100% COERENTI CON GLI INTERESSI DEL PAESE
CONCLUSO MAXI INTERVENTO PNRR DA 12 MILIONI DI EURO: CANALE OTTOMULINI GIA’ IN FUNZIONE NEL PARMENSE
VINCENZI: “CAPACITÀ OPERATIVA E TECNOLOGIA PER IL RISPETTO DEI CRONOPROGAMMI EUROPEI”
E’ bastato poco più di un anno al Consorzio di bonifica Parmense per completare uno dei progetti più importanti sulla rete idrica consortile: l’intervento del valore di oltre dodici milioni di euro si estende su un’area di 5000 ettari nel comprensorio di Sissa Trecasali e consentirà un risparmio annuo del 35% d’acqua irrigua, grazie all’intervento di ammodernamento e adeguamento migliorativo, finanziato da Unione Europea-Next Generation EU, Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (ora M.A.S.A.F.), Ministero dell’Economia e delle Finanze.
“Un concreto intervento di efficientamento e riqualificazione di una struttura già esistente a dimostrazione della capacità operativa dei Consorzi di bonifica ed irrigazione nel rispettare i cronoprogrammi europei in piena coerenza con le necessità del Paese” commenta Francesco Vincenzi, Presidente ANBI.
“Lo avevamo promesso e lo stiamo mantenendo, rispettando gli stringenti cronoprogrammi comunitari del P.N.R.R., le cui opere assegnate ai Consorzi di bonifica ed irrigazione permetteranno complessivamente il 31% di risparmio idrico, vale a dire 548.710.121 metri cubi, cioè un volume superiore a quello utile dal lago di Garda, il più grande bacino italiano” ha ricordato Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI.
Con i suoi 9 chilometri di lunghezza, il canale Ottomulini è un’ infrastruttura strategica, ora totalmente sostenibile in una delle aree più produttive della Pianura Padana, ricca di eccellenze del “made in Italy” agroalimentare.
“Per il nostro Consorzio è motivo d’orgoglio aver rispettato tutte le tempistiche e le direttive richieste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (P.N.R.R.) – ha dichiarato Francesca Mantelli, Presidente Consorzio di bonifica Parmense – Ora stiamo valutando, insieme agli enti preposti, l’inserimento di ulteriori soluzioni innovative, volte ad una maggiore sicurezza per la fauna selvatica, secondo una crescente sensibilità presente nel nostro ente.”
In particolare, sono state realizzate opere mirate al ripristino funzionale, strutturale, nonchè idraulico del canale e degli impianti collegati, procedendo anche ad un nuovo rivestimento delle sponde (il precedente risaliva agli anni ’60 del secolo scorso).
“Di particolare rilevanza sono le innovazioni tecnologiche introdotte, che consentiranno un uso più efficiente della risorsa idrica, con un risparmio pari a quasi seicentotrentanovemila metri cubi all’anno, grazie ad un attento controllo su prelievi e consegne d’acqua attraverso specifiche apparecchiature alimentate da pannelli fotovoltaici” ha spiegato Fabrizio Useri, Direttore Generale dell’ente consorziale.
“Al territorio di Parma stiamo destinando complessivamente 52.700.000 euro, perché l’investimento in ambito idrico ed irriguo è vitale per tutto il territorio regionale – ha concluso Alessio Mammi, Assessore Agricoltura Regione Emilia-Romagna – Nelle prossime settimane prenderà il via anche l’iter per l’efficientamento del canale della Spelta a Montechiarugolo: un’opera attesa da tempo e che permetterà un risparmio annuale di ulteriori 2.500.000 metri cubi d’acqua.”
VENETO
RIFACIMENTO E POTENZIAMENTO IMPIANTO IDROVORO
Proseguono a pieno regime i lavori del Consorzio di bonifica Bacchiglione (con sede a Padova) per la realizzazione del nuovo impianto idrovoro “Isola di Bovolenta” nell’omonimo comune: il progetto si è reso necessario per la realizzazione di un’infrastruttura viaria, laddove sorge l’attuale. Per far fronte agli eventi estremi sempre più frequenti in epoca di cambiamento climatico, la nuova idrovora sarà potenziata con un’ulteriore pompa.
Iniziati a cavallo tra il 2024 e il 2025, i lavori hanno già visto il completamento della struttura in muratura, la realizzazione del manufatto dove verranno alloggiate le pompe, l’ escavo del nuovo scolo di immissione.
