Anno XXVII, n. 32 venerdì, 5 settembre 2025

CRISI IDRICA

VINCENZI “RICONOSCIAMO MERITO AL MINISTRO SALVINI PER IL CAMBIO DI PASSO DEL MIT. DOPO IL PNIISSI CHIEDIAMO CONCRETA ATTENZIONE PER IL PIANO BACINI IDRICI MULTIFUNZIONALI”

“Al nostro costante richiamo verso il Governo sulla necessità di interventi urgenti per migliorare la resilienza dei territori di fronte alla crisi climatica corrisponde l’onestà intellettuale di plaudire, quando i provvedimenti vanno nella direzione, che riteniamo giusta e la recente riunione della Cabina di regia per la crisi idrica evidenzia un cambio di passo, di cui rendiamo merito alla struttura del Ministero Infrastrutture e Trasporti ed al Ministro, Matteo Salvini”: a riconoscerlo è stato il Presidente ANBI, Francesco Vincenzi.
All’imminente avvio dei lavori sull’invaso campano di Campolattaro per permettere la distribuzione di quelle acque al territorio corrispondono i cantieri aperti su alcune grandi dighe della Sardegna per incrementare le riserve d’acqua di circa seicento milioni di metri cubi complessivi.
“Positiva è anche l’attenzione dedicata ad interventi per contrastare la grave crisi idrica del lago Trasimeno, causa di gravi ripercussioni sull’economia e l’ambiente locali – ha aggiunto Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI - Auspichiamo che la conclusione dell’iter del decreto di approvazione del primo stralcio PNIISSI, che finanzia opere idriche per circa novecentosessanta milioni di euro, possa poi far convergere le dovute attenzioni procedurali ed i necessari finanziamenti sul Piano Bacini Idrici Multifunzionali, presentato da ANBI con Coldiretti e di cui circa quattrocento progetti sono già cantierabili. Sono opere che, in sintonia con l’ambiente, permetteranno di aumentare la percentuale di acque piovane trattenute sul territorio, oggi quantificabile nell’11%, mentre Francia e Spagna sono già oltre il 30%.”


L’ITALIA IN CONTINUA CRISI IDRAULICA

IN EMILIA ROMAGNA SI LAVORA CONTRO IL TEMPO (ATMOSFERICO E BUROCRATICO)

VINCENZI “PAGHIAMO DECENNI DI MANCATI INVESTIMENTI”

Mentre, lungo la Penisola, il maltempo torna a colpire localmente così come situazioni di carenza idrica si segnalano anche al Nord, in Emilia Romagna stanno procedendo i lavori per la cassa di espansione del cavo Bondeno e sulla traversa di Cerezzola, oggetto di un recente sopralluogo tecnico nel Reggiano.
“Due opere idrauliche ad uso plurimo, essenziali per la Val d’Enza sia per la prevenzione del pericolo di piene che per l’approvvigionamento idrico. E’ una corsa contro il tempo per colmare decenni di mancati investimenti ad ogni livello” ha evidenziato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI.
“Nonostante le numerose difficoltà legate anche agli effetti della crisi climatica che, in più di un’occasione, hanno causato rallentamenti ai lavori, siamo fiduciosi di riuscire a completare queste infrastrutture nel primo semestre del 2026 in linea con il cronoprogramma di entrambi i cantieri” ha chiosato Lorenzo Catellani, Presidente Consorzio di bonifica Emilia Centrale (con sede a Reggio Emilia).
È infatti a buon punto la realizzazione della cassa d’espansione sul cavo Bondeno, ubicata all’interno di un’area nel comune di Novellara, a circa tre chilometri da Reggio Emilia; il corso d’acqua scola un bacino imbrifero di circa ottomila ettari, di cui 1.300 costituiti dall’area urbana di Cadelbosco Sopra e Bagnolo in Piano, nonchè dalla zona Nord del capoluogo di provincia, colpite dall’alluvione di Ottobre 2024. I volumi di piena stoccabili nella cassa sono pari ad un milione di metri cubi d’acqua, mentre la capacità d’invaso a fini irrigui è di 500.000 metri cubi.
“L’area ha anche una funzione ambientale, grazie alla presenza di specchi d’acqua con vegetazione tipica degli ambienti umidi di pianura. L’integrazione tra più esigenze è la caratteristica comune delle moderne progettazioni dei Consorzi di bonifica ed irrigazione, ad iniziare dai circa quattrocento progetti cantierabili ed in attesa di finanziamento nell’ambito del Piano Bacini Idrici Multifunzionali, proposto con Coldiretti” ha aggiunto Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI.
I lavori per la cassa di espansione, attesa da oltre trentacinque anni, sono partiti nel Luglio 2023 e termineranno nel 2026, grazie ad un finanziamento per 10 milioni di euro dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti. Si avvia verso le fasi finali anche il cantiere per la rifunzionalizzazione della traversa sul torrente Enza, in località Cerezzola, tra i territori di Canossa e Neviano degli Arduini: i lavori, finanziati dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per oltre sedici milioni di euro, sono iniziati nel Gennaio 2024 e termineranno nel 2026.
Il progetto, approvato dall’Autorità di Bacino Distrettuale del fiume Po, prevede la messa in sicurezza strutturale ed idraulica, l’ammodernamento dei manufatti esistenti e l’ampliamento della capacità d’invaso attraverso la realizzazione di uno sbarramento mobile. Il volume massimo invasabile sarà pari a 106.000 metri cubi d’acqua, che potranno essere utilizzati ai fini irrigui in un vasto territorio di alta pianura tra il Reggiano ed il Parmense.
“Destinare 26 milioni di euro ad opere idrauliche nella provincia di Reggio Emilia significa anche un investimento importante per il futuro dell’agroalimentare di qualità – ha concluso Alessio Mammi, Assessore Agricoltura Emilia-Romagna – Da  anni la Regione sta portando avanti un piano idrico, che vale complessivamente circa settecento milioni di euro su tutto il territorio.”

