ROMA 8-9-LUGLIO: È TEMPO DI ASSEMBLEA ANBI
“L’acqua coltiva la Pace” è il titolo dell’ Assemblea ANBI 2025, che si terrà martedì 8 (pomeriggio) e mercoledì 9 (mattina) Luglio p.v. nel Centro Congressi del TH Roma – Carpegna Palace Hotel, nella Capitale.
L’annuale appuntamento è una riconosciuta occasione di confronto a più voci su temi di pressante attualità quali lo stato e le prospettive gestionali delle risorse idriche, nonché le loro conseguenze sulla condizione idrogeologica e l’economia dei territori.
I lavori saranno articolati in 5 panel di discussione: coesione territoriale; riuso delle acque depurate; politiche europee; infrastrutture idrauliche (bacini idrici multifunzionali, schemi idrici, ecc.); irrigazione, che produce cibo, identità ed ambiente.
Insieme ai rappresentanti dei 142 Consorzi di bonifica ed irrigazione e delle Organizzazioni Professionali Agricole, è annunciata la presenza di Ministri ed esponenti di Governo e Parlamento, unitamente ad espressioni del mondo accademico, imprenditoriale e della società civile. Sono attesi gli interventi dei Vicepremier, Matteo Salvini (Ministro Infrastrutture e Trasporti) ed Antonio Tajani (Ministro Esteri), nonchè dei Ministri, Luca Ciriani (Rapporti con Parlamento) e Francesco Lollobrigida (Agricoltura, Sovranità Alimentare, Foreste). Con il Presidente, Francesco Vincenzi ed il Direttore Generale ANBI, Massimo Gargano, nei panel di discussione si confronteranno Giorgio Maria Bergesio, Vicepresidente Commissione Agricoltura Senato; Francesco Battistoni, Commissione Ambiente Camera Deputati; Giuseppe Blasi, Capo Dipartimento MASAF; Antonio Vincenzi, Confagricoltura (“Risorse idriche e territori sicuri: le nuove sfide delle politiche di coesione”); Stefano Zannier, Assessore Regione Friuli Venezia Giulia; Alessio Mammi, Assessore Regione Emilia Romagna; Giancarlo Righini, Assessore Regione Lazio; Nicola Caputo, Assessore Campania (“Nuove opportunità dal Parlamento: la collaborazione tra i Consorzi di bonifica e le Regioni”); Barbara Marinali, Vicepresidente Utilitalia; Marco Casini, Segretario Generale AUBAC; Attilio Toscano, Docente Università Bologna (“Acque reflue: una sfida di sistema”); Cristiano Fini, Presidente CIA; Ettore Prandini, Presidente Coldiretti (“Acqua: cuore del made in Italy agroalimentare”). Al termine della prima giornata di lavori sarà anche presentato il libro “Il cibo a pezzi. La guerra nel piatto”, presenti gli autori Vincenzo Gesmundo, Roberto Weber, Felice Adinolfi.
OSSERVATORIO ANBI RISORSE IDRICHE
IL MEDITERRANEO NON È MAI STATO COSI’ CALDO E BOLLE PIU’ DEI CARAIBI MENTRE IL SUOLO ITALIANO RAGGIUNGE I 50 GRADI!
VINCENZI:“E’ UNA CONDIZIONE A FORTE RISCHIO SOCIALE”
Se la persistente ondata di calore, che continua a soffocare il continente europeo (temperature superiori anche di 10 gradi alla media in Francia, Paesi Bassi, Germania, Inghilterra, Portogallo e Spagna) rende evidente come le nostre esistenze saranno pesantemente condizionate dalla crisi climatica e come le politiche di adattamento necessitino di un’accelerazione, i dati più preoccupanti riguardano le temperature marine: il Mediterraneo occidentale si è infatti trasformato nel mar Rosso, registrando temperature addirittura superiori a quelle dei mari caraibici (fonti: C3S; CEAM; ECMWF; Meteored).