Sono attualmente in corso gli interventi di consolidamento delle sponde, l’ escavo della parte centrale del bacino di laminazione per ridurre le portate di piena, la posa del sasso trachitico sulle sponde del bacino di laminazione per rinforzare le arginature.
Con l’installazione della nuova pompa (capacità di sollevamento di 228 litri al secondo) sarà più che raddoppiata la capacità di sollevamento dell’impianto. L’intervento è interamente finanziato dalla Regione Veneto con una spesa complessiva di 750.000 euro.
EMILIA ROMAGNA
NUOVO BYPASS IDRAULICO
Un nuovo manufatto idraulico collega le casse di espansione Campotto e Bassarone, cioè gli invasi del Consorzio di bonifica Renana (con sede a Bologna), in cui si concentrano le acque basse di pianura dei suoli situati tra il torrente Idice ed il fiume Reno.
Si tratta di un’opera strategica, realizzata nell’ambito degli interventi d’urgenza, post alluvione 2023, per il ripristino della funzionalità dei manufatti per la regimazione delle acque di piena, finanziati dalla Struttura Governativa di Missione.
L’intervento serve a garantire un collegamento idraulico bidirezionale tra i 2 bacini (ampiezza: 535 ettari; capacità complessiva: 15.500.000 metri cubi), consentendo così lo svuotameno dei canali consortili Saiarino, Cardinala, Tamarozza, senza compromettere i livelli idrici all’interno delle valli di Argenta. La messa in asciutto di questi canali artificiali è ora necessaria per intervenire e ripristinarne la capacità idraulica di scolo, compromessa dagli effetti dell’alluvione da acque esterne del Maggio 2023; i lavori di manutenzione straordinaria sugli scoli consortili Saiarino, Cardinala, Tamarozza sono così già in corso.
Inoltre, l’attivazione di quest’opera consentirà di avviare l’importante cantiere di completa rigenerazione elettromeccanica dell’impianto idrovoro di sollevamento Bassarone. Il nuovo “bypass” idraulico è stato inserito nel primo tratto, verso Argenta, dell’argine divisorio tra le 2 casse di espansione consortili, senza modificarne la sommità arginale e quindi la transitabilità.
L’intervento ha richiesto un investimento di 400.000 euro ed è stato realizzato in soli 10 mesi, nonostante la prolungata interruzione imposta dagli eventi alluvionali dell’autunno 2024.
OSSERVATORIO ANBI RISORSE IDRICHE
MATCH POINT ALL’ITALIA: LA GRANDINE “SMASHA” CON CHICCHI PIU’GRANDI E PESANTI DELLE PALLINE DA TENNIS
VINCENZI: “ASSIEME A NUOVE INFRASTRUTTURE IDRAULICHE BISOGNA EDUCARE A DIFENDERSI DAGLI EVENTI ESTREMI”
Secondo l’European Severe Weather Database (ESWD), sono stati 603 gli eventi estremi (grandinate anomale, tornado, nubifragi), che hanno colpito il continente Europa negli scorsi 6 giorni: il Paese più colpito è stato la Francia, seguita dall’Italia (129 episodi) dove, tra domenica e martedì scorsi sono state registrate ben 113 grandinate eccezionali con chicchi, che a Campobasso hanno raggiunto i 6 centimetri di diametro, cioè poco meno di una pallina da tennis e con un peso di circa cento grammi; grandine con diametro fra i 3 ed i 4 centimetri (più grande di una pallina da golf) è caduta anche su Campania, Calabria e Marche, con danni rilevanti all’agricoltura.
“Usando ormai comuni termini tennistici possiamo parlare di 113 match point con migliaia di smash sul territorio italiano. Solo che a riceverli non ci sono i campioni della Coppa Davis, ma comunità, soprattutto urbane, impreparate a gestire il consolidarsi dell’estremizzazione meteo; aumentarne la resilienza deve essere un obbiettivo prioritario per evitare di rincorrere nuove emergenze” ha commentato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI.
