Anno XXVII, n. 27 lunedì, 14 luglio 2025

L’ACQUA COLTIVA LA PACE
A ROMA SI È TENUTA L’ASSEMBLEA ANBI

Sono stati gli interventi di ben 4 Ministri (Ciriani, Salvini, Lollobrigida, Tajani) a testimoniare l’importanza assunta dall’Assemblea ANBI (“L’acqua coltiva la pace”) svoltasi a Roma ed il ruolo riconosciuto all’azione dei 142 Consorzi di bonifica ed irrigazione, i cui rappresentanti erano seduti in platea accanto ad esponenti politici, sindacali, accademici, nonchè dell’economia e della società civile. Introdotti dal Presidente, Francesco Vincenzi e dal Direttore Generale ANBI, Massimo Gargano, i lavori sono stati aperti dagli interventi di Ornella Segnalini, Assessore Lavori Pubblici Comune Roma e di Giorgio Bozza, Docente Facoltà Teologica Triveneto.
Cinque i panel di discussione, che si sono succeduti:
Risorse idriche e territori sicuri: le nuove sfide delle politiche di coesione” con Giorgio Maria Bergesio (Vicepresidente Commissione Agricoltura Senato), Giuseppe Blasi (Capo Dipartimento Ministero Agricoltura Sovranità Alimentare Foreste), Antonio Vincenzi (Confagricoltura);
Nuove opportunità dal Parlamento: la collaborazione tra i Consorzi di bonifica e le Regioni” con Stefano Zannier (Assessore Regione Friuli Venezia Giulia), Alessio Mammi (Assessore Regione Emilia Romagna), Giancarlo Righini (Assessore Regione Lazio), Nicola Caputo (Assessore Campania);
Acque reflue: una sfida di sistema” con Barbara Marinali (Vicepresidente Utilitalia), Marco Casini (Segretario Generale Autorità Bacino distrettuale Appennino Centrale), Attilio Toscano (Docente Università Bologna);
Acqua: cuore del Made in Italy agroalimentare” e “Water Resilient Strategy: più coraggio nell’Europa dell’acqua?” con Cristiano Fini, Presidente CIA ed Ettore Prandini, Presidente Coldiretti.
All’assise ANBI hanno portato il loro saluto anche Luigi D’Eramo, Sottosegretario Ministero Agricoltura Sovranità Alimentare Foreste e Francesco Battistoni, componente Commissione Ambiente Camera Deputati. Al termine della prima giornata è stato anche presentato il libro “Il cibo a pezzi”, presenti gli autori Vincenzo Gesmundo, Roberto Weber, Felice Adinolfi.


VINCENZI: “DOBBIAMO AVERE IL CORAGGIO DI CHIEDERE IN EUROPA PIU’ RISORSE PER CONTRASTARE I CAMBIAMENTI CLIMATICI. I CONSORZI DI BONIFICA HANNO DIMOSTRATO DI SAPER GESTIRE TALI FONDI ”

“I cambiamenti climatici ogni giorno ci presentano il conto dei danni e non possiamo permetterci il lusso di spendere le risorse esistenti per pagare i danni, invece di investire in prevenzione e manutenzione. Dobbiamo avere la forza ed il coraggio di parlare di più di Europa. Senza le giuste risorse finanziarie non possiamo contrastare efficacemente il cambiamento climatico. L’esperienza del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza ci insegna come il mondo dei Consorzi di bonifica ha imparato a spendere bene e per tempo i fondi comunitari.
È per questo che mettiamo a disposizione il nostro mondo per rilanciare il Paese sulla base di un modello di sviluppo, che metta al centro quelli che sono i valori dei nostri territori”: queste sono state le parole del Presidente ANBI, Francesco Vincenzi, in occasione dell’Assemblea nazionale dei Consorzi di bonifica ed Irrigazione.
“Il nostro mondo ha dimostrato di avere una straordinaria capacità di avere una visione rispetto a quello, che serve e non solo di rispettare le tempistiche per realizzarlo” ha  proseguito Vincenzi - Questa capacità deriva da un fattore specifico: i nostri uomini e le nostre donne conoscono il territorio e sanno cosa fare per migliorarlo. Auspichiamo che la politica ci dia la possibilità di intervenire anche a servizio delle popolazioni, che vivono anche nelle zone più difficili del nostro Paese a partire dalle aree interne, che sono il cuore pulsante dell’Italia e dove i residenti vogliono continuare a rimanere e a fare impresa. A loro, che sono il 60% del nostro territorio, dobbiamo dare risposte concrete. Da parte nostra, questa risposta la vogliamo dare attraverso una proposta di legge, con la quale ci proponiamo di gestire la manutenzione di quei corsi d’acqua, che hanno creato grandi problemi, ma che invece devono tornare ad essere una risorsa per il territorio – ha spiegato il Presidente ANBI -Voglio ricordare alcuni dati: il fatturato dell’agroalimentare in Italia è pari a 262,7 miliardi, che arriva a 707 miliardi considerando la filiera estesa con una DOP Economy che, portata nel mondo, contribuisce ad accrescere il prestigio e la valutazione del nostro Paese.”
Infine il Presidente, Vincenzi, ha spiegato il titolo scelto per l’Assemblea di quest’anno: “L’acqua coltiva la Pace è il titolo, che abbiamo voluto dare alla nostra Assemblea in un momento caratterizzato dalle guerre, che sono anche guerre per l’acqua. Ma l’acqua è anche uno strumento di pace, perché l’acqua produce cibo, che è l’azione più democratica per arrivare ad una giusta convivenza: cibo, che deve essere accessibile a tutti e di buona qualità.”


