OSSERVATORIO ANBI RISORSE IDRICHE
LA BUONA NOTIZIA TANTO ATTESA: PIOVE (E BENE) SULL’ITALIA MERIDIONALE
VINCENZI: “SUPERARE L’EMERGENZA NON SIGNIFICA RISOLVERE IL PROBLEMA IDRICO DELL’ITALIA. LE NOSTRE PROPOSTE RESTANO SUL TAPPETO: MANUTENZIONE DEL TERRITORIO, INFRASTRUTTURE IDRAULICHE, INNOVAZIONE, CULTURA”
“Il timore era che forti piogge su terreni inariditi si trasformassero in emergenze idrogeologiche; invece le precipitazioni hanno stavolta bagnato i suoli e riempito i bacini, senza creare finora particolari problemi; così possiamo finalmente parlare di segnali di ripresa per le risorse idriche in un’Italia Meridionale, che mai come ora ha bisogno di pioggia abbondante e diffusa”: a dichiararlo è stato Massimo Gargano, Direttore Generale Associazione Nazionale Consorzi Gestione Tutela Territorio ed Acque Irrigue (ANBI).
Le buone notizie arrivano anche da quelle località, dove si è stati costretti a ridurre l’acqua dai rubinetti domestici a causa del rapido esaurimento delle ultime riserve.
“La speranza – ha aggiunto Gargano - è che non si tratti di fenomeni sporadici, ma che si possa consolidare una reale inversione di tendenza idrologica e climatica in queste ultime settimane autunnali.”
L’Osservatorio ANBI Risorse Idriche segnala che restano comunque i rischi legati alle acque marine troppo calde nel bacino Mediterraneo (tra +1° e +3° nella parte più orientale del Mare Nostrum) come testimoniano le tante trombe marine (25), che anche questa settimana si sono formate sulle acque antistanti le nostre coste.
In Puglia, l’invaso di Occhito, i cui volumi idrici erano scesi al di sotto dei quaranta milioni di metri cubi (volume morto), ha registrato un afflusso di ben 4.650.000 metri cubi d’acqua in una sola giornata caratterizzata sul Foggiano da cumulate pluviometriche di circa 18 millimetri: è una “boccata idrica” per la popolazione dauna, che dopo la riduzione della pressione nei rubinetti temeva prevedibili sospensioni dell’erogazione come nella confinante Basilicata, ma è anche una speranza per gli agricoltori di riavere finalmente risorsa per irrigare.
Al proposito, le precipitazioni dei giorni scorsi in Basilicata hanno portato oltre undici milioni di metri cubi (mln. mc. 4,5 ca. in 24 ore) negli esangui bacini della regione.
I dati pluviometrici sulle altre regioni meridionali sono quasi ovunque incoraggianti.
In Sardegna, dove è emergenza idrica nel Nord-Est dell’isola, gli accumuli maggiori si sono registrati nei territori sud-orientali, dove hanno anche superato i cinquanta millimetri in 24 ore.
In Campania, in un paio di giorni, su tutto il territorio si sono registrati tra i cinquanta ed i settanta millimetri di pioggia.
In Sicilia, è la sitibonda provincia di Trapani, quella che ha beneficiato delle piogge più copiose (fino a mm.23 in 48 ore), mentre il fiume Lao registra in Calabria una marcata crescita dei livelli idrometrici.
“Certo non si può ancora pensare di essere usciti dalla crisi, ma è sicuramente un incoraggiante segnale di ripresa – ha commentato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI – Auspichiamo che l’allentarsi dell’emergenza non provochi ancora una volta il dimenticarsi del problema, che si chiama crisi climatica e per contrastarne le conseguenze ribadiamo la nostra ricetta, fatta di proposte concrete, dal Piano Nazionale Invasi al Disegno di Legge CNEL-ANBI: manutenzione del territorio, nuove infrastrutture idrauliche, innovazione e ricerca, promozione della cultura dell’acqua.”
Anche sull’Italia centrale gli scorsi giorni sono stati caratterizzati da un clima umido e da temperature invernali con diverse vette appenniniche, su cui è ricomparsa la neve.
Nel Lazio, le rilevazioni idrometriche vedono una crescita importante dei flussi nei principali fiumi: in un giorno la portata del Tevere ha registrato un incremento di quasi trenta metri cubi al secondo, l’Aniene + mc/s 13. Le precipitazioni abbondanti sono anche riuscite a far finalmente crescere l’altezza idrometrica del lago di Albano: + cm. 4 rispetto alla scorsa settimana. Il livello del lago di Nemi ha guadagnato 2 centimetri ed anche i laghi viterbesi sono in crescita (fonte: AUBAC).