Quanto registrato sono le annunciate conseguenze dell’incontro-scontro tra sacche di aria fredda, createsi ad altitudini elevate ed il clima mediterraneo tropicalizzato, che sta caratterizzando Giugno 2025 con temperature superiori anche ai 40 gradi, mentre quelle marine stanno raggiungendo i 28°, registrando anomalie periodiche di oltre 3° lungo le coste del Mediterraneo occidentale (compresa l’Italia tra Sardegna occidentale, Calabria e Sicilia). Aria fredda ad alta quota e correnti calde ed umide ascendenti, oltre a generare una grande quantità di energia nell’atmosfera, sono state la causa delle numerose grandinate anomale (le goccioline di acqua presenti nell’aria umida, ghiacciano a contatto con l’aria fredda d’alta quota diventando grandine).
“E’ evidente che l’instabilità meteo accentua il rischio idrogeologico pur in una situazione, che continua ad evidenziare zone di sofferenza idrica anche per uso potabile come Chieti, Avellino, Potenza, zone della Sicilia. Ribadiamo la necessità di nuove infrastrutture idrauliche multifunzionali, ma anche l’assunzione di politiche, che incentivino la permanenza nelle aree interne, evitandone l’abbandono e l’accentuarsi della pressione antropica lungo le coste, oggi le più esposte a violenti eventi meteo” ha aggiunto Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI.
Secondo i dati Copernicus, il mese di maggio 2025 è stato, a livello globale, il secondo più caldo dopo quello 2024, mentre in un’Europa divisa meteorologicamente a metà (una fascia orientale, più fredda del consueto, dal versante adriatico della dorsale appenninica fino all’Ucraina ed un’Europa occidentale più calda) le anomalie termiche medie sono sorprendentemente risultate negative per la prima volta da Settembre 2022 (-0,29°); inoltre, per larga parte del mese scorso, la temperatura del mar Mediterraneo occidentale è stata molto più alta della media.
Il settimanale report dell’Osservatorio ANBI Risorse Idriche evidenzia come l’andamento dei corpi idrici sia fortemente condizionato dalle temperature e, in parte, dalla distribuzione “a macchia di leopardo” di brevi precipitazioni a violenta intensità, che incidono principalmente sulle portate di fiumi caratterizzati da un marcato regime torrentizio (nei prossimi giorni soprattutto nel Mezzogiorno e sulle Isole).
Al Nord si mantengono più elevate della media le altezze idrometriche dei grandi laghi.
In Valle d’Aosta l’ultima neve si è sciolta da diversi giorni anche sulle vette elevate e da quasi un mese, anche oltre i duemilacinquecento metri di altitudine, le temperature si mantengono sopra lo zero con massime, che sfiorano i diciannove gradi (Saint Rhemy en Bosses, Gran San Bernardo, m. 2360). In aumento è la portata della Dora Baltea, mentre una leggera decrescita viene registrata dal torrente Lys (fonte: Centro Funzionale Regione Autonoma Valle d’Aosta).
Negli scorsi 7 giorni, i flussi in alveo del fiume Po si sono pressoché dimezzati lungo tutta l’asta, scendendo ben al di sotto dei valori medi mensili (il deficit a Pontelagoscuro tocca il 37%).
Netta riduzione delle portate fluviali si registra anche in Piemonte, dove il Tanaro segna -73%.
In media col periodo è il quantitativo di riserve idriche, disponibili in Lombardia (mln. mc. 2267,4).
In Liguria sono decrescenti le altezze idrometriche dei fiumi Entella, Magra, Vara ed Argentina.
In Veneto decrescono le portate dei fiumi Adige, Livenza e Brenta, mentre in aumento sono quelle di Muson dei Sassi e Bacchiglione.
L’Emilia-Romagna, tra le regioni più colpite dagli eventi estremi, ha riportato frane, danni ed allagamenti principalmente tra le province di Modena e Reggio, dove si sono registrate cumulate orarie di poco inferiori ai sessanta millimetri. La disomogeneità meteorologica della regione è testimoniata dal contrastante andamento idrometrico dei vari bacini fluviali, che alternano prodigiose impennate dei flussi (ad esempio il Savio, la cui portata media è aumentata in un giorno da mc/s 2,28 a mc/s 50,25) a decrescite repentine (Reno, ora a mc/s 1,92 o Taro, che scende a mc/s 0,66).
I dati idrometrici dell’Italia centrale mostrano una situazione sostanzialmente stabile, ma caratterizzata da un negativo “trend”, nonostante anche qui non siano mancati nubifragi e grandinate.
