Informativa Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per proporti servizi in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie clicca qui. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all’uso dei cookie. X
IT EN
MENU
Azione cofinanziata dalla Commissione Europea
Il presente progetto è finanziato con il sostegno della Commissione europea. L'autore è il solo responsabile di questa pubblicazione (comunicazione) e la Commissione declina ogni responsabilità sull'uso che potrà essere fatto delle informazioni in essa contenute.

Acqua

22/12/2021

Ha preso il via il tavolo di lavoro dedicato alla navigabilità del fiume Arno, dalla sorgente alla foce.

“Si tratta di un’iniziativa da tempo nelle nostre corde, cioè da quando l’Arno, grazie al lavoro congiunto di Regione, Comuni e consorzi di bonifica viene sempre meno percepito come pericolo e sempre più come risorsa – afferma Marco Bottino, presidente di ANBI Toscana e del Consorzio di bonifica 3 Medio Valdarno - Vogliamo lavorare con enti ed associazioni del territorio in modo che l’Arno sia navigabile per diporto e per turismo. L’obbiettivo è che diventi possibile in maniera sempre più diffusa navigare l’Arno per chi fa sport. Da parte dei consorzi di bonifica confermo la più ampia collaborazione: faremo in modo di dedicare tempo, energie e risorse per i progetti che verranno.”

“Il Patto per l’Arno, partito circa un anno fa, è un progetto complesso, articolato, ma che ci ha visto condividere, insieme a consorzi di bonifica, Comuni e Regione, l’idea che la gestione del rischio sia solo uno degli aspetti da considerare nel progetto di valorizzazione del fiume – dice Massimo Lucchesi, segretario generale dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Settentrionale – Occorre andare oltre, cercare di svolgere attività sul fiume, recuperare tradizioni legate alla fruibilità dell’Arno. Il percorso, che anche oggi portiamo avanti, serve per mettere in campo idee e realizzarle. Lo spirito dei Contratti di Fiume è proprio quello di discutere e trovare soluzioni insieme, tenendo sempre presente la fisionomia del fiume e cercando progetti compatibili.”

“Stiamo lavorando per una città sempre più sostenibile e green, cercando di realizzare un vero e proprio ecosistema urbano, capace di coniugare la centralità delle aree verdi con nuovi spazi urbani innovativi e servizi a misura di cittadino. La valorizzazione di tutto il bacino dell’Arno è asse portante di questa strategia - indica il sindaco di Firenze, Dario Nardella -. Vogliamo preservare e salvaguardare il fiume sotto un duplice profilo: quello della sicurezza idrogeologica dell’Arno e dei suoi affluenti, nonché la valorizzazione del fiume e delle sue sponde come spazio, intorno al quale e lungo il quale vivere la città, cosa che abbiamo fatto soprattutto con l'Estate Fiorentina e con il progetto del parco fluviale.”


Articoli correlati