Pure in Umbria i flussi idrici sono in aumento e tutti ora sopra la media; cresce di 1 centimetro anche il livello del lago Trasimeno.
Nelle Marche, sui rilievi del Maceratese, si sono registrati accumuli pluviali fino a sessanta millimetri in 2 giorni. Tornano a scorrere impetuose le acque dei fiumi regionali: il Sentino, affluente dell’Esino, registra ora un’altezza idrometrica di 85 centimetri superiore a quella della scorsa settimana; bene anche le portate dello stesso Esino e di Potenza, Tronto e Nera.
Per la Toscana settentrionale la stagione autunnale si sta confermando estremamente “bagnata”: anche in questi giorni, sulle province di Lucca e Pistoia, nonché su alcune località del Pratese, le cumulate pluviometriche hanno superato i cento millimetri in 24 ore, mentre sulla Garfagnana, negli scorsi 30 giorni, si sono registrati accumuli di pioggia fino a mm. 524 (fonte: Servizio Idrologico Regionale-Toscana). I fiumi sono in piena in tutta la regione: il Serchio raggiunge mc/s 354 (+402% sulla media!); l’Arno, mc/s 442,90 (+310%); la Sieve, mc/s 45,30 (+475% !!). Nel Sud della regione cresce, seppur mantenendosi sotto i valori medi del periodo, anche l’Ombrone (ora a mc/s 22,30 contro mc/s 1,64 della scorsa settimana).
In Liguria, il deflusso delle piene ha riportato i livelli idrometrici dei fiumi su valori più rassicuranti, seppur ancora maggiori rispetto a quelli consueti della stagione.
Per quanto riguarda il resto dell’Italia Settentrionale, alla crescita dei livelli idrometrici dei grandi laghi fa da contraltare la riduzione delle portate di quasi tutti i fiumi; tra i laghi crescono Verbano, Benaco e Sebino.
I flussi nel fiume Po tornano ad essere scarsi, registrando evidenti deficit idrici sia a monte che verso il delta; a Torino manca oltre il 60% della portata, mentre a Pontelagoscuro si registra -39%.
In Piemonte, dopo l’exploit della scorsa settimana che l’aveva portato a superare i valori di portata tipici di questo mese, tornano sotto media i flussi nel fiume Tanaro (-71%); decrescenti sono anche i livelli di Stura di Demonte, Toce, Stura di Lanzo.
In Lombardia aumenta l’entità della riserva idrica, che attualmente ammonta a mln. mc.1543,1 (-6,9% rispetto alla media - fonte: Arpa Lombardia).
In Veneto sono in calo le portate dei fiumi: Adige -35% sulla media, Brenta -53%, Bacchiglione – 47%.
Infine, seppur in riduzione, restano abbondanti i flussi in alveo dei fiumi appenninici dell’Emilia-Romagna: Reno +225%; Secchia +86%; Enza +61%; Taro +32% (elaborazione ANBI su dati ARPAE).

SARDEGNA: NELLE CAMPAGNE DELLA BARONIA L’ACQUA È FINITA GARANTITA SOLO LA SOPRAVVIVENZA DEL BESTIAME
VINCENZI: “COME PREVISTO DA NUMEROSI ALERT TORNA IL DRAMMA IDRICO DELL’ESTATE 2024 MA ORA SIAMO IN AUTUNNO”
Dal 19 Novembre scorso il Consorzio di bonifica Sardegna Centrale (con sede a Nuoro), su ordine dell’Agenzia Regionale del Distretto Idrografico della Sardegna, permette solo il prelievo d’acqua per l’abbeveraggio del bestiame e la pulizia delle stalle per le aziende consorziate nel distretto del bacino Maccheronis; il mondo agricolo dei comuni di Posada, Siniscola, Budoni, Torpè e San Teodoro fa i conti nuovamente con l’assenza di precipitazioni e con un invaso quasi vuoto: al 14 Novembre registrava appena 0,969 milioni di metri cubi d’acqua (a fronte degli oltre 22 milioni di capacità).