Ad evidenziarlo è l’Osservatorio ANBI Risorse Idriche, che segnala come le anomalie delle temperature medie, a fine Giugno, oscillino tra +4° e +6° su una grande porzione di mare, che va dal Tirreno fino a Gibilterra e dal Sud della Francia alle coste del Nord Africa; nei prossimi giorni, tra Sicilia e Calabria (ma non solo), la temperatura delle acque marine toccherà i 31° e non scenderà sotto i 29° neanche nelle ore notturne: in un mese, l’incremento è stato di oltre 6°(!!!), di cui 2° solo nella scorsa settimana, segnando addirittura +3° nell’alto Adriatico; mai il Mare Nostrum era stato così caldo!
“E’ una situazione a forte rischio dal punto di vista meteorologico, idrologico, ambientale e conseguentemente sociale” ha ammonito Francesco Vincenzi, Presidente ANBI.
Allarmanti segnali della pericolosità di queste anomalie termiche sono stati nei giorni scorsi le violente piogge e gli allagamenti, che in Piemonte hanno interessato soprattutto la Val di Susa, con lo straripamento del torrente Frejus, che ha inondato Bardonecchia mentre, in Lombardia, sull’Alta Valtellina sono caduti quasi settanta millimetri d’acqua in poche ore, provocando frane ed allagamenti. Nel prossimo weekend, intensi fenomeni meteo dovrebbero registrarsi dapprima sull’Italia Nordoccidentale, coinvolgendo anche Emilia Romagna e la costa settentrionale della Toscana per poi spostarsi sul Nord-Est con preoccupanti cumulate di pioggia (fonte: Meteored).
“Tutto questo – ha sottolineato Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI - mentre nel resto della Penisola e soprattutto nelle regioni più assetate del Sud, le temperature continueranno ad essere soffocanti e le precipitazioni assenti, salvo sporadici rovesci, che riguarderanno principalmente l’Appennino. E’ una condizione d’acclarata emergenza, che sarà un altro dei fili conduttori dell’Assemblea Nazionale dei Consorzi di bonifica ed Irrigazione, in programma martedì 8 e mercoledì 9 Luglio, a Roma.”
Particolarmente interessante (e preoccupante) per le conseguenze, che potrà avere sull’economia e l’equilibrio ecosistemico dei territori italiani, è una mappa diffusa dall’Esa (Agenzia Spaziale Europea) con le temperature anche della superficie terrestre: lì, dove l’aria nei giorni scorsi ha toccato punte di circa quaranta gradi (nel Foggiano, nella Sicilia meridionale, nella Sardegna orientale), la temperatura del suolo sfiorava i cinquanta gradi!
Altro primato collezionato in un Giugno meteorologicamente da record è quello dello zero termico, registrato domenica 29, a m. 5545 sopra Pratica di Mare; conseguentemente i ghiacciai alpini accelerano il previsto scioglimento fino a perdere 1 metro in 10 giorni come nel caso del Rodano, in Francia.
In questo quadro rovente va inevitabilmente accentuandosi la crisi idrica in alcune regioni del Sud Italia, nonostante l’attivazione di misure di contenimento dei consumi d’acqua. Nella pugliese Capitanata, probabilmente il territorio più arido del Paese nel 2025, si è già perso il 20% delle superfici coltivate a pomodoro, in particolare nella zona Nord del Fortore, dove la stagione irrigua non è mai iniziata, poiché la poca acqua rimasta nell’invaso di Occhito (mln. mc. 69,37; il “volume morto”, sotto al quale non si può prelevare, è fissato a 40 milioni) è perlopiù destinata al consumo potabile; ad aggravare la drammatica situazione è la scarsità di pioggia, che non ha consentito alcuna ricarica delle falde e che nel mese di giugno ha registrato un deficit di circa l’87% sulla provincia di Foggia (fonte Arif, elaborazione ANBI) ed oggi i volumi totali rimanenti negli invasi locali ammontano a mln. mc. 95,33 cioè meno del 29% dei volumi di riempimento autorizzati.
