EMILIA-ROMAGNA - NO ALLE TRIVELLAZIONI
 La ripresa delle ricerche esplorative e di possibili sfruttamenti di idrocarburi nel perimetro del comprensorio del Consorzio di bonifica Pianura di Ferrara (con sede a Ferrara) preoccupano per l’impatto che queste attività possono avere in un territorio caratterizzato da una storica forte subsidenza, sia di carattere naturale che antropica, in seguito all’ingente estrazione di gas avvenuta negli anni ’50 e continuata per lungo tempo, con il conseguente aggravamento delle situazioni di rischio idraulico, tipiche di un territorio posto sotto il livello del mare. L’ente consorziale ha così espresso la propria contrarietà, evidenziando come la subsidenza, nelle province ferrarese e rodigina, abbia tuttora pesanti effetti sulla gestione della Bonifica.
UMBRIA - IMPORTANTE SENTENZA DELLA CASSAZIONE
La Corte Suprema di Cassazione ha respinto il ricorso proposto dal locale ATER (Azienda Territoriale Edilizia Residenziale) avverso il Consorzio di bonifica Tevere Nera (con sede a Terni) e che chiedeva fosse accertata l’illegittimità dell’imposizione del contributo consortile in relazione ad alcuni immobili ad uso abitativo posti in città, sostenendo che gli immobili non traevano alcun vantaggio dalle opere consortili, in quanto non direttamente interessati.
L’ente consorziale aveva obiettato che gli immobili erano all’interno del Piano di Classifica approvato dalla Regione Umbria e che tutte le opere di sistemazione idraulica, nonchè di manutenzione dei corsi d’acqua, erano state eseguite per prevenire danni provenienti da eventi alluvionali in una situazione di rischio idrau-lico. La sentenza della Cassazione ha dato ragione piena al “Tevere Nera” e la motivazione della sentenza è di estremo interesse, perchè correla la sussistenza del beneficio alla realizzazione delle opere idrauliche ed alle attività connesse, confermando l’indirizzo della Suprema Corte in ordine alla legittimità del contributo e dell’operato del Consorzio di bonifica.
LOMBARDIA - SINISTRA SECCHIA AL SICURO
Movimento franoso rimosso e scarpata consolidata a garanzia del regolare deflusso delle acque provenienti dai centri del sinistra fiume Secchia: Suzzara, Pegognaga, Motteggiana, Luzzara, Gonzaga, Moglia (provincia di Mantova) e Guastalla, Luzzara, Reggiolo (provincia di Reggio Emilia): accade a Quistello di Mantova grazie all’intervento del Consorzio di bonifica Terre dei Gonzaga in Destra Po (con sede a Mantova). Il canale emissario Agro Mantovano Reggiano, in località Saliceti di Quistello, presentava un vasto movimento franoso su una sponda; si tratta di un corso d’acqua strategico per il territorio, dato che scola un bacino di circa trentatremila ettari, con portata di oltre quaranta metri cubi al secondo in piena. Durante la fase di rapido abbassamento dei livelli idrici in conclusione di una piena, le lame di terra perdono la loro stabilità e scivolano sulla superficie inclinata fino al fondo del canale.
Questo genere di smottamento è tipico dei terreni argillosi; nel caso specifico, la frana della scarpata arginale (lunghezza di circa cento metri) aveva interessato anche la strada d’accesso in sommità a servizio di alcuni fondi e di una azienda. L’ente consortile ha quindi immediatamente provveduto a realizzare una pista d’accesso alternativa.
EMILIA-ROMAGNA - PROVVIDENZIALE INTERVENTO NOTTURNO
 Il Consorzio di bonifica Parmense (con sede a Parma), unitamente all’Amministrazione Comunale di Berceto, si è attivato immediatamente per salvaguardare la strada di bonifica di Case Scorza ed i fabbricati sottostanti, minacciati da una frana. I lavori sono iniziati sono proseguiti ininterrottamente 24 ore su 24, utilizzando anche, durante la notte, le cosiddette torri-faro. L'ente consortile è stato impegnato con 4 escavatori, 2 autocarri ed una pala gommata. Vista la gravità del fenomeno si sono aggiunte anche altre 2 imprese con ulteriori 7 mezzi.
