VINCENZI: “L’ITALIA DEL FARE E’ STUFA DEI SOLONI DELL’EMERGENZA”
“Ad una settimana dall’alluvione nel piacentino e mentre le maestranze del locale Consorzio di bonifica sono tuttora impegnate nel concorrere a riportare la situazione alla normalità, sono ad affermare che siamo stufi dei soloni dell’emergenza, specializzati, per non conoscenza o peggio perché latori di interessi di parte, a sbagliare pervicacemente l’obbiettivo dello loro inutili polemiche.”
Ad attaccare è stato il Presidente dell’Associazione Nazionale Consorzi Gestioni Tutela Territorio ed Acque Irrigue (ANBI), Francesco Vincenzi, che ha proseguito: “Sono a ribadire, per l’ennesima volta, che la competenza dei Consorzi di bonifica è relativa alla rete idraulica minore, mentre la gestione dei fiumi maggiori è in carico ad altri enti, con cui comunque collaboriamo. In caso di esondazioni, i canali e le opere idrauliche consortili sono vittima degli eventi come qualsiasi altro soggetto del territorio e proprio per questo la nostra vicinanza è quanto mai sincera verso chi è colpito negli affetti o nelle cose da un evento drammatico come un’alluvione. È noto, quasi a tutti aimè, come a causa dei cambiamenti climatici il territorio è continuamente esposto a situazioni di stress e pericolo. A tal proposito è stata convocata a Parigi una conferenza mondiale sui cambiamenti climatici per individuare azioni di mitigazione degli effetti. E’ paradossale – ha denunciato Vincenzi - trovino invece ascolto coloro, che strumentalmente accusano chi, come i Consorzi di bonifica, si impegna quotidianamente per garantire condizioni di sicurezza idrogeologica ad un territorio, la cui strutturale fragilità è accentuata da eventi meteo estremi, ma anche da anni di dissennate politiche urbanistiche. Per chi vuole capire, l’esempio piacentino è lampante: i fiumi straripati non sono di competenza consortile, mentre lo è la diga di Mignano, che ha trattenuto le acque, evitando l’alluvione della Val d’Arda. Gli enti consortili, per le loro competenze, sono esempio di efficienza, laddove sono posti nelle condizioni di operare secondo i principi dell’autogoverno e della sussidiarietà, che li caratterizzano; sono altresì vittime della politica – ha concluso il Presidente ANBI - laddove si impedisce loro l’esercizio della democrazia attraverso commissariamenti pretestuosi o che si protraggono da tempo immemore. Ai soloni dell’emergenza chiediamo di informarsi; noi, ad un leale confronto, non ci sottrarremo mai.”
MARCHE - IL CONSORZIO SI PRESENTA
Il vertice del Consorzio di bonifica Marche (con sede a Pesaro) si è ufficialmente presentato alla Commissione congiunta Lavori pubblici ed Ambiente del Comune pesarese.. E’ stata un’ottima occasione per fare chiarezza sulle funzioni dell’ente anche alla luce di recenti polemiche. Sono state illustrate le tante attività, di cui si occupa l’ente consortile e sottolineata una grande novità: “Il Consorzio è come un condominio ed il 40% dei suoi soci è rappresentato dai Comuni”.
L’ente consorziale si sostiene con l'esercizio di 5 dighe, da cui produce energia idroelettrica e ne dà in gestione altre, per un totale di 40 milioni di kilowatt all’anno; è anche il principale distributore d'acqua per il servizio irriguo. Nel corso dell’incontro è stata ricordata anche l’importanza della grande opera irrigua, che sta per essere ultimata lungo la valle del fiume Foglia. Sono stati anche spiegati gli interventi del Consorzio, legati alle segnalazioni dei cittadini, che chiamano il call center ormai operativo da mesi; è stato inoltre chiarito come funziona l’apertura delle paratie della diga di Mercatale e l'attività svolta durante le forti piogge. L’appuntamento è stato un utile momento di confronto ed approfondimento, cui ne seguiranno altri per illustrare nel dettaglio i prossimi interventi dell’ente consortile sul territorio pesarese.