ANTONIO TAJANI
Vicepremier e Ministro degli Esteri
“NELL’UNIONE EUROPEA SERVE UN MERCATO COMUNE DELL’ACQUA”

“Il tema dell’acqua è un aspetto fondamentale della nostra vita, ma anche della politica estera in tutte le sue sfaccettature; il tema della raccolta dell’acqua con una strategia europea è un fondamentale elemento anche di crescita economica, oltre che di agricoltura e di vita”: ad affermarlo è stato Antonio Tajani, Vicepremier e Ministro Esteri, intervenuto all’Assemblea ANBI.
“Il prossimo anno – ha proseguito - ci saranno due grandi eventi dedicati all’acqua qui a Roma: grazie anche all’impegno di ANBI ed insieme con i Paesi europei, mediterranei e dei Balcani sarà quello il momento del confronto e dell’impegno comune. L’Unione Europea deve avere un approccio fattivo e non ideologico per l’individuazione di soluzioni concrete; sull’acqua c’è ancora una visione troppo nazionale, mentre un mercato comune dell’acqua, strettamente legato all’energia, va cominciato a creare con grande urgenza. Nell’era della globalizzazione, come possiamo pensare di affrontare le tante sfide, tra cui quella dell’acqua, da soli? Questo non significa che non ci siano cose che non vanno, ma non si può per questo ripudiare l’Europa, anzi dobbiamo provare a cambiarla con riforme, che la rendano più cooperativa: ad esempio, un Presidente del Consiglio Europeo invece di un Commissario.”


MATTEO SALVINI
Vicepremier, Ministro Infrastrutture e Trasporti
“ACQUA E’ UNA PRIORITA’ PER IL PAESE MA SONO NECESSARIE PIANIFICAZIONE E STRATEGIA”

“Il tema dell’acqua è una priorità, che ci siamo dati fin dal momento dell’insediamento e crediamo di aver portato risultati tangibili. Acqua, infrastrutture idriche e pianificazione sono temi, che mi stanno particolarmente a cuore. L’acqua è essenziale per i territori, per la filiera del made in Italy e per la produzione di energia. Una risorsa strategica, che va protetta. Servono pianificazione e scelte giuste”: lo  ha affermato Matteo Salvini, Ministro Infrastrutture e Trasporti, intervenuto via web da Tokio all’Assemblea ANBI.
“Ecco perché siamo in prima linea come Ministero delle Infrastrutture e Trasporti per garantire la realizzazione di infrastrutture moderne e sicure: dighe, invasi e acquedotti” ha proseguito Salvini. Per esempio, la diga di Peschiera, per cui abbiamo concluso l’iter realizzativo di una condotta parallela lunga 27 chilometri, che metterà in sicurezza Roma ed il Lazio, in generale. Ci aspettiamo che la gara d’appalto, gestita da ACEA, sia presentata entro l’estate. Abbiamo investito 4 miliardi per il sistema idrico, di cui 2 miliardi per potenziare le infrastrutture primaria, soprattutto nel Sud Italia, e 1,9 miliardi per la riduzione delle perdite idriche – ha continuato Salvini - Stiamo guardando oltre il P.N.R.R., adottando il Piano Nazionale di Investimenti Infrastrutturali per la Sicurezza del Settore Idrico, che prevede 418 proposte raccolte dal territorio, per un investimento di 12 miliardi di euro. Si tratta di una progettazione strategica, che non ha precedenti nella storia repubblicana. Lo scorso Aprile abbiamo presentato il primo stralcio di questo pacchetto per 961 milioni di investimenti e 76 opere. Crediamo che la collaborazione con ANBI sia fondamentale, perché è un partner tecnico per la pianificazione strategica, la progettazione e la realizzazione delle opere. Per esempio, il Ministero ha recentemente ricevuto proposte progettuali per piccoli invasi, che consentano di contrastare la siccità a breve termine, anche attraverso partenariato pubblico-privato. Sempre nel nome della programmazione, presenteremo in autunno un progetto con Coldiretti per la produzione di energia pulita” ha concluso il Ministro, Salvini.