In Toscana si assiste alla crescita della portata del fiume Arno, che attualmente risulta ampiamente superiore alla media dello scorso ventennio (+211% !!!).
Nelle Marche risultano in leggera decrescita le altezze dei fiumi, mentre gli invasi ricchi d’acqua (mln. mc. 53,81) hanno distribuito circa un milione di metri cubi per irrigare nelle 2 torride settimane scorse, confermandosi fondamentali per la sopravvivenza e la produttività delle campagne.
In Umbria, l’unica notizia di rilievo è l’inarrestabile decrescita del livello del lago Trasimeno, che ad Isola Polvese ha toccato m. -1,40 cioè ben 91 centimetri sotto la media.
Nel Lazio, dai dati forniti dalla Protezione Civile si evince una crescita dei livelli del fiume Aniene che, a causa della “bomba d’acqua” caduta in zona Setteville-Case rosse (mm. 52 in un’ora), è cresciuto di oltre 1 metro a ponte Mammolo. In aumento è la portata del Velino e, seppur in misura molto lieve, anche quella del Tevere. Piogge torrenziali si sono abbattute anche sui Castelli Romani e sui Colli Prenestini, dove in appena 2 ore le cumulate hanno sfiorato i novanta millimetri a Frascati e mm. 85 a San Cesareo, provocando disagi ed allagamenti.
In Campania crescono le portate dei fiumi Garigliano, Volturno e Sele.
A Sud, al netto delle violente ma isolate grandinate, si aggrava, a causa del lungo periodo di stabilità atmosferica e delle temperature sahariane, la crisi idrica in molte regioni.
In Basilicata, questa settimana, ammontano a mln. mc. 9,71 i volumi in uscita dalle dighe: rispetto allo scorso anno mancano all’appello mln. mc 42,55.
In Puglia, il deficit sul 2024 è invece del 36,4% nella Capitanata, dove si contano mln. mc. 58,36 in meno. I volumi trattenuti ammontano a mln. mc. 101,88, meno di 1/3 del volume invasabile. Il serbatoio della diga di Occhito, con un bacino potenzialmente adatto a trattenere 250 milioni di metri cubi d’acqua, al netto del volume morto (40 Mln di mc), mantiene volumi utilizzabili per i vari scopi, pari a mln. mc. 36,81.
In Sicilia, infine, nel mese di maggio la riduzione delle riserve idriche è stata pari a mln. mc. 7,17; ad inizio Giugno i volumi trattenuti dagli invasi siciliani ammontavano a mln. mc. 371,69 cioè il 53,1% di quelli autorizzati (fonte: Autorità di bacino del distretto idrografico della Sicilia).

NEL LAZIO È CORSA CONTRO IL TEMPO PER GARANTIRE CONTINUITA’ D’IRRIGAZIONE
A LATINA SI STANNO INSTALLANDO INNOVATIVE PARATOIE AEROSPAZIALI PER TRASFORMARE I CANALI IN BACINI
VINCENZI: “GIORNATA MONDIALE PER LA LOTTA ALLA DESERTIFICAZIONE ED ALLA SICCITA’: E’ GIUGNO MA È COME FOSSE AGOSTO”
“Se in anni recenti sono state le immagini della siccità ad accelerare la percezione della crisi climatica nella popolazione italiana, ora è il caldo torrido, che sta avvolgendo l’Italia da Nord a Sud: già a metà Giugno il termometro stanzia a lungo oltre i trenta gradi, evidenziando la necessità di politiche di adattamento, fatte di buoni consigli quotidiani, ma anche e soprattutto di infrastrutture”: a sottolinearlo è stato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI, in occasione della Giornata mondiale per la lotta alla desertificazione ed alla siccità.
Così, si prospetta una nuova fase per l'irrigazione emergenziale nell'Agro Pontino: a Casal delle Palme, nel comune di Latina, è stata infatti installata la prima paratoia di tipo Flumegate a tecnologia australiana; gestita da un software con Intelligenza Artificiale ed alimentata da pannelli solari, questa tipologia di manufatto è realizzata in alluminio utilizzato nell’ingegneria aerospaziale, che la rende unica al mondo per leggerezza e resistenza. Finanziato con 8 milioni e mezzo concessi dal Ministero Agricoltura Sovranità Alimentare e Foreste, il progetto, ideato dal Consorzio di bonifica Lazio Sud Ovest per fronteggiare la riduzione delle piogge, prevede oltre cento sbarramenti autonomi (10 ulteriori alloggiamenti per paratoie sono già pronti), ma collegati, grazie ad una rete ad uso esclusivo. La finalità è quella di riconvertire l’esistente schema di distribuzione idrica in un sistema a più alta efficienza per quegli utenti, che si approvvigionano con mezzi propri, laddove il territorio non sia servito da impianti irrigui collettivi (irrigazione di soccorso).