LOMBARDIA - APPELLO DEI CONSORZI DI BONIFICA MANTOVANI
“Un anno difficile, il 2015, ai limiti dei valori minimi della siccità, dato che da Giugno non si sono più rilevate piogge significative. Eppure siamo riusciti a fare fronte alle richieste irrigue di 11.500 aziende”: ad affermarlo sono i Consorzi di bonifica “Territori del Mincio” e “Terre dei Gonzaga in Destra Po” (entrambi con sede a Mantova), he hanno tracciato un primo bilancio della stagione irrigua. Il “Terre del Mincio” ha chiesto per il futuro e tra i primi in Italia, alla Regione Lombardia, il prolungamento del periodo d’irrigazione: un fatto inedito che tiene conto del mutare delle coltivazioni agricole sul territorio e del cambiamento climatico in atto. Il “Terre dei Gonzaga in Destra Po” ha annunciato invece che la sostituzione delle pompe idrauliche alla stazione di pompaggio a Boretto sarà attiva già dalla prossima stagione, garantendo il prelievo anche durante magre straordinarie del fiume Po.
Nel comprensorio di “Territori del Mincio” sono stati prelevati 450 milioni di metri cubi d’acqua dal lago di Garda tramite il fiume Mincio e 12 milioni dal lago d’Iseo tramite il fiume Oglio. Sono stati però distribuiti quantitativi idrici complessivamente raddoppiati grazie ai riusi resi possibili dagli impianti consorziali: infatti, dal lago Superiore di Mantova, le idrovore prelevano le acque percolate in falda e che qui giungono grazie alle irrigazioni “a scorrimento” praticate nell’alta pianura. Oltre alla stagione meteo siccitosa, vanno segnalati un’evidente carenza di neve sull’arco alpino ed un livello del Garda tenuto più basso ad inizio stagione per il rischio alluvioni: di fatto sono venuti a mancare 40 milioni di metri cubi d’acqua. Complessivamente si sono irrigati ha. 22.250 di mais, ha. 13.660 di foraggere, ha. 8.450 di soia, ha. 1.210 di riso, ha. 1.110 di orticole, ha. 840 di pomodori, ha. 570 di fruttiferi, ha. 390 di bietole, ha. 50 di ornamentali. Grazie ad un attività di collaborazione interregionale si è anche riusciti ad immettere nel fiume Po 15 metri cubi d’acqua al secondo nei primi 15 giorni di Agosto per ridurre il cuneo salino, che risaliva lungo il Po.
Nel comprensorio dell’Oltrepo Mantovano, il “Terre dei Gonzaga in Destra Po” ha prelevato acqua nell’impianto di Boretto: complessivamente sono stati derivati 65 milioni di metri cubi d’acqua, il 30% in più rispetto alla media, per servire un comprensorio di 53.000 ettari per la gran parte irrigabile.
Di rilievo le operazioni attualmente in corso a Boretto per la sostituzione e l’abbassamento dei pescaggi delle pompe: di fronte al costante abbassamento del fiume Po, questa impegnativa opera (finanziamento del Ministero Politiche Agricole Alimentari Forestali per 7,5 milioni di euro), garantirà certezza di disponibilità irrigua, rendendo l’impianto meno soggetto al rischio di fermo macchine. Nell’Alto Mantovano, in passato, si producevano mais, soia, barbabietole, riso; oggi ci sono molti più frutteti e colture orticole come il pomodoro ed il melone, ma anche risaie, che continuano a chiedere acqua sino alla fine di Settembre. Nel destra Secchia, inoltre, si sono diffuse moltissime serre che richiedono disponibilità di acqua al di fuori della stagione irrigua sia primavera che autunno”. Per questo, i 2 enti consortili chiedono un tavolo di confronto con le Organizzazioni Professionali Agricole per condividere ed analizzare il problema in previsione del nuovo PSR (Piano Sviluppo Rurale). Da rilevare, infine, i danni al sistema arginale e delle canalizzazioni causati da nutrie e gamberi della Louisiana, le cui tane causano fontanazzi e pericolosi improvvisi cedimenti delle sponde.