FRANCESCO LOLLOBRIGIDA
Ministro Agricoltura Sovranità Alimentare e Foreste
“SIAMO CONTRARI AL FONDO UNICO IN EUROPA PERCHE’ RISCHIA DI PENALIZZARE ANCORA L’AGRICOLTURA”

“Il M.A.S.A.F. , grazie all’aiuto di tutti, è riuscito a migliorare la propria efficienza, portando dal 54% al 79% la capacità di mettere a terra le risorse stanziate; per questo chiediamo di poter essere destinatari di un’eventuale rimodulazione di risorse inutilizzate del P.N.R.R. da dedicare ad interventi per il settore idrico e per la produzione di energia rinnovabile, dove i Consorzi di bonifica ed irrigazione dimostrano grande capacità realizzativa e  di spesa. Un altro fronte aperto è quello della manutenzione idraulica, spesso rallentata da anacronistici burocratismi, il cui superamento potrebbe garantire un 30% in più nella capacità di stoccare acqua nei bacini del nostro Paese”: a renderlo noto è stato Francesco Lollobrigida, Ministro Agricoltura Sovranità Alimentare e Foreste, intervenuto ad Assemblea ANBI.
“L’Italia -  ha proseguito Lollobrigida - è riuscita a cambiare la strategia dell’Unione Europea, che mirava a mettere in contrapposizione agricoltura ed ambiente, contraddicendo un principio fondante della U.E., che individuava centrale la sicurezza alimentare, garantita dalle campagne; in seguito la P.A.C. riconosceva anche il ruolo dell’agricoltore come custode del territorio. Oggi si rischia nuovamente di stravolgere questa visione e per questo siamo contrari al Fondo Unico, che rischia di penalizzare il settore primario.”


LUCA CIRIANI
Ministro Rapporti Parlamento
“BISOGNA SPENDERE PIU’ VELOCEMENTE LE RISORSE PER LA SICUREZZA DEI TERRITORI”

“Il primo problema è riuscire a spendere in tempi celeri le risorse stanziate, grazie ad una rinnovata sintonia fra soggetti decisori ed operativi”: a dirlo è stato Luca Ciriani, Ministro dei Rapporti con il Parlamento, intervenuto all’Assemblea ANBI.
“In questo – ha proseguito Ciriani – i Consorzi di bonifica sono un esempio di efficienza ed a loro dovrebbero essere affidati i lavori per la sicurezza idrogeologica, che non riescono ad essere adeguatamente svolti dai Comuni.”


GARGANO: “LE AREE INTERNE NON SONO MALATI TERMINALI E GLI OBBIETTIVI DELLA WATER RESILIENT STRATEGY VANNO RISPETTATI MA CON MAGGIORE ATTENZIONE ALL’AGROLIMENTARE ITALIANO”