                                                                                                       

PIEMONTE

SITUAZIONE COMPLESSA TRA SICCITÀ E MALTEMPO

La situazione idrica in Piemonte resta complessa: da un lato la prolungata siccità, che ha caratterizzato la prima parte del mese di agosto, ha lasciato il segno, mentre le attese precipitazioni, seppur a “macchia di leopardo”, hanno portato ad un nuovo scenario di rischio idrogeologico.
A dirlo è ANBI Piemonte, precisando che l’abbassamento della temperatura, l’avvio delle prime operazioni di trinciatura dei mais di primo raccolto ed il raggiungimento della fase di maturazione di parte dei risi, stanno comunque portando a una minore richiesta d’acqua da parte degli agricoltori.
La stagione irrigua è stata quasi portata a termine: restano ancora il mais da granella ed i risi tardivi, il cui ciclo si concluderà solo in Ottobre.


UMBRIA

FORTE MALTEMPO MA IL COMPRENSORIO CONSORTILE HA TENUTO

Nonostante l’eccezionale evento meteorologico, che ha visto cadere ben 156 millimetri di pioggia in poche ore, il comprensorio del Consorzio di bonifica Bonificazione Umbra (con sede a Spoleto, in provincia di Perugia) ha retto con efficacia, limitando i danni a pochi, localizzati allagamenti di campi e scantinati.
La tenuta del territorio non è frutto del caso, ma il risultato di un’annuale manutenzione attenta, puntuale, condivisa con tutte le Istituzioni, così come con gli agricoltori, le cui attività sono parte integrante della strategia di prevenzione e gestione delle acque.
Rimane, tuttavia, un rammarico: non essere riusciti a trattenere una risorsa tanto preziosa come l’acqua piovana, che potrebbe essere fondamentale nei periodi di siccità.


VENETO

PRECIPITAZIONI OLTRE LE ATTESE

Le recenti ed intense precipitazioni, che hanno interessato parte del comprensorio del Consorzio di bonifica Adige Euganeo (con sede ad Este, in provincia di Padova) hanno superato le previsioni meteorologiche, causando allagamenti localizzati.
Le misurazioni effettive hanno registrato un accumulo superiore a novanta millimetri. Le aree maggiormente colpite sono state quelle ad Est dei colli Euganei, in particolare i comuni di Galzignano Terme, Battaglia Terme, Due Carrare, San Pietro Viminario, Pernumia, Cartura e Monselice e, nella parte Sud-Occidentale, Casale di Scodosia, Merlara e Megliadino San Fidenzio.
L'ingente quantità d’acqua ha messo in crisi le reti di corrivazione secondarie ed urbane: caditoie, tombini, scoline e fossati di campagna, non dimensionati per gestire episodi di questo genere, hanno rallentato il deflusso delle acque, che hanno impiegato più tempo per raggiungere gli impianti idrovori.
Nonostante l'intensità delle piogge, i principali fiumi del comprensorio, deputati allo smaltimento, non hanno raggiunto livelli di piena, permettendo agli impianti idrovori di operare a pieno regime, gestendo efficacemente l'eccezionale portata.
Un ruolo cruciale è stato giocato anche dalle attività preventive dell’ente consortile, che nelle ore precedenti all'evento aveva provveduto a svuotare i canali di scolo per massimizzare la loro capacità di raccolta.