TOSCANA - PROTAGONISTI PER UN GIORNO AD EXPO
Ad Expo Milano per un giorno si è parlato del comune di Signa: la sua vocazione anche agricola, la sistemazione idraulica dei terreni di pianura e le nuove frontiere dell’agronomia. Grazie all’iniziativa del Consorzio di bonifica 3 Medio Valdarno (con sede a Firenze), nell’ambito del contributo di ANBI Toscana al padiglione AgriExpo ed insieme all’Università di Firenze, sono state presentate le linee guida del progetto sperimentale “L’agronomia per un futuro sostenibile: sistemazioni idraulico-agrarie, fertilità dei suoli, coltivazioni ad alto valore biologico in territori di pianura interna”.
Si è proposta la costituzione di un gruppo operativo, composto da Università, ente consortile, Consorzio Agrario di Firenze, Comune di Signa ed agricoltori interessati; grazie al Programma di Sviluppo Rurale della Regione Toscana 2014-2020 si potrebbero trovare soluzioni per migliorare la fertilità e la regimazione idraulica del suolo, nonchè sostenere coltivazioni poco diffuse, ma di elevato valore nutrizionale, di minor impatto ambientale e più redditizie per l’azienda. Il Padule di Signa è storicamente caratterizzato dall’agricoltura, da un fitto reticolo idraulico e dalla presenza di importanti aree umide, ma nel tempo si è assistito ad un lento e progressivo impoverimento dell’area. La proposta progettuale, se attuata grazie al sostegno della Regione, potrà essere estesa ad altre zone e diventare esempio anche a livello nazionale.
PUGLIA - BONIFICA MONTANA, AVANTI TUTTA
"Prerogative, competenze e capacità sviluppate nel Consorzio di bonifica montana del Gargano non saranno travolte dai pur necessari interventi, che sono in discussione circa la governance degli enti consortili pugliesi." E’ quanto ha dichiarato l’Assessore al Bilancio della Regione Puglia, Raffaele Piemontese, nel corso di un incontro tenutosi stamane presso la sede dell’ente consortile, che ha sede a Foggia.
E’ stato un incontro utile a conoscere sia le linee strategiche della Regione Puglia in tema di programmazione economica, sia le attività e le opere consorziali: difesa dal rischio idraulico e dal dissesto idrogeologico, miglioramenti e ricostituzione di boschi degradati, impianti idrovori per la salvaguardia di aree a forte valenza turistica, acquedotti rurali tuttora in ampliamento, elettrodotti, viabilità e sentieristica attrezzata, rinaturalizzazione cave dismesse, irrigazione negli agrumeti e negli oliveti garganici, vivaistica forestale. L’incontro si è concluso con una visita agli uffici ed un incontro con i dipendenti del Consorzio di bonifica montana del Gargano.
LAZIO - DA 65 ANNI A SERVIZIO DEL TERRITORIO
Il 2015 è l’anno del 65° anniversario del Consorzio di bonifica Valle del Liri, con sede a Cassino, in provincia di Frosinone.
Istituito il 5 Luglio 1950, l’ente consortile è stato da subito delegato alla realizzazione di opere primarie per la ricostruzione del Cassinate, dilaniato dalle vicende della seconda guerra mondiale. Nei primi 2 decenni di vita, l’attività consorziale si è distinta particolarmente per la costruzione di strade, ponti, acquedotti rurali e per l’elettrificazione di contrade urbane, grazie a cui il territorio ha potuto riprendere la vita quotidiana. Contestualmente il “Valle del Liri” si è occupato anche della sua attività istituzionale come la Bonifica per la salvaguardia idrogeologica e la realizzazione degli impianti di irrigazione nelle pianure di Aquino, Pontecorvo, Cassino e nella Valle di Comino.
Questo impegno ha consentito al territorio di risollevarsi anche sviluppando la fiorente attività agricola, che ha prodotto eccellenze alimentari di livello internazionale come il peperone pontecorvese D.O.P., il vino cabernet di Atina, il pecorino D.O.P. di Picinisco. La lunga attività del Consorzio di bonifica a favore del territorio è ricordata attraverso una serie di eventi, che hanno preso il via alla Badia di Esperia, alla presenza degli amministratori pubblici locali, di Pontecorvo e San Giorgio a Liri, dei vertici consortili, di autorità e rappresentanze studentesche. Seguiranno altri eventi nelle zone di Cassino, Valle di Comino ed Aquino-Castrocielo-Roccasecca. Il 24 Ottobre, invece, è previsto un importante convegno di studio che si terrà nel monastero di Montecassino.