“Le conseguenze della crisi climatica sono ormai un problema di giustizia sociale, ambientale, economica, perfino antropologica, perché a sopportare i danni sono le categorie più fragili. Il Piano Bacini Idrici Multifunzionali è una proposta per offrire nuove opportunità alle Aree Interne, che sono parte importante del nostro Paese e non possono essere considerate malati terminali”: a dirlo è stato Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI, che ha aggiunto a conclusione dell’Assemblea nazionale dei Consorzi di bonifica ed irrigazione:
“La Water Resilient Strategy della U.E.? È un piano interessante, ma tiepido rispetto ad un tema primario per tutti i Paesi europei, ma doppiamente importante per l’Italia, dove la filiera estesa legata all’acqua vale 707 miliardi di euro. Dobbiamo sicuramente seguire le linee guida, indicate dal piano europeo, tenendo presente che il nostro approccio deve essere però diverso da quello dei Paesi del Nord Europa. Dobbiamo curare la risorsa idrica con maggiore attenzione per il settore agroalimentare, che è uno degli elementi distintivi del nostro Paese e per il quale il ruolo dell’acqua è assolutamente centrale.”


ANBI:
NO A MINORI RISORSE PER POLITICA AGRICOLA COMUNE. SI A FONDO STRATEGICOPER ACQUA ED AGRICOLTURA IRRIGUA
VINCENZI: “LE AREE INTERNE NON VANNO ABBANDONATE. I CONSORZI DI BONIFICA SI CANDIDANO A GARANTIRNE L’ASSETTO IDROGEOLOGICO”

L’Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI) esprime preoccupazione per un’ipotizzata riduzione del bilancio comunitario, destinato al settore agricolo ed alle azioni volte ad aumentare la resilienza idrica dell'agricoltura, a fronte dell'aumento di domanda da parte di altri settori economici (basti pensare alle enormi necessità idriche dell’Intelligenza Artificiale e del settore informatico), nonché all'intensificarsi dell'instabilità geopolitica. ANBI chiede altresì di finanziare un ambizioso e concreto Fondo Strategico per l'Acqua e l'Agricoltura Irrigua e Multifunzionale a sostegno delle politiche idriche nazionali e dell'Unione Europea (U.E.), capace di tradurre l’European Water Resilience Strategy (E.W.R.S.) in risultati tangibili.
ANBI mette in guardia dal rischio che le componenti socio-economiche del nesso acqua-cibo-ambiente rimangano prive di copertura, ribadendo la propria, ferma opposizione a qualsiasi proposta di riduzione dei fondi stanziati per la Politica Agricola Comune (P.A.C.) nel futuro bilancio U.E. . In questo quadro ANBI ricorda che gli investimenti in infrastrutture irrigue, tecnologie efficienti, pratiche ecocompatibili sono il prerequisito per l’equilibrio fra sostenibilità ambientale, economica e sociale.
Senza il Fondo Strategico per l’Acqua, l’Agricoltura Irrigua e Multifunzionale, l’Unione Europea rischia di compromettere la resilienza del proprio sistema alimentare, di ampliare il divario fra territori e di perdere competitività in un contesto globale, già fortemente instabile. Per questo, ANBI chiede che gli aspetti finanziari, relativi al nesso acqua-cibo-ambiente, siano tenuti in debita considerazione attraverso:
1) la garanzia di un’equa ripartizione degli sforzi tra i settori produttivi e la società attraverso un quadro completo ed una valutazione cumulativa (non di ogni singola azione) degli impatti del Green Deal sull'agricoltura irrigua;
2) la riduzione dei rischi della transizione verso la sostenibilità di lungo termine, fornendo nuovi supporti finanziari per la rapida acquisizione di innovative tecnologie idriche e competenze tecniche, spesso non accessibili alle piccole e medie imprese (strumenti digitali, Intelligenza Artificiale, robotica, ecc.);
3) la valorizzazione economica dei servizi ecosistemici, prodotti dall'agricoltura irrigua e dall'applicazione di soluzioni N.B.S. (Nature Based Solutions) e N.W.R.M. (Nature Water Retention Measures), riconoscendone l’interesse pubblico e locale;
4) risorse economiche all'agricoltura irrigua per attuare soluzioni e pratiche in linea con il requisito “l'efficienza idrica al primo posto” dell'EWRS, finora perlopiù autofinanziate;
5) l’aumento  del sostegno finanziario per il processo di modernizzazione del settore, in linea con il requisito “l'efficienza idrica al primo posto” dell'EWRS;
6) la pianificazione organica e strategica, a lungo termine, per la realizzazione di reti idrauliche agricole resilienti ed infrastrutture, in grado di trattenere l'acqua nelle aree rurali, come la costruzione di bacini idrici multifunzionali anche per la ricarica delle falde e la produzione di energia rinnovabile (solare e idroelettrica), attenuando al contempo gli impatti negativi delle precipitazioni intense;
7) una spinta sostanziale, di natura economica, politica ed organizzativa, verso l'agricoltura digitale 4.0 e 5.0 e l'agricoltura basata sull'Intelligenza Artificiale, contribuendo alla “Digital Twins for the Twin Transitions” della U.E., guardando allo sviluppo ed alla diffusione di applicazioni e di strumenti con elevata capacità predittiva e complesse capacità di supporto decisionale;
8) la regolare manutenzione del reticolo idrografico e delle infrastrutture idriche, nonché la realizzazione di nuove opere: le competenze e conoscenze espresse dai Consorzi di bonifica ed irrigazione, oltre a garantire efficienza operativa e sicurezza idraulica al territorio, sono fondamentali per lo sviluppo dell’ “economia della manutenzione” e delle sue ricadute occupazionali;
9) le condizioni per la sicurezza produttiva (e quindi di reddito) nel settore primario, nonché lo sviluppo socio-economico sostenibile nelle comunità presenti nei 124 territori, previsti dalla Strategia Nazionale Aree Interne (S.N.A.I.) 2021-2027: si tratta di zone sempre meno presidiate, perché interessate da fenomeni di spopolamento e desertificazione economica e per la cui rigenerazione va assicurata sicurezza idrogeologica e disponibilità di risorsa idrica.