TOSCANA

VASTA MANUTENZIONE

Un altro intervento di manutenzione ordinaria del Consorzio di bonifica 6 Toscana Sud (con sede a Grosseto) nel territorio comunale di Asciano, uno dei più fragili e complessi del comprensorio dal punto di vista idraulico: è stata infatti eseguita la decespugliazione sul borro Bestina, che scorre in un’area artigianale, soggetta ad un rilevante rischio idraulico.
L’intervento era inserito nel piano delle attività nell’unità idrografica Sinistra Ombrone. L’ente consortile ha eseguito anche una serie di manutenzioni ordinarie sui corsi d’acqua,  affluenti del fiume Merse, nel territorio comunale di Chiusdino; in particolare si segnala l’intervento sul fosso Righineto, in una pregiata area boschiva della località Ciglierese, dove si è operato un intervento completamente manuale a conferma della crescente attenzione per tutte le tematiche ambientali.
Infine, nuovo intervento di manutenzione ordinaria nell’unità idrografica Albegna:  rimossa la vegetazione infestante sul fosso dei Peretti, in località San Donato nel territorio comunale di Orbetello.
Il corso d’acqua fa parte del reticolo secondario ed è affluente del torrente Osa, uno dei principali corsi d’acqua del reticolo consorziale, nonché uno dei cinque, assieme a Chiarone, Albegna, Ombrone e Bruna, con sbocco diretto al mare.


VENETO

AL VIA I LAVORI PER UN NUOVO COLLETTORE MULTIFUNZIONALE

Sono iniziati i lavori per la realizzazione del secondo tratto del nuovo collettore Carpanedo – Sabbioni, in provincia di Padova. L’opera progettata dal Consorzio di bonifica Bacchiglione (con sede a Padova) avrà una lunghezza complessiva di circa cinquemila metri con l’obbiettivo di rafforzare la gestione dei deflussi idrici, di incrementare la sicurezza idraulica e, in caso di eventi meteorologici intensi, fungere da bacino di invaso temporaneo.
Il collettore, inoltre, garantirà un maggiore approvvigionamento idrico per usi irrigui a beneficio delle attività agricole del territorio. L’intervento è finanziato con i fondi ministeriali M.A.S.A.F. (Ministero Agricoltura Sovranità Alimentare Foreste) per un importo di circa cinquemilionisettecentocinquantamila euro  e la conclusione dei lavori è prevista entro Maggio 2026.
Il nuovo collettore Carpanedo – Sabbioni è un intervento atteso da tempo e, ad Aprile 2024, l’ente consorziale aveva concluso i lavori di escavo del primo tratto (quello di valle) per un’estesa di circa milleottocento metri, realizzati con fondi regionali. I lavori per la costruzione del secondo tratto consistono nello scavo complessivo di 2.100 metri con tratti a cielo aperto e tratti tombinati.
A completamento dell’intervento, circa mille metri dello scolo esistente saranno sottoposti ad operazioni di pulizia e ricalibratura delle sponde. Il nuovo collettore permetterà di invasare, al termine dei lavori, circa ottantamila metri cubi d’acqua.


TOSCANA

IMPORTANTI ADEGUAMENTI IDRAULICI IN CITTA’

Sulla base di un accordo tecnico-operativo con il Genio Civile Valdarno Superiore sarà il Consorzio di bonifica 3 Medio Valdarno (con sede a Firenze) in accordo con la Regione Toscana ed il Comune del capoluogo fiorentino a gestire e manovrare la paratoia sul fosso degli Ortolani, fondamentale per la corretta regolazione delle acque basse, che rischiano di provocare allagamenti e ristagni sulla piana tra Ugnano e Mantignano.
Ai più attenti non sarà sfuggita la presenza di un locale tecnico ben visibile dalla strada, ma difficilmente raggiungibile e privo di spazi di manovra; per questo, grazie ad un mix di finanziamenti regionali e consorziali, si sta operando su 2 lotti di lavori per un valore complessivo di 350.000 euro in un quadrante di città, in cui sono i piccoli fossi a destare preoccupazione nei giorni di maltempo.


