Anno XVII, n. 32 sabato,19 settembre 2015

EMILIA-ROMAGNA - BOMBA D’ACQUA: LA DIGA DI MIGNANO SALVA LA VAL D’ARDA

Maestranze al lavoro per ripristinare e mettere in sicurezza alcune strade di Bonifica in montagna; operai impegnati nel drenaggio delle acque e nella rimozione del fango in pianura con l'ausilio delle pompe mobili nelle zone più colpite dall'alluvione (in particolare a Roncaglia); continui monitoraggi antidissesto montano nelle zone nevralgiche dell'intero territorio: sono queste le attività del Consorzio di bonifica di Piacenza (con sede in città) dopo la grande piena, che ha coinvolto i fiumi Nure e Trebbia. E’ stata rapidamente resa nuovamente transitabile la rete viaria San Gregorio-Cassimoreno, nel comprensorio di Ferriere, intervenendo anche  in altri molteplici snodi nevralgici interrotti e coperti da detriti sulle strade Rigolo-Restano nel comune di Bettola, nonchè sulla Ottone Soprano - Semensi nel  comune di Ottone. Interventi ulteriori sono stati effettuati sulla strada Centenaro nel comune di Ferriere, sulla “Groppallo -Pedesini - Cento Pecore” a Farini, sulla “Montelana” tra Morfasso e lo stesso abitato di Farini, sulla “Cerignale-Oneto” nel comune di Cerignale. Impressionanti sono i dati metereologici e tecnici, registrati dagli esperti della Bonifica sulla diga di Mignano durante la “bomba d'acqua”: nelle 6 ore di pioggia più intensa, le piogge hanno raggiunto mm. 142,9 ,una quantità che, pur inferiore alla pioggia caduta in Valnure, ha una cadenza statistica variabile, stimata tra i 500 e i 1000 anni. La portata di picco in ingresso è stata di 272 metri cubi al secondo e in questo caso il fenomeno è riscontrabile in un lasso di tempo variabile tra i 100 e i 200 anni. Nell'invaso di Mignano, che al momento dell’evento conteneva acqua ai minimi livelli, sono entrati complessivamente 3 milioni di metri cubi di pioggia e la diga ha incrementato il suo livello di oltre 10 metri in un periodo brevissimo. Nel corso della nottata dell'alluvione non c' è stata alcuna attività di rilascio in uscita mentre, dalle prime ore del mattino successivo, i rilasci programmati dai tecnici consortili hanno toccato i 10 metri cubi al secondo.


TOSCANA - TURRITE DI GALLICANO E’ UNA PRIORITA’

La messa in sicurezza delle sponde della Turrite di Gallicano diventa una priorità per tutti i soggetti impegnati, a vario titolo, nella sicurezza idraulica della Valle del Serchio: Consorzio di bonifica 1 Toscana Nord (con sede a Viareggio, LU), Unione dei Comuni della Mediavalle ed Amministrazione Comunale di Gallicano hanno infatti concordato di avviare la progettazione di un importante intervento per risolvere le criticità idrauliche, presenti lungo l’importante infrastruttura idraulica. L’obbiettivo è partire quanto prima con gli interventi di ripristino, che riguarderanno la manutenzione del rio, la realizzazione di nuove opere e la sistemazione dei versanti, anche nei tratti colpiti da frana; a tal fine  i rilievi e la documentazione tecnica saranno messi prontamente a disposizione della Regione Toscana al fine di ottenere i finanziamenti già in sede di stanziamento per il Documento Annuale per la Difesa del Suolo. Il messaggio è chiaro: tutti condividiamo che intervenire sulla Turrite di Gallicano rappresenta un’urgenza; appena ottenute le risorse necessarie, saremo in grado di aprire i cantieri in tempi rapidi. Il progetto prevederà un intervento complessivo di circa due milioni e quattrocentomila euro, articolato in lotti.