                                                                                               


EMILIA ROMAGNA
RIPARTE L’EROGAZIONE IDRICA DAL BRUGNETO

Il Consorzio di bonifica Piacenza (con sede in città), vista l’evidenza della necessità irrigua del distretto Trebbia, ha chiesto la ripresa dell’erogazione dalla diga ligure del Brugneto: la risorsa andrà a favore di un territorio di circa ventitremila ettari. L’acqua dal momento del rilascio impiegherà 48 ore per arrivare a Rivergaro. L’erogazione dalla diga del Brugneto era iniziata il 4 Luglio u.s. a fronte dell’allora insufficiente portata del torrente Trebbia per poi essere sospesa il 7 del mese, viste le precipitazioni.
La scelta dei giorni scorsi di sospendere temporaneamente il rilascio ed ora di riattivarlo va nella direzione di risparmiare risorsa per prolungare la distribuzione irrigua, dando maggiore soddisfazione ad un territorio già gravemente deficitario. L’ente consortile ha ribadito che l’attuale rilascio dalla diga del Brugneto non è parte della trattativa in corso, ma della fase transitoria del precedente accordo.


PIEMONTE
TEMPESTIVO INTERVENTO PER RIPRISTINARE FUNZIONALITÀ DIRAMATORE

Un importante intervento per ripristinare il corretto funzionamento del diramatore Vigevano e la rete fognaria sottostante: l’Associazione Irrigazione Est Sesia (con sede a Novara) è intervenuta in tempi record a seguito delle segnalazioni da parte di cittadini del Vigevanese, colpiti da allagamenti dovuti ad una situazione eccezionale, cioè la rottura della rete fognaria sottostante uno dei principali canali del territorio risicolo più importante d’Europa.
Un “team” di 10 persone, coordinato dall’ufficio idrometrico dell’ente consorziale, ha lavorato incessantemente 48 ore per contenere le acque, ripristinare il diramatore ed evitare disagi alle aziende agricole a valle.  Si è trattato di un intervento complicato per diversi motivi: il diramatore Vigevano ha un percorso di 30 chilometri e in molti tratti interseca infrastrutture importanti come la rete fognaria, il cui cedimento ha fatto da inghiottitoio, asportando e dilavando il terreno sotto alla platea del diramatore, causandone il cedimento.
Si è dovuto quindi procedere per gradi, organizzando l’ “asciutta” del canale: un’operazione molto complicata, se non si vuole pregiudicare per settimane il corretto funzionamento della rete consortile ed assicurare l’approvvigionamento d’acqua, necessario in un momento delicato della stagione irrigua. Nel fine settimana, l’acqua è stata tolta all’imbocco del diramatore a Galliate ed è stato necessario rimpiazzarla sul territorio, sfruttando tutti gli altri canali gestiti dall’ente consortile.
È stato quindi possibile individuare l’ampia voragine creatasi nella rete fognaria, che scorre 3 metri sotto il canale e che ne ha determinato il cedimento della platea.