“Non è un sistema alternativo al Piano di Bacini Idrici Multifunzionali da noi proposto con Coldiretti e di cui insistiamo a chiedere un finanziamento poliennale – ha precisato Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI – È invece il modo più veloce per dare una risposta al mondo agricolo di fronte ad una crisi climatica, le cui conseguenze stanno assumendo condizioni preoccupanti nel Lazio.”
Obbiettivi principali sono il risparmio e la razionalizzazione d'uso dell'acqua attraverso la bacinizzazione automatizzata, grazie alla quale si accumulano volumi d’acqua nei canali per poterli utilizzare quando necessario; un sistema di telecontrollo ed automazione consente anche di rispondere rapidamente alle variazioni meteorologiche, garantendo sicurezza idraulica ed ottimizzando la distribuzione delle risorse idriche. Grazie a questo, innovativo progetto, l’ente consortile sarà in grado di preservare la risorsa idrica, soprattutto nei periodi di siccità, riducendo i costi di approvvigionamento per i consorziati.
“A Marzo i nostri tecnici sono stati a Melbourne per verificare le caratteristiche dei materiali, osservare le fasi di produzione delle paratoie, collaudarne le cinque tipologie previste dal progetto e verificarne il sistema di automazione e telecontrollo. Oggi – ha precisato il Presidente del Consorzio di bonifica Lazio Sud Ovest, Lino Conti - stiamo provvedendo all'installazione per consentire una puntuale, tempestiva ed efficace irrigazione.”
Nei prossimi giorni saranno installate altre paratoie su una superficie di oltre 20.000 ettari con 10.000 aziende agricole interessate. Le aree coinvolte saranno il distretto Linea, con i corsi d’acqua canale Linea Pio VI, Schiazza, Selcella ed il distretto Latina Nord con i corsi d’acqua dei canali delle Acque Alte, Medie e Basse.
VENETO
PROSEGUE SENZA PROBLEMI LA STAGIONE IRRIGUA
A Maggio, secondo i dati Arpav (Agenzia regionale protezione ambientale veneta) resi dal Bollettino mensile ANBI Veneto , sono caduti mediamente 152 millimetri di pioggia, cioè il 24% in più rispetto alla media del periodo; sostanzialmente nella media, invece, le temperature.
Secondo le previsioni meteo, analizzate dal Centro sperimentale CeSPII del Consorzio di 2° grado L.E.B. - Lessinio Euganeo Berico (con sede a Cologna Veneta, in provincia di Verona) sulla base dei dati ECMWF (European Centre for Medium-range Weather Forecasts - Centro Europeo per le Previsioni Meteorologiche a Medio termine), il mese di giugno potrebbe essere caratterizzato da precipitazioni sotto la media in gran parte del Veneto, con rischio maggiore nella Bassa Padovana, nel Polesine e, in particolare, nel Delta del Po.
EMILIA ROMAGNA
DA CAVOUR AL PNRR IL TRAVERSANTE MIRAFIORI
Nell’ambito del “Dams and Reservoirs Day” (DAM DAY) organizzato da ITCOLD (Comitato Nazionale Italiano per le Grandi Dighe), il Consorzio di bonifica Piacenza (con sede in città), in collaborazione con gli Ordini provinciali Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori, Agronomi, Periti Agrari, Geometri, ha presentato il Traversante Mirafiori nei comuni di Rivergaro e Gazzola ed i lavori di ristrutturazione in fase di esecuzione.
Il Traversante Mirafiori è un’opera idraulica, costruita nella seconda metà dell’Ottocento nei pressi di Mirafiori di Rivergaro, secondo il progetto dell’ingegner Cesare Valerio di Torino (1820-1873) indicato da Camillo Cavour, per incrementare le portate irrigue estive, da sempre caratterizzate dalle magre del fiume Trebbia e dall’esiguità della risorsa idrica in relazione ai fabbisogni espressi dal territorio.