Altra grave situazione è quella della Basilicata, dove l’acqua disponibile nei bacini si è ridotta di circa tredici milioni di metri cubi in 10 giorni; la quantità di risorsa idrica trattenuta dalle dighe lucane ammonta ora a mln. mc. 239,88, vale a dire quasi 35 milioni in meno dell’anno scorso.
In Sicilia, nei primi 20 giorni di Giugno, la quantità d’acqua conservata negli invasi è calata di circa dieci milioni di metri cubi, attestandosi attorno ai trecentosessanta milioni, nonostante significative, seppur localizzate piogge soprattutto sulla provincia di Enna.
Risalendo la Penisola, i fiumi della Campania sono tutti in calo con il record del Garigliano, il cui fluire in alveo si è abbassato di 28 centimetri in una settimana.
Al Centro continua ad allarmare la condizione dei laghi a causa del costante abbassamento dei livelli idrometrici: nel Lazio, i due invasi “castellani” della provincia di Roma (Albano e Nemi) sono scesi, in 7 giorni, rispettivamente, di 3 e 2 centimetri; in riduzione sono anche le portate dei fiumi Tevere ed Aniene, mentre in Sabina cresce quella del Velino.
Mentre l’Autorità del bacino distrettuale dell’Appennino Centrale ha annunciato l’accordo per destinare parte delle acque del bacino toscano di Montedoglio all’asfittico lago Trasimeno (in pochi anni ha perso 1 metro sui 6 di altezza media), vanno riducendosi seppur lievemente anche i livelli di altri corpi idrici dell’Umbria: nell’invaso di Maroggia rimangono ancora 3,38 milioni di metri cubi d’acqua.
Scarse sono state le piogge in Abruzzo, dove la maglia nera se l’aggiudica la provincia di Chieti (una delle città più a rischio per il potabile) con soli mm. 4,5 di cumulata media a Giugno; l’invaso di Penne trattiene ancora mln. mc. 6,12 d’acqua a disposizione dell’agricoltura pescarese.
E’ ancora abbondante la risorsa stoccata nei bacini delle Marche (mln. mc. 51,94): un’ottima notizia alla luce della riduzione delle portate fluviali, registrata nelle recenti settimane.
In Toscana, la portata del fiume Ombrone (mc/s 1,54) è tornata a scendere al di sotto del Deflusso Minimo Vitale (DMV) fissato, a Sasso d’Ombrone, a 2 metri cubi al secondo.
Al Nord, l’andamento dei flussi idrici è ovunque in calo anche se, a seguito degli annunciati eventi meteo, tale condizione potrebbe repentinamente cambiare con rischi per la sicurezza idrogeologica dei territori sub-alpini e della Liguria (in primis, il Levante e la provincia di Genova), dove peraltro sono attualmente decrescenti i livelli dei fiumi Magra, Vara, Entella ed Argentina.
Tra i grandi laghi, il Verbano è al 90,3% di riempimento, il Benaco all’85,7%, il Sebino al 69,3%, il Lario al 60,6%.
In Valle d’Aosta è stabile la condizione della Dora Baltea che, beneficiando della fusione glaciale. mantiene una portata di gran lunga superiore alla media (+127%!); in crescita anche il livello del torrente Lys.
I flussi idrici nel fiume Po continuano a registrare la netta contrazione in atto da settimane: a Pontelagoscuro, il deficit è del 60% circa.
In Piemonte, a conferma di eventi meteo violenti ma circoscritti, le altezze idrometriche dei fiumi sono ad oggi decrescenti.
In Lombardia, le riserve idriche registrano un deficit di mln. mc. 156 rispetto alla media storica; il differenziale sull’anno scorso è circa -36%.