FRIULI VENEZIA GIULIA
INAUGURATO PONTE ORA SI ATTENDE SCOLMATORE

Il torrente Cormor viene definito una bomba ad orologeria: così è stata introdotta l’inaugurazione del nuovo ponte ad arco, che collega Basaldella con la frazione di Campoformido.
Realizzato dal Consorzio di bonifica Pianura Friulana (con sede ad Udine) in un anno e mezzo, l’intervento ha ricevuto uno stanziamento di € 2.650.000,00 destinati non solo al rifacimento del manufatto, ma anche ad interventi di manutenzione nel torrente. Sarà, però, solo lo scolmatore, per la cui realizzazione si è in attesa di finanziamento, a completare davvero la messa in sicurezza dell’intero territorio toccato dal Cormor, che interessa 41 comuni e 300.000 abitanti.
Previsto nel “Piano Stralcio per la sicurezza idraulica del torrente Cormor”, il canale scolmatore  convoglierà le acque verso il torrente Torre, con una portata stimata intorno ai cento metri cubi al secondo, alleggerendo in modo significativo il carico idraulico sul territorio. La spesa stimata è di circa centoquaranta milioni di euro.


VENETO
RIQUALIFICAZIONE FLUVIALE IN CENTRO URBANO

Il Consorzio di bonifica Piave (con sede a Montebelluna, nel Trevigiano) è impegnato con interventi di riqualificazione ambientale lungo un tratto del canale demaniale Colatore Meolo, nell’omonimo centro urbano.
Il Comune di Meolo ha ottenuto il finanziamento grazie al programma FESR 2021-27 della Regione Veneto a finanziamento delle Strategie Integrate di Sviluppo Urbano Sostenibile SISUS nell’ambito dell’area urbana basso Piave urbano, di cui il comune capofila è San Donà di Piave. Il tratto di canale è un vecchio ramo del fiume Meolo e che venne deviato negli anni ’50, lasciando un alveo di grandi dimensioni con poca acqua a ridotta velocità, determinando conseguenti problematiche di carattere sanitario.
Si tratta di un progetto di vivificazione, che prevede la formazione di un alveo di magra e di una golena, che verrà utilizzata sia per permettere la manutenzione che per mettere a dimora essenze erbacee autoctone con funzioni di fitodepurazione mentre, in caso di piena, il livello salirà e ritroverà l’ampia sezione originaria.


TOSCANA
COSTANTE CONFRONTO CON IL TERRITORIO

Resta strategica la collaborazione tra il Comune di Roccastrada ed il Consorzio di bonifica 6 Toscana Sud (con sede a Grosseto).
Nel corso di un incontro è stato ribadito l’impegno dell’ente consortile per un’attenta gestione dei corsi d’acqua, che fanno parte dell’ampia area delle cave, gestita dalla ditta Fibran: un piano puntuale di manutenzioni ordinarie è essenziale per garantire la sicurezza dei circa duecento dipendenti dell’importante realtà economica del territorio.
È stata poi posta attenzione anche su un’altra area storicamente delicata dal punto di vista idraulico: quella del Madonnino dove, oltre agli interventi di manutenzione ordinaria regolarmente eseguiti sul reticolo, grande beneficio potrà arrivare dalla cassa di espansione alla confluenza tra Bruna e Fossa, in località Beccarello (conclusione dei lavori prevista entro la fine 2026).
Attenzione è stata chiesta pure per le criticità del fosso Ribolla e della zona di Falsacqua: si tratta di due problematiche note all’ente consorziale che, pur non avendo al momento competenza, si è attivato per individuare possibili soluzioni. Infine, è stato toccato il tema degli invasi, cruciale per la provincia di Grosseto e per l’intera Toscana Sud: manca acqua ed in prospettiva questa carenza non potrà che diventare più pressante, rischiando di mettere in ginocchio un settore chiave come quello agricolo.
Anche la fragilità idraulica del territorio comunale di Asciano è ben nota al “Toscana Sud”: il più recente intervento, inserito nel Piano Attività Bonifica (unità idrografica Sinistra Ombrone), ha riguardato il borro Bestinino, con la decespugliazione della vegetazione infestante.