EMILIA-ROMAGNA - VIA I DETRITI DA RONCAGLIA
In pianura ed in montagna è continuata ininterrottamente l’opera del Consorzio di bonifica di Piacenza (con sede nella città capologo) impegnato in molte zone del comprensorio piacentino per mettere in sicurezza le reti viarie, pulire le zone abitate e le infrastrutture civili, duramente colpite dall’ondata di fango, detriti e tronchi sopraggiunti con la straordinaria piena.
A Roncaglia, sono stati 15 operai e 2 escavatori dell’ ente consortile ad allontanare, assieme alla Protezione Civile ed agli altri enti coinvolti, la pesante mole di fanghi dalle abitazioni; i tecnici consorziali hanno anche gettato le basi per un rilevante progetto mirato ad incrementare i livelli di sicurezza della rete di canali, che afferiscono al torrente Nure e contribuire così direttamente all'azione che sta svolgendo A.I.Po (Agenzia Interregionale per il Po) nell'opera di rialzo degli argini a Nord. In montagna, la situazione non è semplice; uno staff di esperti ha verificato le condizioni anche delle più piccole strade di collegamento. A Ferriere, la strada di collegamento Ferriere-Rocca ha subito danneggiamenti diffusi; al fine di garantirne la praticabilità e messa in sicurezza, il Consorzio di bonifica interverrà rapidamente con procedimento di somma urgenza.
VINCENZI E GARGANO A MILANO, POI NELLE MARCHE
Il Presidente, Francesco Vincenzi, unitamente al Direttore Generale ANBI, Massimo Gargano, interverrà nel pomeriggio venerdì 2 Ottobre p.v. al convegno “Il ruolo dei Consorzi di bonifica in Liguria nella mitigazione del rischio idrogeologico”, organizzato ad Expo Milano dal Consorzio di bonifica Canale Lunense (con sede a Sarzana, SP). Il giorno dopo, sabato 3 Ottobre, Vincenzi interverrà, sempre ad Expo Milano, al IV Forum Internazionale ASNACODI, mentre Gargano sarà a Jesi per la Conferenza Programmatica del Consorzio di bonifica Marche sul tema “Il buon cibo nasce in un territorio di qualità: verso il Piano Generale di Bonifica”.
CALABRIA - FIRMATO ACCORDO CON CITTADINI
Il Protocollo d’Intesa tra il Consorzio di bonifica Ionio Catanzarese (con sede nella città capoluogo) e l’associazione “Insieme per Ruggero”, cui aderiscono oltre duecento famiglie, è stato firmato, ma di fatto era già nella fase attuativa: infatti una squadra di operai consortili ha iniziato un operazione sul fosso, che attraversa viale dei Pini in località Ruggero, cui seguirà una pulitura straordinaria dell’intera area.
“Superare la concezione di intervenire a danni avvenuti e affermare, invece, la cultura della prevenzione”: in questo è racchiusa la volontà dell’accordo fra l’ente consorziale e la realtà operante nel comune di Sellia Marina. L’accordo prevede 2 interventi annui, di cui uno prima dell’estate e un altro dopo; l’ente consortile, al fine di valorizzare l’area, realizzerà anche panchine, tavolini ed altre strutture similari.
LOMBARDIA - A NUOTO NEL NAVIGLIO
E’ stata la rinnovata Darsena di Milano ad essere traguardo per l’edizione 2015 de “La Gran Fondo di nuoto del Naviglio”. La manifestazione, organizzata dall’Associazione Culturale Terra dei Navigli e patrocinata anche dal Consorzio di bonifica Est Ticino Villoresi, consiste in una gara non agonistica realizzata “come una volta”. Il team della Canottieri S. Cristoforo, a bordo di un dragon boat, ha aperto la manifestazione, proponendo alcune attività ludico sportive, tra cui la possibilità di provare la prima pagaiata. La competizione invece prevedeva 3 partenze scaglionate (Castelletto di Abbiategrasso, Gaggiano e Milano), con diversi chilometraggi per andare incontro ai partecipanti di tutti i livelli.