La nota dell’ADIS stabilisce che “è necessario ridurre significativamente i prelievi dal lago di Maccheronis” e ordina la chiusura della rete consortile e l’avvio del monitoraggio forzato: “Si chiede al Consorzio di bonifica Sardegna Centrale di interrompere, mediante le opportune manovre sulla rete gestita, l’utilizzo agricolo e di garantire il solo utilizzo finalizzato al benessere animale” si legge nella nota a firma del Segretario Generale, Costantino Azzena; ancora: “In analogia con quanto eseguito nell’estate 2024, a decorrere dalla settimana del 17.11.2025 gli enti in indirizzo dovranno attivare un monitoraggio rafforzato e trasmettere all’Adis, con frequenza settimanale, le informazioni di propria competenza, necessarie a tenere sotto controllo il bilancio idrico del serbatoio”.
È quindi nuovamente grave crisi idrica, nonostante le precipitazioni novembrine, che non sono bastate a garantire un aumento dei livelli del bacino. In Baronia si coltivano principalmente grano, legumi (lenticchie e cicerchie), carciofi, viti, olivi, frutta (albicocche, mele, susine), ma soprattutto la pompia (un agrume autoctono, unico in Italia).
“L’eventualità di ripiombare nell’incubo dell’estate 2024 era prevedibile, perché ora il clima ha preso questa piega e non sta facendo sconti, come testimonia settimanalmente il nostro Osservatorio Risorse Idriche” ha commentato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI.
“Ciò, che invece sconcerta è una generalizzata assenza di pianificazione ad iniziare dalle proposte, che sono state messe in campo, ad ogni livello, dai Consorzi di bonifica ed irrigazione: dalla interconnessione tra bacini al monitoraggio delle falde fino al recupero delle acque reflue ed alla realizzazione di nuovi invasi come quello di Abba Luchente, che con Maccheronis permetta una conservazione almeno biennale della risorsa idrica” ha evidenziato Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI.
“Detto questo – ha concluso Ambrogio Guiso, Presidente Consorzio di bonifica Sardegna Centrale – l’ente consortile garantirà il massimo impegno sia per lo svolgimento dei compiti istituzionali, quali l’approvvigionamento idrico ai fini dell’abbeveraggio del bestiame, sia per attività di non diretta competenza come l’alimentazione emergenziale del potabilizzatore di Torpè con acque derivate dal fiume Posada.”
VENETO
MENO PIOGGIA IN OTTOBRE
A stagione irrigua conclusa, il mese di ottobre, che peraltro indica l'inizio dell'anno idrologico, presenta il primo segno meno dal punto di vista delle precipitazioni dopo 4 mesi di piogge abbondanti: con 79 millimetri rispetto ai mm. 124 della media nel periodo 1991-2020, l'apporto meteorico mensile è stato del -37%.
L'ultimo segno meno si era registrato a Giugno: -35%. Dal punto di vista delle temperature, il mese si attesta nella media degli ultimi 30 anni con la prima decade un po’ più fredda e le altre miti. Il mese si posiziona invece ben al di sotto della media dell’ultimo decennio (-1.4 °C di scarto), non andando però ad alterare il trend di crescita delle temperature e che resta statisticamente molto significativo (fonte: Arpav).
Il Ce.Sp.I.I.-Centro di Sperimentazione per l’Innovazione Irrigua, su incarico di ANBI Veneto ha realizzato uno studio dettagliato sulla stagione irrigua 2025, suddiviso per territorio consortile. I dati confermano che, tra Marzo ed Ottobre, la stagione si è caratterizzata per un'evapotraspirazione superiore alla media storica, precipitazioni irregolari con deficit fino al 40% su alcuni distretti con bilancio idrico sfavorevole, evidenziando criticità su circa il 10% del territorio.
“Il Veneto agricolo e produttivo”, commenta ANBI Veneto, “non può crescere senz’acqua e senza una strategia condivisa sulla risorsa idrica: i Consorzi di bonifica chiedono alla politica di accelerare su fondi ed autorizzazioni per progetti, che garantiscano accumulo, riuso dell’acqua e tutela delle risorgive. Oggi più che mai è necessario fare squadra: Istituzioni, enti consortili ed imprese devono condividere una strategia, che trasformi la gestione dell’acqua in un pilastro di sviluppo sostenibile per la nostra società”.
EMILIA ROMAGNA
DIGA DI VETTO: DOCFAP PRESENTATO AD ISTITUZIONI
Nel corso di un incontro tecnico-informativo, organizzato dal Consorzio di bonifica Parmense nella propria sede consortile della Casa dell’Acqua nella “città ducale”, il Commissario Straordinario per la Diga di Vetto, Stefano Orlandini, ha presentato alle Istituzioni locali i contenuti del Docfap (Documento di fattibilità delle alternative progettuali), riguardanti il progetto dell’invaso in Val d’Enza, l’iter procedurale di avanzamento, le azioni sinergiche integrate e le prospettive per il territorio su sponda parmense e reggiana.