VENETO

NUOVO PRESIDIO CONSORTILE

Il Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta (con sede a San Bonifacio, in provincia di Verona) ha inaugurato un nuovo presidio a Montecchio Precalcino, nell’Alto Vicentino; la sede andrà a sostituire quella attualmente attiva a Thiene e che sarà dismessa nei prossimi mesi.
Dotato di impianto fotovoltaico, il nuovo edificio è in grado di autoprodurre l’energia necessaria al proprio fabbisogno, ospitando sia gli uffici amministrativi, sia il personale operativo, accorpati in un’unica struttura, garantendo risposte più rapide ed un’organizzazione più efficiente.
Nel solo 2024, l’ente consortile ha destinato oltre quattrocentotrentamila euro ad interventi straordinari per ripristinare danni da frane, smottamenti, allagamenti e cedimenti. A seguito degli eventi calamitosi di Aprile sono stati rilevati ulteriori danni superiori a quattromilioniquattrocentomila euro, con gravi criticità lungo numerosi corsi d’acqua.
Due interventi in somma urgenza, già avviati, hanno riguardato i comuni di Cornedo Vicentino, Valdagno, Trissino e Brogliano, per un importo complessivo di 220.000 euro.


26 COMUNI COINVOLTI, 2.373 ESSENZE DA PIANTARE

IN TOSCANA

NUOVO RECORD PER IL PROGETTO “UN ALBERO PER OGNI NUOVO BIMBO O BIMBA”

“Non è un record da Guinness, ma per l’ambiente: 26 Comuni partner e 2.373 essenze da mettere a dimora.”
Ha commentato così Francesco Vincenzi, Presidente ANBI, i numeri della nuova edizione del progetto “Un albero per ogni nuovo bimbo o bimba” ideato dal Consorzio di bonifica Toscana Nord (con sede a Viareggio, in provincia di Lucca) in sinergia con i Comuni, che rientrano nel comprensorio consortile e che sono già stati contattati per stilare un primo piano d’intervento per le plantumazioni, che prenderanno il via con l’arrivo dell’autunno.
I Comuni aderenti al progetto interessano 4 province, coprendo territori costieri e montani con differenti caratteristiche di clima, determinando specifici progetti botanici; nel dettaglio sono: Pietrasanta, Borgo a Mozzano, Vicopisano, Buti, Pontremoli, Barga, Altopascio, Lucca, Marliana, Villafranca in Lunigiana, Podenzana, Castelnuovo di Garfagnana, Seravezza, Bagnone, Calcinaia, San Giuliano Terme, Bagni di Lucca, Fivizzano, Carrara, Fosciandora, Filattiera, Pieve Fosciana, Capannori, Licciana Nardi, Bientina, Villa Basilica.
A tutti, nell’ambito dei protocolli sottoscritti, il Consorzio di bonifica chiede di curare attentamente le piante per garantirne il benessere e la salute.
Per rispondere alle tante esigenze, sarà bandita una gara d’appalto per  individuare la ditta, che fornirà le 2373 essenze fra piante e arbusti: un numero ragguardevole, destinato ad aumentare grazie al ribasso d’asta, che si stima possa portare ad un incremento di altre 300 essenze.
“Dal 2021, il Consorzio di bonifica Toscana Nord ha raggiunto un ambizioso traguardo, cioè riuscire a piantare almeno 1.000 alberi all’anno, migliorando anche la condizione del suolo, grazie alla preziosa azione delle radici” ha sottolineato il Vicepresidente dell’ente consortile, Andrea Celli.
“E’ un’iniziativa importante sotto il profilo ambientale, ma anche per il suo valore esemplare: da un lato, infatti, le azioni dei Consorzi di bonifica ed irrigazione a livello locale contribuiscono a migliorare il microclima e ridurre il rischio idrogeologico; dall’altro, diffondono una nuova cultura di rispetto e tutela dell’habitat fra le giovani generazioni, perchè si rivolgono soprattutto alla popolazione scolastica” ha concluso Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI - Piantare alberi fa bene al Pianeta e quindi a tutti noi.”


GARGANO A PIACENZA

Il Direttore Generale ANBI, Massimo Gargano, interverrà sabato 13 Settembre p.v. al Festival del Pensare Contemporaneo, organizzato a Piacenza; il suo panel (“La fine dell’abbondanza. La contesa sull’acqua e la democrazia assetata”) si terrà dalle ore 12.00 alle ore 13.00 nell’Auditorium Fondazione Piacenza e Vigevano. Con lui discuteranno Chiara Barzini, Chiara Piotto, Marcello Pera.

 
Per maggiori approfondimenti www.anbi.it
SETTIMANALE DELL´ASSOCIAZIONE NAZIONALE CONSORZI DI GESTIONE E TUTELA TERRITORIO E ACQUE IRRIGUE
Direttore Responsabile: Massimo Gargano - Registrazione Tribunale di Roma n. 559/98 del 25 novembre 1998
Redazione: Via S.Teresa, 23 - 00198 Roma - Tel. 06/844321 - Fax 06/85863616
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