Nel Veneto, le portate dei fiumi sono nettamente più basse del normale: il deficit di portata dell’Adige è stimabile al 56,5%, mentre quello della Livenza è di circa il 40%. Nel complesso, il riempimento medio dei bacini nel distretto delle Alpi Orientali è pari al 72%.
In Emilia-Romagna, infine, i flussi dei fiumi appenninici sono scarsi e, nel caso della Secchia, inferiori ai valori minimi storici.
VENETO
REALIZZATI TRE MICRO INVASI
Nell’ambito del progetto SOS.AGRI.CLIMA, il Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta ( con sede a San Bonifacio, in provincia di Verona) ha completato la realizzazione di 3 nuove aree umide nei comuni veronesi di Legnago e Terrazzo, preziose come habitat per la fauna locale e strumento naturale per la regolazione del clima.
Contestualmente sono state realizzate fasce tampone vegetate lungo i corsi d’acqua per migliorare la qualità di suolo e patrimonio idrico; effettuato anche il ripristino della rete idraulica minore per una gestione più efficiente e sostenibile.
Agricoltura ed ambiente fanno così squadra per mitigare le conseguenze del cambiamento climatico: in questo caso, il ruolo di coordinatore spetta all’ente consorziale, in collaborazione con 6 aziende agricole del territorio.
Ora inizia la seconda fase del progetto, con attività di monitoraggio ambientale, manutenzione degli interventi e visite didattiche sul campo, per valorizzare e condividere le buone pratiche e valutarne la replicabilità in altre aree.
LAZIO
DISPOSTO FERMO IMPIANTI IRRIGUI
Al fine di razionalizzare l’utilizzo dell’acqua ed ottimizzare i consumi energetici in funzione delle domande d’irrigazione presentate, il Consorzio di bonifica Valle Liri (con sede a Cassino, nel Frusinate) ha comunicato che verrà effettuato il fermo impianti a partire da sabato 5 Luglio.
L’irrigazione sarà sospesa 1 giorno alla settimana, ad eccezione del comprensorio “Destra Liri Badia” a servizio dei comuni di Esperia e S. Giorgio a Liri (2 giorni settimanali di stop) e dell’impianto irriguo Cassino - Sant’Elia Fiumerapido (oltre a 24 ore di sospensione del servizio si prevede il fermo pomeridiano dalle ore 12.00 alle ore 17.00 di tutti i giorni).
VENETO
DISTRETTO FLOROVIVAISTICO PROGETTO TRASFORMAZIONE IRRIGUA
Il Consorzio di bonifica Bacchiglione (con sede a Padova) ha incontrato i rappresentanti del distretto florovivaistico del comune di Saonara per illustrare il progetto di trasformazione irrigua, prezioso in ottica di adattamento al cambiamento climatico.
Con circa cinquanta aziende florovivaistiche, distribuite su una superficie complessiva di 400 ettari, Saonara rappresenta un distretto, tra i più importanti a livello nazionale, con una lunga tradizione che risale ad oltre un secolo fa. Negli ultimi anni la disponibilità di risorsa idrica è diminuita, rendendo necessario un intervento per garantire un adeguato approvvigionamento d’acqua per la produzione vivaistica.
Il progetto proposto dall’ente consortile consiste nella realizzazione di un nuovo impianto di sollevamento (portata di 200 litri al secondo e predisposizione per l’installazione di un’ulteriore elettropompa), che preleva l’acqua dall’Idrovia Padova-Venezia e va ad alimentare il collettore irriguo; il manufatto sarà dotato di sistemi di automazione e telecontrollo per la misurazione dei livelli e della portata. Il progetto prevede anche la realizzazione di un nuovo canale collettore con una lunghezza di circa cinquemilaottocento metri a Nord-Est della Strada dei Vivai.
Il primo tratto del canale in uscita dall’impianto irriguo (circa duemilasettecento metri), sarà costituito da una tubazione in polipropilene, mentre il secondo di tremila metri circa è interamente a cielo aperto.