VENETO - UNA GIORNATA DEDICATA ALL’ACQUA

Idrovia, manutenzione degli argini dei fiumi, sicurezza idraulica e siccità: questi i temi affrontati durante il convegno “L’acqua: oro blu e rischio idraulico”, organizzato dal Comitato Intercomunale Brenta Sicuro ed ospitato dal Consorzio di bonifica Bacchiglione (con sede a Padova)  nell’impianto idrovoro di Santa Margherita a Codevigo. Il completamento dell’idrovia Padova – Venezia è una delle opere, di cui l’ente consortile auspica la realizzazione: il primo tratto da Padova a Vigonovo è già stato costruito e serve per scaricare le acque in eccesso, ma anche per prelevarle nei momenti di siccità. Fra i partecipanti anche i Sindaci dei Comuni di Codevigo, Piove di Sacco e Este, perché è necessario creare una rete istituzionale, che renda forti le Amministrazioni Locali di fronte a Regione e Stato nel sostenere le necessità in materia di salvaguardia idrogeologica. Oltre alla sicurezza idraulica, l’ente consortile ha sottolineato l’importanza di un buon sistema di irrigazione anche per contrastare la risalita del cuneo salino. Non solo di attualità, ma anche di storia si è parlato durante il simposio, presente pure il Consorzio di bonifica Acque Risorgive (con sede a Venezia Mestre): infatti, l’economia della regione in passato era basata sulle vie fluviali ed il fiume Bacchiglione era una rete di servizio fondamentale.


GARGANO: “L’EREDITA’ DI EXPO SIA UN POLO INTERNAZIONALE DI RICERCA E CONFRONTO SULLA RISORSA IDRICA DA REALIZZARE NEL SITO DELL’ESPOSIZIONE UNIVERSALE MILANESE”

“Nel dibattito sul dopo Expo, ANBI propone che nel sito lombardo trovi posto un polo internazionale per la ricerca in materia idrica, proseguendo il confronto fra sensibilità diverse, avviato dalla grande manifestazione milanese ed affermato dal suo successo; altrimenti la nuova attenzione e la conoscenza create anche in Italia attorno al tema acqua ed alle sue molteplici implicazioni, si perderà in pochi giorni, ritornando all’annosa dicotomia: alluvioni d’inverno e siccità d’estate.” A lanciare la proposta è stato Massimo Gargano, Direttore Generale dell’Associazione Nazionale Consorzi Gestione Tutela Territorio ed Acque Irrigue (ANBI), intervenendo ad un convegno a Venezia. “Tale scelta – ha proseguito Gargano – garantirebbe all’Europa un ruolo trainante in un dibattito fondamentale per il futuro del Pianeta,  valorizzando la funzione dell’Italia che, come dimostrato dal pericolo, scampato grazie anche al nostro forte impegno, di penalizzanti interpretazioni della Direttiva Europea Acque, ci vede con ben pochi alleati, essendo la pratica irrigua, patrimonio solo di alcuni Paesi del Mediterraneo. L’esperienza dei Consorzi di bonifica e di irrigazione dimostra altresì quanto l’irrigazione rappresenti  un valore ambientale ed economico, indispensabile per un Paese come l’Italia, che ponga il territorio ed il suo cibo al centro del suo modello di sviluppo, identitario, distintivo e per questo competitivo.”