Il movimento franoso, localizzato in comune di Berceto, in sinistra del fiume Taro, in località Case Scorza, ha un fronte di circa trenta metri ed una lunghezza di 150 metri; è molto profondo e ha attivato una massa imponente di detriti, interrompendo al transito la locale strada di bonifica, lunga 1500 metri ed unica via di accesso alle località La Costa e Case Baccarini; inoltre, la frana minacciava altri fabbricati. Il pericolo è statò però rapidamente scongiurato. In questi casi, infatti, l'importante è intervenire subito, continuando fino a che il versante e le strade di bonifica non siano assestate in modo adeguato; il pericolo nella zona è però diffuso e in quest'ottica, coi 2 progetti “Difesa Appennino” e “SOS Bonifica”, l’ente consorziale cerca di operare con continuità, pur sottolineando la necessità di un coordinamento preventivo montano ancora oggi assente.
CALABRIA - APPROVATI PROGETTI IMMEDIATAMENTE CANTIERABILI
E’ di oltre venti milioni di euro la prima tranche degli investimenti per la prevenzione del rischio idrogeo-logico e l’ammodernamento degli impianti irrigui, deliberata dal Consorzio di bonifica Ionio Catanzarese (con sede a Catanzaro). Sono progetti immediatamente cantierabili, che incideranno notevolmente sulla sicurezza territoriale. Il primo riguarda la sistemazione idraulica e di salvaguardia ambientale nelle zone di Caraffa di Catanzaro e nell’area a forte espansione di Germaneto; il secondo è l’immissione delle acque del fosso Stazzo nel torrente Scilotraco in comune di Sellia Marina; il terzo interessa interventi di mitigazione del rischio idraulico e salvaguardia ambientale sul fosso Ceraso in agro di Squillace; il quarto prevede la ristrutturazione dell’impianto irriguo Munita in agro di Guardavalle; infine c’e’ la progettazione relativa all’ammodernamento dell’impianto irriguo Ancinale e torrente Alaca nel comune di Satriano. Sono progetti concertati con le Amministrazioni Comunali, ben 52 delle quali, con atti ufficiali, hanno dato sostegno all’ente consortile, apprezzandone l’attività. L’ente consorziale opera su oltre centoquarantamila ettari di territorio e negli ultimi 5 anni ha garantito oltre quarantamila giornate lavorative a personale stagionale.
TOSCANA - ESPERIENZA ESEMPLARE
 Cresce la sicurezza idraulica di Carignano e della parte di Santa Maria a Colle più prossima al paese: uomini e mezzi del Consorzio di bonifica 1 Toscana Nord (con sede a Viareggio, LU) sono entrati in azione sui rii delle 2 frazioni per completare l'escavazione dei principali corsi d'acqua. E’ già stato completato lo scavo del Rio dei Porcaresi e dei suoi affluenti, del Fosso del Ponte Maremma ed affluenti a Carignano, nonché del vicino affluente del Fosso Lobaco a Santa Maria a Colle; ora si prosegue, sempre nell'area, su Fossi del Porcarese, Rio Corte Buchignani, Fosso A Macchia. Si tratta di lavori concordati coi cittadini, durante i recenti sopralluoghi con i tecnici consorziali. E’ anche significativo segnalare il protagonismo dimostrato da alcuni proprietari dei campi di Carignano: spontaneamente o probabilmente spinti dall'esempio dell’ente consortile, hanno iniziato a scavare le piccole fossette interpoderali, la cui manutenzione è di loro competenza. Tale collaborazione è fondamentale, perché si tratta di un reticolo idraulico strettamente connesso e la sicurezza idraulica è possibile solo, se ciascuno fa la propria parte.
EMILIA-ROMAGNA - STRADE E FOSSI PIU’ SICURI
 Strade pubbliche ripristinate, fossi che attraversano paesi messi in sicurezza, scarpate consolidate: un esempio dell’attività di bonifica nell’Appennino modenese da parte del Consorzio di bonifica Emilia Centrale (con sede a Reggio Emilia). Sia a Polinago che a Serramazzoni si è provveduto, grazie alla collaborazione ed alle convenzioni con le Amministrazioni Comunali, alla sistemazione di strade e fossi resi inagibili a causa delle abbondanti precipitazioni atmosferiche e della mancata manutenzione.
Ogni anno l’ente consortile svolge interventi di bonifica montana che, nel rispetto dell’ambiente, cercano di offrire soluzioni compatibili alla permanenza dell’uomo sul territorio a fronte di pendii idrogeologicamente instabili.