MARCHE
PARTITI LAVORI RIPRISTINO VIABILITA’ PUBBLICA PROVINCIALE POST ALLUVIONE 2023
A fine 2024 prendeva vita l’accordo per il trasferimento del ruolo di soggetto attuatore dalla Provincia di Pesaro al Consorzio di bonifica Marche per la realizzazione di una serie di interventi atti a ripristinare la viabilità pubblica provinciale, compromessa dall’alluvione del 16 Maggio 2023.
Presente Giovanni Paolini, Presidente della Provincia interessata, sono stati presentati gli interventi interessanti i comuni di Fano, Gabicce Mare, Montegrimano Terme, Pesaro, Sassocorvaro Auditore, Montefelcino, Pergola, Cagli, Lunano, Monte Cerignone, Macerata Feltria, Mercatino Conca ed Urbino.
L’accordo sottoscritto riconosce all’ente consortile (con sede nella città di Pesaro) una struttura adeguata a svolgere il ruolo di soggetto attuatore come già proficuamente dimostrato per la realizzazione degli interventi relativi all’alluvione 2022.
Al 30 Giugno 2025 sono 28 i professionisti, fra geologi e ingegneri, cui l’ente consorziale ha affidato i lavori necessari a garantire la transitabilità in sicurezza della rete viaria nei vari comuni interessati. Sono stati realizzati 14 progetti, che “accorpano” più interventi in diversi comuni, dove si andrà perlopiù a risolvere episodi franosi che, riducendo la larghezza delle carreggiate, limitano la sicurezza di alcuni tratti stradali, creando notevoli disagi e disservizi.
Gli interventi sono finanziati attraverso il P.N.R.R. (Piano Nazionale Ripresa e Resilienza) per un valore complessivo di circa quindici milioni di euro.
L’augurio è che, almeno per il futuro, anche nelle Marche si segua la logica adottata da molte altre regioni italiane, dove la manutenzione del reticolo idrografico viene intesa come attività a beneficio universale, nella quale investire in maniera ampia e condivisa, smettendo così di rincorrere le emergenze per alluvioni o siccità.
EMILIA ROMAGNA
COMPLETATA OPERA STRATEGICA
Sono stati completati in 3 mesi, dal Consorzio di bonifica Renana (con sede a Bologna) i lavori di ripristino, automazione elettromeccanica e telecontrollo dell'importante manufatto idraulico, che regola lo scarico delle acque del canale Dosolo, situato a monte dell'omonima cassa di espansione a Sala Bolognese in un territorio idraulicamente fragile, anche a causa della subsidenza.
È stato completamente rigenerato ed innovato lo snodo idraulico che consente lo scarico del Dosolo nel canale Collettore Acque Basse: entrambi sono consorziali canali artificiali, che sgrondano 5.000 ettari di pianura, rientranti anche nel comune di Calderara.
Il manufatto era stato danneggiato durante recenti fenomeni alluvionali; quindi, sono state collocate nuove paratoie in acciaio inox, dotate di telecontrollati meccanismi elettromeccanici di manovra e di un idrometro con sensore radar. Inoltre, si è inserito nel condotto idraulico di scarico un dissipatore del flusso per controllare la velocità di scarico dell'acqua, stante il notevole dislivello tra i due canali.
Contestualmente sono state rifatte e adeguate le sponde dei canali collegati dal manufatto. Si tratta di un’opera strategica per la prevenzione del rischio idraulico nell'area e che ha comportato un investimento di 300.000 euro. Si tratta del 56° intervento, concluso dall’ente consortile da Giugno 2023 ad oggi, sulle 115 opere progettate per la completa rigenerazione del reticolo idraulico di Bonifica.
I restanti 59 interventi sono già in fase attuativa; in totale si tratta di oltre centosessantasette milioni di euro impiegati dall’ente consorziale per potenziare la sicurezza idraulica e la disponibilità idrica nella pianura tra Samoggia e Sillaro.