All’incontro hanno preso parte i Sindaci di Neviano degli Arduini, Montechiarugolo, Sorbolo Mezzani, Traversetolo oltre all’Assessore alla Sostenibilità Ambientale del Comune di Parma.
VENETO
RIFACIMENTO DI MANUFATTO IDRAULICO
Il Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta (con sede a San Bonifacio, in provincia di Verona) ha terminato il rifacimento di un importante manufatto idraulico: la botte a sifone, che attraversa l’alveo del canale demaniale "scolo Fassinà" nel comune veronese di Terrazzo.
L’intervento si è reso necessario a causa dell’interno cedimento strutturale del precedente manufatto, che non garantiva più il corretto deflusso delle acque. La realizzazione della nuova botte ha ripristinato l’intero collegamento idraulico, consentendo allo scolo privato, posto a monte, di confluire correttamente nel coso d’acqua Risaretta, a valle del Fassinà.
A beneficiarne è un’area agricola (circa quaranta ettari), che recupera la corretta funzionalità idraulica con una significativa riduzione del rischio di allagamenti e ristagni.
LAZIO
COMUNE DI ESPERIA MANUTENZIONE RETICOLO IDROGRAFICO
Il Consorzio di bonifica Valle Liri (con sede a Cassino, in provincia di Frosinone) sta completando gli interventi di manutenzione del reticolo idrografico nel territorio del comune di Esperia, rientrante all’interno del macro bacino di bonifica del fiume Liri.
I lavori eseguiti con l’ausilio di 2 escavatori cingolati, sono iniziati mdal decespugliamento della vegetazione infestante nel tratto vallivo del corso d’acqua Forma Quesa, in località Sant’Anna e Portone Vadillo nella frazione Monticelli. L’attività manutentiva è stata estesa, mediante l’utilizzo di un altro escavatore cingolato, agli affluenti della Forma Quesa, in località Le Sorgenti, Campo della Valle e Colle della Valle.
Su tali corsi d’acqua sono stati eseguiti il decespugliamento, l’espurgo del sedime accumulatosi in alveo e la riprofilatura delle sezioni.
Nella frazione di Badia si è proceduto al decespugliamento ed all’espurgo di un tratto del fosso Campo Vezzù mediante l’utilizzo di un miniescavatore cingolato. Il Comune di Esperia è stato il primo del comprensorio a sottoscrivere un Protocollo d’Intesa con l’ente consortile per la promozione della cultura dell’acqua attraverso la migliore regimentazione e la corretta gestione della risorsa idrica ai fini irrigui.
TOSCANA
MANUTENZIONI ORDINARIE
Intervento di manutenzione ordinaria del Consorzio di bonifica 6 Toscana Sud (con sede a Grosseto) sul torrente Biena nell’unità idrografica Destra Ombrone, nel comune di Asciano: sono in corso lavori di escavo e decespugliamento della vegetazione erbacea-arbustiva in alveo, così da migliorare la capacità di deflusso idrico.
L’operazione permette di rendere più sicure le aree di Casetta e Splandole, oltre alle strutture abitative più vicine al corso d’acqua. Questo intervento viene eseguito, rispettando le prescrizioni rilasciate dalla Regione Toscana, poiché i lavori vengono effettuati all’interno del sito Natura 2000 Crete di Camposodo e Crete di Leonina.
Un altro intervento di manutenzione ordinaria dell’ente consortile ha interessato invece l’unità idrografica Albegna, nella zona di Camporegio in comune di Orbetello. In un’area sempre particolarmente attenzionata, Cb6 ha eseguito operazioni di escavo e decespugliamento per migliorare la sezione idraulica del fosso di Camporegio, garantendo la sicurezza idraulica dell’area dopo le recenti precipitazioni.