VENETO - IL VALORE AMBIENTALE DELL’IRRIGAZIONE

“L’irrigazione non è solo un importante fattore di produzione agricola, ma svolge un’azione ambientale, essenziale per mantenere il paesaggio rurale, tipico della regione.  Privare dell’irrigazione il nostro territorio significa non solo far morire un’agricoltura di qualità, ma anche trasformare la verde campagna in un territorio secco. L’agricoltura utilizza l’acqua, ma non la consuma, restituendola al territorio, rimpinguando le falde e in molti casi migliorandone la qualità.” A dirlo è stato Giuseppe Romano, Presidente Anbi Veneto, nel corso del convegno “Il valore ambientale dell’irrigazione”, organizzato con la Regione Veneto nel padiglione Expo Aquae a Marghera. Nella pianura, migliaia di chilometri di canali vengono usati per scolare le acque in eccesso durante l’inverno, mentre durante l’estate vengono utilizzati per i prelievi ad uso irriguo. Il caso più recente è la cassa di espansione di Riese Pio X, che, a seguito di 80 millimetri di pioggia, caduti in poche ore, è entrata in funzione per “sgonfiare” la piena del torrente Brenton ed evitare allagamenti. Si tratta di una cassa di espansione dalla duplice funzione: prevenzione idrogeologica e bacino di accumulo. Contrariamente ad un’opinione diffusa, la pratica agricola svolta con il supporto dell’irrigazione offre esternalità positive con un valore per la collettività, che non viene però «quantificato» dal mercato: incremento della produttività; incremento occupazionale; maggiore sicurezza alimentare; elevata qualità del prodotto; benefici ambientali (ricarica della falda, mantenimento dell’equilibrio idrogeologico, contrasto alla risalita del cuneo salino, produzione di energia pulita, vivificazione delle acque, sviluppo della biodiversità, mitigazione dei cambiamenti climatici); benefici sociali.


LOMBARDIA - NUOVA CENTRALE IDROELETTRICA

E’ stata effettuata con successo dal Consorzio di bonifica Est Ticino Villoresi (con sede a Milano), presso la centrale idroelettrica consortile di viale Lombardia a Monza, la posa della turbina, prima delle 4 complessive, previste per gli impianti in costruzione nella città: sono stati accoppiati il generatore elettrico e la parte idraulica ed è stato collocato lo sgrigliatore. Nelle prossime settimane verranno posate le turbine mancanti. Il termine dei lavori è previsto entro la fine del 2015.



VENETO - FOCUS FITODEPURAZIONE

In Italia l’utilizzo delle acque depurate per fini ambientali e di irrigazione è insufficiente e questo CI costerà un’onerosa infrazione europea. Se ne è parlato, per iniziativa di ANBI Veneto, a Padova nel corso di Flormart, importante fiera del florovivaismo. Circa trecento ettari, sparsi sul territorio e dedicati a funzione ambientale: è questa la superficie che i Consorzi di bonifica veneti stanno destinando a progetti di fitodepurazione. Gli interventi maggiori riguardano la riduzione dei nutrienti nel bacino scolante della Laguna di Venezia, con le aree umide di Noale, Salzano, Cà di Mezzo, Monselice; permettono di abbattere dal 50% al 70% degli azotati e dei fosfori presenti nelle acque. Ci sono poi interventi come le fasce tampone, veri e propri corridoi ecologici frutto di un processo di rinaturalizzazione dei canali, compiuto dagli enti consorziali in questi anni. Ultimo esempio è il sistema di fitodepurazione collegato ad un depuratore a Villadose, dove su un’area di 5.000 metri quadrati si provvede ad “affinare” le acque depurate attraverso l’azione dell’alga lemna. Al termine dei lavori, cui sono intervenuti i Presidenti dell’ISPRA (Istituto Superiore Per la Ricerca in Agricoltura), De Bernardinis ed ANBI, Vincenzi, unitamente a rappresentanti di Consorzi di bonifica, Utilitalia e C.I.R.F. (Centro Italiano Riqualificazione Fluviale), Barbara Degani, Sottosegretario all’Ambiente, ha annunciato che sarà presto costituito un tavolo di discussione nazionale con l’obbiettivo di inserire, nel “Green Act”, una nuova normativa sulla fitodepurazione.