L’opera, realizzata ortogonalmente al corso del fiume Trebbia, venne ideata per derivare le acque ad incremento delle portate superficiali, già raccolte nelle prese a Sant’ Agata (Rivergaro), a Ca’ Buschi, a La Caminata (Gossolengo e Gazzola) e che alimentano la Condotta piacentina delle acque di destra e sinistra del fiume. Il progetto nel suo complesso comprende: la demolizione e la ricostruzione della porzione di struttura gravemente danneggiata dalla piena del 2009; il recupero conservativo parziale della porzione esistente; la costruzione di una difesa spondale in gabbioni metallici; la realizzazione di nuovi cunicoli drenanti; la realizzazione di una nuova condotta e di manufatti di imbocco, deviazione e restituzione per la derivazione delle acque in sponda sinistra.
I lavori di ristrutturazione sono quasi terminati; manca il completamento dell’installazione dei motori, che permetteranno la movimentazione delle paratoie e l’installazione di sensoristica utile alla misurazione delle portate derivate.
L’intervento è stato finanziato dal Ministero Infrastrutture e Mobilità Sostenibili (oggi M.I.T.), attraverso il P.N.R.R., per € 8.753.200,00.
UMBRIA
SOTTOSCRITTO PROTOCOLLO DI LEGALITA’
E’ stato sottoscritto, nella sede della Prefettura di Viterbo, il Protocollo di Legalità tra il Consorzio di bonifica Tevere Nera (con sede a Terni) e l’Ufficio Territoriale del Governo, al fine di implementare ulteriori misure di prevenzione a tutela dell’economia legale: tra le principali esigenze, quella di salvaguardare la realizzazione di opere e la prestazione di servizi di interesse pubblico da ogni tentativo d’infiltrazione da parte di gruppi legati alla criminalità organizzata.
La sottoscrizione è avvenuta alla presenza dei vertici delle Forze dell’Ordine della provincia.
LOMBARDIA
"SIN BRESCIA CAFFARO" PRESENTATO MASTERPLAN AREE AGRICOLE
Il Sito d'interesse nazionale "Brescia- Caffaro" vanta il triste primato di essere una delle aree inquinate più vaste della Lombardia e del Paese: 260 ettari compromessi per la matrice suolo, collocati in perimetro ben più ampio di oltre duemila ettari, posti a Sud-Ovest della città, dove ad essere contaminata è la falda.
In questo contesto, 65 ettari di superfici agricole sono, ormai da oltre venti anni, escluse dall'attività produttiva. Il lungo e complesso iter di bonifica e di messa in sicurezza ha visto in questi mesi impegnato il Consorzio di bonifica Oglio Mella (con sede a Brescia), cui Regione Lombardia ed ERSAF (Ente Regionale Servizi Agricoltura Foreste) hanno affidato lo studio per sviluppare i possibili utilizzi multifunzionali di queste aree agricole, nelle quali è interdetta la coltivazione.
Nel Tavolo territoriale è stato presentato il Masterplan delle aree agricole impattate dalla contaminazione del SIN. Il “fil rouge” dello studio è stata l'individuazione delle vocazioni ambientali di questa porzione di territorio rurale e periurbano bresciano.
Dall'indagine sono scaturite le indicazioni progettuali, che vedono, in particolare, il rafforzamento delle componenti arboreo- arbustive (boschi planiziali lungo l'asta del fiume Mella, fasce alberate lungo gli assi viari, ecc.), anche in chiave di potenziamento delle rete ecologica e delle azioni di fitorimedio/fitocontenimento: aspetto quest'ultimo, che vede l'ipotesi della creazione di un vero e proprio parco agricolo-scientifico; un impianto ecofotovoltaico a Sud del comparto completa le azioni individuate dal Masterplan.
Entro la fine di Giugno lo studio sarà definitivamente completato per proseguire nel confronto con il Ministero Ambiente Sicurezza Energetica e con il Comune Brescia.
TOSCANA
UN TERRITORIO ATTENZIONATO
Sopralluogo congiunto di Regione Toscana, Comune e Consorzio di bonifica Medio Valdarno (con sede a Firenze) sul cantiere dell’intervento di somma urgenza attivato a Calenzano, in località La Chiusa.