LAZIO
PIU’ SICUREZZA IDRAULICA AL TERRITORIO DEL LIRI
Il Consorzio di bonifica Conca di Sora (con sede nell’omonima cittadina, in provincia di Frosinone) è impegnato nella complessa attività di rimozione di alberature e tronchi di grande diametro, presenti all’interno del fiume Liri, nel tratto ricadente all’interno del centro abitato comunale.
Parallelamente, mediante l’utilizzo della motobarca sfalciante, è stato eseguita la pulizia del “troppo pieno” del canale Mancini, insistente sul corso del Liri. Tali interventi, realizzati grazie alla ultradecennale collaborazione con il Comune, sono finalizzati alla salvaguardia idraulica del territorio con l’obbiettivo di prevenire situazioni di criticità idrogeologica.
TOSCANA
LAVORI SU CATERATTA
Sono terminati i lavori relativi all’intervento di manutenzione incidentale sul manufatto di attraversamento dell’argine destro del fiume Elsa, in corrispondenza dell’immissione del borro del Vicariato, a Certaldo.
Qui il Consorzio di bonifica Medio Valdarno (con sede a Firenze) è intervenuto, al fine di dare maggiore forza a tutto il manufatto di regolazione idraulica; nel corso dei lavori si è provveduto anche a varie sistemazioni fluviali per migliorare la stabilità delle sponde.
Ogni anno l’ente consortile riceve segnalazione o individua centinaia di criticità idrauliche, soprattutto a seguito del passaggio delle piene più importanti e dei principali eventi meteo: è il caso del lavoro appena terminato a Certaldo sul fiume Elsa, dove gli organi di regolazione idraulica sono tantissimi, tutti controllati e via via migliorati, grazie alle risorse raccolte ogni anno con il contributo consortile.
PUGLIA
LAVORI IDROVORA
Il Consorzio di bonifica Capitanata (con sede a Foggia) prosegue i lavori di potenziamento dell’idrovora di Ciccallento, in agro di Rignano Garganico.
I lavori rientrano nel progetto “Bacino Torrente Candelaro – Stazione di Pompaggio e fornitura di n.2 nuove pompe sommerse” finanziato da Regione Puglia nell’ambito del Patto per la Puglia - FSC 2014-2020 "Infrastrutture per la risorsa idrica".
TOSCANA
PIU’ OCCUPAZIONE ED INNOVAZIONE
Il Consorzio di bonifica 6 Toscana Sud (con sede a Grosseto) ha approvato il bilancio d’esercizio 2024; ecco alcuni numeri, che fotografano l’attuale situazione di “Cb6”: € 4.600.000,00 di immobilizzazioni, € 38.900.000,00 di attivo circolante, € 1.300.000,00 di patrimonio netto, € 7.300.000,00 nel fondo rischi; inoltre, un indebitamento molto basso (poco più di sei milioni di euro, di cui circa un milione per mutui); 25 milioni di crediti, in gran parte nei confronti di Regione Toscana e di Ministeri per contributi straordinari, assegnati ma ancora da incassare per progetti strategici sull'irrigazione. L’utile di bilancio è di circa ventitremila euro.
I dipendenti sono passati da 104 a 108 ed i fornitori, per gran parte aziende del territorio, sono pagati mediamente con 9,6 giorni di anticipo, rispetto alla scadenza contrattuale. L’ente consortile ha approvato anche il piano triennale dell’informatica; tra gli interventi previsti: un nuovo sito Internet accessibile a tutti, nel rispetto delle normative Agid ed un ufficio per la transizione digitale. Infine, è arrivato anche il via libera al regolamento sui servizi tecnici (ripartizione dell’incentivo per le funzioni tecniche, acquisti e forniture).