EMILIA ROMAGNA - IL NAVIGLIO DI PARMA E’ UNA SITUAZIONE DA SANARE

Per il canale Naviglio, un’opera che svolge una funzione idraulica e irrigua preziosa per il territorio, serve un impegno maggiore per aumentare al più presto la tutela di acque ed alveo lungo tutto il suo corso: lo ha sottolineato il Consorzio di bonifica Parmense (con sede a Parma), evidenziando la fondamentale importanza di questo canale che, attraversando la città, si snoda per 14 chilometri fino a Colorno. Gli ultimi episodi segnalati dai cittadini, che denunciano la presenza di possibili inquinanti, su cui A.R.P.A. (Agenzia Regionale Protezione Ambientale) sta svolgendo opportune verifiche, fanno parte di un elenco già troppo lungo nell’ultimo decennio. E’ da rimarcare che l’ente consortile è esclusivamente un vettore delle acque e non ha competenza alcuna sulla loro qualità anche se l’utilizzo irriguo lo spinge ad effettuare costantemente analisi microbiologiche con la collaborazione di enti accreditati: tali analisi, negli anni recenti, sono risultate complessivamente compatibili con l’utilizzo specifico. Un compito di grande rilevanza che fa invece capo all’ente consorziale è quello della gestione manutentiva dell’alveo. Nel corso degli anni, un’urbanizzazione fuorimisura (senza alcuna autorizzazione consortile) ha visto la costruzione di case, muretti, baracche e recinzioni, all’interno della cosiddetta zona di rispetto, creando difficoltà all’eseguire una manutenzione corretta e puntuale. Per ovviare a questa situazione, in accordo con l’Amministrazione Comunale di Parma, si è già provveduto al censimento delle opere non autorizzate e contestualmente si sono allertati i frontisti al fine di ripristinare una condizione di legalità ed agibilità.


TOSCANA - ALTRO GIRO, ALTRO SFALCIO

Ad iniziare dal comune di Certaldo è  in esecuzione il nuovo “giro” di sfalci sui corsi d’acqua del comprensorio del Consorzio di bonifica Medio Valdarno (con sede a Firenze). Dopo i passaggi effettuati in primavera e in estate, utili per effettuare una ricognizione su opere e sistemazioni idrauliche presenti, effettuando eventuali riparazioni; quest’ultima “rasatura” di argini e sponde serve invece a preparare fiumi e torrenti alla stagione delle piogge autunnali. In particolare sull torrente Agliena, per risolvere situazioni di ristagno anche durante la quasi totale assenza estiva di acque, l’ente consortile sta realizzando quello, che viene definito “savanella”, cioè un piccolo canale al centro dell’alveo, nel quale far defluire correttamente anche la portata di magra.


CALABRIA - PROGRAMMATI INTERVENTI SUL TERRITORIO DI SAN FLORO

Quaranta operai stagionali del Consorzio di bonifica Ionio Catanzarese (con sede nella città capoluogo) hanno iniziato a lavorare sulla rete idraulica, effettuando interventi in vari comuni nel rispetto di un crono programma di attività, predisposto dall’ente consortile. Nel comune di San Floro, in particolare nell’importante area direzionale di Germaneto, da sempre lo “Ionio Catanzarese” ha svolto interventi puntuali di messa in sicurezza del territorio; in virtù di un Protocollo d’Intesa, con la nuova programmazione consorziale 2015/2016 sono state concordate una serie di operazioni su tutto il territorio comunale al fine di eliminare o attenuare contesti di particolare rischio.


VINCENZI A FERRARA, GARGANO IN CAMPANIA

Il Presidente ANBI, Francesco Vincenzi, interverrà nel pomeriggio di mercoledì 23 Settembre a 2 eventi nell’ambito del salone Remtech-Esonda a Ferrara. Il Direttore Generale dell’Associazione Nazionale Consorzi Gestione Tutela Territorio ed Acque Irrigue, Massimo Gargano, sarà invece presente, nella stessa giornata, nel campus di Fisciano per un incontro organizzato dalla locale Università di Salerno.

 
Per maggiori approfondimenti www.anbi.it
SETTIMANALE DELL´ASSOCIAZIONE NAZIONALE CONSORZI DI GESTIONE E TUTELA TERRITORIO E ACQUE IRRIGUE
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