EMILIA ROMAGNA
INVITO A PARIGI PER SUMMIT SU UTILIZZO EFFICIENTE ACQUA IN AGRICOLTURA EUROPEA
Il Consorzio di 2° grado C.E.R. – Canale Emiliano Romagnolo (con sede a Bologna), è stato invitato a Parigi, presso la sede dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico – OECD, per intervenire in occasione del workshop tecnico internazionale “Anticipare e monitorare i rischi idrici per l'agricoltura”: un confronto tra alcuni dei massimi esperti delle istituzioni internazionali e delle organizzazioni multilaterali in materia di gestione dei rischi idrici in agricoltura, con particolare attenzione agli strumenti di monitoraggio, modellazione e valutazione dei rischi legati ai cambiamenti climatici ed alla disponibilità di risorse irrigue.
Durante la sessione dimostrativa “Mostra e racconta: dimostrazioni di strumenti”, è stato illustrato IRRIFRAME (sistema targato ANBI con il coordinamento tecnico-agronomico del Consorzio C.E.R. attraverso Acqua Campus, il suo laboratorio scientifico) riconosciuto come “best practice” a livello internazionale, evidenziandone le potenzialità nel supportare gli agricoltori nella programmazione irrigua e il capillare contributo che esso fornisce in termini di sostenibilità e resilienza del settore agricolo.
Rafforzare la collaborazione del Consorzio C.E.R. con l’OECD e gli altri organismi multilaterali consentirà, oltre alla condivisione di esperienze maturate nei progetti europei in corso, l’acquisizione di aggiornamenti metodologici, utili allo sviluppo di nuovi strumenti di supporto decisionale ed all’elaborazione delle politiche regionali, nazionali ed europee nel settore irriguo.
VENETO
AUGURI DI BUON LAVORO AL NEO PRESIDENTE REGIONE
ANBI Veneto si è complimentata ed ha espresso auguri di buon lavoro ad Alberto Stefani, neoPresidente di Regione Veneto, confidando che, grazie anche ai Consorzi di bonifica, possa imprimere la necessaria accelerazione all’azione di adattamento del territorio al cambiamento climatico.
Durante la campagna elettorale, gli enti consorziali avevano incontrato i candidati per un confronto su cambiamento climatico, gestione della risorsa idrica, ambiente. sottoscrivendo il Patto “Costruiamo insieme il Veneto di domani”, dove si parla di bacini multifunzionali, manutenzione straordinaria, riconversione irrigua, attenzione ai territori costieri, alle risorgive, agli acquiferi. In senso più ampio, si era ragionato su un percorso di adattamento del territorio attraverso un’attenzione particolare alla rete idraulica consortile, che rappresenta l’82% dei corsi d’acqua di pianura.
Oggi come ieri, il Governatore avrà, nei Consorzi di bonifica del Veneto, alleati pronti e competenti con una forte attitudine alla collaborazione. L’auspicio di ANBI Veneto è che la nuova legislatura sia animata dalla lungimiranza necessaria a pianificare l’adattamento del territorio con un orizzonte lungo e risorse adeguate.
LAZIO
RICORDATI I 141 ANNI DELLA BONIFICA DEL LITORALE ROMANO
Con orgoglio e soddisfazione è stato ricordato il 141° anniversario della Bonifica del Litorale Romano: grazie a CRT-Cooperativa Ricerca sul Territorio, Ecomuseo del Litorale Romano e Federazione delle Cooperative di Ravenna si sono celebrate, all’interno della manifestazione annuale “Il Litorale incontra la sua storia” a Maccarese ed Ostia Antica, le 2 cerimonie di deposizione delle corone d’alloro, dedicate alla memoria dei bonificatori.
Erano presenti diverse autorità dei comprensori protagonisti, tra cui i rappresentanti del Consorzio di bonifica Litorale Nord (con sede a Roma).
Il ricco programma, che continuerà anche nelle prossime settimane, ha previsto, tra l'altro, la presentazione di alcuni libri: "Naturalista di Campagna" di Riccardo Di Giuseppe e "I bambini raccontano la vita di un tempo a Maccarese" di Maria Pia Cedrini; attesa, partecipazione e consenso anche per il nuovo film "Tutta la fatica del mondo" del regista, Paolo Isaia (ideatore, insieme alla compianta Maria Pia Melandri, dell'Ecomuseo del Litorale Romano ubicato presso la sede legale dell’ente consorziale), che racconta la storia della trasformazione del territorio con inediti filmati e materiale d'epoca.
Nell’occasione è stato anche proiettato, in occasione del 100° anniversario della morte di Giovan Battista Grassi, il film "Malaria”, sulla lotta antimalarica nella colonia romagnola di Ostia nella campagna romana. Rafforzato dalla presenza dei referenti della Famiglia Romagnola di Roma e del Consorzio di bonifica Romagna (con sede nel capoluogo romagnolo) è uscito rafforzato il binomio con la città di Ravenna, che condivide il passato e l'opera degli “scariolanti” con le storie di migrazioni e solidarietà.