Sul piano operativo, l’ente consorziale ha terminato il programma di manutenzioni ordinarie sul canale San Rocco, che raccoglie circa il 60% delle acque piovane dall’area urbana di Grosseto; i lavori hanno riguardato l’asta principale tra Marina di Grosseto e Vallerotana, con la decespuglazione della vegetazione infestante, i tagli in alveo e l'allontanamento delle cannucce rimosse.
CONSORZI DI BONIFICA ED INTELLIGENZA ARTIFICIALE: ECCO AMICO CBAI
IN TOSCANA SARA’ AVVIATO UN LABORATORIO PER L’IA APPLICATA ALLA BONIFICA
VINCENZI: “INNOVAZIONE E TECNOLOGIA SARANNO FILO CONDUTTORE ANCHE DELLA PROSSIMA ASSEMBLEA NAZIONALE DEI CONSORZI DI BONIFICA ED IRRIGAZIONE A ROMA”
Nasce per facilitare la trasparenza ed il rapporto con il cittadino, la gestione dei documenti e la redazione degli atti: ANBI Toscana presenta “Amico CBAI”, il primo assistente virtuale, basato sull’ Intelligenza Artificiale, pensato per il mondo degli enti consortili, rendendo più semplice, trasparente ed efficiente il dialogo con i cittadini attraverso l’impiego di strumenti digitali, che migliorano l’accesso ai servizi e potenziano la capacità operativa degli enti; un progetto realizzato nei Consorzi di bonifica “Alto Valdarno” e “Toscana Sud” in collaborazione con Università degli Studi di Firenze e Lascaux, realtà aretina specializzata nel settore informatico.
A tenere a battesimo il progetto toscano è ANBI, che lo ha inserito e presentato tra le soluzioni più innovative basate sull’utilizzo delle nuove tecnologie, che saranno uno dei fili conduttori della prossima Assemblea Nazionale dei Consorzi di bonifica ed irrigazione (8-9 Luglio, Centro Congressi Hotel Carpegna, a Roma).
“Una novità che facilita il dialogo tra enti e cittadini, migliora la gestione documentale e supporta la redazione degli atti amministrativi, consentendo di risparmiare tempo, risorse ed energie da destinare ad attività strategiche per il territorio” ha commentato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI.
“I Consorzi di bonifica guardano con grande interesse all’Intelligenza Artificiale così come a tutti gli strumenti di innovazione – ha affermato il Presidente ANBI Toscana, Paolo Masetti – Continueremo a lavorare, sperimentando e sfruttando le nuove tecnologie per migliorare i servizi ai cittadini ed il nostro lavoro.”
“Amico CBAI” segna una svolta concreta.
“Ottimizzare l’efficienza dell’ente, la trasparenza con il cittadino, la redazione e l’archiviazione degli atti è l’esigenza, da cui siamo partiti – ha spiegato Serena Stefani, Vicepresidente ANBI Toscana - Abbiamo scoperto che era possibile raggiungere questi obbiettivi attraverso l’applicazione dell’Intelligenza Artificiale. Grazie ad essa abbiamo sviluppato il progetto con il Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Firenze e la Lascaux, un’azienda del territorio che, come noi, crede nello sviluppo delle nuove tecnologie. È nata così la “chatbot Amico CBAI” che, con un linguaggio chiaro, accessibile e sempre aggiornato, è attiva 24 ore su 24, 7 giorni su 7 e può fornire informazioni su corsi d’acqua, interventi di manutenzione, progetti idraulici, competenze territoriali, contributi consortili e situazioni di pagamento: una vera e propria “voce digitale” dell’ente consortile, in grado di rispondere, in tempo reale, via chat ma anche per e-mail o WhatsApp, a tutte le richieste con un servizio capillare e personalizzato, avvicinando l’ente ai cittadini.”
Conclude Stefani con un esempio efficace: “Ogni anno arrivano, al mio Consorzio di bonifica, un migliaio di segnalazioni da parte dei cittadini. Ogni segnalazione per essere evasa necessita di un tempo stimato in circa novanta minuti ed impegna vari operatori. Con Amico CBAI i tempi si azzerano. Significa che, in un anno, vengono risparmiati complessivamente 180 giorni di lavoro: un monte- tempo prezioso, che possiamo investire in altre importanti attività per il territorio.”
