti del Clitunno, dove sono stati accompagnati alla scoperta di uno dei corsi d’acqua più significativi e particolari del territorio, soffermandosi sulle caratteristiche geologiche e naturalistiche delle fonti.
Dalle Fonti si è poi passati al Molino Ciri, in località Torre di Azzano, dove i ragazzi hanno prestato attenzione all’acqua come forza motrice: la tappa è stata occasione per raccontare ai giovani la grande importanza economica, che hanno avuto i mulini nella storia economica della Valle Umbra. Per l’anno prossimo c’è già l’intenzione di stringere contatti con le scuole sin dall’elaborazione del Piano Offerta Formativa al fine di proporre un’attività didattica, sempre più coinvolgente, legata ai temi dell’acqua, dell’ambiente e del territorio.
Per tutta la Settimana, infine, è stato posizionato uno stand a Spoleto, per iniziativa di ANBI Umbria, dove i cittadini hanno potuto acquisire materiale ed informazioni sull’attività dell’ente consortile.
PIEMONTE - DI CORSA LUNGO LA STORIA
Un successo: non si può definire altrimenti la prima “Corri Cavour”, corsa a staffetta, non competitiva, lungo l'intero tracciato del Canale Cavour, da Chivasso, dove il grande canale si origina dal fiume Po, sino a Galliate, dove termina nel fiume Ticino dopo 85 chilometri di percorso. La manifestazione, organizzata dalla Coutenza Canali Cavour (con sede a Vercelli) in collaborazione con “La Compagnia delle Acque Correnti” di Novara, ha visto la partecipazione di 18 podisti, tra cui dipendenti sia della Associazione Irrigazione Est Sesia (con sede a Novara), sia dell’Associazione Irrigazione Ovest Sesia (con sede a Vercelli). I runners si sono equamente suddivisi i chilometri dell’intero percorso (circa cinque chilometri a testa), avendo l’obbiettivo di richiamare l’attenzione sull’importanza, che il grande canale riveste, ancora oggi, per l’economia, l’ambiente e la tradizione del territorio. La partenza si è tenuta a Chivasso presso lo storico edificio di imbocco del Canale Cavour dal fiume Po, ove si tenne, il 12 Aprile 1866, la cerimonia inaugurale alla presenza del Principe, Eugenio di Savoia Carignano; da qui in poi, i podisti si sono passati il testimone, sempre costeggiando lo storico alveo.
Al termine, in un incontro con i giornalisti, è stato fatto il bilancio della locale Settimana Nazionale della Bonifica e dell’Irrigazione, illustrando alcune tra le numerose iniziative in programma per commemorare i 150 anni del Canale Cavour e presentando il numero 118 del periodico “Est Sesia – Problemi della Pianura irrigua tra Sesia Ticino e Po” edito dell’AIES.
LAZIO - IMPARARE, FACENDO
Nel quadro del progetto di educazione ambientale "Sorella Acqua", i ragazzi della classe IB del nuovo corso di agraria dell’I.I.S. “Cardarelli” di Tarquinia, insieme a personale del Consorzio di bonifica Maremma Etrusca e del Corpo forestale dello Stato (in servizio presso la Riserva Naturale Statale "Saline di Tarquinia"), hanno realizzato un’opera di ingegneria naturalistica lungo l’alveo del fosso "Bottegone", già oggetto di precedenti interventi ad opera dell’ente consortile. I ragazzi hanno infatti rinverdito, con circa quattrocento talee di latifoglie, la graticciata e la palificata viva, che l’ente consorziale (con sede proprio a Tarquinia, in provincia di Viterbo) aveva posato per consolidare la sponda franosa del corso d’acqua, migliorandone la staticità; le talee sono prodotte dal piccolo vivaio forestale dell’ente consortile, realizzato grazie ad un progetto congiunto con Regione Lazio ed Università della Tuscia. I lavori di ingegneria naturalistica, eseguiti sul Fosso Bottegone e sul Fossaccio, erano già stati visitati dagli studenti in occasione di altri cantieri didattici; le loro esperienze, fotografie ed impressioni diverranno parte di un elaborato, che sarà pubblicato su un apposito sito web realizzato in ambito scolastico.
MOLISE - UN ALTRO PASSO AVANTI
Un altro traguardo importante è stato raggiunto dal Consorzio di bonifica Piana di Venafro nella predisposizione dei documenti programmatori fondamentali, che ne regolano l’attività mirata alla tutela ed alla valorizzazione del territorio.
Dopo il “Piano di classifica per il riparto della contribuenza”, è stato approvato il “Piano di bonifica, di tutela e di valorizzazione del territorio rurale”, che prevede gli interventi principali da attuare nel comprensorio per raggiungere un’adeguata sicurezza idraulica ed una valorizzazione dell’agricoltura con adeguati interventi di irrigazione oltre che di regimazione idraulica. In armonia con le linee guida regionali, l’attività dell’ente consortile (con sede a Venafro, in provincia di Isernia) in materia di ambiente e di bonifica si traduce in 25 iniziative progettuali, per un importo complessivo di circa ottantotto milioni di euro, cui aggiungere 15 iniziative progettuali in materia di irrigazione per oltre trentanove milioni di euro.