22/12/2021
L’ECOMUSEO DEL LITORALE ROMANO, INTITOLATO A MARIA PIA MELANDRI
Il 18 Marzo, il Consorzio di bonifica Piave chiuderà le derivazioni del fiume Piave per una decina di giorni, fino al 28 del mese, azzerando la portata d’acqua dei canali, che solcano le campagne di mezza provincia di Treviso e Venezia. Tale iniziativa rappresenta una sperimentazione sugli effetti del deflusso ecologico (DE), previsto nella Direttiva Acque dell’Unione Europea ed è stata pertanto concordata con Regione del Veneto, Autorità di Distretto, A.R.P.A.V., Genio Civile, Ente Parco Sile, Enel.
Gli effetti saranno peraltro riscontrabili anche nel comprensorio del Consorzio di bonifica Acque Risorgive. L’obbiettivo è quello di valutare, con misure e analisi scientifiche, l’impatto delle derivazioni sulla rete naturale di pianura, sotto il profilo quantitativo e qualitativo, al fine di supportare adeguatamente gli enti istituzionali preposti (Autorità di Distretto Alpi Orientali, Regione del Veneto) nelle decisioni legate all’applicazione della normativa europea. La scelta temporale è motivata dal fatto che, in questo periodo, i corsi d’acqua artificiali, pur mantenendo il loro imprescindibile apporto nella vivificazione del territorio, non hanno finalità irrigue.
La Direttiva Acque prevede la progressiva riduzione dei prelievi dai fiumi, affinché entro il 2022 venga rispettato il cosiddetto Deflusso Ecologico, cioè la soglia minima di portata dei fiumi in grado di preservare animali e piante, che li abitano. Tale Deflusso Ecologico è però calcolato sulla base di criteri generali, che non tengono in considerazione i casi specifici di ciascun fiume. La sperimentazione servirà dunque a dimostrare che, ottemperando alla direttiva e ostruendo di conseguenza le reti artificiali derivate, vi saranno ripercussioni gravi nel paesaggio, nelle attività economiche (in primis l’agricoltura) e nella quotidianità dei cittadini con disagi, per esempio, ai sistemi fognari.
“Abbiamo 4 anni per sperimentare e mettere a regime la soluzione migliore – spiega Giuseppe Romano, presidente del Consorzio di bonifica Piave - Vogliamo provare a farlo con l’aiuto e la collaborazione di tutti gli attori coinvolti.”
I Consorzi Piave e Acque Risorgive hanno predisposto sezioni, rispettivamente nel sito http://consorziopiavelab.it e nell’app, attraverso cui i cittadini potranno inviare segnalazioni su particolari problematiche quali cattivi odori o stress per la fauna ittica.
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