“Amico CBAI è un vero sportello digitale, capace di apprendere, migliorare giorno dopo giorno, redigere bozze di atti amministrativi e supportare l’attività tecnica. È un alleato strategico, che unisce la nostra intelligenza territoriale ad una nuova intelligenza digitale” ha aggiunto Fabio Zappalorti, Direttore Generale ANBI Toscana, annunciando che, nella regione, sarà avviato un vero e proprio laboratorio per l’Intelligenza Artificiale applicata alla Bonifica, insieme ad Università, “startup” ed Istituzioni.
“Innovazione, tecnologia ed Intelligenza Artificiale sono le parole, che ci accompagnano per affrontare le sfide dei prossimi anni – ha aggiunto Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI - Sono indispensabili per dare risposte concrete a cittadini, territori ed imprese.”
“La piattaforma utilizzata si distingue per la capacità di impiegare tecniche, che combinano l’IA generativa con le basi di conoscenza dei Consorzi di bonifica, garantendo risposte precise, pertinenti e tempestive. Inoltre è in grado di assistere il personale dell’ente nella redazione automatizzata di documentazione amministrativa, contribuendo a ridurre i tempi di lavorazione ed a snellire i processi interni” ha spiegato Michele Mearini, Direttore Tecnico- CTO di “Lascaux”.
“Una delle caratteristiche di questa tecnologia è di rendere più fruibile l’informazione ai cittadini, che così possono verificare il valore che, con il suo operato, il Consorzio di bonifica porta sul territori” ha concluso Marco Becattini, Docente all’Università di Firenze.

EMILIA ROMAGNA
PROGETTO INTERNAZIONALE ARCADIA A DENVER PRESENTATA ESPERIENZA ITALIANA
Valorizzare l’approccio del progetto ARCADIA nell'ottica dello sviluppo di strategie adattive e transizioni ecologiche, basate su infrastrutture verdi e blu: il Consorzio C.E.R.-Canale Emiliano Romagnolo (con sede a Bologna) è stato invitato a Denver, negli U.S.A., per illustrare le soluzioni innovative, sviluppate nell’ambito del progetto europeo ed in particolare le esperienze sul campo, condotte nel laboratorio di co-innovazione dell’Emilia-Romagna.
Al centro dell’intervento, che l’ente consortile ha tenuto nel corso di un incontro organizzato nella sede di “Denver Water”, in sinergia anche con Denver Botanic Gardens e One World One Water Center, c'era il tema delle Nature-Based Solutions (NbS) applicate alla gestione dei bacini idrografici (aree forestali per l’infiltrazione e la ricarica delle falde), l’integrazione tra riforestazione e stabilizzazione dei versanti, il recupero della biomassa.
TOSCANA
NUOVO DIRETTORE CONSORTILE
Il Consorzio di bonifica 2 Alto Valdarno (con sede ad Arezzo) ha un nuovo Direttore Generale: ildott. Tulio Marcelli, 52 anni; già Presidente Coldiretti Arezzo e Coldiretti Toscana, ha ricoperto incarichi nazionali sia nell’associazione agrituristica Terranostra, sia nel patronato Epaca ed attualmente è Consigliere C.N.E.L. (Consiglio Nazionale Economia Lavoro), dove rappresenta il mondo agricolo.
GARGANO IN SARDEGNA
Il Direttore Generale ANBI, Massimo Gargano, concluderà, nella mattinata di venerdì 11 Luglio, l’evento inaugurale del “Recupero delle acque reflue della città di Sassari per l’utilizzazione irrigua”; l’appuntamento, organizzato dal Consorzio di bonifica Nurra, si terrà presso il depuratore della città capoluogo. |