Uno dei luoghi maggiormente colpiti dai dissesti causati dall’evento meteo del 14 Marzo scorso; l’altro sito, dove si sta lavorando maggiormente, è al Molino Bongianni, in località Baroncoli, In totale sono 7 i cantieri attivati sul territorio comunale di Calenzano, per un totale complessivo di 6.600.000 euro.
Gli interventi eseguiti in somma urgenza dal Comune di Calenzano in seguito all’alluvione del 14 Marzo ammontano a circa seicentomila euro, mentre si stima una spesa di circa cinque milioni di euro per il ripristino definitivo del patrimonio pubblico (strade comunali, edifici pubblici); da queste cifre rimangono esclusi i danni ai privati ed aziende che sono attualmente in fase di quantificazione.
Il lavoro dell’ente consortile, oltre alle somme urgenze, entra in queste settimane nella fase della manutenzione ordinaria per il controllo della vegetazione stagionale erbacea ed arbustiva con gli sfalci sugli argini da realizzarsi durante il mese di giugno, con particolare attenzione agli aspetti naturalistici.
Per il prossimo futuro il territorio comunale di Calenzano, al confine con Campi Bisenzio, vedrà anche l’attuazione di due nuovi lotti del rifacimento arginale del torrente Marina. A Calenzano l’ente consorziale sta attuando 1/3 delle 20 “somme urgenze” post evento meteo di Marzo (valore totale: quasi diciannove milioni di euro).
A breve partiranno 2 cantieri molto importanti sull’area Marina sotto particolare osservazione per tutta la Toscana centrale. Si tratta di lavori programmati da tempo e finanziati per circa sette milioni e duecentomila euro.
VENETO
ALLEANZA LOCALE PER SICUREZZA IDRAULICA
Nell’arco di un solo anno il territorio del Camposampierese è stato interessato più volte da allagamenti e tracimazioni causati dalle forti piogge: il 16 Maggio 2024, il 23 Settembre 2024 e infine il 5 Maggio 2025; tale “trend” ha visto, a partire dal 2018 anche nell’Alta Padovana, una crescita esponenziale di eventi estremi.
La sicurezza idraulica in tempi di cambiamento climatico è stato così il tema di una partecipata serata promossa dal Comune di San Giorgio delle Pertiche in collaborazione con il Consorzio di bonifica Acque Risorgive (con sede a Venezia Mestre).
Presente il Sindaco, sono state illustrate le misure di adattamento al cambiamento climatico, attuate dall’ente consortile: si va dal mantenimento dei volumi di invaso esistenti (no al tombinamento delle affossature e sì al mantenimento della sezione idraulica dei canali) alla manutenzione continua di tutta la rete di raccolta delle acque meteoriche (mantenere puliti i fossi privati e garantire il transito dei mezzi consortili), garantendo l’invarianza idraulica nei casi di nuove edificazioni e la realizzazione di nuove opere come il bacino di laminazione Fiumicello Tergola.
Di fondamentale importanza è anche la manutenzione straordinaria, svolta dall’ente consorziale attraverso il ripristino di argini franati, la gestione dei manufatti, la riapertura di acque pubbliche oltre ai numerosi interventi svolti in convenzione con il Comune.
Serve un’iniziativa corale, a partire dagli agricoltori perché ripristinino i fossati privati, così da farli diventare invasi naturali, evitando di sottrarre terreno per crearne di nuovi. Va invertita la rotta, perché incuria e urbanizzazione hanno già provocato troppi danni.
TOSCANA
ALLA SCOPERTA DI UN TERRITORIO DI BONIFICA
Un tempo il paesaggio della Valdorcia non era rurale, ma piuttosto era definito lunare, per l’importante erosione del suolo, che lo interessava.
È stata l’attività di bonifica a modificarlo profondamente”: partendo da questa considerazione, il Consorzio di bonifica 6 Toscana Sud (con sede a Grosseto) ha organizzato una passeggiata guidata (in collaborazione con Fai-Fondo ambiente italiano, Unione Comuni Amiata Valdorcia e Fondazione Tagliolini) per far conoscere alcuni luoghi simbolo della Bonifica in località La Foce, nel territorio comunale di Pienza.
Durante il percorso sono state allestite alcune postazioni con foto storiche, messe a disposizione dalla Fondazione Tagliolini: sono parte di un fondo di 1000 immagini, che raccontano l’attività del Consorzio di bonifica nella Valdorcia dagli anni ‘20 agli anni ’90 del secolo scorso. |