VENETO - FINANZIAMENTI E BUROCRAZIA
 Si è tenuto a Rubano un incontro pubblico per illustrare il progetto di potenziamento dell’impianto idrovoro di Brentelle e, più in generale, le proposte di interventi per la sicurezza idraulica dell’area ad un anno di distanza dagli allagamenti, che colpirono il territorio. Il potenziamento dell’idrovora e l’adeguamento di alcuni nodi idraulici della rete scolante sono già stati progettati dal Consorzio di bonifica Brenta (con sede a Cittadella, PD), finanziati dalla Regione Veneto e dai Comuni di Mestrino, Rubano, Saccolongo, Selvazzano e Veggiano. Appena sarà completato l’iter istruttorio regionale, sarà possibile appaltare i lavori.
MARCHE - LA DIGA E LE PIENE
Il Consorzio di bonifica Marche (con sede a Pesaro) ha organizzato una giornata di “porte aperte” alla struttura ed agli impianti della diga di Mercatale, il cui invaso ha una capacità di quasi sei milioni di metri cubi ai piedi di Sassocorvaro: dopo le polemiche sui presunti rilasci in occasione delle recenti piogge, si è così voluto dare la possibilità di conoscere come funziona lo sbarramento artificiale e le procedure, che normalmente si seguono in caso di precipitazioni intense.
La diga di Mercatale, operativa dal 1963, è stata realizzata per creare un serbatoio di accumulo delle acque, utile ad irrigare un comprensorio di circa tremilacinquecento ettari lungo la vallata del fiume Foglia. Nel corso degli anni, la diga ha assunto anche la funzione di servizio idropotabile e dal 2011 viene sfruttata contestualmente per la produzione di energia elettrica.
EMILIA-ROMAGNA - UN LABORATORIO EDUCATIVO
 L’acqua e l’agricoltura sono un binomio vitale per il territorio, ma che spesso fa “conti salati” con 2 variabili: disponibilità e risparmio della risorsa, che mutano progressivamente col cambiamento del clima; sono elementi imprescindibili, che devono essere necessariamente compresi in modo approfondito soprattutto da coloro, che saranno i veri protagonisti del comparto agroalimentare del domani. E’ per questo motivo che il Consorzio di 2° grado Canale Emiliano Romagnolo – CER e l’ Unione Regionale Bonifiche Emilia Romagna (URBER) hanno creato “Acqua e Territorio Lab”, un laboratorio interattivo multidisciplinare che, grazie al Consorzio di bonifica di Piacenza (con sede in città) ha fatto tappa, all’interno del suo articolato percorso regionale, in una delle strutture scolastiche maggiormente innovative del settore piacentino: il Campus Agroalimentare Raineri-Marcora. Un centinaio di studenti ha preso parte alla presentazione del progetto volto a far comprendere, attraverso un ciclo di lezioni, le dinamiche tecniche della gestione delle acque sul territorio da parte della Bonifica e l’importanza del risparmio idrico. In quest’ottica c’è anche la tecnologia a correre in aiuto all’agricoltura come, ad esempio, il sistema “esperto” Irriframe, che sarà presente anche ad EXPO 2015.
LOMBARDIA - TRE MOSTRE PER CELEBRARE LE ACQUE
Hanno riscosso buon successo a Castelletto di Abbiategrasso per la trilogia di mostre organizzata dalla sezione di Abbiategrasso dell’Associazione Nazionale Marinai d'Italia con il patrocinio, tra gli altri, del Consorzio di bonifica Est Ticino Villoresi (con sede a Milano).
L’iniziativa di grande rilevanza storica e gastronomica ha visto protagonista il territorio e le sue acque: un viaggio nei secoli alla scoperta di curiosità e aneddoti anche sulla storia dell’alimentazione in mare, facendo rivivere l’atmosfera di bordo tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento con 30 menu della Regia Marina per circa centocinquanta ricette. Questo rappresentava infatti l’oggetto della prima mostra, mentre la seconda esposizione ruotava attorno al fiume Ticino ed al suo percorso. La storia della navigazione dei nostri canali era invece al centro dell’ultima rassegna che, attraverso pannelli con foto d’epoca ed attuali, concessi in parte dall’archivio dell’ente consorziale, ha riproposto il pregio di un sistema idrico millenario.
VENETO - BILANCIO DI MANDATO ON-LINE
 Tutti i numeri degli ultimi 5 anni del Consorzio di bonifica Bacchiglione (interventi realizzati, le manutenzioni, le nuove opere, i programmi futuri) sono ricompresi nel report "Per la tutela del territorio, ogni giorno. 2010-2014: 5 anni di attività”.
Il formato è digitale, consultabile sul sito dell’ente consortile, che ha sede a Padova. |