EMILIA ROMAGNA
SFALCI PER UN MILIONE DI EURO

È in corso il servizio di sfalcio dei canali consortili nel territorio di pianura: il Consorzio di  bonifica Parmense (con sede nella “città ducale”), coadiuvato anche da personale esterno, interviene,  grazie all'ausilio di 16 mezzi fra escavatori e trattori, dotati di trincia e benna falciante, nel primo periodo in calendario (il secondo intervento sarà effettuato nel periodo autunnale).
L'importo complessivo degli interventi è finanziato dall’ente consortile per 1 milione di euro ed i lavori riguardano l’intera rete di canalizzazioni, lunga oltre millecinquecento chilometri.
Le operazioni di sfalcio e decespugliamento interessano i cavi consorziali dei seguenti bacini: "Stirone-Ongina", che coinvolge i comuni di Busseto, Polesine Zibello, Roccabianca e Soragna per oltre cinquecento chilometri di complessiva lunghezza sfalciabile; "Parma-Taro", comprendente parte del territorio di Colorno ed i comuni di Sissa Trecasali, Torrile, una porzione della città di Parma per più di quattrocento chilometri sfalciabili; "Enza-Parma", lungo il territori dei comuni di Sorbolo Mezzani, parte di Colorno e Parma per oltre quattrocento chilometri soggetti a sfalcio; "Taro-Stirone", in cui rientrano i canali di Fontanellato, Fontevivo, Medesano, Noceto e San Secondo Parmense per più di trecento chilometri sfalciabili.


TOSCANA
APPROVATO BILANCIO CONSORZIALE

Si è riunita a Firenze l’Assemblea del locale Consorzio di bonifica 3 Medio Valdarno: all’ordine del giorno, le variazioni di bilancio e degli atti di programmazione, oltre che i il consuntivo 2024. La terza variazione si è resa necessaria a seguito degli eventi alluvionali del mese di marzo e più precisamente per l’iscrizione  dell’importo di 18.200.000 euro per interventi di somma urgenza.
La quarta variazione si è invece resa necessaria per maggiori entrate dalla contribuenza (+560.000 euro), la cui percentuale volontaria  di riscossione si attesta su circa il 93% e maggiori spese per i lavori sul Dogaia dei Quadrelli  e sullo scarico della Senice nel Quadrelli a Quarrata.
Oltre a questi interventi nuove, maggiori risorse saranno impiegate per l’adeguamento argine destro del torrente Bure in località Spedalino di Agliana (+290.000 euro), la stabilizzazione dell’alveo e delle sponde del torrente  Agliena in comune di Certaldo (+ 230.000 euro), la rimozione del materiale legnoso lungo le aste presenti nel bacino idrografico del torrente Sieve nei comuni di Pontassieve e Rufina (+400.000 euro), l’incremento di 1.700.000 euro delle spese risultanti dall’approvazione del Progetto di Fattibilità Tecnico Economica per la realizzazione del nuovo cantiere operativo per l’area pratese e pistoiese ad Agliana.
L’Assemblea ha infine approvato il Bilancio d’Esercizio 2024, che permetterà quest’anno di reimpiegare oltre un milione di euro per maggiori lavori sui fiumi del comprensorio.


VINCENZI IN SARDEGNA

Il Presidente ANBI, Francesco Vincenzi, partecipa lunedì 14 Luglio all’inaugurazione della condotta di collegamento Sanluri Bassi-Samassa per l’efficientamento e l’ottimizzazione della gestione irrigua; la cerimonia, organizzata dal Consorzio di bonifica Sardegna Meridionale (con sede a Cagliari), si tiene, a partire dalle ore 10.00, in località Bau Sa Teula del comune di Samassi, nella provincia Sud Sardegna.

 
Per maggiori approfondimenti www.anbi.it
SETTIMANALE DELL´ASSOCIAZIONE NAZIONALE CONSORZI DI GESTIONE E TUTELA TERRITORIO E ACQUE IRRIGUE
Direttore Responsabile: Massimo Gargano - Registrazione Tribunale di Roma n. 559/98 del 25 novembre 1998
Redazione: Via S.Teresa, 23 - 00198 Roma - Tel. 06/844321 - Fax 06/85863616
Sito internet: anbi.it - eMail: anbimail@tin.it

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