TOSCANA
ADOTTATO PAB
L’Assemblea del Consorzio di bonifica 3 Medio Valdarno (con sede a Firenze) ha adottato la proposta di Piano Attività Bonifica per l’anno 2026 da trasmettere ora alla Regione Toscana per l’esame e la definitiva approvazione.
Con il P.A.B. l’ente consortile determina la stima dei lavori da svolgersi nell’anno prossimo e conseguentemente l’ammontare delle risorse, che i consorziati sono chiamati a versare mediante il contributo di bonifica. Questi i numeri essenziali riportati nel documento di sintesi: l’importo totale degli interventi è pari a € 20.722.599,98 cui si aggiungono i costi necessari per l’attuazione degli interventi, che ricomprendano sia le spese generali che le spese tecniche. Le spese generali ammontano a € 3.315.616,00 (pari al 16% dell’importo totale degli interventi, in linea con le indicazioni del Nuovo Codice degli Appalti).
Le spese inerenti le attività tecniche per i soli lavori in appalto ammontano a € 2.077.065,00 (pari al 15% dell’importo degli interventi, come previsto dall’Ordinanza del Commissario Delegato). Il costo sostenuto dalla contribuenza consortile per l’attuazione del P.A.B. sarà quindi complessivamente di € 26.115.280,98 da ripartire tra circa cinquecentomila cittadini, secondo i valori immobiliari e gli indici di beneficio per determinare la quota da versare annualmente (nell’85% dei casi è inferiore a 50 euro).
Dal punto di vista operativo l’Assemblea si è espressa a favore dei provvedimenti necessari per sterzare l’iter finora intrapreso verso una nuova localizzazione di terreni, in zona Castelletto, sempre in comune di Agliana, dove poter procedere più agevolmente ed economicamente con la progettazione e la realizzazione del nuovo centro operativo a servizio della Piana Pistoiese e Pratese.
UMBRIA
SICUREZZA IDROGEOLOGICA TRATTO DELLA CICLOPEDONALE CHIUSO PER LAVORI
Il Consorzio di bonifica Tevere Nera (con sede a Terni) ha informato che il percorso ciclopedonale lungo il corso del fiume Nera, fra la città capoluogo e Narni, è chiuso in un tratto per consentire i lavori di “ripristino dell'officiosità idraulica”.
In particolare, gli interventi previsti consistono nel rialzo dell'argine destro del fiume Nera per ripristinare il franco minimo di sicurezza, non più garantito in base alle risultanze del più recente studio idraulico. Il rialzo sarà effettuato in 2 tratti di lunghezza rispettivamente di circa trecento e seicento metri lineari.
Inoltre, è prevista la realizzazione di 2 difese spondali in destra idraulica del fiume per ripristinare la sponda indebolita da importanti erosioni.
AGENDA
Il Direttore Generale ANBI, Massimo Gargano, interviene nel pomeriggio di lunedì 1 Dicembre al convegno “L’acqua un bene insostituibile. Salviamo i laghi”, in programma nell’Aula Consiliare “Zaccaria Negroni” del Comune di Marino (Roma). Mercoledì 3 Dicembre p.v., Gargano ed il Presidente ANBI, Francesco Vincenzi, saranno auditi nella sede di Palazzo San Macuto, a Roma, alla Commissione parlamentare d'inchiesta sul rischio idrogeologico e sismico del territorio italiano, sull’attuazione delle norme di prevenzione e sicurezza e sugli interventi di emergenza e di ricostruzione a seguito degli eventi calamitosi verificatisi dall’anno 2019; il confronto è previsto nel primo pomeriggio.
Nella mattinata di giovedì 4 Dicembre, invece, Vincenzi interverrà alla tavola rotonda nell’ambito dell’ evento ““Acque e territorio – La pianificazione distrettuale in un clima che cambia”, organizzata nel Palazzo del Governatore, a Parma, dall’ Autorità di Bacino Distrettuale del fiume Po (ADBPO) in seno al progetto comunitario Life Climax Po ed al percorso di partecipazione integrata per l’aggiornamento dei tre Piani distrettuali ciclo 2027-2033: PdGPo (Piano di Gestione Acque), PBI (Piano Stralcio del Bilancio Idrico) e PGRA (Piano Gestione Rischio Alluvioni). |